#FA Francesca

[mumblingsofmemory]

Francesca Del Fa by Jacopo Cerchi

[argentangelhelps]

59 ICONS OF FRANCESCA DEL FA IN MEDICI S2

all icons are free to use with credit to @argentangelhelps!

you may edit to your liking (add borders, psds, textures ect)

do not use for : celebrity/real person rps or paid commissions, everything else is up to user discretion. (don’t make me change this rule)

they are edited (sharpened) in ps, however they are meant to be used under the psd of your choice! if you choose to use them as they are they should work just fine! they are 100px & 75px square and do not come with any borders.

all screencaps used come from https://screencapped.net/ i did not make them, i just cropped them into icons.

FACECLAIM INFO :  francesca is white (italian)

TRIGGER WARNINGS : n/a

the zip file is free to download on my PAYHIP!

LIKE OR REBLOG IF YOU SAVE OR USE!

[girlscarpia]

AH MA OGGI E' IL TOSCA DAY

[tls123]

they gave the mafia man glasses <3

[anchesetuttinoino]

Il “patriarcato” che non fa rumore

1️⃣ Roma, infermiera del 118 aggredita e palpeggiata sull’ambulanza: arrestato 55enne indiano per violenza sessuale

2️⃣ Milano, due donne aggredite e molestate sessualmente nel giro di mezz’ora fuori da un centro commerciale: arrestato un 43enne pakistano

Via francesca totolo

[bg3aesthetics]

I found another Bloodweave song (or a song that’s perfect for almost any ship in BF3). The description below is from ChatGPT because I tried googling the English lyrics with contextual translation but to no avail.

"Non Amarmi" is a popular Italian song originally performed by Aleandro Baldi and Francesca Alotta. The title translates to "Don't Love Me" in English. The song's lyrics explore the complex emotions and uncertainties in a relationship, particularly when one partner feels insecure or unworthy of the other's love. Here is a contextual translation of the song's main themes:

### Verse 1:

- **Italian**: Non amarmi per il gusto di qualcosa di diverso, ma tu credi che sia giusto stare insieme a tempo perso

- **English**: Don't love me for the thrill of something different, but if you think it's right to stay together just for fun

### Chorus:

- **Italian**: Non amarmi perché vivo all'ombra, perché ho bisogno di qualcuno che mi segua ancora

- **English**: Don't love me because I live in the shadows, because I need someone to follow me again

### Verse 2:

- **Italian**: Non amarmi per cambiare il mondo, tanto il mondo non si cambia

- **English**: Don't love me to change the world, because the world won't change

### Bridge:

- **Italian**: Non amarmi perché ti fa soffrire, non amarmi solo per morire dentro

- **English**: Don't love me because it makes you suffer, don't love me just to die inside

The song conveys a plea from one partner asking the other not to love them out of pity, curiosity, or a desire to change them. Instead, they ask for genuine, unconditional love. This emotional complexity is at the heart of the song's enduring appeal.

[smokingago]

Un 'amore, per abbracciarlo veramente o anche per respingerlo passa da un dolore, che non si capisce bene quale dei due sia piú forte.

Uno passa dopo un po’ mentre l’altro spegne e resta.

Ti chiede una trasformazione e spesso questa duole, credi che il bruco non senta male a trasformare il suo corpo totalmente in farfalla?

Ti chiede di abbandonare armi e bagagli, di morire per rinascere, fa male certo.

Ogni morte fa male.

Ma non per questo non é meravigliosa.

Ma quanto sei disposta a trasformarti lo decidi tu.

Hai tu la responsabilità di vedere che quando punti il dito fuori stai ancora vedendo te e non l’altro.

Sta a te scegliere se migliorare o tener tutto uguale.

Se dir di si o no alla vita che ti chiama.

Pensaci prima di rinunciare.

Abbi il coraggio di osare.

Francesca O. Vannini

[ma-pi-ma]

Confesso: sono una donna bianca ed etero, mangio “carne tradizionale”, utilizzo l’aria condizionata per rinfrescarmi e il metano per riscaldarmi, adoro sentire il rumore del motore della mia auto diesel quando tiro le marce, pretendo che gli “uomini biologici” non utilizzino bagni e spogliatoi riservati alle donne, ritengo che l’utero in affitto sia un abominio e che esistano soltanto due generi, esigo di poter girare per le città italiane senza venire molestata dagli immigrati, credo che la “riconversione ecologica” serva soltanto a impoverire le persone e a distruggere la piccola e media impresa mentre fa ingrassare le multinazionali, penso che la moda di definire tutti “negazionisti” sia l’arma per soffocare il dibattito.

Tra qualche anno, potrei finire in carcere per questa mia confessione.

Francesca Totolo

[volevoimparareavolare]

perché ami tanto leggere?

Viviamo in una realtà in cui i sentimenti sono stati stirati e appiattiti. Non siamo più in grado di commuoverci per un quadro. Di perderci nella bellezza racchiusa in una poesia. E talvolta la mia sensibilità mi sembra ingombrante, come un giaccone di troppe taglie in più della mia. Mi rende goffa, impacciata, terribilmente strana agli occhi degli altri.

E allora io fuggo nei libri, fra l’inchiostro e la carta, lì, sepolta nel fruscio leggero delle pagine, mi permetto di essere vulnerabile, senza temere di essere ferita. Trafitta senza ricevere nemmeno una parola gentile. O uno sguardo pieno di vergogna per la crudeltà con cui sono stata trattata.

Leggo per ricordarmi che esiste ancora un posto nel mondo in cui possiamo scioglierci nelle nostre debolezze senza essere distrutti ma, al contrario, ricomposti.

