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#Chiara Guidi
imagesdepensee · 5 months
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De l’inutile #
Mi Auguro che la scuola ogni giorno ritrovare un piccolo spazio per esercizi inutile, pensati per dare voce all imaginazione.
Concepite una propedeutica dell inutile che dia voce Al pure desiderare, Al puro piacere dell’esistere, Al puro imaginare.
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reading-marika · 3 months
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Non Mentirmi - Philippe Besson
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“Non Mentirmi” di Philippe Besson è un romanzo autobiografico che narra del primo amore dello scrittore. Se la trama è lineare, non lo sono le emozioni provate leggendo il romanzo.
"Non so che non avrò mai più diciassette anni, non so che la giovinezza non dura, che è solo un istante, che scompare e quando te ne accorgi è troppo tardi, è finita, si è volatilizzata, l’hai persa, eppure alcuni intorno a me lo intuiscono e lo dicono, gli adulti lo ripetono, ma io non li ascolto, le loro parole mi scivolano addosso, non aderiscono, come l’acqua sulle piume di un’anatra, sono un idiota, un idiota spensierato."
Il romanzo è ambientato in Francia durante gli anni 80, in una piccola cittadina in cui due ragazzi consumano il loro amore. La storia viene narrata in due parti: la prima riguarda il passato, mentre la seconda il presente, 2007. Nella prima parte l’autore si concentra maggiormente sulla sua relazione con Thomas, il suo primo grande amore, che si svolge segretamente durante i suoi anni scolastici delle superiori.
"L’innamoramento mi travolge, mi rende felice. Brucia, però, fa male come fanno male tutti gli amori impossibili. Perché di questa impossibilità sono dolorosamente consapevole. Alla difficoltà ci si può adattare; ci s’ingegna, si attuano stratagemmi, si tenta di sedurre, ci si fa belli, nella speranza di vincerla. L’impossibilità invece per definizione porta in sé la nostra sconfitta."
Tale relazione viene raccontata per come Philippe l’ha vissuta e per come, ovviamente, se la ricorda, includendo tutti e soli i momenti a lui memorabili, con qualche supposizione dei sentimenti di Thomas. Questa scelta non sorprende il lettore, perché il romanzo è autobiografico e si incentra volutamente sulle esperienze dell’autore. I loro sentimenti si accendono in luoghi segreti e isolati che descrivono perfettamente il loro rapporto: questa segretezza viene vissuta in modi diversi dai due protagonisti, infatti rappresentano due mentalità quasi tipiche dell’epoca nei confronti dell’omosessualità, e questo contrasto è parte fondamentale per la comprensione della narrazione e di Thomas. Infatti, il personaggio, o meglio dire la persona, di Thomas viene, ovviamente, descritto molto bene da un punto di vista fisico, ma la sua personalità è molto astratta, non perché Philippe non lo conoscesse, ma al contrario lo conosceva fin troppo bene. La sua caratterizzazione interiore diventa più chiara nella seconda parte dell’opera, quando Philippe narra il presente e viene a conoscenza di fatti ed eventi che lo porteranno a porsi delle domande sul fascio di vita narrato nella prima parte per comprendere maggiormente il rapporto tra lui e Thomas.
"Scopro che l’assenza ha una consistenza. Forse quella delle acque scure di un fiume, sembra petrolio, a ogni modo un liquido vischioso che sporca, nel quale ci si dibatte, si annega. Oppure uno spessore, quello della notte, uno spazio indefinito, senza punti di riferimento, dove si può andare a sbattere, dove si cerca una luce, un bagliore, qualcosa a cui aggrapparsi, qualcosa che ci guidi. Ma l’assenza è innanzitutto silenzio, quel silenzio avvolgente, che preme sulle spalle, nel quale sussultiamo non appena sentiamo un rumore inatteso, non identificabile, o il rumore dell’esterno."
