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#Giglio Tigrato
thebutcher-5 · 3 years
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Le avventure di Peter Pan
Le avventure di Peter Pan
Benvenuti o bentornati sul nostro blog. Nello scorso articolo abbiamo ripreso a recensire le pellicole dedicate al ciclo filmico di Poe e siamo arrivati a I maghi del terrore. Questo lungometraggio si differenzia molto dai suoi predecessori in quanto la componente horror sarà veramente sporadica, mentre sarà molto presente la commedia. Oltre ciò anche la trama sarà diversa dal solito e avremo…
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giglio--tigrato · 6 years
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capelli in disordine come la vita.
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oretsim-mistero · 7 years
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[…] «come mai sapete tutti parlare così bene?» disse Alice, sperando di metterlo di migliore umore con un complimento. «Io ho visto molti giardini, ma nessun fiore sapeva parlare.» «Metti una mano in terra e tasta il terreno» disse il Giglio Tigrato. «Allora capirai» Alice obbedì. «È duro,» disse «ma non capisco che c'entri.» «Nella maggior parte dei giardini» disse il Giglio Tigrato «fanno dei letti troppo morbidi… e i fiori dormono sempre.» [...]
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veci-comics · 8 years
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Terza illustrazione a tema Peter Pan.
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moonyvali · 2 years
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Al “benpensante” a forza di pensarla come gli altri, diceva Luciano de Crescenzo, gli si è atrofizzato il cervello. E non aveva tutti i torti.
Oggi in nome del politicamente corretto le “grandi” menti della cultura censurano i classici del cinema e della letteratura. Infinite polemiche hanno suscitato gli Aristogatti della Disney, “perché i gatti siamesi sono rappresentati con tratti caricaturalmente orientali; stessa sorte è toccata a Peter Pan perché i membri della tribù di Giglio Tigrato vengono chiamati “pellirosse”. E a lungo si è discusso, con infinite, appassionate polemiche, del “bacio non consensuale di Biancaneve”.
Perfino il mercante di Venezia (per il contenuto antisemita) e Romeo e Giulietta, che parla di una violenta faida familiare che sarebbe “diseducativa per i giovani”, sono finiti nel mirino di questa penosa censura. La guerra, il cambiamento climatico all’orizzonte, un crescente, costante e sempre più diffuso malessere sociale, povera Italia avrebbe avrebbe detto Dante, eppure le priorità degli intellettuali sembrano essere altre: ci si accapiglia sull’utilizzo di una ə rovesciata dando vita a orrori linguistici e si vorrebbero riscrivere la nostra storia.
È questo il punto: la storia può essere riscritta? Qualcuno aveva già provato a farlo: nel romanzo 1984 la storia viene continuamente riscritta. A qual fine? Perché controllare il passato significa controllare il presente. In questi tempi, dominati dalla cancel culture, qualcuno però ha avuto finalmente il coraggio di opporsi: Riccardo Muti. Quando al teatro dell’Opera di Chicago hanno chiesto al maestro di eseguire Un ballo in maschera di Verdi senza la seguente frase: «L'immondo sangue dei neg##” il maestro si è rifiutato. Perché?
Perché cambiare il testo non cambia la Storia, mentre conoscerla nella sua crudeltà è importante per le nuove generazioni. Questa frase incriminata, che molti teatri hanno espunto proprio in nome del politicamente corretto, serve per caratterizzare la crudeltà, l’ignoranza del personaggio (un giudice) che la pronuncia. Riscrivere, modificare la storia significa sputare sulla tomba di tutti coloro che hanno sofferto e patito per via della crudeltà e della stupidità di certe convinzioni. È un insulto alla Memoria e la Memoria invece va tenuta viva. Non bisogna dimenticare, non possiamo permetterci di dimenticare.