E mi ritrovo a danzare fra i frammenti di Saffo, quando ancora le parole avevano un peso, e le emozioni incastonate al loro interno vibravano con un’intensità tale che bisognava inciderle nella pietra, affinché potessero eternarsi nei secoli a venire, e perdurare incorrotti in quelli passati.

Mi ritrovo nel buon Patroclo, che per Achille scese in battaglia indossando la sua armatura, anche se non sapeva combattere.

E i polsi mi tremano, quando leggo di quella passione che portò Paolo a baciare Francesca, e nonostante fosse peccato nemmeno le forze degli inferi seppero scindere ciò che li univa.

E non é forse, il mio silenzio, medesimo a quello di Leopardi, che sempre si limitò, solo, ad amare silvia dalla sommità della sua finestra, componendo in segreto per lei, su lei?

Oh, e quanto bramo qualcuno che mi dedichi le parole che Montale scrisse per la moglie Drusilla!

E quasi disperata, affannata, cerco di scorgere almeno un lontano e flebile bagliore dell’affetto che Theo nutrì per suo fratello Vincent Van Gogh. Incorruttibile, sincero, vero, anche e soprattutto quando tutti gli altri lo considerarono solo un povero pazzo da internare… lui non mise mai in dubbio la bontà del suo animo.

E leggo perché adesso, quando guardo un tramonto, mi vengono in mente tutti quelli che guardava il Piccolo Principe, e questo fa sentire me meno sola.

E quando il mio cuore si é spezzato, coi singhiozzi che mi risalivano alla gola e gli occhi che si scioglievano nel bollore delle lacrime, sorreggendomi al muro mentre le ginocchia non riuscivano più a reggermi, non ho forse avuto anche io i fiori intrecciati nei capelli come Ofelia, quando si é uccisa perché convinta che Amleto non la ricambiasse? Il mio stomaco non si contorse forse come quello di Didone, quando si lasciò cadere sulla spada di Enea, perché la morte le sembrava così dolce e invitante, rispetto al dolore angosciante di una lunga esistenza priva di lui, tormentata dai fantasmi dei suoi ricordi, e della consapevolezza schiacciante, opprimente, che lui non scelse lei?

E quando qualcosa ci fa sentire così bene, non é forse giusto combattere con tutto ciò che abbiamo, come Romeo e Giulietta combatterono contro le loro famiglie; il loro stesso nome e il loro stesso sangue… pur di stare assieme?

L’amore puro, senza schemi e senza leggi, irrazionale… così come molti giudicarono l’azione di Darcy quando chiese la mano ad Elizabeth, nonostante lei appartenesse ad un ceto sociale inferiore?!

E quando vogliamo andare alle feste solo per vedere lui, o lei, non ci stiamo forse comportando come Gatsby, che organizzò feste su feste solo per poter vedere Daisy, almeno una volta?

O quando ci siamo guardati allo specchio e non siamo stati in grado di riconoscere il nostro riflesso, dopo tutto quello che abbiamo fatto… come se fossimo impazziti, perso letteralmente il senno come accadde a Orlando per angelica quando scoprì che lei preferì un umile fante a lui, prode paladino?

Leggo, perché anche io spero di trovare qualcuno che scelga di lottare per me, come Renzo lottò per Lucia. Che mi aspetti, come Penelope attese Ulisse, senza mai cedere alle lusinghe dei Proci. Che mi riconosca, a dispetto del tempo e dello spazio, come il vecchio Argo riconobbe Ulisse, nonostante fossero trascorsi vent’anni e lui fosse travestito. Che metta da parte l’orgoglio per l’amore nei miei confronti, come fece il Re Priamo quando andò al cospetto di Achille per richiedere il corpo del figlio Ettore, affinché potesse seppellirlo con tutti gli onori, donando finalmente pace al vagare errante e tormentato della sua anima.

Forse, amo così tanto leggere perché mi permette sempre di ritrovarmi nei sentimenti e nelle emozioni di qualcun altro. Senza mai farmi sentire sbagliata, o eccessiva, per quello che provo.

Non mi sono mai sentita sola ogni volta che ho aperto un libro.

[sagmirmal]

Due film fluviali

Quasi per espridelescalié rimando i necess. saluti e giocomi il bonus titolo per due film, lasciando ai Cahiers du cinéma / Castori auf Tumblr, ossia @jacobyouarelost , palabras mas precise e serie. Sono due film speciali su adolescenti famiglie e questo mondaccio pazzo.

Il primo è 怪物 Mostro / L'innocenza di Kore'eda Hirokazu (cognome + nome). Uno dei più bei firm sui ragazzini e i maestri e i genitori e la scuola, LA SCUOLA, e l'amore «da li tempi de Truffaut» (la cit. ci tiene a essere non zerocalcarea - pur con tutto ir rispetto - bensì holliwoodpartiana). Costruito come il bellissimo Nel bosco di Akutagawa Ryūnosuke, che fu poi Rashomon, e (meglio di) Anatomia di una caduta, fatta la tara a Sandra Hüller, che Gott (sempre gelobt sei) la preservi sempre e per sempre. Kore'eda ci insegna il disastro di tutti e i loro effetti sui picc. Le chiuse tracimano, i fiumi scorrono e poi esondano. È anche film di rinascita e resurrezione: e su questo, per favore, si suggerisca ad Alice Rohrwacher di tornare indré nel tempo, und rifare il catechistico La chimera dopo essere andata a guardarlo. Musica, ultime musiche di Sakamoto Ryuichi. Al tuo arrivo ti accolgano i martiri, e ti conducano etc.

