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#Genova Città dei Festival
teatrogag · 11 months
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Direzione Generale del Cinema Dubbing Glamour Festival 5 (12) th
Un onore che condividiamo con tutti voi, a cui dedichiamo questa importante edizione! Ringraziamo il Ministero della Cultura – Direzione Generale del Cinema per questa bellissima notizia. Vedere riconosciuto il nostro lavoro ci riempie di gioia. Questa edizione è stata possibile anche per il supporto di molti professionisti che hanno lavorato con grande impegno al Festival, fra cui prima di…
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djs-party-edm-italia · 3 months
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LADY-J a Genova il 29/6, con Ika Faccioli in console all'Estoril e la tutor Georgia Mos
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Si scrive LADY-J e si legge le DJ ed è il talent pensato per supportare le DJ del futuro, le protagoniste della scena della scena musicale di domani. Nel corso dell'estate 2024, LADY-J  sta già facendo scatenare alcuni dei beach club italiani di riferimento, al ritmo di quattro giovani dj. Lo scopo è far crescere il talento di Gloria Fregonese, Ika Faccioli, Nikita Voguel e Dizzy (da sinistra a destra nella foto), queste le quattro DJ in gara. Come? Grazie ad esibizioni in contesti importanti ed ai consigli di colleghi DJ di grande esperienza.
Uno dei punti di forza di LADY-J è infatti che ogni artista viene affiancata da un professionista del mixer già affermato, che possa guidarla verso una carriera di successo. Tra i tutor, ecco Tommy Vee ed Alex Neri, artisti che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Ika Faccioli, una delle dj in gara, è protagonista a Genova insieme alla tutor Georgia Mos, una delle dj italiane più affermate, in Italia e nel mondo (insieme nella foto, Ika sulla sinistra e Georgia sulla destra).  Originaria di Sanremo, Georgia Mos il 21 giugno scorso si è esibita al mitico Tropicana di Mykonos e spesso si esibisce tra New York, i Paesi Arabi... ed ovviamente in tutta Italia. La tappa di LADY-J a Genova culmina sabato 29 giugno, con un dj set di Ika Faccioli supportata da Georgia Mos all'Estoril.  Tutto questo dopo uno scatenato dj set il 28 giugno, sul palco del Radio 105 Summer Festival, in Piazza Vittoria.
Ma chi è Ika Faccioli?  Le braccia disegnate dai vintage tattoo, lunghi capelli neri e tanta passione per la musica. Federica Faccioli, è una talentuosa DJ della scena veronese. Inizia a suonare nella primavera del 2017 per alcuni party in città e a settembre 2017 è già resident del Berfi's Club di Verona. Nel 2018 pubblica due singolo "Vostok 6.1 ed "Ideas from Mars" ed apre serate ad artisti come Richie Hawtin, Joseph Capriati, Sfera Ebbasta e Subsonica. Nel 2019 diventa resident del Disco Love di Verona, dove divide la console con artisti del calibro di Cristian Marchi, Mark & Kremont e Djs From Mars. Presto sarà come resident alla console della Praja di Gallipoli. 
L'organizzazione di LADY-J è a poi cura di Match Music, realtà con solide radici nella scena musicale come Music TV. Da tempo produce eventi (oltre 350) e brand tour (oltre 130). Non solo: già nel 2012 organizzò She Can DJ, il primo contest italiano per DJ donne. LADY-J prende vita dal vivo, in tanti diversi eventi scatenati on the beach, mentre su LADY-J.it è possibile votare le esibizioni delle dj in gara ed accedere a contenuti video in esclusiva. 
LADY-J  culmina poi in una finale tutta da vivere, lunedì 29 luglio 2024 al Samsara Beach di Riccione, epicentro del divertimento e della musica in Riviera Romagnola. Dato lo spirito di LADY-J, tutte e quattro le partecipanti prenderanno parte alla finale insieme ai loro tutor.
E non finisce qui. La vincitrice suonerà all'Ibiza Global Festival, uno degli eventi di riferimento nell'estate dell'isola simbolo del divertimento, nel weekend del 9 e 10 agosto '24. L'evento, a ingresso gratuito, invaderà ancora una volta la spiaggia di S'Arenal a San Antonio. Anche se la line-up è ancora da annunciare, è certo che sarà un'epica maratona dance. Nelle scorse edizioni si sono esibiti artisti del calibro di Luciano, Nic Fanciulli, Roger Sanchez, Amémé, Alex Kennon e molti altri. Per questo partecipare, per la vincitrice di LADY-J, sarà un'esperienza irripetibile.
Partner di LADY-J sono poi Shiseido, colosso cosmetico giapponese, insieme a Marionnaud Paris Italia, rinomata profumeria francese.  Nei punti vendita Marionnaud  presenti nel territorio italiano e online, chi acquisterà un prodotto Shiseido può partecipare ad un concorso per vincere l'accesso il backstage della quarta tappa, quella di Massa Carrara, prevista per venerdì 5 e 6 luglio, tra la spiaggia di Marina di Massa ed il Giò Beach.
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sounds-right · 3 months
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LADY-J a Genova il 29/6, con Ika Faccioli in console all'Estoril e la tutor Georgia Mos
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Si scrive LADY-J e si legge le DJ ed è il talent pensato per supportare le DJ del futuro, le protagoniste della scena della scena musicale di domani. Nel corso dell'estate 2024, LADY-J  sta già facendo scatenare alcuni dei beach club italiani di riferimento, al ritmo di quattro giovani dj. Lo scopo è far crescere il talento di Gloria Fregonese, Ika Faccioli, Nikita Voguel e Dizzy (da sinistra a destra nella foto), queste le quattro DJ in gara. Come? Grazie ad esibizioni in contesti importanti ed ai consigli di colleghi DJ di grande esperienza.
Uno dei punti di forza di LADY-J è infatti che ogni artista viene affiancata da un professionista del mixer già affermato, che possa guidarla verso una carriera di successo. Tra i tutor, ecco Tommy Vee ed Alex Neri, artisti che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Ika Faccioli, una delle dj in gara, è protagonista a Genova insieme alla tutor Georgia Mos, una delle dj italiane più affermate, in Italia e nel mondo (insieme nella foto, Ika sulla sinistra e Georgia sulla destra).  Originaria di Sanremo, Georgia Mos il 21 giugno scorso si è esibita al mitico Tropicana di Mykonos e spesso si esibisce tra New York, i Paesi Arabi... ed ovviamente in tutta Italia. La tappa di LADY-J a Genova culmina sabato 29 giugno, con un dj set di Ika Faccioli supportata da Georgia Mos all'Estoril.  Tutto questo dopo uno scatenato dj set il 28 giugno, sul palco del Radio 105 Summer Festival, in Piazza Vittoria.