G.Middei, anche se voi mi conoscete come Professor X #media #italia #scuola
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fashionbooksmilano · 3 years
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Issue N.0
Audrey Etro e Carlotta Bianchi
No Issue, Milano 2021, 362 pagine,25x33x4cm.,
euro 180,00
email if you want to buy :[email protected]
Le fondatrici di No Issue, Carlotta Bianchi e Audrey Etro lanciano Issue N.0; 200 unità di un'edizione limitata di grande formato composta da 362 pagine e stampata su carta riciclata al 100%. Per riproporre e dare nuova vita ai materiali di scarto della moda, tutte le copertine sono impreziosite da tessuti funky riciclati da una casa di moda di lusso italiana, cuciti a mano dalla start-up sostenibile Giglio Tigrato e assemblati dalla prestigiosa tipografia Grafiche Milani.
All'interno della loro prima edizione, le due fondatrici tracciano un viaggio visivo di circa un centinaio di opere d'arte e riflessioni di artisti internazionali, insieme a interviste con organizzazioni artistiche e articoli che espongono le riflessioni dei curatori sugli attuali dialoghi ed eventi globali. Il numero N.0 ruota attorno al tema "uno spazio per la solidarietà" e mira a promuovere un risveglio culturale del mondo durante e dopo questi tempi senza precedenti.
18/11/21
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corallorosso · 4 years
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Follia! Peter Pan, Dumbo e gli Aristogatti sono razzisti. Così Disney li vieta ai minori di 7 anni La colpa di “Peter Pan”? Aver definito i membri della tribù indiana di Giglio Tigrato come “pellirosse”. L’affronto degli “Aristogatti”? Aver raffigurato il gatto siamese Shun Gon, uno della cricca di Romeo, con tratti caricaturalmente orientali: gli occhi spioventi, i denti all’infuori, e poi quelle bacchette.. usate persino per suonare! E cosa dire dello ‘scandalo’ di Dumbo? No, non le orecchie troppo grandi, ma la strofa di una canzone: “E quando poi veniamo pagati buttiamo via tutti i nostri soldi” - una grave mancanza di rispetto alla memoria degli schiavi afroamericani al lavoro nelle piantagioni del Sud degli Stati Uniti. Per questi motivi la Disney ha deciso di rimuovere dalla propria piattaforma di streaming i tre cartoni sopracitati per i minori di 7 anni. L’accusa è di veicolare “stereotipi dannosi”. I titoli sono stati rimossi dalla piattaforma a pagamento nella sezione dedicata ai bambini mentre continuano a essere disponibili per il pubblico sopra l’età minima, seppure con una scritta di avvertenza che recita: “Questo programma include rappresentazioni negative e/o denigra popolazioni o culture. Questi stereotipi erano sbagliati allora e lo sono ancora. Piuttosto che rimuovere questo contenuto vogliamo riconoscerne l’impatto dannoso, imparare da esso e stimolare il dibattito per creare insieme un futuro più inclusivo”. L’avviso era già stato deciso a ottobre, ma ora la company - su consiglio di un panel di esperti - ha optato per una misura più drastica, ricorrendo al blocco per minori di 7 anni. globalist
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tarditardi · 5 years
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Death reconversion, a Milano fino al 20 ottobre la mostra fotografica di Greta Valentina Galimberti
La nascita del progetto Death: reconversion - il racconto/intervista