Il secondo è La vita accanto, MTGiordana incontra l'alter-ego più anziano MBellocchio. Circolano frasette sceme su questo film; mi sento un po' autorizzato a blaterarci anche me, perché ebbi conosciuto: anni molti li conservatori; le aule delle elementari con Tania, che anche lei come etc.; troppi giorni, prima der Pisano, tri(-meno1)veneti (lascerò alle etnografie di @trilo-bite disamine più fini, e all'Istituto Nazionale di G e V); alcune signore iscambianti l'esistenza per gl'ingranaggi; molti occhiali con la montatura nera squadrata und spessa. Chi dice che MTGiordana non fa film così squadrati non ricorda Quando sei nato non puoi più nasconderti.

Fantasmi, cadute, i disegni I DISEGNI della gente bimba, anche quando bimba non è più, e i libri, TUTTI QUEI LIBRI, come diceva Adriana Asti da qualche parte, che Dio preservi sempre. Gli sguardi di quella particolare società dell'aidòs che è il Veneto e plebeo e borghese, e di nuovo i nefasti quod Deus avortat effetti sui piccoli, soprattutto le piccole più o meno piccole, e l'acqua che Vincenza bagna, sempre lì disponibile per la soluzione. Che belli i volti (le riprese dei volti), e la musica, e la Bergamasco che torna a suonare. Film-Méliès, con inquadrature e dialoghi di grande tenerezza e altre specchio della grande inquietudine. Una tragedia greca nella città del teatro olimpico e dei militari americani. Terra terra e insieme alta come quelle greche, davvero.

Francesca Bellè: voleva fare la rockstar, è sempre più brava. Michela Cescon, che era in Quando sei nato, non la accarezza nessun tempo che scorre, recita come davanti al Grande Manito.

[anders-hawke]

hey I'm the previous anon!

I kinda logged off for a while but seeing your answer made me want to ask so really, I'd love to hear about it from a screenwriter pov.

hope you don't mind all these questions!

as per the hot takes of this season, how do you feel about them? so fa the ones I've seen are:

pen not deserving forgiveness and being the villain of the show

the queen and the ton being too easy on pen

colin needing to grovel more

eloise having to be kinder to cressida and have her become besties with penelope by saving cressida together

eloise and cressida having to be endgame and eloise being the queer bridgerton instead of francesca

benedict having to be w a man or w a crossdressing sophie because he's bi

and, what do you think of the choices made by the team this season?

what do you think of franchaela? was it a fun twist or should they have avoided giving francesca the gay storyline?

what about benedict? his gay storyline this season and why just this season?

why do you think the mondrich are so important? could it be (like some people speculate) because lord kent is gonna be hyacinths gareth?

how you feel about the very modern twist on makeup and style this season?

what do you think of penelope continuing as lw and using her name and potentially putting herself in danger?

I've tried to ask as much as possible but if there's anything else you want to elaborate on feel free!

I don’t mind the stack of questions at all! It’s very exciting to dissect it all and answer them. Honestly, I have a whole document dedicated to unpacking and debunking lots of the hot takes I’ve seen because it’s so annoying to see people type with their brains off. Like, no shame if you don’t think while watching stuff—lord knows I watch something for the first time without much in the way of higher thought happening. But I also recognize that and take the time to organize my thoughts before I speak on anything. (Although that might just be a bit of a coping mechanism I developed because of my anxiety disorder that serves a good purpose generally.) This post will also be spoilery because I reference events from the books a lot.

Pen doesn’t deserve forgiveness/Pen’s the real villain of the show/QC & the ton were too easy on her.

There is no “actual” villain of the show. It’s fucking Bridgerton, like, be honest! That claim just makes me laugh because it’s like... You can’t fool me. I know a lot of people who say that are just indulging their internalized fatphobia. And in the instances when they’re not, it’s still plain old misogyny. On the topic of forgiveness, I personally did not read what happened as anybody forgiving Pen for what she wrote in Whistledown. I think, just like when Colin said he would never court Pen, though he had a change of heart, he never did forgive her.

The people that matter to Pen—the Bridgertons and the Featheringtons, her family—accept what she did and understand that Pen recognizes that she was wrong, would do things differently if she could, and not only resolves to do better but already in season three has demonstrated that effort to do better numerous times. Pen never asked for forgiveness, she requested clemency from the queen.

She gave her speech in front of the ton because hiding that she’s Whistledown implied that some of her best qualities—her cleverness, her passion for writing, her humor—were things to be ashamed of. But they’re not and in embracing her full potential, Pen defied the misogynistic idea pervasive in the ton—which her mother repeats throughout the show but especially in season three—that all women are meant for is bearing children. No, women don’t just have to be mothers and gossips, they’re full human beings.

Pen continuing the column is a good outcome for the ton because they eat her writing up. I remember how, at the beginning of episode six, everyone’s upset that she hasn’t published! They love her writing so damn much. And as Genevieve explains to Alice in “How Bright the Moon,” they all “feed off the nouveau.” They love having new information to gossip about, and what is better than the reveal of who Lady Whistledown is? They probably talked about that reveal all the way through Pen’s maternity leave (or as they called it: confinement) until she published her next issue of Whistledown as Penelope Bridgerton.

Some people just hate to see a woman succeeding. “I don’t care that your spouse worships the ground you walk upon and that the job you love is very lucrative, that should’ve happened to me instead,” sorta attitude is what I’m getting from Pen’s haters, lol. Anyways, all that to get to the screenwriting part of this: Pen becomes Whistledown as an outlet for her frustrations with society. All of her mistakes are reflections of the terrible treatment she gets because she doesn’t fit the ton’s ideal. As Colin said, it makes sense that Whistledown would reflect, at times, the cruelty around Pen.