“Non Mentirmi” è un romanzo autobiografico ricco di una forte soggettività, scritto attraverso la condivisione dei propri sentimenti: l’autore si è messo a nudo davanti a noi lettori. Perciò noi lettori dobbiamo fare altrettanto e ripensare al nostro passato, ai nostri sentimenti.
"Avete mai notato come i paesaggi più belli perdano il proprio splendore non appena i nostri pensieri ci impediscono di guardarli come dovremmo?"
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niconote · 5 months
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SUONO DOMENICA | Dodici ore di musica di ricerca Domenica 21 aprile 2024, ore 12-24 Conservatorio di Musica “G. B. Martini”, Bologna
Una vera e propria maratona sonora, un viaggio lungo un giorno che se da un lato ha lo scopo di presentare il capillare lavoro della Scuola di Musica Elettronica, dall’altro si relaziona con la città e con realtà diverse del panorama italiano, spaziando dall’audiovisione, all’improvvisazione, dalla sound art alla composizione acusmatica, interrogando ospiti e musicisti anche extra-accademici sul significato dell’arte sonora di oggi. Il tutto esplorando gli spazi incontenibili del Conservatorio di Bologna, sottolineati da allestimenti e proposte in grado di dialogare con l’architettura e la tecnica. “Suono Domenica” non è quindi un festival o una vetrina: può essere visto più come una festa, o magari come un “orologio sonoro” che scandisce il tempo della giornata attraverso il fare musica e lo stare insieme.
Programma
Ore 12 > OPEN/Cortile, scalone e piazza Rossini Giuseppe Chiari, Improvvisazione libera. Esperienza musicale per 70 solisti
Ore 13 > Apertura Installazioni/Consbo (le installazioni terminano alle ore 23) • Sala Respighi > Sequenzer Kammer, a cura di Enrico Cosimi, con Maru Barucco, Dario Boccato, Bruno Cusumano, Tommaso Michelini • Aula 9 > Pierpaolo Ovarini, this could be us, installazione multimediale interattiva; in collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia • Corridoio I piano > Daniele Carcassi, Nuova terra, installazione sonora per tre totem di altoparlanti (tecnica a cura di Gerarda Avallone) • Saletta area Banda > Lorenza Ceregini, Tu mi vedi?, installazione audiovisiva
Ore 14 > Sala Fugazza Audiovisione Bologna Francesco Di Stefano, Stripping Away Reality (2022) Tommaso Marzini Della Ragione, Unfortunate event (2023) Lorenzo Mostura, Nomo Echoes (2024) Fulvio Daviddi, Ground (2023) Lorenza Ceregini, Riccardo Tesorini, Dissimmetrie (2023), video di Elena Bianchini, Giulia Pellegrini, Mika Sollecito, Serena Ugolini In collaborazione con Fondazione Zucchelli e Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo
Ore 15 > Aula Banda Acusmatica Camilleri Lelio Camilleri, Apostrophe (1995), Summer 2018 (2018), Parallel (2000), Beat (2024) - prima esecuzione assoluta Ore 16 > Sala Fugazza Audiovisione Cipriani Naufragio-The Last Shipwreck, Due movimenti dalla trilogia audiovisiva Shipwrecks Naufragi (2020-2023) Video Giulio Latini; Musica, sound design e testi Alessandro Cipriani Memoria d'Utopie, opera audiovisiva multischermo (2023-2024) da un testo di Alberto Gianquinto Video Giulio Latini; Musica Alessandro Cipriani e Alessandro Sbordoni; Sound design Alessandro Cipriani; Voci recitanti registrate Roberto Herlitzka e Virginia Guidi
Ore 17 > Aula Banda Concerto Improvvisazione Silenzio Direzione: Walter Prati Performer: Andrea Brutti, Andrea Fabris, Andrea Giorgelli, Salvatore Miele, Francesco Paolino, Dino Piccinno, Erica Ruggiero, Leonardo Vita
