Tumgik
#giornata europea
tremaghi · 8 months
Text
Il corposo calendario delle Giornate Mondiali, Internazionali, Nazionali e chi più ne ha ne metta
É stato un lavoro certosino, ma alla fine ce l’ho fatta. Lo spunto me l’ha dato il calendario Esselunga 2024, che quest’anno ha dedicato a dodici Giornate Internazionali e Mondiali, associandole ad altrettanti prodotti a loro marchio e mi sono chiesta quanti fossero i giorni dell’anno dedicate a un qualcosa, un tema da commemorare, o per sensibilizzare e accrescere la consapevolezza su importanti…
Tumblr media
View On WordPress
1 note · View note
Photo
Tumblr media
PRIMA PAGINA La Discussione di Oggi lunedì, 16 settembre 2024
0 notes
lospeakerscorner · 2 years
Text
Giornata Europea contro la Tratta
Giornata Europea contro la Tratta
Basta alla tratta degli esseri umani: uniti e deterninati facciamo sentire la nostra voce al grido di #liberailtuosogno La Campania aderisce alla XVI Giornata Europea contro la Tratta degli esseri umani del 18 ottobre 2022 con diverse iniziative in tutti i capoluoghi di provincia e non solo. La Giornata, istituita nel 2006 dalla Commissione Europea, costituisce un’occasione per fermarsi a…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
et3rnauta · 1 year
Text
Le ultime ore sono un manifesto di inettitudine politica che va raccontata per filo e per segno. Si parte con le dichiarazioni di Giorgia Meloni a fine G20 in cui trova il tempo di attaccare anche il commissario italiano in Europa Paolo Gentiloni. La colpa, secondo la presidente del Consiglio, sarebbe quella di non avere mai “risposto” all’accordo trovato dal governo per svendere la compagnia aerea nazionale Ita (vi ricordate? Quella che “non si doveva toccare”, proprio quella) ai tedeschi di Lufthansa.
Meloni contro Gentiloni è in buona compagnia: non ha fatto altro che mettersi in scia con il suo alleato di governo Matteo Salvini che da giorni attacca. “Ogni tanto ho avuto l’impressione di avere un commissario italiano che giocava con la maglia di altre nazionali”, aveva detto il ministro ale Infrastrutture esibendo la solita poca conoscenza delle istituzioni politiche, delle rispettive competenze e della lealtà del proprio ruolo.
Da Bruxelles a stretto giro di posta già ieri è arrivata una prima risposta che diceva più o meno che Meloni e i suoi compagni di governo stavano strillando per la mancata risposta a una domanda che non avevano mai posto. Sulle vicissitudini della compagnia aerea Ita la Commissione europea semplicemente sta ancora aspettando il governo italiano. Una brutta figura, non c’è che dire, a cui si aggiunge il grossolano errore di attaccare Gentiloni senza sapere (o fingendo di non sapere) che non è lui ad avere il ruolo sul tema.
I giornali di destra a voce unita però continuano a sparare. Non stupisce che lo facciano con il tono che pare una voce sola: sono ormai una voce sola che risponde alle dipendenze dell’editore unico Antonio Angelucci. Stupisce però che l’acredine verso il politico del Pd si sia accesa all’improvviso, senza un valido motivo apparente per scatenare così tanta bile. Ieri l’arcano si è svelato.
Sapevano, Giorgia Meloni con Matteo Salvini e tutta la ciurma, che sarebbero arrivati i dati della Commissione europea (leggi servizio a pagina 3). E sono numeri che smentiscono in toto la baldanzosa propaganda di un governo che vorrebbe piegare la realtà alla narrazione, da Caivano all’economia, senza sapere che la realtà prima o poi arriva.
Ecco il punto: le prospettive economiche italiane vengono tagliate per l’anno in corso dello 0,3% fermandosi allo 0,9% e l’Italia è il fanalino di coda nelle previsioni economiche per il 2024. A dirlo è proprio lui, Gentiloni, che di fronte alle telecamere spiega le difficoltà economiche dell’Unione europea e interrompe bruscamente la propaganda di prosperità del governo italiano.
A chiudere una giornata difficile sono arrivati anche i dati dell’Istat che segnano uno 0,7% in meno nella produzione industriale nazionale. I numeri, si sa, non si possono piegare. Tanto che perfino al ministro Adolfo Urso non resta che ammettere che siano “segnali d’allarme, in qualche misura aspettati”.
