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#essere esaudito
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“[…] Guardo fuori dalla finestra vedo la sera tramutarsi in mattino vedo l’aurora boreale tramutarsi in alba guardo fuori e spero di essere esaudito da chi attraversa attento la strada con il futuro sulle gracili spalle”.
― Jón Kalman Stefánsson, “Quando i diavoli si svegliano dèi”
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ross-nekochan · 8 months
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@kon-igi non è solo "not that kind of doctor" è semplicemente UN CAZZO DI VEGGENTE. Solo un veggente con poteri potentissimi nel lontano Aprile di quest'anno, poteva regalarmi 1kg di Parmigiano Reggiano DOP senza nemmeno sapere né immaginare la fine da povera italiana emigrante che avrei fatto in questo paese di merda qualche mese dopo (e ovviamente è stata la prima cosa che è finita in valigia).
E poi c'è @der-papero che sa cosa vuol dire essere migrante e quindi ha esaudito i miei desideri più intimi mandandomi un rifornimento delle cose che mi mancano più in assoluto in questo paese di merda.
Grazie a tutti e due per rendere questa vita nel Sol Levante un pochino meno amara. ❤️
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bicheco · 5 months
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Una volta tanto
Ho appena scritto a Babbo Natale chiedendogli che sotto le feste Italia 1 trasmetta il film "Una poltrona per due". Almeno una volta nella vita volevo provare quale fosse la sensazione di un desiderio esaudito. Anche se... Magari questa potrebbe essere la volta buona che ci togliamo quel benedetto film dalle palle (di Natale).
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elenascrive · 1 year
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Alla vigilia del Mio Compleanno, ciò che più desideravo ricevere era di essere travolta da un fiume d’Amore da coloro i quali mi vogliono bene, per sentirmi addosso questo stesso Amore per rigenerarmi, sentendomi più Amata che mai. Ebbene, sono felice di poter annunciare oggi che questo desidero è stato esaudito e questo Post è per esprimere l’immensa gratitudine e riconoscenza che sto provando per aver ottenuto questo Regalo Immenso insieme agli altri che sono giunti, perfino via posta, e sono stati parecchi, tutti quanti bellissimi e speciali, per non parlare degli auguri, uno più toccante e commovente dell’altro. Vicini e persino lontani, in carne ed ossa e pure virtuali, siete andati ben oltre ogni Mia possibile aspettativa, sorprendendomi ed emozionandomi un sacco. I festeggiamenti sono durati diversi giorni, con un prima e un dopo, persino a lavoro, che hanno fatto si di farmi sentire anche stavolta come una Principessa osannata. Ammetto che Io Stessa mi sono parecchio coccolata, concedendomi un nuovo look ed una indimenticabile gita fuori porta. Devo ancora riprendermi da questa Profonda Meraviglia e a dirla tutta non mi va neanche un po’ di farlo. Ho intenzione di godermela dunque il più a lungo possibile, poiché la scia profumata che emana è deliziosa, lasciandomi addosso una carica prorompente. Non c’è sensazione più bella e coinvolgente di questa quanto quella di sentirsi importanti per gli altri, soprattutto in un giorno così particolare come quello del Compleanno quando per forza di cose ci si ritrova a fare dei piccoli, grandi bilanci sulla propria Esistenza. Quegli stessi bilanci che possono arrivare addirittura a sconvolgerti quando iniziano ad essere numerosi, incerti e pesanti, provocando pure ansia e paura. Ed ecco che L’Amore arriva puntuale per dirmi che nonostante ciò posso stare comunque tranquilla, poiché per Me Stessa e le Persone a cui sono legata la Mia Presenza continua a contare ed ad essere importante, perché di spessore e quindi per nulla irrilevante. Ed è proprio da questa certezza che devo riprendere il Mio cammino, cavalcando a galoppo questa nuova Stagione della Mia Vita senza età, come Peter Pan, e senza pietà.
@elenascrive
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momentidicri · 11 months
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altro mio sogno esaudito: essere la ragazza del dj.