Ore 18 > Sala Fugazza Audiovisione Coslovi The Wrong Side of the Tracks (2020-) Progetto fotografico: Marcello Coslovi Performer e progetto sonoro: Gabriele Andrisani, Andrea Cardellicchio, Matteo Coceva, Stefano Corino, Tommaso Grandi, Chiara Matarazzo, Davide Ricchi, Valerio Timo
Ore 19 > Sala Bossi Concerto Mantra Karlheinz Stockhausen, Mantra, per due pianisti (1970) Pianoforte: Stefano Malferrari e Franco Venturini Live electronics e regia del suono: Francesco Vogli (con Vijay Comino e Alessandra Giachetti)
Ore 21 > Sala Fugazza Audiovisioni Camera Ludens. Il gioco della memoria, per video e quattro performer (2023) Performer: Francesco Giomi, Simone Grande, Salvatore Miele, Andrea Sanna Selezione e montaggio: Michele Manzolini ed Enrico Riccobene Camera Ludens è un progetto di Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia BSCRZCLL732NN, improvvisazione audiovisiva per tre performer e quattro videomaker (2023) Performer: Antonio Ciaramella, Andrea Fabris, Nicola Venturo Videomaker: Andrea Boschini, Silvia Campostrini, Giulia Costantini, Chiara Vitofrancesco In collaborazione con Home Movies-Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Accademia di Belle Arti di Bologna-Corso di linguaggi del cinema e dell’audiovisivo, Fondazione Zucchelli, Mast
Ore 22 > Aula Banda Acusmatica Bologna Federico Inzerillo, Grid grips (2023) Alessandra Giachetti, Verrières (2024) Francesco Interlandi, Var hälsad du Maria (2023-24) Jacopo Casasola, Scenario possibile (2023) Fernando Hester, Zooming (2023)
Ore 23 > Sala BossiConcerto Bologna Filippo Giuffrè | NicoNote | Stefano Pilia
Ingresso libero a tutti gli eventi fino a esaurimento posti
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cerentari · 7 months
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Gioielli Rubati 291: Rosamaria Cerone - Felice Serino - Anna Maria Bonfiglio - Francesca Tuscano - Giovanni Battista Guidi - Paolo Chinca - Biagina Danieli - Chiara Marinoni.
avrei saputo contarti le rughe se non mi avessero distratta sfrattata dalla mia stanza. . (cedimenti per strada) . non ci andavo mai, ma c’era. Fortuna che ho piedi per terra nudi. Accarezzano mattonelle. . di Rosamaria Cerone, qui: https://www.facebook.com/Rosaramata . * . Primavera . mattina sul lago:si spalmasugli occhi la luceintonanomelodie uccelli di passo è un fremere di gioia la…
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m2024a · 7 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/fedez-sorprende-il-giudice-sono.html Fedez sorprende il giudice: “Sono nullatenente”. Parte l’esposto alla Guardia di Finanza, il rapper non commenta L’inchiesta ha avuto origine dalle lamentele del Codacons, che riteneva di essere calunniato da Fedez, ma si è conclusa a favore del marito di Chiara Ferragni: nessun reato commesso. A far notizia però il comportamento in aula del rapper, che non è passato certo inosservato. Fedez non commenta La vicenda viene ricostruita da Repubblica. Alla domanda iniziale riguardo a “Beni mobili o beni immobili registrati”, Fedez ha risposto: “Nullatenente direi”. Il contesto è telematico, e Federico Lucia (suo nome di battesimo) è collegato soltanto in video. L’affermazione fuori contesto del cantante stupisce i giudici che chiedono di ripetere la risposta: “Nullatenente”. La motivazione arriva poco dopo: “È tutto intestato alle mie società”. Stando a quanto dichiarato, i beni di Fedez nel 2020 appartenevano infatti alla società che gli fanno capo. Parole che non sono passate inosservate all’associazione dei consumatori che il 12 febbraio ha inviato alla Guardia di Finanza di Roma e Milano un esposto, scrivendo che quanto riportato risulterebbe “importante” per far luce sulle “società riconducibili al rapper” e per questo ha anche commissionato una relazione tecnica a un esperto per ricostruire lo schema degli asset a lui riconducibili. Contattato, Fedez ha scelto di non commentare la vicenda. L’altro processo contro l’ex manager di Fedez: non ingannò la madre del rapper
