Tumgik
#donne indipendenti come essere
eleonorasimoncini · 9 months
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Sono la tua P
Sono una puttana perché mi piace
Sono una puttana perché ho amato senza riserve
Sono una puttana perché ho disobbedito senza riserve
Sono una puttana perché non confondo più sesso, sex work e amore
Sono una puttana perché come puttana posso ridere senza motivo e anche a sproposito
Dico sono una puttana e non faccio la puttana perché quando lo faccio lo sono anche intimamente
Sono una puttana perché il lavoro che avevo prima non sapevo più farlo
Sono una puttana per essere la figlia che i miei non avrebbero voluto mai e non vogliono adesso
Sono una puttana perché non sono il figlio maschio che i miei avrebbero voluto
Sono una puttana per capire chi mi vuole veramente bene e mi accetta anche se sono una puttana
Sono una puttana perché non sopporto i tacchi a spillo e voglio indossarli il meno possibile per camminare a piedi scalzi
Sono una puttana perché non sopporto il perbenismo
Sono una puttana perché il mio lavoro mi ha impoverito
Sono una puttana perché gli uomini che rispondono agli annunci erotici te la chiedono gratis senza dire né buongiorno né buonasera e dando per scontato che sei una puttana gratuita
Sono una puttana perché dai diamanti non nasce niente dal letame nascono i fiori
Sono una puttana perché gli uomini vogliono fare con me cose che non hanno il coraggio di chiedere alle mogli e alle fidanzate (incluso il mio compagno)
Sono una puttana perché mio marito confonde la donna per bene che ha sposato con la propria madre e qualche volta anche con sua figlia
Sono una puttana perché gli uomini per bene vogliono sposare una donna per bene ma per fare sesso preferiscono una puttana
Sono una puttana perché il sesso ognuno lo fa come vuole anche a pagamento se ritiene opportuno
Sono una puttana perché qualcuno mi ha detto ti vesti come una puttana, ti trucchi come una puttana, fai sesso come una puttana
Sono una puttana per sapere cosa provano in strada le donne sfruttate, mie sorelle
Sono una puttana perché il lavoro a 4 euro l’ora è schiavitù per uomini e donne e io voglio vivere
Sono una puttana perché ho bisogno di leggere e avere tanti libri
Sono una puttana perché il lavoro intellettuale e il lavoro artistico sono sottopagati sfruttati e offesi
Sono una puttana perché l’Italia ha rinunciato ai suoi artisti
Sono una puttana perché l’Italia ha affamato i suoi artisti
Sono una puttana per poter restare in Italia e fare arte
Sono una puttana perché i miei amici artisti sono quasi tutti andati via, attori, registi, produttori più o meno indipendenti, musicisti, ballerini, mimi, pittori, performer, artisti visivi, designer, architetti e folli innamorati della vita
Sono una puttana perché le mie amichette studentesse universitarie per pagarsi una camera tugurio in affitto a Roma devono fare le puttane (i maschi per lo stesso motivo spacciano o battono anche loro)
Sono una puttana perché amo la mia vagina e non la disprezzo
Sono una puttana perché certe volte quando ho fatto l’amore mi sono sentita stuprata
Sono una puttana perché la famiglia in questo momento storico è il luogo più violento che c’è
Sono una puttana perché sono stata una bambina assillata
Sono una puttana per tutte le donne che sono morte a causa del loro essere donne, madri, lavoratrici, figlie incomprese, mogli sole, puttane sole, amanti nascoste, fidanzate uccise perché un uomo insicuro le perseguitava
Sono una puttana perché il sesso a pagamento è un lavoro e ha dignità
Sono una puttana perché la puttana è genere sessuale diverso e un piacere diverso per tutti coloro che lo praticano
Sono una puttana perché il sesso è sacro e sacro a questo mondo vuol dire monetizzato. Ché tutti sappiano cos’é il loro senso del sacro
Sono una puttana perché ogni gesto è puro incluso il più riprovevole se lo fai con l’istinto di un animale e non di un uomo
Sono una puttana perché i miei alunni consideravano Pasolini un frocio marchettaro
Sono una puttana perché sono femmina e femminista
Sono una puttana perché per una donna fare sesso libero in molti posti è ancora un reato
Sono una puttana, una strega, una mistica, una madre, una santa perché posso contenere il mondo, tenendomi in equilibrio
Sono una puttana perché il mio pensiero potrebbe dare fastidio
Sono una puttana perché hanno uccisa Ipazia dandole della puttana
Sono una puttana perché non è solo il mestiere delle donne ma da che mondo è mondo è il lavoro degli uomini
Sono una puttana perché ho abolito il senso di colpa dei genitali
Sono una puttana perché il mio cuore è puro e non ha doppio fondo
Sono una puttana perché rigetto il potere
Sono una puttana perché voglio riprendermi il desiderio di essere donna come dico io e non come dice un uomo
Sono una puttana perché questo è un mestiere inventato da un uomo per dividere le donne in belle e brutte buone e cattive e io me lo riprendo
Sono una puttana perché voglio stabilire il prezzo che gli uomini mi hanno dato e mi hanno tolto
Sono una puttana perché questo è un lavoro nobile e antico rovinato dalla politica come dice Pia Covre
Sono una puttana perché tutte le donne per bene e per male sono sorelle
Sono una puttana perché una moglie per bene può essere più in vendita di una puttana
Sono una puttana perché non voglio la protezione di un uomo
Sono una puttana perché questa parola si usa a sproposito
Sono una puttana perché mio padre aveva paura che diventassi una puttana
Sono una puttana perché voglio che noi donne riprendiamo a vederci e a ridere delle nostre imperfezioni fisiche e della nostra vecchiaia
Sono una puttana contro una società che trasforma le nostre bambine, le nostre figlie in tutto il mondo in puttane
Sono una puttana perché di dieci uomini politici che ho conosciuto a nessuno darò mai il mio voto solo perché è mio cliente
Sono una puttana perché meglio freddare i bollenti spiriti con una puttana che fare violenza alle proprie donne
Sono una puttana perché gli uomini non sanno gestire come uomini la propria sessualità
Sono una puttana perché la civiltà di un paese si misura da come tratta le proprie donne
Sono una puttana perché amo la democrazia e odio la dittatura della maggioranza
Sono una puttana perché da un uomo di potere non ho mai accettato mai niente tranne il mio cachet e da mangiare. Da mio padre
Sono una puttana perché finalmente mi amo e mi accudisco come merito
Sono una puttana perché ho bisogno di una stanza tutta per me
Sono una puttana perché voglio capire che c’è di tanto strano in questo mestiere
Sono una puttana perché le donne devono stare tutte insieme puttane e donne per bene e mettere insieme le loro vite
Sono una puttana perché ancora oggi una donna non prende valore di per sé ma ancora come secoli addietro per il matrimonio che ha fatto al massimo per gli studi che ha fatto o i figli che ha avuto
Sono una puttana perché voglio sapere perché le donne hanno paura di essere definite puttane
Sono una puttana per sapere perché questa società ingiuria le puttane, le occulta, le biasima, le disprezza ma dietro le porte delle puttane c’è sempre la fila
Sono una puttana colta perché la gente dice che se fai la puttana è perché non hai altre possibilità
Sono una puttana perché vorrei che tutte le donne dicessero anch’io sono una puttana come te e non mi vergogno di dirlo perché anch’io…
Sono una puttana
Cit.
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gregor-samsung · 1 year
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" È fondamentale interrogarci su quanto la paura stia deformando la nostra vita e le nostre scelte, e se quel che temiamo di perdere valga veramente la pena che proviamo nel chinare la testa, nel rinunciare a seguire quello che crediamo giusto o che desideriamo. Il personaggio principale di Storia di un impiegato, l’album di Fabrizio De André dedicato ai movimenti giovanili che dal ’68 alla fine degli anni settanta hanno scosso la vita politica italiana, è un uomo che si pone queste domande in ritardo. L’album è uscito [il 2 ottobre] 1973, ed è stato il primo in cui De André abbia dichiarato il proprio orientamento politico; prima di allora le sue canzoni erano uno splendido riflesso del cantautorato francese, elegante e popolare allo stesso tempo. Adesso l’autore genovese affronta direttamente il tema della rivoluzione giovanile, della lotta al sistema: il protagonista dell’album è un uomo ordinario, che non si trova a vivere la sua vita dove vuole che sia, ma dove la pista della proprietà e dei ruoli l’ha portato. È la paura ad aver costruito le sue scelte, e nulla di quello che vive è realmente frutto di una sua decisione. È un uomo realmente così distante dalle nostre esistenze? In quale rigagnolo galleggia la realtà di questo trentenne e fin dove tiene nascosta la faccia, a rischio d’annegare?
Da quanti anni il suo e il nostro mondo s’è ristretto nel bugigattolo dell’ufficio, tra la scrivania ingombra e il muro dall’intonaco ingrigito? Con quanta cura, la mattina, scivola fuori dal letto per non svegliare la compagna? (E una sveglia non gli serve da anni: ormai è la ripetizione di ogni cosa a farlo alzare puntuale.) Quante volte ha fissato il suo volto allo specchio, controllato la rasatura, indossato la camicia stirata la sera precedente, la solita giacca, il solito nodo alla cravatta? Potremmo essere noi. Fuori il Maggio francese non vuole smettere di riscaldare l’aria: da tempo le donne hanno strani monili tra i capelli, sorridono con tranquillità e guardano negli occhi gli uomini. L’impiegato di De André le osserva sulla metropolitana, tiene le mani raccolte tra le cosce, le spalle curve, conta gli anni che lo distanziano da quel mondo: e non ne trova molti, ma ne trova abbastanza. «Eppure i miei trent’anni sono pochi più dei loro», pensa, e questo non gli dà alcun sollievo. L’ufficio è ancora al suo posto, nello stesso quartiere di sempre, allo stesso piano del medesimo edificio. Sarà così anche negli anni successivi, per ogni singolo giorno della sua giovinezza, inoltrandosi nella maturità, fino a costeggiare la vecchiaia: allora la gita sarà finita ed ecco il momento di scendere al molo. Avrà una buona, sicura vecchiaia. È questo che si dice salendo le scale e incrociando gli sguardi dei colleghi. Qualcosa da condividere con i figli, quando ne vorrà avere. Ha ottenuto un buon posto di lavoro. L’ha ottenuto molto presto. Di che dovrebbe lamentarsi? Mentre regola l’altezza della sedia e dispone le pratiche sulla scrivania, mentre comincia a «contare i denti ai francobolli», sente cantare in strada, oltre la finestra dell’ufficio. Un corteo, colori, slogan e intorno la cinta scura della polizia, gli scudi e i manganelli sollevati, le spalle affiancate e i fumogeni. Guarda i manifestanti e pensa che soprattutto le donne, coraggiose e indipendenti, sono bellissime. Prova a immaginarsi in mezzo a loro, e si sente ridicolo: in piazza dietro la muraglia di caschi, schiacciato dai corpi di chi fugge alle cariche. Sarebbe letteralmente «fuori luogo». Nessuno tra quei ragazzi lo conosce e poi, come dovrebbe vestirsi? In mezzo al corteo sembrerebbe un infiltrato della Digos. Ovviamente verrebbe licenziato: come fare a lasciare il posto di lavoro per un motivo simile? E come spiegarsi, più tardi, con la compagna? "
Salvatore La Porta, Less is more. Sull’arte di non avere niente, Il Saggiatore (collana La Cultura, n° 1134), 2018¹. [Libro elettronico]
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voracita · 10 months
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Io credo che le responsabilità del persistere del fenomeno della violenza di genere, fino ai femminicidi veri e propri, vedi recente caso di Giulia Cecchettin, sia anche (in una certa percentuale) di tante donne che hanno rifiutato o obliterato, in modo reazionario e conservatore, le battaglie delle femministe degli anni '70 in particolare.
Rileggevo passi di "Sputiamo su Hegel" di Carla Lonzi, in questi giorni, e mi chiedevo come un libro - e non certo l'unico - così avanzato e potente potesse essere rimasto, in fondo, così inascoltato, così inefficace, se consideriamo la realtà attuale, la condizione delle donne in Italia.
Senza farla lunga, ieri a lavoro si parlava fra colleghi, soprattutto donne, del caso di questa ragazza veneta sequestrata (uccisa).
Una collega in particolare, di circa 50-55 anni di età, quindi appunto direttamente erede di quel femminismo anni '70, si esprime così: "eppure una volta non venivano uccise così tante donne. Le picchiavano, sì, in casa, ma non le uccidevano, continuavano a picchiarle e basta".
La conseguenza logica del discorso è che le cose sono cambiate perchè le donne hanno più opportunità, più libertà, e anche più voglia, in molti casi, di rendersi indipendenti, di interrompere rapporti con partner sbagliati, di andarsene di casa, di lasciare un uomo che non vogliono più, di divorziare etc. Altrimenti, avrebbero continuato a prendere botte, ma senza rischiare la vita.
