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#elio steiner
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stella del cinema (1931)
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tvln · 4 years
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giallo (it, camerini 34)
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di-biancoenero · 5 years
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Elio Steiner e Germana Paolieri in una scena di Acqua Cheta (1933) diretto da Gero Zambuto. Tratto dalla commedia (1908) in vernacolo fiorentino di Augusto Novelli che era stata trasformata in operetta (1920) da Giuseppe Pietri.
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lamilanomagazine · 2 years
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Siracusa, al via il Premio Letterario Vittorini
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Siracusa, al via il Premio Letterario Vittorini   Un programma che mantiene al centro il libro ma che non rinuncia a battere anche altri sentieri, spaziando tra teatro e docufilm, compiendo un’azione che miscela analisi letteraria e recupero della memoria con uno sguardo costantemente aperto sull’oggi e proiettato sul futuro. E’ con questo ambizioso obiettivo che sta per iniziare il cammino della XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini e della terza edizione del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi, in programma da giovedì 8 a sabato 10 settembre in Piazza Minerva, nel cuore di Ortigia, dove sarà ospitata la maggior parte degli appuntamenti, tutti di libera fruizione. La manifestazione è promossa dall’Associazione Culturale Vittorini-Quasimodo con l’assessorato alla cultura della Città di Siracusa e la Confcommercio Siracusa, con la collaborazione della Fondazione INDA, della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e con il sostegno di altri partner sia pubblici che privati. Il primo momento del programma avrà come protagonista uno dei luoghi-simbolo del centro storico legati alla memoria di Elio Vittorini. Si partirà, infatti, giovedì 8, alle ore 11, dallo spazio antistante la casa natale dello scrittore, in via Vittorio Veneto, con la scopertura della lapide commemorativa che è stata oggetto di un lavoro di recupero e rigenerazione. Assieme al sindaco Francesco Italia e all’assessore alla cultura Fabio Granata ci saranno il presidente dell’Associazione culturale Vittorini Quasimodo Enzo Papa e il presidente di Confcommercio Siracusa Elio Piscitello. La breve e sobria cerimonia, che servirà anche per illustrare in dettaglio i punti salienti del programma, sarà sottolineata dalla lettura di uno dei brani di Elio Vittorini legati a quella casa dove lo scrittore siracusano trascorse gli anni della fanciullezza e della gioventù. Il programma di questa XXI edizione del Premio vede l’innesto su una struttura ormai collaudata che ruota attorno ad alcuni appuntamenti ormai consolidati (il “processo” allo scrittore, quest’anno sul banco degli imputati sarà il Vittorini traduttore, e l’intervista pubblica ai tre autori finalisti) di alcune novità. Tra queste l’omaggio teatrale a un altro grande scrittore siciliano, Giovanni Verga, in occasione del centenario della scomparsa, e la presentazione in anteprima nazionale del docufilm “Vittorini: Elio è di tutti” del regista siracusano Vittorio Muscia che attraverso numerose testimonianze di familiari, amici e studiosi di Vittorini indaga su diversi aspetti più legati al vissuto privato dello scrittore. Per l’occasione saranno a Siracusa, tra gli altri, i nipoti di Elio Vittorini Tommaso e Stefano, oltre ad Anna Steiner, figlia di Albe Steiner che assieme