È di ieri invece la decisione del giudice della sesta sezione penale del Tribunale di Milano, Paolo Guidi, che ha emesso una sentenza il 28 novembre scorso, assolvendo M.G., ex manager della Doom, società che gestisce l’immagine di Fedez. La madre di Fedez lo aveva denunciato per una presunta tentata truffa di 100mila euro. Nella ricostruzione dei fatti, il giudice ha dichiarato che non c’era “alcuna finalità ingannatoria”, né tantomeno lo è stata la società perché “nulla le è stato celato”. Secondo le accuse, l’ex manager avrebbe cercato di truffare la madre di Fedez attraverso un accordo promozionale con un noto brand di materiali scolastici, richiedendo un pagamento di 350mila euro di cui 100mila avrebbero dovuto andare a una terza società del ‘Gruppo’. Alla madre di Fedez sarebbe stato fatto infatti credere che il valore dell’accordo fosse di ‘solo’ 250mila euro per generare un “ingiusto profitto” da 100mila euro. Il giudice ha sostenuto che l’accordo, se stipulato, non avrebbe causato danni in quanto la modalità di fatturazione era congrua e coerente, e i contratti avrebbero rientrato in un bilancio consolidato fra società partecipate. Il pubblico ministero di Milano, Alessandro Gobbis, aveva anch’egli chiesto l’assoluzione dell’imputato perché il fatto non sussisteva.
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lamilanomagazine · 8 months
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Savona, Al Teatro Chiabrera Buchettino di Perrault con la regia di Chiara Guidi.
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Savona, Al Teatro Chiabrera Buchettino di Perrault con la regia di Chiara Guidi. "Buchettino non è solo uno spettacolo, è un'esperienza iniziatica e intima creato dallo storico trio Chiara Guidi, Romeo Castellucci e Claudia Castellucci fondatori della Socìetas Raffaello Sanzio. Un classico rappresentato anche in Francia, Danimarca, Spagna, Taiwan, Giappone, Cile e Corea del Sud, dichiara il Direttore del teatro Chiabrera, Rajeev Badhan-." Buchettino, un fortunato spettacolo per bambini che continua a girare i palchi dal lontano '95 (nella foto). Intabarrati fra le lenzuola di veri e propri letti sistemati sul palco (le scene sono state curate da Romeo Castellucci) i piccoli spettatori ascolteranno la storia del Pollicino di Perrault narrata da attrici di vaglia come Chiara Guidi, Silvia Pasello e Monica Demuru. Tratta dello storico spettacolo di repertorio della compagnia Socìetas Raffaello Sanzio che, dall'ormai lontano debutto il 2 maggio del 1995 al Teatro Comandini di Cesena, sede della compagnia, da 17 anni continua ad incontrare bambini di tutti i continenti. Il 30 gennaio alle ore 18.30, presso il foyer del Chiabrera, l'incontro con Chiara Guidi a cura del Direttore del teatro, Rajeev Badhan. INGRESSO LIBERO Ingresso libero. Cofondatrice della Compagnia SOCIETAS, Chiara Guidi sviluppa una personale ricerca tra voce - come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, distinguendosi fra gli artisti più influenti nel panorama della pratica vocale – e infanzia con una specifica concezione di teatro d'arte infantile, che vanta spettacoli storici quali Buchettino, da Charles Perrault che dal 1995 percorre tutto il mondo con la sua idea di coinvolgimento ambientale dei bambini (anche istruendo allestimenti in Giappone, Corea, Cina, Cile). Gli osservatòri Màntica, Puerilia al Teatro Comandini di Cesena, sede