It’s part of the mirror motif of the season because Pen as a character is a mirror for society. She reflects people’s best and worst qualities. She wants to be more than a wife and mother like Eloise, she shares Colin’s loyalty and kindness (someone has to specifically do her dirty for her to not be kind to them), and she is also deeply critical of herself like her mother, sisters, mamas, and debutantes. She also amplifies all those qualities; for example, when she writes about Colin adopting his rake persona, she’s taking the cruelty of him declaring that he’d never court Pen and turning it back on him but with a megaphone.

I mean, I completely understand why (and I can’t remember where exactly I learned this but I think it was in a live interview she gave during season three promo but I could be wrong) Shonda Rhimes wanted to adapt the Bridgerton books because of Penelope. Obviously she saw something in the other aspects of the series, but Whistledown/Pen is a captivating way of conveying information and examining the ton. Putting Colin and Pen’s season before Benedict and Sophie’s (and, of course, all the other siblings) allows the writers to even more thoroughly use Whistledown to examine and criticize the ton, which will go hand in hand with Benedict marrying Sophie in spite of her being a bastard.

Colin needed to grovel more.

I completely understand where this idea comes from but at the same time... Please give it some actual thought if you believe this. 😭 Not knocking Kate and Anthony, as an oldest sibling I have no choice but to stan them, but it is greatly to Colin’s credit that he approaches Pen the the very first episode of the season with an apology. Anthony isn’t able to do that until the last episode of season two because he’s spent every day since Edmund died repressing his feelings in order to effectively carry out his duties as viscount.

Colin never had any of that sort of pressure and because he’s also significantly younger than both Anthony and Benedict, he’s one of what I call the “sibling-kids.” They’re Ant and Ben’s siblings, yes, but in many ways they are also Anthony and Benedict’s children. It’s kind of like a teen parent relationship with C through H. Anthony, Benedict, and Violet are very much the parents: Anthony nurtures their minds, Benedict nurtures their souls, and Violet nurtures their hearts. Anthony preaches logic (advising Colin to straight up tell Pen he loves her, going on a second honeymoon with Kate since the estate is in good hands and love is important), Benedict preaches freedom (encouraging El’s rebellious pursuits and trying Colin’s drug tea), and Violet preaches wisdom (advising her children to follow their hearts).

Kind of a tangent but as a screenwriter I greatly appreciate the careful construction of the interplaying relationships in this show. With all that, Colin has the benefit of having three advisors in his life and is able to be a very sensitive person, so he doesn’t completely freak out and not know how to approach the situation. Therefore, he doesn’t go overboard with the groveling, which would end up making it Pen’s responsibility to lift him up and set him straight. Instead, he calmly approaches Pen and offers a very thought out apology. The onus is entirely on him and earning Pen’s forgiveness requires no emotional labor on her part. (And this is forgiveness because Colin doesn’t stand by what he said, whereas Pen does, she simply regrets the way she said things.)

It’s such a beautiful scene when he apologizes, partly because it shows the true nature of their relationship: when Colin’s hero complex, his rake persona, Pen’s wallflower persona, and her Whistledown persona are set aside, they are complete equals. They are their truest selves around each other with no need for duplicity or grandstanding. Colin doesn’t need to grovel before Pen for her forgiveness because he takes a mature route where he says his piece and gives her the space to accept his apology or reject it. He truly listens to Pen when she speaks and, as proof of his regret and dedication to their friendship, he offers to help her catch a husband—something she obviously seeks to do but which he didn’t previously know about her.

Honestly, if Colin had just done a bunch of groveling, it would’ve been boring because it means we wouldn’t have the Colin who took Pen’s silence to mean that even the person who was most interested in his travels no longer found them—and therefore him—interesting or worthy of her time. Because he came to that conclusion, he changed everything about himself in the hopes that both Pen and the ton would like the new him better and would take him seriously. The ton certainly does but Pen, who matters more than anybody else, doesn’t.

Colin has always been the type of person who thinks before he acts. The times when he doesn’t are in opposition and that’s on purpose. When Marina seduces him into proposing and agreeing to run off to Gretna Green, she’s manipulating him by using his hero complex to override his thoughtful nature. But we see Colin in his natural state with Pen a lot in season two, especially “The Choice” when they have their conversations about purpose.

Colin and Penelope have also known each other since they were kids, which is why they’re able to be their truest selves around each other. It’s why Colin picks up on Pen’s melancholy and probes her on it, and it’s why Pen immediately understands that Colin isn’t simply growing up when he returns in season three but is putting on a persona. They bypass needing Colin to grovel over his comment in season two because they don’t need grand gestures between them to convey that they’re being earnest.

Eloise should’ve been kinder to Cressida and should’ve worked with Pen to get Cressida a better ending.

If Eloise actually developed the maturity to recognize that Cressida simply wanted to escape her unhappy and tragically doomed life and went about achieving that with unsavory efforts, El wouldn’t have much of a character arc left for her season. As for Pen, she doesn’t owe Cressida shit after all that bullying, and she still didn’t decide to be vengeful. She didn’t disparage Cressida in her column, despite very clearly wanting to. Cressida not getting an HEA serves the same purpose as the Mondriches having to sell their club: only Bridgertons get happy endings. We see this concept even more in Queen Charlotte where there are no Bridgertons and none of the main characters’ situations are happy endings. We know how Charlotte and George’s story turns out, Lady Danbury and Lord Ledger cannot be together, and Violet’s home life is a far cry from the abundance of love she nurtures amongst her children.