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namelessalessandra · 4 months
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Vita da Kooks
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Rafe Cameron x Reader
(Per la mia bestie @smoothvodka ✨)
Sintesi: Sarah ti invita a passare una giornata sullo yacht con lei, Topper e suo fratello Rafe
Warnings: credo nessuno ma se ne trovate ditemelo!
Il sole brilla riscaldando la mia pelle già abbronzata e mi scosto i capelli biondi ancora più chiari a causa del sole mentre ringrazio Topper per la birra che mi passa.
-Grazie per esser venuta e non avermi lasciata sola con questi due idioti- la voce di Sarah mi arriva all’improvviso e mi giro a guardarla. Mi ha chiesto questa mattina di unirmi a loro per la giornata in barca perché suo fratello si era invitato all’ultimo momento e lei voleva avere tempo per stare sola con Topper. Non era stato un problema per me dato che Rafe Cameron era uno dei ragazzi più belli delle Outerbanks.
Così mi ero infilata il costume più sexy che possedessi: rosso e che lasciava poco spazio all’immaginazione, avevo aggiustato i capelli e messo un prendisole nero semitrasparente.
-Non c’è di che, Sarah- le risposi dandole una piccola spallata prima di fare cenno a Topper con gli occhi
-come sta andando?- le domandai sorridendo maliziosa, Sarah sorrise abbassando il viso imbarazzata prima di guardare il ragazzo e poi me
-per ora abbiamo solo parlato un po’, niente di che- rispose scrollando le spalle. Era giunto il momento di intervenire.
-Okay, lascia fare a me- sussurrai prima di prendere un sorso della mia birra e alzarmi. Gli occhi dei due ragazzi si spostarono su di me che ancheggiai di proposito.
Vidi Topper alzarsi dicendo qualcosa a Rafe prima di andare verso Sarah. Lo sguardo di Rafe scivolò lungo tutto il mio corpo un paio di volte prima di soffermarsi sul mio viso. Mi leccai le labbra che avevo colorato di rosso e, quando fui abbastanza vicina, lui spalancò le gambe e mi porse una mano. La afferrai e mi sedetti sulla sua gamba sentendolo subito circondarmi i fianchi col braccio. Fece un tiro dalla canna che teneva tra le mani prima di avvicinarla alle mie labbra. Gli sorrisi e feci anche io un tiro lasciando che lui mantenesse la canna per me. Le mie labbra sfiorarono le sue dita.
-Che ne dici di andare a prendere un po’ di sole dall’altro lato? Lasciamo un po’ di privacy ai due piccioncini- dissi poi avvicinando il viso al suo orecchio, appoggiai di proposito una mano sul suo petto, in parte scoperto dalla camicia lasciata aperta. Con le dita giocai con la sua collana dorata. Lui guardò le mie labbra e poi i miei occhi, mi sorrise.
Entrambi ci alzammo, la sua mano cercò la mia e, mentre ci spostavamo verso l’altro lato dello yacht, lanciai un’occhiata a Sarah facendole un occhiolino. Mi sorrise alzando le sopracciglia. Non le avevo mai detto di provare interesse per suo fratello ma credo lo avesse capito da sola. Una volta raggiunto il punto adatto, io e Rafe ci sdraiammo sulla stessa sdraio bianca, il suo braccio intorno al mio bacino mentre io, stesa su un fianco, giocavo con la sua collana ancora una volta.
-Non credevo saresti venuta anche tu con noi- fu lui il primo a parlare, alzai gli occhi per guardarlo in viso e sorrisi divertita
-stai dicendo che non mi vuoi qui, Rafe Cameron?- domandai fermando la mia mano dal giocare col gioiello, Rafe accennò una risata
-assolutamente no, tutto il contrario. Speravo che venissi- rispose poi e le mie dita ripresero a muoversi contro il ciondolo mentre mormoravo un ‘hm’ e abbassai lo sguardo sul suo petto.