della Compagnia, dedicati alla voce e al teatro infantile le sono valsi un Premio Garrone e un Ubu nel 2013. A questi progetti si è aggiunto di recente Circolo, dedicato alla trasversalità dei piani di conoscenza. Intensa la sua attività di autrice. Tra i suoi libri: La voce in una foresta di immagini invisibili (Nottetempo 2017); con Lucia Amara, Teatro infantile. L'arte scenica davanti agli occhi di un bambino (luca sossella editore 2019); Interrogare e leggere. La domanda e la lettura come forme irrisolvibili di conoscenza (Sete edizioni 2021). Negli anni Novanta ha lavorato alla creazione di una Scuola Sperimentale di Teatro Infantile che ha ottenuto un Ubu; nel 2009 è stata direttrice artistica del Festival Internazionale di Santarcangelo; nel 2010 ha condotto una produzione presso il Campbelltown Arts Center in Australia, rappresentata anche al Festival di Adelaide e alla Sidney Opera House; e tra il 2015 e il '18 è stata 'Artiste Associée' del Théâtre Nouvelle Génération di Lione. A Chiara Guidi sono andati, tra gli altri, il Premio Lo straniero nel 2016, l'Eolo Award Riconoscenza nel '20 e il Premio Ivo Chiesa_La Scuola nel '21. Ha sei figli e sei nipoti.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Architetture Inabitabili alla Centrale Montemartini di Roma
Dal 24 gennaio al 5 maggio la Centrale Montemartini di Roma ospita la mostra Architetture Inabitabili, a cura di Chiara Sbarigia con Dario Dalla Lana.     L’esposizione riunisce video, pagine inedite di apprezzati autori italiani che hanno scritto per l’occasione e 150 fotografie storiche e di artisti contemporanei come Gianni Berengo Gardin, Guido Guidi, Marzia Migliora, Mark Power,…
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shamanshowmen · 1 year
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POSTERSINTHECITY
CHIARA GUIDI scrive "La Galleria è OUTDOOR"
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to be continued ...
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basidellislam · 1 year
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ISLAM 101: La Tua Fede. Parte 7
La fede nei Messaggeri di Allah
Gli uomini hanno bisogno del Messaggio divino:
Gli esseri umani hanno necessità del Messaggio divino che insegni loro la Legge divina e li guidi alla retta via. Il Messaggio è lo spirito, la luce e la vita del mondo. Che utilità avrebbe la vita senza questa luce e guida?
Per questo Allah ha definito il Suo Messaggio uno spirito e quando manca lo spirito viene meno la vita. Ha detto l’Altissimo: “Ed è così che ti abbiamo rivelato uno spirito [che procede] dal Nostro ordine. Tu non conoscevi né la Scrittura, né la fede. Ne abbiamo fatto una luce per mezzo della quale guidiamo chi vogliamo, tra i Nostri servi” (Corano 42, 52).
La ragione umana può discernere fra il bene e il male in modo generale, ma non può farlo nei casi particolari, né può conoscere le modalità dell’adorazione se non per mezzo della Rivelazione e del Messaggio divino.
Non c’è altra via alla salvezza ed alla felicità in questa vita né in quella prossima, se non seguendo i messaggeri di Allah. Come pure non c’è altro modo di poter distinguere esattamente il bene dal male se non tramite i loro insegnamenti. Chi rifiuta il Messaggio divino avrà una vita triste e penosa, nella misura del suo rifiuto.
È uno dei principi della fede:
La fede nei profeti è uno dei sei principi del credo islamico. Dice Allah: “Il Messaggero crede in quello che è stato fatto scendere su di lui da parte del suo Signore, come del resto i credenti: tutti credono in Allah, nei Suoi Angeli, nei Suoi Libri e nei Suoi Messaggeri” (Corano 2, 285).