Creloise should be endgame and Eloise should be the queer Bridgerton instead of Francesca.

All this nonsense about “the queer Bridgerton” is annoying at this point and I’m so glad that I haven’t had to see it personally surrounding season three. Now, aside from Phillip already being in the show, Creloise was never going to be endgame because neither of them are mature enough for that. Eloise is too focused on how different she feels from everyone else and trying to reconcile that with the idea of everyone having interiority and not being automatically lesser for wanting to get married and have kids. Cressida is too focused on finding a solid marriage and then escaping society for good. Eloise may not like society, but she loves her family and could never leave them behind. However, I do very much read their friendship as queer and think it was probably on purpose that it read that way to us. It’s just that it could never work out in this universe. (There’s always Creloise fics on AO3, it’s fine.)

Frannie’s story is perfect for a sapphic romance, which I’ll talk more about later, and Benedict is obviously also queer, which I will also talk about later. Additionally, from season one, both Benedict and Eloise have been thought of as queer, so I honestly have no idea where people are getting this idea of El being the only queer Bridgerton from. As if we don’t have multiple!

Benedict needs to end up with a man/Sophie should cross dress.

Every person I see saying that Ben needed to end up with a man gets blocked. I don’t need that in my life, especially not when Benedict is representation for me. I don’t think Sophie needs to cross dress in season four because the show has already dedicated a lot of time to Benedict going to little parties and experimenting. Benedict meets Sophie as the Lady in Silver at the masquerade ball at the beginning of An Offer from a Gentleman, yes, but he meets Sophie the maid while he’s leaving a house party. I imagine that he’ll start off the season having a pretty grand time hooking up with people, embracing his sexuality, and then he’ll be hit with the Bridgerton lovesick-itis where he won’t be able to stop thinking about his Lady in Silver. Sophie doesn’t need to dress up as a man to incorporate Benedict’s queerness into the season; he’s queer regardless, and there are much more tasteful—and likely—ways we’ll see that in the show.

Is Franchaela a good change?

I’m so excited for Franchaela I don’t even know how to express it. Like, yes, Polin is my favorite ship and they’ll never be topped for me, but Franchaela is a very close second. I was on board with the gender swap from the get-go because after the first two seasons and Queen Charlotte, it was clear to me that the people making these shows know what they’re doing and aren’t in danger of fucking up the stories they’re telling (despite what some may think). But it was reading When He Was Wicked that I really got excited for Frannie’s season. It’s the perfect book to genderswap because Michael and Francesca spend most of the book dealing with their grief for John and their guilt for falling in love with each other; they perceive that as a slight against John. Using all that guilt in the book and adding in all the emotions that come with discovering that you’re queer—for Francesca, because I assume that Michaela already knows and embraces that about herself. In the book, Michael accepts his feelings for Frannie a lot earlier than she accepts her feelings for him, and I think that translates well into a sapphic version of the story—then Michaela has to deal with Frannie not accepting her queer feelings for her. It’s delicious and we’re not even there yet!

I will say, though, that I understand the worry some people have that the writers may be mishandling Fran and John’s relationship by having Fran immediately have feelings for Michaela and seemingly display some doubts when she kisses John at their wedding. Personally, I think it’s too early to go around decrying the way Fran, Michaela, and John’s story is going. I don’t think Fran and John’s dynamic will be ruined, I think it’s simply a matter of taste when it comes to the book. Francesca and Michael are at the park together in London when Frannie very suddenly starts to view Michael in a sexual light and she gets very flustered, which is obviously brought to the show. But I felt that it was very random and not constructed very well; there was no reason given as to why specifically at this point in their lives, at this moment, Francesca started to view Michael differently. I’ll be happy with how it turns out in the show as long as Francesca isn’t secretly pining for Michaela. I think it’s for the best if she’s immediately attracted to Michaela, so then it doesn’t feel sudden later, but that she doesn’t actually fall in love with Michaela until after John dies and we get to their season.

What is the point of the Mondriches?

I talked earlier about how the Mondriches serve as contrasts to the Bridgertons, where the leads get HEAs but no one else does. In season one, while Daphne and Simon have their issues within their relationship, they ultimately solve their issues without completely compromising their morals. Meanwhile, Will has to completely compromise his morals in order to provide for his family. In season two, Kate and Anthony are struggling to meet their expectations for themselves, just as Will is struggling with expectations vs reality for his club’s success. Where Kate and Anthony are able to step back, accept that they were going about everything wrong, and have their HEA together, it’s only through Colin’s kindness that the club is successful. Although, in both cases, those outcomes are dependent on spokespeople using their influence to rectify the situation: the queen for Kate and Anthony, and Colin for Will and Alice. In season three, while Colin and Penelope don’t have to give up their literary pursuits to have success as the parents of a titled son, Will and Alice have to give up the club.

How do you feel about the very modern twist on makeup and style this season?

I don’t mind it at all. Some of the costumes are irksome (mostly when it comes to minor characters) but for the most part I liked them or at least understood their purpose. I mean, Cressida and her mother’s looks were insane but it fits the fact that they’re trying really hard. I heard somewhere that it’s not so much trying to find the perfect look for Bridgerton but that each season purposefully has a different look that fits with the story being told through the lead romance. So for season three, they take a page out of Portia’s lookbook and the ton goes a little OTT—even Charlotte goes for it (I don’t think she should have but my opinion doesn’t much matter lol).

What do you think of Penelope continuing as LW and using her name, potentially putting herself in danger?