Fra le tante citazioni che meriterebbero, dai testi di Carla Lonzi, scelgo questa, che mi pare importante, perchè nomina la fedeltà come una delle istanze ideologiche che si legano, come conseguenza logica e strutturale, alla violenza patriarcale. "Verginita', castita', fedelta', non sono virtu'; ma vincoli per costruire e mantenere la famiglia. L'onore ne e' la conseguente codificazione repressiva."
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weirdesplinder · 2 years
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Lista di romance storici con Liste da seguire!
Eccoci con una nuova lista di romance storici su richiesta, stavolta si tratta di romanzi rosa storici dove i protagonisti seguono un certo tipo di lista, guida o regole scritte per un loro fine, spesso matrimoniale, e finiscono quasi sempre per ottenere il risultato opposto.
La lista sarebbe stata molto ampia perciò ho escluso i romanzi dove seguono i dettami che gli danno altre persone a voce e non per iscritto, e ho anche escluso (o quasi) i romanzi dove il/la protagonista ha semplicemente una sua lista di candidati marito o moglie, ho preteso avessero almeno una serie di requisiti scritti oltre alla lista dei candidati.
Inoltre ho prediletto titoli che ho letto personalmente quando possibile, o che mi ispiravano come trama, perciò come al solito questa lista è puramente soggettiva e sicuramente mancano degli altri titoli sullo stessa tema che io ho dimenticato.
Perciò se conoscete titoli che secondo voi dovrebbero rientrare in questa lista non esiatte a scriverli nei commenti.
E ora iniziamo con la lista:
- Quello che amo di te (Ten Things I Love About You) di Julia Quinn
Terzo libro serie Bevelstoke  
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Trama:  Annabel Winslow è a  Londra per la Stagione, alla ricerca di un marito ricco per salvare la  famiglia dai guai economici. La sua bellezza attira l’attempato conte di  Newbury, il quale desidera un erede per estromettere dalla successione  l’odiato nipote Sebastian Grey. Ma quando Annabel e Sebastian si  conoscono fortuitamente, ritrovandosi subito presi in un bacio  appassionato, tutto si complica. Lei è ormai rassegnata a sposare  Newbury, pur detestandolo, perché rappresenta la sicurezza economica. E  ovviamente si sente molto più attratta dal giovane Sebastian. Cosa potrà  aiutarla ad arrivare a una decisione
La mia opinione: qui  si sfiora spesso l’assurdo e la macchietta col cattivo di turno, ma la  protagonista femminile da sola con la sua mania delle liste vale il  libro. Molto ironico a tratti, ma anche romantico seppur etremamente semplice e con una trama che sa di già sentito e un poco stereotipato. Inserito in questa lista perchè la protagonista prima di prendere decisioni ama fare delle liste.
- Lezioni di seduzione (Lessons From a Scarlet Lady) di Emma Wildes
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Trama: Fra gli scaffali polverosi di una libreria, Brianna scopre un libro scandaloso che farebbe bene a non prendere, pieno di parole che una dama come lei non dovrebbe nemmeno pronunciare. Ma la curiosità è femmina, e Brianna intravede fra quelle pagine la possibilità di dare una veste nuova alla sua vita e al suo matrimonio. È sposata con Colton Northfield, un aristocratico influente e irresistibile, ma freddo e fin troppo rispettoso… I consigli di una cortigiana come lady Rothburg sono ciò che le serve per far innamorare suo marito, e lei è disposta a seguirli alla lettera pur di trasformarsi in una donna coraggiosa e sensuale, una maestra del piacere.
La mia opinione: questo titolo è molto hot se confrontato con gli altri titoli della lista siete avvertiti. Detto questo è una trama molto carina dove una moglie decide di sedurre e conquistare il marito grazie ad un libro scritto da una cortigiana.
- Un uomo da domare (the Bachelor List) di Jane Feather
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Primo libro della serie Sorelle Duncan, tre  sorelle molto indipendenti e convinte che uomini e donne dovrebbero avere  eguaglianza in ogni cosa, peccato che vivano nell’Inghilterra di inizio  ‘900.    
Trama: Constance  Duncan è una scrittrice molto popolare e attraverso le colonne di un  noto giornale aiuta i cuori solitari a cercare l’anima gemella. Ma  proprio il suo cuore è talmente concentrato sul lavoro che nulla sembra  poterlo distrarre. Finché non incontra un uomo irresistibile, però rude  e conservatore, il classico uomo da cui mai avrebbe pensato di essere  attratta. Eppure Constance accetta la sfida. Riuscirà a convertirlo alle  proprie idee? Qui di scritto c’è la colonna che la protagonista scrive su un giornale, ok forse non si tratta di una vera e propria guida la sua, ma quasi dai, lasciatemela passare. Poichè i suoi consigli in fondo sono tipo regole, no?
- Nove regole da ignorare per farlo innamorare, di Sarah MacLean
Primo libro della serie Love by numbers
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Trama:  Lady Calpurnia, è sorella di un duca e ha una notevole dote perciò  durante la sua prima stagione dovrebbe riuscire a fare faville, o almeno  durante la sua seconda o la terza…..ma una lieve timidezza, il fatto  non essere magrissima e di lasciare che sua madre le scelga abiti color  melone o albicocca, non la mette in buona luce. Insomma non è certo una  bellezza e chiamarsi come la moglie di Cesare non l'aiuta. Eppure una  sera il Marchese di  Ralston trovandola in giardino a piangere la  consola e lei se ne innamora perdutamente. Non accade nulla naturalmente  e lui pochi minuti dopo ha già scordato la ragazza che ha consolato  nelle braccia di una procace dama, ma Callie nei successivi dieci anni  non muterà i propri sentimenti. Ormai ha 28 anni e sua sorella minore  sta per sposarsi e ciò fa capire a Callie che deve osare se vuole  veramente vivere crea perciò una lista di cose scandalose da fare tipo  tirare di scherma in un club maschile, bere scotch in una taverna,  essere baciata, fumare un sigaro e decide di metterla in  pratica. Per prima cosa il bacio. In piena notte si reca a casa del Marchese di Ralston e gli chiede di baciarla…… La mia opinione:   bello, mi è piaciuto. Callie e Gabriel sono due personaggi complessi  che solo dopo varie incomprensioni riescono veramente ad aprirsi uno  all'altra lei a confessare a lui i suoi sentimenti e lui ad accettare  che l'amore esiste. Gabriel e suo fratello gemello infatti furono  abbandonati dalla madre , fredda e scostante da piccoli e vedendo come  il padre che l'amava si era ridotto,Gabriel aveva giurato di non  innamorarsi mai. Prima di capire che si sta innamorando di Callie  impiega un sacco di tempo, mentre suo fratello lo capisce subito.  Anche  i personaggi secondari sono simpatici e…bè è un libro che consiglio. Anche questo inserito perchè la protagonista ha stilato una lista scritta di cose che vuole fare.
- La ricerca della donna perfetta (The Discerning Gentleman's Guide) di Virginia Heath      
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Trama:  Inghilterra, XIX sec. - Bennet Montague, Duca di Aveley, sta  cercando la sposa perfetta seguendo le indicazioni del padre defunto.  Come lui, sente il dovere di servire la patria e ha bisogno di una donna  che sia all'altezza di essere la moglie di un Primo Ministro. Così Bennett scrive una guida per i Gentiluomini in cerca della moglie perfetta che è subito un grande successo, non ha idea che le più interessate a quel libro non sono gli uomini ma le donne in cerca di marito che cercano di fingersi l’ideale femminile lì descritto per accalappiare la loro preda. Anche le 5  mogli potenziali che ha selezionato Bennet stesso in realtà lo stanno ingannando allo stesso modo, ma per fortuna a salvarlo dalle loro grinfie ci penserà l'improbabile dama di compagnia di sua zia,  Miss Amelia Mansfield, una brunetta impertinente e deliziosa, che osa  sfidare le sue opinioni radicate e tormenta i suoi sogni. Abbandonata  dal padre aristocratico, Amelia odia tutti nobili, che ritiene  responsabili della povertà e dell'ingiustizia che anche lei ha subito.  L'ultimo uomo che vorrebbe sposare è uno di loro ma il fato si sà è sempre dietro l’angolo.  
La mia opinione: romanzo semplice ma molto carino perchè all’inizio di ogni capitolo c’è un paragrafo della guida di Bennet che è incredibilmente offensiva per il pubblico femminile tanto da risultare ironica visto che dopo dovrà rimangarsi tutto. Ecco un esempio di una sua massima 'Sposate una donna che pensa prima di parlare. Vi farà risparmiare il tempo di doverla correggere'. Questo libro era super in tema con questa lista, nessun dubbio qui.
- Le regole della passione (The Rules of an Engagement) di Suzanne Enoch
Terzo libro serie Adventurer’s club
Trama: Dopo aver combattuto contro i pirati, al capitano di vascello  Bradshaw Carroway viene affidata una missione del tutto diversa:  trasportare da un’isola all’altra del Pacifico un gruppo di viziati  aristocratici inglesi. Ben presto una passeggera cattura la sua  attenzione. È la signorina Zephyr Ponsley, figlia di un famoso botanico.   a  bewitching young minx who definitely distracts him from the rules of  shipboard decorum   Giovane e innocente, Zephyr ha viaggiato in tutto il mondo, ma non sa  nulla dell’amore e delle sue regole. Tra tempeste, nemici, tribù  indigene e osservazioni scientifiche, l’affascinante capitano si  convince che è proprio lei la donna che ha sempre cercato, perciò non  gli resta che conquistare il suo cuore…
La mia opinione: questo l’ho voluto mettere anche se non c’è presente esattamente una lista che il protagonista segue, ma bensì solo le regole della sua nave e da tenersi sulle navi in generale che in questo caso si incrociano anche con le regole dell’etichetta dell’epoca. Però questi regolamenti saranno certamente stati scritti da qualche parte quindi lasciatemela passare.
-  The Rake's Handbook di Sally Orr Inedito in italiano, The first book in the Rake's Handbook series
Link: https://amzn.to/3EkQ2mO
Trama: Il manuale del libertino, fu scritto per scommessa e subito conobbe immediato successo, purtroppo per il suo autore, Ross Thornbury, che è pubblicamente odiato da tutte le donne, ma privatamente ammirato dagli uomini. In cerca di pace Ross fugge da Londra e si rifugia della sua tenuta di campagna, dove scopre di abvere come vicina una giovane vedova Elinor Colton che fa prte delle sue antifan purtroppo. Sarà compito di Ross e dei suoi piani industriali per un futuro migliore per tutti , convincerla che non è poi così una brutta persona e magari dargli pure la possibilità di corteggiarla.  
La mia opinione: libro carino, in media direi come stile, non una cosa che si fa ricordare nel tempo, ma comunque una lettura piacevole. E azzecatissimo per questa lista.
- The Husband Test, di Betina Krahn
Inedito in italiano
Link: https://amzn.to/39Jxgqj
Trama: Suor Eloise è forse la novizia più ben intenzionata al Convento delle Spose della Virtù, ma è anche la più combina guai. Testarda e seria, è determinata a guadagnare le lodi della sua badessa, ma ogni suo sforzo per fare del bene finisce in un disastro…o in un incendio. Per salvare il Convento dalla minaccia di quella ragazza così ben intenzionata la badessa le affida un incarico che la allontani fisicamente, e la manda a vivere presso un guerriero che era giunto da loro in cerca di una sposa virtuosa. Eloise dovrà giudicare se quel guerriero sia o meno degno di una sposa virtuosa sottoponendolo a delle strane prove. Peril, conte di Whitmore, ha veramente bisogno di una moglie virtuosa e alla svelta per far felice il re e non è per niente felice di tornare a casa senza moglie e con una giovane novizia testarda e supponente al seguito. Soprattutto quando scopre lo zelo di Eloise e l’assurdità delle prove che deve superare, ma ancora più difficile sarà resistere a quella donna esasperante e irresistibile.
La mia opinione:  uno dei rosa medievali più divertenti che io abbia mai letto. La  protagonista è una novizia combinaguai peggio della suor Maria di Tutti  insieme appassionatamente. Lui sembra burbero ma in fondo è un  cucciolone e lei gliene farà passare tante, ma tante, che chimarla  combinaguai è poco. Veramente carino carino. Le prove che il poverino deve affronare sono scritte un librone che Eloise si porta appresso con fatica.Perciò anche qui abbiamo una lista scritta.
