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#Libri e memoria
marcogiovenale · 9 months
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oggi, 13 dicembre, alla fondazione baruchello: convegno su "libri e memoria"
Fondazione Baruchello presenta: Libri e memoria. Le biblioteche d’autore tra storia, fisionomia e tutela Con un focus sulla biblioteca della Fondazione Baruchello Convegno a cura di Cetta Petrollo Pagliarani e Carla Subrizi Interventi di: Anna Maria Andreoli, Pietro Berardelli, Fiorenza Bernardi, Eleonora Cardinale, Giovanni Fontana, Paola Giannone, Daniela Guolo, Domenico Memillo, Silvia Moretti…
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princessofmistake · 9 months
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Oblio e memoria sono i due strumenti del dissetamento. Se si beve dalla corrente dell'oblio si dimentica tutto e si rinasce a una nuova vita, cioè la sete è soltanto ingannata, e l'arsura non tarda a ripresentarsi in una nuova individuazione. Ma se si beve dalla fonte di Mnemosine, come testimoniano queste laminette, la memoria fa recuperare la conoscenza del passato e dell'immutabile, l'uomo riconosce la sua origine divina e si identifica in Dioniso, e l'arsura non viene spenta, ma dissetata, da una gelida, divina, prorompente conoscenza.
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queerographies · 12 days
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[Quelli che restano][Gerbrand Bakker]
Simon vive una vita solitaria ad Amsterdam, gestendo il negozio di famiglia. Dopo la morte improvvisa del padre in un disastro aereo, cerca di colmare il vuoto attraverso il racconto degli altri, ma anche attraverso il desiderio fisico. Un romanzo toccant
Solitudine e desiderio: un romanzo che racconta il dramma di un’assenza Titolo: Quelli che restanoScritto da: Gerbrand BakkerTitolo originale: De kapperszoonTradotto da: Elisabetta Svaluto MoreoloEdito da: IperboreaAnno: 2024Pagine: 320ISBN: 9788870916874 La trama di Quelli che restano di Gerbrand Bakker Simon vive da solo sopra il suo negozio in un quartiere bohémien di Amsterdam. Come il…
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sad-smile-03 · 10 months
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"Facciamo tesoro di sentimenti cari e soavi i quali ci ridestino per tutti gli anni […] la memoria che non siamo sempre vissuti nel dolore"
-Ugo Foscolo (Ultime Lettere Di Jacopo Ortis)
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killiandestroy · 1 year
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più prosegue il mio tirocinio più domande ho re: ma io oggi ero in una classe A2-B1 (che non le chiamano manco così lo chiamano tipo intermedio e intermedio avanzato mannaggia a loro) e questi avevano già fatto il congiuntivo presente e il futuro. how
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rocknread · 2 years
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Mosaico Del Viandante di Adelio Fusé - Recensione
Mosaico Del Viandante è il terzo libro di una “trilogia dell’erranza”, del poeta e scrittore Adelio Fusé. Il viandante, con l’Io e il TU l’uno l’ombra dell’altro, è il personaggio in viaggio, come le sue poesie mobili, che si spostano e con esse ci spostano, di luogo in luogo, di visione in visione, di emozione in emozione. “se i peggiori sogni sono anticipo e smercio dell’ultimo estremo…
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falcemartello · 8 months
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César [Baldaccini], Self-Portrait, ca 1960 -by Daniel Frasnay 
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Per liquidare i popoli si comincia con il privarli della memoria.
Si distruggono i loro libri, la loro cultura, la loro storia. E qualcun altro scrive loro altri libri, li fornisce di un'altra cultura, inventa per loro un'altra storia.
Dopo di che il popolo comincia lentamente
a dimenticare quello
che è stato.
E il mondo intorno a lui
lo dimentica ancora più
in fretta.
- Milan Kundera
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mucillo · 5 months
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“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata".
Questo è lo scopo della lettura”....
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unfilodaria · 27 days
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La minestra riscaldata
La vita è bella perché è varia, soprattutto perché le esperienze personali, simili per certi versi (simili ma non uguali) incidono diversamente sul singolo, portandolo ad agire o a fare riflessioni diverse, spesso di segno opposto.
