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#dinocampana
barbaragronchi · 4 months
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La Repubblica, 15.05.2024
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1clearmirror · 7 months
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bilojejunaka · 8 months
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Franco Ceravolo , Ed io ti chiamo, ti chiamo Chimera ( Dino Campana) , 2024
oil on cardboard 35 x 50
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laneveovunque · 2 years
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Gaber non era come gli altri. Non era come i #cantautori, convinti di essere sempre dalla parte della ragione: lui coltivava il dubbio e il rispetto per chi la pensava diversamente. Non era come chi cercava la fama a tutti i costi: lui abbandonava la televisione al massimo della popolarità per inventare il #teatrocanzone senza preoccuparsi che all’inizio le sale fossero sempre mezze vuote. Non era come chi seguiva il flusso: lui il flusso nemmeno lo vedeva. Perché era Gaber. Lo ricordo quel giorno d’aprile del 2001, regalarmi l’anteprima del suo disco “La mia generazione ha perso”. Un’ora e mezzo di risate e commozione, di poesia e canzoni. Poi si avvicinò durante una pausa per la pubblicità e disse: “Sono stanco, possiamo andare verso la fine? Solo se non ti crea problemi”. Stava male, ma rimaneva un gigante anche nei modi. Lo vedo mentre si avvia all’uscita, con qualche difficoltà, ma sorridente. I ragazzi dovrebbero studiarlo a scuola. Con Caproni, Campana, Tondelli. Oggi è il suo compleanno. E allora, come cantava il suo amico #enzojannacci, è bello quando ride un figlio, quando parla Gaber, quando senti il sole. #gaber #giorgiogaber #musicaitaliana @dalia_gaberscik @fondazionegaber #giorgiocaproni #piervittoriotondelli #dinocampana Reposted from @massimocottoofficial (presso Milano City) https://www.instagram.com/p/Cn288XDqZKj/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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goodbearblind · 3 years
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"C'è uno specchio davanti a me e l'orologio batte: la luce mi giunge dai portici a traverso le cortine della vetrata. Prendo la penna: scrivo, cosa, non so: ho il sangue alle dita..." (Dino Campana) . . #dinocampana https://www.instagram.com/p/CVuWEGNNCYR/?utm_medium=tumblr
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“Di questa scena fanciulla sola come una melodia blu, su la riva dei colli ancora tremava una viola.” • • • • • #dinocampana #analog #lomochromepurple120 #lomochromepurple #analogphotography #analogue #analoguevibes #buildings #oldbuildings #tv_buildings #srs_buildings #colorful #colors #livecolorfully #abmlifeiscolorful #ig_italy #igersitaly #gf_italy #instaitaly #rome #igersroma #ig_roma #ig_rome #igerslazio #architecture #architecturephotography #architecturelovers #cristianabezerra #cristianabezerrademenezes #cristianabezerraphotographer (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CD53h1ulNxH/?igshid=jup64vpwv8qt
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Ricordo una vecchia città, rossa di mura e turrita, arsa su la pianura sterminata nell'Agosto torrido, con il lontano refrigerio di colline verdi e molli sullo sfondo. Dino Campana, Canti Orfici #ilsognatorediaforismi #poesie #aforismi #sognatore #lettura #citazioni #storie #blog #instafrasi #campana #dinocampana #cantiorfici #libri #leggere #like #quotes #aforismadelgiorno #scrivilosuimuri #frasidolci #pensierieparole #frasivere https://www.instagram.com/p/CDwhgk6HicM/?igshid=1turl7qnd9exy
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Storie d’amore e di coppie
Proviamo ad affrontare il tema per eccellenza della letteratura, l’amore, non solo come argomento di romanzi e opere teatrali, ma anche come legame sentimentale che spesso ha totalmente sconvolto la vita degli stessi scrittori. Possiamo vederne insieme alcune tipologie, perché naturalmente infinita è la gamma delle trasposizioni letterarie, quasi come quella della realtà. Spesso, ça va sans dire, si tratta di amore contrastato, dal finale tragico, nato al di fuori del legame coniugale, perché un tempo i matrimoni erano per lo più combinati: in questo caso gli esempi si sprecano, da Enea e Didone (nell’Eneide Didone abbandonata da Enea, che la lascia per obbedire alla “ragion di stato”, si suicida con la spada che lui stesso le aveva regalato), a Anna Karenina (anch’essa suicida), a Paolo e Francesca, il cui amore, massimo esempio di passione senza limiti, è veramente eterno e perdura anche tra le fiamme dell’oltretomba.