- Seducing Mr Knightley, di Maya Rodale
Inedito in italiano, quarto libro della serie Writing girls
Link: https://amzn.to/33ymmjs
Trama:  Annabelle è la più timida delle Writers girls e passa inosservata tanto  inosservata che Mr. Knightley, non si è mai accorto che è innamorata di  lui da ben tre anni. Lui entra nella stanza e lei sospira, ma è stanca  di sospirare, quindi si decide a chiedere aiuto…ai suoi lettori. Di  solito sono loro a chiedere i suoi consigli via lettera, stavolta è lei a  chiedere aiuto a loro tramite la sua rubrica sul giornale chiedendogli  consigli per conquistare un uomo, l’uomo di cui è innamorata da tanto  tempo e che non si è mai accorto di lei. La rubrica ha un successo  inatteso e le lettere di consigli fioccano. Mr Knightly ne è felice,  significa più vendite per il giornale, ma non sa che l’uomo misterioso è  proprio lui! Annabelle inizia così a seguire i consigli dei lettori:  indossa abiti più carini e soprattutto più scollati, cerca di lanciare  sguardi languidi, e di svenire in modo credibile in modo da venir  soccorsa dal suo direttore. Knightly è perplesso, ma sicuramente ora la  nota, prima di tutto inizia a notare il suo seno, i suoi capelli i suoi  occhioni blu e si scopre attratto da lei….anche se le chiede spesso se  ha qualcosa in un occhio….è persino geloso delle attenzioni che altri  due uomini le lanciano, ma combatte l’attrazione, poiché Annabelle è una  sua dipendente e poiché lui dovrebbe sposare una nobildonna per  ottenere che il suo giornale sia lasciato stare dalle indagini  parlamentari e per ottenere ciò che ha sempre voluto: far parte della  cerchia del suo fratellastro, un Duca, poiché Mr. Knghtley è il bastardo  di un duca, l’amato figlio della sua amante, una famosa attrice.Ma  resistere ad Annabelle è sempre più difficile.
La mia opinione: Questo  di Maya Rodale è veramente un gran bel  libro, che mi ha preso tantissimo, l’ho finito in una sera! E’  romantico, struggente, ironico, non so come spiegarmi meglio, ha lo  stesso fascino della favola di Cenerentola, solo in meglio. Annabelle segue i consigli che i suoi lettori le in viano per iscritto quindi in fondo si tratta di regole o di una guida scitta se li mettiamo tutti insieme.
- The Marriage List, di  Ella Quinn
Inedito in italiano, Primo libro serie Worthington Brides  
Link: https://amzn.to/3EpjGY7
Trama: Facendo parte di una famiglia numerosa e turbolenta, Lady Eleanor Carpenter ha acquisito una certa conoscenza di ciò che rende un matrimonio di successo. Ha persino compilato un elenco di qualifiche essenziali in un potenziale marito. John, il marchese di Montagu, sembra di buon carattere, con denaro sufficiente per mantenere una famiglia. Ma che dire dei molti altri requisiti nella sua lista? Montagu, nel frattempo, crede che la chiave per una vita comoda risieda nello sposare qualcuno tranquillo e docile. Eppure l'unica donna che lo affascina non potrebbe essere più diversa da ciò che aveva immaginato. Lady Eleanor è tanto supponente quanto adorabile, determinata a migliorare le condizioni di lavoro dei minatori di carbone, anche a rischio per la propria incolumità. Dalle serate all'Almack's alle gite in carrozza ad Hyde Park, questa stagione conterrà molti piaceri e alcune sorprese che costringeranno sia John che Eleanor a ripensare alle loro aspettative. Perchè una cosa è certa: l'amore non si trova su nessuna lista.
La mia opinione: Personalmente trovo la protagonista femminile un tantino antipatica perchè un po’ troppo supponente specie all’inizio del libro, ma superato questo scoglio il libro è piacevole, anche se non mi ha conquistao devo essere sincera. La sua copertina è stupenda in compenso.
- A List for the Duke di  Olivia T Bennet
Inedito in italiano
Link:https://amzn.to/3XUPAm4
Trama: Dopo che la sua migliore amica muore tragicamente Hannah decide di esaudire il suo ultimo desiderio e completare la lista di cose che avevano sempre voluto fare insieme.  Ma quando i suoi occhi si imbattono nell'ultima voce della lista, sa di essere spacciata: deve sposarsi e insegnare al duca Frederick come si ama...  Ma c'è un problema: il duca Frederick non crede nell'amore. E quando lui la aiuta a completare tutto sulla lista, Hannah fa di tutto per mantenere segreta l'ultima voce...
- The Husband Hunter's Guide to London di Kate Moore
Inedito in italiano, primo libro della serie husband hunters
Link: https://amzn.to/3IAbuH8
Trama: Figlia di un agente dell'intelligence britannica, Jane Fawkener ha trascorso la maggior parte della sua vita in terre esotiche all'estero, non ceerto nelle sale da ballo in cerca di marito.Quindi, quando suo padre scompare e si presume morto, è perplessa sul motivo per cui ha le aveva inviato una copia della Guida per cercare marito a Londra. Convinta che quel libricino nasconda un messaggio nascosto per lei tra le sue pagine dal padre che riguarda il suo lavoro per la Corona, Jane si imbarca in una "caccia al marito" seguendone le indicazioni per ben altri fini
La mia opinione:  Questa è una serie che non ho letto quindi non posso darvi la mia opinione in merito, ma sembrava molto in linea con questa lista di libri perciò ho dovuto per forza includerla. Certamente la leggerò la più presto, e tra i tre libri che la compongono mi attira di più il secondo perchè sembra non contenga spie, ma magari la trama è ingannevole e c’è un aspia anche lì e io non amo i romance con spie. Vedremo.
- A Lady's Guide to Passion and Property di Kate Moore
Inedito in italiano (The second book in the Husband Hunters series)
Link: https://amzn.to/41adyfZ
Trama: Lucy Holbrook ha recentemente ereditato la locanda di suo padre a sud di Londra, il posto che ha sempre chiamato casa. Ma le sue amiche le regalano la Guida per cercare marito a Londra  esortandola a vendere il locale e a diventare una signora dell'alta società sposando un gentiluomo, proprio come suo padre aveva sempre sperato. Lucy preferirebbe gettare il libretto nel focolare che seguire il loro consiglio però: non potrebbe mai abbandonare la birreria o i suoi clienti, compreso un anziano cieco che dipende dalle sue cure.
La mia opinione: non avendolo letto non vi posso dare una mia opinione su questo libro ma il mestiere della protagonista già me la rende simpatica.
- A Spy's Guide to Seduction di Kate Moore
Inedito in italiano (The third book in the Husband Hunters series)
Link: https://amzn.to/413l50l      
Trama: Quando sua madre le invia La guida per cercare marito a Londra la schietta Emily Radstock, esasperata dichiara che pur di far smettere le lamentele della sua famiglia avrebbe sposato il primo "imbecille" che le fosse capitato d’incontrare. Peccato che Sir Ajax Lynley la asenta per caso e accetti la sua proposta. Ma lui è tutt’altro che imbecille in realtà è un astuto agente del governo che ha bisogno della copertura di una bella fidanzata per inseguire un nemico mortale.
La mia opinione: terzo libro della serie, se i precedenti mi piaceranno potrei leggere anche questo
Menzione speciale fuori lista al libro:
- E infine la baciò, di Laura Lee Guhrke
Link: https://amzn.to/2Pv51V8
Trama:  Inghilterra. Fine 1800. Emmaline è la segretaria di un famoso editore.  Seria, pacata e controllata, vive secondo le ferree regole  dell'etichetta. Il suo datoro di lavoro, invece, scandalosamente  divorziato se ne infischia delle regole della società. Emma si accorge  che la sua vita non è quella che vorrebbe solo dopo l'ennesimo rifiuto a  far pubblicare il suo libro, proprio il giorno del suo compleanno.  Ormai trentenne ha passato la giovinezza sprecandola, così decide di  dare una svolta alla sua vita. Si licenzia, trova un nuvo editore e  pubblica il suo libro. Il suo ex datore di lavoro però non intende  lasciarla andare, senza di lei il suo ufficio sembra crollare. Quello  che non si aspetta però è di essere attratto dalla nuova Emma. Per la  prima volta la vede veramente…
La mia opinione: ormai vi ho consigliato questo libro allo sfinimento e sarete forse stufe di sentirmi decantarlo, ma ho voluto menzionarlo anche in questo posto perchè la protagonista scrive una colonna dedicatta all’etichetta su un quotidiano e le buone maniere sono centrali al romanzo. .
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konsiderazioni · 2 months
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......Emancipazione 2.0
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Realmente "sbagliando si impara", e allora se vogliamo essere sempre più preparati, continuiamo tranquillamente con i nostri errori, anche perchè, riflettendoci, ci sono stati giorni nel passato in cui uomini e donne si innamoravano, facevano progetti, costruivano sogni, si sposavano e poi resistevano nel tempo, spesso amandosi. Ma oggi invece, cosa sta succedendo? Si scappa, si cercano rapporti che abbiano via d'uscita alternative o di emergenza, si stabilisce il non-amore come fosse un calcolo da fare a tavolino, ci si lascia per un nonnulla, e in più, si ha paura di amare e che finisca prima ancora di cominciare. Davvero, faccio fatica a pensare che ci siano dei matematici topi di laboratorio virtuali, perversi esseri umani che invece di affrontare l'amore e la vita, rifuggono in storie cybernetiche. E se mai fosse, "dal vero" si ritrovano già con una sconfitta in tasca. In un'epoca in cui certe donne si vantano di essere così emancipate, capaci di comunicare, indipendenti dai giudizi della massa, mi pare sia autentica follia quel che sta accadendo. Bèh, a quanto pare i conigli scappano meno velocemente, forse perchè credo ancora in cose che si costruiscono col sangue, il cuore, l'anima, la passione e la mente. E sarebbe bello pensare che ancora qualcuno ci creda. Perché se ci credo io, molto probabilmente ci saranno anche altri esseri umani che desiderano questo. O no? Anche se il solo desiderio non basta, lo so, ci vuole di più... molto di più.
G.G
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quellotropposensibile · 4 months
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L'amore non è possesso. Una giornalista domandata su cosa fosse il tradimento ha detto che per lei non esiste. Non può controllare le pulsioni, né le sue né quelle del suo compagno. Non è sempre con lui e viceversa. Amare non è controllare. Non è possedere. Se ami qualcuno non lo oggettifichi.
Come suonano queste parole nell'orecchio di una persona comune?
Per un uomo è una questione di orgoglio? Ma ce ne rendiamo conto? È connotabile positivamente o negativamente la frase "la mia donna, la mia ragazza"?
Io mi sono sempre sentito lusingato dalle parole "il mio uomo, il mio ragazzo".
Sono sempre stato fedele? Ho sempre rinunciato ai miei desideri quando ho amato una ragazza? Si può definire veramente rinuncia?
Credo sia più una questione di fortuna.
Uno si sente fortunato, almeno io mi sento così, quando trovo una persona in grado di farmi pensare solo a lei. Una relazione è un lusso. Amare qualcuno, è un lusso. Non è scontato. Stare con qualcuno che ti fa alzare le braccia dalla felicità ogni volta che lo vedi, qualcuno che capisci e che ti capisce, poter parlare del più e del meno, come dei progetti di vita e delle proprie passioni, vuol dire possedere questa persona?
La consapevolezza di poter perdere questa persona ti rende possessivo? Oppure ti sprona ad essere migliore per lei, così che possa sentirsi amata e non data per scontata?
Stare con qualcuno e amare qualcuno quando possono coincidere come concetti?
Ma alla fine è vero amore se non lasci libera l'altra persona? È vero amore se la tua libertà vuol dire far soffrire chi ami?
Perché non esiste una risposta semplice a tutte queste domande? Un si, un no, un tu hai ragione, tu hai torto, non esistono uguali e unici per tutti.
Quelli che ce la fanno quanti compromessi hanno dovuto accettare? Sono semplicemente ingenui e si sanno accontentare o sanno qualcosa che io non so? Sono io rotto? Sono io che non ho le basi per far funzionare un legame?
Vorrei poter dire che sono in pace, che sono felice, che non ho bisogno di trovare per forza qualcuno. Ma quanto cazzo sembra crudele la vita quando vedi come alcuni riescano ad andare avanti, a risolvere in parte alcuni problemi, ad essere nuovamente felici.
Gruppo di autocoscienza maschile. Odi le donne? No? Eppure ecco a te quattro motivi per cui sei uno stronzo miserabile e sì, sei evidentemente misogino.
Quanto cazzo è difficile non avere controllo sulle proprie emozioni. Perché non ci si può semplicemente limitare ad essere amici, essere felici ed indipendenti, privi di quella necessità reciproca, stabili con le proprie emozioni, soddisfatti di sé stessi, liberi di essere.
Si arriva sempre a un punto di non ritorno. Quando vorresti semplicemente fermarti, ingranare la retro e ricominciare evitando le buche, le chiavi non sono più nel cruscotto, e devi ri-imparare a camminare.
Dire che ti vorrei nella mia vita, per molto molto molto tempo, non basta forse. Forse dovrei dirti che ti amo e che per questo devi essere libera di essere chi vuoi essere, di fare quello che preferisci e che sono felice se anche tu ami me. Dovrei dirti che l'esclusività è una cazzata, essere amico tuo più che il tuo uomo.
