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#giudizio universale
tragediambulante · 8 months
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Details from the Last Judgement, Michelangelo Buonarroti, 1536-41
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michelangelob · 5 months
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Il dettagliato studio di San Lorenzo per il Giudizio Universale
Prima di metter mano alle giornate in affresco per realizzare il San Lorenzo con la graticola nel Giudizio Universale, studiai in modo accurato la sua posa e la muscolatura. A testimonianza di ciò rimane il foglio acquisito dal Teylers Museum di Haarlem nel 1790 dal corposo nucleo di disegni di Casa Buonarroti in cui si vede lo studio dettagliato del corpo a carboncino su carta. Nel disegno…
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twobrothersatwork · 3 months
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"… clouds without water, which are carried about by winds, trees of the autumn, unfruitful, twice dead, plucked up by the roots, Raging waves of the sea, foaming out their own confusion; wandering stars, to whom the storm of darkness is reserved for ever."
Epistle of St. Jude 1:12-13 Douay-Rheims Bible.
Artwork: Wilhelm Süs (German, 1861-1933) The Damned.
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machiavellli · 2 months
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Netflix just announced their new show loosely inspired by the Divine Comedy by Dante Alighieri, apparently he is a famous Italian poet if you don’t know him
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visiting cappella degli scrovengi with my class
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susieporta · 27 days
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Il Giudizio
"La Chiamata del Destino"
Un'ondata di Nuovi Codici sta attraversando la Struttura Interiore.
Stiamo rilasciando strati antichissimi di Dolore e contestualmente integrando una inaudita quantità di informazioni di Riattivazione.
E' una fatica fisica davvero intensa.
Ma non è straziante.
Non fa male, come qualche tempo fa.
Semplicemente richiede maggior riposo, più attenzione ai tempi di recupero, meno contatto con elementi di destabilizzazione.
Potremmo sentirci più "raccolti", concentrati in un dialogo interiore più solitario e meno condiviso.
Questo perché nostra Chiamata sta spingendo per una veloce risoluzione dei conflitti latenti, quelli ancora trattenuti nella antica struttura di Dolore.
Questo Rilascio, così intimo e così ancestrale, ci sta traghettando nella condizione di aderire al nostro prossimo passo con "coscienza partecipata", con lucidità di Direzione, con posata consapevolezza.
Stiamo per salutare tanti Archetipi del Passato, tanti schemi di disfunzione e di irretimento, tante dinamiche di dissociazione e di immaturità.
Questo ci crea una condizione di sottile nostalgia, mista, però, ad una estrema emergenza di chiusura.
Sappiamo che nulla di ciò che contornava il nostro "quotidiano paesaggio" potrà ritornare.
Già in molti non ci riconoscono più, già in tanti si sono sentiti traditi dal nostro Cambiamento. Non hanno accettato la nostra "uscita dal teatro", non l'hanno compresa.
Come potevano?
Le loro strutture erano intente a bloccare e negare la loro Trasformazione interiore. Ed interpretavano il nostro allontanamento, attraverso le loro Ferite interiori.
Altre Anime terrene, invece, hanno accolto a braccia aperte e con sentita commozione il nostro ritrovato contatto con l'Autenticità e l'Origine.
Esse resteranno al nostro fianco anche nel prossimo passaggio. Saranno la nostra nuova Famiglia d'Anima, pronta ad allargarsi e a creare nuovi cerchi di relazione e progettualità.
Ora che pian pianino stiamo sistemando i "file interiori" e pacificando le relazioni, i luoghi e i ruoli del Passato, forse potremmo anche incorrere nella tentazione di "restare", goderci i frutti del nostro lavoro di rappacificazione, ma non funzionerebbe.
La Vita chiama.
E certo, "non si poteva andare senza risolvere".
Ma questo non significa bloccare per l'ennesima volta la spinta all'Evoluzione.
Nuovi Strumenti, nuovi Scenari di Manifestazione.
Non possiamo fermare ciò che ci sta magneticamente attirando a sé.
Nemmeno per affetto o attaccamento.
Ciò che deve cambiare, non guarderà in faccia nessuno.
Il suo compito è portarci a vivere una nuova Esperienza di noi stessi, diversa, più matura, più allineata con i nostri Doni, con i nostri desideri, con i nostri battiti del Cuore.
La Vita ci vuole di nuovo innamorati di noi stessi, della nostra "Missione Interiore", del nostro ritrovato e profondo dialogo con la Manifestazione Terrena.
