Tumgik
#Strapagato
ilmediogorizia · 1 year
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Oltre il limite del fastidio
Il “comandante” scodinzolante     Qualcuno è rimasto (GIUSTAMENTE) colpito nel vederlo calpestare, A PIE’ PARI, il DIRITTO COSTITUZIONALE di cronaca mentre, come si vede nello spezzone del video “rubato” a Gorizia TV, tenta un vero e proprio ATTO INTIMIDATORIO nei confronti del “malcapitato” Roby Borghes (che si è comunque difeso…
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soldan56 · 1 year
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Ragazzi che pacchia fare il cognato, spari allegre cazzate quotidianamente, strapagato vai a lavorare a cuor leggero e gaudente, prendendo per il culo i poveracci
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ross-nekochan · 3 months
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Ciao Ross, nel post sul catcalling e gli approcci non graditi leggevo ridendo il tuo commento dove scrivi che nei club non ti si filano perché era esattamente quello che mi capitava: ti vesti bene, prendi un drink pessimo e strapagato e nulla, finisce che il giorno dopo in hangover trovi qualcuno al supermercato che ti fa smancerie. Stavo pensando che ci sono sempre stati momenti e luoghi sociali in cui era consolidata l'usanza e la possibilità di approcciare l'altro, con modalità chiaramente molto diverse da oggi. Siamo rimasti abbastanza orfani di belle maniere, il galateo non è più in uso, pratichiamo gesti non sempre recepiti e ne facciamo letture non sempre corrette. Mi diceva un amico, ma io che a ballare non ci vado e sono timido, pare brutto se cerco di conversare alla fermata del bus? Perciò, ti domando. Metti che non stessi ascoltando musica, metti che un uomo in modo educato e cortese tenti un approccio solo verbale, come lo giudicheresti?
Ciao!
Grazie del messaggio (super carino, tra l'altro!) perché a quanto pare c'è bisogno di chiarire qualcosa.
Prima di tutto: non è importante il luogo ma i MODI (o "il galateo" come lo hai definito tu).
Come hai accennato, la società è fatta di convenzioni sociali e ogni luogo ha delle regole in cui è permesso fare o non fare determinate cose.
Mi rendo conto che la società di oggi stia diventando sempre più complicata e che molto spesso avvengono moltissimi fraintendimenti...
PERÒ!
Se quel (o qualsiasi) ragazzo mi avesse beccata senza cuffie e mi avesse approcciato in modi più "normali", sicuramente me lo sarei filato.
A ripensarci non sono nemmeno state troppo le cuffie il problema perché, come è successo, ho stoppato la musica e l'ho guardato in faccia... però, ecco, che tu mi dici come ti chiami, io che cazzo ti devo dire? E sti cazzi?!
Mi rendo conto che non sia per niente facile, ma un approccio più naturale sarebbe stato fantastico (tipo chiedendo da dove vengo, ad esempio). Una volta una vecchietta nel treno ha fatto esattamente la stessa cosa di quel ragazzo: si è messa a parlare con me mentre avevo le cuffie, ma mi ha fatto tutt'altre domande (di dove sei, dove scendi ecc)... l'avesse fatto il ragazzo non vedo perché avrei dovuto ignorarlo!
Quindi dì al tuo amico che è assolutamente okay non andare ai club (io ci sarò andata 5 volte in tutta la mia vita) e voler approcciare lo stesso in posti random, solo bisogna pensare bene a come non passare per un deficiente... lo so, è difficile, però a volte basta un sorriso o un'affermazione stupida (tipo al supermercato: "anche io compro/mi piace questo prodotto!") per creare un'atmosfera completamente diversa.
Ovviamente io non sono laureata in corteggiamento o approccio (ricevuto meno di 5 volte mi sa + pagherei oro per imparare come si fa lol), ma questi sono i miei pensieri al riguardo. :)
Ciaooo~
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1sileno · 11 months
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ho sempre pensato di essere un bastardo capitalista sotto sotto. @excoquo thanks.
se siete curiosi di scoprire come davvero siete, senza alcun bisogno che qualche professorone strapagato vi faccia domande strane su che rapporto avete avuto col vostro genitore 1 questo è il link
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pollicinor · 2 years
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Le aziende stanno richiamando i lavoratori in presenza, e questo dimostra che la barriera più grande che bisogna imparare ad abbattere è quella culturale, perché, soprattutto nelle piccole medie imprese, è ancora predominante la cultura del controllo. In pratica vige la convinzione che solo il lavoratore controllato sia produttivo, mentre a chi ha autonomia decisionale è automaticamente meno affidabile e produttivo. Eppure basterebbe poco, basterebbe impostare il lavoro sotto forma di obiettivi da raggiungere con scadenze precise, ma questo richiederebbe un'organizzazione che la maggior parte dei dirigenti non è in grado di realizzare. Sorge il dubbio quindi che per sopperire all’incapacità di chi comanda, di ricoprire un ruolo organizzativo per cui è strapagato, finiscano per rimetterci i dipendenti, che continueranno ancora per molto tempo a lavorare come se fossero appena usciti dalla prima rivoluzione industriale.
