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#digitale al femminile
multiverseofseries · 3 months
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Sei nell'anima, il film Netflix su Gianna Nannini: più fiction che rock
Sei nell'anima, film che racconta la storia di Gianna Nannini dagli esordi fino al successo nel 1983. Più fiction che cinema, ma con un'ottima protagonista: la rivelazione Letizia Toni. Su Netflix.
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"Non comprometterti mai, sei tutto ciò che hai" scrive con il rossetto sullo specchio la giovane promessa della musica italiana Gianna Nannini. Tratto dalla sua autobiografia Cazzi miei, pubblicata nel 2016, il film sulla vita della cantante rivela tutto nel cambio di titolo. È vero, i "cazzi suoi" ci sono, ma gli sceneggiatori Cosimo Calamini e Donatella Diamanti, con la regista Cinzia TH Torrini, hanno scelto una linea più morbida, anche rassicurante, nonostante i duri temi trattati. Da quel titolo rock, imprevedibile, come è la cantante di Siena, si è passati quindi a Sei nell'anima, una delle sue canzoni più famose. La prova del nove è arrivata dalla fonte primaria: quando le viene chiesto perché la scelta proprio di quel brano come titolo di un film sulla sua storia, Nannini dice: "Perché questa canzone fa sentire sempre tutti meglio. Rappresenta una perdita e tutti ne abbiamo una". Peccato: un'artista come lei avrebbe meritato un racconto molto più complesso.
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Letizia Toni è la giovane Gianna Nannini
Se il libro di partenza è quasi una seduta di psicoterapia, in cui Nannini si racconta a briglia sciolta, rivelando anche parti tragiche del proprio vissuto, come la morte per overdose di un'amica all'inizio del suo arrivo a Milano per tentare fortuna come cantautrice e, soprattutto, la grave crisi nervosa avuta durante la realizzazione dell'album che l'avrebbe portata al successo, Latin Lover, uscito nel 1982, nel film di Cinzia TH Torrini tutto è edulcorato, sbiadito. I fatti salienti del percorso dell'artista vengono accumulati uno dietro l'altro come delle figurine, senza dar loro nessuno spessore. Sembra quasi che gli sceneggiatori abbiano deliberatamente scelto di non costruire la drammaturgia del racconto: tutto sembra accadere all'improvviso e quasi per caso in Sei nell'anima.
Eppure di cose interessanti e forti ne sono accadute nell'esistenza di una delle cantautrici più importanti d'Italia, unica nel suo genere, sempre troppo poco celebrata rispetto alla sua importanza nel panorama musicale del nostro paese. Nannini è stata infatti una ragazza del 1954 che, in un'epoca in cui non si parlava ancora di emancipazione femminile (le donne hanno votato per la prima volta solo otto anni prima della sua nascita!) ha scelto di ribellarsi al padre, a capo di un'azienda dolciaria, che la voleva a lavorare con lui, per seguire il proprio sogno. Da sola è andata a Milano, da sola ha proposto con ostinazione le canzoni scritte, cantate e suonate da lei, quando invece la maggior parte delle artiste erano semplicemente interpreti. Non solo: Nannini è tra i pochissimi ad aver fatto rock in Italia, tra i primi ad aver adottato un look androgino, icona LGBTQ+, compagna per 40 anni di una donna, madre a 50 anni. Di cose da raccontare ce n'erano in abbondanza per costruire una storia entusiasmante e anche un po' selvaggia. Invece siamo di fronte a una fiction Rai fotografata come un teen drama. Con tanto di pioggia digitale a sottolineare i momenti drammatici. Un po' di compromissione, purtroppo, c'è stata.
Letizia Toni è Gianna Nannini
Da piattaforma all'avanguardia e spericolata, che ha realizzato prodotti innovativi quali House of Cards, BoJack Horseman, Sense8 e The O.A., Netflix si sta trasformando sempre di più in una succursale della Rai. La "novità" sta però nel dare a tutto una confezione più internazionale: quella che al momento va per la maggiore è, dicevamo, lo stile da teen drama. Ovvero fotografia cupa, pioggia digitale, scene madri urlate, frasi sussurrate, musica martellante, montaggio frenetico (a proposito di montaggio: il materiale di partenza era di tre ore, poi ridotto a metà. Cosa sia successo in post-produzione non ci è dato sapere, ma è un'informazione che fa sorgere domande). Poco importa che si racconti la vera storia di Gianna Nannini o si porti su schermo il successo letterario del momento: tra Sei nell'anima e Fabbricante di lacrime (recensione qui) non c'è differenza.
Ed è veramente un peccato che anche la rocker d'Italia abbia subito questo appiattimento del gusto ormai sempre più capillare e premiato dall'algoritmo. Proprio lei che è sempre stata la nota fuori dal coro. Per fortuna un elemento da salvare c'è: la protagonista Letizia Toni. L'attrice, toscana anche lei, spicca per carisma e talento: è lei a cantare nella maggior parte delle scene, dopo aver studiato la giusta respirazione proprio con Nannini. Le movenze, gli sguardi sono perfetti: Toni ha studiato bene il personaggio, senza però cadere nell'effetto parodia o "Tale e quale show". Purtroppo però la sua bravura non basta a risollevare un progetto senza anima, nonostante il titolo.
Conclusioni
In conclusione Sei nell'anima, il film di Cinzia TH Torrini non rende giustizia alla storia della rocker Gianna Nannini, la cui vita spericolata e controcorrente avrebbe meritato un racconto molto più complesso, non una fiction Rai travestita da teen drama. Molto brava invece la protagonista Letizia Toni: un talento da tenere d'occhio.
👍🏻
L'interpretazione della protagonista Letizia Toni: un talento da tenere d'occhio.
👎🏻
La scrittura didascalica.
Il montaggio che riduce tutto a una raccolta di figurine.
La recitazione non all'altezza di alcuni personaggi di contorno.
La fotografia.
La pioggia aggiunta in digitale.
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The Nun II 2023
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://bit.ly/3PCJt58
:: Trama The Nun II :: Tarascon, Francia, 1956. Un sacerdote trova la morte in circostanze terribili e misteriose all'interno della sua chiesa davanti agli occhi del suo chierichetto. Suor Irene, ancora turbata dalla lotta contro il demone avvenuta pochi anni prima e raccontata nel primo film della serie, vive adesso serenamente in un convento, ma riceve la visita di un prelato: oltre a quella a Tarascon, ci sono state altre strane morti di preti e suore. È chiaro che il demone è tornato e sta seguendo un suo percorso con un obiettivo sconosciuto. Dato che padre Burke è morto, solo lei può affrontarlo. Benché riluttante, suor Irene si mette in viaggio accompagnata da suor Debra. Scoprirà che nella vicenda è coinvolto Marcel, suo compagno di lotta nel primo film, adesso lavorante in un collegio femminile, e che la mira del demone è puntata su un'antica reliquia che lo renderebbe ancora più potente: gli occhi di Santa Lucia.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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era probabilmente inevitabile questo seguito.
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:: Trama The Nun II :: Tarascon, Francia, 1956. Un sacerdote trova la morte in circostanze terribili e misteriose all'interno della sua chiesa davanti agli occhi del suo chierichetto. Suor Irene, ancora turbata dalla lotta contro il demone avvenuta pochi anni prima e raccontata nel primo film della serie, vive adesso serenamente in un convento, ma riceve la visita di un prelato: oltre a quella a Tarascon, ci sono state altre strane morti di preti e suore. È chiaro che il demone è tornato e sta seguendo un suo percorso con un obiettivo sconosciuto. Dato che padre Burke è morto, solo lei può affrontarlo. Benché riluttante, suor Irene si mette in viaggio accompagnata da suor Debra. Scoprirà che nella vicenda è coinvolto Marcel, suo compagno di lotta nel primo film, adesso lavorante in un collegio femminile, e che la mira del demone è puntata su un'antica reliquia che lo renderebbe ancora più potente: gli occhi di Santa Lucia.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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CB01~! Barbie Streaming-ITA in Alta Definizione | Film 2023 Italiano
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:: Trama Barbie ::
Dopo oltre 30 film a cartoni animati dove ha esplorato ogni possibilità e situazione, Barbie arriva al cinema in live action e ha il volto di Margot Robbie. La bambola più famosa al mondo prende vita grazie alla regia di Greta Gerwig che si è occupata della sceneggiatura del film insieme al suo compagno Noah Baumbach. Costretta ad abbandonare Barbieland e la sua perfezione, Barbie si avventura per il mondo reale dove ha una serie di avventure aiutando le persone che incontra fino a quando si ritrova di nuovo sulla strada di casa. Insomma un altro personaggio femminile molto particolare per la Gerwig che dopo essere passata dietro la macchina da presa (ha lunghi trascorsi come attrice e sceneggiatrice) con Lady Bird e avere affrontato un classico come Piccole Donne si cimenta con l'icona pop femminile per eccellenza.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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sounds-right · 3 months
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Wild Soul Festival, il retreat al femminile che unisce le anime ribelli - Capalbio, 5 - 6 ottobre '24
Wild Soul Festival, il 5 e 6 ottobre 2024 a Capalbio (Grosseto), è il retreat al femminile ideato da Paola Buratto, spa designer che da tempo si occupa di benessere e biofilia anche in ambito digitale (Instagram.com/blossomwildsea/). 
Wild Soul Festival nasce per "sciogliere nodi e blocchi che limitano la nostra evoluzione personale e le nostre potenzialità, in ogni ambito", spiega Paola Buratto, che da quindici anni gestisce Gardacqua, un importante centro benessere, sulle sponde del Lago di Garda. "E' un'esperienza che mi ha permesso di crescere attraverso l'incontro con persone straordinarie che mi hanno accolta nel loro mondo, arricchendo profondamente la mia vita", spiega. I rituali trasmessi dai maestri sciamanici e le attività proposte dai professionisti del mondo olistico hanno trasformato la sua esistenza, permettendo a Paola di esplorare gli spazi della sua interiorità, permettendole di affrontare meglio la vita con sempre maggior consapevolezza.