La trama diventa visibile. Gli attacchi scoordinati al commissario Gentiloni non erano altro che il perpetuarsi della strategia – la solita – di questo governo: additare un nemico per coprire gli errori. La mole di dichiarazioni e di editoriali contro Gentiloni non erano altro che il concime per preparare il proprio elettorato alle pessime notizie che sarebbero uscite dalla sua bocca.
Additare la persona per coprire ciò che comunica è l’anima del populismo. Avere attaccato inutilmente per l’ennesima volta l’Ue per poi ritrovarsi bastonati (con una Legge di Bilancio all’orizzonte sempre più difficile) è lo scotto del governo sovranista. Gentiloni da parte sua non ha risposto “per non fare male all’Italia”. Del resto a fare male ci pensano già quelli che la governano.
G. Cavalli
56 notes · View notes
gcorvetti · 8 months
Text
La cultura del nulla.
Partirei col dire che oggi che è il giorno della memoria 'corta' ci si è dimenticati di una lezione dura, come detto altre volte non impariamo dai nostri errori, sapendo che l'olocausto non fu solo per gli ebrei ma anche per tutte quelle minoranze che non andavano bene al regime nazista come i nomadi, gli omosessuali e quelli dalla pelle non bianca, ma di norma questo giorno viene considerato solo per gli ebrei. Quei poveri cristi gassati o uccisi male non hanno niente a che fare con quello che sta succedendo adesso tra israele e la palestina, netanyahu e compagnia bella non sono gli stessi, decisamente, e su questo e quello che c'è attorno ci sarebbe molto da dire, ma mi fermo qua perché il post non è dedicato a loro o al massacro che stanno facendo da mesi sotto gli occhi di tutti senza che nessuno che abbia un minimo di voce in capitolo faccia qualcosa.
Ieri si è aperta la stagione che vede Tartu (la città estone dove vivo) come capitale europea della cultura. Sono andato a prendere un caffè con la piccoletta che a fine mese si trasferisce in Svezia e abbiamo visto nel gelo della giornata parecchie persone vestite con i costumi tradizionali e in piazza c'era un palchetto con musica terribile, facevano le prove. Li per li pensavo che è legato a una delle loro celebrazioni, ho letto qualche post del compleanno del paese o qualcosa del genere, ma mi sbagliavo. Poi la sera arrivava da non molto lontano l'eco di musiche tecno e house a volumi esorbitanti e la mia compagna mi ha detto che è iniziato il periodo della cultura. Quale cultura? Questo paese al confine del mondo conosciuto, di fatto non viene mai calcolato nelle statistiche europee, nato da pochissimo, se si considera che si sono liberati dall'unione sovietica nel 91 e che gli anni 90 li hanno passati ad assestarsi, si può capire che in realtà il paese ha più o meno 25 anni, niente se si paragona a paesi europei come il nostro o altri che hanno contribuito alla storia e alla creazione di questa civiltà in declino. Ma in quegli anni i governi hanno puntato sulla tecnologia, avrete sentito che l'Estonia è una piccola silicon valley e fin qua niente da dire se si pensa che alcuni software di successo sono stati creati qua, skype e nod32 in testa, ma quello che hanno fatto è stato creare una società stile americano, degli stati uniti, ma assorbendo la parte peggiore quella del puritanesimo per avere una facciata bella ma con un interno vuoto e spesso orribile. Questo ha influenzato la cultura, ovviamente, che è stata messa da parte per dare al popolo l'idea che il lavoro sia una priorità assoluta e che tutto il resto è superfluo. C'è anche da non sottovalutare l'enorme gap che hanno questi paesi, quelli del ex blocco sovietico, in termini di tempo (furono inglobati nel 1940) e siccome i russi non volevano che niente di occidentale venisse venduto o riprodotto o consumato dai popoli sottomessi ecco che tutto quello che abbiamo avuto noi, a livello culturale artistico e letterario nel bene e nel male, loro non l'hanno visto. Recuperare 50 anni di storia e di cultura mondiale non è facile, anzi è quasi impossibile perché i periodi storici e i cambiamenti sociali e culturali si devono vivere e capire per poi progredire, loro no, una volta liberi hanno preso quello che pochi e avidi personaggi propinarono loro attraverso i media, quindi parecchio mainstream e qualcosa che recuperavano dagli anni precedenti, per farvi un esempio quelli della mia età e più grandi ricordano con amore i nostri cantanti come Toto Cutugno, Al bano e Romina i ricchi e poveri e tutti quelli di quei San Remo primi anni 80, io dico che i russi li torturavano con il festival come battuta ma in pochi la capiscono perché il nostro festival non lo conosce quasi nessuno, è una cosa prettamente nostra e soprattutto poco esportabile. Si può capire da questa piccola storiella come l'interesse per le arti in generale non sia una priorità per l'estone medio, per carità ho conosciuto persone che hanno una buona cultura musicale, visto che sono del ramo, molti conoscono l'arte e così via, ma perché sono anche loro nel campo ed è logico che prendendo una nicchia cercano di esplorarla il più possibile, anche grazie al mezzo internet. Ma mi è capitato anche di parlare con persone che non conoscono neanche i loro di cantanti, non dico nomi astrusi di nicchia stranieri, ma neanche quelli locali che ve li sbattono ovunque in tutte le salse? Questo la dice lunga quanto sia bassissimo l'interesse.