Mi chiamo Greta Valentina Galimberti, sono una fotografa di reportage e ritratto che vive e lavora a Milano. Quando ho iniziato a fare fotografia non pensavo che un giorno mi sarei trovata a vivere un'esperienza così emozionante nel mio lavoro, un'esperienza che ha aperto un mondo di possibilità che si sono concretizzate in un progetto a lungo termine che mi sta molto a cuore. Tutto è iniziato un giorno di fine estate dello scorso anno, quando una delle mie più grandi amiche, che preferisce restare anonima e che, per la sua estrema bellezza e sensibilità, chiamerò da adesso Giglio Tigrato, mi ha telefonato mentre guidavo e, con la voce nell'abitacolo amplificata dal vivavoce, mi ha comunicato di dovermi dire una cosa. "Sei seduta?" mi ha chiesto. "Beh, sì, sono in macchina", ho risposto. "Allora fermati subito e ascoltami". Quello che mi doveva dire era che le avevano trovato un teratoma all'utero. I pochi mesi successivi, così come quella telefonata, sono passati in una sorta di ovattamento, fino alla comunicazione finale: l'operazione che Giglio Tigrato aveva dovuto subire era andata a meraviglia e il teratoma era stato rimosso, ma insieme a esso avevano dovuto rimuovere anche l'ovaio che aveva inglobato, fortunatamente uno solo. Da quel momento il suo corpo ha cambiato forma, diventando se possibile ancora più bello di prima; le cicatrici che ora fanno parte di lei erano davvero poco evidenti, purtroppo a tutti tranne che a Giglio Tigrato stessa, che invece le vedeva e che soffriva. Non si riconosceva più, aveva perso una parte di sé profondamente legata alla femminilità e questo la faceva sentire inadeguata. È stato poco dopo Natale che Giglio Tigrato mi ha fatto la richiesta che ha cambiato per sempre il mio lavoro e il nostro rapporto di amicizia: "Aiutami a trasformare queste cicatrici in arte". E invece abbiamo trasformato lei stessa in arte. Il lavoro che abbiamo svolto insieme è stato il più emozionante delle nostre vite. Io dietro la macchina fotografica, lei davanti, entrambe a nudo nelle emozioni, nell'animo e nell'azione artistica che stavamo andando a creare per lei. Grazie a queste foto Giglio Tigrato, della quale mi faccio portavoce, ha ritrovato la sua autostima, la sua forza e la graziosissima femminilità che ora la contraddistingue in modo ancora più evidente di prima. "Questo è stato il mio modo di affrontare l'espropriazione della mia femminilità, e me ne sono appropriata ancora di più. Adesso le cicatrici che prima mi ferivano mi sembrano bellissime. Ma queste foto non mi sono solo servite a questo, mi hanno dato anche modo di riappropriarmi della mia vita. Un teratoma, come qualsiasi tumore, parla di morte. Esorcizzare l'effetto dell'operazione con queste foto di nudo per me ha significato tornare alla vita". Grazie alla mia amica Giglio Tigrato è nato il progetto fotografico a lungo termine "Death: Reconversion", IN MOSTRA DA NUDA E CRUDA IN VIA LEGNANO 18 DAL 16 AL 20 OTTOBRE, aperto a tutte le donne che abbiano subito un'alterazione fisica o psicologica tale da non permettere loro di riconoscersi, per dar loro l'opportunità, una volta pronte, di tornare ad apprezzare questa nuova versione di loro che le accompagnerà per tutta la vita, con l'intento - per dirla rielaborando le parole di Giglio Tigrato - di trasformare le donne in arte.
special adv by ltc - lorenzo tiezzi comunicazione
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tvandcomicsita · 7 years
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#OnceUponATime – #TheBlackFairy (S06E19) #OUAT Il passato di Fata Corvina ci viene svelato così come una clamorosa rivelazione su Rumple, il quale nel presente si trova davanti ad un gran dilemma.
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stycerutti · 7 years
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#OnceUponATime – #TheBlackFairy (S06E19) #OUAT Il passato di Fata Corvina ci viene svelato così come una clamorosa rivelazione su Rumple, il quale nel presente si trova davanti ad un gran dilemma.
