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#Psicologia affettiva
klimt7 · 2 years
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Di draghi, mostri, incubi
e altre verità.
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Dialogo trasfigurato di un'anamnesi
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Ci fu un tempo, qui sulla terra, in cui ci parlavamo a cuore aperto. Senza limiti, per il puro piacere di scoprire la nostra empatia.
Tu eri Tu, nella forma più intera, in cui una persona può essere presente. Nella libertà più totale, mi parlavi di te. Io ero io, nella mia totale verità esistenziale, ti davo me stesso come raramente mi è capitato. La verità di cui splendavamo era la nostra dimensione originaria, il nostro nucleo, e noi l'avevamo presa a chiamare "anima" com'è giusto e come merita.
Era un lusso il nostro.
Era il nostro privilegio. Parlarsi da anima ad anima, senza il problema di rinvenire convenienze, di cercare favori o utilità.
Senza cadere nel chiacchiericcio in cui vivono, per la maggior parte del tempo, gli esseri umani .
Eravamo diversi, perchè ci guidava la nostra energia originaria.
I bambini che siamo, di fronte alla vita e alle sue mille domande, avevano diritto di parola e si guardavano fino in fondo, al fondo dell'anima e del tempo e delle infanzie da cui provenivamo.
E ci parlavamo spesso la notte, quando la verità degli esseri, si manifesta al massimo del proprio potenziale. Quei bambini smarriti che siamo, prendevano la parola.
Parlavano, respiravano, si abbracciavano.
Poi è venuto il tempo della finzione, delle maschere, dell'essere mondani.
Il tempo in cui darci un contegno. Il tempo dei limiti. Il tempo della malattia degli adulti, guidati da quel disvalore che chiamano "convenienza", " interesse", quel veleno che intossica tutti i rapporti.
Abbiamo cessato di essere veri.
Abbiamo abbracciato la religione del mondo, rinunciando allo splendore delle persone nude che eravamo e che siamo, per indossare i grigi abiti della finzione.
Poi, all'improvviso, ieri, torniamo a parlarci dal profondo e tu mi dici, dopo molte notizie inessenziali, una cosa importante.
La cosa più importante che tu mi abbia mai detto da quando ci siamo allontanati.
Credi di soffrire di depressione.
C'è qualcosa che di tanto in tanto, torna a galla dalle tue profondità, e ti dice che non sei felice, e che non è certo per i soldi che mancano o per difficoltà materiali.
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Ci penso. Ci penso tanto a questo che mi dici. Ci penso, a tal punto, che scavo nel passato e in tutto ciò che di te, mi hai raccontato nel tempo.
Unisco i punti, traccio le linee, collego tutti i momenti in cui sei andata in crisi, e scorgo il contorno di un Drago.
Ritrovo, ogni momento in cui mi hai detto che qualcosa di oscuro tornava a fissarti, a guardarti la notte. Ripenso agli incubi che un tempo mi hai raccontato...
Lo sai che si impara molto dagli incubi...
Quei punti, li unisco ai segnali che mi mandi ora.
Vedo il drago e tutti i momenti in cui ha paralizzato i tuoi giorni.
C'è un problema di fondo - vorrei dirti - tu oggi non sei felice.
Hai conosciuto solo sprazzi di un bagliore che hai chiamato sbrigativamente "amore".
E oggi lo senti, lo avverti che ti sei probabilmente sbagliata.
Tu non c'eri. Non c'eri del tutto. Mancava sempre qualcosa.
E oggi mi stai raccontando la stessa cosa.
Oggi che c'è un uomo che sbandiera ai quattro venti, il suo svenevole amore per te, tu lo avverti distintamente.
C'è qualcosa che non va.
Non funziona ingannarsi. Non funziona raccontarsi una verità che non regge.
E allora mi parli di depressione.
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Sai cos'è? Io da fuori, lo vedo meglio.
È uno scollamento. Una crepa. Un lembo di te che non aderisce più all'idea che per mesi ti sei raccontata.