Quindi la domanda è : Quale cultura andate a celebrare in questo periodo visto che siete la città della cultura europea? Se poi considerate che schifate lo straniero e quindi non tollerate altre forme culturali, cosa andate a mostrare? La cultura dell'alcol? O quanto siete copia e incolla fatto male di un mondo che non ha niente a che vedere con l'Europa?
Questo è a grandi linee un paese che sulla carta è moderno e innovatore, ma che se sposti la carta vedi tanto di quel marcio che diresti 'Ok, statevi per fatti vostri per altri 150 anni poi ne riparliamo'. A me non frega molto fra 2 settimane torno in Trinacria per un periodo XY a rigenerarmi da tutto questo e non so neanche se tornerò più a vivere qua, ma questo dipende molto da come si mettono le cose con lei. Da noi si dice "comu finisci si cunta" (quando finisce si racconta). Penso che l'album giusto sia l'immortale capolavoro del Banco
youtube
33 notes · View notes
neropece · 8 months
Text
Tumblr media
“skater at sunset” photo by Fabrizio Pece (tumblr | 500px | instagram)
Il sole stava già iniziando la sua lenta discesa dietro gli edifici di mattoni rossi e intonaco che costellavano il centro della città. Una luce dorata tingeva il cielo, facendo brillare le finestre dei grattacieli come pezzi di vetro spezzato. Jack, un uomo di mezza età dalle spalle curve e dallo sguardo stanco, si trascinava lungo le strade trafficate, cercando di raggiungere casa dopo una giornata di lavoro che sembrava non avere mai fine.
Mentre si avvicinava al suo appartamento, passò davanti a un negozio di dischi di seconda mano che aveva sempre ignorato. Qualcosa, quella sera, attirò la sua attenzione. Una copertina sgargiante spiccava tra gli svariati album impolverati esposti nella vetrina. Era un disco di qualche band indie locale, ma ciò che catturò l'occhio di Jack fu l'immagine sulla copertina.
Al tramonto, su una pista da skate, in quella che sembra una città europea, uno skater si muoveva fluido con la sua tavola sotto i piedi. La silhouette nera del ragazzo si stagliava contro il cielo dai colori invecchiati dal passaggio del tempo. Il movimento della tavola da skate e del ragazzo disegnavano un'ombra allungata sulle piastrelle di cemento. Era un momento intrappolato nel tempo, un istante di pura grazia e abilità, catturato in una frazione di secondo.
Senza pensarci due volte, Jack varcò la soglia del negozio e chiese al commesso dietro al bancone di vendergli quel disco. Il giovane commesso, con una pettinatura alla moda e un paio di occhiali da sole sul naso, gli sorrise e accettò di buon grado la sua richiesta.
Tornato a casa, Jack mise il vinile sul giradischi polveroso che aveva ereditato da suo padre. Il suono scricchiolante della puntina che si posava delicatamente sulla traccia iniziò a riempire la stanza. Le note di chitarra si diffusero nell'aria, e Jack si ritrovò avvolto dalla melodia malinconica.
Chiuse gli occhi e si immaginò sul bordo di quella pista, al tramonto, mentre uno skater sconosciuto danzava con il pavimento in un perfetto equilibrio tra gravità e libertà. Sentì la brezza tiepida sulla pelle, assaporò la sensazione di libertà che solo uno skate e una strada deserta possono offrire.