Allora perché non mi sembra amore il tuo quando ti vedo andare con altri? Perché mi si spezza il cuore pensare alle tue labbra su quelle di un altro? Se queste cose non contano nulla, perché io sto così? Non ti amo abbastanza da dire a me stesso che tutto ciò non ha importanza? Che è raro innamorarsi, ma che siamo giovani e non dovremmo smettere di esserlo per qualcun altro? Perché non vedo questo come un amore migliore, più puro, più forte, ma solo come una condizione di passaggio? Un qualcosa di meno sincero, più leggero, non per sempre. È una questione forse di impegno? Perché non mi sento preso sul serio? Perché non è abbastanza per me? Forse non sarebbe dovuto succedere?
I piedi ti mancano, il pavimento scompare, gli occhi diventano neri e la mano va ad aggrapparsi alla prima cosa che trova per sorreggere il tuo corpo svuotato. Diventi un fantasma, leggerissimo, fatichi a sorridere, metti in dubbio ogni cosa in cui credi, non hai voglia di fare nulla, non riesci a dormire, non riesci a mangiare, non vuoi uscire di casa, non ti riconosci più allo specchio. Questo vuol dire essere possessivi? Perché allora odio esserlo. Io vorrei che fosse tutta per me. Ma non posso volerla costringere, è tossico un pensiero del genere? È schifoso voler avere solo per sé la ragazza che si ama? Sapere che esce, che ha amici, che ha una sua vita, stando tranquillo che di fronte a tutti gli altri ha scelto te in tutto e per tutto? Voler dire di no ogni volta che ti si presenta l'occasione, io lo faccio senza pensarci, non mi è mai sembrato sbagliato, l'ho sempre visto come un punto di orgoglio, come una naturale conseguenza dell'essere innamorato, non avere più la necessità di cercare altrove sapendo di essere felice con chi amo.
In che direzione devo andare? Non ce la faccio più.
Questa insicurezza bloccata nel mio carattere mi ha fatto allontanare dalla ragazza che amo. Essere così sicuro da potermene sbattere di certi dettagli, è ciò che desidero ma che posso per ora solo guardare da lontano. E mai vorrei costringere qualcuno ad essere ciò che non è, ancor di più se questa persona è davvero importante e speciale. Odio starle distante, non sentirla, non parlarle, il mio instagram ha virato verso il francese e non riesco a girarle più nulla, il sorriso che faceva ogni volta che mi vedeva parlare di ciò che amo ha fatto da stella polare per i miei sentimenti e ora ci sono solo nuvole grigie.
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lamilanomagazine · 4 months
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Bolzano, sgominate 4 piazze di spaccio fra eroina e cocaina: 26 i soggetti indagati, 9 arrestati
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Bolzano, sgominate 4 piazze di spaccio fra eroina e cocaina: 26 i soggetti indagati, 9 arrestati. Nelle prime ore dell’alba la Squadra Mobile della Questura di Bolzano, con la collaborazione delle Squadre Mobili di Modena e Pesaro, del Reparto Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e di un’Unità Cinofila delle Questure di Firenze e di Padova, ha dato esecuzione a 26 Decreti di Perquisizione emessi dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Trento nei confronti di altrettanti soggetti indagati per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’operazione di Polizia effettuata la mattina di giovedì 23, denominata “Crepuscolo”, trae origine dalla conclusione di una precedente indagine, “Malok 2021”, indirizzata a monitorare ed a sgominare i nuovi assetti criminali sorti negli ultimi anni allo scopo di controllare le diverse “piazze” di spaccio di droga a presenti nel Capoluogo bolzanino. Nello specifico, con l ’Operazione “Malok 2021”, gli investigatori bolzanini della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza erano stati in grado di disarticolare i Clan composti da spacciatori albanesi che avevano strutturato la loro base in Via Roma. Il vuoto generato da quegli arresti aveva visto il sorgere di 4 diverse consorterie di spaccio, indipendenti tra loro ma interconnesse per quanto riguarda le modalità operative e le fonti di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti, le quali in questo modo si erano suddivise le zone di influenza: una operante nel quartiere Don Bosco, una operante nel quartiere Europa, una operante nel quartiere Piani, una operante nel quartiere quello Oltrisarco. L’articolata e complessa attività di indagine, durata oltre un anno, ha consentito alla Polizia di Stato della Questura bolzanina di smantellare i summenzionati gruppi criminali attivi nel Capoluogo, nonché di individuare e stroncare il principale canale di approvvigionamento della droga, localizzato in Emilia Romagna, a Modena, ove all’alba di giovedì è stata effettuata una delle perquisizioni a carico di colui che abitualmente agiva da corriere/trasportatore delle sostanze stupefacenti dal Capoluogo emiliano a quello bolzanino. Le attività investigative hanno anche consentito di tenero monitorato nel nostro Capoluogo lo “spaccio al minuto”, il quale vedeva coinvolti numerosi pusher: a tal proposito, è stato possibile documentare oltre 1300 cessioni di sostanze stupefacenti (quasi esclusivamente eroina e cocaina), a tossicodipendenti bolzanini ovvero residenti nella Provincia altoatesina. Nel suo complesso, come detto poc’anzi, la lunga e complessa indagine conclusasi giovedì ha riguardato, in totale, 26 soggetti (12 cittadini tunisini, 1 cittadino algerino, 3 cittadini marocchini, 3 cittadini albanesi e 7 cittadini italiani, tutti pregiudicati), indagati in quanto accusati, in concorso tra loro, di far parte delle 4 associazioni a delinquere sopra menzionate. Di questi 26, 9 sono stati arrestati nella flagranza del reato di spaccio, 5 di essi sono tuttora detenuti in Carcere a Trento, Bolzano e Foggia, mentre 1 è attualmente trattenuto presso il C.P.R. di Ponte Galeria (Roma) in attesa di essere quanto prima rimpatriato in Tunisia. I restanti 16 spacciatori perquisiti sono stati denunciati a piede libero. Un dato rilevante che è emerso – e, per il vero, assai raro –è quello relativo alla presenza femminile ai massimi livelli nella gestione organizzativa delle consorterie criminali oggetto della indagine: ben 7 di questi 26 soggetti sono donne. I sequestri effettuati hanno riguardato oltre 1 Kg. di cocaina ed eroina, 50 Gr. di hashish e marijuana, e la somma di 18 mila Euro, provento dello spaccio delle sostanze stupefacenti. Su disposizione del Questore della Provincia di Bolzano Paolo Sartori, sono al vaglio della Divisione Anticrimine della Questura le singole posizioni degli indagati, ai fini della applicazione nei loro confronti di specifiche Misure di Prevenzione Personali previste dal Codice delle Leggi Antimafia. Sono tuttora in corso indagini volte alla verifica del materiale sequestrato, utile a ricostruire per intero la diffusione delle attività illecite poste in essere da queste Associazioni criminali ed i loro contatti anche a livello internazionale. “Lo spaccio di sostanze stupefacenti rappresenta un reato particolarmente grave non solo per gli effetti che esso produce di per sé su chi consuma droga, ma anche per il contesto in cui trova terreno fertile per la sua diffusione e per l’indotto criminale che genera, in termini di degrado, microcriminalità e conseguenze sull’ordine e la sicurezza pubblica – ha sottolineato il Questore Sartori –. Per questo motivo la prevenzione ed il contrasto al suo diffondersi rappresenta una delle priorità per le Forze di Polizia, impegnate quotidianamente a garantire la sicurezza dei cittadini. La lunga e complessa indagine conclusasi oggi ha consentito alla Polizia di Stato di smantellare definitivamente gruppi criminali che negli ultimi anni si erano suddivisi le piazze dello spaccio nella nostra Città”.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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carmenvicinanza · 11 months
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Jessie Maple
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Jessie Maple, regista e direttrice della fotografia statunitense, è stata la pioniera che ha aperto la strada alle donne nere nell’industria cinematografica con non poche lotte. Di grande ispirazione è stata la prima donna di colore ammessa all’International Photographers of Motion Picture & Television Union negli anni ’70 e la prima direttrice della fotografia a lavorare nel mondo dell’informazione e dell’intrattenimento.
E ancora, è stata la prima afroamericana a dirigere un lungometraggio nell’era post-diritti civili, nel 1981.
Nata a McComb, in Mississippi, il 14 febbraio 1937, in una famiglia numerosissima, quattro fratelli e sette sorelle, suo padre, contadino, era morto quando lei aveva 13 anni. La madre, insegnante, si era sobbarcata l’educazione della sua enorme prole.
Dopo aver studiato tecnologia medica, fino agli inizi degli anni Settanta, ha diretto un laboratorio di batteriologia e sierologia prima a Filadelfia e poi a New York, ma la sua vocazione era il mondo dei media e dell’informazione. 
Ha iniziato scrivendo per il New York Courier si è poi formata al Third World Cinema e alla National Education Television Training School, programma gestito dalla televisione pubblica WNET di New York, nato per consentire alle persone afroamericane di imparare i lavori dietro le quinte per entrare nel sindacato.
Ha iniziato la sua carriera nel cinema come apprendista montatrice e, successivamente, superato l’esame per diventare direttrice della fotografia.
A seguito di una lunga battaglia legale, nel 1973, è stata la prima donna afroamericana ammessa al sindacato degli operatori di macchina da presa di New York. Ha raccontato la sua lotta nella sua autobiografia How to Become a Union Camerawoman del 1976.
In un’intervista del 2020, ha dichiarato: “Dopo aver superato l’esame ed essere entrata nel sindacato dei cameraman, sono stata inserita nella lista nera degli studios, affinché non venissi assunta. Non mi sono scoraggiata e ho fatto causa a tutti loro in una volta, ABC, CBS, NBC, e ho vinto.“
Lavorando per molti anni come camerawoman, ha agito tenacemente per portare la voce e il punto di vista delle persone nere, spesso escluse dalle notizie. Girava i servizi in maniera che non si potessero escludere, affinché si vedessero entrambi i lati di ciò che era accaduto e cosa avevano da dire.
Nel 1974 ha cofondato la LJ Films Productions col marito, Leroy Patton.
Nel 1981 ha girato il film indipendente Will, il dramma di un’allenatrice di basket alle prese con la dipendenza da eroina. Per far vedere il suo film e altre produzioni indipendenti di persone afroamericane, aprirono il 20 West Theatre, Home of Black Cinema nella loro casa ad Harlem, nel 1982.
Il suo secondo lungometraggio indipendente, del 1989, è stato Twice as Nice, la storia di due gemelle che giocano a basket, tratto da una sceneggiatura della poeta e attrice Saundra Pearl Sharp. 
Il Black Film Center/Archive dell’Università dell’Indiana conserva il suo archivio nella Jessie Maple Collection, 1971–1992.
È morta ad Atlanta il 30 maggio 2023, aveva 86 anni.
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cinquecolonnemagazine · 11 months
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Playmen: la rivista che ha divertito e provocato l'Italia con stile
Poche riviste hanno lasciato un'impronta tanto audace quanto la rivista italiana "Playmen". Nata negli anni '70, Playmen ha sfidato le convenzioni dell'epoca e osato parlare di temi che facevano arrossire la società italiana. La rivista ha incarnato uno stile di vita spensierato e disinibito che ha catturato l'immaginazione di molti; ha promosso una visione della vita che metteva in primo piano il divertimento, l'avventura e il piacere; ha contribuito a definire cosa significasse essere un uomo moderno nell'Italia a partire dagli anni '60 e '70, in un periodo in cui la società stava attraversando profondi cambiamenti. Con un mix di audacia e ironia, questa rivista ha lasciato un segno indelebile nella storia della comunicazione e del divertimento. 30 anni e più di copertine patinate Playmen vide la luce nel 1967 grazie a un'idea di Adelina Tattilo. Ispirata all'omologo Playboy americano, ben presto ne superò la fama. Sulle copertine apparivano sempre belle donne nude ma in pose meno esposte rispetto all'omologo statunitense. Era un cocktail di articoli, fotografia glamour, fumetti umoristici e reportage leggermente scandalosi. La rivista era audace, divertente e sfacciata, e rapidamente si guadagnò una base di fan affezionati. Affezionati ben lieti di acquistare la loro copia a poche ore dall'uscita, prima che la magistratura ne ordinasse il ritiro. Nei primi anni di uscita, infatti, Playmen fu letteralmente inseguita dalla censura. Tuttavia "Playmen" non si limitava a immagini di donne attraenti. Presentava anche articoli ironici e irriverenti su temi sociali e politici. I suoi editoriali satirici e le vignette umoristiche affrontavano questioni scottanti con un pizzico di sarcasmo. Era un approccio unico che spesso faceva infuriare alcuni e divertiva molti altri. Il ruolo sociale della rivista Playmen Sebbene "Playmen" fosse principalmente una rivista di intrattenimento, ha svolto un ruolo importante nel contesto sociale italiano dell'epoca. Mentre alcuni critici consideravano la rivista volgare e sessista, altri la vedevano come uno specchio della società in rapida evoluzione. La rivista ha affrontato apertamente temi come la sessualità, la politica e la cultura pop, offrendo una prospettiva alternativa ai canoni sociali dell'epoca. Era una voce pericolosa e provocatoria in un'Italia che stava cercando di capire chi voleva essere. La rivista ha avuto un'importante influenza sulla cultura italiana, dimostrando che l'ironia e la provocazione potevano coesistere con la critica sociale. "Playmen" ha aperto la strada per molte altre pubblicazioni satiriche in Italia, contribuendo a cambiare il modo in cui i media trattavano i temi controversi. Le donne di Playmen Mentre molte riviste maschili dell'epoca ritraevano le donne come oggetti sessuali, "Playmen" ha scelto una strada diversa. Le donne erano spesso raffigurate come figure assertive e indipendenti, e la rivista ha trattato argomenti legati all'emancipazione femminile. Questo approccio pionieristico ha contribuito a sfidare gli stereotipi di genere e a spingere avanti il ​​dibattito sulla sessualità e l'uguaglianza. Non a caso le sue copertine divennero il trampolino di lancio per molte giovani artiste, da Patty Pravo a Ornella Muti, da Brigitte Bardot ad Amanda Lear. Aiutò anche molte artiste messe all'angolo a tornare sulla cresta dell'onda. In copertina foto di Pexels da Pixabay Read the full article
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scienza-magia · 1 year
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Denatalità, risulta sempre più difficile fare figli in Italia
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Arresto delle nascite, l'Italia affronta un "inverno demografico". Allarmato dal calo del tasso di natalità, il governo sta cercando di convincere le donne ad avere figli. Ma molti sono scettici sull'approccio. La prestigiosa Università italiana di Padova si è fatta un nome nel Medioevo, quando i suoi studiosi di medicina hanno aperto la strada alla dissezione dei corpi umani per studiare l'anatomia. In questi giorni la dottoressa Maria Teresa Gervasi, direttrice del reparto di ostetricia della facoltà di medicina, sta analizzando la crisi demografica che affligge la sua città universitaria. Una città economicamente e culturalmente vivace simile a Oxford o Cambridge, Padova ha registrato un calo del 27% delle nascite annuali nel decennio fino al 2020. Le scuole primarie locali stanno lottando per iscrivere i bambini, aumentando la prospettiva di fusioni o chiusure. Eppure l'amministrazione del vasto Ospedale Universitario di Padova - con quasi 9.000 dipendenti, di cui il 70% sono donne - resiste alle richieste di un asilo nido in loco per aiutare il personale a conciliare l'educazione dei figli con orari lunghi e irregolari come operatori sanitari.