La Depressione è quel drago che in silenzio attraversa le notti, e ti attende al varco.
Dopo mesi, dopo anni, ti viene a chiedere il conto. Oggi cominci a sentirlo che c'è più di qualcosa che scricchiola, che ruggisce in silenzio dentro i tuoi giorni.
Non sei felice. E non lo sei, perchè non ti senti completamente te stessa in quello che fai. C'è uno scarto essenziale. Esistenziale.
Ti ho già detto, con dei messaggi, cosa sia per me la depressione.
È avvertire un "disancoramento", qualcosa che ti stacca dalla Vita. Che ti paralizza, alla lunga. Avverti, percepisci, ausculti.
Sinistri suoni provengono dalla tua vita.
Qualcosa stride. Si crea una distanza con tutto ciò che fai. Con tutte le persone che credi di amare o che credono di amarti.
Il problema è che in quegli involucri che loro credono di stringere e abbracciare, tu non ci stai tutta. Non aderisci già più a quelle pelli che il serpente perde per strada.
Tu sei già altrove. Loro vedono solo ciò che è già passato. Non vedono già più tutto quello che sei oggi.
Vedono soltanto la fettina che fa più comodo alle loro illusioni, alla loro voglia di recintarti, di delimitarti.
Tu sei materia liquida. Sfuggi, ti allarghi, evadi, segui direzioni che ti portano altrove.
Non stai nel recinto. Sei altro.
Ecco perchè senti il distacco. Ecco perchè sei già un passo avanti, dentro ogni rapporto che instauri.
Loro, ti cercano al vecchio indirizzo.
Tu sei già lontana. È questo lo stacco, il divario. Lo scollamento.
Chiaro che i rapporti non funzionano.
Finchè non porti tutta te stessa, finchè non lavori per impadronirti di tutta la persona che sei, non funzionerà nessun rapporto.
Avvertirai sempre il lugubre suono del Drago che la notte ti insegue, e che di giorno, ovunque ti trovi, ti fa fermare a pensare, a perdifiato, fissando dal finestrino della metro o del treno in corsa, il tuo cammino passato e il paesaggio del tuo presente.
Non si fugge. Non si sfugge, finchè non ti sentirai risolta come persona.
Tu oggi non lo sei. Stai solo rincorrendo la persona che diventerai, ma non c'è armonia, nè pace, sul fondo della tua anima.
Ecco perchè oggi hai usato quella parola: "depressione".
Avverti che non è questo il tuo posto nel mondo. Che non c'è persona adatta che, da fuori, riesca a sistemare i tuoi guasti.
E arrivi a sentire perfino, quanto sia inadeguato quell'uomo, che pretende di rinchiuderti nell'immagine che di te si è costruita.
Non sei pronta. Non sei interamente te stessa. Non hai raggiunto quel punto che unico, potrà darti la svolta che cerchi.
Impadronirti di te stessa, volerti bene e incollare di nuovo tutte le parti.
Te lo ricordi che mi dicevi?
"Forse non sono pronta per nessuna relazione finchè non faccio i conti con me stessa"
In quella frase c'è tutta la verità che ti serve per la tua prossima vita. Una vita che finalmente potrà fare a meno di draghi e di mostri, di incubi e di quel vago senso di vuoto che talvolta ti prende, ogni volta che pensi di essere felice.
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narcisistiedemoni · 11 months
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📢 Ciao a tutti! Oggi voglio condividere con voi alcuni suggerimenti su come superare la dipendenza affettiva. È un percorso che richiede tempo e impegno, ma è possibile liberarsi da questa condizione e costruire relazioni più sane e felici. Ecco alcuni passi che potrebbero aiutare:
1️⃣ Prenditi cura di te stesso: Focalizzati sul tuo benessere emotivo, fisico e mentale. Investi tempo in attività che ti rendono felice e che ti aiutano a sviluppare una sana autostima.