La musica continuava a suonare, e Jack si lasciò trasportare in quel mondo di movimenti eleganti e sfide audaci. Quella copertina diventò per lui un portale, un ricordo che sfuggiva alle mani ma che, grazie alla musica, poteva rivivere ogni volta che lo desiderava. E così, nella sua solitudine quotidiana, trovò un rifugio in un tramonto urbano immortalato su una copertina di vinile.
49 notes · View notes
curiositasmundi · 9 months
Text
[...]
Salis si dichiara innocente: dice di aver partecipato a delle contro-manifestazioni pacifiche che si erano tenute nel corso della giornata ma di non aver aggredito nessuno.
Dopo l’arresto, Salis è stata portata in un carcere di massima sicurezza a Budapest, dove si trova ancora in attesa del processo che inizierà a fine gennaio 2024. Per i primi sei mesi le sono stati impediti i contatti con la famiglia, che da settembre è riuscita a visitarla solo due volte e ha detto di averla vista molto provata.
L’Ungheria è uno stato semi-autoritario guidato dal governo di estrema destra del primo ministro Viktor Orbán, dove le violazioni dello stato di diritto sono diventate frequenti negli ultimi anni.
In una lettera che ha fatto arrivare in Italia attraverso i suoi avvocati all’inizio di ottobre, Salis ha detto che sta vivendo da mesi in «condizioni disumane»: nella sua cella ci sono topi, scarafaggi e cimici dei letti, che le hanno provocato una reazione allergica durante i primi tre mesi di detenzione. Nonostante le sue condizioni Salis ha detto che il personale del carcere non le ha fornito alcuna crema o medicina. Durante la prima settimana sono mancati carta igienica, sapone e assorbenti, e nei mesi successivi è capitato più volte che non le fosse dato da mangiare per cena.
Il colloquio con i suoi avvocati prima dell’udienza è durato pochi minuti ed è stato fatto in presenza di un poliziotto. Per presentarsi in tribunale le sono state ammanettate mani e piedi e le è stato messo al polso anche un guinzaglio di cuoio tenuto da un agente, che non l’ha staccato per tutta la durata dell’udienza. Le condizioni descritte da Salis non sono nuove: l’Ungheria è già stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo per gravi violazioni dei diritti dei detenuti.
[...]
30 notes · View notes
pettirosso1959 · 3 months
Text
Tumblr media
Per chi crede al Riscaldamento Globale. Progetto Copernicus uno dei più grandi sperpero di soldi della Comunità Europea:
Anche se non interessa a nessuno vediamo le temperature minime di oggi, 11 giugno.
Vediamo valori prossimi allo zero* non solo in Scandinavia (dove in questo periodo dell'anno hanno moltissime ore di luce diurna), ma anche in Scozia, tra Francia e Paesi Bassi, nell'entroterra spagnolo...
Valori fra 5 e 10 gradi su mezza Europa, con i riscaldamenti ancora accesi in gran parte delle località d'oltralpe.
E siamo nel periodo dell'anno con la maggiore intensità della radiazione solare nel nostro emisfero, dove tra una decina di giorni le giornate incominceranno ad accorciarsi.
Ecco, non dico di farne la prima notizia come quando le temperature sono sopra le medie, ma almeno un cenno per onestà intellettuale andrebbe fatto. E invece tutto tace, come sempre ogni volta in cui fa più freddo.
Salvo poi, a fine mese, la solita notizia che secondo il satellite Copernicus sarà l'ennesimo mese di fila più caldo di sempre.
======================
A proposito del progetto Copernicus, apro e chiudo una parentesi e poi ci tornerò con dati e numeri. A mio avviso è uno dei più importanti sperperi di denaro pubblico messi in atto dall'unione europea per mostrare ciò che vogliono sostenere. È quanto di più antiscientifico esista, visto che i dati non sono validati da alcun ente indipendente. Un perfetto esempio di collusione tra controllore e controllato, sanzionabile in modo esemplare da qualsiasi autorità internazionale antitrust. E spero che intervengano presto per porre fine a questa situazione indecorosa in una società civile. Ma ci torneremo con più dettagli.
Intanto buon proseguimento di giornata!
* La mappa è tratta dal sito Meteociel.fr.