a Vittorini portò avanti l’esperienza del Politecnico. Come di consueto l’appuntamento di chiusura sarà dedicato alla cerimonia di consegna dei premi. Quest’anno a contendersi la vittoria finale nella XXI edizione del Premio Letterario Nazionale Elio Vittorini saranno (in mero ordine alfabetico) Carmine Abate con “Il cercatore di luce” (Mondadori); Massimo Maugeri con “Il sangue della montagna” (La nave di Teseo); Nadia Terranova con “Trema la notte” (Einaudi). La scelta verrà fatta, a ridosso della cerimonia conclusiva, dalla Commissione di valutazione presieduta dal professore Antonio Di Grado al voto della quale si sommerà quello, espresso unitariamente, dal Comitato studentesco dei lettori. Sul palco di piazza Minerva sabato 10 sarà protagonista anche la casa editrice Cavallotto di Catania vincitrice del Premio per l’editoria indipendente Arnaldo Lombardi.... Read the full article
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thealmightea · 6 years
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Archive Of Canon Slash Stories
🔗 Archive Of Slash Stories - Part 1
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This is an archive for collection of canon slash or m/m stories from
9-1-1 Lone Star ➻ Carlos Reyes / Tyler Kennedy "TK" Strand
Alles was zählt ➻ Deniz Öztürk / Roman Wild
Animal Kingdom ➻ Deran Cody / Adrian Dolan
As The World Turn ➻ Noah Mayer / Luke Snyder
Brothers and Sisters ➻ Kevin Walker / Scotty Wandell
Call Me By Your Name ➻ Oliver / Elio Perlman
Casualty ➻ Jeremy "Jez" Andrews / Mickey Ellisson
Class ➻ Matteusz Andrzejewski / Charles 'Charlie' Smith
Cuffs ➻ Simon Reddington / Jake Vickers
Days of Our Lives ➻ Sonny Kiriakis / Will Horton
Degrassi ➻ Dylan Michalchuk / Marco Del Rossi
Degrassi ➻ Miles Hollingsworth III / Tristan Milligan
Degrassi ➻ Riley Stavros / Zane Park
Demain Nous Appartient ➻ Rayane Saeed / Jack Dumas Raussel
EastEnders ➻ Christian Clarke / Syed Masood
El cor de la ciutat ➻ Iago Vilches / Max Carbó
El juego de las llaves ➻ Valentín / Daniel
Emmerdale ➻ Robert Sugden / Aaron Dingle
Élite ➻ Omar Shanaa / Ander Muñoz
Eyewitness ➻ Lukas Waldenbeck / Philip Shea
Física O Química ➻ Fernando Redondo / David Ferran Quintanilla
Freier Fall ➻ Kay Engel / Marc Borgmann
Glee ➻ Blaine Anderson / Kurt Hummel
Goede Tijden, Slechte Tijden ➻ Lucas Sanders and Edwin Bouwhuis
Grey's Anatomy ➻ Nico Kim / Levi Schmitt
Hannibal ➻ Hannibal Lecter / Will Graham
Heartstopper ➻ Nicholas "Nick" Nelson / Charles "Charlie" Spring
Hit The Floor ➻ Gideon | Zero / Jude Kinkade
How To Get Away With Murder ➻ Connor Walsh / Oliver Hampton
In The Flesh ➻ Simon Monroe / Kieren Walker
Interview with The Vampire ➻ Lestat de Lioncourt and Louis de Pointe du Lac
Julie and The Phantoms ➻ Alex Mercer / William | Willie
Legacies ➻ Ben | Prometheus / Jed Tien
Love, Simon ➻ Simon Spier / Bram Greenfeld
Love, Victor ➻ Victor Salazar / Benji Campbell
Man in an Orange Shirt ➻ Michael Berryman / Thomas March
Man in an Orange Shirt ➻ Steve / Adam Berryman
Merlí ➻ Pol Rubio / Bruno Bergeron
O Beijo do Escorpião ➻ Paulo Furtado and Miguel Macieira
One Life To Live ➻ Oliver Fish / Kyle Lewis
Oz ➻ Chris Keller / Tobias Beecher
Please Like Me ➻ Arnold / Josh
Queer as Folk (US) ➻ Ben Bruckner / Michael Novotny
Please Like Me ➻ Geoffrey / Josh
Prisma ➻ Daniele Trammet / Andrea Risorio
Queer as Folk (US) ➻ Brian Kinney / Justin Taylor
Queer as Folk (US) ➻ Drew Boyt / Emmett Honeycutt
Queer as Folk (US) ➻ Ted Schmidt / Blake Wyzecki
Raw ➻ Geoff Mitchell / Pavel Rebien
Red, White and Royal Blue ➻ Alexander "Alex" Gabriel Claremont-Diaz / Henry Fox-Mountchristen-Windsor | Henry George Edward James Hanover-Stuart-Fox
