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#ciliegi giapponesi
feddycake · 1 year
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Dato che al momento i ciliegi in fiori Giapponesi e Coreani sono molto lontani (e non solo geograficamente) meglio godersi quelli letteralmente dietro casa 🤪🌸🌸🌸 #ciliegiinfiore #lavenariareale #sorelle (presso La Reggia Venaria Reale) https://www.instagram.com/p/CqVvrDootTV/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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personal-reporter · 9 months
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L’inverno in Giappone
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Il Giappone in inverno è qualcosa di magico tra sculture di ghiaccio, luminarie e fuochi d'artificio, infatti i primi fiocchi di neve sono spesso un simbolo della festa nell'arcipelago. L'inverno è il momento ideale per ammirare il Monte Fuji, che si presenta innevato e privo delle nuvole, mentre la zone più belle del Giappone sono coperte da una leggera coltre di neve, come Kenroku-en a Kanazawa o Kinkaku-ji a Kyoto, che si possono visitare in tutta tranquillità. In inverno, gli ume, o susini giapponesi, fioriscono a febbraio e hanno un bel rosa pallido prima della famosa fioritura dei ciliegi. Il Giappone è diventato una destinazione di punta per gli appassionati di sci, attratti dalle sue eccezionali condizioni di neve e dai suoi magnifici paesaggi, in zone come Niseko a Hokkaido e Hakuba a Honshu con  una stagione che va da dicembre ad aprile. Ma ò'inverno è anche il periodo ideale per approfittare delle sorgenti termali giapponesi note come onsen, in particolare dei bagni all'aperto o rotenburo. Le yuki matsuri, o feste della neve, sono il momento culminante della stagione invernale, soprattutto nel nord del Paese, la più nota è il festival della neve di Sapporo, sull'isola di Hokkaido dove ogni anno, a febbraio, più di 250 sculture di neve e ghiaccio riempiono le strade della città. L'attrattiva del festival risiede soprattutto nel modo in cui vengono allestite le sculture, alcune delle quali superano i 15 metri di altezza, con un meraviglioso gioco di luci tra  animali fantastici, scene di vita quotidiana, affreschi e monumenti storici, ma anche celebrità giapponesi del momento o personaggi di anime oltre a molte altre attività, come concerti, giochi da tavolo e una deliziosa varietà di bancarelle di specialità locali. L'inverno è anche un momento di festa e, sebbene in Giappone non si festeggi necessariamente il Natale, il Capodanno,  è un momento molto importante per le famiglie per riunirsi e condividere momenti famigliari e spirituali. Già prima dell'inizio del nuovo anno, i giapponesi ripuliscono le loro case, le stuoie del tatami vengono scrollate, i tappeti arieggiati ed è di buon auspicio sostituire gli oggetti rotti per dare alle divinità del nuovo anno il benvenuto, tutti i debiti devono essere pagati e gli affari in sospeso devono essere conclusi. Poi le case vengono decorate con kadomatsu, composizioni floreali fatte di bambù e pino, come simbolo di salute e longevità. Le famiglie assaporano il toso, un sakè speziato che garantisce la salute, e si preparano alle preghiere e, al posto dei dodici colpi della mezzanotte, i giapponesi ascoltano i 108 colpi della campana del tempio. Nel culto shintoista,la divinità del nuovo anno arriva con il primo raggio di sole, leggenda che spinge molti giapponesi a cercare un punto di osservazione elevato per sfruttare al meglio il momento. L'usanza più divertente dell'inizio dell'anno è il pacchetto a sorpresa noto come fukubukuro, dove alcuni di essi possono contenere un telefono, un computer, un viaggio, un'auto o addirittura una casa. Per celebrare il nuovo anno, i festeggiamenti a Kobe partono la mattina del 31 gennaio con uno spettacolo di danza acrobatica cinese. Nella cucina del Giappone l'inverno è la stagione del nabemono, un incrocio tra fonduta cinese e pot-au-feu,  composto da cavolo cinese, tofu, funghi,  noodles, pesce e le fette sottili di carne (manzo, maiale), il tutto cotto in un brodo a base di pesce o alghe. Read the full article
