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#guardo la luna
alberto--c · 7 months
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Buonanotte 🌖
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victormalonso · 3 months
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recámaras del corazón | víctor m. alonso
poema de amor para Eli, amor de mi vida @lilnevile
[te veo en la distancia lunar del cielo, en el espacio negro del infinito; estás en un lugar que guardo en el corazón, en la noche, en esta noche nuestra, Eli, somos el espacio que queda entre la luna y la tierra, el océano, el mar donde siempre te espero]
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siamodiamantirari · 1 year
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ti penso mentre guardo la luna
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angelap3 · 2 months
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La storia della Musica
Ricordando Lucio Dalla ❤️
Lucio Dalla muore improvvisamente, stroncato da un infarto, il 1º marzo 2012, tre giorni prima del suo 69º compleanno, presso l'Hotel Plaza di Montreux, cittadina svizzera sede di uno dei festival musicali più importanti al mondo, il Montreux Jazz Festival, dove si era appena esibito la sera precedente. È il suo compagno Marco Alemanno a scoprire per primo il decesso, pochi minuti dopo. I primi a dare la notizia della morte del cantante sono i frati della basilica di San Francesco d'Assisi, la stessa mattina del 1º marzo, su Twitter, esattamente alle 12:10, 23 minuti prima dei lanci d'agenzia.
A due anni di distanza dalla morte del cantante, il 26 febbraio 2014, viene costituita la "Fondazione Lucio Dalla", con relativa ufficializzazione a partire dal giorno 4 marzo 2014. La fondazione avrà sede nella sua casa di via D'Azeglio a Bologna e avrà come obiettivo principale quello di valorizzare l'esperienza e il patrimonio culturale dell'artista.
Trascorsi 10 anni, la città di Sorrento gli dedica un murale.
Il 30 settembre 2022 viene pubblicato Stella di mare, singolo inedito di Cesare Cremonini e Lucio Dalla.
Ti ho guardata e per il momento
Non esistono due occhi come i tuoi
Così neri, così soli che
Se mi guardi ancora e non li muovi
Diventan belli anche i miei
E si capisce da come ridi che
Fai finta e che non capisci, non vuoi guai
Ma ti giuro che per quella bocca che
Se ti guardo diventa rossa
Morirei
Ma chissà se lo sai?
Ma chissà se lo sai?
Forse tu non lo sai
No, tu non lo sai.
Poi parliamo delle distanze, del cielo,
E di dove va a dormire la luna quando esce il sole
E di come era la terra prima che ci fosse l'amore
E sotto quale stella, tra mille anni
Se ci sarà una stella, ci si potrà abbracciare?
E poi la notte col suo silenzio regolare
Quel silenzio che a volte sembra la morte
Mi dà il coraggio di parlare
E di dirti tranquillamente,
Di dirtelo finalmente
Che ti amo
E che di amarti non smetterò mai
Così adesso lo sai
Così adesso lo sai
Così adesso lo sai
(Brano di Lucio Dalla - Chissà se lo sai)
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caostalgia · 1 year
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2 de Enero 2023
Oficialmente ha pasado dos años desde la última vez que hablé contigo, ahora sentadx bajo la luz de la luna, le susurro a el viento todos los buenos deseos que aún guardo para ti.
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libero-de-mente · 4 months
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La notte di Natale
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I passi frettolosi della gente, chi corre e chi annaspa.
Si è sempre in ritardo con qualcosa.
Osservo e mi faccio piccolo, passo inosservato, va bene così.
Sono come un essere invisibile, chi mi sfreccia accanto non mi nota.
La casa è addobbata come ho potuto, forse è meglio dire come ho voluto. Al minimo per non rovinare l'atmosfera ai miei figli. Va bene così.
La cucina, l'acqua che bolle nella pentola. Lo sfrigolio dalla padella mi fa capire che ci siamo. Preparo con cura le pietanze. Questa sera della vigilia di Natale, in parte, la passerò da mia madre.
Lei, essere debole, rassegnato, che non vuol più reagire ai dolori della sua esistenza. Le ho preparato da mangiare, finirò di scaldare il tutto da lei. Mia madre apparecchia la tavola, la tovaglia rossa è d'obbligo in casa sua. Come ai tempi in cui la tavola era un altare della convivialità, ricca di pietanze e di persone, di voci e di risate, di spensieratezza e calore umano.
Le taglio il cibo, pezzetti piccoli mi raccomando, e la guardo mentre mangia soddisfatta il cibo preparatogli da suo figlio. Mi fa strano essere io a prepararle da mangiare. Ma va bene così.
Torno a casa, la cena. Manca un figlio. Ha deciso di lavorare questa sera, per essere un po' indipendente. E va bene così.
