Tumgik
#corteggiamento
scogito · 6 months
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[Un commento a proposito del corteggiamento...]
Penso che terrestri simili fanno parte del club minima spesa massima resa. Non li biasimo, sono anche le "donne" ad averli abituati così.
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umi-no-onnanoko · 2 months
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Sarebbe bello tornare ai tempi in cui ancora si aveva la pazienza ed il romanticismo necessari per corteggiare, quando ancora si sapeva il significato della parola ed il modo giusto per farlo senza diventare volgari oppure oggettificati.
Quando si intingeva la penna nel calamaio, si prendevano carta e penna, ci si sedeva allo scrittorio, al tavolino o si cercava una superficie piana, alla luce del sole, al lume di una candela o al bagliore fioco di una lampada.
Si scrivevano le proprie giornate, sensazioni e sentimenti, si affidavano alle pagine, al profumi con con si profumava la carta, al colore dell'inchiostro, alla ruvidezza della carta da lettere scelta, alla busta e poi ai postini il compito di recapitare quel piccolo scorcio di noi e si attendeva trepidanti la consegna della missiva e la risposta della persona cara.
Si aprivano le buste con emozione, con cura le si conservava e le si leggeva e rileggeva fino talvolta a sgualcirle.
Si raccoglievano sassolini di fiori dai campi e li si portava alla propria bella affinché ne apprezzasse il profumo ed i colori, vi si adornasse i capelli o li inserisse in un vaso.
Lavorando a maglia si creavano sciarpe, maglioni, calzini da regalare al proprio innamorato per tenerlo bene al caldo nei periodi invernali.
Conservare i soldi per comprare qualche dolce speciale, frutto, libro da portare come presente.
Si divideva la frutta colta da un giardino, la stessa coperta o lo stesso ombrello durante i tragitti delle passeggiate.
Si aspettavano treni, navi, aerei per rivedersi dopo periodi in cui si era stati lontani e ci si amava anche senza nulla, senza soldi, senza auto, senza telefono, senza un tetto; si lavorava insieme per ottenerli e non importava altro che ci fosse l'altra persona.
Sarebbe bello tornare a regalare amore invece che cellulari, coprirsi con lo stesso ombrello invece che con due differenti, tenersi per mano invece che averle occupate a messaggiare.
Tornarsi a vivere e scoprire, vedersi mutare con il tempo e le stagioni, sarebbe bello tornare ad essere umani.
-umi-no-onnanoko ( @umi-no-onnanoko )
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amore-perso · 9 months
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Era una sera invernale come tante, fuori era innevato e lui, un ragazzo che per tanti, troppi anni, aveva fatto parte della mia vita, a intermittenza s'intende, mi invitò a casa sua, accettai. Non è mai stato uno che soffriva il freddo, girava a maniche corte e pantaloncini, io, invece, rimasi con il cappotto anche una volta entrata al caldo, ero congelata. Voleva alleggerirmi e mi accese la stufa al massimo, mi riscaldai subito e appena appesi il cappotto alla sedia notai il suo sguardo addosso: mi guardava come non faceva da tanto, si sorprese della mia bellezza, che io percepivo sempre come minima. Quella sera ero struccata e scompigliata dopo una lunga giornata di lavoro, mi percepivo come orrenda, ma il suo sguardo mi mise a mio agio, mi calmai e non pensai più a nient'altro. Parlammo, ridemmo e scherzammo, si fece tardi, un po' troppo per tornare a casa, io ero così stanca che mi si chiudevano gli occhi, motivo per cui mi offrí il suo letto, uno di quelli piccoli, per gli ospiti, in una cameretta che forse una volta era stata la sua, piena di orsacchiotti e peluche. Lo ringraziai e cominciai a disfarlo, pronta per mettermici dentro per stare calda e morbida. Dietro di me vidi un'ombra, era lui, appoggiato alla porta che mi fece segno di mettermi a letto, "forse ricorda dei miei problemi ad addormentarmi e cerca di farmi rilassare il più possibile" pensai. Era solito venire a casa mia per farmi addormentare nelle notti in cui non riuscivo ad affrontare l'insonnia: mi abbracciava, mi raccontava una storia e andava via, lasciandomi dormire tranquilla. Pensai che quella sera il suo intento fosse lo stesso perché si mise accanto a me e mi abbracciò da dietro, gesto che ho sempre amato dato che mi faceva sentire protetta. Non parlò, allora mi preoccupai e gli chiesi il motivo di tanto silenzio, lui amava parlare, non dei suoi pensieri, sentimenti o emozioni, ma di molte cose in generale sì. Mi rispose che si stava concentrando su ciò che sentiva "e cosa senti?" -gli chiesi pronta- "cerchi sempre di indagare su ciò che pensano gli altri, perché non me lo dici tu?". Rimasi di pietra, io non provavo nulla. Non provavo nulla perché avevo provato troppo per lui in passato ed era sparito spesso ogni volta che io mi ero lasciata andare nei suoi confronti, ritornando poco dopo cercando di riconquistarmi. Era il suo intento ogni volta, per cui poteva funzionare massimo due volte, non di più, motivo per cui ogni volta rimanevo disponibile per lui senza mai farmi coinvolgere totalmente, perché mi piaceva passare il tempo in quel modo, a flirtare con lui, sentirmi desiderata e sfidarlo in continuazione senza sentirmi oggetto del suo piacere, ma giocando al suo gioco.