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La dea della Montagna
Nel Pantheon dei Kami giapponesi, sino a non tanto tempo fa, una delle più importanti divinità shinto di un Paese prevalentemente montagnoso, non poteva che essere Yama-no-kami, la dea della Montagna. E il Fujiyama, come tutte le montagne, sue dimore terrestri, erano considerate spazio sacro ed inviolabile. Il simbolo a lei correlato erano i fiori di ciliegio, ma solo quelli di montagna - i yamazakura - con cui la popolazione dedita all'agricoltura effettuava presagi sul raccolto autunnale del riso; infatti, se con la neve primaverile, i petali cadevano prematuramente, ciò era considerato di cattivo auspicio. Venne così istituita come speciale preghiera o rituale, affinché i petali dei ciliegi durassero a lungo, una festa dei fiori (chiamata "hana-e-shiki") che veniva celebrata sin dall'VIII secolo presso la corte imperiale, e in numerosi santuari e templi. In seguito a questa forma di rituale, per un uso divinatorio personale, la gente iniziò a piantare alberi di ciliegio anche nei propri cortili.
Sebbene Yama-no-kami sia generalmente considerato una dea o una divinità femminile, però, possono essere di due tipi diversi: uno è adorato da cacciatori, taglialegna e carbonai, mentre l'altro è la divinità dell'agricoltura che scende dalle montagne ed è venerata dai contadini.
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crazy-so-na-sega · 1 year
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Sakura: tutto ciò che si deve sapere sui ciliegi giapponesi in fiore
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ma che cazzo di problema hanno i giapponesi coi ciliegi in fiore....;-)
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Il Giardino di Ninfa
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Il Giardino di Ninfa è considerato dal New York Times "Il giardino più bello e romantico del mondo". E’ puramente un’oasi realizzata dalla famiglia Caetani, sulle rovine dell'omonima città medievale, uno splendido esempio di poesia e architettura medievale che sorge in provincia di Latina.
Il giardino raccoglie gli occhi, lo spirito e l’ispirazione di molte creazioni di poeti e scrittori amati della letteratura come Virgina Woolf, Truman Capote, Ungaretti, Moravia che hanno calpestato la stessa terra dove potremmo passare anche noi andando a visitare il giardino!
L’antica cittadina, dove oggi sorge l’oasi, ebbe una vita travagliata a partire già dalla fine del ‘300: spesso contesa da varie casate venne più volte distrutta e ricostruita, oppure devastata dalla malaria di quel periodo. Solo verso la fine dell’800, dopo tanti secoli, i Caetani (che avevano conquistato questo territorio nel 1298) ritornarono sui possedimenti. Ricrearono quasi da capo tutto ciò che concerne l’ambiente naturale, piantando i primi cipressi, lecci, faggi, rose e restaurando alcune rovine, dando vita ad un giardino in stile anglosassone, dall’aspetto romantico. Nonostante ciò, però, il grande fascino che mostra oggi il giardino di Ninfa è dovuto grazie alla sensibilità di Marguerite Chapin e sua figlia Leila.
All’interno del giardino di 8 ettari si possono ammirare oltre 1300 specie di piante tra cui 19 varietà di magnolia, betulle, iris acquatici e aceri giapponesi. A primavera, i ciliegi ornamentali fioriscono creando un'atmosfera fiabesca.
Il periodo migliore per la visita di questo luogo maestoso è sicuramente nei mesi di Aprile e Maggio in cui avviene la fioritura al massimo splendore.
A poco più di un’ora da Roma, non perdere l’occasione di visitare questa meraviglia naturale, soggiornando in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B and breakfast Roma centro.