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kon-igi · 6 years
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Salve Doc! Ho da sempre un carattere molto ansioso e pessimista e dall'inizio delle superiori mi capita di avere periodi in cui lo stress mi fa aumentare in modo esagerato l’ansia e inizia a pesarmi addosso un senso diffuso di tristezza e stanchezza, perdo motivazione per fare tutto perchè mi sento inevitabilmente destinata a fallire (l'autostima è uno dei miei maggiori problemi e in questo periodo senza esagerare mi sento davvero uno schifoso fallimento e non riesco a vedermi in nessun altro modo). Il problema è che mentre questi sono sempre stati periodi passeggeri, ultimamente non riesco a far andare via questo alone di tristezza, complice il fatto che mi trovo alle porte dell’università senza sapere di preciso cosa voglio fare della mia vita. Con questa lunga e forse inutile introduzione, volevo solo chiedere se secondo lei integratori per l’umore come rodiola, magnesio ecc… potrebbero effettivamente fare qualcosa per controllare questi periodi di tristezza (incrociando le dita magari farli finire, dato che in questo periodo avrei davvero bisogno di una serenità mentale che non riesco a trovare) o se sono solo soldi buttati… altri rimedi in alternativa? solo aspettare? Ps. sarebbe possibile rimanere anonima?
Non vorrei deludere le tue aspettative fitoterapiche o mineral-integrative ma tutti questi rimedi hanno solo un blando effetto potenziale riscontrato in laboratorio ma mai confermato come efficacia su larga scala, quindi eviterei di legarmi psicologicamente all’idea che i tuoi problemi siano controllabili da un supplemento di magnesio o da una tintura madre.
Per il resto posso solo darti consigli dall’alto dal basso dall’universo parallelo dei miei 45 anni, consigli che risulteranno illuminanti o banali nella misura di quanto siano larghi e profondi i vuoti che devi colmare.
Ma la cosa migliore sarebbe che tu prendessi metro e scandaglio e cominciassi a misurare e a mappare questi vuoti, trovandone la causa e dandotene una ragione.
Ti rigiro questa vecchia storiella zen che scrissi per una persona con i tuoi stessi pensieri, sperando che ti porti un po’ di serenità :)
Un tempo viveva nella remota provincia del Chang'an una leggiadra e mite fanciulla di nome Chun Lee. Proporzionate le sue fattezze e nobili i lineamenti, sebbene di umili origini, ma ben più stupefacente era la saggezza e il conforto che le sue parole recavano al viandante che si trovasse a passare e a chiedere ristoro, ragione per la quale venne soprannominata Pao Hu Jen, La Dama che Protegge.
Un giorno l’imperatore Sima Qian proclamò un editto per cui venne imposto che tutte le donne sopra i 20 anni dovessero trovare un marito e presto grande fu il numero degli uomini che si affollarono al cancello dello splendido giardino di Chun Lee.
Prenderò come sposo colui che nel mio giardino coglierà e mi porterà il fiore che preferisco - disse la dama, che poi si sedette sulla veranda in attesa.
Le decine di uomini si affrettarono a cercare chi il fiore più bello, chi il fiore più profumato e nel giro di poco tempo, mazzo dopo mazzo, stelo dopo stelo, il giardino si trasformò in un campo di battaglia, con uomini che litigavano e pestavano le aiuole.
Venne il tramonto e questa volta ordinatamente gli uomini presentarono il loro dono a Chun Lee.
Il mio nome è Ch'u Wai, coraggioso guerriero, e ti porto in dono questa rosa scarlatta le cui spine, intrise del mio sangue, ti parlano del mio valore!
Chun Lee lo congedò con un gesto della mano.
Il mio nome è Huan Hsiang, famoso pittore, e questo Giglio Tigrato vorrei che lo tenessi accostato al tuo splendido volto mentre ritraggo la tua bellezza!
Chun Lee lo allontanò con un gesto.
Il mio nome è Shih Jen, poeta di corte, e questo fiore di Calicanto è il simbolo dell’amore che mi legava a te quando ancora non ci conoscevamo ed eravamo solo un pensiero nella mente di Yue Lao!
Chun Lee congedò anche lui.
Si susseguirono uomini valorosi, saggi, possenti, ricchi, colti ma la ragazza non scelse nessuno di loro. Alla fine si presentò un giovane, l’ultimo, poiché si era tenuto pazientemente in disparte.