7 notes · View notes
lanymphedaphne · 1 year
Text
Giorno 148 - Giorno 154
la logica secondo la quale bisogna comprare comprare comprare (nella maggior parte dei casi in modo non etico e consapevole) per stare bene mi preoccupa, mi inquieta e allo stesso tempo mi lascia sbigottita
a. e t. quando dicono le loro prime parole
per aiutare le famiglie degli operai caduti a Brandizzo è possibile effettuare donazioni: qui le modalità
quando a. e t. si chiamano e mi chiamano
questo post
una bellissima visita alla sinagoga aperta al pubblico in occasione della giornata europea della cultura ebraica
21 notes · View notes
zabahronz · 4 months
Text
Il Vizietto
Giorno 17 Maggio si ricorda la Giornata Internazionale contro Omofobia, Transfobia e Bifobia. In occasione di questa iniziativa la maggioranza dei paesi membri dell'Unione Europea firma una dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore della comunità LGBTQ+. Tra i paesi non firmatari spunta, non sorprendentemente, il nostro paese. Eppure quella stessa mattina le alte cariche dello Stato hanno dichiarato che ci sarebbe stato un impegno dalla loro parte per garantire il rispetto dei diritti di queste minoranze. Quindi, cosa è cambiato?
Semplicemente quello che definirei un disturbo da stress post-traumatico dovuto alle similitudini nel testo della dichiarazione e la proposta di legge Zan, che il nostro parlamento ha bocciato festeggiando come se la nazionale di calcio avesse segnato un goal decisivo nella finale di Coppa del Mondo.
Questa non velata dimostrazione di ipocrisia da parte nostra, oltre ad essere una mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini facenti parte di questa comunità, ci porta a venire isolati dall'Unione Europea stessa. Un fatto grave, considerando che l'Italia è uno dei paesi fondatori. Il rispetto dei diritti umani e civili è un qualcosa che va oltre il colore politico, oltre i programmi elettorali, e un fatto del genere ci fa apparire come un paese retrogrado e ancora legato a delle dinamiche politiche e sociali che il mondo ormai da tempo si è lasciato alle spalle.
Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la dichiarazione rilasciata dal Ministro delle Pari Opportunità e della Famiglia Eugenia Maria Roccella, e cito testualmente: "La sinistra usa l'omofobia per nascondere il suo vero obbiettivo, il gender". Tralasciando il fatto che dichiarazioni del genere non le digerirei neanche in un comizio elettorale per le elezioni politiche di un paesino dimenticato da Dio, è evidente come vi sia ancora una forte ignoranza sulla questione dell'orientamento sessuale e dell'identità di genere, che vengono ancora viste come l'una la conseguenza dell'altro.
Premessa importante: sesso e genere sono due termini distinti e separati. Il sesso è una componente biologica, stabilita sin dalla nascita, inalterabile. Il genere, invece, è il modo in cui tu come individuo ti definisci e vuoi essere definito dall'altro. L'orientamento sessuale non ha nulla a che vedere con l'identità di genere, visto che definisce il genere verso cui sei attratto romanticamente e sessualmente. Stabilendo ciò è evidente come le parole della Ministra non hanno né capo né coda, visto che entrambe, identità di genere e orientamento sessuale per l'appunto, sono definizioni insite nell'individuo (ci nasci e non ci diventi insomma) e di conseguenza niente e nessuno può portarti a pensarti in una maniera differente da come ti vedi e ti senti.
In conclusione: in questo nostro paese sei riconosciuto e difeso, ma solo a parole, e le parole fine a sé stesse non sono abbastanza. Il nostro Governo deve agire in modo da poter garantire delle vere pari opportunità, una vera tutela, in modo che tu come cittadino abbia la libertà di essere ed essere visto come desideri, senza aver paura della tua incolumità e del giudizio altrui.
Tumblr media
5 notes · View notes
anchesetuttinoino · 5 months
Text
Su Dagospia si riprende un articolo dell’agenzia Ansa dove si scrive: «Nessuna inchiesta a orologeria visto che “la nostra richiesta è di cinque mesi fa, precisamente del 27 dicembre”. È quanto detto dal procuratore Nicola Piacente ai cronisti a palazzo di Giustizia. “L’ordinanza è arrivata solo nella giornata di ieri ed eseguita quindi questa mattina”, ha concluso».
Mi pare che proprio la dichiarazione del pm Piacente confermi a pieno l’impressione (impressione del tipo di quelle che abbiamo in modo ricorrente dal 1992) di una scelta politica nei tempi dell’inchiesta sugli “scandali” liguri: se i provvedimenti richiesti dalla procura fossero stati presi a fine dicembre 2023, non avrebbero avuto infatti l’effetto politico sul voto europeo (e sulla discussione sulla separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici avviata in questi giorni) che invece avranno oggi.