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La dott.ssa Maria Teresa Gervasi afferma che le donne devono scegliere tra essere madri e lavorare © Linda Scuizzato/FT Questo, dice Gervasi, riassume il clima sociale che guida quello che gli italiani allarmati hanno soprannominato il loro “inverno demografico”. Le nuove nascite annuali stanno diminuendo inesorabilmente mentre le donne ritardano la maternità, o rinunciano del tutto, in una nazione molto indietro rispetto ai suoi coetanei europei nel sostegno alle madri che lavorano. "Le donne che desiderano figli stanno decidendo di non rimanere incinta perché l'organizzazione sociale qui non è buona per le donne che hanno figli", dice Gervasi. “Le donne devono ancora prima essere le custodi dei propri figli, senza alcun aiuto da parte del governo. Quindi aspettano; aspettano che sia tardi.
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La crisi demografica in Italia è una delle più acute tra i paesi sviluppati I bassi tassi di natalità e l'ingrigimento della popolazione sono una preoccupazione per molte economie avanzate, comprese le nazioni europee, il Giappone e la Cina, che ora stanno affrontando le conseguenze della sua draconiana politica del figlio unico. Le sfide delle popolazioni più anziane includono la pressione sui regimi pensionistici statali; sistemi sanitari nazionali tesi; potenziali successi ai rating del credito sovrano; e pervasive carenze di manodopera mentre i datori di lavoro lottano per trovare manodopera, compresa l'assistenza agli anziani. La crisi demografica italiana, tuttavia, è tra le più acute in Europa, il risultato di decenni di stagnazione economica e indifferenza politica nei confronti delle aspirazioni delle donne. Gli italiani si considerano ancora una società tradizionale, orientata alla famiglia, e lo stereotipo delle madri devote che si sacrificano per i propri figli incombe. I sondaggi dell'Istat, l'agenzia nazionale di statistica, rilevano che il 46 per cento degli italiani vorrebbe idealmente due figli, mentre un quarto ne vorrebbe tre o più. Eppure il tasso di fertilità del paese - appena 1,24 bambini per donna - è uno dei più bassi d'Europa e lo è da anni. Nel 2022 l'Italia ha registrato appena 393mila nascite, in calo dell'1,8 per cento rispetto al 2021; un calo del 27% rispetto a due decenni prima, e il minimo dall'unificazione dell'Italia nel 1861. L'Istat avverte ora di uno "scenario di crisi" con una popolazione italiana di 59 milioni che dovrebbe scendere a 48 milioni - con un'età media di 50 anni - entro il 2070, mettendo ulteriormente a dura prova un'economia già alle prese con uno dei debiti più pesanti d'Europa. Alcuni demografi indipendenti affermano che anche quella previsione cupa è una prospettiva ottimistica, a seconda del tasso di fertilità che sale a circa 1,5. Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni – il cui partito Fratelli d'Italia ha fatto una campagna sul motto “Dio, Patria, Famiglia” – lancia l'allarme. Il suo governo di destra è determinato a invertire la tendenza e ad invogliare le donne italiane ad avere più bambini, offrendo tagli alle tasse e altri incentivi finanziari. “I bambini sono il primo elemento costitutivo di qualsiasi tipo di futuro”, ha detto il mese scorso il primo primo ministro donna italiano, che ha una figlia di sei anni, a una conferenza sulla crisi demografica in Vaticano. “Abbiamo fatto della natalità e della famiglia una priorità assoluta . . . per il semplice motivo che vogliamo che l'Italia torni ad avere un futuro”. Il ministro per la famiglia, i tassi di natalità e le pari opportunità, Eugenia Maria Roccella, una femminista degli anni '70 e attivista per i diritti all'aborto che da allora si è spostata a destra, afferma che le donne dovrebbero vedere l'educazione dei figli come una scelta valida. "La maternità è stata ampiamente svalutata", afferma. “Se dico 'sono una madre' non ho alcun compenso sociale. Se dico: "Sono una donna in carriera", è diverso. Ci deve essere gratificazione sociale per chi dice: “Sono una madre”.
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Il tasso di fecondità in Italia — appena 1,24 figli per donna — è uno dei più bassi d'Europa e lo è da anni © Linda Scuizzato/FT Il calo del tasso di natalità, unito all'elevato numero di arrivi di migranti privi di documenti dall'Africa e dall'Asia, alimenta anche una retorica più brutta. Una controversa recente copertina del settimanale conservatore Panorama raffigurava una mappa dell'Italia piena di foto di persone di colore e donne con copricapo musulmano e il titolo: "Italia senza italiani". Ha provocato scalpore sui social media, con i critici che lo hanno definito razzista. Il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida ha pubblicamente avvertito che gli italiani saranno a rischio di un'imminente "sostituzione etnica" a meno che un numero maggiore di loro non abbracci la genitorialità. “Gli italiani stanno facendo meno figli, quindi li stiamo sostituendo con qualcun altro”, ha detto Lollobrigida, che è il cognato di Meloni, a una conferenza sindacale. Eppure economisti e demografi sono scettici sul fatto che gli incentivi finanziari e la propaganda a favore della maternità saranno sufficienti per aumentare il numero delle nascite in una società in cui allevare figli è spesso considerata incompatibile - sia ideologicamente che praticamente - con i lavori retribuiti. Ciò di cui le donne italiane hanno davvero bisogno per avere più figli, sostengono le accademiche femministe, sono migliori opportunità di lavoro e più sostegno sia da parte dello stato – sia degli uomini nelle loro vite – per aiutarle a conciliare il lavoro con la vita familiare. I critici temono che il governo di destra di Meloni veda invece la crisi della fertilità italiana attraverso una lente "patriarcale" che si concentra sul rendere finanziariamente più fattibile per le donne restare a casa per crescere i figli. “Dicono molto sulle famiglie e sull'aiutare le donne a essere madri, ma non sulla spinta all'occupazione femminile”, afferma Azzurra Rinaldi, economista dell'Università La Sapienza di Roma. "Il quadro è molto chiaro: il tuo compito principale qui è quello di essere una madre." Ci vuole un villaggio L'ultimo baby boom in Italia, con tassi di fertilità ben al di sopra del tasso di 2,1 che i demografi considerano necessario per sostenere la popolazione, è stato durante il "miracolo economico" del secondo dopoguerra, un periodo di crescita robusta e ottimismo sociale. Al suo apice nel 1964, l'Italia ha registrato 1 milione di nascite. Ma le consegne sono diminuite costantemente dagli anni '70, poiché le donne più istruite hanno ritardato la maternità per entrare in un mercato del lavoro difficile. «Le donne hanno cercato di consolidarsi prima nel mercato del lavoro e poi di mettere su famiglia», racconta Maria Rita Testa, demografa della Luiss di Roma. Altri paesi europei, come Svezia, Germania e Francia, hanno risposto a tendenze simili aumentando l'assistenza all'infanzia statale, promuovendo il lavoro flessibile e incoraggiando la parità di genere tra le coppie. Ciò ha dato i suoi frutti in quello che Rinaldi, l'economista, chiama un "circolo virtuoso" di più donne che lavorano e allevano figli. In tutta Europa oggi, una maggiore fertilità è correlata a tassi di occupazione femminile più elevati, sia a causa delle maggiori aspirazioni delle donne sia perché crescere i figli con un unico reddito è difficile. L'Italia, tuttavia, ha il tasso di occupazione femminile più basso dell'UE, con poco meno del 52% di donne in età lavorativa occupate, circa 20 punti percentuali al di sotto della Germania.
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Ci si aspetta che la popolazione torni ai livelli del 1960 a metà secolo A differenza di altre nazioni europee, l'Italia si è aggrappata all'idea che i bambini debbano stare a casa con le loro madri fino all'inizio della scuola all'età di 6 anni. Ciò ha avuto un impatto demografico: delle donne italiane nate nel 1980, oltre il 22 per cento non ha figli, rispetto a solo il 15 per cento che rimane senza figli in Francia. «L'Italia non ha fatto quasi nulla», dice Testa della Luiss. "L'unico aiuto esterno che le donne avevano era dai loro genitori e dai loro suoceri". Oggi, i posti negli asili nido statali rimangono scarsi mentre l'assistenza privata è così costosa da consumare una grossa fetta dei guadagni delle donne. Le cose non diventano più facili man mano che i bambini crescono. Le scuole medie, per i ragazzi dagli 11 ai 14 anni, in genere terminano alle 13:00 e non hanno né mense né attività di doposcuola in loco. “Tutto è costruito con l'idea che le mamme siano a casa”, dice Maria Letizia Tanturri, demografa dell'Università di Padova e lei stessa madre lavoratrice. Sebbene le donne italiane senza figli lavorino al tasso medio europeo, le madri tendono ad abbandonare il lavoro o sono costrette a contratti part-time o a breve termine. Quindici anni dopo la nascita del primo figlio, secondo la Banca d'Italia, le madri che lavorano guadagnano solo la metà di quanto guadagnano le loro controparti senza figli di età, competenze e salari iniziali simili.
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La dott.ssa Maria Teresa Gervasi dell'Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova afferma che le donne stanno ritardando la nascita dei figli perché temono la mancanza di sostegno del governo per le madri che lavorano © Linda Scuizzato/FT "Ho pazienti che, avendo avuto due figli, hanno deciso di restare a casa perché non ce la facevano più a farlo", dice Gervasi, l'ostetrico. La Meloni ha lamentato che molte donne “non possono realizzare il loro desiderio di maternità senza dover rinunciare alla realizzazione professionale”. Ma ha anche inviato segnali complicati sui ruoli delle donne. Molte femministe sono rimaste costernate dal fatto che il premier abbia portato sua figlia Ginevra al vertice del G20 a Bali e hanno chiesto perché, pur rappresentando l'Italia sulla scena mondiale, la Meloni dovesse essere anche la prima badante e se il padre della bambina non avrebbe potuto aiutarla. Il premier si è scagliato con rabbia su Facebook dichiarando: “Ho il diritto di fare tutto quello che posso per questa nazione senza privare Ginevra di una madre”. Il modo in cui tali pressioni influenzano la fertilità delle donne è ora al centro di un dibattito pubblico, con libri come Non è un paese per le madri dello scorso anno — che esamina il pesante tributo della maternità sulle prospettive economiche delle donne italiane — e I bambini che non voglio, saggi sulla decisione di diventare un genitore o rimanere senza figli. Roccella, che ora ha 69 anni, sostiene che l'Italia ha bisogno di una "rivoluzione culturale" per rendere più facile per le donne perseguire la realizzazione personale e professionale. "La mia generazione era multitasking: abbiamo cercato di fare tutto", dice il ministro. “Oggi le ragazze sono stufe. Giustamente non vogliono fare il doppio di quello che fanno gli uomini . . . Non vogliono fare tutti i sacrifici che abbiamo fatto - e hanno ragione". Eppure non è chiaro come il governo Meloni intenda aiutare. Finora ha dimezzato l'Iva sui prodotti per l'infanzia come pannolini e omogeneizzati; esteso nuovo sostegno finanziario per le famiglie con quattro figli o più; e tagliare le tasse sui fringe benefit per i dipendenti con figli. Queste mosse integrano un programma lanciato dal precedente governo nel 2021 per dare ai genitori assegni mensili - da € 50 a € 175, a seconda del reddito familiare - per ogni figlio dalla nascita fino all'età di 21 anni. Tuttavia, i piani per spendere 4 miliardi di euro dai 200 miliardi di euro erogati dall'UE del fondo per la ripresa del Covid dall'Italia in nuove strutture per l'infanzia, con posti per circa 264.000 bambini sotto i sei anni, sono molto in ritardo rispetto al programma.