Questo versetto mostra l’obbligo di credere in tutti i profeti (pace su tutti loro) senza distinzione. I Musulmani quindi non credono in alcuni profeti rifiutando altri, come fanno Ebrei e Cristiani.
A proposito della fede, ha detto il Profeta (pace e benedizioni di Allah su di lui): “Credere in Allah, nei Suoi angeli, nei Suoi Libri, nei Suoi Messaggeri, nel Giorno Ultimo e nel decreto divino sia esso positivo che negativo”. (Muslim 8)
Significato della fede nei Messaggeri di Allah:
È la ferma fede nel fatto che Allah abbia inviato ad ogni comunità un Messaggero - da essa stessa proveniente - che invitasse ad adorare Allah in modo esclusivo e senza nulla associarGli. I Messaggeri sono tutti veritieri, devoti e degni di fede, guide sicure. Essi hanno trasmesso fedelmente il Messaggio che Allah ha dato loro, senza nulla nascondere né cambiare, senza nulla aggiungere né togliere, come ha detto l’Altissimo: “Che altro compito hanno i Messaggeri, se non la chiara trasmissione del Messaggio?” (Corano 16, 35).
Cosa comporta la fede nei Messaggeri?
1) Credere che il loro Messaggio sia la verità proveniente da Allah l’Altissimo e che tutti i Messaggi sono stati univoci nell’invitare ad adorare Allah in modo esclusivo e senza nulla associarGli. Ha detto l’Altissimo: “Ad ogni comunità inviammo un profeta [che dicesse]: “Adorate Allah e fuggite gli idoli!” “ (Corano 16, 36).
Alcune norme particolari, fra i successivi Messaggi, sono state diverse in quanto specifiche per i diversi popoli, come ha detto Allah: “Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via e un percorso” (Corano 5, 48).
2) Credere in tutti i profeti ed Inviati. I Musulmani credono in tutti i profeti menzionati da Allah, come Muhammad, Abramo, Mosè, Gesù, Noè (Allah li benedica e dia loro la pace) e in maniera generale tutti quelli di cui non conosciamo il nome (poichè Allah non ce li ha menzionati per nome). Chi rifiuta il Messaggio anche di uno solo fra i profeti, in realtà li rifiuta tutti.
3) Credere nelle notizie autentiche relative ai profeti ed ai loro miracoli, come riportate dal Corano e dalla sunnah, come ad esempio la storia di Mosè quando separò le acque.
4) Seguire e mettere in pratica le norme contenute nella Legge che ci è stata rivelata tramite il Profeta Muhammad, il migliore e sigillo di tutti i profeti.
Alcune caratteristiche dei Messaggeri di Allah:
- Erano esseri umani, che si distinguono dagli altri esseri umani per essere stati da Allah prescelti ed aver quindi ricevuto la Rivelazione ed il Messaggio. Ha detto l’Altissimo: “Prima di te, non inviammo che uomini ai quali comunicammo la Rivelazione” (Corano 21, 7). Essi non avevano alcuna caratteristica divina, ma erano esseri umani dotati di un aspetto perfetto, come pure di un comportamento perfetto. Appartenevano alle più illustri stirpi, erano dotati di intelletto fine e chiara eloquenza, il che li rendeva adatti a trasmettere il Messaggio divino e portare il peso della profezia. Allah ha prescelto i Messaggeri fra gli esseri umani per essere guide e modelli per loro, affinchè essi possano seguirli nella misura delle possibilità di ciascuno.