Ma chi è Ika Faccioli?  Le braccia disegnate dai vintage tattoo, lunghi capelli neri e tanta passione per la musica. Federica Faccioli, è una talentuosa DJ della scena veronese. Inizia a suonare nella primavera del 2017 per alcuni party in città e a settembre 2017 è già resident del Berfi's Club di Verona. Nel 2018 pubblica due singolo "Vostok 6.1 ed "Ideas from Mars" ed apre serate ad artisti come Richie Hawtin, Joseph Capriati, Sfera Ebbasta e Subsonica. Nel 2019 diventa resident del Disco Love di Verona, dove divide la console con artisti del calibro di Cristian Marchi, Mark & Kremont e Djs From Mars. Presto sarà come resident alla console della Praja di Gallipoli. 
L'organizzazione di LADY-J è a poi cura di Match Music, realtà con solide radici nella scena musicale come Music TV. Da tempo produce eventi (oltre 350) e brand tour (oltre 130). Non solo: già nel 2012 organizzò She Can DJ, il primo contest italiano per DJ donne. LADY-J prende vita dal vivo, in tanti diversi eventi scatenati on the beach, mentre su LADY-J.it è possibile votare le esibizioni delle dj in gara ed accedere a contenuti video in esclusiva. 
LADY-J  culmina poi in una finale tutta da vivere, lunedì 29 luglio 2024 al Samsara Beach di Riccione, epicentro del divertimento e della musica in Riviera Romagnola. Dato lo spirito di LADY-J, tutte e quattro le partecipanti prenderanno parte alla finale insieme ai loro tutor.
E non finisce qui. La vincitrice suonerà all'Ibiza Global Festival, uno degli eventi di riferimento nell'estate dell'isola simbolo del divertimento, nel weekend del 9 e 10 agosto '24. L'evento, a ingresso gratuito, invaderà ancora una volta la spiaggia di S'Arenal a San Antonio. Anche se la line-up è ancora da annunciare, è certo che sarà un'epica maratona dance. Nelle scorse edizioni si sono esibiti artisti del calibro di Luciano, Nic Fanciulli, Roger Sanchez, Amémé, Alex Kennon e molti altri. Per questo partecipare, per la vincitrice di LADY-J, sarà un'esperienza irripetibile.
Partner di LADY-J sono poi Shiseido, colosso cosmetico giapponese, insieme a Marionnaud Paris Italia, rinomata profumeria francese.  Nei punti vendita Marionnaud  presenti nel territorio italiano e online, chi acquisterà un prodotto Shiseido può partecipare ad un concorso per vincere l'accesso il backstage della quarta tappa, quella di Massa Carrara, prevista per venerdì 5 e 6 luglio, tra la spiaggia di Marina di Massa ed il Giò Beach.
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tarditardi · 3 months
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LADY-J a Genova il 29/6, con Ika Faccioli in console all'Estoril e la tutor Georgia Mos
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Si scrive LADY-J e si legge le DJ ed è il talent pensato per supportare le DJ del futuro, le protagoniste della scena della scena musicale di domani. Nel corso dell'estate 2024, LADY-J  sta già facendo scatenare alcuni dei beach club italiani di riferimento, al ritmo di quattro giovani dj. Lo scopo è far crescere il talento di Gloria Fregonese, Ika Faccioli, Nikita Voguel e Dizzy (da sinistra a destra nella foto), queste le quattro DJ in gara. Come? Grazie ad esibizioni in contesti importanti ed ai consigli di colleghi DJ di grande esperienza.
Uno dei punti di forza di LADY-J è infatti che ogni artista viene affiancata da un professionista del mixer già affermato, che possa guidarla verso una carriera di successo. Tra i tutor, ecco Tommy Vee ed Alex Neri, artisti che non hanno certo bisogno di presentazioni.
Ika Faccioli, una delle dj in gara, è protagonista a Genova insieme alla tutor Georgia Mos, una delle dj italiane più affermate, in Italia e nel mondo (insieme nella foto, Ika sulla sinistra e Georgia sulla destra).  Originaria di Sanremo, Georgia Mos il 21 giugno scorso si è esibita al mitico Tropicana di Mykonos e spesso si esibisce tra New York, i Paesi Arabi... ed ovviamente in tutta Italia. La tappa di LADY-J a Genova culmina sabato 29 giugno, con un dj set di Ika Faccioli supportata da Georgia Mos all'Estoril.  Tutto questo dopo uno scatenato dj set il 28 giugno, sul palco del Radio 105 Summer Festival, in Piazza Vittoria.
Ma chi è Ika Faccioli?  Le braccia disegnate dai vintage tattoo, lunghi capelli neri e tanta passione per la musica. Federica Faccioli, è una talentuosa DJ della scena veronese. Inizia a suonare nella primavera del 2017 per alcuni party in città e a settembre 2017 è già resident del Berfi's Club di Verona. Nel 2018 pubblica due singolo "Vostok 6.1 ed "Ideas from Mars" ed apre serate ad artisti come Richie Hawtin, Joseph Capriati, Sfera Ebbasta e Subsonica. Nel 2019 diventa resident del Disco Love di Verona, dove divide la console con artisti del calibro di Cristian Marchi, Mark & Kremont e Djs From Mars. Presto sarà come resident alla console della Praja di Gallipoli. 
L'organizzazione di LADY-J è a poi cura di Match Music, realtà con solide radici nella scena musicale come Music TV. Da tempo produce eventi (oltre 350) e brand tour (oltre 130). Non solo: già nel 2012 organizzò She Can DJ, il primo contest italiano per DJ donne. LADY-J prende vita dal vivo, in tanti diversi eventi scatenati on the beach, mentre su LADY-J.it è possibile votare le esibizioni delle dj in gara ed accedere a contenuti video in esclusiva. 
LADY-J  culmina poi in una finale tutta da vivere, lunedì 29 luglio 2024 al Samsara Beach di Riccione, epicentro del divertimento e della musica in Riviera Romagnola. Dato lo spirito di LADY-J, tutte e quattro le partecipanti prenderanno parte alla finale insieme ai loro tutor.
E non finisce qui. La vincitrice suonerà all'Ibiza Global Festival, uno degli eventi di riferimento nell'estate dell'isola simbolo del divertimento, nel weekend del 9 e 10 agosto '24. L'evento, a ingresso gratuito, invaderà ancora una volta la spiaggia di S'Arenal a San Antonio. Anche se la line-up è ancora da annunciare, è certo che sarà un'epica maratona dance. Nelle scorse edizioni si sono esibiti artisti del calibro di Luciano, Nic Fanciulli, Roger Sanchez, Amémé, Alex Kennon e molti altri. Per questo partecipare, per la vincitrice di LADY-J, sarà un'esperienza irripetibile.
Partner di LADY-J sono poi Shiseido, colosso cosmetico giapponese, insieme a Marionnaud Paris Italia, rinomata profumeria francese.  Nei punti vendita Marionnaud  presenti nel territorio italiano e online, chi acquisterà un prodotto Shiseido può partecipare ad un concorso per vincere l'accesso il backstage della quarta tappa, quella di Massa Carrara, prevista per venerdì 5 e 6 luglio, tra la spiaggia di Marina di Massa ed il Giò Beach.