Si schiarí la voce- "non ti sembra pazzesco questo nostro stuzzicarci? Continuiamo a corteggiarci come il primo giorno a distanza di 10 anni" -rimasi sorpresa ma ancora in silenzio, ero troppo stanca per avere la mia solita capacità di rispondere a tono anche a qualcosa di così semplice e continuò- "quando ho saputo che eravamo nella stessa città ho fatto di tutto per vederti perché sentirti è l'unico regalo che voglio". Approfittai di questo appiglio per fargli notare che un regalo è qualcosa che si dona totalmente perché poi appartiene a quella persona, di risposta "e tu a chi vuoi appartenere?". Cominciò a diminuire il sonno e in tono dissi "a chi mi sappia tenere", ed ecco che cominciava il nostro flirt fatto di botta e risposta in tono di sfida quando lui disse "ho dei lacci morbidi, meravigliosi fatti di rispetto, eros, feeling, fiducia e poesia...". Era tutto vero, lui era tutto quello, la fiducia mancava da parte mia, ma quelle erano le sue qualità, mi accendeva un fuoco dentro e la mente si fermò subito all'aggettivo morbido. Quanto mi conosceva, ricordava del mio tenere senza stringere, lacci morbidi, appartenere senza togliere libertà, poesia, pensieri... La conversazione, l'intimità di parlare a letto abbracciati, la tranquillità della notte e del sonno che mi cullava, tutto mi stava inebriando e lui lo notava "non è meraviglioso che dopo anni tu ti sorprenda ancora delle mie frasi?" - "è solo perché sono attenta ai dettagli, sono quelli che mi sorprendono" - "ed è questo che ti rende speciale"- cominciò con il suo essere classicista- "sai cosa significa speciale?" - "so che vuoi spiegarmelo tu con le tue parole" - "ma le mie parole hanno un effetto particolare su di te". Anche qui aveva ragione, le parole avevano un potente effetto su di me, mi davano un input da cui partire con la fantasia e la mia mente ci lavorava a più riprese rendendole eterne. "Non vorrei sprecare tutto ora" -continuò- "puoi considerarlo come l'amo che mi farà abboccare anche questa volta" -gli dissi- "peccato che resto infilzato io" -rispose. Non avevo mai notato la sua fragilità, in quella frase si mise a nudo, è come se avesse gettato la sua armatura fatta di flirt, sfide e risposte a tono per parlare seriamente.
Continua...
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ross-nekochan · 3 months
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Ciao Ross, nel post sul catcalling e gli approcci non graditi leggevo ridendo il tuo commento dove scrivi che nei club non ti si filano perché era esattamente quello che mi capitava: ti vesti bene, prendi un drink pessimo e strapagato e nulla, finisce che il giorno dopo in hangover trovi qualcuno al supermercato che ti fa smancerie. Stavo pensando che ci sono sempre stati momenti e luoghi sociali in cui era consolidata l'usanza e la possibilità di approcciare l'altro, con modalità chiaramente molto diverse da oggi. Siamo rimasti abbastanza orfani di belle maniere, il galateo non è più in uso, pratichiamo gesti non sempre recepiti e ne facciamo letture non sempre corrette. Mi diceva un amico, ma io che a ballare non ci vado e sono timido, pare brutto se cerco di conversare alla fermata del bus? Perciò, ti domando. Metti che non stessi ascoltando musica, metti che un uomo in modo educato e cortese tenti un approccio solo verbale, come lo giudicheresti?
Ciao!
Grazie del messaggio (super carino, tra l'altro!) perché a quanto pare c'è bisogno di chiarire qualcosa.
Prima di tutto: non è importante il luogo ma i MODI (o "il galateo" come lo hai definito tu).
Come hai accennato, la società è fatta di convenzioni sociali e ogni luogo ha delle regole in cui è permesso fare o non fare determinate cose.
Mi rendo conto che la società di oggi stia diventando sempre più complicata e che molto spesso avvengono moltissimi fraintendimenti...
PERÒ!
Se quel (o qualsiasi) ragazzo mi avesse beccata senza cuffie e mi avesse approcciato in modi più "normali", sicuramente me lo sarei filato.