- Allah li ha prescelti fra tutti gli altri uomini per ricevere la Rivelazione e portare il Messaggio, come ha detto l’Altissimo: “Di’: “Non sono altro che un uomo come voi. Mi è stato rivelato che il vostro Dio è un Dio Unico” (Corano 18, 110). La profezia non può dunque essere ottenuta cercando la purezza spirituale e nemmeno grazie all’intelligenza o alla logica razionale, perché si tratta invece di una scelta ed elezione divina. Allah ha infatti scelto ed eletto i Messaggeri fra il resto dell’umanità: “Allah sa, meglio di loro, dove porre il Suo Messaggio” (Corano 6, 124).
- Essi sono infallibili nel senso che non possono commettere errori in quel che trasmettono da parte di Allah e nel mettere in pratica tale Rivelazione.
- Veridicità: I Messaggeri (Allah dia loro la pace) sono sinceri e veritieri in tutto quel che dicono e fanno. Ha detto l’Altissimo: “Questo è ciò che il Compassionevole aveva promesso: gli inviati hanno detto il vero” (Corano 36, 52).
- Pazienza e perseveranza: Essi hanno invitato alla religione di Allah con la lieta novella e con l’ammonimento, subendo maltrattamenti e vessazioni ma hanno sopportato e perseverato nel proclamare la Parola di Allah: “Sopporta con pazienza, come sopportarono i messaggeri risoluti” (Corano 46, 35).
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colonna-durruti · 2 years
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imagesdepensee · 1 year
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Hommage à Chiara Guidi#
La page blanche
Poser à terre une grande feuille blanche, demander d’écrire une histoire
Ma senza una scintilla Che scaldava il loro cuore…
La difficulté à se trouver face à une infinité de possibilités
Per suscitare in chi vi ascolta quella riposte personali Che il vostro stare davanti a loro desidera.
Faire tenir un fil rouge par delà la feuille et le lâcher … une ligne se dessine
Qui devient l’incipit d’une histoire.
Cette ligne pour imaginer, penser, raconter.
Faire
Réfléchir
Raconter
L’agire aveva fatto un segno, aveva dato significato al vuoto e genenerato la parola.
La parola e legata all’azione Che la precede, all’esperiénza Che la genera.
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nofatclips · 2 years
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Quiescent by Shores of Null from the album Quiescence - Video by Sanda Movies
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raucci · 7 years
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Se vi capita la fortuna di passare un'ora emozionante dentro la straordinaria immaginazione teatrale di Chiara Guidi, ciò che sicuramente non ci troverete – né voi né i vostri igli o scolari – è la noiosa banalità ediicante che non lascia segno.
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garadinervi · 2 years
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The Unexpected Subject – 1978 Art And Feminism In Italy, Flash Art, Milano, 2019 [Exhibition: Curated by Marco Scotini and Raffaella Perna, FM Centro per l'Arte Contemporanea, Milano, April 4 – May 26, 2019]. Cover Art: Mirella Bentivoglio, Ti amo, (silkscreen on cardboard), Self-published, 1971 [© Mirella Bentivoglio]