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antennaweb · 4 months
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lamilanomagazine · 4 months
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Regione Liguria ospite al festival "Italia, Amore mio" di Tokyo: viaggio esperienziale tra i gusti e i profumi della cucina ligure
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Regione Liguria ospite al festival "Italia, Amore mio" di Tokyo: viaggio esperienziale tra i gusti e i profumi della cucina ligure. GENOVA. È la Liguria, con i suoi colori e i suoi sapori, ad aver rappresentato la nazione a "Italia, Amore mio!", il più grande festival italiano in Giappone, alla Fiera di Tokyo; un'occasione per valorizzare le eccellenze culturali, enogastronomiche e turistiche nei confronti del pubblico giapponese che, negli ultimi anni, si è mostrato sempre più interessato ed attento alla Liguria. Il lavoro di promozione della Regione è partito nel pomeriggio di venerdì a Tokyo (tarda mattina in Italia) con un seminario focalizzato sul valore turistico della Liguria, a cui hanno preso parte più di cinquanta persone tra tour operator giapponesi, agenzie di viaggio, giornalisti e influencer. I partecipanti, dopo la presentazione della destinazione turistica e un viaggio esperienziale tra i gusti e i profumi della cucina ligure, hanno potuto godere di un'esclusiva anteprima dell'area Liguria che è stata allestita per l'occasione nell'Arena di Roppongi Hills: uno dei più grandi complessi immobiliari del Giappone è infatti la location in cui si è tenuta questa edizione di "Italia, Amore mio!". L'area è stata visitabile dal pubblico generalista che ha preso parte dell'evento da sabato 25. Qui hanno trovato spazio diversi momenti di show cooking, curati dallo chef stellato Ivano Ricchebono, che avevano come protagonisti pesto e salsa di noci. I sapori della cucina ligure, insieme a olio e vino, sono stati i veri protagonisti della manifestazione, quale unica cucina "ufficiale" del Festival. Non è mancata anche la focaccia preparata dallo chef in collaborazione con lo chef di "Focaccia di Recco 500", Kenichi Nakama, che si è formato proprio in Liguria prima di aprire il suo ristorante in Oriente nel 2023. Ivano Ricchebono, inoltre, ha coordinato anche l'area "The Dream Dining", una sorta di lounge su prenotazione in cui autorità, ambasciatori e rappresentanti degli enti locali hanno potuto gustare un menù tutto ligure, tra pesto, trofie e pandolce. "Italia Amore Mio!", giunto alla sua nona edizione, si è svolto con il sostegno della Camera di Commercio Italiana in Giappone e detiene il titolo del più grande festival italiano del Paese. Le precedenti edizioni dell'evento hanno registrato un'affluenza di circa 50.000 visitatori in due giorni, più una significativa risonanza mediatica. La partecipazione della Regione al festival, unica italiana presente, fa parte di una serie di azioni studiate come strumenti per rafforzare l'immagine della Liguria sul mercato turistico e di business dell'Estremo Oriente e sviluppare così azioni coordinate all'interno del progetto "Road to Japan", che avrà il suo apice nella partecipazione all'Expo di Osaka nel 2025. La missione della Liguria in Giappone, non a caso, è iniziata il 23 maggio proprio ad Osaka, con un primo incontro con il console generale italiano in città Marco Prencipe, a cui sono seguiti alcuni meeting a tema 2025. "Ad Osaka per alcuni incontri preparatori in vista di Expo 2025 e poi a Tokyo per l'evento "Italia Amore Mio!" organizzato dalla Camera di commercio italo-giapponese - spiega l'assessore al turismo della Regione - Una Liguria sempre più internazionale continua a lavorare per nuovi ed entusiasmanti traguardi nel settore del turismo con importanti benefici per l'economia e l'occupazione. Ringrazio il console per il tempo prezioso dedicatoci e il direttore alle relazioni internazionali dell'Expo, Minoru Fujitsuka, che ci ha esposto le grandi opportunità che il grande evento del 2025 offrirà alla nostra regione e preparato sulle aspettative del pubblico che sarà composto principalmente da cittadini giapponesi, coreani e cinesi".  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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m2024a · 6 months
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Appuntamento in spiaggia con Mahmood: si balla e si canta al Sottomarina Sound Beach CHIOGGIA –   Nuova rivelazione per il beach festiva. Il 30 luglio (ore 21.30) al Sottomarina Sound Beach si canta e si balla con Mahmood. Il concerto del cantante, in vetta alle classifiche con il brano Tuta Gold, anima un cartellone, firmato da Città di Chioggia e DuePunti Eventi, che si annuncia spettacolare, con i live di Alfa (31 luglio) e di Emma (2 agosto). “Tuta Gold”, il brano con cui Mahmood ha partecipato alla 74esima edizione del Festival di Sanremo, certificato Doppio disco di Platino, è la canzone più trasmessa in radio della settimana, al 1 posto della classifica Earone. In attesa di partire il 3 aprile con l’European tour, 17 date nei club di 10 Paesi europei, molte delle quali sold out, l’artista annuncia nuovi appuntamenti del Summer tour 2024 che lo vedrà protagonista di alcuni fra i più suggestivi festival estivi italiani. Queste novità arrivano dopo la certificazione di Disco D’oro per “Nei letti fegli altri”, il nuovo album. Il disco, uscito su tutte le piattaforme lo scorso febbraio, aveva debuttato al #1 in FIMI con solo le copie digitali nella settimana di uscita, risultato poi replicato anche con le copie fisiche, conquistando #1 posto delle classifiche degli album e dei CD, vinili e musicassette più venduti della settimana. Si è inoltre posizionato al #5 posto della Top Albums Debut Global di Spotify (del weekend 16-18 febbraio). Con l’uscita delle copie fisiche sono stati resi disponibili tre nuovi brani e due collaborazioni eccezionali: “Personale” con Geolier, “Overdose” e “Sempre/Jamais” insieme alla cantante belga Angèle, accompagnato dal videoclip, girato a Genova, diretto e prodotto da Borotalco.tv. Il giorno della release, il brano è stato inserito nelle playlist New Music Friday di Spotify di tutta Europa. Autore e cantante stimato nella scena italiana e internazionale, Mahmood conta oggi 31 dischi di platino e 8 dischi d’oro in Italia, 6 dischi di platino e 3 dischi d’oro all’estero ed ha oltre 3,1 miliardi di stream totali all’attivo. Il 2024 sarà per lui un anno anche all’insegna dei live. I biglietti del concerto di Chioggia saranno disponibili nel circuito Ticketone (on line e punti vendita) a partire dalle ore 16.00 di venerdì 22 marzo. Tutte le informazioni: https://duepuntieventi.com/. Biglietti: pit area in piedi € 43+diritto di prevendita, posto in piedi € 34+diritto di prevendita