2️⃣ Sviluppa l'indipendenza emotiva: Impara a essere felice da solo e a soddisfare i tuoi bisogni emotivi senza dipendere da qualcun altro. Coltiva interessi personali e sviluppa una forte connessione con te stesso.
3️⃣ Imposta limiti sani: Impara a dire "no" quando qualcosa non ti fa sentire bene o quando va contro i tuoi valori. Stabilisci confini chiari nelle tue relazioni e sii assertivo nel far rispettare i tuoi bisogni.
4️⃣ Cerca supporto: Non aver paura di chiedere aiuto. Rivolgiti a un terapeuta o partecipa a gruppi di supporto per affrontare la dipendenza affettiva. Condividere le tue esperienze con gli altri può essere estremamente benefico.
5️⃣ Lavora sull'autostima: Sviluppa una sana autostima e impara ad amarti incondizionatamente. Riconosci il tuo valore e non permettere a nessuno di sminuirti o manipolarti.
Ricorda, superare la dipendenza affettiva richiede tempo e pazienza, ma è possibile. Sii gentile con te stesso lungo il percorso e ricorda che meriti amore sano e felicità. 💖 #DipendenzaAffettiva #RelazioniSane #AmorePerSeStessi #CrescitaPersonale
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riflessodiluce · 2 years
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Credo non ci sia miglior modo per descrivere la dipendenza affettiva, di cui soffro.
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a-silent-bear · 2 years
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lpelo2000 · 9 months
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Viviana Chinello - La dipendenza emotiva
La dipendenza emotiva esiste anche al di fuori della coppia Interessante articolo sulla dipendenza emotiva. Io l’ho avuto nelle varie modalità descritte dalla dottoressa nell’articolo. Per questo, l’idea che mi sono fatto per esperienza personale, per riuscire a limitarla e addirittura gestirla è la crescita personale. Altrimenti se ne rimane schiavi cambiando soltanto la persona o le persone su…
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ivanscudieri-blog · 1 year
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19.09.2023 Dipendenza affettiva: come riconoscerla, come uscirne fuori. I consigli della Dott.ssa Petrella all'interno della Psiche in Podcast con Ivan Scudieri su Podcastbook.it
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susieporta · 11 months
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Come hanno fatto altre mie colleghi/i che conosco e anche quelli che non conosco sui loro Social e sui loro siti web, sento uno smodato bisogno di dire che io, un* psicoterapeuta in generale, non sono tutto il giorno una sorta di "sportello di ascolto". Probabilmente molte persone non conoscono il significato della parola "Limite" a causa di un vissuto doloroso, ma è importante continuare a dire che non è possibile scrivere email con il 2% della vostra vita per poi fare domande profonde: io lavoro con la storia affettiva profonda delle persone e necessito di tempo per fare un'interpretazione seria, professionale, calzante e stimolante per il mio paziente. La psicologia non è una "sfera magica" o "la ruota della fortuna" che giri e ti esce l'indicazione giusta. Io non mi pronuncio se non sono pronta. Ed essendo anche una persona sovraccarica e molto lenta, soltanto io posso sapere quando sono pronta a parlare.
Vorrei anche dire che voglio anche vivere, oltre che lavorare. Voglio stare su internet. Voglio guardare fuori dalla finestra per ore se mi serve. Voglio dormire quando voglio e avere altri rapporti da coltivare. Vi prego di non scrivermi ogni giorno, tutti i giorni (vedo) per chiedere cose che 1)possono attendere, sembrerebbe 2) per le quali non posso e non voglio rispondere perchè virtualmente, peraltro, le parole possono risultare fuorvianti, incomprensibili, dannose.
Inoltre, non credete che se io vi do 1 risposta, non sia il caso di continuare a chiedere la stessa cosa e a intavolare una conversazione che ci porta a stare un'ora con whatsapp in mano? Lo trovo assurdo.