-E come mai lo speravi?- domandai allora, Rafe iniziò a muovere le dita sul mio fianco sfiorando il tessuto del mio bikini. Sarah e Topper dall’altro lato misero della musica che arrivò fino a noi.
-Perché volevo stare solo con te- sussurrò Rafe avvicinando le labbra al mio orecchio, dei brividi percorsero la mia pelle e lui se ne accorse.
-Allora il tuo desiderio è stato esaudito- sussurrai in risposta, alzai lo sguardo. Lui accennò un piccolo sorriso prima di scuotere la testa
-neanche lontanamente, questa è solo una parte di come immaginavo sarebbe andata la nostra giornata- rispose prontamente, sentii una mano stringere il mio stomaco e uno strano calore invaderlo.
-E come credi che andrà la nostra giornata?- domandai fingendo un’aria innocente, Rafe sporse il viso verso di me e lasciò un bacio poco sotto al mio orecchio, lo stesso dove aveva sussurrato pochi attimi prima.
-E dove sarebbe il divertimento? Lascerò che sia una sorpresa- rispose prontamente subito dopo, lo strillo di Sarah distrusse l’atmosfera. Subito dopo il rumore di qualcosa che cadeva in acqua. Entrambi ci alzammo e raggiungemmo il punto dove era con Topper pochi attimi fa. Nessuno dei due era più sullo yacht.
-Topper sei un idiota- lo strillo di Sarah seguito dalla sua risata ci fece affacciare. Erano entrambi in acqua, lei aggrappata a lui e si sorridevano.
-Tutto okay voi due?- domandò Rafe attirando l’attenzione, i due in acqua ci guardarono
-sì! Venite anche voi, l’acqua è stupenda!!- gridò Topper tenendo a galla se stesso e Sarah. Rafe mi guardò, io guardai giù.
-Non dirmi che hai paura?- domandò il maggiore dei Cameron sfilandosi la camicia e i pantaloni di lino, il costume blu notte contrastava con la sua pelle chiara e, per un attimo, lo osservai con attenzione.
-Le altezze non sono la mia cosa preferita- risposi tornando a guardarlo in viso. Lui mi porse una mano
-puoi aggrapparti a me. Fin quando sei con me non ti succederà nulla- rispose con dolcezza. Lasciai oscillare lo sguardo dalla sua mano al suo viso indecisa.
-Allora? Venite?- domandò Sarah, così mi decisi. Sfilai il prendisole e accettai la mano di Rafe che mi fece salire sul bordo dello Yacht. Le ginocchia mi tremavano e lui se ne accorse perché avevo stretto la presa sulla sua mano. Sì girò il poco che bastava per prendermi tra le braccia. Un braccio sotto le mie ginocchia, l’altro dietro la mia schiena. Trattenni un grido aggrappandomi al suo collo, i nostri occhi si incontrarono.
-Ti fidi di me?- domandò e quando mi vide annuire sorrise
-allora tienimi stretto e chiudi gli occhi- sussurrò, non mi diede il tempo di eseguire che il vuoto ci circondò. Strinsi la presa al suo collo nascondendo il viso nell’incavo con la sua spalla.
Il contatto con l’acqua avvenne in maniera improvvisa. Era fresca. Rafe lasciò la presa da me solo un attimo a causa dell’impatto, mentre risalivo mi sentii riafferrare dai fianchi e quando riemersi lui mi teneva a sé. Sorrisi avvicinandomi a lui
-tutto okay?- domandò guardando il mio viso in cerca di rassicurazioni. Fui felice di aver indossato del trucco waterproof. Annuii
-tutto perfetto, grazie- risposi in tempo prima di essere raggiunti dagli altri due.
-Scusa, avevo dimenticato la tua paura dell’altezza- Sarah era mortificata mentre si scusava, scossi la testa
-tranquilla. Nessun problema. E poi, Rafe era con me- risposi guardando suo fratello che mi sorrise.
Ci godemmo l’acqua fresca per tutto il pomeriggio prima di risalire. Era il tramonto quando partimmo per tornare, Sarah e Topper erano affacciati a guardare il mare mentre io sedevo sulle gambe di Rafe che guidava con attenzione lo yacht.