Come dice il titolo, Wild Soul Festival è un retreat dedicato alle anime ribelli, alla condivisione, alla sorellanza, alla libertà.  Nel tempo infatti in Paola Buratto ha preso forma il desiderio di unirsi con tante altre donne con l'intento di potersi aiutare l'un l'altra. "Durante Wild Soul Festival lavoreremo a vari livelli e con diverse discipline, ma ci concentreremo soprattutto sull'empowerment personale e la leadership femminile andando", racconta. "Scopriremo come sia possibile sciogliere nodi e blocchi che limitano la nostra evoluzione personale e le nostre potenzialità, in ogni ambito". Tutti i dettagli sul festival sono disponibili sul sito ufficiale:  https://wildsoulfestival.it/paolaburatto - informazioni: [email protected].
Esercizi Esperienziali con antichi racconti simbolici,  NatureTherapy per immergersi nella forza della natura, Viaggi Sonori per entrare in contatto con sé stesse attraverso il potere del suono... Wild Soul Festival metterà in comunicazione mente e corpo delle partecipanti. 
Il programma del festival, descritto qui sotto nel dettaglio, prende vita grazie al lavoro di professioniste di diversi settori (qui sotto i loro CV). Tutte unite in un progetto, Wild Soul Festival, da vivere insieme, in un luogo magico situato sul bel mare della Maremma. E' Terre di Sacra, a Capalbio (Grosseto). Tra le altre, segnaliamo la presenza di Marina Bonetti, concertista d'arpa antica attiva a livello internazionale che ha vissuto a lungo a stretto contatto con la cultura ancestrale dei popoli che vivono lungo la Cordigliera delle Ande e diplomata in Nada Yoga (lo yoga del suono) con il Maestro Riccardo Misto. C'è anche la dottoressa Maurizia Pambianco, trainer, counselor, coach ed operatore olistico, oggi trainer e tutor presso l'Università Popolare S.T.E.P.
Anche i pasti, in cui si sceglierà tra piatti vegetariani o vegani, durante il retreat saranno momenti di condivisione tra le partecipanti. Cosa è necessario avere con sé per vivere Wild Soul Festival? Prima di tutto, la voglia di condividere esperienze con altre donne. Basta pochissimo altro: un telo mare o un pareo, un tappetino tipo yoga. Chi lo desidera può portare il proprio strumento musicale. 
Wild Soul Festival sono quindi due intere giornate di esperienze da vivere insieme, tra donne, dalla mattina di sabato 5 al tardo pomeriggio di domenica 6 ottobre 2024. Chi arriva da lontano può scegliere di pernottare presso Terre di Sacra anche venerdì 4 ottobre. Si regalerà un'esperienza suggestiva: un viaggio sonoro e di meditazione al tramonto, sulla spiaggia. Per tutta la durata del festival prenderà poi vita anche un mercatino sostenibile, anch'esso totalmente al femminile, gestito da artiste che esporranno le loro creazioni. 
Partecipare a Wild Soul Festival costa € 390,00 a persona e sono compresi tutti i pasti principali (colazione di domenica 6 ottobre, pranzi di sabato 5 e domenica 6 ottobre, cena in spiaggia  di sabato 6 ottobre). Chi invece decida di pernottare presso Terre di Sacra anche venerdì 4 ottobre spende € 455,00.
IL PROGRAMMA DI WILD SOUL FESTIVAL NEL DETTAGLIO
VENERDI' 4 OTTOBRE 
(solo per chi sceglie di arrivare venerdì 4 ottobre)
Viaggio sonoro e di meditazione al tramonto, sulla spiaggia
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SABATO 5 OTTOBRE
10:00 Paola Buratto apre  Wild Soul Festival
10:30 Workshop Esercizi Esperienziali con Maurizia Pambianco e Edmea Prando
Maurizia ed Edmea accompagneranno le partecipanti in un viaggio interiore unico e profondo, arricchito da antichi racconti simbolici che risveglieranno la loro immaginazione ed il loro spirito. Durante questo viaggio, non solo ascolteranno racconti avvincenti, ma vivranno anche esperienze sensoriali e trasformative che coinvolgeranno tutti i loro sensi. Ogni storia narrata sarà un portale verso mondi interiori inesplorati, in cui simboli e archetipi offriranno nuove prospettive sulla vostra vita e sul vostro cammino.
Pranzo pic-nic con menu vegetariano oppure vegano
14:00 Laboratorio NatureTherapy con Annachiara Zecchetto 
Annachiara farà vivere alle partecipanti l'esperienza individuale nel contesto di gruppo, arricchendo la propria comprensione e consapevolezza del Sé e del mondo. Come? Tramite l'incontro con l'Altro e con Madre Terra, nella semplicità di un'immersione in natura.
16:00 Viaggio Sonoro con Marina Bonetti
Attraverso meditazioni guidate che inducono profondi stati di rilassamento, Marina creerà un'ambiente sonoro propizio alla sintonizzazione di ciascuna con il proprio "centro interiore". Da quello spazio sarà possibile entrare in profondità e potranno emergere idee ed intuizioni attraverso l'esplorazione di parti di Sé, spesso dimenticate. L'immersione sonora in cui le partecipanti saranno guidati ad utilizza frequenze a 432 Hz. Lo strumento principe sarà l'arpa che, in lingua fenicia significa " luce di guarigione".
18:00 Cerimonia Del Fuoco con Angela La Gatta ed Ada Bianchi
Ada e Angela accompagneranno  le partecipanti nella Cerimonia del Fuoco. Questo, come tutti gli Elementi, è considerato dagli Sciamani come un essere vivente, che ha coscienza e intenzione. La Cerimonia del fuoco è un rito iniziatico di grande trasformazione: il fuoco, dal legno al calore, diventa Luce e quindi Spirito, non distrugge, ma trasforma, restituendo all'universo l'energia di Nuova Rinascita e portando i nostri messaggi in altre dimensioni.
Cena sulla spiaggia con menu vegetariano oppure vegano
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DOMENICA 6 OTTOBRE
Colazione
8:00 Movimento del Corpo e Benessere della Mente con Annachiara Zecchetto 
Annachiara condurrà le partecipanti in una sessione di movimento del corpo E' fondamentale per il benessere della mente, in quanto porta a raggiungere un equilibrio che coinvolge non solo il nostro fisico, ma anche la nostra psiche. Il movimento consapevole libera energie bloccate, favorisce la circolazione e rilassa il sistema nervoso, creando un senso di armonia interiore. Quando il corpo è in movimento si attivano meccanismi di rilascio delle endorfine, gli ormoni del benessere, che migliorano il nostro umore e riducono lo stress. Il movimento corporeo può anche essere una forma di meditazione in movimento, che aiuta a quietare la mente e a focalizzare i pensieri sviluppando una maggiore resilienza emotiva e mentale, migliorando la nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane con serenità e chiarezza.
9:00 Canti medicina con Angela e Ada e danza dei ritmi con Greta
Con i canti medicina, accompagnati con il tamburo sciamanico e altri strumenti, Ada e Angela inviteranno le partecipanti a liberare la voce per sprigionare il loro sentire, aprendo un canale espressivo del cuore in connessione con le vibrazioni di spiriti. Proprio gli spiriti porteranno doni di guarigione e attivazione di potere. Il corpo sarà invitato a muoversi, seguendo il canto e il suono, in modo spontaneo, libero, bambino, danzando con l'anima delle donne presenti.
10:30 Workshop Automassaggio con Debora Gandini
Debora insegnerà la tecnica dell'automassaggio come forma di consacrazione e consapevolezza del proprio corpo fino ad arrivare al cuore, all' IO più profondo. Insegnerà anche le tecniche di riequilibrio energetico tramite la respirazione e meditazione per sbloccare i punti chakra.
11:30 Workshop sul Cibo per l'Anima con Miriam Tosoni
Miriam accompagnerà le partecipanti passo dopo passo a comprendere come nutrirsi adeguatamente, permettendo loro di procedere serenamente con la propria vita. Come in armonia con i loro corpi. Miriam aiuterà inoltre a conoscere alcuni alimenti funzionali e i loro benefici per l'anima (oltre che per il corpo).
Pranzo pic-nic con menu vegetariano oppure vegano
16:00 Cerchio di Canti del Sacro Femminile con Ada Bianchi ed Angela La Gatta
Angela e Ada chiuderanno il festival con un cerchio di canti di potere. Proporranno canti legati al femminile sacro in un profondo e nutrito radicamento alla Madre Terra, in connessione alla nostra  essenza divina. I canti risvegliano la memoria di saggezze antiche e sono considerati poteri di trasformazione e guarigione che dal nostro centro si propagano come onde del mare lasciando fluire l'energia in un unico sentire. Il cerchio è uno spazio sacro al di la del tempo in cui  il nostro canto si libera nell'eternità.
17:00 Chiusura del Festival
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LE PROFESSIONIST DEL BENESSERE DI WILD SOUL FESTIVAL
Paola Buratto (ideatrice e coordinatrice del festival)
"Sono Paola, donna di 53 anni, mamma, sportiva, amante dei viaggi in solitaria con uno zaino in spalla, amante della natura e dell'oceano", racconta Paola Buratto a chi le chiede di sé. Laureata Lingue e Letterature straniere, ha lavorato a lungo nel campo elicotteristico per poi approdare poi al settore del  wellness. Da circa quindici anni è interior relooker, consulente e responsabile di spa, a Gardacqua, sul Garda. Si occupa poi di biofilia, ovvero di aiutare a sfruttare il potere della natura tra case e uffici.