Restando nel campo del “di cosa parliamo dí quando parliamo di amore” (di canveriana memoria), un mio contatto fb ha postato la sua seguente considerazione:
Pensavo..... spesso, quando ci si lascia, si tende a tornare dagli ex (confesso che è capitato anche me). Forse perché è più facile, perché se ne conoscono le abitudini, l'odore, perché c'è già intimità.
Si resta, così, nella zona confort che è facile da gestire. Ma se la vecchia storia era già finita, perché rimettersi in situazioni di ristagno emotivo ed affettivo? Forse bisogna spingersi oltre ed aprire la porta a nuove anime che possono accompagnarci per un percorso nuovo di vita.
(R. Z.)
Io resto dell’opinione che tutto vale quando una persona ha chiuso o prova a chiudere definitivamente “i libri” perché altrimenti la storia con un ex saprebbe davvero di minestra riscaldata. Ma quando c’è un’oggettiva difficoltà a chiudere, per motivi di ordine psicologico, affettivo o perché davvero la storia non è chiusa ma si è inceppata su altro, tutto cambia e non si può essere radicali (no alle minestre riscaldate) ma possibilisti (vediamo che aria tira fuori).
E voi che ne pensate? (Lo chiedo soprattutto a te @agirlinamber e a chi si sente di dare una risposta di senso compiuto)
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marcogiovenale · 10 months
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13 dicembre, roma, fondazione baruchello: convegno "libri e memoria"
Fondazione Baruchello presenta: Libri e memoria. Le biblioteche d’autore tra storia, fisionomia e tutela Con un focus sulla biblioteca della Fondazione Baruchello Convegno a cura di Cetta Petrollo Pagliarani e Carla Subrizi Interventi di: Anna Maria Andreoli, Pietro Berardelli, Fiorenza Bernardi, Eleonora Cardinale, Giovanni Fontana, Paola Giannone, Daniela Guolo, Domenico Memillo, Silvia Moretti…
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susieporta · 1 month
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Verrà il momento
in cui, con gioia,
saluterai te stesso mentre arrivi
alla tua porta, nel tuo specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
dicendo: siediti qui. Mangia.
Amerai di nuovo l’estraneo che era in te.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, all’estraneo che ti ha amato
per tutta la vita, che hai ignorato
per un altro, che ti conosce a memoria.
Togli le lettere d’amore dallo scaffale dei libri,
le foto, gli appunti disperati,
sbuccia la tua immagine dallo specchio.
Siediti. Banchetta con la tua vita.
(Derek Walcott)
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queerographies · 4 months
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[Quando muore un amore][Matteo Carlesi]
Quando muore un amore: un viaggio poetico nell’accettazione e nel ricordo Titolo: Quando muore un amore. Storie di lutto e memoria Scritto da: Matteo CarlesiEdito da: ReadactionAnno: 2024Pagine: 99ISBN: 9791280844729 La sinossi di Quando muore un amore di Matteo Carlesi “Quando muore un amore. Storie di lutto e memoria” è la prima pubblicazione con la casa editrice romana Controluna, sotto la…
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fridagentileschi · 7 months
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“Ho letto moltissimi libri, ma ho dimenticato la maggior parte di essi. Ma allora qual è lo scopo della lettura?”
Fu questa la domanda che un allievo una volta fece al suo Maestro.
Il Maestro in quel momento non rispose. Dopo qualche giorno, però, mentre lui e il giovane allievo se ne stavano seduti vicino ad un fiume, egli disse di avere sete e chiese al ragazzo di prendergli dell’acqua usando un vecchio setaccio tutto sporco che era lì in terra.
L’allievo trasalì, poiché sapeva che era una richiesta senza alcuna logica.
Tuttavia, non poteva contraddire il proprio Maestro e, preso il setaccio, iniziò a compiere questo assurdo compito. Ogni volta che immergeva il setaccio nel fiume per tirarne su dell’acqua da portare al suo Maestro, non riusciva a fare nemmeno un passo verso di lui che già nel setaccio non ne rimaneva neanche una goccia.
Provò e riprovò decine di volte ma, per quanto cercasse di correre più veloce dalla riva fino al proprio Maestro, l’acqua continuava a passare in mezzo a tutti i fori del setaccio e si perdeva lungo il tragitto.