I went into the season expecting Pen to continue writing the column and that’s the outcome I wanted. In Romancing Mister Bridgerton, she simply retires it, but I think it means way too much in the show and also has too many uses as a screenwriter for her to stop writing it. But it’s important that she starts writing it using her real name instead of the moniker. She’s claiming her writings and not hiding from herself anymore. In terms of danger, I think people are very much going overboard. Firstly, nobody is in danger of being beheaded, because in Queen Charlotte, Charlotte melodramatically wishes that she could still behead people because a servant had her woken up in the middle of the night. Secondly, the worst punishment would be imprisonment, but this is Bridgerton, and the queen’s rivalry with Whistledown is a fun game of wits, not a game of “how fast can Charlotte unearth this treasonous snake?”

As for everyone else, they don’t have enough power to actually threaten Pen. She hasn’t written about anyone in a way that would make them want to put her in physical danger, just efforts to stain her reputation, which is why she offers Colin an annulment. What Pen doesn’t know—and what we do know, alongside Lady Danbury—is that the queen wasn’t just in a good mood when she went to the Butterfly Ball, she went with a plan. She wanted to display her power in front of everyone to keep the ton in line but also preserve her rivalry with Pen so that she has something to occupy her time with.

It’s Bridgerton. The romantic leads aren’t actually at risk of death.

I hope I answered all of your questions satisfactorily! I had so much fun dissecting everything!!!

[sweetbuckybarnes]

The Eras Tour: 01. Anthony Reveals Tickets

Pairings: Colin Bridgerton + Penelope Featherington, Anthony + Kate Bridgerton

Polin Masterlist | Series Masterlist

April 8, 2023

Violet Bridgerton had taken Penelope out for birthday shopping and was also dragging Eloise, Francesca, Hyacinth and Kate along with them.

Each lady had about four or five bags each - but still managed to put their new belongings in other bags.

They walked up the stairs of Bridgerton House (it had been in the family for centuries, no matter how much the English Heritage asked - they weren't giving up the very well-loved family home).

Walking down the stairs were the second and third Bridgerton children (as well as the second and third Bridgerton sons - Benedict and Colin - Penelope always jokes that they'll never forget where in the alphabet they belong).

"Happy birthday, Penelope!" Benedict smiles, pressing a kiss to her cheek - Benedict Bridgerton always flirted with her (much like Barney flirted with Lily in How I Met Your Mother).

"Thank you!" Penelope smiled up at Benedict.

Colin wrapped Penelope up in a hug. It seemed like whenever Benedict was nearby, Colin seemed to amp up his 'affections'. "Happy birthday, Pen."

"Thank you, Colin."

"She was my friend first, Colin," Eloise uttered as she walked past her older brother.

Colin pulled a face as the Bridgerton boys followed the women up the steps.

"I'm going to make sure Anthony isn't buried in his work," Kate Bridgerton (Violet Bridgerton's first daughter-in-law) branched off from the group to go see her husband.

The ladies plus Benedict, Colin, and Gregory (who had smothered his favourite person in a hug, singing happy birthday up to her - at 13 years old he was nearly as tall as her).

"Thank you, Gregory," she leaned down and pressed a kiss to the top of his head.

She sat down on one of the chairs, leaning her head against the top when the distinct sound of heavy footsteps (which could only be Anthony's footsteps).

"Penelope," he said, standing an arm's length away from her. She opened her eyes and saw that Anthony was holding out a white envelope to her. "Happy birthday."

She reached out and took it. "An envelope for my birthday. Lovely."

"Open it, you twit," Eloise said, looking over at Colin who continued to eat his mother out of the house and home.

Penelope rolled her eyes at her best friend's comments but opened the envelope either way.

Sitting there, deceived in the white envelope, was a Taylor Swift Eras Tour ticket.

"Anthony, what is this?" Penelope asked quietly, Benedict and Colin walked over to look over her shoulder. "Are these Eras tickets?"

"Night One, in Nashville."

Penelope looked up at Anthony with huge eyes. "You're my favourite Bridgerton!"

"What about me?" Eloise questioned.

"Have you bought me Eras tickets?" Penelope questioned. Eloise was silent for a moment before Penelope looked back up at Anthony. "How did you know l wanted to go to the Nashville show?'

Anthony thought for a second. "I must have overheard you mention it to Eloise."

"What's the big deal with these tickets, anyway?" Benedict asked, looking over Penelope's shoulder.

"Let me put it in a way that you would understand," Penelope thinks for a second. "To you, these tickets are much like your FA Cup final or the World Cup final - and it would be the only time you would go."

[susieporta]

L'altro vi fa vedere come voi siete, che cosa non vi riesce, che cosa voi non tollerate, dov'è che cadete, dov'è che voi vi sentite offesi.

L'altro è uno specchio assolutamente spietato di quello che siete voi. E voi lo siete per l'altro.

Se raccogliete questo tipo di sfida, allora si apre un'altra prospettiva.

(Erica Francesca Poli)

[multiverseofseries]

Bridgerton 3, Parte 1: un ritorno tra amori, segreti e scandali

Ah, la primavera! Con i suoi colori e i suoi profumi, è davvero la stagione perfetta per il debutto di una nuova tranche di episodi della romance saga che ormai dal 2020 appassiona gli abbonati Netflix: la prima parte della terza stagione di Bridgerton è infatti disponibile per lo streaming sulla piattaforma, così come l'attesissima storia d'amore tra Colin Bridgerton (Luke Newton) e Penelope Featherington (Nicola Coughlan)… Ma come se la sarà cavata lo show a questo giro? Scopriamo insieme cosa ci riservano Shonda Rhimes e i primi 4 episodi di Bridgerton 3.