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Anche per Romeo e Giulietta il finale è dei più tragici, ma sapevate che gli psicologi hanno denominato “effetto Romeo e Giulietta”, la “sindrome” del sentimento che diventa sempre più forte quanto più è ostacolato? Si tratta inoltre di un rapporto complesso, di amore-odio, perché Giulietta, in qualche modo odia in Romeo il Montecchi. Ma l’amore contrastato è un topos letterario fin dal romanzo greco, fin dalla favola di Amore e Psiche di Apuleio, in cui la bella Psiche, punita per la curiosità di vedere l’aspetto dell’innamorato, è costretta dalla dea Venere a sottoporsi a diverse prove, per poter riavere l’amato bene: finalmente una storia a lieto fine, come quella di Ulisse e Penelope (la cui separazione durerà vent’anni) e quella dei nostri Renzo e Lucia, anch’essi costretti a superare diverse prove prima di potersi ritrovare.
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Anche fra gli scrittori ci sono state passioni burrascose o particolarmente originali (forse solo in anticipo con i tempi). Celebre è la relazione fra Gabriele D’Annunzio e Eleonora Duse (di 5 anni più vecchia del poeta pescarese, anche se non sembra…), da molti considerata la più grande attrice del suo tempo. Si può dire che il Vate la tratta come peggio non si potrebbe: la fa innamorare, la sfrutta economicamente, la tradisce, scrive parti per lei, ma poi cambia idea e le affida a Sarah Bernhardt, infine la abbandona. Lei dirà: “Gli perdono di avermi sfruttata, rovinata, umiliata. Gli perdono tutto, perché ho amato”. La Divina morirà di tubercolosi in solitudine nel 1924; in quell’occasione D’Annunzio ammette: “È morta quella che non meritai”.
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Ancora una storia d’amore italiana: la passione travolgente tra Sibilla Aleramo (autrice del bellissimo Una donna, libro quasi dimenticato, ma in realtà sempre attuale, vero manifesto del femminismo – ne fu tratto uno splendido sceneggiato televisivo con Giuliana De Sio come protagonista, giovanissima e già talentuosa) e Dino Campana. Sulla loro tormentata storia d’amore sono stati sparsi fiumi d’inchiostro: vi consigliamo La notte della cometa di Sebastiano Vassalli, il film con Stefano Accorsi e Laura Morante Un viaggio chiamato amore e l’interessante articolo di Roberto Cotroneo. Una passione fatta di gelosia, percosse, sofferenza, tradimenti, cure psichiatriche. L’una alimenta il cupio dissolvi dell’altro. Così il poeta dei sublimi Canti Orfici morirà in manicomio, devastato dagli elettroshock, a soli 47 anni.
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Ricordiamo il grande Raymond Chandler che, dopo una lunga relazione con Pearl Eugene Hulburt (la potete vedere in una splendida foto), sposata con il musicista Julian Pascal, riuscirà finalmente a farla divorziare e a sposarla, nonostante lei avesse 18 anni più di lui. Non solo, ma dopo la morte della sua Cissy, com’era soprannominata, Chandler, disperato e depresso, alcolizzato e travolto da relazioni sempre nuove e insoddisfacenti, si lascerà andare e morirà 5 anni dopo la moglie.
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foto di Cissy, moglie di Chandler
Concludiamo con l’arcinota storia del legame tra Francis Scott Fitzgerald e Zelda Sayre: che dire di questa unione voluta dal destino, ma votata a un’inesorabile autodistruzione? Giovani, belli, di buona famiglia, emancipati, amanti dell’arte, della trasgressione, ricchi di talento. Lei diventa la musa ispiratrice dei romanzi di Fitzgerald, ma in realtà il loro rapporto è minato: lui la tradisce, vive al di sopra delle sue possibilità, continue erano le liti dovute anche alla rivalità fra i due. Pare infatti che anche Zelda fosse abile scrittrice, come testimonia il suo romanzo Lasciami l’ultimo valzer, da poco tradotto in italiano. Moriranno giovani entrambi: lei a soli 48 anni, vittima dell’incendio scoppiato nella casa di cura in cui era ricoverata per una forma di schizofrenia, lui a 44, colpito da tubercolosi. Una storia ideale per il cinema, infatti ne sono stati tratti almeno due film, Zelda e The beautiful and the damned, del 2017, interpretato da Scarlett Johansson, e ora è in corso di programmazione anche in Italia la serie televisiva The Beginning of Everything.
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barbaragronchi · 5 months
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Giovedì 9 maggio 2024 alle ore 17.30
presso il Salone monumentale della Biblioteca Marucelliana, via Cavour 43, Firenze
verrà inaugurata la mostra
Arco Teso. La musica a Firenze al tempo dei «Canti Orfici»
I curatori, Silvia Castelli Roberto Maini, Gregorio Nardi, Maria Beatrice Sanfilippo, attraverso l’esposizione di documenti, autografi, lettere, disegni, manoscritti musicali, partiture, libri, riviste, fotografie, spesso inediti, si propongono di interpretare il dialogo, talvolta inesplorato, esistente fra il mondo letterario e quello musicale nella Firenze negli anni 1907-1917.
Interverranno i Curatori, i Presidenti del Centro Studi Campaniani Gianna Botti e Walter Scarpi, e gli Autori dei saggi presenti nel catalogo edito da LoGisma.