Stremato, si sedette accanto al Maestro e disse: “Non riesco a prendere l’acqua con quel setaccio. Perdonatemi Maestro, è impossibile e io ho fallito nel mio compito”
“No – rispose il vecchio sorridendo – tu non hai fallito. Guarda il setaccio, adesso è come nuovo. L’acqua, filtrando dai suoi buchi lo ha ripulito”
“Quando leggi dei libri – continuò il vecchio Maestro – tu sei come il setaccio ed essi sono come l’acqua del fiume”
“Non importa se non riesci a trattenere nella tua memoria tutta l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri comunque, con le loro idee, le emozioni, i sentimenti, la conoscenza, la verità che vi troverai tra le pagine, puliranno la tua mente e il tuo spirito, e ti renderanno una persona migliore e rinnovata. Questo è lo scopo della lettura”.
Buona lettura a tutti... 📖🙏
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francescacammisa1 · 6 months
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I ricordi li costruiamo noi. Prendiamo dalla nostra vita eventi importanti, col tempo li spogliamo di alcuni orpelli e li arricchiamo di altri che ci fanno comodo, dettagli che aiutano a sottolineare un determinato sentimento che vogliamo enfatizzare. Se il ricordo è bello, è probabile che lo descriveremo riportando sensazioni che in quel momento magari non abbiamo neanche provato: sono suggestioni successive, che rafforzano l'amore, la gioia, la passione. Il ricordo negativo, al contrario, viene rivalutato. Rimane l'evento avverso, ma stranamente non appare cosí ostile come lo è stato all'epoca. Una storia d'amore tossica e imbevuta di liti furiose verrà ricordata come quella di una coppia che non andava troppo d'accordo, e il relativo malessere verrà accantonato in nome di un revisionismo che alleggerisce il dramma. Il dolore di un lutto percorre il sistema linfatico del nostro corpo per sempre, ma pensare a chi si è perso dopo che la vita ha ripreso il sopravvento genera solo un triste sorriso di commozione.
Tutto passa e viene riscritto dalla nostra mente, che ripulisce di inutili elementi l'essenza della memoria.
Paolo Genovese - Il rumore delle cose nuove
Antonio Mora Artist
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vefa321 · 1 year
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☀️Sono giorni caldi, dal sapore dell'estate, gusto anguria e granita al caffè.
Sono giorni di sabbia nelle borse di paglia, di zaini in spalla, di libri da leggere, di musica da ascoltare, di falò e baci rubati sotto la luna.
Sono giorni di treni, di chilometri da srotolare lungo le strade dell'avventura, di messaggi in attesa di uno sta scrivendo, di segnale carente e tacche al massimo.
Sono giorni da vivere prima di ricordarli, sono tempi senza orologi, senza appuntamenti, senza scadenze. Sono giorni che non torneranno come non torna mai nessuno giorno, brutto o bello che sia stato.
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Prendili per mano e facci un pezzo di strada, calca i loro passi, insegui il loro tempo, non dare loro tregua, è l'estate dei tuoi vent'anni...
Prendili senza indugio e vivi ogni minuto senza contare le ore, è l'estate dei tuoi trent'anni...
Prendile con parsimonia, prenotati e programmati, sono giorni ben organizzati, è l'estate dei tuoi primi quarant'anni...
Prendili con pazienza, senza fretta e senza tentennamenti, sono giorni che aspettavi, è l'estate dei tuoi cinquant'anni...
Prendili con filosofia, come un anticipo del tuo tempo, sono giorni da assaporare con il tempo di chi ha memoria di altri giorni, è l'estate dei tuoi sessant'anni...
Prendili e vivi, è l'estate che non conosce le stagioni dell'uomo, gli anni non contano più, conta come si vivono, è l'estate che splende per te...
J.D
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falcemartello · 1 year
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Il primo passo per eliminare le persone", ha detto Hubble, "è cancellare la loro memoria.
Distruggi i loro libri, la loro cultura, la loro storia.
Poi chiedi a qualcuno di scrivere nuovi libri, creare una nuova cultura, inventare una nuova storia.
Presto la gente comincerà a  comincerà a dimenticare cos'è e cos'era.
Il mondo circostante dimenticherà ancora più velocemente"
- Milan Kander. La memoria delle masse può essere cancellata molto facilmente, non ci vuole molto tempo.
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