-Sei sexy quando porti la barca, lo sai?- domandai sorridendo, lui mi guardò sorridendo anche lui in modo malizioso
-dovresti vedere quando guido altre cose in altri posti- sussurrò e, se fosse stato chiunque al suo posto, mi sarei alzata e sarei andata via per la battuta pessima. Ma Rafe Cameron avrebbe potuto dire qualsiasi cosa al mio orecchio con quel tono di voce e avrei fatto ciò che voleva.
-Magari qualche volta potresti farmelo vedere- sussurrai in risposta al suo orecchio e gli lasciai un bacio sulla mascella. Sorrisi quando lo sentii fremere e mi allontanai.
Una volta tornati sulla terraferma il sole era quasi tramontato del tutto. Sorse il problema di come tornare a casa. Quella mattina Sarah e Rafe erano passati a prendermi e avevamo incontrato Topper già al molo.
-Hey Top, riporti tu Sarah a casa?- Rafe domandò al suo amico che, poco più avanti, camminava tenendo un braccio sulle spalle di Sarah. I due si girarono appena per guardarci e annuirono. Così arrivammo al parcheggio.
Sarah mi circondò il bacino con le braccia per salutarmi e io circondai il suo collo.
-Stasera voglio sapere tutto, chiamami appena vi separate- sussurrai al suo orecchio, lei rise annuendo e si allontanò per guardarmi.
-Certo, ama credo che anche tu avrai qualcosa da dirmi- rispose alzando e abbassando le sopracciglia in fretta. Sorrisi scrollando le spalle con finta innocenza.
-Non so, vedremo- risposi vaga, entrambe ridemmo allontanandoci, poi io salutai Topper e presi la mano di Rafe.
-Domani c’è il falò di inizio estate, ci sarai?- domandò Rafe appena entrati in auto, io risposi affermativamente mentre lo osservavo fare la retromarcia. Un braccio dietro il mio sedile, il viso sporgeva per vedere dietro e l’altra mano muoveva il volante. Era così sexy che per un attimo pensai di fargli fermare l’auto e spostarmi su di lui per una sveltina. Il momento terminò quando lui tornò a guardare avanti.
-Allora potrei passare a prenderti io. Sarah ci andrà con Topper quindi saremo soli- propose lanciandomi un’occhiata, sorrisi. Speravo me lo chiedesse.
-Sarebbe perfetto- risposi appoggiandomi contro il sedile dietro di me. Rage sorrise e lo vidi spostare la mano dal cambio fino alla mia appoggiata sulla mia gamba. Iniziai a giocare con le due dita e con gli anelli dorati che indossava.
-Magari prima di andare potremmo cenare insieme, che dici?- domandò di nuovo, alzai di scatto la testa verso di lui che mi diede una breve occhiata prima di tornare a guardare la strada. Sorrisi sentendo di nuovo il calore invadere il mio stomaco.
-Dico che va bene, Rafe Cameron- risposi vedendolo sorridere. Allungai una mano ad accendere la radio e poi tornai a giocare con le sue dita. Il resto del viaggio lo passammo in silenzio, ma fu così breve che quasi volevo chiedergli di non fermarsi. Parcheggiò l’auto sotto casa mia e spense il motore girandosi a guardarmi. La sua mano ancora sulla mia gamba.
-Grazie del passaggio- sussurrai, pensavo ad una scusa per prolungare quel momento ma non mi veniva niente in mente.
-A te per la compagnia. Di gran lunga più gradevole di quella di mia sorella e Topper- rispose facendomi ridere. Presi la mia borsa dai miei piedi e mi allungai a baciargli una guancia. Quando mi allontanai per uscire, però, la mano con cui teneva il volante poco prima mi accarezzò la mascella tirandomi verso il suo viso. Fece scontrare le sue labbra con le mie senza dire nulla.