Roswell New Mexico ➻ Michael Guerin / Alex Manes Guerin
Rykter ➻ Mathias / Erik
Salatut Elämät ➻ Lari Väänänen / Elias Vikstedt
Schloss Einstein ➻ Noah Temel / Colin Thewes
Sense8 ➻ Lito Rodriguez / Hernando Fuentes
Sex Education ➻ Eric Effiong / Adam Groff
Shadowhunters ➻ Magnus Bane / Alec Lightwood
Shameless (US) ➻ Ian Gallagher / Mickey Milkovich
Skam ➻ Even Bech Næsheim / Isak Valtersen
Skam Belgium (Wtfock) ➻ Sander Driesen / Robbe Ijzermans
Skam France ➻ Eliott Demaury / Lucas Lallemant
Skam Germany (Druck) ➻ Matteo Florenzi / David Schreibner
Skam Italia ➻ Niccolo Vares / Martino Rametta
Spartacus ➻ Agron / Nasir
Spartacus ➻ Barca / Pietros
Station 19 ➻ Travis Montgomery / Emmett Dixon
Teen Wolf ➻ Danny Mahealani / Ethan Steiner
The Halcyon ➻ Toby Hamilton / Adil Joshi
The Magicians ➻ Quentin Coldwater / Eliot Waugh
The Old Guard ➻ Yusuf Al-Kaysani | Joe / Nicolo di Genova | Nicky
The Society ➻ Sam Eliot / Grizz Visser
The Walking Dead ➻ Aaron / Eric Raleigh
Torchwood ➻ Jack Harkness / Ianto Jones
Verbotene Liebe ➻ Oliver Sabel / Christian Mann
Young Royals ➻ Wilheim / Simon Eriksson
 ...to be continued...
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fotopadova · 6 years
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Senigallia della fotografia - Posizioni precarie…Gemmy Tarini e le acrobazie di Cavalli per imprimere la direzione alla fotografia senigalliese.
di Enzo Carli
Riteniamo necessario soffermarci sul fotografo Gemmy Tarini classe 1894 al fine di verificarne l’influenza sulla fotografia senigalliese, i rapporti con Cavalli e con i “giovani “del Gruppo Misa, e soprattutto per una prolusione su alcune sue ottime fotografie che mi sono state gentilmente fornite e illustrate dalla dr.ssa Marella Tarini, nipote di Gemmy Tarini, coadiuvata dal consorte, il dr. Pietro Rinaldo Fanesi.
Giuseppe Cavalli appena stabilitosi da Lucera a Senigallia (1939), inizia la frequentazione con Tarini; i due aldilà degli interessi professionali di Tarini che possiede un ingrosso fotografico in via Alessandro Poerio (successivamente rilevato dal figlio Franco, anche lui fotografo) sono uniti dal forte interesse per la fotografia (non dimentichiamo che Tarini come addetto ai lavori ha l’opportunità di conoscere e seguire anche il dibattito sulla fotografia italiana). Cavalli e Tarini diventano amici e insieme programmano uscite e work shop in comune.
Ne è la prova la fotografia scattata nel 1940 da Tarini a Cavalli che sulla spiaggia di Senigallia sta fornendo suggerimenti alla modella Mara, aggiustandone  la posa, modella poi ritratta anche da Cavalli. E’ probabilmente di Giuseppe Cavalli la fotografia che ritrae Tarini con il suo affezionato cagnolino.
Sta di fatto che Gemmy Tarini viene scelto come Autore con la fotografia dal titolo: ”La passeggiata” insieme a Giuseppe Cavalli e Mario Caràfoli (marchigiano, Corinaldo 1902, giornalista alla Stampa e poi alla Gazzetta del Popolo, grande fotoreporter), nel prestigioso testo FOTOGRAFIA, Prima Rassegna dell'attività Fotografica In Italia, a cura di Ermanno Federico Scopinich con Alfredo Ornano e Albe Steiner, Ed. Gruppo Editoriale Domus 1943, personaggi di grande rigore critico e certamente tra i promotori della nuova fotografia italiana. Partecipano con altri 112 fotografi italiani tra i quali Luigi Comencini, Antonio Boggeri, Domenico Peretti Griva, Alex Stappo Franchini, Federico Patellani, Franco Grignani, Elio Luxardo, Bruno Munari, Alfredo Ornano, Albe Steinert, Vincenzo Balocchi e con Federico Vender, Mario Finazzi, Luigi Veronesi con Ferruccio Leiss e Giuseppe Cavalli tra i promotori dello storico gruppo del Manifesto della Bussola, 1947.