Il mio nome è Ning Choi-san e non ero nessuno, finché una sera d’inverno, cacciato dalla mia famiglia, non mi salvasti dalla tormenta dandomi riparo. Questo è ciò che nel tuo giardino ho raccolto per te - e aperto il suo mantello, mise ai piedi di Chun Lee tutti i bulbi e i semi sfuggiti alla furiosa devastazione del giardino.
Questi sono i fiori che preferisco - disse Chun Lee - quelli che vengono salvati e che nasceranno a dispetto della furia sconsiderata dell’uomo.
Sii dunque seme da preservare nell’attesa del fiore.
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giglio--tigrato · 6 years
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i just want to nap with you and not think about anything is that too much to ask for
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spaziodanzacdo-blog · 7 years
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Il Viaggio a #Neverland e rimanere un bambino per sempre 💫🍃✨
Peter Pan è l'immaginazione fatta persona, l'eterno ragazzo capace di volare sulle ali della fantasia e diventare l'incarnazione stessa del proprio spirito. Più Pan si sentiva giovane e felice, più il suo aspetto fisico rimaneva giovane. Peter accompagnerà Wendy nella sua avventura a Neverland, ad esplorare tutti gli angoli dell'Isola: dal Covo dei Cannibali dove troviamo la Jolly Roger di Capitano Uncino alla Laguna dove vivono le sirene, dalla dimora dei Bimbi Sperduti nell'Albero dell'Impiccato al campo dei Nativi Indiani della principessa Giglio Tigrato. Nell'IsolaCheNonC'è gli adulti hanno le sembianze e le attitudini dei pirati, mentre i bambini sono visti come orfani, i quali privi della componente che ha sempre cercato di inibire ed imbrigliare in canoni prestabiliti la loro fantasia, ovvero i grandi, trascorrono le loro giornate nell'esplorazione e nell'edificazione di mondi ed avventure sempre nuove. Più donano sfogo alla loro immaginazione, più riescono a sconfiggere il tempo, rallentandolo fino al suo arresto completo. Tutto ciò di cui hanno bisogno è la loro indole allegra ed ingenua, che sfama la voglia di conoscenza ed accresce le loro menti. Gli orfani di Neverland in realtà non sono stati abbandonati dai propri genitori, ma dagli adulti che loro stessi sono diventati. Sono le anime perse dei ragazzini che erano dentro di noi e che abbiamo, contrariamente o meno, smarrito dando importanza alla carriera, al denaro e alle ambizioni di potere del nostro ego. L'IsolaCheNonC'è è un "non luogo" che fa dimenticare la realtà e allo stesso tempo quest'ultima cancella dalla memoria qualsiasi traccia del mitico luogo raggiungibile svoltando a destra alla seconda stella, ed andando dritti fino al mattino. L'unica cosa che non può essere cancellata dai ricordi e dal cuore è "Casa". «L'IsolaCheNonC'è fa dimenticare» #SpazioDanzaCDO #PeterPan #ForeverYoung
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italianaradio · 5 years
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Peter Pan il Musical, divertimento assicurato prima al Cilea e poi al Rendano
Nuovo post su italianaradio http://www.italianaradio.it/index.php/peter-pan-il-musical-divertimento-assicurato-prima-al-cilea-e-poi-al-rendano/
Peter Pan il Musical, divertimento assicurato prima al Cilea e poi al Rendano
Peter Pan il Musical, divertimento assicurato prima al Cilea e poi al Rendano