Marina Bonetti (Viaggio Sonoro)
www.instagram.com/arpamarina
Marina Bonetti è concertista d'arpa nell'ambito della Musica Antica, attiva a livello internazionale. Viene invitata regolarmente sui palcoscenici più prestigiosi in Europa e in Sudamerica. Dopo aver trascorso otto anni in Patagonia argentina, a stretto contatto con la cultura ancestrale dei popoli che vivono lungo la Cordigliera delle Ande, è approdata alla dimensione quantistica esposta da Deepak Chopra e ad una nuova visione della realtà suggerita da Alejandro Jodorowski. Ha appreso diverse tecniche di meditazione ed ha imparato ad utilizzare l'arpa in ambito olistico, scoprendo come innescare la connessione propria e degli auditori, attraverso sonorità ancestrali e canti armonici. Si è diplomata in Nada Yoga (lo yoga del suono) con il Maestro Riccardo Misto.
Maurizia Pambianco (Workshop Esercizi Esperienziali)
www.instagram.com/maurizia.pambianco
La dottoressa Maurizia Pambianco, trainer, counselor, coach e operatore olistico, inizia a studiare la psiche umana nel 2008 con la frequentazione di un corso triennale in bioenergetica e counseling Somato-Relazionale. Attualmente è trainer e tutor presso l'Università Popolare S.T.E.P.
Edmea Prando (Workshop Esercizi Esperienziali)
www.instagram.com/edmea_counselor
Edmea Prando, Trainer, counselor, coach e operatore olistico, inizia ad occuparsi di crescita personale nel 2008, attraverso un percorso personale che l'ha portata a frequentare l'Università Popolare di Counseling e coaching S.T.E.P. Consapevole a Montegrotto nel 2016, conseguendo prima il titolo di Life Coach, poi Counselor ed infine Trainer, con oltre 1000 ore di formazione e tirocinio. Nel contempo integra la formazione con seminari e corsi di formazione in enneagramma, tecniche teatrali, tethahealing, numerologia, leggi biologiche di Hammer, astrologia evolutiva, human design. Attualmente, oltre allo studio di counseling, Edmea è anche tutor e Trainer presso la medesima Università Popolare S.T.E.P.
Annachiara Zecchetto (Nature Therapy, Corpo e Mente in Movimento)
www.instagram.com/ackin_51
Annachiara Zecchetto, istruttrice di pilates, accompagnatrice in natura, conduttrice di uscite NatureTherapy. Psicomotricista, lavora con adulti e bambini. Il suono del suo tamburo sciamanico risuona nel cuore in profondità creando un legame forte con Madre Terra.
Miriam Tosoni (Workshop Cibo per l'Anima)
Instagram.com/dietistamiriamtosoni
Dott.ssa Miriam Tosoni, Dietista Nutrizionista, laureata nel 2022 con il massimo dei voti e menzione alla carriera. Ha avuto esperienza in vari settori, quali ospedaliero e scolastico, opera ora come libera professionista.
Angela La Gatta,  Ada Bianchi  (Cerimonia del Fuoco, Canti Medicina)
Instagram.com/hada.made
Angela La Gatta, figlia di Madre Terra, eterna curiosa e creativa e Ada Bianchi, maestra, fata, artista per caso e sarta in erba, praticano sciamanesimo e sono allieve presso il Centro Studi per lo Sciamanesimo di Carpi (Verona). E' la prima organizzazione in Italia che diffonde le pratiche sciamaniche nei loro aspetti più completi e soprattutto trasculturali. Instagram.com/hada.made
Daniela Gandini (Workshop Automassaggio)
Instagram.com/gandinidebora
Debora Gandini, estetista e operatrice olistica, è responsabile dell'area beauty di un noto centro benessere nella provincia di Verona. La sua dedizione per curare la mente ed il corpo delle donne è la sua missione di vita. 
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DOVE SI SVOLGE WILD SOUL  FESTIVAL
Terre di Sacra Retreat & Glamping, a Capalbio (Grosseto), nel cuore della Maremma Toscana, è un luogo in cui la natura è più forte di ogni cosa. Con le sue 9 Ville e 16 Cottage, Terre di Sacra si estende per 1.000 ettari costeggiando il mare per 11 Km e ospita la prima Oasi del WWF in Italia. Tutte le Ville ed i Cottage sono ristrutturati nello stile della Toscana del Sud, hanno il loro accesso privato al mare e si adattano alle esigenze di una vacanza di charme, in cui la natura e lo spazio sono il vero lusso. 
https://wildsoulfestival.it/paolaburatto - informazioni: [email protected]
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tarditardi · 3 months
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Wild Soul Festival, il retreat al femminile che unisce le anime ribelli - Capalbio, 5 - 6 ottobre '24
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Wild Soul Festival, il 5 e 6 ottobre 2024 a Capalbio (Grosseto), è il retreat al femminile ideato da Paola Buratto, spa designer che da tempo si occupa di benessere e biofilia anche in ambito digitale (Instagram.com/blossomwildsea/). 
Wild Soul Festival nasce per "sciogliere nodi e blocchi che limitano la nostra evoluzione personale e le nostre potenzialità, in ogni ambito", spiega Paola Buratto, che da quindici anni gestisce Gardacqua, un importante centro benessere, sulle sponde del Lago di Garda. "E' un'esperienza che mi ha permesso di crescere attraverso l'incontro con persone straordinarie che mi hanno accolta nel loro mondo, arricchendo profondamente la mia vita", spiega. I rituali trasmessi dai maestri sciamanici e le attività proposte dai professionisti del mondo olistico hanno trasformato la sua esistenza, permettendo a Paola di esplorare gli spazi della sua interiorità, permettendole di affrontare meglio la vita con sempre maggior consapevolezza.
Come dice il titolo, Wild Soul Festival è un retreat dedicato alle anime ribelli, alla condivisione, alla sorellanza, alla libertà.  Nel tempo infatti in Paola Buratto ha preso forma il desiderio di unirsi con tante altre donne con l'intento di potersi aiutare l'un l'altra. "Durante Wild Soul Festival lavoreremo a vari livelli e con diverse discipline, ma ci concentreremo soprattutto sull'empowerment personale e la leadership femminile andando", racconta. "Scopriremo come sia possibile sciogliere nodi e blocchi che limitano la nostra evoluzione personale e le nostre potenzialità, in ogni ambito". Tutti i dettagli sul festival sono disponibili sul sito ufficiale:  https://wildsoulfestival.it/paolaburatto - informazioni: [email protected].
Esercizi Esperienziali con antichi racconti simbolici,  NatureTherapy per immergersi nella forza della natura, Viaggi Sonori per entrare in contatto con sé stesse attraverso il potere del suono... Wild Soul Festival metterà in comunicazione mente e corpo delle partecipanti. 
Il programma del festival, descritto qui sotto nel dettaglio, prende vita grazie al lavoro di professioniste di diversi settori (qui sotto i loro CV). Tutte unite in un progetto, Wild Soul Festival, da vivere insieme, in un luogo magico situato sul bel mare della Maremma. E' Terre di Sacra, a Capalbio (Grosseto). Tra le altre, segnaliamo la presenza di Marina Bonetti, concertista d'arpa antica attiva a livello internazionale che ha vissuto a lungo a stretto contatto con la cultura ancestrale dei popoli che vivono lungo la Cordigliera delle Ande e diplomata in Nada Yoga (lo yoga del suono) con il Maestro Riccardo Misto. C'è anche la dottoressa Maurizia Pambianco, trainer, counselor, coach ed operatore olistico, oggi trainer e tutor presso l'Università Popolare S.T.E.P.
Anche i pasti, in cui si sceglierà tra piatti vegetariani o vegani, durante il retreat saranno momenti di condivisione tra le partecipanti. Cosa è necessario avere con sé per vivere Wild Soul Festival? Prima di tutto, la voglia di condividere esperienze con altre donne. Basta pochissimo altro: un telo mare o un pareo, un tappetino tipo yoga. Chi lo desidera può portare il proprio strumento musicale. 
Wild Soul Festival sono quindi due intere giornate di esperienze da vivere insieme, tra donne, dalla mattina di sabato 5 al tardo pomeriggio di domenica 6 ottobre 2024. Chi arriva da lontano può scegliere di pernottare presso Terre di Sacra anche venerdì 4 ottobre. Si regalerà un'esperienza suggestiva: un viaggio sonoro e di meditazione al tramonto, sulla spiaggia. Per tutta la durata del festival prenderà poi vita anche un mercatino sostenibile, anch'esso totalmente al femminile, gestito da artiste che esporranno le loro creazioni. 
Partecipare a Wild Soul Festival costa € 390,00 a persona e sono compresi tutti i pasti principali (colazione di domenica 6 ottobre, pranzi di sabato 5 e domenica 6 ottobre, cena in spiaggia  di sabato 6 ottobre). Chi invece decida di pernottare presso Terre di Sacra anche venerdì 4 ottobre spende € 455,00.
IL PROGRAMMA DI WILD SOUL FESTIVAL NEL DETTAGLIO
VENERDI' 4 OTTOBRE 
(solo per chi sceglie di arrivare venerdì 4 ottobre)
Viaggio sonoro e di meditazione al tramonto, sulla spiaggia
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SABATO 5 OTTOBRE
10:00 Paola Buratto apre  Wild Soul Festival
10:30 Workshop Esercizi Esperienziali con Maurizia Pambianco e Edmea Prando
Maurizia ed Edmea accompagneranno le partecipanti in un viaggio interiore unico e profondo, arricchito da antichi racconti simbolici che risveglieranno la loro immaginazione ed il loro spirito. Durante questo viaggio, non solo ascolteranno racconti avvincenti, ma vivranno anche esperienze sensoriali e trasformative che coinvolgeranno tutti i loro sensi. Ogni storia narrata sarà un portale verso mondi interiori inesplorati, in cui simboli e archetipi offriranno nuove prospettive sulla vostra vita e sul vostro cammino.
Pranzo pic-nic con menu vegetariano oppure vegano
14:00 Laboratorio NatureTherapy con Annachiara Zecchetto 
Annachiara farà vivere alle partecipanti l'esperienza individuale nel contesto di gruppo, arricchendo la propria comprensione e consapevolezza del Sé e del mondo. Come? Tramite l'incontro con l'Altro e con Madre Terra, nella semplicità di un'immersione in natura.