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sempredirebanzai · 4 years
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Fioritura dei ciliegi in Giappone: rilasciate già le previsioni primavera 2021
Fioritura dei ciliegi in Giappone: rilasciate già le previsioni primavera 2021
Fioritura dei ciliegi in Giappone: rilasciate già le previsioni primavera 2021 Quello in corso è stato un inverno molto freddo in Giappone, con abbondanti nevicate un po’ ovunque. Sembra però che non si trascinerà ancora per molto. La Japan Meteorological Corporation ha già rilasciato le previsioni della fioritura dei ciliegi in Giappone per la prossima primavera il 2021. Da quello che è stato…
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aliciaandcompany · 4 years
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A proposito di sakura
Come in Italia (e altre parti del mondo) ogni emittente televisiva fornisce le previsioni del meteo, in Giappone, la Japan Weather Association - già a partire da gennaio - dirama le previsioni per la fioritura dei ciliegi, chiamata “sakura zensen” (il fronte dei fiori di ciliegio) nelle principali città del Giappone, indicando il giorno in cui pressappoco inizieranno a sbocciare, sino ai giorni in cui si verifica la piena fioritura.
Ho letto che sono Prunus serrulata, alberi ornamentali di varie qualità con fiori a 5 o più petali, e non producono frutti (come le piante del Prunus Avium e del Prunus Cerasus). I primi fiori dei sakura sbocciano a gennaio sull'isola di Okinawa, nell'estremo sud dell'arcipelago, raggiungendo Sapporo e il nord di Hokkaido a maggio, come un'onda profumata e colorata di sfumature di un rosa più o meno intenso. Intorno al 21 marzo, la fioritura raggiunge il pieno del suo splendore e vengono organizzati viaggi turistici per ammirarne lo spettacolo incantevole.
Però, unendo l'utile al “dilettevole”, io avrei piantato soprattutto ciliegi da frutta… Sono troppo buone le ciliegie!
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weirdesplinder · 2 years
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Romanzi giapponesi o dal sapore giapponese
Se come me anche a voi ogni tanto nella lettura viene voglia di provare qualcosa di nuovo, e leggere romanzi dal sapore esotico, di autori orientali o ambientati in paesi orientali di cui spesso si legge fin troppo poco, questo post potrebbe fare per voi.
Da fan del Giappone, essendo cresciuta a pane, nutella e cartoni giapponesi, ho creato una brevissima lista di romanzi di uatori giapponesi o ambientati in Giappone che vi consiglio di leggere.
Nella lista non trovere autori famosi come Banana Yoshimoto o Haruki Murakami, di cui vi ho già parlato precedentemente in altri post e che tutti consigliano, ho cercato di presentarvi qualcosa di nuovo, o meglio di meno conosciuto.
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Namiko e i giardini di Kyoto, di Andreas Sechè
Link: https://www.amazon.it/Namiko-giardini-Kyoto-Andreas-S%C3%A9ch%C3%A9/dp/8804746114/
Trama: Quando un giornalista tedesco di ventinove anni si reca in Giappone per un reportage sull’arte dei giardini, non può certo prevedere che questo viaggio cambierà la sua vita per sempre. Nel corso delle sue passeggiate nei giardini di Kyoto incontra infatti la misteriosa e sensibile studentessa Namiko, custode di un rapporto intimo con la natura, e ne rimane immediatamente affascinato. Ascoltandola ripercorrere l’arte millenaria che rende questi giardini spazi di meditazione e armonia, si rende conto che la donna sussurra e che il tono sommesso della sua voce regala alle parole un’intensità e un significato del tutto nuovi, in grado di toccare le corde più profonde dell’anima. Namiko sussurra non solo con le parole, ma anche con i gesti, lo sguardo e il tatto. Per il giornalista è solo il primo passo di un lungo viaggio, dentro una cultura celata nei caratteri della scrittura e nei tradizionali kúan che il protagonista inizierà a comprendere con l’aiuto del padre di Namiko. Finché una notte, seduto al fianco della giovane donna nel “giardino dei sospiri alla luna” ad ascoltare la melodia di un flauto tradizionale, si troverà a dover prendere una decisione difficile e da cui non potrà tornare indietro.