Il testo conteneva forti affermazioni che avrebbero anticipato la nuova fotografia italiana: "Le opere che presentiamo in questo annuario', dice Scopinich rappresentano la selezione di alcune migliaia di fotografie e molte si ispirano ad un senso di arte moderna, intendendosi per la fotografia questa definizione […] come antiretorica, anticonvenzionale ed in ogni caso lontana da quel romanticismo che ha afflitto ed affligge ancora in parte il gusto ordinatore di molte esposizioni e pubblicazioni […]". L'annuario di Domus del 1943, prima documentazione completa sulle tendenze della fotografia nazionale del tempo, si prefiggeva l’intento far conoscere la maturità tecnica ed artistica dei fotografi italiani… sfatando il mito di una superiorità straniera nel campo fotografico.
Le stesse fotografie di Tarini sorprendono per lo stile maturo, il taglio rigoroso, l’attenzione alla posa, alla composizione, ai chiaroscuri, alle ombre, sono fotografie che in alcuni versi dialogano e forniscono pretesti per le fotografie di Cavalli. Certo che Tarini è da considerarsi un senigalliese doc della fotografia, forse il primo nella ricerca fotografica del suo tempo e che la “città della fotografia” non può dimenticare … Poi il “caso Tarini” l’improvviso isolamento - non l’unico - che lo ha tenuto fuori dalle questioni senigalliesi.
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 ©Gemmy Tarini, Posa precaria (G.Cavalli), 1940
 Apriamo questo viaggio breve nella fotografia senigalliese con un’immagine pressoché inedita, curiosa e ironica del 1940 del fotografo Gemmy Tarini  che ritrae l’amico Giuseppe Cavalli in una posizione di posa precaria, durante una uscita in comune. Una posizione transitoria come quella della fotografia senigalliese in quegli anni; il negozio di Tarini diventa un punto d’incontro per sottoporre a visione le proprie stampe fotografiche e soprattutto creare le occasioni di conoscenza e parlare di fotografia. Giuseppe Cavalli si è stabilito per motivi di salute a Senigallia, conosce e collabora con il senigalliese Gemmy Tarini (che fine ha fatto il sodalizio con Cavalli? Qualcosa è successo…) mentre sul piano della ricerca fotografica  accentua gli scambi epistolari con Scopinich e il Gruppo degli Otto fino alla sua determinante partecipazione alla stesura del Manifesto della Bussola dell’aprile del 1947 apparso sulla rivista Ferrania n. 5  e sottoscritto da Luigi Veronesi, Federico Vender, Mario Finazzi e Ferruccio Leiss. Aderirà in seguito Fosco Maraini. Insistiamo sul passo più rilevante del Manifesto :”Noi crediamo alla fotografia come arte. Questo mezzo di espressione moderno e sensibilissimo ha raggiunto, con l’ausilio della tecnica che oggi chimica meccanica e ottica mettono a nostra disposizione, la duttilità la ricchezza l’efficacia di un linguaggio indipendente e vivo. E dunque possibile essere poeti con l’obiettivo come con il pennello lo scalpello la penna: anche con l’obiettivo si può trasformare la realtà in fantasia: che è la indispensabile e prima condizione dell’arte……. adoprarsi, dicevamo, per la divulgazione di queste idee affinché si giunga senza inutili soste a diffondere fra i fotografi un credo estetico valido, è il compito che con buona volontà si prefiggono, per quel poco ch’è in loro potere, i componenti del Gruppo Fotografico La Bussola. Né essi intendono limitare la loro atti­vità ad una platonica affermazione culturale di principio, ma hanno in animo di esplicarla anche con mostre collettive in Italia e fuori, e con pubblicazioni affidate ad editori importanti.”