16:00 Viaggio Sonoro con Marina Bonetti
Attraverso meditazioni guidate che inducono profondi stati di rilassamento, Marina creerà un'ambiente sonoro propizio alla sintonizzazione di ciascuna con il proprio "centro interiore". Da quello spazio sarà possibile entrare in profondità e potranno emergere idee ed intuizioni attraverso l'esplorazione di parti di Sé, spesso dimenticate. L'immersione sonora in cui le partecipanti saranno guidati ad utilizza frequenze a 432 Hz. Lo strumento principe sarà l'arpa che, in lingua fenicia significa " luce di guarigione".
18:00 Cerimonia Del Fuoco con Angela La Gatta ed Ada Bianchi
Ada e Angela accompagneranno  le partecipanti nella Cerimonia del Fuoco. Questo, come tutti gli Elementi, è considerato dagli Sciamani come un essere vivente, che ha coscienza e intenzione. La Cerimonia del fuoco è un rito iniziatico di grande trasformazione: il fuoco, dal legno al calore, diventa Luce e quindi Spirito, non distrugge, ma trasforma, restituendo all'universo l'energia di Nuova Rinascita e portando i nostri messaggi in altre dimensioni.
Cena sulla spiaggia con menu vegetariano oppure vegano
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DOMENICA 6 OTTOBRE
Colazione
8:00 Movimento del Corpo e Benessere della Mente con Annachiara Zecchetto 
Annachiara condurrà le partecipanti in una sessione di movimento del corpo E' fondamentale per il benessere della mente, in quanto porta a raggiungere un equilibrio che coinvolge non solo il nostro fisico, ma anche la nostra psiche. Il movimento consapevole libera energie bloccate, favorisce la circolazione e rilassa il sistema nervoso, creando un senso di armonia interiore. Quando il corpo è in movimento si attivano meccanismi di rilascio delle endorfine, gli ormoni del benessere, che migliorano il nostro umore e riducono lo stress. Il movimento corporeo può anche essere una forma di meditazione in movimento, che aiuta a quietare la mente e a focalizzare i pensieri sviluppando una maggiore resilienza emotiva e mentale, migliorando la nostra capacità di affrontare le sfide quotidiane con serenità e chiarezza.
9:00 Canti medicina con Angela e Ada e danza dei ritmi con Greta
Con i canti medicina, accompagnati con il tamburo sciamanico e altri strumenti, Ada e Angela inviteranno le partecipanti a liberare la voce per sprigionare il loro sentire, aprendo un canale espressivo del cuore in connessione con le vibrazioni di spiriti. Proprio gli spiriti porteranno doni di guarigione e attivazione di potere. Il corpo sarà invitato a muoversi, seguendo il canto e il suono, in modo spontaneo, libero, bambino, danzando con l'anima delle donne presenti.
10:30 Workshop Automassaggio con Debora Gandini
Debora insegnerà la tecnica dell'automassaggio come forma di consacrazione e consapevolezza del proprio corpo fino ad arrivare al cuore, all' IO più profondo. Insegnerà anche le tecniche di riequilibrio energetico tramite la respirazione e meditazione per sbloccare i punti chakra.
11:30 Workshop sul Cibo per l'Anima con Miriam Tosoni
Miriam accompagnerà le partecipanti passo dopo passo a comprendere come nutrirsi adeguatamente, permettendo loro di procedere serenamente con la propria vita. Come in armonia con i loro corpi. Miriam aiuterà inoltre a conoscere alcuni alimenti funzionali e i loro benefici per l'anima (oltre che per il corpo).
Pranzo pic-nic con menu vegetariano oppure vegano
16:00 Cerchio di Canti del Sacro Femminile con Ada Bianchi ed Angela La Gatta
Angela e Ada chiuderanno il festival con un cerchio di canti di potere. Proporranno canti legati al femminile sacro in un profondo e nutrito radicamento alla Madre Terra, in connessione alla nostra  essenza divina. I canti risvegliano la memoria di saggezze antiche e sono considerati poteri di trasformazione e guarigione che dal nostro centro si propagano come onde del mare lasciando fluire l'energia in un unico sentire. Il cerchio è uno spazio sacro al di la del tempo in cui  il nostro canto si libera nell'eternità.
17:00 Chiusura del Festival
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LE PROFESSIONIST DEL BENESSERE DI WILD SOUL FESTIVAL
Paola Buratto (ideatrice e coordinatrice del festival)
"Sono Paola, donna di 53 anni, mamma, sportiva, amante dei viaggi in solitaria con uno zaino in spalla, amante della natura e dell'oceano", racconta Paola Buratto a chi le chiede di sé. Laureata Lingue e Letterature straniere, ha lavorato a lungo nel campo elicotteristico per poi approdare poi al settore del  wellness. Da circa quindici anni è interior relooker, consulente e responsabile di spa, a Gardacqua, sul Garda. Si occupa poi di biofilia, ovvero di aiutare a sfruttare il potere della natura tra case e uffici.
Marina Bonetti (Viaggio Sonoro)
www.instagram.com/arpamarina
Marina Bonetti è concertista d'arpa nell'ambito della Musica Antica, attiva a livello internazionale. Viene invitata regolarmente sui palcoscenici più prestigiosi in Europa e in Sudamerica. Dopo aver trascorso otto anni in Patagonia argentina, a stretto contatto con la cultura ancestrale dei popoli che vivono lungo la Cordigliera delle Ande, è approdata alla dimensione quantistica esposta da Deepak Chopra e ad una nuova visione della realtà suggerita da Alejandro Jodorowski. Ha appreso diverse tecniche di meditazione ed ha imparato ad utilizzare l'arpa in ambito olistico, scoprendo come innescare la connessione propria e degli auditori, attraverso sonorità ancestrali e canti armonici. Si è diplomata in Nada Yoga (lo yoga del suono) con il Maestro Riccardo Misto.
Maurizia Pambianco (Workshop Esercizi Esperienziali)
www.instagram.com/maurizia.pambianco
La dottoressa Maurizia Pambianco, trainer, counselor, coach e operatore olistico, inizia a studiare la psiche umana nel 2008 con la frequentazione di un corso triennale in bioenergetica e counseling Somato-Relazionale. Attualmente è trainer e tutor presso l'Università Popolare S.T.E.P.
Edmea Prando (Workshop Esercizi Esperienziali)
www.instagram.com/edmea_counselor
Edmea Prando, Trainer, counselor, coach e operatore olistico, inizia ad occuparsi di crescita personale nel 2008, attraverso un percorso personale che l'ha portata a frequentare l'Università Popolare di Counseling e coaching S.T.E.P. Consapevole a Montegrotto nel 2016, conseguendo prima il titolo di Life Coach, poi Counselor ed infine Trainer, con oltre 1000 ore di formazione e tirocinio. Nel contempo integra la formazione con seminari e corsi di formazione in enneagramma, tecniche teatrali, tethahealing, numerologia, leggi biologiche di Hammer, astrologia evolutiva, human design. Attualmente, oltre allo studio di counseling, Edmea è anche tutor e Trainer presso la medesima Università Popolare S.T.E.P.
Annachiara Zecchetto (Nature Therapy, Corpo e Mente in Movimento)
www.instagram.com/ackin_51
Annachiara Zecchetto, istruttrice di pilates, accompagnatrice in natura, conduttrice di uscite NatureTherapy. Psicomotricista, lavora con adulti e bambini. Il suono del suo tamburo sciamanico risuona nel cuore in profondità creando un legame forte con Madre Terra.
Miriam Tosoni (Workshop Cibo per l'Anima)
Instagram.com/dietistamiriamtosoni
Dott.ssa Miriam Tosoni, Dietista Nutrizionista, laureata nel 2022 con il massimo dei voti e menzione alla carriera. Ha avuto esperienza in vari settori, quali ospedaliero e scolastico, opera ora come libera professionista.
Angela La Gatta,  Ada Bianchi  (Cerimonia del Fuoco, Canti Medicina)
Instagram.com/hada.made
Angela La Gatta, figlia di Madre Terra, eterna curiosa e creativa e Ada Bianchi, maestra, fata, artista per caso e sarta in erba, praticano sciamanesimo e sono allieve presso il Centro Studi per lo Sciamanesimo di Carpi (Verona). E' la prima organizzazione in Italia che diffonde le pratiche sciamaniche nei loro aspetti più completi e soprattutto trasculturali. Instagram.com/hada.made
Daniela Gandini (Workshop Automassaggio)
Instagram.com/gandinidebora
Debora Gandini, estetista e operatrice olistica, è responsabile dell'area beauty di un noto centro benessere nella provincia di Verona. La sua dedizione per curare la mente ed il corpo delle donne è la sua missione di vita. 