La mia opinione: Romanzo rosa che definirei minimalista, ma molto poetico. Lo consiglio solo se amate le storie calme e lente, molto riflessive.
La cartella del professore di Hiromi Kawakami  
Link:  https://www.amazon.it/cartella-del-professore-Supercoralli-ebook/dp/B005VOHDKA/
Trama: Tsukiko ha poco meno di quarant'anni. Vive sola, e dopo il lavoro frequenta uno dei tanti piccoli locali di Tòkyo dove con una modica spesa si possono mangiare ottimi manicaretti e bere qualche bicchiere di birra o di sake. E un'abitudine molto diffusa fra gli uomini della metropoli, meno fra le donne. In una di queste occasioni incontra il suo insegnante di giapponese, che riconosce, malgrado i tempi del liceo siano ormai lontani, quando lo sente ordinare le stesse pietanze. Tsukiko e il prof, come lei lo chiama, iniziano a parlare e trovano subito un'intesa nella loro passione per il cibo. I tanti manicaretti della delicata cucina giapponese accompagnano gli incontri mai programmati, ma non per questo meno frequenti, di due persone cosi diverse eppure simili nella quieta accettazione della propria solitudine, e ogni incontro rappresenta un impercettibile avvicinamento, serve a chiarire dubbi e fraintendimenti. Ma la donna fatica a trovare una sua dimensione adulta, e il professore - che è vedovo e ha settanta anni - non riesce a uscire dal suo passato di marito e insegnante. Arriva la stagione dei funghi, le ferie di Capodanno passano senza allegria, poi fioriscono i ciliegi, si organizza una gita che delude le aspettative e termina, come tante serate, nel torpore dell'alcol... Trascorrono cosi due anni. E dopo infiniti appuntamenti, giunge il momento in cui il prof vince il pudore e chiede a Tsukiko se accetterebbe di frequentarlo "con la prospettiva di stringere una relazione amorosa"...   
La mia opinione: questo libro ha avuto un grandissimo successo in Giappone, se non sbaglio ne hanno tratto anche un anime o un manga o una web story. Forse non tratta di un tipo di coppia che noi di solito cercheremmo in un libro data la loro fascia d’età. Ma se non si presta attenzione a quello mentre si legge, il libro funziona veramente come storia d’amore positiva, cosa raraissima nei romanzi degli autori giapponesi.
La voce delle onde, di Yukio Mishima    
Link: https://www.amazon.it/voce-delle-onde-Yukio-Mishima/dp/880788755X/
Trama: Senza mai chetarsi, ora infuriata ora implacabile, la voce delle onde ci accompagna durante tutta la lettura di questo romanzo. Si tratta di una storia d'amore che sulla sponda del mare nasce e si sviluppa, raggiungendo apici di toccante e poetica spontaneità e semplicità. La vita, fatta di coraggio e di sacrificio, di un povero villaggio di pescatori giapponesi è lo sfondo per le uscite sul mare in tempesta, la pesca delle perle e i convegni d'amore di due giovani protagonisti, Shinji e Hatsue, su al tempio di Yashiro, che dall'alto del monte domina l'Isola del canto - Uta-jima - come armoniosamente la chiamano i suoi abitanti.   
La mia opinione: classico della letteratura giapponese ormai consolidato, molto poetico, anche se non proprio ottimista o positivo...siete avvertiti.
                La storia di Genji, di Shikibu Murasaki                 Link: https://www.amazon.it/storia-Genji-Shikibu-Murasaki/dp/8806226533
Trama: I molti amori di Genji lo Splendente, l'arte, la musica, la fortuna e le tragedie inaspettate, le lotte per il potere, l'eleganza e la malinconia del Giappone feudale; un mondo affascinante e impalpabile. Accolta a corte per la sua fama di donna amante della letteratura, Murasaki Shikibu, dama dell'entourage dell'imperatrice Shoshi, compone il Genji monogatari nel primo decennio dopo l'anno mille. Immaginata come intrattenimento per la parte femminile dell'aristocrazia, l'opera di Murasaki non è solo diventata il «classico tra i classici» della letteratura giapponese, ma un classico della letteratura mondiale.      