A ripensarci non sono nemmeno state troppo le cuffie il problema perché, come è successo, ho stoppato la musica e l'ho guardato in faccia... però, ecco, che tu mi dici come ti chiami, io che cazzo ti devo dire? E sti cazzi?!
Mi rendo conto che non sia per niente facile, ma un approccio più naturale sarebbe stato fantastico (tipo chiedendo da dove vengo, ad esempio). Una volta una vecchietta nel treno ha fatto esattamente la stessa cosa di quel ragazzo: si è messa a parlare con me mentre avevo le cuffie, ma mi ha fatto tutt'altre domande (di dove sei, dove scendi ecc)... l'avesse fatto il ragazzo non vedo perché avrei dovuto ignorarlo!
Quindi dì al tuo amico che è assolutamente okay non andare ai club (io ci sarò andata 5 volte in tutta la mia vita) e voler approcciare lo stesso in posti random, solo bisogna pensare bene a come non passare per un deficiente... lo so, è difficile, però a volte basta un sorriso o un'affermazione stupida (tipo al supermercato: "anche io compro/mi piace questo prodotto!") per creare un'atmosfera completamente diversa.
Ovviamente io non sono laureata in corteggiamento o approccio (ricevuto meno di 5 volte mi sa + pagherei oro per imparare come si fa lol), ma questi sono i miei pensieri al riguardo. :)
Ciaooo~
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gregor-samsung · 1 year
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“ Le foglie si stavano già diradando. "L'autunno, l'autunno è vicino," dicevamo scuotendo la testa. All'improvviso trillò un campanello, e su un tendone, alle cui porte gridavano "correte a vedere" si accese una scritta di luci colorate: Fotografia animata. Per entrarci ci volevano dei biglietti a parte, ci consultammo e li comprammo. Dentro c'erano delle sedie, di fronte vi era appesa una tela, e quando tutti si furono seduti la luce si spense, il pianoforte e il violino presero a suonare, e noi vedemmo Giuditta e Oloferne, dramma storico a colori. Colpiti, ci guardammo. Le persone dipinte sul quadro si muovevano e i rami degli alberi disegnati si muovevano pure loro. Al mattino, mentre mi accingevo a scrivere a Serge di Giuditta, Evgenija entrò e mi diede un biglietto arrotolato a forma di tubicino. "Vi è piaciuta la fotografia viva?" mi scrivevano. "Ero seduta dietro di voi. Permettetemi di fare la vostra conoscenza. S." La compositrice di questa lettera attendeva una risposta seduta sulla panchina davanti a casa, e quando uscii dal portone si alzò. "Sono Stefanija Grikjupel'," sì presentò, e facemmo quattro passi. Ammirammo la ciambella di rame sulla porta della panetteria e la chiesa di zucchero. "Il mio amico Serge è partito per Jalta," raccontai, "invece Andrej Kondrat'ev è in colonia. Potrei starci anch'io per un po', ma Andrej non mi va molto a genio perché vuole sempre dire la sua su tutto." Venne fuori che anche Stefanija Grikjupel' stava per cominciare la scuola, e aveva una paura tremenda che fosse difficile: i numeri arabi, comporre composizioni. Contenti l'uno dell'altro ci separammo. Avvicinandomi al mio cancelletto vidi un funerale: portatori di fiaccole in grossi sai bianchi, carri con la cupola decorata da una corona, dietro il carro la vedova. Vasja Strižkin le dava il braccio. Quando maman tornò, mi presi una bella sgridata. Mi proibì gli incontri con Stefanija e la definì una corruttrice. La Čigil'deeva, che era venuta a sentire, prese le mie difese: "Ma è una cosa così naturale," disse e si mise a pensare non so cosa. Sorridendo salì di sopra e mi portò Gentilezza per gentilezza. "Te lo regalo," mi disse. “
Leonid Dobyčin, La città di enne, traduzione e postfazione di Pia Pera, Feltrinelli (collana I Narratori), 1995¹; pp. 49-50.
[Edizione originale: Город Эн, Krasnaya Nov editore, Mosca, 1934]
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dodematt · 1 year
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Vieni qua, ti scaldo le mani, gli soffio sopra un po’ di dolcezza, ne hai bisogno, lo vedo dai tuoi occhi.
I tuoi occhi parlano, lo sapevi?
Oggi hai davvero bisogno di qualcuno che ti sorregga il mento, che ti sollevi quel viso e ti porti a vedere qualcosa di rassicurante.
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unabashedqueenfury · 1 year
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Reign 2013-2017/01-01
Mary and Francis
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Voi siete il più garbato giovinetto
Che in cielo e 'n terra si possa trovare;
Siete vezzoso, e non siete brunetto;
Siete d'un gentil sangue naturale;
Avete un gentil sangue e un gentil riso,
Fareste innamorare il Paradiso.