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DOVE SI SVOLGE WILD SOUL  FESTIVAL
Terre di Sacra Retreat & Glamping, a Capalbio (Grosseto), nel cuore della Maremma Toscana, è un luogo in cui la natura è più forte di ogni cosa. Con le sue 9 Ville e 16 Cottage, Terre di Sacra si estende per 1.000 ettari costeggiando il mare per 11 Km e ospita la prima Oasi del WWF in Italia. Tutte le Ville ed i Cottage sono ristrutturati nello stile della Toscana del Sud, hanno il loro accesso privato al mare e si adattano alle esigenze di una vacanza di charme, in cui la natura e lo spazio sono il vero lusso. 
https://wildsoulfestival.it/paolaburatto - informazioni: [email protected]
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m2024a · 3 months
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Chiara Ferragni a Capri con il nuovo “maritino”, Fedez sparito dai social A Capri Chiara Ferragni con il “maritino”  Chiara Ferragni a Capri sembra aver riscoperto la vera se stessa. Sorride, si diverte, canta e balla, posa sensuale con abiti succinti e si mostra “al naturale” con i capelli spettinati dal vento e dalla salsedine. Proprio con questa nuova versione di sé la Ferragni sta riacquistando l’affetto del suo seguito, soprattutto femminile. Con lei c’è Angelo Tropea, suo storico amico, che l’influencer definisce “maritino” e che l’affiancava anche nel fine settimana a Forte dei Marmi. L'anno scorso della stessa crew faceva parte anche Fabio Maria Damato, il manager che ha lasciato la società dell'imprenditrice.   Chiara Ferragni e la misteriosa dedica da Capri  “Vorrei che fossi qui” scrive Chiara Ferragni mostrando il tramonto a Capri. E i follower si scatenano. A chi sarà dedicata la frase dell’influencer? Di recente si è parlato di un possibile flirt con Tony Effe, ma anche di una frequentazione con un medico ortopedico, Andrea Bisciotti. Intanto il “maritino” Angelo Tropea postando la stessa immagine di Chiara. ma all’alba e scrive: “Ti rivedrò quest’estate?”.   Fedez in silenzio social: sta male? Cos’è successo con Marcel Jacobs?  E se i guai giudiziari di Chiara Ferragni dopo lo scandalo del Pandoro-gate sono ancora nel vivo, nel pieno della crisi Ferragnez, anche Fedez non sta tranquillo. Prima il rapper è stato coinvolto nel pestaggio a Cristiano Iovino, ora è invece al centro della querelle con Marcel Jacobs. L’atleta azzurro rischia il processo per diffamazione dopo aver lasciato la Dome srl, amministrata della madre del rapper, accusando la società di non aver curato i suoi interessi. Fedez intanto è in silenzio social. Tanto che si è temuto fosse stato ricoverato in ospedale per qualche problema di salute. Ma dal San Raffaele non è arrivata alcuna conferma. Anche la sua nuova fiamma Garance Authié pare si sia trattenuta a Milano un po’ più del previsto (forse proprio per stare accanto al rapper), ma ora è ripartita per Parigi per motivi di lavoro.     Chiara Ferragni felice e sorridente a Capri con Angelo Tropea, che l’influencer definisce scherzosamente “maritino”. Mentre di Fedez da qualche giorno si sono perse le tracce social e di lui si parla per il caso di Marcel Jacobs, dell’imprenditrice digitale si sa ogni dettaglio del suo weekend tra i Faraglioni con gli amici del cuore.
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vorticimagazine · 4 months
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Riavviare il sistema, di Valerio Bassan
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La rete è diventata una «infrastruttura tecnologica multistrato che mira a succhiare quante più informazioni sensibili possibili, con l’obiettivo di renderci sempre più “utenti” e sempre meno “persone”», così scrive Valerio Bassan in Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla(parola quest'ultima volutamente al femminile perché, secondo lo stesso autore Internet andrebbe reso in italiano al femminile in quanto traduzione di “rete”, net), questo è il titolo del suo primo libro uscito quest’anno per Chiarelettere Editore. Il libro di Valerio Bassan può a tutti gli effetti essere considerato un manifesto per scrivere insieme il prossimo capitolo del mondo digitale. Nel video, disponibibile su vorticitv.it, la presentazione completa in live streaming del libro di Valerio Bassan (l'intervista inizia dal minuto 07.16...): La promessa originaria di Internet è stata tradita. Nata come uno spazio infinito di libertà creativa e partecipazione democratica, questa tecnologia rivoluzionaria si è trasformata in una grande arena in cui vince chi applica le logiche commerciali più spietate. Ogni azione che oggi compiamo online – come informarci, comunicare, fare amicizia o acquistare qualcosa – rende sempre più ricchi gli oligarchi della rete e finisce per impoverire noi, i suoi abitanti. In questo libro, Valerio Bassan ricostruisce i processi capitalistici che hanno reso Internet un «luogo inabitabile», accompagnandoci in un viaggio ricco di disillusioni e colpi di scena. Nel mettere a nudo le dinamiche e le insidie che si celano dietro i nostri schermi, Valerio Bassan indica una possibile via per scardinare questo meccanismo e ricostruire un Internet più sostenibile e giusta, aiutandoci a capire come mettere in discussione – e ripensare – gli iniqui modelli di business che governano il web. Per farlo sarà necessario ripartire dalle basi, cambiando il modo in cui investiamo collettivamente tempo e attenzione, ma soprattutto maturando la consapevolezza che solo reclamando a gran voce i nostri diritti digitali saremo in grado di riscrivere il futuro della rete. Che Internet vogliamo lasciare a chi verrà dopo di noi? Noi di Vortici.it riteniamo sia una domanda non da poco... Un estratto del libro di Valerio Bassan tratto da Il Libraio.it Da “giardini” a “foreste”. Aprire le recinzioni del Web Suzanne Simard, oggi professoressa di Ecologia forestale all’Università della British Columbia, ha trascorso gran parte della sua carriera cercando di svelare il «segreto delle foreste». E ha scoperto che, nel sottosuolo di ogni bosco, esiste una complessa rete di interscambio che unisce gli alberi, mettendoli in comunicazione tra loro. Questo network simbiotico, denominato micorriza, è di tipo mutualistico: gli organismi coinvolti – alberi e funghi – portano avanti il loro ciclo vitale vivendo a stretto contatto e traendo benefici reciproci. Attraverso il network della micorriza le piante condividono alcune sostanze nutritive e riescono ad avvisarsi dell’arrivo di un pericolo incombente, inviando impulsi e segnali. In breve, comunicano. Grazie ai suoi studi, Simard è riuscita a dimostrare che le foreste funzionano come delle piccole società di interscambio, i cui rappresentanti portano avanti un percorso non esclusivamente finalizzato alla sopravvivenza, ma anche alla «negoziazione, alla reciprocità e persino all’altruismo». Internet oggi somiglia ben poco al network della micorriza. Ogni piattaforma tende infatti a comunicare solo con sé stessa, e cerca in tutti i modi di impedire che i suoi dati finiscano nelle mani di una concorrente. Le principali aziende tecnologiche si sono trasformate in super-app con steccati digitali sempre più alti, e un numero sempre maggiore di servizi al loro interno. E se in origine la rete permetteva a ogni nodo di scambiare informazioni con qualsiasi altro, oggi l’unico tratto comune delle piattaforme è la reciproca incompatibilità dei loro protocolli di comunicazione. Utilizzare linguaggi diversi da quello dei competitor permette a queste aziende di “murare” i nostri dati al loro interno, e quindi di trarne il maggior profitto possibile. Questo frammenta le nostre esperienze digitali. In un articolo David Pierce, editor-at-large di «The Verge», spiegava questo meccanismo per sottrazione: «Vi immaginate se aveste bisogno di un indirizzo Outlook per i vostri colleghi che usano Outlook e di un indirizzo Gmail per i vostri amici che usano Gmail, e poi di un account Hotmail solo per parlare con vostra zia Gertrude? Be’, attualmente i social funzionano così». Ma cosa succederebbe se, d’un tratto, tutte le app social e di messaggistica potessero parlarsi e scambiarsi informazioni in modo paritario, trasparente e gratuito? È questo il concetto su cui si fonda l’interoperabilità, che molti osservatori oggi ritengono possa essere la tecnologia alla base di un ripensamento degli attuali modelli centralizzati e monopolistici. Rendendo le piattaforme interoperabili, Internet potrebbe “micorrizarsi”: diventare una rete di interscambio continua tra i suoi attori, in cui i messaggi viaggiano tra “specie e specie” – o meglio, tra piattaforma e piattaforma e tra app e app – senza interruzioni di sorta, in base a uno spirito comune di condivisione e di mutualità. In questo nuovo Web, la nostra user experience sarebbe radicalmente diversa: potremmo per esempio utilizzare un’unica app per inviare e ricevere messaggi da chiunque sul Web, pubblicare contenuti su tutte le piattaforme in un solo click, trasportare i nostri follower da un social all’altro e seguire i creator cross-piattaforma, gestendo le nostre impostazioni di privacy attraverso una singola interfaccia. Ma soprattutto, potremmo impedire alle piattaforme di lucrare eccessivamente sui nostri dati, che diventerebbero condivisi tra più attori, e non più (o non solo) “proprietà privata” di qualcuno. Per spiegare cos’è l’interoperabilità, non c’è modo migliore che osservare il funzionamento di Mastodon. La piattaforma fondata nel 2016 dallo sviluppatore tedesco Eugen Rochko potrebbe, a prima vista, sembrare poco più di un clone di Twitter. In realtà Mastodon differisce dalla piattaforma di proprietà di Elon Musk in tre aspetti principali: è no-profit, è open source, e si regge su una struttura decentralizzata e interoperabile. Le sue community – chiamate “istanze” – sono ospitate su server indipendenti che possono essere gestiti da singoli individui, gruppi o organizzazioni. Chiunque può aprirne una e stabilire le proprie regole e i propri termini di servizio: ma soprattutto, ogni istanza può interagire con quella di qualsiasi altro server, e i loro iscritti possono scambiarsi messaggi e seguirsi a vicenda. Lo stesso approccio inter pares è applicato verso l’esterno del network di Mastodon. La piattaforma fa infatti parte del “fediverso”, una costellazione di social media e piattaforme noprofit che possono “parlarsi” e scambiarsi informazioni. Con il proprio