La mia opinione: non è un semplice romanzo storico, ma il romanzo giapponese più antico che sia giunto fino a noi. Ha  lo stesso fascino delle opere degli csrittori greci dell’epoca classica o del Decamerone o della leggenda di Beowolf.
          Dopo lo spettacolo, di Hirano Keiichiro    
Link: https://www.amazon.it/Dopo-lo-spettacolo-Keiichiro-Hirano/dp/8833530639/
Trama: Può il futuro cambiare il passato? Il chitarrista Makino Satoshi e la giornalista Komine Yoko scoprono una rara intesa, che va ben oltre l'attrazione reciproca. Ma la vita dei due quarantenni è già piena di persone, di eventi, di sentimenti e di paure che rischiano di vanificare il miracolo di quell'incontro. E intanto il mondo si muove intorno a loro, con le sue crisi politiche ed economiche, con le sue guerre e i suoi disastri naturali. Cosa significa affrontare da soli le difficoltà della vita e le proprie insicurezze, pur sapendo che esiste, altrove, qualcuno la cui sola presenza ci rende la persona che vorremmo essere? Hirano ci parla di sentimenti, della percezione di sé, dell'importanza del presente e del modo in cui viviamo le nostre relazioni e ci rapportiamo al mondo che ci circonda.     
La mia opinione: romanzo contemporaneo che non posso definire rosa seppure contenga una stori d’amore , poichè come spesso fanno gli autori giapponesi non considerano l’amore separato dalla società, dalla morale, dalle circostanze e dalla concezione di se stessi. Eppure questo è molto più romantico di molti altri romanzi giapponesi.
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arte-mis-t · 3 years
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Scusa se irrompo nella tua ask così di botto: questa mattina ho finito di leggere l'ultimo libro di Adamsberg di Fred Vargas e ho deciso di cercare, per l'ennesima volta, qualche anima che avesse letto questi libri e ho trovato un blog dedicato sul quale eri taggat*. E nulla sono contenta di aver trovato altr* fans della serie e da quanto ho capito anche di Danglard su Tumblr 🤩
Ma figurati, hai fatto benissimo a scrivere!
Peraltro ho appena curiosato sul tuo blog e niente, fra Danglard, tumblr.calcio e foto di ciliegi giapponesi ci capiamo proprio 🖤
Perché, sì, Danglard è il mio personaggio preferito della serie di Adamsberg, e un personaggio che amo moltissimo in generale. Credo che qui siamo tre in totale ad avere momenti di fissa per lui e per quei libri - io, te e la ragazza del blog che hai trovato, con cui ho parlato un bel po' a un certo punto: è adorabile, abbiamo guardato i film che hanno tratto dai libri in parallelo - perciò è sempre un piacere trovare qualcun altro che ama Adrien.
Per chiacchiere e discussioni su di lui non esitare a scrivermi, sono sempre disponibile!
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katnisshawkeye · 3 years
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Tokyo Soundtrack
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Scheda informativa
Titolo originale: Saundotorakku
Autore: Furukawa Hideo
Editore: Sellerio
Prima edizione: 2003
Pagine: 754
Prezzo: € 18,00
Trama
All’inizio è l’Eden, l’incanto di un’isola in cui l’uomo sembra non aver lasciato traccia. Ma durerà poco, perché al contrario l’attività umana ha stravolto il mondo. Tokyo è diventata una metropoli surriscaldata e impazzita, in cui la natura non ha più regole, i ciliegi sono sempre in fiore, zanzare e insetti trasmettono ogni tipo di malattia tropicale. Tutto è ostile, anche il clima politico: la suscettibilità verso gli stranieri è altissima, l’immigrazione clandestina ha cambiato il volto della società, e va combattuta a ogni costo.