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I posti negli asili nido statali restano scarsi mentre l'assistenza privata è così costosa da consumare una grossa fetta dei guadagni delle donne © Daniele Badolato/Juventus FC/Getty Images Roma sta spingendo i datori di lavoro ad adottare politiche favorevoli alla famiglia, come il lavoro flessibile e l'assistenza all'infanzia in loco, ma questo va solo così lontano in un'economia ancora dominata da piccole e medie imprese a conduzione familiare. In Italia, più di un terzo dei lavoratori sono lavoratori autonomi o precari a tempo determinato. Anche se la Meloni invita gli italiani a “riscoprire la bellezza di essere genitori”, il suo governo vede ancora la genitorialità come un privilegio a cui alcune persone, come i membri della comunità LGBTQ e le donne single, non hanno diritto. In Italia, la fecondazione in vitro è legalmente disponibile solo per le coppie sposate eterosessuali, restrizioni che il governo non ha intenzione di allentare. “Qualunque siano le scelte legittime e le libere inclinazioni di ciascuno . . . tutti nasciamo da un uomo e da una donna”, dice la Meloni. “I bambini non sono prodotti da banco che puoi ritirare, come se fossi al supermercato”. “Abbiamo bisogno di persone” A Padova, molte giovani donne - scoraggiate dagli stereotipi tradizionali e dalle schiaccianti aspettative sociali delle madri - credono che avere un figlio richieda un sacrificio di livello che non sono disposte a fare. «Qui si considera che se diventi mamma perdi la vita», dice Tanturri, demografo universitario. "Questa è la narrativa che le persone vedono dalle generazioni più anziane". La scrittrice Marta Zura-Puntaroni, 35 anni, si è trasferita tre anni fa nel centro storico della città per raggiungere il fidanzato, studioso dell'università. Ha visto alcuni dei suoi amici lottare con l'isolamento e la sfida di stare al passo con il lavoro da quando ha avuto figli. Non ha alcun desiderio di seguire l'esempio. "Non sento mai il bisogno di avere figli", dice Zura-Puntaroni, autrice di un romanzo e due memorie. “Anche se il mio partner è un meraviglioso essere umano – una femminista, una cuoca e tutto il lavoro domestico è metà e metà – non credo che sarebbe lo stesso se avessimo un bambino. La parte principale dell'educazione dei figli è sempre sulla madre, anche adesso . . . Non dovrebbe cambiare il suo stile di vita così profondamente come me.
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Marta Zura-Puntaroni, scrittrice e influencer sui social media, afferma di non avere alcun desiderio di avere un figlio e i cambiamenti nello stile di vita che ciò comporterebbe © Linda Scuizzato/FT La precarietà del lavoro preoccupa anche le donne più giovani. Zura-Puntaroni, che guadagna anche come influencer sui social media, indica un'amica, consulente di comunicazione, che ha perso un contratto di lunga data con un grande marchio subito dopo il parto. "Molti di noi sono freelance, quindi non è un compito facile decidere di avere un bambino", dice. “Non sono in una brutta situazione con i soldi, ma il mio stile di vita sarebbe molto diverso. Tutti i soldi che ho speso per me stesso, per la casa, i viaggi, il vino - tutti i miei piccoli lussi - sarebbero andati al bambino. Dall'altra parte della città, il vivace quartiere dell'Arcella ospita molti dei 36.000 immigrati tra i 209.000 residenti di Padova. È una delle poche aree in cui le aule e i campi da gioco sono pieni. Il consigliere comunale Francesca Benciolini afferma che il quartiere etnicamente vario è una parte vitale della città, e si irrita per la retorica anti-migranti allarmista proveniente da Roma. "L'Italia è un luogo che fin dall'inizio è stato in contatto con tutti i popoli del Mediterraneo", dice. “Fa parte della nostra storia. Ora, pensiamo di avere una sostituzione etnica? È pazzesco." Maria Castiglioni, demografa dell'Università di Padova, afferma che l'Italia dovrà riconciliarsi con l'immigrazione come parte della risposta al peggioramento della carenza di manodopera e ai problemi demografici. "Abbiamo bisogno di persone", dice. “Sì, questo deve essere regolamentato, ma su base pratica. Siamo troppo ideologici. Read the full article
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reginarix · 2 years
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Esercizio sui dialoghi: Le protagoniste sono due sorelle. Il narratore è esterno e non onnisciente. Una di loro, la minore, decide di lasciare la casa in cui entrambe vivono. L’altra è in evidente difficoltà economica e non può permettersi l’affitto da sola. Sarà la sorella maggiore a parlarne per prima.
Universi paralleli
«Non puoi dirmi una cosa del genere e pretendere che io ti appoggi!»
Quella frase sovrastò il chiacchiericcio tranquillo della caffetteria, e nel silenzio che seguì lei arrossì un po’, si guardò intorno quasi per scusarsi, e quando incontrò il suo sguardo lo fissò un attimo e gli sorrise imbarazzata. “Carina” Pensò Mario. Poi la vide trasformarsi: gli occhi chiari fiammeggiare, le guance arrossarsi ancora di più, le dita sottili passare tra la scura frangia lunga per metterla di lato, le labbra rosse tendersi mentre rivolgeva tutta la sua furiosa attenzione alla ragazza che le sedeva di fronte. “Non carina: è davvero bella!” si sorprese a pensare. Stava sistemando obbiettivi e macchina fotografica per il suo appuntamento, ma aveva ancora un po’ di tempo prima di andare.
«Non puoi mollare tutto così, mollare ME così!!» sibilò ad un tono più consono: ma ormai la sua attenzione era stata catturata, era seduto comunque abbastanza vicino da seguire la loro discussione e, annoiato com’era, ci voleva proprio questo diversivo. “Peccato, forse non sono il suo tipo…”
«Elena, smettila. Per me è una grande occasione, ho sempre desiderato viaggiare, lo sai»
«Viaggiare, sì! Vedere il mondo, sì! Ma quella che lui chiama tournee è solo dormire in macchina suonando nelle piazze qua e là!»
«Mi sembra di sentire nostra madre…» “Allora sono sorelle… bene!” Pensò lui.
«Sì, perché anche a lei devi pensare: un conto saperti qui con me a fare le donne indipendenti, un altro sperduta a chiedere l’elemosina…»
«No! Non te lo permetto! Siamo artisti di strada, non chiediamo l’elemosina! Siamo spiriti liberi!» Questa volta era stata la ragazza più giovane ad alzare la voce. L’altra si spazientì e abbassò ancora di un tono la voce, che si arrochì mentre sussurrava tagliente:
«Liberi da cosa? Dalle responsabilità di un affitto? Dalla comodità di un tetto sulla testa?» e diede un colpo con la mano sul bordo del tavolino.
Elena prese un bel respiro, come per calmarsi. Passò qualche istante guardando fuori dalla vetrina, verso la mattina soleggiata del centro città.
«Mi piaceva il nostro nido.» disse, quasi in un singhiozzo. Si portò alle labbra la tazza del cappuccino, la tenne con entrambe le mani, come per scaldarsi.
«Non devi per forza andartene anche tu…»
Le ragazze si guardarono a lungo, senza più rabbia. E dalla sua posizione privilegiata lui colse l’esatto momento in cui quell’armistizio silenzioso diventò tregua. Poi accettazione. Infine, pace. “Dio mio” pensò “quanto avrei voluto usare la mia Leica per catturare questo attimo!”
«Alice… come farei a mantenermi? Ho appena iniziato il mio corso… e adesso ero anche riuscita a far quadrare gli orari con il lavoro… Non ho tempo per fare altro»
«Ok… ma forse possiamo trovare una ragazza per dividere le spese»
«Quando vuoi andare via?»
«Questo fine settimana.» sussurrò abbassando lo sguardo «Ma ho risparmiato abbastanza per lasciarti la mia parte di affitto per il mese prossimo!»
«Non posso accettare. E comunque devo trovare come risolvere il problema in modo definitivo.»
«Se solo ti arrivasse qualche nuovo progetto a cui lavorare.»
«In qualche modo farò.» Elena sorrise alla sorella «Noi non molliamo mai, giusto?»
«Giusto!»
Le ragazze si presero per mano.
«Il problema vero sarà dirlo a mamma e papà…» Sospirò Alice. «Sarà un massacro!»
Lui sorrise, non poté farne a meno: si era trovato per caso tuffato in un universo parallelo, un vortice di vita reale che lo aveva sfiorato e gli aveva lasciato la sensazione di essere stato testimone di un momento decisivo e prezioso. Abbassò lo sguardo cercando di trovare la concentrazione per il proprio lavoro, per l’appuntamento a cui stava per arrivare in ritardo, senza pensare troppo a questa ragazza bellissima di cui ormai conosceva anche il nome, e le espressioni, e il suono della voce… Sorrise ancora di più quando si ritrovò a pensare che avrebbe frequentato quel posto più spesso per incontrarla di nuovo.
«Ci fa piacere che tu ti sia divertito!»
Mario perse un respiro: quella voce gli parlava già nella testa…
Oppure?
“No! Che figura! Come ne esco adesso?”
«Beh… scusate, ma eravate qui e anche io ero qui… non potevo non... beh... comunque sono contento che abbiate risolto.»
Pensò che tanto ormai era davvero troppo in ritardo per quell'appuntamento.
Si presentó e chiacchierarono ancora un po’.
Quando due universi si incontrano non si possono ignorare.
"Shhhh, Shhhh It's, oh, so quiet Shhhh Shhhh It's, oh, so still Shhhh Shhhh You're all alone Shhh Shhh And so peaceful until...
You fall in love"
G.
03/02/2023 12:34
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spinebookstore · 2 years
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La prima volta è da non perdere. Elisa Victoria in Puglia ospite di Libreria 101 e Spine
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La Libreria 101 e SPINE Bookstore presentano "La prima volta è da non perdere: Elisa Victoria in Puglia con la presentazione di "Vocedavecchia". In collaborazione con Blackie Edizioni e il book blogger Francesco Sinisi.
Perché "la prima volta è da non perdere"?. Perché é un evento che rappresenta un unicum nell'ambito delle presentazioni di libri e degli incontri con autrici e autori. Infatti racchiude in sé una serie di prime volte: la prima volta in Italia per la giovane scrittrice spagnola Elisa Victoria. La prima volta che due librerie indipendenti, fuori dal mainstream e dalle logiche di mercato della competizione, si mettono insieme e organizzano un solo evento, lo stesso giorno e in entrambe le location, valorizzando la collaborazione, la bellezza della lettura e dei libri. La prima volta che la presentazione di un libro vedrà protagonisti i lettori e le lettrici: saranno loro infatti a costruire e organizzare direttamente con la scrittrice la presentazione del romanzo che si terrà la sera. Interprete degli incontri sarà Paulina Nava Galicia.
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Ecco quindi tutte le cose belle che succederanno martedì 22 novembre, con "La prima volta è da non perdere".
⁕ ore 17:00 presso la Libreria 101: si partirà dal gruppo di lettura laboratoriale insieme alla scrittrice Elisa Victoria. Le lettrici e i lettori che acquisteranno il libro in anteprima dalla Libreria 101 o da Spine Bookstore avranno diritto a partecipare gratuitamente al gruppo di lettura-laboratorio: una vera e propria esperienza laboratoriale, dove, oltre ad avere l'occasione di conoscere l'autrice di persona, si lavorerà proprio con lei per confrontarsi sulle tematiche del libro, sulla scrittura e soprattutto su come dovrà svolgersi (scaletta, argomenti domande ecc.) la presentazione che si terrà alle ore 19:30 a Spine. ! Il laboratorio è riservato alle prime 10 persone che acquisteranno il libro in anteprima, e sarà gestito e condotto dal book blogger Francesco Sinisi.
⁕ Ore 19:30 presso Spine Bookstore in Officina degli Esordi: la presentazione dal vivo del romanzo "Vocedavecchia" di Blackie Edizioni, con la scrittrice spagnola "Elisita" Victoria che incontrerà il pubblico barese per presentare e raccontare il suo divertentissimo ma allo stesso tempo malinconico romanzo. Ingresso gratuito.