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©Gemmy Tarini, Zoccoli abbandonati, 1942 ed il suo retro  con i timbri di partecipazione alle mostre.*
 Per la prima volta in modo compiuto, la fotografia italiana si affranca dalle servitù formali e grazie a Giuseppe Cavalli e ai  suoi amici della Bussola con l'obiettivo di promuovere la fotografia come arte dal punto di vista professionale e non semplicemente documentario, secondo una idea di rinnovamento (wikipedia). Basandosi su concetti crociani (è il contenuto delle immagini che ci interessa, ma la forma fotografica con cui esse sono realizzate) per cui le immagini sono sostanzialmente interiori, esistono solo “nelle anime che le creano o le ricreano”, Cavalli propone una fotografia astratta, in cui il soggetto è solo un pretesto, con stampe a toni alti, higt key, che dovevano trascendere la realtà e idealizzarla e nel contempo abbattere la consistenza della materia. Il pensiero di Cavalli e dei suoi Amici della Bussola e le loro fotografie si dovettero confrontare con il veneziano Circolo Fotografico Ls Gondola (l’école de Venise, fondata nel 1948 dal maestro Paolo Monti, un esperto fotografo e intellettuale della cultura fotografia italiana, e che, assieme ad alcuni amici - Gino Bolognini, Giorgio Bresciani e Luciano Scattola - proposero una fotografia a toni bassi low-key,  ispirata al neorealismo, di forte impatto politico e ideologico) e successivamente con il Gruppo Friulano per una nuova Fotografia (1955), formato di fotografi come Italo Zannier, Toni del Tin, Aldo Beltrame, Fulvio Roiter, Carlo Bevilacqua e Giuliano Borghesan, che proponevano una fotografia documentaria, implicata con la realtà sociale). Quindi Giuseppe Cavalli mediando a destra e a manca, traccia una direttiva alla fotografia senigalliese che sarà quella delle sue fortune e notorietà sostenuta a livello internazionale dal realismo magico di Mario Giacomelli. Se Ferruccio Ferroni dopo un intesa esperienza sui toni alti cavalliani si sbilancia a favore del pacato formalismo della Gondola con punte forti alla visione americana di  Weston, Giacomelli imprime una velocità senza uguali alla ricerca fotografica, uscendo dai luoghi comuni, da staccati ideologici, avanzando sulla direzione intrapresa da Cavalli ma circostanziando la propria fotografia interiore raccontando della poesia dell’esistenza. Aggiunge e toglie realtà nello spazio dell’immaginario e, memore del sodalizio con il fermano Luigi Crocenzi, utilizzando il racconto per immagini. Chiara per me la direzione, se Senigallia è diventata nelle Marche la città della fotografia, parafrasando un politico nostrano, che c’azzecca Robert Doisneau con la via senigallese della fotografia anche se con Willy Ronis e Robert Doisneau è stato uno dei principali rappresentanti della cosiddetta fotografia umanistica francese.(1) Perché non iniziare un percorso mirato con altri italiani (Paolo Monti, la ricerca fotografia sociale italiana; dalla fotografia scalza  del Lavoro della CGIL ai grandi fotografi del Mondo di Pannunzio…..)
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 ©Gemmy Tarini, Bimbo alla finestra, 1940
Nel frattempo a Senigallia qualcosa succede (anche se poi tutto già si sta ripetendo).