Recensione
Seguendo le avventure dei due giovani protagonisti, sopravvissuti entrambi a due differenti tragedie in mare, Touta e Hitsujiko ci si immerge nell’atmosfera del Giappone del ventunesimo secolo e della sua cultura. Il libro, infatti, ti trasporta nel mondo istruendoti man mano sulle abitudini e nella lingua giapponesi, per farti capire al meglio l’intera storia. Eppure, non è tutto ciliegi in fiore ciò che viene narrato e, anzi, vi si nasconde la crudeltà degli esseri umani nei confronti della Terra e dei suoi stessi abitanti umani. Il libro racconta, infatti, i cambiamenti climatici e la politica da un punto di vista differente da quello a cui noi occidentali siamo abituati, eppure non ci è difficile immedesimarci: ciò che sentiamo ai telegiornali o alla radio, che leggiamo sui quotidiani e che scorriamo sugli schermi di computer e smartphone è esattamente lo stesso. Abbiamo un posto in cui vivere, e pensiamo che sia per sempre. Pensiamo al conquistarlo sempre di più, cercando addirittura di espanderci in quello Spazio oltre a noi, pensando di trovare la soluzione a tutti i nostri problemi. Ma i nostri problemi, così come quelli degli abitanti di Tokyo in questo romanzo distopico, non si spostano “andando in vacanza a Utòpia”. I problemi, dai più semplici ai più complessi, si affrontano per essere risolti: Touta e Hitsujiko, con l’aiuto di Leni e delle ragazze del Theresia, infatti, non vogliono conquistare Tokyo per averla tutta per loro, ma vogliono conquistare la grande metropoli giapponese per ridarle l’apparenza e i valori che da tempo ha perduto nella frenesia di voler far accadere tutto immediatamente. Tokyo Soundtrack riguarda, inoltre, le persone, e in particolare coloro che rimangono emarginati. Si rivolge agli immigrati, regolari e clandestini che siano, che vogliono davvero fare la loro parte nella società, ma si rivolge anche a chi non si vuole conformare alle regole della stessa società, andando a rafforzare l’idea che una buona società non è composta da individui tutti uguali, con le stesse ideologie e la stessa cultura, ma è anzi arricchita dalla diversità. Così come è la natura stessa, protagonista del romanzo sin dall’inizio.
Valutazione
★★★★★ 5/5
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ross-nekochan · 3 years
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Malati mentali 
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passionevegano · 3 years
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Yozakura: la meravigliosa fioritura dei ciliegi giapponesi di notte
Yozakura: la meravigliosa fioritura dei ciliegi giapponesi di notte
Lo spettacolo dei ciliegi in fiore ammirato in Giappone alla luce del giorno, è altrettanto suggestivo di notte. Uno show naturale molto amato in Oriente noto come yozakura. La fioritura dei ciliegi ogni anno attira milioni di persone in Giappone nei mesi primaverili. Il paese si tinge di rosa grazie all’esplosione di questi delicati fiori, che colorano ogni angolo del paese. Per ammirare al…
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personal-reporter · 2 years
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La fioritura giapponese dei ciliegi
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In giapponese  “hanami” significa “ammirare i fiori” e nel paese del Sol Levante la fioritura di primavera è una vera e propria tradizione iniziata 1.300 anni fa, diffusasi poi anche in Europa e negli Stati Uniti. Tutto è iniziato in Giappone nel 700 d.C., dove l’hanami è una tale passione che è addirittura il servizio meteo allerta la popolazione prevedendo quando avverrà la fioritura, così  tutti si mobilitano per prepararsi ai festeggiamenti. I protagonisti dell’hanami sono i fiori di ciliegio, cioè i sakura in giapponese e in misura minore quelli degli alberi di prugne, cioè gli ume, e possono essere ammirati sia di giorno sia di notte. Il fiore di ciliegio, nella cultura giapponese, riveste