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(Giuseppe Tigri, from "Canti popolari toscani ", Bontà e Bellezza dell'Uomo, 1856)
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dominousworld · 7 months
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EDUCARE AL BUON CORTEGGIAMENTO
EDUCARE AL BUON CORTEGGIAMENTO
a cura di Sandro Consolato “…è essenziale educarsi, ed educare soprattutto il giovane, ad un corretto rapporto con l’essere femminile. Aggiungo che questo essere va trattato con la benevolenza, la delicatezza, l’amore che le è dovuto. Dobbiamo educare il giovane al buon corteggiamento e stimolare in lui il desiderio di proteggere la donna, ma non perché ella sia in effetto più debole o meno di…
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smokingago · 8 months
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Il corteggiamento tra due belle menti,
è come una partita a scacchi...
Puoi pure avere fatto mille mosse giuste,
ma se ne sbagli una, sei rovinato.
Per questo che, quando si “sfidano”
due belle menti, bisogna saper aspettare,
riflettere a lungo prima di ogni “mossa”.
Non serve essere frettolosi,
la fretta è per chi è alla ricerca di relazioni
mordi e fuggi, promiscue, di circostanza.
Io cerco altro, io cerco l'unicità
e l'unicità si conquista solo con la pazienza,
con il silenzio, con l'attesa...
Autore sconosciuto
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be-appy-71 · 16 days
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Non esiste nessuna felicità senza complicità.o complicitá...
Ci sono tanti modi per amare, il migliore è dimostrarlo, le donne amano gli uomini di parola, non di parole
Per fare sesso ci vuole passione, intrigo, corteggiamento, curiosità,tanti ingredienti che,
dovrebbero rendere il tutto un continuo desiderio di appartenersi... il sesso è
soprattutto esigenza della testa,di cuore... esigenza di sentire odori, sapori,tatto....fino a godere uno dentro l'altro....♠️🔥
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susieporta · 2 months
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“È sbagliato pensare che l'amore sia frutto di una lunga conoscenza e di un tenace corteggiamento. L'amore è la sorgente dell'affinità spirituale e se tale affinità non nasce all'istante, non potrà svilupparsi nel corso degli anni e neanche delle generazioni.”
*Khalil Gibran*
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scogito · 2 years
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"Il lancio di ChatGPT di OpenAI questo mese ha inaugurato una nuova era — di feed social intasati di schermate e discussioni sul chatbot e sui suoi usi apparentemente infiniti. I TikTokker non hanno esitato a divulgare come stanno usando ChatGPT: per inviare messaggi alle partite di Tinder.
Usare l'intelligenza artificiale nelle app di appuntamenti non è una novità. Per anni, i programmatori hanno cercato di gamificare ulteriormente il gioco di trovare l'amore sul telefono. Questi utenti di Tinder hanno creato bot per scorrere e inviare messaggi per loro e possono farlo con centinaia di utenti alla volta. Non sorprende che Tinder vieti gli utenti che lo fanno, ma anche l'app stessa utilizza l'intelligenza artificiale per generare spunti di conversazione.
Coloro che utilizzano ChatGPT, tuttavia, stanno facendo un po' più di sforzo manuale. Una volta che si abbinano a qualcuno, chiedono a ChatGPT un messaggio di apertura basato sui loro interessi. Quindi copiano e incollano l'output e lo inviano alla loro corrispondenza. E onestamente? Da quello che la gente pubblica su TikTok, funziona."
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Conversazioni affidate ai bot. Per una massa di pigri e demotivati la tecnologia li aiuta nella pesca.
Se prima il corteggiamento era una farsa, ormai è bruciato insieme all'investimento emotivo. L'era del 'basta che respiri' raggiunge l'apice e si conforta davanti a chi non ha gusti, valori, né opinioni personali.
Quando non sai chi sei non sai nemmeno cosa fartene della sanità mentale o della gioia di scegliere.
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idettaglihere · 3 months
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io donna miserabile penosa che si fa il viaggio di ritorno da lavoro piangendo a dirotto dopo aver salutato per l'ultima volta il collega per il quale ha una cotta enorme e non le avrebbe mai potuto dare nulla visto che ha famiglia nonostante gesti di corteggiamento durati per mesi
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lastrega71 · 9 months
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"Corteggiamento"
Inusuale come parola forse ma... a me piace da morire!
🥰
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cywo-61 · 5 months
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Dov'è finito il corteggiamento di una volta fatto di sguardi, sorrisi e quel timido abbassare lo sguardo...per poi guardarsi dritto negli occhi, che raccontavano tutto un universo d'amore.
cywo
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instabileatrofia · 6 months
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Il corteggiamento
I.S.A.
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Do not remove the captions pls.
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