A seguire alle ore 18.30, Gregorio Nardi interpreterà al pianoforte un programma di autori dei primi due decenni del Novecento: F. Boghen, F. Busoni, M. Castelnuovo Tedesco, S. Copertini, E. Del Valle de Paz, G. Maglioni, G. Modona, R. Nardi, I. Pizzetti, G. Puccini, A. Savinio, E. Scarlino.
Venerdì 10 maggio alle ore 17.30 verrà presentata la Trilogia campaniana per violino, viola ed elettronica, composta appositamente da Alessandro Magini
Preludio scordato della sera
Interverranno l’autore e il violinista Alberto Bologni.
La Biblioteca Marucelliana conserva dal 2005, grazie alla Fondazione CR di Firenze, il manoscritto di Dino Campana Il più lungo giorno. Con la mostra Arco Teso. La musica a Firenze al tempo dei «Canti Orfici» e col relativo catalogo, continua l’impegno a promuovere e valorizzare le pagine del poeta marradese.
La mostra, ad ingresso libero, sarà visitabile fino al 20 settembre, il lunedì, mercoledì, venerdì dalle 8.30 alle 14.00 ed il martedì e giovedì dalle 8.30 alle 17.00.
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E mi ha lasciato il cuore senz’amore...
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misscarciofo · 7 years
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Le mie mani ricordando che tu le trovasti belle, io accorata le bacio, mani, tu dicesti, a scrivere condannate crudelmente, mani fatte per più dolci opere, per carezze lunghe, dicesti, e fra le tue le tenevi leggere tremanti; or ricordando te lontano che le mani soltanto mi baciasti, io la mia bocca piano accarezzo. #sibillaaleramo #dinocampana #lemiemani #poetry #1932 #hands
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simonedomenico · 4 years
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Dino Campana a Sibilla Aleramo - Epistola LXIV
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albertonemo · 4 years
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youtube
@greta_di_lorenzo
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goodbearblind · 3 years
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"In un momento Sono sfiorite le rose I petali caduti Perché io non potevo dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato delle rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le mie rose le sue rose P. S. E così dimenticammo le rose." (In un momento, Dino Campana per Sibilla Aleramo) . In foto Sibilla Aleramo e Dino Campana. . . #dinocampana #sibillaaleramo https://www.instagram.com/p/CQ2r3f3LRD9/?utm_medium=tumblr
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...una biografia penetrante...che va letta d'un fiato rubando le ore al sonno...un atto d'amore per la poesia e per un poeta che meritava molto di più. Dino Campana, uomo vivo e irraggiungibile, scrittore palpitante...Un poeta dall' esistenza tormentata ed errabonda, che ha attraversato la nostra letteratura come una cometa...ha scritto un solo libro pieno di sogni, di visioni e di immagini fantastiche e poi, tra vicissitudini di ogni genere, ha concluso la sua vita in manicomio, sfinito dalla malattia, dalle cure non appropriate, dall' incomprensione della famiglia, dei concittadini e della società letteraria. Molti anni dopo Vassalli dedica anni di ricerche al poeta di Marradi e ne ricostruisce la vita malinconica, ne immagina gli stati d'animo, sfata leggende e dicerie di paese sulle sue stravaganze, indaga negli archivi e narra . Scritto come un romanzo ne verrà fuori , dettagliatissima e documentata la vita di Dino e il ritratto di un paese di provincia dove il talento è visto con sospetto. Un paese che non comprende il suo voler essere poeta,i suoi viaggi, il suo vagabondare per i monti e lo deride, lo schernisce, lo etichetta come matto. Ricoveri in manicomio, arresti, viaggi, tentativi della famiglia di liberarsi di quel figlio scomodo. Era pazzo Campana ? Era pazzo come Mallarmé , Rimbaud, Verlaine. Pazzo come un poeta...perché i poeti non sono pazzi, sono solo poeti. E basta...Tra i miei libri preferiti...#instabook #igersravenna #ig_books #libri #instaravenna #consiglidilettura #bookstagram #booklovers #domenicaaperto #sebastianovassalli #dinocampana (presso Libreria ScattiSparsi Ravenna) https://www.instagram.com/p/CZOQboYMdRa/?utm_medium=tumblr
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gpbistantanee · 7 years
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In un momento In un momento Sono sfiorite le rose I petali caduti Perché io non potevo dimenticare le rose Le cercavamo insieme Abbiamo trovato delle rose Erano le sue rose erano le mie rose Questo viaggio chiamavamo amore Col nostro sangue e colle nostre lagrime facevamo le rose Che brillavano un momento al sole del mattino Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi Le rose che non erano le nostre rose Le mie rose le sue rose P.S. E così dimenticammo le rose. (per Sibilla Aleramo) #fotografia #poesia #dinocampana #miradolo #sibillaaleramo #gpbistantanee #gpbocchetti #torino #poeti
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