account Mastodon un utente può esistere anche su altri social network decentralizzati che appartengono alla community, e questo senza perdere i propri contenuti e i propri follower. È come se il nostro account di Instagram ci permettesse di seguire anche il canale di una creator su YouTube, o di scambiare messaggi privati con qualcuno su TikTok, senza uscire dall’app, né dover cambiare piattaforma. Nel fediverso, poi, i nostri dati restano nostri: se decidiamo di chiudere un account e di migrare su un servizio “concorrente”, non perdiamo le persone che ci seguono né quelle che seguiamo. Il linguaggio che permette alla piattaforma di Mastodon di aprirsi al resto di Internet è ActivityPub, un protocollo che per molti osservatori potrebbe essere alla base della nuova “foresta” di Internet. Sebbene le radici di questo sistema di regole siano vecchie quanto il Web, la sua effettiva diffusione è piuttosto recente. ActivityPub è stato infatti introdotto nel 2018, quando il World Wide Web Consortium (W3C), l’organizzazione no-profit fondata da Tim BernersLee che si occupa di stabilire i requisiti tecnici del Web, lo ha suggerito ufficialmente come lo standard internazionale per il social networking. La popolarità di ActivityPub è in crescita: oltre a Mastodon anche PeerTube (un’alternativa a YouTube), Lemmy (un’alternativa a Reddit), Nextcloud (un servizio di hosting in cloud) e Pixelfed (una versione open source di Instagram) hanno adottato il protocollo. Anche Automattic, la società proprietaria di WordPress, il servizio più diffuso al mondo per la gestione di contenuti e la pubblicazione di siti web, ha cominciato a muovere i propri passi nel campo dell’interoperabilità: nella primavera del 2023 ha comprato Activity for WordPress, un plugin che permette ai gestori di blog di unirsi e comunicare con reti web distribuite come Mastodon. Nell’autunno dello stesso anno, poi, Automattic ha investito 50 milioni per assicurarsi Texts.com, un’applicazione universale che permette agli utenti di utilizzare tutte le app di messaggistica in un’unica “casella di posta” – permettendo comunicazioni multidirezionali e crittografate tra servizi concorrenti come iMessage, WhatsApp, Telegram, Signal, Messenger, Twitter, Instagram, Discord e LinkedIn. Persino Threads, un clone di Twitter lanciato da Meta nel luglio 2023, ha promesso di rendersi pienamente interoperabile e di adeguare la propria struttura per integrare il nuovo standard di ActivityPub; Flipboard e Medium, invece, hanno creato una propria istanza di Mastodon, e stanno invitando i propri utenti e curatori a pubblicare anche lì, oltre che sulla piattaforma principale. L’interoperabilità non è un concetto astratto: almeno in parte è già realtà. Le nostre caselle di posta elettronica ne sono un esempio. Sebbene esistano diverse applicazioni che ci permettono di inviare e ricevere le e-mail, ognuna è in grado di comunicare con le altre. Ma sviluppare l’interoperabilità del Web non ha soltanto l’effetto di abbattere le recinzioni tra i vari feed e canali di comunicazione: significa, soprattutto, separare l’interfaccia utente dai dati sottostanti Se applicata nel modo giusto, l’interoperabilità potrebbe garantirci una maggiore portabilità del dato. Ci consentirebbe di diventare proprietari dei nostri contatti e dei nostri interessi, e di sottrarre questo controllo ai server di una singola app. Nell’Internet interoperabile gli utenti mantengono il controllo dei propri dati, poiché non li cedono alle singole aziende tecnologiche – le quali perderebbero così buona parte del proprio potere dominante in favore di migliaia di piattaforme più piccole e interoperabili tra loro. Nessuna in grado di “prevalere” sulle altre, né particolarmente interessata a farlo: il nuovo giacimento sarebbe lo stesso per tutti e nessuno potrebbe reclamarne la proprietà. La piena interoperabilità prevederebbe, poi, una componente antagonistica. È quella che Cory to «adversarial interoperability»: la possibilità che ogni piattaforma, una volta “aperta”, permetta ad attori esterni non solo di comunicare con essa, ma anche di sviluppare applicazioni, plugin, e strumenti senza il consenso esplicito dei suoi gestori. Una libera infiltrazione da cui i giardini recintati si sono tenuti alla larga e che, secondo Doctorow, potrebbe fornire nuova spinta a un’innovazione tecnologica più equa e distribuita. Naturalmente, affinché tutto questo raggiunga una massa critica sufficiente, potrebbe volerci molto tempo. Le piattaforme monopolistiche non hanno alcun interesse a rendere completamente interoperabili i propri sistemi, mettendo in crisi il loro business. Mastodon, che pure ha beneficiato dell’esodo da X scatenato dalle nuove policy di Elon Musk, ha appena 10 milioni di utenti registrati e circa 2 milioni di utenti attivi. Per rendere il fediverso “universale” ci vorranno anni, investimenti, e regole nuove. Come quella che l’Europa ha approvato nel novembre 2023, l’Interoperable Europe Act, con cui si punta a rendere disponibili i principali servizi pubblici a tutte le persone nell’UE senza discriminazioni. L’atto garantirà la possibilità di sviluppare servizi digitali interoperabili e riutilizzabili, come software open source, linee guida comuni, framework e strumenti informatici condivisi a livello statale, ma potrebbe diventare una sorta di mappa estendibile anche al settore privato. Nel documento, una frase riassume come poche altre i vantaggi del nuovo modello: «L’obiettivo dell’interoperabilità è raggiungere insieme obiettivi comuni».9 Trasformare gli attuali “giardini” delle piattaforme in “foreste” aperte e comunicanti tra loro, come quelle scoperte da Suzanne Simard, sarebbe un approccio radicalmente diverso rispetto a quello cui siamo stati abituati negli ultimi due decenni. Significherebbe la fine dei walled garden in favore di un ecosistema più libero, e probabilmente più giusto. Ulteriore approfondimento su siamomine.com Immagine di copertina: https://www.chiarelettere.it/news/la-promessa-originaria-di-internet-e-stata-tradita-ecco-da-dove-ripartire-il-libro-di-valerio-bassan.html Read the full article
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londranotizie24 · 6 months
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Ecco Wow, il movimento che cambia la narrativa dell'emancipazione della donna
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Di Annalisa Valente Si chiama Wow, Women Of Worth, la marketing spa fondata a Londra da Marianna Penna che aiuta le future imprenditrici.  E con Walk the Talk si crea il ponte culturale tra il Regno Unito e l'Italia.  Wow, women of Worth, è la marketing spa fondata da Marianna Penna Fare del marketing il proprio obiettivo professionale è un sogno ambito, difficile da perseguire, che quasi sempre ha bisogno di un supporto. Non solo pratico, economico, ma anche emotivo, creativo, personalizzato. Se poi si tratta di un sogno al femminile, spesso la cosa si complica, perché porta le donne a doversi battere per conquistare spazio in un mondo molto, a volte troppo maschile. Chi può aiutare le future imprenditrici del marketing meglio di un'altra donna? Quindi, chi può capire e aiutare le future imprenditrici del marketing se non un’altra donna? Ma non una qualsiasi, bensì una donna del settore che decide di mettere ogni giorno la sua esperienza e la sua visione del mondo al servizio di altre donne che hanno tanta buona volontà, magari anche una buona preparazione, ma che non sanno bene in che direzione muoversi. Questa donna si chiama Marianna Penna ed è l’artefice di una “marketing spa”, dal nome inconfondibile, difficile da dimenticare, che ognuno di noi nella vita, per diversi motivi, ha avuto occasione di pronunciare: WOW. WOW sta per Women Of Worth (Donne di Valore) ed è una marketing spa nata per supportare le potenziali imprenditrici, prendendosene cura a tutto tondo (inside-out) in modo tale che possano usufruire di un “WOW-effect” che venga dall’interno, che non sia solo esteriore, ma che rappresenti un percorso più profondo di consapevolezza di se stesse e del proprio talento. Laureata in Economia e Commercio a Napoli, giornalista pubblicista ed esperta di marketing strategico, Marianna Penna è la visionaria fondatrice e CEO di WOW Women Of Worth a Londra. Il suo viaggio professionale è iniziato nella capitale britannica nel 2001, dove si è trasferita dopo un praticantato come Dottore Commercialista a Napoli. Nel 2006 ha fondato la sua società di consulenza in marketing strategico e nel 2011 ha lanciato i-xcellence, uno showroom "phigital" (fisico e digitale) per brands italiani a Londra. Da Direttore Marketing nel 2012 ad Amministratore Delegato di LEXeFISCAL LLP nel 2019, la traiettoria di Marianna è stata segnata dall'innovazione. Nel mezzo della pandemia, ha lanciato WOW Women Of Worth, un progetto che connette oggi oltre 150 donne dinamiche tra Londra e l’Italia. Oltre al supporto imprenditoriale, WOW offre servizi di marketing olistico e coaching, creando campagne di impatto sociale. Da maggio 2021 Marianna si dedica interamente alla community di WOW, favorendo collaborazioni con stiliste nel settore fashion ed imprenditrici e professioniste di diversi settori. WOW non è una rete ma un movimento che modella la narrativa dell''emancipazione delle donne WOW non è semplicemente una rete; è un movimento che rimodella la narrativa dell'emancipazione delle donne. Nel marzo 2022, Marianna ha lanciato "WOW Walk the Talk", celebrando le donne imprenditrici a Londra, Milano, Roma e Napoli, con l'obiettivo di creare un ponte culturale aziendale tra il Regno Unito e l’Italia. Attraverso una serie di eventi a tema, WOW Walk the Talk è diventato un festival itinerante tra Italia e UK, animato da una serie di eventi on line e in presenza, già nei primi mesi dell’anno in corso: Londra, Milano e Napoli (data dell’evento di chiusura, il 16 Marzo scorso) sono state le location scelte accuratamente e strategicamente da Marianna e dal suo team perché il messaggio di WOW si aprisse al mondo: sostenere le donne per sostenere il mondo. Tema del festival di quest’anno è “I’m Human”: un invito e tutte le donne a ricordarsi che sono anzitutto esseri umani, anche e soprattutto quando chiedono troppo a se stesse. (Ciascuno di questi eventi, specialmente quelli in presenza, hanno rappresentato un’occasione di confronto tra le imprenditrici partecipanti, anche grazie alla presenza della mindfulness coach Giovanna Rumma, stretta collaboratrice di Marianna, che accompagna ciascuna delle professioniste presenti in un viaggio dentro e fuori di sé, alla scoperta delle proprie capacità, del proprio talento, del proprio essere personale e professionale. La filosofia di WOW si sviluppa attraverso la dottrina dei quattro elementi Fuoco-Aria-Acqua-Terra, con le relative rappresentazioni simboliche adattate al concetto di marketing sostenibile. Come è la stessa Marianna a spiegarci: “Ho immaginato il ciclo delle quattro stagioni (inverno, primavera, estate, autunno), ciascuna caratterizzata da un elemento della natura. ... Continua a leggere su