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'Tra me e il mondo', a Genova arriva il Festival di Passaggio
‘Tra me e il mondo’ è il tema del primo appuntamento del Festival di Passaggio, un festival letterario, nell’ambito di Genova Capitale del Libro 2023, che dal 30 novembre al 3 dicembre invaderà la città con talk, panel e spettacoli.     La manifestazione, promossa dalla Fondazione Giorgio e Lilli Devoto – Edizioni San Marco dei Giustiniani e dall’associazione diPassaggo Odv con la direzione…
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olitaly · 11 months
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personal-reporter · 1 year
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Caorle Street Piano Festival 2023
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Dal 25 al 29 agosto il  centro storico di Caorle proporrà Street Piano Festival, manifestazione musicale giunta alla settima edizione. Diversi pianoforti, sparsi tra le caratteristiche calli della cittadella marina, saranno pronti a creare un’atmosfera unica e un momento all’insegna di musica, cultura e divertimento. Nella prima parte della serata l’evento si svolgerà in modalità free-playing, quando chiunque lo desideri potrà accomodarsi a un pianoforte e suonare, poi la serata si accenderà con la musica  di pianisti professionisti, per concludersi  davanti al Duomo. In caso di maltempo la manifestazione verrà posticipata o si svolgerà al chiuso. A pochi passi dal confine del Friuli, Caorle racconta una storia al tempo stesso antica e moderna. La storia della città inizia sotto il dominio di Augusto, quando le popolazioni locali decisero di fondare una nuova colonia tra il porto di Falconara e Concordia Sagittaria, allora due dei poli più importanti per il commercio romano in terra veneta. Con la caduta dell’impero, il piccolo porto divenne un punto di riferimento per gli abitanti dell’entroterra, che nel VI secolo iniziarono a fortificarlo per difendersi dagli attacchi dei Goti e dei Longobardi. Essendo la cittadina diventata un’importante sede vescovile, nel XI secolo gli abitanti di Caorle iniziarono la costruzione della Cattedrale, dove si trovava una precedente basilica paleocristiana. Agli inizi del XII secolo Caorle divenne parte del Dogado della repubblica di Venezia, oltre ad avere un proprio governo guidato da un reggente locale. Dalla fine del Trecento, con il trasferimento di gran parte della nobiltà locale a Venezia, per la cittadina cominciò un lungo periodo di declino, che si aggravò nel 1379 dopo un saccheggio da parte dei rivali della Repubblica di Genova. Nel XVII secolo Caorle tornò a essere uno dei porti più importanti del Veneto, ma tutto questo fin con l’arrivo delle truppe di Napoleone e il trattato di Campoformio. Con gli Austriaci, nel 1818 la cittadina cessò di essere una sede vescovile e venne annessa al patriarcato di Venezia. Dopo essere diventata parte del Regno d’Italia, nel 1918 Caorle ebbe un ruolo importante nelle ultime offensive della prima guerra mondiale e nel 1944 rischiò di rimanere vittima di gravi bombardamenti da parte dell’esercito tedesco. Sicuramente una chiesa decisamente suggestiva per gli amanti della storia antica è il medievale Duomo, che conserva al suo interno una quattrocentesca Pala d’Oro, donata da Caterina Cornaro, regina di Cipro, mentre al suo fianco si erge un singolare campanile eretto alla fine del X secolo. Molto noto è anche il santuario della Madonna dell’Angelo, che secondo la leggenda fu la prima chiesa eretta a Caorle, oppure la chiesa della Madonna del Rosario di Pompei, edificata alla fine dell’Ottocento. Famosa è anche la chiesa di San Giovanni Battista, costruita negli anni Venti del Novecento, oppure la settecentesca chiesa della Resurrezione. Molte sono le zone che, tra queste la piazzetta medievale, cuore della città, le splendide spiagge, che si estendono per chilometri fino ad arrivare ai confini del Friuli, con suggestive scogliere aperte sull’Adriatico, la diga di Caorle, una passeggiata che protegge il vecchio villaggio di pescatori dall’inizio dell’Ottocento fino ad oggi, e il porto, che tra passato e presente sono da sempre il simbolo dell’attività economica del borgo. Read the full article
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teatrogag · 8 months
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MIC Direzione Generale del Cinema sostiene il Dubbing Glamour Festival col contributo più alto i. Liguria. Ringraziamo tutta la DGC e gli uffici! Questa bellissima notizia vede il nostro lavoro onorato di un prestigioso riconoscimento! Ringraziamo anche Regione Liguria e Comune di Genova - Genova Città dei Festival! @MIC, @Regione Liguria, @Comune di Genova.
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Capodanno 2023 in Italia: tra eventi e concerti
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Da nord a sud, il capodanno 2023 in Italia è pronto a decollare. Su tutto il nostro territorio nazionale ci saranno concetti ed eventi nelle più grandi piazze italiane in modo da dire addio al 2022 e dare il benvenuto al nuovo anno con gioia ed entusiasmo. Quali sono, quindi, gli eventi più grandi? Capodanno 2023 in Italia: la Sardegna per Emma e Blanco È prevista enorme affluenza a Cagliari nella notte di Capodanno, visto che la serata sarà animata da un artista apprezzatissimo soprattutto dai più giovani. Sarà Blanco, infatti, a esibirsi per chiudere il 2022 e dare avvio all'anno nuovo all'insegna della musica. Si prevede la presenza di circa 20 mila persone intorno al palco posizionato in pieno centro, tra via Roma e piazza Matteotti. Il tradizionale concerto in città mancava dal 2019, quando a suonare furono i Subsonica: poi pandemia e restrizioni hanno impedito lo svolgimento della manifestazione. Sempre in Sardegna, ma a Olbia, si esibirà anche un'altra artista molto amata dal pubblico: Emma Marrone canterà al molo Brin. Catanzato capitale del capodanno calabrese Sarà Tananai ad accompagnare Catanzaro nel passaggio dal 2022 al 2023. Il cantante, reduce dalla partecipazione a Sanremo 2022 dove si è imposto col brano Sesso occasionale, si esibirà infatti in piazza Prefettura. Lo ha annunciato dal Comune sui suoi canali social. Il programma organizzato della città prevede anche la partecipazione di Federico l’Olandese Volante, con dj set live di Nathaniel dj, Sharon Esse e del vocalist Paco. Roma, la capitale come festeggia il capodanno? Più che un concerto di Capodanno, quello che andrà in scena al Circo Massimo di Roma sarà un vero e proprio Festival. La line up non ha infatti nulla da invidiare agli eventi musicali estivi più rinomati. La padrona di casa sarà Elodie, da molti considerati l’unica vera popstar nostrana, motivata a incantare i suoi concittadini preparandosi nel migliore dei modi al Festival di Sanremo 2023. In