Stiamo lasciando definitivamente il Vecchio.
Una folata di Vento sta per trascinare via da noi ogni simbolo dell'Antica Alleanza Umana.
Per ricongiungerci allo Spirito, alla potente connessione con l'Origine.
Dove tutto è armonico. Dove le melodie del Cuore sono sintonizzate con il Diapason Universale. Dove ciò che si crea nella Realtà percepita, è assolutamente in linea con i nostri Sogni Animici.
Sarà un Autunno di commossi addii... preparate i fazzolettini. Qualche lacrima di nostalgia scenderà.
Il Vecchio Sé prenderà il largo. Ci saluterà definitivamente.
Lasciamolo andare. E' tempo.
Mirtilla Esmeralda
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gregor-samsung · 7 months
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«Sul finire del Sedicesimo secolo la volta celeste si alzava, come la vediamo noi ancora oggi, non di venti metri come nel planetario, ma circa a non più di trenta chilometri sopra di noi, come un’inflessibile costruzione. Sopra questa fortezza celesta troneggiava il malefico Dio, la cui vista penetrava in tutti gli errori degli uomini, che puniva senza pietà con la guerra, la peste, gli incendi. La volta celeste, che sosteneva i palazzi e i giardini di Dio, cingeva come un guscio d’uovo la Terra liberamente sospesa nel vuoto. «A questo punto entrò in scena Giordano Bruno e ruppe il guscio dell’uovo cosmico aprendo lo sguardo meravigliato e felice dell’umanità sull’infinità dello spazio. Le stelle fisse non erano più i bottoni dorati inchiodati all’immobile parete celeste, ma divennero barche dorate che si muovevano liberamente nell’etere a grande distanza le une dalle altre. Tutta la magnificenza dei palazzi divini si era volatilizzata. Se fossi un grande artista come lei», disse lo zoologo volgendosi ora al pittore, «progetterei un affresco imponente che, come contraltare del Giudizio Universale di Michelangelo, raffiguri Giordano Bruno sul rogo. Ma le fiamme, che devono bruciarlo, salgono verso il cielo e incendiano la volta celeste come fosse una misera quinta teatrale. Si vedrebbero quindi la città di Dio con i suoi opulenti palazzi crollare, dissolvendosi nel fumo e nella cenere, e insieme ad essi cadrebbero vittime dell’eterna distruzione angeli e santi. In lontananza, le stelle dell’Orsa Maggiore, come sfere luminose, apparirebbero in segno di vittoria.»
Jakob von Uexküll, L'immortale spirito nella natura, traduzione dal tedesco di Nicola Zippel, Castelvecchi (collana I Timoni), 2014. [Libro elettronico]
[Edizione originale: Der unsterbliche Geist in der Natur, Christian Wegner Verlag, Hamburg; testo pubblicato in tre parti fra il 1938 ed il 1947]
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poesiablog60 · 9 months
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Perché il giudizio universale
Non passa per le case
Le case dove noi ci nascondiamo
Bisogna ritornare nella strada
Nella strada per conoscere chi siamo..
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crazy-so-na-sega · 1 month
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Michelangelo particolare del Giudizio Universale -Cappella Sistina
Chi è interiormente improntato da taluni valori, da un particolare ethos saprà immediatamente distinguere le impressioni artistiche che appartengono al suo mondo. Estetica viene da aisthànomai, un conoscere per sensazione immediata.
-Adriano Romualdi
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spilladabalia · 11 months
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Demolition Man, i 30 anni di una profezia cinematografica
Il mondo in cui Demolition Man catapulta John Spartan è comandato da un leader supremo che si vede come un un rivoluzionario, un purificatore. In Cocteau si agita qualcosa di Robespierre e di��Hitler certo, ma anticipa in modo perfetto l'era dei guru, del capitalismo che si arma di uno storytelling per dipingere i suoi protagonisti come geni, innovatori visionari, artisti. Da Elon Musk a Bill Gates (che da lì a poco avrebbe aperto il corso della New Economy), fino a Jeff Bezos e Steve Jobs, il nostro XXI secolo è stato guidato da uomini dall'immagine elitaria, irraggiungibile e onnipotente. E come Cocteau, si autonominano rinnovatori non solo del mondo fisico e tecnologico, ma della morale e della società. Ne consegue che non sono soggetti al giudizio di nessuno, alla morale di nessuno, perché il loro fine giustifica ogni estremismo. Poi c'è il politically correct. Spartan viene multato per bestemmie o cose di poco conto, ogni pulsione, ogni canzone o film che offenda il pudore è bandito. Il corpo umano è tanto esteticamente perfetto quanto concettualmente impuro. L'omologazione è giustificata al fine di una concordia universale che, di fatto, è una castrazione continua, un distruggere il concetto di diversità e pluralità di idee in nome della protezione di una supposta ipersensibilità.