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lamilanomagazine · 6 months
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La città di Ravenna si aggiudica il premio "Blue ports and destinations"
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La città di Ravenna si aggiudica il premio "Blue ports and destinations" Nell'ambito della missione promossa dalla Commissione Europea "Restore our ocean and waters by 2030", Ravenna ha vinto il premio "Blue ports and destinations" lanciato da BlueMissionMed Csa in collaborazione con MedCruise. Il premio vuole riconoscere e sostenere le migliori iniziative che contribuiscono attivamente al raggiungimento degli obiettivi della Missione UE. Ravenna si è aggiudicata il riconoscimento nella categoria "Social, corporate sustainability, community & port connectivity". La cerimonia di premiazione si svolgerà ad Atene il 16 aprile, nell'ambito della nona conferenza sugli Oceani. "Siamo orgogliosi – dichiara l'assessora al Porto e alle Politiche europee Annagiulia Randi – che venga riconosciuta l'attenzione che dedichiamo al nostro porto, grazie allo sviluppo di numerosi progetti che portiamo avanti in molti ambiti insieme all'Autorità portuale. La blue economy, la produzione di energia sostenibile, la digitalizzazione, la mobilità sostenibile e l'empowerment femminile nel settore portuale sono temi di grandissima attualità e assoluta importanza per la nostra città e continueremo ad impegnarci per raggiungere gli obiettivi europei, grazie anche alla condivisione all'interno dei network che abbiamo instaurato con le altre città portuali e marittime europee". Ravenna ha candidato al bando una serie di progetti relativi al porto, divisi in tre macroaree. La prima "Il porto green e hub energetico", che comprende i progetti: Agnes; la comunità energetica del porto; il deposto di Lng; gli impianti fotovoltaici e di produzione di idrogeno verde; il cold ironing; il rigassificatore; il progetto CCS che prevede la costruzione di una centrale per la cattura e lo stoccaggio della CO₂ e il digital twin, ovvero un gemello digitale dello scalo portuale di Ravenna. La seconda area riguarda il progetto del Parco Marittimo e infine la terza "Dal porto alla città: un piano di mobilità sostenibile", che comprende i progetti Lab move-up (un progetto per sostenere il benessere aziendale al fine di migliorare il piano di mobilità sostenibile dei lavoratori del porto) e quelli legati al nuovo terminal crociere come la realizzazione del Parco delle Dune e l'elettrificazione della banchina. Tra le motivazioni che hanno portato il porto di Ravenna a vincere ci sono un'eccezionale responsabilità nel condurre gli investimenti sostenendo al tempo stesso i principi di buon governo, della tutela ambientale e della responsabilità sociale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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LA NATURA DELL'AMORE
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/SAC0N98Rcc
:: Trama La natura dell'amore ::
Sophia è una professoressa di filosofia del Quebec, quarantenne colta e benestante, da tempo sposata con Xavier. L'incontro con Sylvain, l'operaio chiamato a restaurare la casa sul lago della coppia, sconvolge finalmente la vita ordinata di Sophia: irresistibilmente attratta dall'uomo, travolgente e rude tanto quanto il marito è educato e distaccato, la donna si fa coinvolgere da un amore totale e trova il coraggio di seguire la sua passione. La distanza culturale e i pregiudizi dei due amanti finiranno però per ostacolare la relazione. Monia Chokri prosegue dopo Babysitter l'analisi del desiderio femminile con un melodramma al tempo raffinato e sguaiato, all'incerto confine fra ironia e parodia. La natura dell'amore è un melodramma, e come tale parla soprattutto in termini visivi, affidando alla caratterizzazione dei personaggi - gli abiti, l'ambiente in cui si muovono, le parole che usano, i gesti che compiono, anche le urla che emettono - il compito di esprimere le loro emozioni e i loro desideri. Solo prendendo alla lettera il ruolo che ogni maschera impone si finisce per incontrare la vera natura. Di sé e dell'amore. Per il resto, tanto la vita borghese quanto quella trasgressiva o liberatoria, non sono altro che recite curate e sfinenti.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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LA NATURA DELL'AMORE
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/SAC0N98Rcc
:: Trama La natura dell'amore ::
Sophia è una professoressa di filosofia del Quebec, quarantenne colta e benestante, da tempo sposata con Xavier. L'incontro con Sylvain, l'operaio chiamato a restaurare la casa sul lago della coppia, sconvolge finalmente la vita ordinata di Sophia: irresistibilmente attratta dall'uomo, travolgente e rude tanto quanto il marito è educato e distaccato, la donna si fa coinvolgere da un amore totale e trova il coraggio di seguire la sua passione. La distanza culturale e i pregiudizi dei due amanti finiranno però per ostacolare la relazione. Monia Chokri prosegue dopo Babysitter l'analisi del desiderio femminile con un melodramma al tempo raffinato e sguaiato, all'incerto confine fra ironia e parodia. La natura dell'amore è un melodramma, e come tale parla soprattutto in termini visivi, affidando alla caratterizzazione dei personaggi - gli abiti, l'ambiente in cui si muovono, le parole che usano, i gesti che compiono, anche le urla che emettono - il compito di esprimere le loro emozioni e i loro desideri. Solo prendendo alla lettera il ruolo che ogni maschera impone si finisce per incontrare la vera natura. Di sé e dell'amore. Per il resto, tanto la vita borghese quanto quella trasgressiva o liberatoria, non sono altro che recite curate e sfinenti.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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carmenvicinanza · 9 months
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Mónica Mayer
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Mónica Mayer, artista, curatrice, critica d’arte e attivista femminista, ha esposto e tenuto conferenze in diversi paesi del mondo. 
Critica il sistema sociale patriarcale attraverso l’arte con performance, grafica digitale, disegno e fotografia.
Si è sempre posta in una posizione di rottura rispetto alle definizioni tradizionali di arte. La sua opera è caratterizzata da spirito irrequieto, spiccato senso critico e grande umorismo.
Ha iniziato con dipinti e collage per poi dedicare grande attenzione alle performance e installazioni. Negli anni, il suo contributo artistico si è sviluppato anche attraverso la scrittura, l’insegnamento, l’archiviazione e la partecipazione attiva nella comunità.
La maggior parte delle sue performance consistono in interventi sociali interattivi progettati per contesti specifici.
È nata a Città del Messico nel 1954 e si è laureata in Belle Arti all’Università Autonoma del Messico nel 1976.
Il suo attivismo è iniziato quando, ben presto, ha realizzato quanto fosse discriminante essere una donna nel mondo dell’arte. Nel 1975, ha preso parte al Movimiento Feminista Mexicano e al Colectivo Cine Mujer.
La sua prima esposizione è stata Collage íntimo nel 1977. L’anno successivo ha partecipato alla Muestra colectiva feminista. 
Nel 1978 alla biennale Salón 77–78: Nuevas tendencias al Museo d’Arte Moderna di Città del Messico, ha presentato l’installazione interattiva El tendedero (La corda da bucato), che ha inaugurato il suo stile e la ricerca di nuovi mezzi per comunicare attraverso l’arte. 
Nello stesso anno si è trasferita negli Stati Uniti dove, nel 1980, ha conseguito un master in Sociologia dell’arte al Goddard College, con una tesi intitolata Feminist Art: An Effective Political Tool (Arte femminista: uno strumento politico efficace). In quel periodo ha frequentato il  Feminist Studio Workshop presso il Woman’s Building di Los Angeles con pioniere del movimento artistico femminista statunitense come Suzanne Lacy, Leslie Labowitz e Judy Chicago.
Al suo ritorno in Messico, nel 1983, ha fondato il collettivo artistico Polvo de Gallina Negra diminutivo di Polvere di gallina nera per proteggerci dalla magia patriarcale che fa scomparire le donne, che combinava critica sociale radicale e umorismo e che è stato attivo per una decade.
Nello stesso anno, ha tenuto un seminario su Donne e Arte presso la Escuela Nacional de Artes Plásticas, che ha poi portato alla creazione di un altro collettivo artistico femminista, Tlacuilas y Retrateras.
Nel 1989, col marito, Víctor Lerma, ha fondato Pinto mi Raya, spazio artistico indipendente e archivio online la cui funzione principale è stimolare il sistema dell’arte in Messico attraverso incontri, workshop e performance collettive di attivismo comunitario.
Un’esperienza che si è gradualmente trasformata in una piattaforma da cui lanciare progetti di arte concettuale applicata per cercare di trovare soluzioni. Per lubrificare il sistema dell’arte per farlo funzionare più agevolmente. 
Come estensione della sua pratica artistica, Mónica Mayer ha parlato e scritto ampiamente di arte, donne e femminismo.
Tra il 1988 e il 2008 è stata editorialista del quotidiano El Universal e ancora oggi scrive per diversi blog.
Ha pubblicato diversi libri, saggi e contribuito a creare riviste d’arte e dibattito femminista. 
Nel 2012 ha partecipato alla creazione del Sistema Nazionale di Artisti per il Finanziamento Nazionale per la Cultura e le Arti messicane.
Nel 2016 il Museo d’Arte Contemporanea dell’Università Nazionale Autonoma del Messico le ha dedicato la mostra “Si tiene dudas… pregunte: una exposición retrocolectiva de Mónica Mayer” (In caso di dubbio… chiedi: retrospettiva di Mónica Mayer).