Exhibited artists: Marina Abramović, Carla Accardi, Paola Agosti, Bundi Alberti, Annalisa Alloatti, Liliana Barchiesi, Mirella Bentivoglio, Valentina Berardinone, Cathy Berberian, Renate Bertlmann, Tomaso Binga, Irma Blank, Diane Bond, Marcella Campagnano, Françoise Canal, Lisetta Carmi, Paula Claire, Mercedes Cuman, Dadamaino, Betty Danon, Hanne Darboven, Agnese De Donato, Jole De Freitas, Agnes Denes, Chiara Diamantini, Neide Dias de Sá, Lia Drei, Anna Esposito, Amelia Etlinger, Maria Ferrero Gussago, Giosetta Fioroni, Simone Forti, Rimma Gerlovina, Natal'ja Sergeevna Gončarova, Nicole Gravier, Pat Grimshaw, Bohumila Grögerová, Gruppo Femminista "Immagine" (Silvia Cibaldi, Milli Gandini, Clemen Parrocchetti, Mariuccia Secol, Mariagrazia Sironi), Gruppo "Donne/Immagine/Creatività" (Mathelda Balatresi, Ela Caroli, Rosa Panaro, Bruna Sarno, Anna Trapani), Gruppo XX (Mathelda Balatresi, Antonietta Casiello, Rosa Panaro, Mimma Sardella), Nedda Guidi, Elisabetta Gut, Micheline Hachette, Ana Hatherly, Rebecca Horn, Sanja Iveković, Joan Jonas, Annalies Klophaus, Janina Kraupe, Ketty La Rocca, Katalin Ladik, Maria Lai, Liliana Landi, Sveva Lanza, Paola Levi Montalcini, Natalia LL, Lucia Marcucci, Paola Mattioli, Libera Mazzoleni, Gisella Meo, Marisa Merz, Annabella Miscuglio, Verita Monselles, Adriana Monti, Aurelia Munõz, Giulia Niccolai, Anna Oberto, Stephanie Oursler, Anésia Pacheco e Chaves, Anna Paci, Gina Pane, Giulio Paolini, Jennifer Pike Cobbing, Marguerite Pinney, Bogdanka Poznanović, Betty Radin, Carol Rama, Regina, Cloti Ricciardi, Giovanna Sandri, Suzanne Santoro, Mira Schendel, Carolee Schneemann, Greta Schödl, Eleanor Schott, Berty Skuber, Mary Ellen Solt, Wendy Stone, Chima Sunada, Salette Tavares, Biljana Tomić, Silvia Truppi, VALIE EXPORT, Patrizia Vicinelli, Jacqueline Vodoz, Gisela von Frankenberg, Simona Weller, Francine Widmer, Francesca Woodman
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corallorosso · 3 years
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Ve la ricordate la ristoratrice "simbolo della protesta"? Il suo nome è Chiara Dalmazio e le immagini di lei inginocchiata alla manifestazione "Io Apro" hanno fatto il giro delle varie testate, con tanto di vignette celebrative e di raccolte fondi per "aiutarla a rialzarsi". Nei video che la riprendono durante l'iniziativa, la si vede e la si sente urlare che lei aveva due ristoranti e bar (uno a Empoli e uno a Cerruto Guidi), entrambi chiusi a causa del Covid in 9 mesi. Peccato che, però, le cose non stiano minimamente così. Uno dei suoi bar è stato sì chiuso, ma nel 2019, quando del Covid non si sapeva ancora nulla. E a raccontare della signora Dalmazio ci hanno pensato i suoi ex clienti e i suoi ex dipendenti di Cerreto Guidi: "Litigava con molte persone", "I suoi dipendenti piangevano", "Si faceva la pedicure dietro il bancone". Ma soprattutto: "Non pagava l'affitto", "non pagava i fornitori" e "non pagava i suoi dipendenti". Lo sa bene Elisa, che da due anni aspetta 5.000 euro. Lo sa Imena, che ne aspetta 500 da tre. Lo sa la dipendente con cui è attualmente in causa e che ha scelto di rimanere anonima. E la situazione non cambia nel suo locale di Empoli: varie mensilità di affitto non pagate, anche nel periodo precedente al lockdown (per un totale di 4227 euro). Ma non è finita qui. Come raccontato da Chiara (un'altra dipendente), la signora Dalmazio, dopo averla messa in cassa integrazione per via del Covid, le ha intimato di recarsi comunque a lavoro. Dato che figure simili screditano un intero settore, la prossima volta, cortesemente, cercate simboli che siano quantomeno presentabili. (Abolizione del suffragio universale)
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dansunephotographie · 2 years
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Istruttore: eh non guidi da tanto, non va bene
Io: mi avete rimandato tre guide e una l'ho rimandata io
Istruttore: adesso ne fissiamo due allora, devi organizzarti
Tempo di arrivare a casa: "ciao chiara, scusa ma dovrei spostarti la guida"
EH MA POI SONO IO, VEH?
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