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michelangelob · 5 months
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16 aprile 1535: il giorno in cui iniziai a far costruire il ponteggio per il Giudizio Universale
Era il 16 aprile del 1535 quando iniziai a far costruire il ponteggio necessario per affrescare poi il Giudizio Universale. Quell’avventura era iniziata almeno due anni prima quando Clemente VII, al secolo Giulio Zanobi di Giuliano de’ Medici, m’affidò quella commissione. Iniziammo a discutere del progetto il 22 settembre del 1533, quando ci incontrammo a Firenze, presso San Miniato al…
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twobrothersatwork · 4 months
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"redde rationem"
Lk. 16:2 Vulgata
Artwork: Jacob De Backer, Last Judgement
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edebisblog · 2 months
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Il Giudizio Universale (Kıyamet Günü) - Michelangelo (1541)
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Michelangelo 4 yılda bitirdiği Sistine Sapel’inin tavan freskinden, 25 yıl sonra papa kürsüsü arkasına “Kıyamet Günü” freskini yapar. Tamamlanması 9 yıl alan Kıyamet Günü freskinde şapelin duvarlarından birini boydan boya kaplayarak İsa’nın yeryüzüne tekrar inişi ve kıyamet gününü tasvir eder.
Daha sonra gelen papanın resimleri uygunsuz bulması nedeni ile müstehcen yerlerini kapattırmış. Rivayete göre Michelangelo şöyle cevap vermiş. “Papa’ya söyleyin, bu küçük bir mesele ve kolaylıkla halledilir. Önce kendisi yaşadığımız dünyayı uygun ve yaşanılabilir bir hale getirsin, sonra da bu tablo aynı uygunluğa girecektir”
Freskin bitmesine yakın bir zamanda Biagio da Cesena’yı resimleri görmüş ve resimdeki çıplaklıklar nedeni ile freski eleştirmiş. Michelangelo bu sözlere çok kızarak Biagio’yu eşek kulaklı(o dönemde bu aptallığı belirtiyor) resmetmiş. Çıplaklığını da yılan ile örtmüş. Biagio bunu gördüğünde Papa’ya şikayet etmiştir. Papa’da şakayla karışık “Benim yetkim cehenneme kadar gitmiyor, o yüzden portren orada kalmalı” demiş.
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machiavellli · 5 months
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I love the possible easter egg from Buffalmacco of Dante and Virgilio in Camposanto, the Giudizio Universale section.
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The affresco was made between 1336 and 1341, Dante only died in 1321.
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Bonus note: the preparatory drawings, la sinopia, did not included Dante and Virigilio’s figures, they were added in the painting process. My professor said that Buffalmacco’s decision probably went against the will of those who commissioned the affresco.
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autolesionistra · 1 year
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Di turismo e misticismo
Premessa
Quando il secondogenito aveva due anni e mezzo siamo entrati in una chiesupola montana di 35 m² (ad esser larghi). Era la prima volta che entrava in una chiesa; mentre ci guardavamo intorno abbiamo sentito canticchiare “tanti auguli attè, tanti auguli attè” e ci siamo voltati giusto in tempo per vederlo soffiare sulle candele votive spegnendone una mezza dozzina davanti agli occhi inorriditi di una vecchina devota. Già dalla prima volta, portarlo in chiesa regala sempre qualche perla inaspettata.
Prima parte
Un inedito quanto gradito interesse del piccolo per gli affreschi del (meraviglioso) palazzo Farnese di Caprarola è culminato con l’arrivo alla stanza degli angeli, nella quale siamo stati sommersi di domande tecnico-teologiche su gerarchie e poteri angelici a cui eravamo tutto sommato impreparati. Dopo un momento di silenzio che ci aveva illusi di averla sfangata, se n’è uscito con “ma sono più forti, gli angeli, i jedi o i pokemon d’acqua?”. La royal rumble culturale che non ti aspetti. Il dibattito ha tenuto banco per tutta la visita ai giardini esterni del palazzo (che sono grandini) senza arrivare ad una vera conclusione, spodestato solo alla vista di una fontana piena di lenticchie d’acqua che ha fortunatamente spostato il focus su “sembra prato, ma è acqua!”.