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-IL LIBRO- "Estate del 1992, Marina ha 9 anni e vive tra Siviglia e Marbella. Andalusia profondissima, un caldo infame. Tutti la chiamano Vocedavecchia, per via della raucedine e delle espressioni di un tempo che affiorano qua e là nel suo vocabolario. Attorno a lei ha solo donne: la mamma, malata di un male incurabile di cui è vietato fare menzione, e la nonna, un'ex sarta molto incline al turpiloquio che la cresce con amore e un po' di anarchia, senza regole e con tante proteine. La sua vita è un casino, ma Marina sa come essere felice. Adulta e bambina allo stesso tempo, Marina gioca con le bambole e guarda già le riviste porno. Ha una voglia di vivere che non può essere contenuta, e questo finisce per frenarla sempre. Lei ritrova la gioia nelle piccole cose, dalle perlustrazioni nel freezer alle figurine, e va avanti con coraggio e incoscienza. Quella dei 9 anni, che rende ogni momento unico, meraviglioso, divertentissimo. Come questo libro."
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-LA SCRITTRICE- Elisa Victoria è nata a Siviglia nel 1985. Ha venduto pizze e hamburger con addosso un berretto rosso, ha studiato Filosofia, è una formatrice per l’infanzia e ha scritto compulsivamente fin dalla pubertà. Nel 2013 ha pubblicato Porn & Pains e nel 2018 La sombra de los pinos. Ha collaborato con varie testate, tra cui Kiwi, El Salto, Tentaciones, e Vice. Ha partecipato a una moltitudine di fanzine e progetti collaborativi come El Gran Libro de los Perros e El Gran Libro de los Gatos per Blackie Books. Ama i fumetti, la musica elettronica, le bambole e quando fa freddo. Dà da mangiare a un numero compreso tra i dieci e i trenta gatti al giorno. Ha dato un nome a tutti, conosce i gusti di ciascuno e agisce di conseguenza.
Qui i profili social delle due librerie, e di Francesco Sinisi: https://www.instagram.com/libreria101/ https://www.instagram.com/spinebookstore/ https://www.instagram.com/francesco.sinisi/
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daimonclub · 5 months
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Aforismi sulle donne
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Citazioni famose sulle donne Aforismi sulle donne, citazioni, pensierini, idee, e le migliori frasi famose di vari autori, sulla donna, le donne e il gentil sesso. Non si nasce donne: si diventa. Simone de Beauvoir Le donne non sono altro che organi genitali articolati e dotati della facoltà di spendere tutto il denaro che uno possiede. W. Faulkner Non avessimo bisogno delle donne saremmo tutti signori. Giovanni Arpino Ricordatevi, o giovani, che le donne sono bestie. Non potete acchiapparle perché non hanno la coda, ma se le picchiate in testa sentono. B. Fenoglio Al mondo ci stanno molte donne, ma poche ci stanno. Totò Chi non ama le donne il vino e il canto, è solo un matto non un santo. Anonimo Le donne non sanno cosa vogliono, ma sanno benissimo come ottenerlo. Anonimo Certe donne somigliano al nastrino della Legion d'onore. Non le si vuole più perché si sono sporcate con certi uomini. Charles Baudelaire Voi, uomini, avete dei diritti verso le vostre donne, ma anche le vostre donne hanno dei diritti su di voi. Trattatele bene, esse sono il vostro aiuto. Corano L'immaginazione delle donne è molto rapida: balza in un attimo dall'ammirazione all'amore, dall'amore al matrimonio. Jane Austen La volubilità delle donne che amo è eguagliata solo dalla infernale costanza delle donne che amano me. George Bernard Shaw Anche il Chaplin di Monsieur Verdoux confessa ad un certo punto che le donne sono “troppo carnali, troppo realistiche” avvicinandosi così ad Orwell che nel suo romanzo più famoso sentenziava: ”La donna è rivoluzionaria dalla cintola in giù”. Carl William Brown Mi fanno ridere adesso queste donne emancipate, queste donne che vogliono rendersi indipendenti e credono di attirarsi la simpatia e l’ammirazione degli uomini L’uomo è la cosa più importante della nostra vita! L’uomo è tutto quel che ti dico, e qualche volta è peggio ancora, molto peggio. Ma la nostra felicità, il nostro successo dipendono da lui. Una donna senza un uomo è un campo secco, Dio ne liberi. F. Cialente Alle donne piacciono gli uomini taciturni. Credono che le ascoltino. Marcel Achard
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Aforismi sulla donna e le donne Da dove venivano le donne? Ce n'era una scorta infinita. Ciascuna di esse era diversa, unica. Avevano la passera diversa, i seni diversi, la bocca diversa, ma nessun uomo poteva godersele tutte, ce n'erano troppe, con le gambe accavallate, a far impazzire gli uomini. Che pacchia! Charles Bukowski A parte mia madre, le donne mi hanno sempre stimolato ad approfondire la conoscenza della profonda illogicità esistenziale. Carl William Brown Le donne leggere sono quelle che pesano maggiormente sul portafoglio di un uomo. Marcel Achard Ci sono due cose che ho sempre amato alla follia: le donne e il celibato. N. Chamfort Noi occidentali non capiamo nulla; abbiamo fatto malissimo ad elevare le donne al nostro livello! I popoli d'Oriente sono stati più intelligenti e giusti dichiarando che esse sono esclusiva proprietà dell'uomo. Napoleone Bonaparte Una delle più grandi opere d'arte del mondo: una donna con delle belle gambe che esce dalla macchina. Charles Bukowski Ci sono solo due tipi di donne, quelle semplici e quelle che si truccano. Le donne semplici sono molto utili. Se vuoi farti la reputazione di persona rispettabile, devi solo uscire con loro a cena. Le altre donne sono molto affascinanti, ma commettono un errore: si truccano per cercare di essere e di apparire giovani. Oscar Wilde Oh, l’improntitudine di quegli uomini che insultano delle donne innocenti! Somigliano a dei ladri che al momento di rubare gridano "al ladro, al ladro". Antico testo indiano Tutte le donne hanno la propria fortuna in mezzo alle gambe. Honoré de Balzac Le donne, quando non amano, hanno tutto il sangue freddo di un vecchio avvocato. Honoré de Balzac Bisogna scegliere tra amare le donne e conoscerle: non c'è via di mezzo. Nicholas De Chamfort Certe donne amano talmente il loro marito che per non sciuparlo, prendono quello delle loro amiche. Alexandre figlio Dumas Le donne son venute in eccellenza, di ciascun’arte ove hanno posto cura. Ludovico Ariosto Le donne sono il più gran malanno che Dio abbia creato: sebbene talvolta appaiano utili, presto diventano motivo di fastidio per i loro padroni. Simonide Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese. Oscar Wilde Le persone private dei diritti giuridici sono i minori, le donne maritate, i criminali e i deboli di mente. Codice Civile Napoleonico Molte donne si danno a Dio quando il diavolo non le vuole più. Sophie Arnould La migliore qualità delle donne è l'ipocrisia. Carl William Brown Le donne sono naturalmente capaci di quelle medesime virtù che son gli uomini. B. Castiglione Le donne non vogliono altro che una posizione sicura. Arthur Rimbaud Il passaggio dal grembo alla tuta è lento perché la maggior parte delle donne devono portarli entrambi nello stesso tempo. Anonimo Tutte le cose fatte dalla mano di Dio sono necessariamente buone; e poiché le donne sono creature di Dio, chiunque le offende offende in ciò stesso l’opera di Dio. D. de San Pedro
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Citazioni sulle donne Le donne sono senz'altro più aggressive dell'uomo, non a caso portano anche le unghie più lunghe. Carl William Brown Non c'è nessun bagno tiepido a 27 gradi e nessun buon sapone anidro che non sia in grado di mondare tutti i peccati delle donne. Peter Altenberg La donna è coinvolta sessualmente in tutti gli affari della vita. A volte perfino nell’amore. Karl Kraus Io divido le donne in tre classi: quelle di nobile famiglia e di alto rango – che vengono tenute in alta considerazione e portate a modello anche nascondendone qualche imperfezione; quelle di medio rango, di cui ciascuno può pensare ciò che crede, vista la quantità di testimonianze discordi; della classe inferiore non mette pena di parlare. M. Shikibu La femmina è tale in virtù di una certa assenza di qualità; dobbiamo considerare il carattere delle donne come naturalmente difettoso e manchevole. Aristotele Le donne oneste non si sanno consolare degli errori che non hanno commesso. S. Guitry Donne si diventa. S. Freud Hai mai visto donne che si innamorino di poveri? M. Pagnol La parola è stata data all'uomo per nascondere il pensiero, e alle donne per ucciderlo. Carl William Brown No, mio caro, io non ammetto che le donne si intendano di sentimento. Esse lo percepiscono solo in maniera personale e relativa. Sono gli esseri più duri e crudeli del mondo. G. Flaubert I tipi femminili che la nostra società ha prodotto nel passato, i ruoli che le donne hanno o non hanno sostenuto, scaturiscono dalle imposizioni e dalle attese maschili. Le donne sono state in larga misura confezionate artificialmente dall’uomo. E. Figes Ci sono uomini così perversi che dicono che le donne sono tutte sgualdrine, solo perché una non volle esserlo. B. J. Feij-O-Y Montenegro In assoluto le migliori giocatrici di scacchi sono le donne, sono imbattibili, nessuno può infatti vincere contro la stupidità. Carl William Brown Come l'ostrica, anche le donne più dure, a volte, nascondono una perla. Michel de Certeau E' un infame chi pretende dalla moglie il pudore, ma seduce le donne altrui. Seneca Siete un uomo cortese nei riguardi delle donne? Ne avete mai conosciuto uno? Oh! Sì, molti Ebbene io mai. George Bernard Shaw Le donne sono superiori a noi...: muoiono meglio di noi, ci sono superiori insomma nella cosa più importante, nella scienza pratica della vita che, come sapete, è un correre alla morte. Ippolito Nievo Sapendo che il primo posto nel cuore dei loro uomini è incontrastatamente occupato dai cavalli, le donne inglesi cercano di assicurarsi almeno il secondo posto in graduatoria, facendo di tutto per assumere un aspetto equino. E di solito ci riescono. George Bernard Shaw Non è dicibile quanto le donne sieno agli uomini superiori per verecondia, per pieghevolezza, per affabilità, per compassione, per bella creanza e per quelle altre virtù che rendono il quotidiano vivere men grave e meno fastidioso di quello che è naturalmente. G. Baretti Essere adorati? una seccatura. Le donne ci trattano proprio come gli esseri umani trattano i loro dei. Ci adorano e non fanno altro che seccarci chiedendoci di fare qualcosa per loro. Oscar Wilde
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Massime sulle donne Più le donne sono impegnate culturalmente più rischiano di incappare in turbe sessuali. Farnham/Lundberg Le donne sono poco dotate rispetto agli uomini per ciò che riguarda la speculazione astratta (filosofia, matematica), mentre sono molto più dotate per tutto ciò che richiede intuito e sensibilità. I. Montanelli Per l'aumentato benessere medio l'uomo e la donna si vanno orientando verso una morfologia utilitaria. Nelle classi giovani circolano già i modelli che verranno prodotti in larga serie nel futuro; uomini agili, sicuri, di buon affidamento e di basso consumo; donne di media statura, di facile manutenzione e dalle prestazioni standard. Lievi differenze nelle rifiniture. La natura fa ancora pochi esemplari di uomini e donne lusso, destinati allo spettacolo e al consumo collettivo d'informazione, alla pubblicità, ai rotocalchi. Ennio Flaiano Ci sono tante donne no? che se vogliono vivere in pace con il proprio marito, devono dargli da bere! E sempre stato così! Quando un uomo è sobrio si accorge di avere una coscienza, e allora diventa un disgraziato! George Bernard Shaw Date il voto alle donne e fra cinque anni ci sarà una tassa astronomica sul celibato. George Bernard Shaw La volubilità delle donne che amo è eguagliata soltanto dall'infernale costanza delle donne che mi amano. George Bernard Shaw