dei significati molto importanti ed è il simbolo della stagionalità, della caducità della bellezza e, per estensione, della vita. La metafora del sakura è centrale nel buddismo, dove ricorda ogni anno la natura effimera di tutte le cose, anche di quelle apparentemente destinate a durare e i Samurai venivano paragonati ai fiori di ciliegio, dato che la loro vita era magnifica e potente ma sempre pronta a spegnersi nel momento di maggiore vigore. Il bushido, ovvero la morale e la vita dei samurai, ha una simbologia intrecciata con quella del sakura, come il ciliegio mette tutta la sua energia in piccoli fiori modesti, così i samurai con la loro modestia possono formare un’armata molto forte. Allo stesso modo, come il ciliegio può vedere la sua fioritura spazzata via dal vento ma nonostante ciò fiorisce ogni anno, nel bushido si dà tutta la propria energia sapendo che può essere uno sforzo effimero. In battaglia, i samurai affrontavano gli scontri con lo spirito del sakura e ne imitavano l’insegnamento per mettere il massimo impegno e dedizione in ogni cosa, senza che la paura della morte potesse influenzare i propri comportamenti. In tempi più moderni, i fiori di ciliegio erano spesso dipinti sugli aerei delle missioni kamikaze durante la seconda guerra mondiale e i piloti portavano con sé un ramo di ciliegio prima del decollo. Ai giorni nostri, l’ammirazione per il ciliegio e le sue fioriture ma brevi è celebrato attraverso la contemplazione di questi splendidi fiori in diverse parti del Giappone, sia nelle metropoli sia nelle parti lasciate alla natura. La cura millenaria del sakura rende il Giappone una meta di veri e propri pellegrinaggi alla ricerca della località più bella in cui ammirare lo spettacolo di un evento che si ripete ogni anno. La tradizione dell’hanami porta oggi milioni di giapponesi e di turisti nei parchi cittadini e nelle lande della campagna in  party all’aperto che possono consistere in un semplice picnic o anche in una festa vera e propria, con balli, musiche e intrattenimento. Oggi l’hanami non è una prerogativa giapponese ormai è un’usanza anche in molti altri Paesi,  come in Italia (Roma, Lago dell’Eur), in Finlandia (Helsinki, Roihuvuori Cherry Tree Park), in Danimarca (Copenaghen, giardino botanico), in Spagna (Valle del Jerte in Estremadura) e in diversi Stati degli USA, soprattutto a Brooklyn (giardino botanico) e Washington D.C. (lago Tidal Basin), oltre a molte località del Sud-Est asiatico. I ciliegi dell’Eur di Roma e quelli di Washington DC sono stati donati dal Giappone all’Italia e agli Stati Uniti durante il secolo scorso, come segno di pace fra nazioni. Read the full article
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mariaceciliacamozzi · 4 years
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A proposito di ciliegi giapponesi
Come in Italia (e altre parti del mondo) ogni emittente televisiva fornisce le previsioni del meteo, in Giappone, la Japan Weather Association - già a partire da gennaio - dirama le previsioni per la fioritura dei ciliegi, chiamata "sakura zensen" (il fronte dei fiori di ciliegio) nelle principali città del Giappone, indicando il giorno in cui pressappoco inizieranno a sbocciare, sino ai giorni in cui si verifica la piena fioritura.
Ho letto che sono Prunus serrulata, alberi ornamentali di varie qualità con fiori a 5 o più petali, ma non producono frutti (come le piante del Prunus Avium e del Prunus Cerasus). I primi fiori dei sakura sbocciano a gennaio sull'isola di Okinawa, nell'estremo sud dell'arcipelago, raggiungendo Sapporo e il nord di Hokkaido a maggio, come un'onda profumata e colorata di sfumature di un rosa più o meno intenso. Intorno al 21 marzo, la fioritura raggiunge il pieno del suo splendore e vengono organizzati viaggi turistici per ammirarne lo spettacolo incantevole.
Però, unendo l'utile al "dilettevole", io avrei piantato soprattutto ciliegi da frutta... Sono troppo buone le ciliegie! 