La domenica e il lunedi non lavoro. Ci sono il sabato, ma lavoro. Posso riposare un pò e sopratutto potete riflettere sull'enorme bisogno di non saper attendere? Con queste dinamiche io ci lavoro in terapia. Non via whatsapp o mail. Grazie.
Marta Petrucci
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titosfriends4life · 1 year
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LA PSICOLOGIA DEL NARCISISTA PATOLOGICO: ESPLORANDO IL PROFILO DEL MANIPOLATORE PERVERSO
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Riconoscere e Affrontare il Narcisismo Patologico nelle Relazioni:
Consigli Pratici
Negli ultimi tempi, il Narcisismo Patologico è diventato un argomento di ampia discussione, grazie all'accesso facilitato alle informazioni tramite internet e ai social media. Questo disturbo, caratteristico della società contemporanea individualista, è oggetto di interesse per psicologi, psichiatri, coach, counsellor e persone comuni che condividono le proprie esperienze.
Tuttavia, è importante notare che il Narcisismo non è necessariamente patologico. Esiste un livello sano di Narcisismo che contribuisce alla crescita individuale, promuovendo autostima, autoefficacia e empatia. Questo articolo si concentra su aspetti pratici legati al Narcisismo Patologico, tralasciando l'approfondimento teorico, facilmente reperibile in letteratura.
In questo articolo, esploreremo:
Chi è il Narcisista Patologico (rispetto a un Narcisista sano).
Come identificarlo.
Come gestire una relazione con un Narcisista Patologico.
Il Narcisismo Patologico vs. il Narcisismo Sano
Il Narcisismo diventa patologico quando comporta danni all'altro e si manifesta attraverso:
Bassa autostima: Il narcisista patologico dipende dall'approvazione esterna per mantenere l'ego, senza di essa sperimenterebbe un grave crollo psicologico.
Megalomania: Questo individuo esagera non solo la propria persona ma anche i propri successi, cercando di apparire superiore agli altri.
Mancanza di empatia: Questa è la caratteristica distintiva rispetto al narcisismo sano. Il narcisista patologico non riconosce o considera le emozioni altrui, causando sofferenza senza rendersene conto.
Incapacità di amare: Questo individuo non sa amare autenticamente; i suoi gesti d'affetto hanno scopi manipolatori e di controllo.
Comportamenti Tipici del Narcisista Patologico
I comportamenti del Narcisista Patologico possono variare ma includono:
Love bombing: Durante la fase iniziale, il narcisista patologico cerca di attrarre la vittima con attenzioni e gesti affettuosi.
Cambiamento di comportamento: Dopo aver conquistato la vittima, il narcisista diventa freddo e distante.
Critiche e manipolazione: Il narcisista utilizza critiche sottili, giudizi e silenzi punitivi per manipolare l'altro.
Tradimenti e bugie: Spesso ricorre alla triangolazione, paragonando l'attuale partner con ex per seminare insicurezze.
Riconquista: Se la vittima cerca di terminare la relazione, il narcisista può cercare di riconquistarla, almeno finché non trova una nuova vittima.
Come Gestire una Relazione con un Narcisista Patologico
Terminare una relazione con un Narcisista Patologico è complesso, poiché spesso sussiste una dipendenza affettiva. È fondamentale mantenere un senso di realtà e cercare il supporto di un professionista per affrontare la situazione.
Altri passi includono:
No contact: Smettere ogni tipo di contatto con il narcisista, inclusi messaggi e social media. Questa scelta deve essere supportata da una terapia.
Lavoro psicologico: Rivolgersi a uno psicoterapeuta per affrontare i disturbi derivanti dalla relazione con il narcisista, come depressione, ansia o somatizzazioni.
In sintesi, gestire una relazione con un Narcisista Patologico richiede consapevolezza, supporto professionale e il coraggio di intraprendere un percorso di guarigione personale.
Scopri ora la complessa psicologia del narcisista patologico e impara a riconoscere il manipolatore perverso nelle tue relazioni. Contattami acquisire consapevolezza e proteggerti da comportamenti dannosi.