tal senso è prevista anche la presenza di Madame, in questi gironi al centro di una feroce polemica a causa di presunte false vaccinazioni per ottenere il green pass. Completano il programma Franco 126, uno dei capisaldi dell’indie italiano, e Sangiovanni, reduce dal trionfale live al Mediolanum Forum di Assago. Il capodanno 2023 in TV Come ogni anno saranno due le proposte televisive pensate per la notte del 31, realizzate ovviamente da RAI 1 e Mediaset. La rete ammiraglia allestirà un super live in Umbria, nello specifico a Perugia (tra Piazza IV Novembre, Corso Vannucci e Piazza Italia), dove l’Anchorman Amadeus accoglierà nel suo palco profili come quelli di Dargen D’Amico, Francesco Renga e Nek, Iva Zanicchi, LDA, Modà, Mr. Rain, Noemi, Piero Pelù, Raf, Rettore, Ricchi e Poveri, Sandy Marton, Umberto Tozzi e Tracy Spencer. Non da meno il cast della serata condotta a Genova (Piazza De Ferrari) da Federica Panicucci in onda su Canale 5, formato da pesi massimi come Annalisa, Anna Tatangelo, Baby K, Patty Pravo, Rocco Hunt, Rovazzi. The Kolors, Big Boy. Ma anche Blind, Erwin, Fausto Leali, Follya, Gemelli Diversi, GionnyScandal, Ivana Spagna, Luigi Strangis, Mamacita, Riccardo Fogli, Riki e Roby Facchinetti. Read the full article
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chez-mimich · 2 years
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DANIELA DE FELICE: “ARDENZA”
Si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze il “Festival dei popoli”, un importante festival del film documentario. Il “documentario” è un genere cinematografico normalmente sottovalutato, in questi tempi banali in cui ci troviamo a vivere. Invece necessita di attenzione e di dedizione, caratteristiche che lo spettatore del grande schermo ormai sembra non avere più, stordito dai sottoprodotti cinematografici e dai montaggi psicotici. Il film documentario o “del reale”, come amano definirlo in Francia, è un prodotto di nicchia che riserva scoperte preziose di un cinema oltremodo raffinato e meditativo. Al festival fiorentino, qualche giorno fa, è stato presentato al pubblico anche “Ardenza”, film di Daniela De Felice, grande amica ed ex allieva del liceo artistico di Novara. L’estate scorsa, “Ardenza” è entrato anche nella selezione ufficiale di “Visions du Réel”, festival cinematografico che si tiene nella cittadina svizzera di Nyon e certamente tra i più importanti nel suo genere. Occorre ricordare che Daniela De Felice, dal prossimo 18 novembre, presenta al Centre Pompidou di Parigi, città dove lavora da anni, una rassegna dei suoi film e in più vi sarà la prima di un altro suo film intitolato “De part et d’autre” a cui ha lavorato, unitamente al marito regista, Matthieu Chatellier. “Ardenza”, è un film di preziosa delicatezza, fatto di silenzi, di tratti di inchiostro, di immagini sporche, come quelle del ricordo, dove qualche volta si stenta a mettere a fuoco le immagini, così come la nostra mente spesso difetta nel mettere a fuoco i ricordi. La narratrice ci conduce in un viaggio a ritroso nei ricordi di gioventù e le immagini sembrano commentare le parole più che il contrario. Il flusso del ricordo parte da una delusione d’amore vissuta in Italia (ricordiamo che il film è in lingua francese e sottotitolato in inglese), ricordi personali dolorosi, piccole gioie, cronache dell’epoca, fino al ricordo degli esordi della lotta politica studentesca, sulla quale Daniela De Felice e Matthieu avevano già lavorato in un precedente film “Grêve général” del 2007. Per Daniela la lotta politica ha una valenza particolare ed il linguaggio della politica è stato di importanza capitale nella sua formazione. “Essere giovani significa essere di sinistra” dice la voce narrante. E la politica, come agone esistenziale, ha certamente giocato un ruolo fondamentale nella formazione artistica di Daniela De Felice. Ho il personalissimo ricordo di Daniela, leader degli studenti e delle loro lotte culminate con l’occupazione del liceo artistico a Novara, sul finire degli anni Novanta, che sono senza alcun dubbio riflessi nel film, se pur non esplicitamente citati. In “Ardenza” il pubblico e il privato sono una sola cosa: un’amica persa in un incidente stradale, le immagini televisive della “discesa in campo” del Cavaliere, il ricordo della passione per il cioccolato (una citazione involontaria della nutella morettiana?), sembrano alternarsi anche nelle immagini che prendono forma nei disegni, dal segno volutamente infantile di Daniela, con immagini ad inchiostro di china e acquarello, seppiate ed evanescenti che “evocano” più che descrivere. Ma è indubbiamente la politica ad essere la vena pulsante di tutto il film, forse lotta politica anche come rito di passaggio tra il mondo adolescenziale e quello adulto. Sentimenti spinti fin dentro la politica , le lotte o l’amore appena accennato per Fausto, che dopo il primo incontro, la narratrice-regista, rivedrà solo in un filmato televisivo durante i violenti scontri del G8 a Genova nel 2001. Ci tenevo molto a scrivere di Daniela, e di Matthieu naturalmente. Lei tiene sempre in gran conto la mia opinione, tanto da avermi fatto scegliere la locandina del film e, addirittura, ringraziarmi citandomi nei titoli di coda. Il loro cinema è un cinema appassionato, profondo, intimo ma non intimistico e soprattutto sincero. Una vecchia e solida amicizia ci lega, fatta anche questa di ricordi indelebili e di coscienza politica, sempre che oggi sia ancora consentito chiamarla così, senza essere derisi…
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diceriadelluntore · 2 years
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Storia Di Musica #227 - Osanna, Palepoli, 1973
In uno degli anni più belli della musica progressive, il 1973, da Napoli arriva un disco davvero straordinario, che con gli anni è stato considerato album simbolo della scena musicale europea. Nella geografia del prog, gli Osanna sono la voce di Napoli, in una sorta di “contrapposizione” tra quella di Milano della Premiata Forneria Marconi, alla Genova dei New Trolls, alla Roma del Banco Del Mutuo Soccorso o del Rovescio Della Medaglia. Alla fine del 1970 i componenti della prima formazione del gruppo Città Frontale, già Volti Di Pietra, Lino Vairetti (voce), Danilo Rustici (chitarra solista), Massimo Guarino (batteria) e Lello Brandi (basso) incontrano il talentuoso flautista e sassofonista Elio D'Anna, proveniente dagli Showmen di James Senese. Il gruppo deve rimpiazzare Gianni Leone in procinto di entrare nel Balletto di Bronzo, l’altra grande band napoletana del prog: nascono così gli Osanna. L’inizio è folgorante, con la storica partecipazione al Festival Di Caracalla (vinto insieme alla PFM e a Mia Martini) e una performance notevole al Festival Di Avanguardia E Nuove Proposte di Viareggio, che