Scelte mirate

Nicola Coughlan è Penelope

Dopo una lunga attesa carica di speculazioni di ogni tipo sul futuro dei protagonisti di Bridgerton, siamo finalmente di ritorno nella 'Ton più amata dagli spettatori Netflix, quella che, assieme ai suoi abitanti, ci regala sempre un turbinio di emozioni. Questa volta capitanata da Jess Brownell - nuova showrunner della serie dopo l'addio di Chris Van Dusen - che accompagna fedelmente la produttrice delle produttrici, Shonda Rhimes, la terza stagione di Bridgerton si mostra in tutto il suo sfarzo, la sua eleganza e la sua intensità, ma solo per quattro episodi… la seconda parte della stagione arriverà domani 13 giugno su Netflix. Una delle novità dell'adattamento televisivo dei romanzi di Julia Quinn per questa nuova stagione è stata la decisone di scindere in due parti la distribuzione degli episodi.

Ritorno a Bridgerton

Per il momento, è difficile valutare se una tale scommessa sarà vincente o meno e solo l’uscita della seconda parte di stagione c’è lo dirà, ma i presupposti sembrerebbero dar ragione alla produzione: dopotutto, anche per gli appassionati del genere, un binge-watching tutto d'un fiato di 8 episodi di una serie che fa un cospicuo uso di cliché e archetipi narrativi come Bridgerton, nonché assai affezionata a plot twist e cliffhanger ad effetto, potrebbe risultare più pesante da digerire, e nel tempo controproducente rispetto a una ripartizione in due blocchi. Così facendo, invece, non solo ci si assicura che un prodotto di grande interesse attirerà audience più a lungo termine, ma si dà anche modo a storia e spettatori di "respirare", e a questi ultimi di assimilare al meglio quanto visto sullo schermo. E in questa stagione, di certo non c'è da annoiarsi…

Dai Polin, con amore

Luke Newton e Nicola Coughlan

Fin dal termine della seconda stagione di Bridgerton, nella quale abbiamo visto nascere e concretizzarsi l'amore tra il primogenito di casa Bridgerton, Anthony (Jonathan Bailey), e la maggiore delle sorelle Sharma, Kate (Simone Ashley), ci si è chiesti a chi i due avrebbero passato il testimone e consegnato il titolo di "coppia dell'anno" nella stagione successiva. Se lo show avesse voluto seguire pedissequamente l'ordine dei libri, sappiamo che l'onere e l'onore sarebbe spettato a Benedict (Luke Thompson), alla cui storia è stato dedicato il terzo volume della saga letteraria, "La proposta di un gentiluomo". Tuttavia, l'amore era già nell'aria da tempo per i Polin, ovvero Colin e Penelope, gli amici di sempre il cui rapporto sembrava serbare qualcosa di più fin dal principio, sebbene avevamo visto un maggiore interesse in quel senso da parte di Pen (che ricordiamo, non leggere se non hai ancora visto la serie, è colei che si cela dietro il nom de plume di Lady Whistledown).

Luke Newton è Colin Bridgerton

E malgrado in ordine cronologico cartaceo il loro momento sarebbe dovuto arrivare più in là nel tempo, sullo schermo, complice la chimica tra i due attori e l'impostazione data dal team creativo alle loro interazioni sin dalla prima stagione, è stato possibile procedere in questa direzione, senza tuttavia dimenticarsi degli altri Bridgerton. Nella prima parte della terza stagione abbiamo comunque dei focus su Benedict, Francesca (Hannah Dodd), e la Eloise di Claudia Jessie (malgrado una curiosa assenza…).

Claudia Jessie è Eloise Bridgerton

Ma, come dicevamo, gran parte dell'attenzione in Bridgerton 3 è riversata sui Polin che, dopo gli accadimenti della stagione 2, si trovano ora in una fase di stallo: Penelope aveva infatti udito le parole di Colin che escludevano a priori un risvolto amoroso nel loro rapporto, e le frizioni nella sua amicizia con Eloise (che aveva scoperto la sua identità di Regina del Gossip) non avevano fatto che allontanarla dai Bridgerton. Adesso però la ragazza finisce con il ritrovarsi in una situazione, se vogliamo, ancora più scomoda, dato che, nel tentativo di recuperare la loro amicizia, Colin si offre di aiutarla a trovare marito, e cerca di impartirle "lezioni su come uscire dal guscio" ora che lui stesso, a seguito della sua estate in giro per il mondo, sente di aver trovato una nuova dimensione. Ma quando il suo aiuto finisce con creare più guai per i loro cuori che altro, cosa farà Colin? E come si comporterà Penelope? E non dimentichiamoci che Colin è ancora all'oscuro della doppia identità di Penelope…

Bridgerton non molla

Bridgerton: una foto di Benedict e Colin nella stagione 3

Arrivati dunque al nostro quarto appuntamento con il mondo di Bridgerton (se contiamo anche lo spin-off sulla Regina Carlotta) ci si potrebbe preoccupare di una fisiologica fatigue del prodotto che, solitamente con le serie, giunti a questo punto inizia già a fare capolino. Per quanto riguarda lo show targato Shondaland, a ogni modo, il tutto sembra "tenere botta", poiché, almeno in questi primi quattro episodi, non si rileva una pesantezza di fondo nel seguire le vicende (seppur in gran parte prone a stereotipi) dei vari personaggi, né viene da pensare di essere stufi del suo modus operandi.