Non sono un particolare fan dell’iperburocratico sistema di gestione dell’Unione belgo-europea, però la scelta della magistratura brussellese di rimandare il processo sul caso Qatargate per non influire sul voto delle Europee dell’8 e 9 giugno mi sembra ben più liberaldemocratica di quella dei nostri meccanismi giudiziari che paiono così attentamente costruiti ad orologeria. Comunque adesso toccherà ai cittadini italiani una nuova scelta difficile tra la condivisibile insofferenza per comportamenti al di là di tutto poco trasparenti quando non (sia pur ancora presumibilmente) illegali, e dall’altra la forte preoccupazione di perdere l’occasione per dare stabilità a un governo scelto dal popolo e non da tribunali e/o sistemi d’influenza straniera.
3 notes · View notes
klimt7 · 9 months
Text
Non farò bilanci
youtube
Mi limito a ricordare alcuni punti positivi e altri negativi di quest'anno 2023.
In positivo:
E' stato l'anno che ha aperto gli occhi degli italiani, sul fatto che Giorgia Meloni lavori per la reintroduzione del Medioevo.
Che ogni suo atto politico si iscriva in una visione del potere che ci proietta all'indietro di secoli, ora, non c'è più alcun dubbio.
Che si batta per un potere che ostacola a tutti i livelli il mondo femminile, incarnando con una infinità di provvedimenti e di prese di posizione,una visione maschilista e antiquata delle relazioni.
Che la prima Presidente del Consiglio, donna, eviti volutamente, di presenziare ai funerali di Giulia Cecchettin ( il femminicidio che ha scoperchiato una volta per tutte, la natura violenta e la capillarità di questo tipo di cultura della sopraffazione) e che imponga addirittura di farsi chiamare "IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO", la dice lunga su quanto sia imbevuta di questa decrepita concezione della società (manco che la sua formazione fosse nata sui manuali del giovane Balilla di 90 anni fa!)
Alla donna, secondo questa politicante della Destra neofascista, compete solo il ruolo di fattrice, di madre, di strumento della difesa della razza italiana - come direbbe Lollobrigida. Non quello di persona che aspira ad una propria personale realizzazione umana, economica e professionale.
Che la prima donna che raggiunge una grande responsabilità politica, (invece che battersi per un avanzamento del mondo femminile, faccia approvare provvedimenti penalizzanti proprio come la nuova "Opzione Donna" e sostenga che una ragazza, abbia valore solo in quanto "madre", significa che la società italiana rischia oggi, 2023, una involuzione del tutto antistorica, assimilabile alla restaurazione talebana in Afganisthan.
Una nazione che finisce in mano a degli estremisti radicalizzati che vogliono imporre la loro visione ideologica, a tutti quanti visti ormai come sudditi di un Potere unico, che sceglie lui per tutti, quale sono i ruoli sociali.
L'azione della Meloni, a livello sociale e culturale, si traduce in un regime ideologico e non più in uno Stato Laico come è stato fino ad oggi.
Che le sue politiche non siano altro che un goffo e maldestro tentativo di manomettere la Costituzione Repubblicana per poter reintrodurre un regime autoritario è ormai chiarissimo.
In positivo:
Aver visto finalmente un film "sociale" dentro il panorama asfittico del Cinema Italiano. L'opera di Paola Cortellesi "C'è ancora domani" ha riaperto una stagione di discussione civile e pubblica sui rapporti di potere esistenti all'interno delle relazioni personali.
In positivo :
Aver smascherato definitivamente i bluff del duo Ferragni-Fedez. La loro pochezza umana e morale. Il cinismo tipico di questa figura del tutto finta e tossica dell'influencer.
In positivo :
Aver partecipato alla poderosa reazione delle piazze italiane in tema di parità di genere e lotta agli schemi del Patriarcato, in occasione della giornata del 25 novembre, proprio per fare rumore e per smentire la passività a cui ci vorrebbero condannare questi nostri governanti inadeguati.
In negativo:
Il persistere di ben due violentissimi conflitti contrassegnati da intollerabili crimini di guerra rimette in discussione tutta la storia europea e gli ultimi 70 di pace dei paesi occidentali.
In negativo:
La conferma in questo ultimo anno, degli effetti catastrofici del Cambiamento climatico, che non è più solo un dibattito della Comunità scientifica, ma un evento concreto, materiale, che ora tocca gli interessi economici e direttamente la vita delle persone.