Chiusi gli occhi ricambiando il bacio e portai una mano ad accarezzargli il collo, lasciando andare la borsa di nuovo per terra. Mi sporsi di più, sentendo la sua lingua sfiorare le mie labbra, e lui mi prese dai fianchi prima di spostarmi su di lui. Mi allontanai dal suo viso giusto il tempo di fargli spostare più dietro il sedile e mi sistemai meglio su di lui.
-Cazzo fallo ancora- sussurrò lui chiudendo gli occhi un solo secondo, mi resi conto di essere sul suo bacino. Sorrisi muovendomi di nuovo, il mio inguine coperto solo dal tessuto del costume sfregava contro il suo. Sentivo la sua erezione crescere contro di me mentre lui teneva gli occhi chiusi e la bocca spalancata. Pochi attimi dopo riaprì gli occhi, lo sguardo velato dal piacere, e mi prese dal collo attirandomi a sé quasi con violenza. Le nostre labbra si scontrarono di nuovo e gemetti dentro la sua bocca. La sua lingua sfiorava la mia, mentre continuavo a muovermi su di lui che, con una mano sul mio fianco, mi dettava il ritmo. Scese a baciarmi il collo mentre l’altra mano mi accarezzò la schiena, poi il sedere, e infine scese nel punto in cui i nostri bacini si incontravano. Chiusi gli occhi boccheggiando.
-Rafe- sussurrai, i miei movimenti diventarono scoordinati, la sua erezione sempre più dura contro di me.
Il rumore di una mano che sbatteva contro il finestrino ci fece sobbalzare, sfarai gli occhi terrorizzata dall’idea di essere stata beccata da mio padre o mia madre, ma quando vidi mia sorella guardarci con un sorriso malizioso mi calmai. Non era molto carino farsi trovare in queste condizioni, ma sempre meglio di vedere uno dei miei genitori. Tornai sul mio sedile di prima raccogliendo la borsa, il fiato spezzato e il corpo accaldato.
-Ci vediamo domani allora- sussurrai, lui annuì guardandomi. Aveva le labbra arrossate e gli occhi ancora colmi di piacere.
-A domani- sussurrò prima di darmi un bacio più casto sulle labbra. Sorrisi e uscii dall’auto guardando male mia sorella. Rage ripartii quando fummo entrate in casa e, senza rispondere a nessuno, corsi in camera. Da Sarah ancora nessuna notizia ma non mi aspettavo nulla di diverso.
Non avrei potuto far altro che aspettare il giorno dopo.
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my-camilla-stuff · 1 year
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PROLOGO
Molte volte mi sono soffermata a capire perché io fossi qui. In mezzo a tutte queste persone, in mezzo a tutta questa vita che mi spaventa ogni giorno che passa. Non sono mai riuscita a rispondere per intero, attanagliata dai troppi buchi che la mente porta. Perciò l'unica soluzione possibile per cercar di capire e dare un senso a quella che è la mia vita è mettere nero su bianco tutte le mie vicende. Tutti gli avvenimenti che hanno segnato, distrutto, ribaltato, capovolto e migliorato la mia esistenza. Ormai alla mia etá, tutti direte, che dovrei essere arrivata ad un punto stabile, coinciso, avrei dovuto aver esaudito o realizzato ogni desiderio che mi portavo dietro. Purtroppo non è così. Per questo motivo, l'unica cosa che mi rimane da fare è scrivere. Descrivervi completamente e minuziosamente dove è cominciato tutto questo caos, che mi ha portato ad essere così: sola con una casa a mio nome, un cane e qualche amico sparso in qualche angolo del mondo. Spero che alla fine, siate proprio voi a darmi un consiglio su dove ho sbagliato…. o magari no!
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la-novellista · 11 months
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Tra essere ed avere
Nel cammino del desiderio che si associa al raggiungimento del vederlo esaudito, e quindi dell' avere, mi piace gustarmi il cammino dell' essere.
Essere pensiero, essere desiderio, essere immaginazione, essere voglia, essere vizio, essere fantasia.
Essere che si rinnova ogni giorno senza alcuna banalità.