Un ritorno tra amori, segreti e scandali

Le scenografie si fanno sempre più spettacolari, i dettagli visivi sempre più ricercati (guardate anche solo le parrucche della Regina!), il comparto musicale continua a regalare gioie con le sue versioni classiche di hit da classifica, da Dynamite dei BTS a Cheap Thrills di Sia, passando per Give Me Everithing di Afrojack, Ne-Yo e Pitbull, e nulla di tutto ciò risulta gratuito o fuori luogo. C'è solo da sperare che una tale cura possa continuare a essere tangibile anche nella costruzione di storie e personaggi, nello sviluppo delle dinamiche e tanto nella trasposizione del materiale già fornito dalla Quinn, quanto nell'incorporazione di elementi originali nel tessuto del racconto.

Conclusioni

In conclusione, si guarda con favore ai primi quattro episodi di Bridgerton 3, che con la sua Parte 1 ha già fatto approdo su Netflix. La tanto attesa storia d’amicizia che si trasforma in amore tra Colin Bridgerton e Penelope Featherington sta finalmente prendendo piede, e non resta che augurarsi che i due non finiscano con l’inciampare e divenire protagonisti di una rovinosa caduta. Per ora, tuttavia, non sembra questo ciò che è scritto nelle carte. Possiamo fidarci?

👍🏻

Coerenza formale e attenzione ai dettagli.

Focus sui vari personaggi, non solo sui protagonisti dichiarati.

👎🏻

Rischio esagerazione e saturazione.

[anchesetuttinoino]

Pordenone, un gruppo composto da 7-8 pakistani ha assalito un furgone con mazze e bottiglie di vetro in pieno centro: si presume un regolamento di conti tra caporali e manovalanza.

Nemmeno 15 giorni fa, sempre a Pordenone, una donna e la figlia di 16 anni sono state pestate in strada da un extracomunitario.

E la sinistra che fa?

Organizza una marcia antifascista contro l’estrema destra.

Francesca Totolo

[t-annhauser]

Il primo Nietzsche: La Nascita della Tragedia

(dove si mostra un Nietzsche ancora mondano e si spiega l'apollineo e il dionisiaco)

Quando il giovane Nietzsche pubblica la sua prima opera, La nascita della Tragedia, non è ancora il Nietzsche solitario e ombroso che si e rinchiuso nella caverna a rimuginare sulle sue dirompenti dottrine (la ridiscesa fra gli uomini dell'illuminato filosofo viene descritta molto allegoricamente nello Zarathustra), ma è il giovane e promettente professore che è stato onorato dell'amicizia del grande vip Richard Wagner e di sua moglie Cosima, nata a Como come Francesca Gaetana Cosima Listz dalla relazione adulterina del compositore Franz Listz con la contessa e scrittrice francese Marie d'Agoul. Il taccuino di Nietzsche annota una lunga serie di impegni mondani, contesse e donne di lettere se lo contendono a suon di inviti nei salotti buoni dell'alta società.

Ma Nietzsche già allora è portatore di idee dirompenti (almeno relativamente al ristretto mondo accademico e dei salottini intellettuali), tanto che l'amico Wagner (allora ancora amico) si sente in dovere di metterlo in guardia: "Ella ha colpito nel giusto! [...] Ma mi preoccupo per lei, e mi auguro con tutto il cuore che Ella non abbia a rompersi il collo."

Ne La nascita della Tragedia Nietzsche mette in bella copia un'idea che aveva precedentemente introdotto in una serie di corsi universitari, l'idea che la tragedia attica e la cultura greca siano percorse dal dualismo di due spiriti, l'apollineo e il dionisiaco. Il dionisiaco non è ancora qui l'unico predominante ma è l'elemento che fa da contrapposizione necessaria all'altrettanto necessario spirito apollineo.

Apollineo è lo spirito della razionalità, del limite, della giustizia, che ordina l'impulso caotico inscrivendolo nella bella forma; Dionisiaco è invece lo spirito primordiale della natura, impetuoso e crudele, non mediato e quindi genuino, non contraffatto.

La tesi è che la tragedia attica di Eschilo (Prometeo) e Sofocle (Edipo) esprime il momento magico in cui l'uomo greco guarda dentro tutto il dionisiaco dramma della vita e lo accetta virilmente senza pessimismo, anzi elevandolo a forma artistica eccellente attraverso la pulsione ordinatrice dell'apollineo: "Questo impulso titanico a divenire per così dire l'Atlante di tutti i singoli e a portarli sul largo dorso sempre più in alto, sempre più lontano, è l'elemento comune fra il prometeico e il dionisiaco. Il Prometeo di Eschilo è sotto questo aspetto una maschera dionisiaca, mentre nella profonda tendenza alla giustizia già accennata Eschilo rivela a chi comprende la sua ascendenza paterna da Apollo, dio dell'individuazione e dei limiti della giustizia. E così la duplice essenza del Prometeo eschileo, la sua natura insieme dionisiaca e apollinea, potrebbe essere espressa in forma astratta così: "Tutto ciò che esiste è giusto e ingiusto, e in entrambi i casi ugualmente giustificato"." (La Nascita della Tragedia, 9)

Ma ahimè, questa sublime forma d'arte, vera e propria parentesi celeste, viene meno con il prevalere del socratismo, con il quale si fa largo l'idea che il tumulto della vita possa essere risolto facendo ricorso alla sola apollinea ragione, capace di spiegarne e governarne moralmente ogni suo aspetto. Qui si avverte dunque un decadimento, sostiene Nietzsche, una negazione della vita nei suoi aspetti più genuini (negazione del dionisiaco) che si esprime dapprima nella tragedia di Euripide, scassinatore della bella tragedia attica, e poi, come è risaputo, nella religione cristiana.

E questa, in buona sostanza, è la base di tutto il pensiero di Nietzsche.