valgono al gruppo un contratto con la FONIT. Incidono quindi nel 1971 L’Uomo: il disco già segna un percorso, in quegli anni estremamente innovativo. Gli Osanna si distaccano dalla matrice anglosassone, soprattutto per quanto riguarda le chitarre, e propongono una musica prog venata di mediterraneo, dove persino le ritmiche  hanno echi di tarantelle e musica popolare. A ciò si aggiunge presto la scelta di presentare le canzoni presentandosi sul palco con maschere, scenografie e movimenti presi dalla commedia dell’arte, con un grande impatto scenico che finirà per influenzare persino dei giganti: i Genesis fecero uno dei loro tour seguitissimi in Italia con gli Osanna in apertura dei concerti, tra il 1971 e il 1972, e Peter Gabriel prese spunto dalla loro estetica per le sue esibizioni post Selling England By The Pound. Il disco è un portento e mentre sono al lavoro per il successivo sono contattati da Luis Bacalov, nel 1972, che li coinvolge nella colonna sonora del film Milano Calibro 9 di Ferdinando Di Leo. Bacalov è reduce dal successo del Concerto Grosso con i New Trolls e vorrebbe ripetere l’esperimento di prog sinfonico con la band napoletana. Il risultato è raccolto nell’album Preludio, Tema, Variazione, Canzona (1972) con esiti contraddittori, anche con discreto successo di pubblico ma il gruppo non è troppo convinto del risultato e non propone nell’edizione di quell’anno del Festivalbar la canzone più nota di quel lavoro, Canzona. La band si concentra quindi sul successivo lavoro, che viene alla luce nel 1973. È un concept album, in pieno stile progressive, che racconta una città ideale, che rifugge dall'uomo "nuovo" descritto da Pier Paolo Pasolini: non a caso il titolo, Palepoli, è un sofisticato gioco di parole in omaggio a Napoli, Neapolis, ma con una prospettiva diversa, che si richiama ad un passato mitico dei tempi d’oro, Palepolis. Il disco è composto da soli tre brani, due lunghissime suite e un piccolo intermezzo. Oro Caldo apre l'album con le voci di un mercato, una taranta, rumori di cose che si spostano, di passi della gente per esplodere immediatamente in una ballata piena di contrappunti di fiati, ampie aperture che sanno di King Crimson per poi svilupparsi in un crescendo mozzafiato di hard blues, tra cavalcate strumentali, flauti, batterie fiammeggianti, un autentico capolavoro. Stanza Città si collega al movimento precedente aggiungendovi un break classicheggiante ed è un piccolo rifiatare che porta ad Animale Senza Respiro: stupenda, si sviluppa in dose massicce di free-jazz, momenti più hard rock, perfino una parte acustica che dopo un dolente momento di languidi suoni elettronici, con l’incedere di un basso sinistro, cambia in dissonante jazz-rock. Il brano è costruito con uno sviluppo melodico classico in ogni variazione ritmica: fuga, mutazione, riappropriazione. Nessuno in Italia, e pochi in Europa, garantivano una solidità strumentale così elevata, in un disco che come nessuno altro, almeno nella nostra penisola, si spingeva così tanto sul lato strumentale nella ricerca di intrecci stilistici (il passaggio verso i 12 minuti in Oro Caldo è paradigmatico in questo senso). A tutto questo si accompagnava una copertina stupenda e un secondo piano estetico del lavoro: infatti il disco fu accompagnato da una rappresentazione teatrale scritta in collaborazione con il drammaturgo e regista teatrale Tony Newiller, sull'evoluzione della cultura popolare napoletana nel tempo, spettacolo che poi supporterà la tournèe di presentazione dell'LP con Tonino Taiuti quale protagonista, durante il quale Palepoli fu portato in giro come spettacolo musical-teatrale insieme a ballerini e mimi, in un tour che li vide al fianco di Genesis (nuovamente) e che toccò letteralmente tutta Italia, con decine di date in posti che all’epoca non avevamo mai avuto un concerto rock (date in Basilicata, Calabria e Sicilia per dire). Palepoli rimane uno dei capolavori del prog europeo, per consistenza musicale, dell’idea di fondo, per l’ardita scelta di mischiare l’antico al moderno, in questo senso con un intento di proclama-appello alla pulizia morale ed urbana (ancora inascoltato). La band dopo il dispendioso tour, sia in termini psicofisici che economici, ha un periodo di pausa, dove i componenti fanno cose diverse (alcuni di loro curano la produzione di Melos dei Cervello, che era la band di Corrado Rustici, fratello di Danilo, in seguito braccio destro di Zucchero, la formazione di una session band chiamata Uno, la ripresa del marchio Città Frontale e altre cose) ma l’aria è cambiata e solo per obblighi contrattuali pubblicano nel 1974 Landscape Of Life, che non vale i precedenti. Si sciolgono  nel 1978 dopo la pubblicazione di un disco funk-jazz, Suddance. Ritorneranno, come molti nomi del prog, negli anni 2000, con la riscoperta del movimento e di quelle bellezze, riproponendo anche cose interessanti (Taka Boom nel 2001 e un live registrato al Teatro Mediterraneo di Napoli) e far scoprire ai più curiosi qualcosa di davvero magico, come Palepoli, uno dei dischi più belli della storia del rock italiano.
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lamilanomagazine · 5 months
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Genova. Torna il "Genova wine festival" a Palazzo Ducale: il 4 e il 5 maggio 50 Cantine da tutt Italia con le eccellenze vitivinicole della Liguria.
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Genova. Torna il "Genova wine festival" a Palazzo Ducale: il 4 e il 5 maggio 50 Cantine da tutt Italia con le eccellenze vitivinicole della Liguria. Sabato 4 e domenica 5 maggio 2024 torna a Palazzo Ducale il Genova Wine Festival, la manifestazione dedicata al vino dei genovesi organizzata dall'APS Papille Clandestine con il patrocinio di Regione Liguria e in collaborazione con Ascom. Cinquanta cantine provenienti da tutta Italia e 8 stand food saranno presenti nei saloni del Maggior Consiglio e del Minor Consiglio (orario ore 11-20) per un incontro diretto con i vignaioli. Un'occasione unica per conoscere e acquistare il vino storicamente legato ai consumi genovesi, quello che oggi finisce sulle tavole e quello che si berrà domani. Tra le novità di questa edizione, la grande festa allargata a tutta la città con il GWF OFF, un calendario di oltre 20 appuntamenti tra cene, aperitivi e incontri con i produttori, che animeranno enoteche, bar e ristoranti genovesi (e non solo) nella settimana del Genova Wine Festival. «Torna l'evento dedicato al vino dei genovesi e alla produzione ligure – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura e al Marketing Territoriale – che sta diventando un momento sempre più atteso nel cartellone annuale degli eventi di Genova, nonostante sia solo alla seconda edizione. Il format è vincente, portando nel cuore di Genova