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keirauor · 5 years
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01/07/2017 Sakura, first tattoo
~Due Ciliegi innamorati, nati distanti, si guardavano senza potersi toccare.
Li vide una Nuvola, che mossa a compassione, pianse dal dolore ed agitò le loro foglie… ma non fu sufficiente,
i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Tempesta, che mossa a compassione, urlò dal dolore ed agitò i loro rami… ma non fu sufficiente,
i Ciliegi non si toccarono.
Li vide una Montagna, che mossa a compassione, tremò dal dolore ed agitò i loro tronchi… ma non fu sufficiente,
i Ciliegi non si toccarono.
Nuvola, Tempesta e Montagna ignoravano, che sotto la terra, le radici dei Ciliegi erano intrecciate in un abbraccio senza tempo.~ [racconto zen di Anonimo Giapponese]
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[Disegnato da me, tatuato da Zarah]
Con la loro fioritura rapida, questi fiori rappresentano al meglio la bellezza passeggera della vita, uno splendore tanto dirompente quanto effimero che è auspicio di benessere e felicità, ma anche motivo di riflessione. In Giappone con l'Hanami si celebra la rinascita della natura e al tempo stesso la presa di coscienza della caducità delle cose. Quello del ciliegio è un fiore simbolo della nascita, perché capace di crescere prima e in modo più sgargiante degli altri. Allo stesso momento, però, è un fiore tanto delicato e fragile che può essere sradicato da un semplice alito di vento. Un fiore, in fondo, che rappresenta la stessa esistenza umana, che dopo un momento di splendore si stacca dall'albero e torna alla terra, per riconciliarsi simbolicamente con il suolo.
[Un tatuaggio raffigurante i fiori di ciliegio è un inno a un'esistenza da vivere sempre al massimo, assaporando attimo dopo attimo, ma può anche essere un tributo a una persona scomparsa di recente]
Nel simbolismo ritroviamo con maggior frequenza il sakura a cinque petali con evidenti richiami ai cinque orienti del Buddhismo esoterico giapponese (i quattro punti cardinali e il centro), ai cinque elementi sacri giapponesi (terra, acqua, fuoco, aria e vuoto) cui il celebre samurai Miyamoto Musashi intitolò i cinque “libri” che formano la sua opera, il Gorin No Sho (libro dei cinque anelli). Ancora in cinque parti, secondo la cosmogonia giapponese, venne tagliato il dio del fuoco da Izanagi, dopo la morte di Izanami e dalle cinque parti venne creato Oyamatsumi, una delle montagne più antiche e venerate…
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Ma il fiore di ciliegio è anche strettamente legato al Bushidō, l’ideale cavalleresco del guerriero (Bushi) giapponese. Il sakura incarna e simboleggia le qualità del samurai: la purezza, la lealtà, l’onestà, il coraggio.
Come il fiore di ciliegio, effimero e fragile, nel pieno del suo splendore muore lasciando il ramo, così il samurai, nel nome dei principi in cui crede, è pronto a lasciare la propria vita in battaglia.
Si tratta dell’immagine di una morte ideale, pura, distaccata della caducità della vita e dai beni terreni.
«Cadono i fiori di ciliegio
sugli specchi d’acqua della risaia:
stelle, al chiarore di una notte senza luna»
[haiku scritto dal poeta e pittore Yosa Buson (1715-1783)]
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sempredirebanzai · 4 years
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La lingua giapponese ha più di 70 parole dedicate ai fiori di ciliegio
La lingua giapponese ha più di 70 parole dedicate ai fiori di ciliegio
La lingua giapponese ha più di 70 parole dedicate ai fiori di ciliegio I Sakura, i fiori di ciliegio, sono uno dei simboli più iconici del Giappone. La bellezza mozzafiato di questi delicati petali rosa incanta nipponici e visitatori da sempre. Le poche settimane in cui si può ammirare la loro fioritura sono considerate dai giapponesi il periodo più prezioso e bello dell’anno. E il paese…
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