Nello stesso anno, l’Istituto femminile di Città del Messico le ha conferito la Medaglia Omecíhuatl per la sua “eccezionale partecipazione all’istruzione, alle arti, alla cultura e allo sport, che hanno ispirato e influenzato lo sviluppo e l’empowerment femminile”.
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sounds-right · 7 months
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 "Male" (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla dal 23 febbraio 2024
Da venerdì 23 febbraio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "Male" (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla che ha appositamente aperto un profilo su OnlyFans per sviscerare il concetto del brano stesso. 
"Male" è un brano dall'atmosfera inquietante ed ammaliante, con sonorità che si alternano tra dolcezza e amarezza. La tematica centrale è la tossicità delle relazioni, quando si resta imprigionati in rapporti dove più che gioco d'amore avviene un gioco di potere. Accade quasi inconsciamente che ognuno scelga un ruolo: chi domina e chi subisce. Il messaggio del brano invita ad osservare. Prima ancora di vedere il "male" nell'altro, ci si interroga sul motivo dietro tale comportamento. Alla base di un atteggiamento dato o ricevuto c'è sempre una volontà, ma soprattutto un messaggio per noi, non contro di noi. 
Il concetto del brano si apre con un grande fraintendimento, "credevo fossi qualcuno invece sei qualcun'altro" per poi concludere con "pensavi fossi qualcosa invece sono qualcos'altro". "Male" è un boomerang: tutto ciò che lancia, ritorna. Liberarsi da circoli viziosi è complesso ma è la soluzione che ci permette una maggiore lucidità. Con questa canzone, la cantautrice vuole sottolineare quanto dipenda solamente da noi la condizione in cui ci ritroviamo.
Alla base del pezzo ritroviamo la tematica del fraintendimento, per questo è nata l'idea di promozione attraverso i social, con l'utilizzo della piattaforma OnlyFans, una piattaforma criticata e spesso utilizzata per la diffusione di contenuti espliciti. 
Spiega l'artista a proposito del brano: "Male è nata con consapevolezza ed estremo distacco emotivo, al termine di una relazione; uno squallido gioco vissuto da ambo le parti. Durante una storia si trovano giustificazioni ad atteggiamenti di carattere disfunzionale che ci appaiono addirittura confortevoli. Solo allontanandomi percepisco realmente i miei errori e comprendo la realtà malsana che si è creata intorno a noi. Tutto questo ha compromesso la serenità e ha creato meccanismi tossici, inizialmente divertenti, ma pur sempre tossici. Ho scelto di utilizzare OnlyFans come canale comunicativo principale, ricreando quindi il concetto che il singolo vuole comunicare, sia a livello di immagini con la copertina, se a livello di contenuto del testo."
Presalva ora il brano: https://lapop.lnk.to/male
Biografia
Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del '94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All'età di dodici anni partecipa al concorso L'Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell'approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica "Via", brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme "Isola", "Déjà vu", "NON PERDO MAI", i singoli "Eh Bam Bam" (prod. Double Deejay) e Correre. A novembre esce il nuovo singolo solista "A volte capita", seguito a dicembre da "Tutte le volte".
"Male" è il nuovo singolo di Tekla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 23 febbraio 2024.
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djs-party-edm-italia · 7 months
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 "Male" (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla dal 23 febbraio 2024
Da venerdì 23 febbraio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "Male" (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla che ha appositamente aperto un profilo su OnlyFans per sviscerare il concetto del brano stesso. 
"Male" è un brano dall'atmosfera inquietante ed ammaliante, con sonorità che si alternano tra dolcezza e amarezza. La tematica centrale è la tossicità delle relazioni, quando si resta imprigionati in rapporti dove più che gioco d'amore avviene un gioco di potere. Accade quasi inconsciamente che ognuno scelga un ruolo: chi domina e chi subisce. Il messaggio del brano invita ad osservare. Prima ancora di vedere il "male" nell'altro, ci si interroga sul motivo dietro tale comportamento. Alla base di un atteggiamento dato o ricevuto c'è sempre una volontà, ma soprattutto un messaggio per noi, non contro di noi. 
Il concetto del brano si apre con un grande fraintendimento, "credevo fossi qualcuno invece sei qualcun'altro" per poi concludere con "pensavi fossi qualcosa invece sono qualcos'altro". "Male" è un boomerang: tutto ciò che lancia, ritorna. Liberarsi da circoli viziosi è complesso ma è la soluzione che ci permette una maggiore lucidità. Con questa canzone, la cantautrice vuole sottolineare quanto dipenda solamente da noi la condizione in cui ci ritroviamo.
Alla base del pezzo ritroviamo la tematica del fraintendimento, per questo è nata l'idea di promozione attraverso i social, con l'utilizzo della piattaforma OnlyFans, una piattaforma criticata e spesso utilizzata per la diffusione di contenuti espliciti. 
Spiega l'artista a proposito del brano: "Male è nata con consapevolezza ed estremo distacco emotivo, al termine di una relazione; uno squallido gioco vissuto da ambo le parti. Durante una storia si trovano giustificazioni ad atteggiamenti di carattere disfunzionale che ci appaiono addirittura confortevoli. Solo allontanandomi percepisco realmente i miei errori e comprendo la realtà malsana che si è creata intorno a noi. Tutto questo ha compromesso la serenità e ha creato meccanismi tossici, inizialmente divertenti, ma pur sempre tossici. Ho scelto di utilizzare OnlyFans come canale comunicativo principale, ricreando quindi il concetto che il singolo vuole comunicare, sia a livello di immagini con la copertina, se a livello di contenuto del testo."
Presalva ora il brano: https://lapop.lnk.to/male
Biografia
Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del '94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All'età di dodici anni partecipa al concorso L'Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell'approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica "Via", brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme "Isola", "Déjà vu", "NON PERDO MAI", i singoli "Eh Bam Bam" (prod. Double Deejay) e Correre. A novembre esce il nuovo singolo solista "A volte capita", seguito a dicembre da "Tutte le volte".
"Male" è il nuovo singolo di Tekla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 23 febbraio 2024.
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tarditardi · 7 months
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 "Male" (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla dal 23 febbraio 2024
Da venerdì 23 febbraio 2024 sarà disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming digitale "Male" (LaPOP), il nuovo singolo di Tekla che ha appositamente aperto un profilo su OnlyFans per sviscerare il concetto del brano stesso. 
"Male" è un brano dall'atmosfera inquietante ed ammaliante, con sonorità che si alternano tra dolcezza e amarezza. La tematica centrale è la tossicità delle relazioni, quando si resta imprigionati in rapporti dove più che gioco d'amore avviene un gioco di potere. Accade quasi inconsciamente che ognuno scelga un ruolo: chi domina e chi subisce. Il messaggio del brano invita ad osservare. Prima ancora di vedere il "male" nell'altro, ci si interroga sul motivo dietro tale comportamento. Alla base di un atteggiamento dato o ricevuto c'è sempre una volontà, ma soprattutto un messaggio per noi, non contro di noi. 
Il concetto del brano si apre con un grande fraintendimento, "credevo fossi qualcuno invece sei qualcun'altro" per poi concludere con "pensavi fossi qualcosa invece sono qualcos'altro". "Male" è un boomerang: tutto ciò che lancia, ritorna. Liberarsi da circoli viziosi è complesso ma è la soluzione che ci permette una maggiore lucidità. Con questa canzone, la cantautrice vuole sottolineare quanto dipenda solamente da noi la condizione in cui ci ritroviamo.
Alla base del pezzo ritroviamo la tematica del fraintendimento, per questo è nata l'idea di promozione attraverso i social, con l'utilizzo della piattaforma OnlyFans, una piattaforma criticata e spesso utilizzata per la diffusione di contenuti espliciti. 
Spiega l'artista a proposito del brano: "Male è nata con consapevolezza ed estremo distacco emotivo, al termine di una relazione; uno squallido gioco vissuto da ambo le parti. Durante una storia si trovano giustificazioni ad atteggiamenti di carattere disfunzionale che ci appaiono addirittura confortevoli. Solo allontanandomi percepisco realmente i miei errori e comprendo la realtà malsana che si è creata intorno a noi. Tutto questo ha compromesso la serenità e ha creato meccanismi tossici, inizialmente divertenti, ma pur sempre tossici. Ho scelto di utilizzare OnlyFans come canale comunicativo principale, ricreando quindi il concetto che il singolo vuole comunicare, sia a livello di immagini con la copertina, se a livello di contenuto del testo."
Presalva ora il brano: https://lapop.lnk.to/male
Biografia
Francesca in arte Tekla nasce nel giugno del '94 a Bologna. Sin da giovanissima si dimostra appassionata di poesia e musica. All'età di dodici anni partecipa al concorso L'Italia che canta 2006: il primo palco e la prima esperienza televisiva le regalano una piccola consapevolezza e curiosità nell'approfondire questo percorso. Vince il Premio Qualità. Questa magica esperienza è lo stimolo ad avviare un percorso di studio canoro insieme alla jazzista e concertista americana Irene Robbins. Nel 2014 pubblica in modo indipendente il suo primo singolo: Sola e Sporca. Nel 2015 inizia il percorso musicale su Rai2, al talent The Voice of Italy. Nel 2016 Fonoprint Studios è il primo contratto discografico con cui Tekla pubblica "Via", brano curato da Cristian Riganò. Nel 2017 produce Marama il suo primo album con influenza afro-pop e afro-beat. Dal 2019 inizia un percorso indipendente di autoproduzione, che comprende include la creazione di testi e suoni per altri artisti, inizia così diverse collaborazioni in veste di autrice. Una collaborazione dalla quale è nato un progetto di duo femminile è quella con Ilaria: le due hanno pubblicato insieme "Isola", "Déjà vu", "NON PERDO MAI", i singoli "Eh Bam Bam" (prod. Double Deejay) e Correre. A novembre esce il nuovo singolo solista "A volte capita", seguito a dicembre da "Tutte le volte".
"Male" è il nuovo singolo di Tekla disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica da venerdì 23 febbraio 2024.
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