Stanno andando a ruba i biglietti per “Peter Pan il Musical” originale, con le musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi, in scena il prossimo sabato 27 aprile per la prima volta al Teatro Rendano di Cosenza nel programma di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Miglior Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna (sezione “Grandi Musical”), realizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria nell’ambito del bando per la Valorizzazione dei Beni Culturali attraverso “Grandi Festival Internazionali Storicizzati”. “Il rock di Capitan Uncino”, “La fata”, “Viva la mamma” fino a “L’isola che non c’è” sono solo alcuni dei celebri brani parte integrante di questo Musical tutto italiano e di grande successo. Ricco il cast: Giorgio Camandona (Peter Pan), Emiliano Geppetti (Capitan Uncino), Martha Rossi (Wendy), Jacopo Pelliccia (Spugna), Raffaella Alterio (Micheal), Ilaria Antinori (Pennino), Samantha Bellaria (Bombolone), Giuseppe Brancato (John), Simone Carbone (Pirata/Indiano), Marco Di Palma (Pirata/Indiano), Valeria Ianni (Gemello), Luca Laconi (Pirata/Indiano), Federica Laganà (Gemello), Christian Maesani (Pirata/Indiano), Silvia Scartozzoni (Giglio Tigrato/Mamma), Viola Zanotti (Pochino). La direzione musicale è di Davide Magnabosco, le coreografie sono firmate da Rita Pivano, mentre il disegno luci è di Amilcare Canali. Direzione voci e coro di Alex Procacci. Il responsabile del volo è Pierfrancesco Martinotti. Tra rock, letteratura e filosofia, Peter Pan Il Musical riunisce in due ore e quaranta minuti di spettacolo i magici personaggi di James Matthew Barrie che, con “Peter e Wendy”, romanzo del 1911 ambientato nei giardini di Kensington, ha creato un mito ancora oggi attualissimo capace di toccare tante sfere della nostra società: da quella psicologica a quella filosofica, entrando pure nel mondo della musica grazie a Edoardo Bennato e il famosissimo album “Sono solo canzonette”, che ha consacrato Peter Pan e tutto il suo mondo nell’olimpo della musica non solo italiana. Spugna e tutta la ciurma sono grotteschi nella loro cattiveria, comandati da un pirata egocentrico e narcisista ma a tratti quasi misericordioso. Giacomo Uncino ossessionato dal tempo, rappresentato dal Coccodrillo che un giorno divorò la sua mano insieme ad una sveglia e che inesorabile, con il suo ticchettio, ricorda al Capitano l’incombenza della vecchiaia. Non sono da meno i personaggi femminili: Wendy, Trilly e Giglio Tigrato, eternamente innamorate del giovane Peter Pan, sono in realtà donne dalla forza incredibile capaci di sacrificare anche se stesse in virtù dei loro ideali. Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere mai, non cresce mai davvero ed è sempre vivente, che sia fiaba o realtà. A confermare la sua eterna fama sono le 950 repliche dal 2006 e i prestigiosi premi ricevuti, come il Premio Gassman e il Biglietto d’Oro dell’Agis in varie stagioni, che hanno contribuito quest’anno al suo debutto all’estero. Nella sua versione inglese, accanto allo stesso Bennato, c’è la firma di Jono Manson, cantautore, compositore e produttore discografico statunitense che, con il suo linguaggio universale, ha la capacità di coinvolgere gli spettatori in uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan. Uno straordinario spettacolo che, con la sua avvincente storia, i numerosi costumi, luci ed effetti speciali da autentica fiaba, nei suoi dodici anni di record ha incantato più di 800 mila spettatori. Prima di Cosenza, il 24 aprile il musical sarà anche al Teatro Cilea di Reggio.