cantine e artigiani alimentari altamente rappresentativi e focalizzandosi sull'attualità, dai 25 anni della Valpolcevera Doc sino al grande evento Città europea del vino 2024 che trasformerà Alto Piemonte e Gran Monferrato in una macroregione del vino con cui fare rete. Grande risalto nei laboratori anche al Moscatello di Taggia, Prosecco, Nebbiolo, Barbera e Bollicine di Liguria. Un appuntamento territoriale a pochi giorni di distanza dal successo della Regione Liguria a Vinitaly 2024, con un'attenzione crescente verso i nostri vini identitari e verso le aziende, sempre più ricercate dagli enoturisti». «Da sempre – commenta Alessandro Cavo, Presidente Fipe Confcommercio Genova – sosteniamo iniziative volte ad esaltare le tipicità del nostro territorio e a creare contaminazioni tra le Regioni italiane. Il tutto verrà ulteriormente esaltato dal "Fuori Salone" dove, all'interno dei singoli ristoranti, verranno creati abbinamenti con le cantine partecipanti all'evento. L'importanza di inserire, all'interno dei nostri locali, etichette che rappresentano il nostro territorio costituisce un valore aggiunto che ci identifica e permette di esaltare produzioni che giustamente vengono definite "eroiche", come ad esempio il bianco della Valpolcevera Doc e le produzioni delle Cinque Terre. Tutto questo diventa un contributo fondamentale nel costruire un'offerta di altissima qualità anche per il turismo». «Portiamo con orgoglio a Genova cinquanta cantine di assoluto valore, inserendole nel contesto di un festival dedicato al vino aperto a tutta la città e alla Liguria. Questo evento vuole essere un'occasione per approfondire e dialogare sul vino, che non è solo un'eccellenza enogastronomica e un patrimonio economico per l'Italia, ma un vero e proprio elemento culturale che merita di essere valorizzato anche attraverso modalità accessibili a un pubblico più ampio, come nella tradizione delle nostre iniziative» racconta Giulio Nepi, presidente dell'APS papille Clandestine. Fra le etichette in degustazione si spazia dal Bianco della Valpolcevera, DOC che quest'anno compie 25 anni, alle produzioni eroiche delle Cinque Terre; dal Moscatello di Taggia all'Ormeasco di Pornassio e al Rossese di Dolceacqua, fino all'amata Barbera del vicino Piemonte, i vini dell'Oltrepò, ma anche Grignolino e Dolcetto. Il panorama spazierà su regioni meno vicine, come Veneto e Trentino-Alto Adige, fino a Puglia, Basilicata e Sardegna. Ci saranno i vini nobili delle feste come Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino e Amarone, ma pure il Moscato d'Asti. L'elenco dei produttori è disponibile sul sito www.genovawinefestival.it Nella Sala del Camino si svolgeranno i laboratori, gratuiti previa prenotazione: occasioni di approfondimento di alcune eccellenze regionali, focus su altre produzioni fuori regione, ma anche momento di confronto su un tema come il cambiamento climatico che interessa da molto vicino anche la viticoltura. Momenti di incontro e di dialogo, per un approccio al vino appassionato ed informale. Ma il GWF non resta confinato fra le colonne del Ducale: il GWF OFF ha in programma oltre 20 appuntamenti nei locali della città - wine bar, enoteche, ristoranti - da giovedì 2 a domenica 5 maggio. Momenti di incontro con i produttori presenti, per una festa che si allarga a tutta la città. Il Genova Wine Festival è un evento organizzato dall'APS Papille Clandestine, che dal 2015 organizza incontri e iniziative per diffondere la cultura enogastronomica, a Genova e non solo. La manifestazione più rappresentativa è il Genova Beer Festival, giunto alla settima edizione, che si svolge in autunno a Villa Bombrini di Genova Cornigliano.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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bongianimuseum · 3 years
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Biografia di Paolo Scirpa
http://www.paoloscirpa.it/index.php?disp=home
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Paolo Scirpa nasce a Siracusa nel l934; dopo gli studi artistici in Sicilia, frequenta l’Accademia di belle arti di Salzburg, animata culturalmente da Oscar Kokoschka e lo studio di J. Friedlaender a Parigi. Nel 1965 e, successivamente, nel 2000 partecipa alle edizioni IX e XIII (Proiezioni 2000) della Quadriennale Nazionale di Roma. Nel 1968 si trasferisce a Milano, dove collaborerà con Luciano Fabro all’Accademia di Belle Arti di Brera e dove sarà, più tardi, titolare di una Cattedra di Pittura; nel 1969 tiene la sua prima personale alla galleria L’Agrifoglio, presentato da Vittorio Fagone; nel 1972 espone, alla Galleria S. Fedele, Megalopoli consumistica, un’opera di denuncia sociale. Negli anni ’70 avvia la realizzazione di opere che vengono definite Ludoscopi: attraverso un sistema di specchi e tubi fluorescenti e il gioco combinatorio di elementi minimali, essi propongono la percezione di profondità infinite, in cui “si pratica l’abolizione del limite tra il reale e l’illusorio” (Maltese, 1976). In alcuni ludoscopi egli realizza raccordi illusori che creano uno spazio plastico curvo; in altri il raccordo seminterrato è praticabile; altri ancora sono di struttura cubica. Scirpa trae spunto anche dal Manifesto tecnico della Scultura Futurista di Boccioni, che aveva teorizzato la possibilità di impiego della luce elettrica nell’opera d’arte e si proietta a sperimentazioni in cui il colore non è più dipinto, i volumi non sono più scolpiti e la luce diventa opera essa stessa.  Conosce esponenti del MAC, tra cui Bruno Munari ed entra in contatto con i gruppi dell’Arte  cinetica, come il GRAV a Parigi o il Gruppo T a Milano. Sollecita l’attenzione anche di studiosi come il cibernetico Silvio Ceccato. Dal 1977 opere di Scirpa sono presenti annualmente fino al  1991 nella sezione cinetica del Salon “Grands et Jeunes d’aujourd’hui” al Grand Palais des Champs-Elysées di Parigi. Negli anni ’80 sviluppa i suoi primi interventi progettuali sul territorio che saranno presentati nel 2004 alla mostra Utopie della città presso la biblioteca dell’Accademia di Brera. Nel 1982 il Symposium de Sculture di Caen (Francia) sceglie il progetto di un suo ludoscopio per la Bibliothèque Municipale. Tiene diverse mostre personali, tra le quali, alle gallerie Arte Struktura, Vismara Arte di Milano, al Palazzo dei Diamanti di Ferrara, alla Galleria Civica d’Arte Moderna di Gallarate ed allo Studio d’Arte Valmore di Vicenza. Nel 1985 è presente a Roma alla mostra di Palazzo Venezia  Artisti oggi tra scienza e tecnologia e ad altre manifestazioni sullo stesso tema in Italia ed all’estero, tra le quali, nel 1990, al Politecnico di Milano, nel 1995 al Futur Show di Bologna, nel 1996 all’Accademia di Brera a Milano Convegno Arte, Scienza e Tecnologia; inoltre partecipa a rassegne sulla Patafisica, alla Triennale