Nelle alluvioni di maggio della Romagna e in quella della Toscana, abbiamo tutti preso coscienza, di cosa sia l'effetto di una Natura fuori controllo. Finalmente, comprendiamo che ciò che si ostinava a ripetere in ogni ambito, Greta Tumberg e cioè che "NON C'È PIÙ TEMPO", non era un semplice slogan, ma una drammatica verità.
I Gretini veri erano dunque i vari Nicola Porro, Vittorio Feltri, Giuseppe Cruciani e Belpietro con il loro arrogante negazionismo.
.
Tumblr media
AUGURI A TUTTI PER UN 2024 PIÙ SERENO E PIÙ COSTRUTTIVO.
Tumblr media
Tumblr media
.
3 notes · View notes
situazionespinoza · 8 months
Text
grazie ama per il reminder sulla giornata per la sicurezza in rete promossa dalla Commissione Europea per promuovere un utilizzo consapevole di Internet ma per caso tu sai dirmi se il CEO di TikTok è affiliato al Partito Comunista Cinese?
Tumblr media
5 notes · View notes
ballata · 1 year
Text
Abbiamo barattato la verità per la capacità di avere ragione, il mondo così è diventato un ring in cui vale come verità soltanto la voce più strillata. Ma il consenso non equivale alla verità. Il sentimento comune non coincide per principio con ciò che è giusto, la persuasione è già di per sé un atto sleale che dietro alle lusinghe nasconde gli scopi meno nobili. Si è perso l'uso del ragionare autonomamente, vuoi per indottrinamento, vuoi per mancanza di mezzi. Ci si accontenta di campare, prima di tutto virtualmente, pensieri troppo sgradevoli non devono turbare la normale consecuzione delle sciocchezze che ci riempiono la giornata, sicché la verità giace sconsolata e derisa, come una vecchia ormai inutile .Forse aveva ragione Zeno a dire che ci meritiamo l'ordigno : "Ci sarà un'esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie...
C'erano un tedesco
un francese e
un italiano.
Il tedesco chiude le frontiere
Il francese chiude le frontiere
L'italiano chiede solidarietà europea
Trova il coglione.
#filosofia #sofismo #europeismo #frontiere #caos #cambiamenticlimatici #virus #pandemie #finanza #migranti #changeworlds #nuoverotte #robertonicolettiballatibonaffini
instagram
3 notes · View notes
mtonino · 2 years
Text
✨✨ ANTEPRIMA EUROPEA ✨✨
🇰🇷KOREAN DAY 🇰🇷
Un avvincente thriller psicologico venato di mistero e di horror, perfetto per chiudere la giornata dedicata al cinema coreano
THE ANCHOR (JEONG Ji-yeon, Corea del Sud, 2022, 111')
IN CONCORSO
Sabato 1 aprile ore 22.15 @cinemafarnese
Trailer 👉
youtube
instagram
2 notes · View notes
oltrearcobaleno · 13 days
Text
La Bandiera della Disabilità: una storia di forza e civiltà
La bandiera della disabilità, conosciuta anche come bandiera del superamento o bandiera dei diritti delle persone con disabilità, rappresenta un simbolo di unione per tutte le persone che vivono con una disabilità. Questo emblema è stato creato nel 2017 dal ballerino valenciano Eros Recio e presentato ufficialmente alle Nazioni Unite, con l’intento di dare visibilità e riconoscimento alle battaglie e ai diritti delle persone con disabilità in tutto il mondo.
Tumblr media
Il Significato della Bandiera
La bandiera della disabilità ha un forte valore simbolico, rappresentando non solo l’identità delle persone con disabilità, ma anche la lotta continua per il riconoscimento dei loro diritti. È un simbolo di orgoglio per chi vive con una disabilità, che vuole affermare la propria dignità e forza di fronte alle avversità. La bandiera, inoltre, vuole rendere omaggio allo sport paralimpico, un’area nella quale le persone con disabilità dimostrano la loro capacità di eccellere nonostante le sfide fisiche e mentali.
I colori della bandiera sono ispirati direttamente ai Giochi Paralimpici, un evento di estrema importanza per la comunità globale delle persone con disabilità. Tuttavia, questi colori non sono legati a un concetto di competitività o meritocrazia, ma piuttosto rappresentano il superamento delle barriere discriminatorie imposte dalla società e la conquista di nuovi diritti per il collettivo delle persone con disabilità. Attraverso questo simbolo, il movimento della disabilità vuole affermare la propria volontà di combattere per un futuro migliore, fatto di pari opportunità e maggiore consapevolezza da parte di tutti.