La fretta dall'avere non è mai così eccitante come la calma sfacciata dell'essere.
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jago980 · 1 year
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Se andate al cimitero di Cascina, provincia di Pisa, troverete la tomba di un uomo che non ha mai vissuto né a Cascina né in Toscana: si chiamava Gregory Summers, e per la giustizia degli Stati Uniti aveva fatto ammazzare i suoi genitori per fregarsi l’eredità. Prima di essere condannato a morte, aveva espresso un solo desiderio: essere sepolto in Toscana.
La storia inizia la notte dell’11 giugno 1990. Tre uomini fanno irruzione in una casa di Abilene, in Texas, e uccidono i tre abitanti, tra cui i coniugi Summers. Arrestati, durante l’interrogatorio uno di loro sostiene che ad avergli commissionato l’omicidio sia stato il figlio adottivo della coppia: Gregory Summers.
Partono le indagini, il processo e poi la condanna a morte. Molti fanno notare le lacune delle indagini (il nome di Gregory sarà fatto soltanto da uno dei malviventi); altri le poche prove a suo carico; lo stesso Gregory, fino alla morte, dichiarerà la propria innocenza e dal carcere scriverà a ogni angolo del mondo per chiedere aiuto e la revisione del processo.
Dall’altra parte dell’Oceano, un suo appello viene letto dalla preside della scuola media di Casciavola, Pisa. La donna racconta la vicenda ai suoi alunni, che si appassionano alla vicenda. Molti iniziano a scrivere a Summers in prigione.
Inizia una corrispondenza tra il carcere e la scuola Pisa, che va avanti per anni. Gli stessi studenti mandano avanti una petizione per la revisione del processo che raccoglie oltre 700 firme. Nonostante tutti gli appelli, però, il 25 ottobre 2006 a soli 48 anni, Gregory Summers viene ucciso per ordine dei giudici del Texas.
Prima di entrare nella camera della morte, però, ha lasciato scritto un desiderio: essere sepolto in Toscana. Perché era la regione da cui aveva ricevuto le lettere più dolci (quelle dei ragazzini di quella scuola media). E perché era stato il primo Stato al mondo ad aver abolito la pena di morte, il 30 novembre 1786.
Il suo desiderio è stato esaudito. Oggi Greg è seppellito nel cimitero di Cascina, provincia di Pisa. Oggi, come ogni 30 novembre, il Consiglio regionale della Toscana si ritroverà davanti alla sua tomba. Sotto, l’epitaffio recita così: «Dal braccio della morte all’abbraccio di Cascina».
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io-pentesilea · 2 years
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(Alla fine il suo disprezzo per te è durato davvero poco.
La tua arrabbiatura per lei è durata davvero poco.
Lei ha aperto il suo account twitter - un nick azzeccato e una bio perfetta - e il gioco è ricominciato, i like, i retweet...
Una storia che era solo nella sua testa?
Solo un'ingenua come me poteva crederti.
Solo una donna che in te ha visto molto di più del donnaiolo, del 'seriale' sempre in cerca di qualche 'buco nuovo da scopare'.
Una donna che ti stimava, che ti apprezzava. Forse l'unica a conoscere l'uomo sotto la maschera e l'armatura. Quella maschera che con me hai abbassato, quella armatura che con me hai smesso, rivelandoti. Tenero a volte, desideroso di essere amato e sì, di amare... raramente fragile...
Sì, mi hai mostrato il vero A.
Per poi tornare a indossare i panni del tuo 'personaggio'.
Dio, se potessi esprimere un unico desiderio, se quell'unico desiderio potesse essere esaudito!
Solo un ultimo incontro e sentirti dire la verità e che quella verità sia che non c'è davvero nulla tra di voi...
Perché io proprio non riesco ad accettare di essermi sbagliata così tanto su di te.
Non una ragazzina... una che ha l'età di tuo figlio...
Non posso accettare tanto squallore... tu non sei così... non puoi essere così...
Barbara).