di Pittura di Osaka e nel 2003 al Museo Bargellini a Pieve di Cento (Bo) Luce vero sole dell’arte, nel 2006 alla galleria del Credito Siciliano di Acireale Sicilia!, nel 2008 allo ZKM di Karlsruhe (Germania) You ser: Das Jahrhundert des Kosumenten ed al Landesmuseum Joanneum di Graz (Austria) Viaggio in Italia, nel 2009 a Berlino presso la Rappresentanza del Baden-Württemberg alla mostra del Museum Ritter ed a Cordoba (Argentina) presso il Museo Jenero Perez alla mostra Echi futuristi ed allo ZKM di Karlsruhe, mostra  Collectors’ Choice II. Nel 2012 è presente alla mostra Arte programmata e cinetica presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma dove è installata in permanenza una sua opera luminosa. Dal 2013 sue opere pittoriche fanno parte della Collezione Farnesina, raccolta d’arte contemporanea del Ministero degli Affari Esteri. (Roma). Nello stesso anno partecipa alla mostra Percezione e illusione presso il MACBA di Buenos Aires. Nel 2014 completa due nuove opere La porta stretta, la cui prima versione risale al 1999, l’una con fondo oro, l’altra su un tabellone consumistico, ambedue con l’inserzione di una struttura di luce triangolare a profondità ascensionale. Nel 2015 partecipa alla mostra Moderna Magna Graecia a cura di Francesco Tedeschi e Giorgio Bonomi presso FerrarinArte di Legnago. L’INDA Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa gli affida la realizzazione del nuovo manifesto degli spettacoli classici del 2015. È presente a Missoni - L’Arte - Il Colore al MAGA di Gallarate.Nel 2016 partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama. In occasione del 25° Festival della Musica di Milano, dedicato a Gérad Grisey Intonare la luce, immagini di sue opere luminose vengono utilizzate per illustrare il libro di sala e per lo spot pubblicitario su SKY classica. Il Museo del Novecento espone un Ludoscopio – Pozzo, 1979 facente parte della sua collezione. Partecipa alla mostra itinerante The moving eye presso il Muo Musej di Zagabria, e Centri e Istituti Culturali di San Paolo, Brasilia e Panama . E’ presente alla mostra Interrogare lo spazio a cura di Luigi Meneghelli presso Ferrarin Arte a Legnago (Vr). Tiene mostre personali allo Studio Arena di Verona La luce nel pozzo, a cura di Marco Meneguzzo per cui, nel pozzo che noi vediamo creato dagli specchi e dai neon, Scirpa “…mette in scena la finzione nello stato più puro” ; a Rosso Vermiglio di Padova, Labirinti di luce a cura di Vittoria Coen che vede nel Ludoscopio “…un invito alla riflessione, … un lasciarsi andare per pensare, …”, ed a ArteAGallery di Milano, L’infinito possibile a cura di Francesco Tedeschi che afferma: “…Gli elementi portanti della sua opera, nelle diverse forme che essa assume, sono la luce e lo spazio,.. la luce come strumento di colore e di forma è ad essi essenziale: una luce che concretizza le geometrie, genera figure formali in grado di attrarci e condurci in una profondità,…in uno spazio senza dimensioni..” Nel 2017 RossoVermiglioArte di Padova presenta una sua personale alla ArteFiera di Bologna.  Alle Fabbriche Chiaramontane di Agrigento si inaugura una sua personale “La forma della luce–La luce della forma” a cura di Marco Meneguzzo che sottolinea come “la forma della luce…trascende questa fisicità e diventa sostanza immateriale, diventa la luce della forma….,”  Successivamente al MACA di Acri partecipa alla mostra “Arte interattiva” a cura di Monica Bonollo e nel 2018 a Torino, Museo Ettore Fico, “100% ITALIA”, Cent’Anni di Capolavori. Nel 2019 realizza una mostra personale a Milano, Gaggenau hub,  “Sconfinamento” a cura di Sabino M. Frassà che sottolinea come “l’artista ha indagato, sperimentato e simulato l'assenza di limiti, lo “sconfinamento” appunto”. Partecipa a Senigallia alla mostra “Materie Prime – Dalla terra alla luce”, a Waldenbuch, Museum Ritter “1919-2019” e a Pontedera “Arcadia e Apocalisse”. Nel 2020 è presente alla Biennale Light di Mantova, Elogio della luce. Negli ultimi anni Scirpa realizza, con rigore geometrico e spirito innovativo, due opere scultoree in marmo bianco di Carrara ed in legno laccato bianco che evocano il Teatro greco di Siracusa: in esse le gradinate della cavea si raddoppiano, diventando circolari e sono rivolte anche all’esterno. Recentemente ha realizzato una struttura al neon che ricorda il Teatro greco, il cui progetto risale all’anno 2000. In un momento storico come il nostro in cui si manifesta la convivenza di vari linguaggi e l’artista può rivisitare esperienze passate, egli recupera il suo linguaggio delle prime denunce consumistische o quello sperimentale del mezzo elettronico e, nel proporre i suoi percorsi prospettici di spazi-luce, offre oggi nuove possibilità espressive su cui riflettere.
Sue opere sono in collezioni e musei tra i quali MAGA (Gallarate), Museo del Novecento (Milano),  Civiche Raccolte Bertarelli - Castello Sforzesco (Milano), Biblioteca di Brera (Milano), MACTE Museo d’Arte Contemporanea (Termoli), MART- VAF-Stiftung  (Trento e Rovereto), Museo MAGI ‘900 (Pieve di Cento), MAPP Museo d’Arte Paolo Pini (Milano), Musée des Beaux-Arts (Caen), Museum Ritter (Waldenbuch), Museo Civico d'Arte Contemporanea (Gibellina), Museum (Bagheria), Fabbriche Chiaramontane (Agrigento), Galleria Nazionale d’Arte Moderna (Roma), Gallerie d’Italia (Milano).
Ha realizzato opere per spazi pubblici e chiese: nel 1965, un grande mosaico al Centro Internazionale del Movimento dei Focolari a Rocca di Papa (Roma) e uno all’Auditorium del Centro Internazionale di Loppiano (Fi) e dei dipinti nella Chiesa del D. P. a Cernusco sul Naviglio (Milano) dove sono stati installati anche suoi Ludoscopi sopra l’altare e il Battistero.
Al suo lavoro hanno dedicato saggi ed annotazioni critiche:
Riccardo Barletta, Pietro Baj, Carlo Belloli, Luigi Bianco Guglielmo Boselli, Giorgio Bonomi, Rossana Bossaglia, Ginevra Bria, Domenico Cara, Luciano Caramel, Silvio Ceccato, Jacqueline Ceresoli, Claudio Cerritelli, Cesare Chirici, Vittoria Coen, Andrea Del Guercio, Mario De Micheli, Marina De Stasio, Giorgio Di Genova, Gillo Dorfles, Vittorio Fagone, Ornella Fazzina, Pedro Fiori, Carlo Franza, Sabino Frassà, Carmelo Genovese, Flaminio Gualdoni, Sara Liuzzi, Annette Malochet, Corrado Maltese, Gabriel Mandel, Giorgio Mascherpa, Luigi Meneghelli, Marco Meneguzzo, Marta Michelacci, Bruno Munari, Carlo Munari, Antonio Musiari, Daniela Palazzoli, Demetrio Paparoni, Francesco Poli, Pierre Restany, Roberto Sanesi, Giorgio Segato, Carmelo Strano, Luigi Tallarico, Francesco Tedeschi, Carlo Terrosi, Maria Torrente, Antonino Uccello, Miklos N. Varga, Alberto Veca, Francesco Vincitorio, Maurizio Vitta, Emanuele Zucchini.  
É stato docente all’Accademia di Belle Arti di Brera. Vive ed opera a Milano.
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