Seconda parte
Nel duomo di Orvieto la (meravigliosa) cappella di San Brizio ha inevitabilmente riacceso un certo interesse per angeli e dintorni. È stato particolarmente complicato spiegare il concetto di giudizio universale “ma perché gli angeli suonano la tromba?” “per annunciare la fine del mondo” “vuoi dire la fine dell’inferno, sono angeli” “no no, quella del mondo” “perché fanno finire il mondo? ma allora sono cattivi!” e così via.
Di nuovo, un attimo di quiete è stato mal interpretato come conclusione del dibattito teologico, e mentre girellavamo nei sotterranei della cattedrale è arrivato a bruciapelo un “Ma dio esiste?” una signora che stava passando a distanza d’orecchio si ferma, ci guarda e fa “Domanda impegnativa! Quasi resto per sentire la risposta.”
La mia consorte non si scompone e inizia a rispondere che alcune persone ci credono, altre no, proseguendo con un excursus sulla pacifica convivenza di credenze molto più positivista di quello che sarei stato in grado di trasmettere io. Il fatto che l’esistenza di un essere divino possa essere oggetto di dibattito scuote dal torpore il pragmatico primogenito (fanciullo di poche parole prevalentemente a causa della logorrea del fratello) che in maniera molto  tranchant-razionalista commenta “ma scusa, se una cosa esiste in qualche modo si vede e uno lo sa che esiste” inconsciamente citandomi uno dei momenti migliori di Tim Minchin e guadagnando la stima imperitura dal su’ babbo.
Non ricordo più come ma dopo qualche tempo il discorso si sposta sui reperti storici del museo del duomo e (inevitabilmente) cade sui pokemon e il piccolo decide di precisare che “i pokemon sono gli antenati dei dinosauri”. Commetto il grossolano errore di mettere in dubbio la veridicità storica di questa affermazione. Il piccolo s’incazza, ma di brutto. “Voi avete detto che se uno crede in dio va bene anche se voi non ci credete e io non devo credere che i pokemon siano gli antenati dei dinosauri! Ma se io ci voglio credere?” Attimi di smarrimento. Il ragionamento non fa una grinza. Valuto brevemente se tirare fuori la teiera di Russel. Desisto. I dinosauri da programma ministeriale si fanno in terza elementare, abbiamo ancora un annetto e mezzo prima di fare figure di merda con le maestre. “Ok, se questo è quello che vuoi credere, va bene”
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vaerjs · 11 months
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🌟 Buona Giornata Internazionale dellə Artistə
Una figura bendata, il volto nascosto, un mistero che si svela attraverso petali di fiori, fragilità delicatezza forza coraggio. Sfuggono dalle sue bende come pensieri creativi. È un’illustrazione di mistero e bellezza, un simbolo dell’arte che può sbocciare anche nelle condizioni più inaspettate. 🌸✨
Io ho iniziato a disegnare nel periodo più buio della mia vita. Le 600 persone che oggi seguono questa pagina sono qui perché un giorno, in terapia, la mia psicologa mi ha dato un compito e io ho deciso di portarlo a termine e poi pubblicarlo qui. Un disegnino. L’unico modo in cui riuscivo ad esprimere le mie emozioni senza la costante ricerca di perfezione, senza il terrore del giudizio. Un solo like era una vittoria per aver vinto il terrore dell’isolamento.
Oggi voglio celebrare non solo lə maestrə dell’arte, ma anche lə aspiranti artistə, coloro che cercano la bellezza in ogni sfaccettatura della vita. L’arte è una forma di espressione che unisce il mondo, abbattendo le barriere culturali e linguistiche. È il linguaggio universale delle emozioni, delle storie, e delle visioni. 🎨🌍
Ogni pennellata, ogni nota, ogni parola scritta, è un’opportunità per esprimere ciò che altrimenti rimarrebbe inespresso. È un modo di guardare il mondo con occhi diversi, nuovi, di catturare la sua complessità e la sua bellezza in modi unici. 🌎❤️
L’arte vive dentro di noi, pronta a sbocciare e a ispirare. Siamo arte, viviamo di arte e cerchiamo bellezza 🌿🌟
#vaerjs #giornatadegliartisti #artistday #illustration
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