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Aforismi, citazioni e massime sulle donne Ci sono innumerevoli tipi di donne: a elencarli tutti si finirebbe subito. A. Busi Gli uomini guardano le donne per vederle; le donne guardano gli uomini per essere viste. Normand Gli uomini bramano sempre essere il primo amore di una donna, e questo è un effetto della loro stupida vanità. Le donne hanno un istinto più sottile. Ciò che a loro piace essere... ? l'ultima storia d'amore di un uomo. Oscar Wilde Gli uomini hanno gli anni che sentono, le donne quelli che mostrano. Proverbio Queste donne sono dotte per natura; gli uomini, la loro dottrina la imparano sui libri. Detto indiano Gli uomini che meglio riescono a stare con le donne sono gli stessi che sanno starci benissimo senza. Charles Baudelaire Gli sbagli delle donne sono altrettanti atti d’accusa contro l’egoismo, la strafottenza e la nullità dei mariti. H. de Balzac Per le donne l’attività domestica costituisce una scelta coatta. F. Piselli La donna sarà anch'essa poeta quando cesserà la sua schiavitù senza fine, quando avrà riconquistato per sé la propria esistenza (nel momento in cui l'uomo, che è stato fino ad allora ignobile nei suoi riguardi, la lascerà libera). Arthur Rimbaud Voluttà m’addolora. Ma donne a veder sole più m’accora, ché nulla ad esse, tranne amore, par vita; nel frantumo del giorno nel vuoto della sera giuocan l’attesa a rimando. C. Rebora Abbiamo finora giocato alla bambola con le donne. Ciò dura ormai da troppo tempo. Quando, giovani donne, diventerete nostri fratelli, nostri fratelli intimi, senza la segreta ambizione di approfittare di noi? Quando ci daremo una vera stretta di mano? J. Laforgue Io delle donne mi innamoro sempre di più, vorrei baciarle tutte, con amore, nelle loro pieghe di grasso, nelle loro rughe sudate, nei loro culi disfatti, nelle fiche rovinate, negli occhi allucinati, nelle bocche sgangherate, dappertutto dove viene offesa e lapidata, per il trionfo del cazzo padrone. D. Maraini Quando le donne sono onorate gli dei si rallegrano; quando non lo sono, i riti religiosi non giovano. Dove le donne sono offese, la famiglia perisce; dove esse non soffrono, la famiglia gioisce. Le case che una donna maledice perché non vi è stata onorata, periscono come per incantesimo. Libro di Manu, testo indiano
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Aforismi sulle femmine Gli uomini si sposano perché sono stanchi, le donne perché sono curiose. Entrambi vengono delusi. Oscar Wilde I briganti ti chiedono la borsa o la vita; le donne le vogliono tutt'e due. Samuel Butler I diritti delle donne sono doveri degli uomini. K. Kraus Le donne appartengono alla famiglia, non alla società politica; la natura le ha create per le cure domestiche, non per i pubblici affari. L.G.A. de Bonald Poche sono tra le donne oneste quelle che non sono stanche del loro mestiere. F. de La Rochefoucauld Provo un disgusto mortale per le donne oneste e per l’ipocrisia che è loro indispensabile. Stendhal Il fatto che nelle posizioni di vertice si trovino con maggiori probabilità donne sole che non sposate, è il risultato del fatto che la famiglia è una istituzione che grava pesantemente sulla donna. Coser/Rokoff La tendenza di parecchie donne a dilapidare il denaro esprime una ostilità nei confronti del marito, al quale vengono in tal modo tolti i suoi ‘mezzi’; si tratta dunque (...) di una manifestazione del complesso di evirazione femminile nel senso della vendetta nei riguardi del maschio. K. Abraham I mariti delle donne che ci piacciono sono sempre degli imbecilli. Georges Feydeau Ci sono donne le quali in virtù del fatto che non fanno all’amore, ritengono di poter fare tutto quanto il loro comodo; esse si trincerano fieramente e costantemente dietro la loro posticcia onestà (pruderie), guardando tutti dall’alto in basso e pretendendo che tutte le più belle qualità che posseggono le altre siano niente comparate al loro miserabile onore, di cui nessuno si cura. Molière I problemi degli uomini hanno tre cause: i soldi, le donne ed entrambi. Carson In generale, per andar d’accordo con le donne (...) il segreto è d’aver torto. A. Campanile Il coraggio si infiacchisce e si travia per l'accoppiamento con le donne. M. de Montaigne Le donne si sono adattate ai desideri dell’uomo, convinte che quell’adattamento corrispondesse alla loro vera natura. Insomma, si vedono o si sono viste come proiezione dei desideri maschili; inconsciamente hanno ceduto alla suggestione del pensiero maschile. K. Horney I preti si consolano di non essere sposati, quando ascoltano le confessioni delle donne. Armand Salacrou I tedeschi sono come le donne, non potete scandagliarne le profondità; non ne hanno Friederich Nietzsche Sullo stesso argomento poetete anche leggere: Aforismi divertenti sulle donne Aforismi umoristici sulle donne Riflessioni sulle Donne Festa delle Donne 8 Marzo Women quotes and aphorisms Aforismi per argomento Aforismi per autore Pensieri e riflessioni Salva Read the full article
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clacclo · 2 years
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Secondo te il sesso è una specie di sedativo? Cioè, lo sfogo orgonico, visto che citi Reich, riesce a sedare certi bisogni che altrimenti diventano patologie? L'orgasmo riesce ad essere una specie di sedativo per tutte le ansie e frustrazioni?
Assolutamente no! Può allentare lo stress producendo ormoni e endorfine legate al buon umore, ma non si tratta di un sedativo, almeno per come lo vedo io.
Quello di cui parlo nel libro è il contrario di una sedazione: attraverso la comunicazione, verbale e non, il protagonista mostra alle donne il tipo di relazione che potrebbero avere, come meriterebbero di essere trattate se si liberassero da tutti i condizionamenti familiari e culturali che gli impediscono di essere libere e indipendenti. Il sesso è solo uno stimolo per provocare una reazione, per mettere in discussione se stessi ed operare il cambiamento interiore. A volte, abbiamo solo bisogno di un esempio, di qualcuno che ci faccia vedere e vivere le cose in una maniera per noi inedita. Nel mio racconto, il (buon) sesso è poco più di un premio o di uno strumento: a volte serve a dimostrare che abbandonare i comportamenti avuti fino a quel momento porta una soddisfazione intima finora mai raggiunta, altre volte serve a confermare che la strada intrapresa porta ad avere gratificazioni maggiori.
Ci sono due aspetti importanti, che sembra non hai tenuto in considerazione o che non hai ancora letto: il primo è che le donne si rivolgono al protagonista spontaneamente perché sono insoddisfatte ed hanno bisogno di calore umano, il secondo è che lui non accetta tutte le clienti ma opera una selezione in base alla reale volontà di cambiamento. Inoltre, ogni incontro non è mai esclusivamente sessuale ma ha sempre dei preliminari "platonici".
Il concetto alla base del suo lavoro è che il sesso ribalta i ruoli che si hanno nella vita quotidiana, per cui attraverso il sesso si può dimostrare che un atteggiamento diverso può essere più gratificante per il proprio io interiore.
Probabilmente sei ancora ai capitoli iniziali, perché tutto quello che sto scrivendo l'ho affrontato in maniera esplicita nel corso dei capitoli. Per farti capire meglio il ruolo del protagonista, ti dico che il titolo originale era Il riparatore: il suo ruolo non è quello di anestetizzare un malessere interiore ma quello di eliminarne le cause alla radice.
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milkbarcorova · 2 years
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Figlie mie, siate delle fottute egoiste.
Pretendete ciò che è vostro.
La maternità non è una missione.
Il matrimonio neppure.
La vostra esistenza sì.
Siate egoiste quando vi chiedono di rinunciare in nome della famiglia.
Non alzatevi da tavola, se un uomo non lo ha fatto prima di voi.
Ritagliatevi spazi degni, per fare ciò che vi piace: cinema, teatro, passioni.
Siate egoiste quando vi chiedono di essere il loro “tutto”. Che siano figli, partner, amici.
Tenete qualcosa per voi.
Di segreto.
Protetto.
Irraggiungibile.
Siate egoiste. Non condividete ogni cosa. Ci sono luoghi che vi devono appartenere in maniera esclusiva, in cui potrete tornare quando le cose non vanno.
Siate così egoiste da essere economicamente indipendenti.
Un conto in banca solo vostro, che a mischiare amore e soldi si fa un gran casino. E non si sa mai.
Siate egoiste quando l’altro si offende perché non siete ancora a casa, perché non c’è la cena pronta. Pazienza. Non smettete di fare quello che state facendo. Se siete lì, vuol dire che quello spazio merita il vostro tempo.
Siate egoiste quando il lavoro, la carriera sono importanti e vengono prima del resto. Per gli uomini è così, dato accettato e riconosciuto. Perché non dovrebbe esserlo per voi?
Siate egoiste. Non fate l’amore se non volete. Non fingete. Siate sincere.
Anelate al piacere piuttosto, siate egoiste come lo è un uomo.
Pensate a voi. Prima di tutto a voi. Figlie mie.
Al vostro corpo.
Ai desideri.
All’anima.
Difendere i vostri diritti come una necessità finché non avranno lo stesso peso degli uomini che avete accanto.
Diritti che vanno al di là di una famiglia, di un figlio, di un amore.
Sono qualcosa di così intimo che riguarda solo voi e nessun altro.
Impossibile violarli, il rischio è l’infelicità camuffata da felicità. Il sacrificio camuffato in amore.
Siate così fottutamente egoiste da salvarvi.
E non importa quanto vi criticheranno, vi faranno sentire in colpa, vi richiameranno nello spazio chiuso di un ruolo. Magari quello di moglie. Magari quello di madre.
Voi non abbiate dubbi.
Scegliete sempre di essere le donne che desiderate.
Siate fottutamente egoiste.
Questa la mia eredità di madre, per voi.
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corallorosso · 3 years
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Quando è uscita la notizia del “tifoso” palpatore, ho subito pensato che il tizio in questione fosse il classico soggetto di una certa destra becerotta e iper-patriottica, che si esalta di fronte agli slogan fascio-leghisti e reputa “goliardici” certi gesti. Non mi pare di avere sbagliato, e provo tenerezza (si fa per dire) nei confronti di quei followers di destra che ogni volta se la prendono se gli ricordi cosa sia e come ragioni certa (troppa) destra. Andrea Serrani ha 45 anni, un bel ristorante a Chiaravalle e soprattutto ha una figlia. Ovviamente, adesso, il Serrani nelle interviste usa lo status di “padre” per dimostrare la sua natura di persona seria e matura. Anche questo è un ragionamento tipico di una certa destra: sono padre, o madre, e QUINDI sono una brava persona. E poi sono italiano. E poi sono cristiano. Eccetera. Vi ricorda qualcuno? A me sì. Il profilo Facebook di Serrani (ho salvato alcuni suoi post) è il tipico profilo del patriottico destrorso. Esaltazione (legittima, eh) dei martiri di Nassiriya. Nazionalismo un tanto al chilo. Post in cui si lascia intendere che le donne alla Tatangelo, Ferragni o Belen non sono da lui gradite, forse perché troppo indipendenti o per lui frivole. Meme in cui si esprime il proprio sdegno nei confronti di chi canta Bella ciao. Eccetera. Nulla di volgare (l’uomo non sembra affatto incivile e greve), ma semplicemente il profilo dell’elettore “medio-alto” di destra. Proprio come era naturale immaginare: chi fa certi gesti triviali come toccare il culo a una sconosciuta ha un’idea patriarcale della donna e difficilmente può essere di sinistra. È un altro mero dato di fatto. Le differenze tra destra e sinistra esistono eccome, e si vedono anche da questo. Non vuol certo dire che tutti quelli di destra toccano il culo alle donne (che cazzata!) o che a sinistra sian tutti santi (per carità!), ma vuol dire che quasi tutti (non tutti) quelli che fanno gesti così volgari sono di destra. E Serrani, ahilui. lo conferma. Voglio poi dire un’ultima cosa sul gesto dell’uomo e sulle sue parole. Si è beccato tre anni di Daspo? Benissimo. Gli stadi non hanno bisogno di curvaioli che si comportano così, e sticazzi se non potrà andare a vedere la Fiorentina per un bel po’. L’aspetto giudiziario non lo tocco: non è affar mio e non credo certo che Serrani sia il mostro di Firenze. Diamo il giusto peso alle cose: la pena, se sarà ritenuta necessaria, sia commisurata al reato. Quello che non mi convince è il pentimento del soggetto. Già il fatto che a difenderlo siano Feltri, Sgarbi e Cruciani (condoglianze) dimostra quanto quel gesto sia indifendibile (e di destra). Ma sono proprio le parole di Serrani che non convincono. Le tipiche lacrime di coccodrillo del “fenomeno” che, allo stadio, crede di poter fare qualsiasi cosa. Se non ci fosse stata la telecamera non so se avrebbe mai chiesto scusa. E asserire che “l’ho fatto perché aveva perso la Fiorentina ed ero arrabbiato” fa un po’ ridere e un po’ schifo. Quindi Serrani, ogni volta che la Viola perde (e non capita di rado), tocca il culo alle donne? Qual è il nesso logico? Davvero uno che ha 45 anni e ha il culto (giustissimo) dei “martiri di Stato” ritiene che molestare una sconosciuta perché la Fiorentina ha perso a Empoli sia “una goliardata”? Non ci siamo. Per niente. ******* (P.S. La sospensione di Giorgio Micheletti voluta da Toscana Tv è una follia allucinante. Il giornalista in studio non ha colpe, ha protetto la collega ed è stato vittima di un linciaggio indiscriminato oltremodo vomitevole. Reintegratelo subito e finitela con questo linciaggio vile e sconsiderato). Andrea Scanzi
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