Dall’articolo "Lo smart working e i dirigenti incapaci" di Francesco Narmenni
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juliusnovachrono · 2 years
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se mi trovo tra le mani il fonico strapagato dell'ariston che si sta facendo le pugnette anziché fare il proprio lavoro...
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rebelandoutlawrock · 21 days
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Non dovrebbe esserci una tassa sul possesso, su nessun bene, perchè quello che ho, io l'ho comprato, pagato e strapagato, quindi è mio e non dovrei continuare a pagarlo annualmente. La tassa sulla proprietà è davvero come il pizzo imposto dalla mafia. Per me sarebbe molto più che abbastanza, per capire che è mafioso pure lo stato? Soprattutto lo Stato!
lan ✍️
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lettieriletti · 1 year
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Siamo come scintille
Siamo come scintille - Non indicatemi la strada, mi basta una mappa che le contenga tutte.
Scià è una instapoet di 16 anni, ha due milioni di follower e di sé mostra solo un’ombra. Gregorio è uno scrittore cinquantacinquenne che ha all’attivo un solo romanzo di straordinario successo, pubblicato ormai trent’anni fa – un miracolo editoriale che non si è più ripetuto. Ecco perché, quando arriva la proposta di un editore, accetta di fare da ghost writer (strapagato) di Scià e di seguirla…
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kritere · 1 year
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In Arabia non sanno come spendere i soldi: Jota strapagato viene buttato per registrare Luiz Felipe
DIRETTA TV Lo streaming in diretta di questo programma sarà visibile su KRITERE.COM Kritere.com è il servizio gratuito che permette di guardare anche all’estero tutti i canali TV italiani, film on demande e eventi sportivi. 8 Settembre 2023 C’è un episodio che mostra in maniera chiara come il denaro conti davvero poco per i paperoni arabi: un calciatore pagato 30 milioni appena due mesi fa sta…
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Sportitalia - Amerini: "Vlahovic strapagato dalla Juve. Venderlo a quelle cifre non è semplice"
Nel corso di SportitaliaMercato, l'ex centrocampista della Fiorentina Daniele Amerini ha detto la sua sul possibile scambio Vlahovic-Lukaku:   "Credo che i tifosi vengano ascoltati, ma nelle sale dove si decide non stiano a sent …source
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ilmediogorizia · 1 year
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Maltempo a Gorizia
In arrivo i primi ricorsi alla Procura     Non c’è tempesta che lo intimidisca e, anche stavolta, lo sceriffo Muzzatti, dirigente della Polizia Locale del Comune Gorizia, ha dimostrato tutto il suo stoicismo.     Sfidando le intemperie, sfruttando il favore delle tenebre, lo strapagato impiegato comunale, armato del suo personale calibro e di un bilancino da frutta, si è precipitato a misurare…
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mariuskalander · 1 year
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La sinistra piange per Fabio Fazio Il miglior sonnifero televisivo Oltre che strapagato #FabioFazio
— Mario Calandra (@MariusKalander) May 14, 2023
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nonsololibri · 1 year
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Review tour"Facciamo finta che non finirà " Elena Armas
Buongiorno lettori e lettrici. Oggi vi invito a tuffarvi in questo aroma romantico, forse un po’ troppo. Trama: The American Roommate Experiment Dall’autrice del bestseller mondiale Facciamo finta che mi ami Il fenomeno romantico di TikTok Oltre 200 milioni di visualizzazioni Rosie Graham ha un segreto. Anzi, ne ha diversi. Ha appena lasciato un lavoro strapagato per dedicarsi a un altro…
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chez-mimich · 2 years
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BABYLON SECONDO CHAZELLE