Cavalli era alla ricerca di giovani appassionati da iniziare alla fotografia  e costituire forse una sorta di laboratorio per accedere alla Bussola (come conviene l’amico e grande fotografo Piergiorgio Branzi che ho sentito telefonicamente e che ringrazio e di cui parleremo più avanti). Nel 1953 si costituì a Senigallia il Gruppo Misa con Cavalli presidente, Adriano Malfagia vicepresidente, Mario Giacomelli  cassiere, Vincenzo Balocchi, Piergiorgio Branzi, Paolo Bocci, Ferruccio Ferroni, Riccardo Gambelli, Silvio Pellegrini, Giovanni Salani e altri in seguito: Luciano Ferri, Alfredo Camisa, Giuseppe Möder, Bruno Simoncelli, Alfredo Novaro, Pio Baldo Camisa, Francesco Giovannini, Giulio Parmiani, Bruno Bulzacchi, Guelfo Marzola, Bice de’ Nobili, Lisa Riccasoli,  Sandro Rota, Giorgio Cantelli. Una riflessione a parte merita il grande fotografo Piergiorgio Branzi.
Mario Giacomelli ricorderà così quei periodi: ”Un gruppo libero dalle polemiche in atto tra formalismo e neorealismo in cui ognuno parlava il proprio linguaggio con umiltà di fronte al soggetto, liberi da ideologie politiche, pensando all’amicizia,al dialogo, al rispetto di ognuno di fronte alla realtà.” (E.Carli, "Giacomelli, la forma dentro, fotografie 1952-1995", Ed.Charta Milano, 1995, catalogo della prima antologica alla Rocca Roveresca, dedicata dal Comune di Senigallia a Giacomelli in occasione dei suoi settantanni.) In realtà nel Gruppo Misa covavano  già propositi autonomisti…..
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(1)“La fotografia umanista francese  ha come data ufficiale di nascita il 1946, anno di costituzione del Groupe des XV, fondato nello studio del pittore -fotografo Andrè Garban, fondatore nello stesso anno del Salon National de la photographie nella gallerie Mansart de la biblioteque National. Tra i partecipanti : Emmanuel Sougez, Pierre Jahan, Izis, Willy Ronis,(Emanuela Sesti dal catalogo della mostra prefazione) Édouard Boubat , Robert Doisneau.. Non dimentichiamo uno dei suoi ideologi, Eugène Atget è in realtà probabilmente il primo fotografo francese a liberarsi totalmente dalle convenzioni del Pittorialismo, una nuova dignità professionale del fotografo, acquisita solo con i mezzi del suo specifico tecnico.
*Una foto che ci ricorda "L’approdo" di M.Giacomelli
Fotografie di Gemmy Tarini, g.c. dagli eredi Tarini
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girlflapper · 8 years
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Marcella Albani in Corte d'Assise (1930)
flickr
<strong>Marcella Albani in Corte d'Assise (1930) <a href="https://www.flickr.com/photos/truusbobjantoo/">by Truus, Bob & Jan too!</a></strong> <br /><i>Via Flickr:</i> <br />Italian postcard. Produzione Cines-Pittaluga. From left to right: Lya Franca, Renzo Ricci, Marcella Albani, and Mercedes Brignone, and far right Elio Steiner, in the courtcase melodrama <i>Corte d'Assise</i> (Guido Brignone 1930), released in 1931.
Petite Italian actress and author Marcella Albani (1899-1959) appeared in 50 films from 1919 on. She was especially successful as elegant Latin lady in the German silent cinema. Renzo Ricci (1899-1978) was an Italian stage and screen actor and also stage director. Mercedes Brignone (1885 - 1967) was an Italian theatre, film and television actress. The peak of her career was during the silent era.
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All about Elio Steiner : height, biography, quotes
How tall is Elio Steiner
See at http://www.heightcelebs.com/2016/03/elio-steiner/
for Elio Steiner Height
Elio Steiner's height is 5ft 8in (1.73 m)Elio Steiner was an Italian stage and film actor. Steiner appeared in forty films during his career, including The Song of Love, the first Italian sound film.Best Known For Movie: PergolesiHeight: 5ft 8in (1.73 m)Born: March 9, 1904, Stra,...
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di-biancoenero · 9 years
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Baci e abbracci : Elio Steiner e Dria Paola in La Canzone dell’Amore (1930) di Gennaro Righelli
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di-biancoenero · 10 years
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Isa Pola and Elio Steiner in the first Italian sound film La Canzone dell'Amore (1930) directed by Gennaro Righelli
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