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silviascorcella · 5 months
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Laure de Sagazan: l’arte del sogno nonchalant
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Il racconto di stile dedicato a Laure de Sagazan, e allo stupore inaspettato allacciato alle sue creazioni, è meritevole di un esordio favoloso, nel senso più letterario e suggestivo del termine: sì, proprio di quel “c’era una volta…” come fosse una fiaba dal sapore tradizionale, di quelle allocate in un luogo così lontano da sfumare la geografia in una terra di fantasia, abitato da una principessa vestita di grazia e bellezza.
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Ecco, senza interrompere il gusto assaporato dall’immaginazione, ora riconduciamo i nostri piedi sulla terra: più precisamente a Parigi, dove si trova l’atelier in cui Laure de Sagazan crea abiti che, una volta indossati, come per magia trasformano immediati ogni fanciulla in una principessa. Ovvero, abiti da sposa: incantevoli per la raffinatezza sottile e preziosa con cui son confezionati, deliziosamente sorprendenti per il gusto nient’affatto cerimonioso, bensì in equilibrio delicato e giocoso tra il fascino rétro e la semplicità contemporanea.
Anche la storia stessa di Laure de Sagazan è impreziosita dalla suggestione della fiaba: giovane, anzi giovanissima, dà vita al brand che porta il suo nome a partire da una scintilla squisitamente personale: l’aver esaudito la richiesta di sua cugina di confezionarle un abito da sposa che fosse su misura dei suoi desideri e della sua personalità, e per nulla plasmato sull’immaginario collettivo della sposa che affollava il mercato.
Era il 2019, ed era l’occasione per Laure di attingere alle passioni che l’accompagnavano sin dall’infanzia, ovvero il gusto per la ricercatezza elegante e svelta dell’abbigliamento vintage dei primi decenni del ‘900 che già da tempo aveva iniziato a collezionare, i pizzi francesi di Calais, i ricami inglesi, e quel fascino inconfondibile dell’imperfezione perfetta, della rilassatezza sofisticata, che è parte integrante e intrigante del dna francese.
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Ça va sans dire che l’abito fu un successo, e fu l’inaugurazione del suo progetto che nel 2011 divenne una realtà stabile: l’atelier parigino dove, assieme alle sue collaboratrici, crea abiti sartoriali completamente su misura del gusto e dei desideri delle spose, consentendo loro di comporre l’abito assemblando anche porzioni che appartengono a modelli differenti tra loro.
Perché non deve esserci nessun vincolo alla valorizzazione della bellezza personale, mai: soprattutto per un giorno così denso di emozioni indimenticabili.
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Ebbene, che nessun eccesso di volumi gonfiati a mo’ di meringa e di stratificazioni opulente composte da merletti e brillanti venga qui paventato: il segreto dell’incanto, e del successo, degli abiti nati dal gusto di Laure de Sagazan e realizzati dalle mani francesi sagge, artigiane, artiste del merletto e del ricamo, come già accennato, continua ad essere quell’alchimia inconfondibile di atmosfera rétro, seduzione spontanea e nonchalance elegante.
Opere sartoriali di poesia contemporanea in stoffa, che prendono vita nella leggerezza della seta italiana, possibilmente crêpe, la favorita di Laure, e nell’amore per il patrimonio artigianale tessile francese.
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Per la collezione 2020 l’ispirazione è un vero e proprio invito al viaggio sensuale e sensoriale: un’immersione nel Sud della Francia, dove i sensi si sciolgono nei profumi caldi e la femminilità fa risplendere tutte le sue sfaccettature intriganti, come rievocando Brigitte Bardot a Anna Karina, le muse della Nouvelle Vague di Godard: i pizzi scoprono la pelle con delicatezza intrigante, le silhouette minimali accarezzano le forme e liberano i movimenti, le scollature intrigano con leggerezza elegante, con quell’appeal gustoso che sa di flirt estivo, di leggerezza intensa, di libertà di sentirsi a proprio agio nella propria bellezza.