Tito Bisson
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amigayaps · 1 year
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Promuoviamo volentieri questa Ricerca Online sulle Identità Transgender e le Dipendenze Affettive:
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdN05hByqNg3fM-bRKAGJcTU-xGhOMHf-gEZG3jYjBEPMAlkA/viewform?usp=sf_link
"Tuttə amiamo e tuttə meritiamo di essere amatə, ma a volte la Dipendenza Affettiva è presente nelle relazioni e ostacola l'amore.
La mia ricerca in Psicologia indaga questa condizione in un campo che fino ad ora non è stato preso in considerazione, quello della comunità LGBTI, lo ritengo molto importante poichè è per me interessante e soprattutto rappresenta un passo, seppur piccolo, verso l'inclusione.
Il questionario è assolutamente anonimo, è rivolto a persone maggiorenni con identità di genere non cisgender e a persone con Incongruenza di genere."
https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSdN05hByqNg3fM-bRKAGJcTU-xGhOMHf-gEZG3jYjBEPMAlkA/viewform?usp=sf_link
"Sono Alessia, studentessa di Psicologia. Sto svolgendo una ricerca psicologica per la mia Tesi magistrale sulla Dipendenza Affettiva in persone transgender con o senza Disforia di genere. Chiedo se foste disponibili ad aiutarmi con la condivisione del questionario che ho creato.
È assolutamente anonimo e rivolto a persone maggiorenni con identità di genere non cisgender.
Lo ritengo un tema importante poichè non è mai stato preso in considerazione in Psicologia e costituisce un passo avanti verso l'inclusività."
#questionario #psicologia #transgender #amore #dipendenzaaffettiva #AMIGAY
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NUOVO Videocorso di formazione di Centro Amamente sul DISTURBO OPPOSITIVO PROVOCATORIO: verso una pedagogia affettiva💕
Aiutare un bambino con disturbo oppositivo provocatorio necessita un radicale cambio di prospettiva per l'educatore, il genitore, l'insegnate, lo psicologo o in generale per chi se ne prende cura.
⭐ include utilissimi questionari per l'identificazione dei casi a rischio.....
https://amamente.learnworlds.com/course/oppositivoprovocatorio
www.centropsicologicomilano.it
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lapsicologadeibimbi · 2 years
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📌Segnali per cui potresti trovarti in una relazione di dipendenza affettiva:
🤔 Non riesci a prendere decisioni senza il supporto del partner
👩🏻‍🤝‍👨🏼Fate tutto sempre insieme
👎🏻 Hai una terribile paura di dire “no” al partner
🙋🏻‍♀️ Ti senti responsabile delle azioni del partner
Ne parlo più approfonditamente qui nel mio blog 👉🏻 https://dottssaannamariaconiglioconsulting.com/2021/07/28/come-liberarsi-dalla-dipendenza-affettiva-conoscerla-per-liberarsene/
👩🏻‍⚕️ Dott.ssa Annamaria Coniglio
Supporto psicologico a bambini, adolescenti, famiglie e coppie.
Per maggiori info e contatti:
📞 Tel&Whatsapp: 3899096242
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@psicologia
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narcisistiedemoni · 11 months
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molecoledigiorni · 3 years
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“L’amore può trasformarsi in dipendenza affettiva, ma la dipendenza affettiva non si trasforma mai in amore.”
- Enrico Maria Secci
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a-silent-bear · 2 years
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lpelo2000 · 2 years
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Soffri per amore? — D.ssa Viviana Chinello
L’amore è un concetto piuttosto complesso che affascina; si innescano comportamenti che spesso non hanno alcuna spiegazione o quantomeno sfuggono a una logica comune. Perché diventiamo dipendenti dall’altro? Perché esistono amori malati fin dall’inizio? Perché non riusciamo a separarci dal nostro amato anche quando ci “succhia la vita”? E’ semplice vedere come ognuno di noi […] Soffri per amore?…
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