Stanno andando a ruba i biglietti per “Peter Pan il Musical” originale, con le musiche di Edoardo Bennato e la regia di Maurizio Colombi, in scena il prossimo sabato 27 aprile per la prima volta al Teatro Rendano di Cosenza nel programma di “Fatti di Musica 2019”, il Festival del Miglior Live d’Autore ideato e diretto da Ruggero Pegna (sezione “Grandi Musical”), realizzato con la collaborazione dell’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria nell’ambito del bando per la Valorizzazione dei Beni Culturali attraverso “Grandi Festival Internazionali Storicizzati”. “Il rock di Capitan Uncino”, “La fata”, “Viva la mamma” fino a “L’isola che non c’è” sono solo alcuni dei celebri brani parte integrante di questo Musical tutto italiano e di grande successo. Ricco il cast: Giorgio Camandona (Peter Pan), Emiliano Geppetti (Capitan Uncino), Martha Rossi (Wendy), Jacopo Pelliccia (Spugna), Raffaella Alterio (Micheal), Ilaria Antinori (Pennino), Samantha Bellaria (Bombolone), Giuseppe Brancato (John), Simone Carbone (Pirata/Indiano), Marco Di Palma (Pirata/Indiano), Valeria Ianni (Gemello), Luca Laconi (Pirata/Indiano), Federica Laganà (Gemello), Christian Maesani (Pirata/Indiano), Silvia Scartozzoni (Giglio Tigrato/Mamma), Viola Zanotti (Pochino). La direzione musicale è di Davide Magnabosco, le coreografie sono firmate da Rita Pivano, mentre il disegno luci è di Amilcare Canali. Direzione voci e coro di Alex Procacci. Il responsabile del volo è Pierfrancesco Martinotti. Tra rock, letteratura e filosofia, Peter Pan Il Musical riunisce in due ore e quaranta minuti di spettacolo i magici personaggi di James Matthew Barrie che, con “Peter e Wendy”, romanzo del 1911 ambientato nei giardini di Kensington, ha creato un mito ancora oggi attualissimo capace di toccare tante sfere della nostra società: da quella psicologica a quella filosofica, entrando pure nel mondo della musica grazie a Edoardo Bennato e il famosissimo album “Sono solo canzonette”, che ha consacrato Peter Pan e tutto il suo mondo nell’olimpo della musica non solo italiana. Spugna e tutta la ciurma sono grotteschi nella loro cattiveria, comandati da un pirata egocentrico e narcisista ma a tratti quasi misericordioso. Giacomo Uncino ossessionato dal tempo, rappresentato dal Coccodrillo che un giorno divorò la sua mano insieme ad una sveglia e che inesorabile, con il suo ticchettio, ricorda al Capitano l’incombenza della vecchiaia. Non sono da meno i personaggi femminili: Wendy, Trilly e Giglio Tigrato, eternamente innamorate del giovane Peter Pan, sono in realtà donne dalla forza incredibile capaci di sacrificare anche se stesse in virtù dei loro ideali. Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere mai, non cresce mai davvero ed è sempre vivente, che sia fiaba o realtà. A confermare la sua eterna fama sono le 950 repliche dal 2006 e i prestigiosi premi ricevuti, come il Premio Gassman e il Biglietto d’Oro dell’Agis in varie stagioni, che hanno contribuito quest’anno al suo debutto all’estero. Nella sua versione inglese, accanto allo stesso Bennato, c’è la firma di Jono Manson, cantautore, compositore e produttore discografico statunitense che, con il suo linguaggio universale, ha la capacità di coinvolgere gli spettatori in uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan. Uno straordinario spettacolo che, con la sua avvincente storia, i numerosi costumi, luci ed effetti speciali da autentica fiaba, nei suoi dodici anni di record ha incantato più di 800 mila spettatori. Prima di Cosenza, il 24 aprile il musical sarà anche al Teatro Cilea di Reggio.
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houseofkob · 7 years
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#OnceUponATime - Where Bluebirds Fly (S06E18)
#OnceUponATime – Where Bluebirds Fly (S06E18)
I Charming decidono di iniziare ad occuparsi dle matrimonio di Emma, con esiti insolito. Zelena, minacciat da Fata Corvina, decide di agire a modo compiendo errori e sacrifici.
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tvandcomicsita · 7 years
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#OnceUponATime - Where Bluebirds Fly (S06E18)
#OnceUponATime – Where Bluebirds Fly (S06E18)
I Charming decidono di iniziare ad occuparsi dle matrimonio di Emma, con esiti insolito. Zelena, minacciat da Fata Corvina, decide di agire a modo compiendo errori e sacrifici.
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