Sembra ormai che le “riflessioni cinematografiche” sul cinema si moltiplichino all’infinito: è appena uscito nelle sale “The Fabelmans” di Steven Spielberg , ed ecco arrivare anche “Babylon” di Damien Chazelle. Che dire del caravanserraglio del regista di “La la Land”? Difficile scriverne, ma anche difficile vederlo senza farsi venire il mal di testa, o anche il voltastomaco per i più deboli .Il racconto prende le mosse nella Los Angeles del 1926, dove il cinema sta vivendo il primo dei suoi periodi d’oro. La vicenda narrata è quella di quattro personaggi: Jack Conrad strapagato attore dalla vita spericolata fatta di donne, alcol, cocaina e ruoli cinematografici; Nellie LaRoy, aspirante attrice prima e affermata dopo che, come sopra, rincorre successi ed eccessi; Manny Torres, ispano-americano anche lui aspirante attore, trovarobe e factotum dei set; Sidney Palmer, jazzista prima e attore dopo. I quattro personaggi vengono centrifugati a dovere dal delirio di onnipotenza di Chazelle che, partito con l’ambizione di scrivere la storia cinematografica del cinema, finisce col costruire un film-incubo dove tutto si aggroviglia, in un frastornante calembour di eccessi (eccessi eccessivi), in una paccottiglia che vorrebbe sembrare un colossal per ambizione, ma che finisce con essere un baraccone dove si raccoglie di tutto: dai fratelli Lumière alla fine del cinema muto e al conseguente avvento del sonoro, dallo splatter più ridicolo fino al sentimentalismo di maniera. Tre ore di film, delle quali almeno due del tutto superflue, condite da una colonna sonora di finto jazz composta da Justin Hurwitz che dopo “La La Land” si è un po’ montato la testa, decidendo che la musica della Los Angels anni Venti, fosse la sua. Particolare menzione (si fa per dire) al finale che spara negli occhi dello spettatore le più famose sequenze della storia del cinema universale, inframezzate da schermate blu elettrico e verde pisello, in una sorta di gran finale di uno spettacolo pirotecnico in una festa di paese. I tempi di “Effetto notte” sono passati e forse senza che Damien Chazelle abbia mai visto Truffaut…
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monicadeola · 2 years
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Sapete quanti libri di autori stranieri vengono pubblicati ogni anno in Italia? Non solo narrativa e letteratura per l’infanzia. Parliamo di saggi, ricerche, testi scolastici, manuali. Se non ne avete idea, siete in buona compagnia. Sappiamo però che nel 2020, ultimo dato disponibile, i nostri editori hanno comprato 9.127 titoli all’estero. L’Italia è uno dei paesi più «aperti» alla cultura del mondo. Tutto questo grazie a un piccolo, agguerrito e sfruttato esercito di traduttori. Che non è un mestiere che si improvvisa, ma in compenso viene affidato a volte con una certa leggerezza. Le stupidaggini da traduzioni dilettantesche formano una biblioteca a parte.
Dei traduttori professionisti sappiamo che sono circa 1500, guadagnano una miseria, in media 15.000-18.000 euro l’anno e l’85 per cento di loro sono donne. Ma professionalità alta e stipendi bassi, se parliamo di genere femminile, non stupisce nessuno. Ora i traduttori si sono stancati. Strade-Sindacato dei traduttori editoriali, insieme ad Autori di Immagini, Associazione Italiana Traduttori e Interpreti, Associazione Nazionale Italiana Traduttori e Interpreti e Associazione Italiana Scrittori Ragazzi, ha inviato una lettera ai componenti delle commissioni Cultura e Lavoro di Camera e Senato, e relativi ministri, con un appello per migliorare le condizioni in cui operano.
Le loro sono richieste pazzesche: «Compensi adeguati e proporzionati, partecipazione ai proventi, trasparenza sulle copie vendute e istituzione di un fondo di 5 milioni di euro finalizzato al sostegno dei traduttori e del libro». Il documento verrà presentato il 9 dicembre a Roma alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria «Più Libri più liberi». Dove una gran parte dei libri li potremo leggere grazie al loro lavoro, essenziale ma non proprio strapagato. E se tutti gli editori (pochi lo fanno) mettessero il nome del traduttore sulle copertine? Tanto per cominciare.
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der-papero · 4 years
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Salve! Perdoni la domanda così diretta, sono solo molto curioso. Lei che lavoro fa?
Buon pomeriggio, Anon :)
La domanda non necessita di scuse, sono sempre ben accolte.
Siccome non ricordavo più la definizione, sono andato sul mio portale aziendale a cercare, tra i mille dati, quale fosse la mia qualifica.
Ebbene, c’è scritto:
Senior Developer, Toolchain Engineer, Analytics Development & Cross Engineering Support, QA Department
Ora, secondo me, non si capisce una fava da tutta quella roba là, quindi lo scrivo con parole mie.
Scrivo tanto di quel codice da fare in modo che le cose non vadano a puttane, e faccio in modo che altri possano fare il loro lavoro (diciamo che, se una persona fa il meccanico, io sono quello che gli costruisce il ponte sollevatore per le auto).
Ecco, mi piace mooolto di più così :)
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