Il Valore dell’Orgoglio e della Lotta per i Diritti
Il significato della bandiera è ampio e si presta a diverse interpretazioni. Secondo Eros Recio, i colori presenti nel design possono essere interpretati come rappresentazioni delle diverse forme di disabilità: fisica, mentale e sensoriale. Tuttavia, è lo stesso creatore della bandiera a sottolineare che il significato esatto dovrebbe essere deciso dalle stesse persone con disabilità, in quanto protagoniste della loro lotta. I movimenti per i diritti delle persone con disabilità sono eterogenei, e questa diversità di approcci si riflette anche nella pluralità di significati attribuiti alla bandiera.
La bandiera non si limita a rappresentare un simbolo visivo: essa diventa il veicolo per portare avanti battaglie concrete. Tra le principali tematiche coperte dal movimento ci sono la lotta contro la discriminazione, il miglioramento dell’accessibilità, la promozione dell’inclusione e il riconoscimento dell’individualità di ciascuna persona con disabilità. La bandiera della disabilità diventa così un emblema per tutte quelle persone che, quotidianamente, lottano contro le barriere fisiche, sociali e culturali.
La Storia della Bandiera
La bandiera della disabilità è stata ufficialmente riconosciuta il 3 dicembre 2017, durante la Giornata internazionale delle persone con disabilità. In quella data, i parlamentari dei paesi dell’America Latina si sono riuniti in Perù e, per acclamazione, hanno dichiarato che questa bandiera sarebbe stata il simbolo di tutte le persone con disabilità. Lo stesso giorno, la bandiera è stata consegnata presso la sede europea delle Nazioni Unite.
Da allora, la bandiera ha continuato a diffondersi in diverse città e comunità autonome spagnole. Ad esempio, nel 2018, la città di Santa Cruz de la Palma, nelle isole Canarie, ha deciso di esporla durante la Giornata internazionale delle persone con disabilità. Questo gesto simboleggia l’impegno di molte comunità a sostenere i diritti delle persone con disabilità e a promuovere una maggiore consapevolezza a livello locale e globale.
La Relazione con Eros Recio
Eros Recio ha spiegato che la bandiera della disabilità è stata disegnata utilizzando tre colori principali: oro, argento e bronzo. Questi colori, che ricordano le medaglie assegnate durante le competizioni sportive, rappresentano simbolicamente tre dei principali tipi di disabilità: fisica, mentale e sensoriale. Tuttavia, il creatore ha anche sottolineato che i colori non si riferiscono esclusivamente a una specifica forma di disabilità, ma piuttosto vogliono rappresentare tutte le possibili diversità. Non esiste, infatti, una gerarchia tra le diverse forme di disabilità: ogni persona con disabilità ha il diritto di essere rappresentata da questa bandiera.
Il 12 dicembre 2019, durante un evento ufficiale del Collegio dell’Arte Maggiore della Seta di Valencia, la bandiera della disabilità è stata solennemente incorporata nella tradizione tessile della città. Durante il suo discorso, Recio ha ribadito l’importanza di questa bandiera come simbolo di inclusione, solidarietà e libertà. Ha dichiarato che la bandiera della disabilità ha il compito di inviare un messaggio chiaro al mondo: un messaggio che promuova l’accettazione e la lotta contro la segregazione sociale derivante dalla discriminazione.
Un Simbolo di Inclusione Globale
La bandiera della disabilità rappresenta oggi un simbolo di inclusione e riconoscimento per tutte le persone con disabilità. Il suo design, influenzato da movimenti sociali come quello della comunità LGBT+, nasce dall’esigenza di dare visibilità a un gruppo spesso ignorato o stigmatizzato. Attraverso questa bandiera, le persone con disabilità possono affermare la propria identità, il proprio valore e la propria forza nel superare le barriere che la società impone loro.
Il legame tra la bandiera della disabilità e il movimento globale per i diritti delle persone con disabilità è ormai consolidato. La bandiera è diventata un simbolo di speranza e determinazione per tutte le persone che, ogni giorno, combattono per un mondo più giusto, accessibile e inclusivo.
Leggici su Linkedin
Indicaci come contattarti
0 notes