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La collezione non si compone solo di abiti lunghi, ma anche di composizioni romantiche formate da gonne con le tasche, pantaloni e top per la parte superiore: si vi accarezza l’idea che queste proposte possano essere promesse di poter continuare ad indossare l’abito anche nella vita quotidiana, afferrate quest’idea e gustatela pure, immaginando ad esempio di appaiare il top raffinato ad un jeans essenziale, e così via. Il segreto delle creazioni di Laure de Sagazan è anche qui: un’arte della suggestione che può essere indossata anche nella vita quotidiana. Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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evangelici71 · 5 months
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Meditazione del 01 dicembre 2023
Il Figliolo dell'uomo non è venuto per esser servito ma per servire, e per dar la vita sua come prezzo di riscatto per molti (Matteo 20:28)
ARRENDERSI A CRISTO
Dobbiamo arrenderci a Cristo, affinché il grande scopo della Sua venuta in questo mondo possa riempire e permeare tutta la nostra vita. Il Suo esempio mostra che dobbiamo vivere con l'obiettivo di essere di benedizione per gli altri. È questa la Sua volontà, il Suo scopo per noi. È questo che la Sua potenza attende di fare in nostro favore. È questa, ancora, la richiesta che ci rivolge il Suo grande amore. Non borbottare un misero assenso di fronte a questa verità. Non pensare a essa e non pregare per essa senza la minima convinzione di essere esaudito. Non sprecare tempo in veementi decisioni in vista di un impegno a essere buono e utile. Inginocchiati alla vista di Cristo crocifisso e ricorda a te stesso il Suo grande scopo e il profondo amore che dimostrò per gli uomini immeritevoli. Lascia che il tuo essere avverta tutta la forza dell'appello che viene da quelle mani forate, da quei piedi sanguinanti, dal terribile vituperio e dall'agonia del nostro caro Signore. Una volta vinto e costretto da tutto questo, arrenditi a Lui in vista del Suo grande scopo. Prendi Gesù come tuo modello nell'accingerti a questa vita di servizio alla gloria di Dio.
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incamminoblog · 7 months
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 Don Antonino Sgrò Un ‘sì' da rinnovare ogni giorno
«Non ne ho voglia». Ognuno di noi è determinato dalle proprie voglie o combatte con esse: nel primo caso si è contenti di avere realizzato quanto ritenuto significativo per la vita personale; nel secondo si cerca di opporsi ad un desiderio che può diventare compulsivo e lasciare nell’infelicità subito dopo averlo esaudito. A volte siamo così convinti di essere giusti da non renderci conto che…
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giuseppepiredda · 7 months
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LA PREGHIERA DI ZACCARIA FU ESAUDITA
LA PREGHIERA DI ZACCARIA FU ESAUDITA In questi giorni un fratello ha raccontato una grande testimonianza per dare gloria a Dio ed incoraggiare i fratelli a perseverare nella preghiera senza stancarsi; sua moglie era sterile ed ha pregato e digiunato per molto tempo, ed è arrivato il momento di essere esaudito (link alla testimonianza:…
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norma-jane · 11 months
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E dove potevo essere ieri secondo te? In Arena penserai. E invece no . Ero al teatro Romano con Bollani..
Già lo sapevo che Aida , quella Aida , non misarebbe piaciuta .
Gli ultimi due giorni sono stati "impegnativi" . Ti ho anche pensato ma ho avuto un pó di risentimento perché tu sei rimasto zitto per un periodo di tempo troppo lungo per me.
Si lo so sono scema a dirtelo. Dovrei stare zitta egiocarmi di strategia Ingelosirti...ma cazzo non funziona così tanto con te
A volte questo tuo modo di fare mi irrita .
Adesso sono qui e.mi godo questa pace questo silenzio ma se mi affaccio.al la finestra vedo lo spettacolo di questo posto che tu hai scelto per la nostra vacanza. E voglio capire perché non hai mai esaudito il desiderio di esserci magari con tua moglie ma con me.
Intanto che ti aspetto mi faccio preparare un bagno magari con un massaggio..
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