Esco per andarlo a riprendere. Aspetto fuori. Guardo la Luna, il cielo e limpido, non fa freddo colpa dell'alta pressione dicono.
Penso. A quante volte ho detto a me stesso "va bene così". Troppe volte, davvero. Penso a quanti questa notte, nonostante mille sforzi, diranno va bene così. Mentre altri avranno di che lamentarsi, nonostante abbiano tanto di più.
La gente dovrebbe scambiarsi gli occhi, per guardarsi con gli occhi in un altro, con altre possibilità e stile di vita.
Questa notte in cui qui da noi si pensa a essere più buoni, mentre la realtà è che spesso si è solamente un po' meno egoisti.
Interrompo i miei pensieri, un trillo di telefono. "Madre" sussurro, la paura che stia male mi prende la gola. La sua voce commossa mi ripete che era tutto buono, che si sente felice. Che io sono il "suo Albero di Natale". La saluto.
Arriva mio figlio, mi chiede perché piango, gli dico una innocente bugia: manca Alvin e manca Minù.
In parte è vero, ma quello che più mi manca è di essere sereno. Mi manca quella telefonata che vorrei ricevere, che vorrei fare. Ma di cui non ho il coraggio. Ma va bene così.
Buon Natale, a chi con pazienza mi legge, a chi dopo due righe scorre e va oltre e a chi sa invece interpretare a fondo i miei pensieri.
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umi-no-onnanoko · 2 months
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"Guardo la luna dalla finestra gonfia di nostalgia fuori sereno cuore sotto ad un treno resto in apnea è arrivata una nuova marea"
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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Voglio che tu sappia
una cosa.
Tu sai com’è questa cosa:
se guardo
la luna di cristallo, il ramo rosso
del lento autunno alla mia finestra,
se tocco
vicino al fuoco
l’impalpabile cenere
o il rugoso corpo della legna,
tutto mi conduce a te,
come se ciò che esiste,
aromi, luce, metalli,
fossero piccole navi che vanno
verso le tue isole che m’attendono.
Orbene,
se a poco a poco cessi di amarmi
cesserò d’amarti a poco a poco.
Se d’improvviso
mi dimentichi,
non cercarmi,
ché già ti avrò dimenticata.
Se consideri lungo e pazzo
il vento di bandiere
che passa per la mia vita
e ti decidi
a lasciarmi alla riva
del cuore in cui ho le radici,
pensa
che in quel giorno,
in quell’ora,
leverò in alto le braccia
e le mie radici usciranno
a cercare altra terra.
Ma
se ogni giorno,
ogni ora
senti che a me sei destinata
con dolcezza implacabile.
Se ogni giorno sale
alle tue labbra un fiore a cercarmi,
ahi, amor mio, ahi mia,
in me tutto quel fuoco si ripete,
in me nulla si spegne né si dimentica,
il mio amore si nutre del tuo amore, amata,
e finché tu vivrai starà tra le tue braccia
senza uscire dalle mie.
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Pablo Neruda
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tulipanico · 8 months
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Finchè guardo la luna, ed anche il mare ha questo potere, non riesco a pensare a nulla. Le mie sinapsi diventano tutto d'un tratto incapaci di infilare parole una dietro l'altra, quasi fossero perline, come fanno in maniera incessante tutto il resto del tempo.
Suonava Battisti e la luna giocava a nascondino con nuvole sottili, inconsistenti. Quasi piena, ma non del tutto; quasi coperta, ma non del tutto. Per quanto mi impegnassi, l'unica cosa che mi era concessa dal mio corpo era canticchiare quella canzone a mezza voce, nulla di più.
Quando invece mi sono spostata, ecco: la paura, la voce all'orecchio, il tumulto. Vorrei che le cose, e soprattutto io stessa, non avessero tutto questo potere su di me; che mi toccassero, sì, ma non tanto profondamente. Ma non c'è sempre una luna da osservare.
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orbita-lucinini · 2 months
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¿Quien lo diría no?
Que hace meses éramos los dos solamente, decías que me amabas más que yo a ti, que viviríamos juntos mientras planeabamos vernos al día siguiente, cuando éramos todo lo que necesitábamos en esta vida, simplemente nosostros.
Ahora ya no tengo ningún contacto contigo, los escritos que te dedico contigo en mi mente son simplemente hojas que lleva el viento, que aunque tengas la oportunidad de verlos, los ignoras porque es lo más común del mundo, simples cosas como escribirte con el corazón y mente vacías son tan desapercibidas, algo que antes a ti te enamoraron.
Vivo constantemente en ese duelo de dejarte ir y la que quiero estar contigo al lado esperando a que algo se active en ti para poder hacer algo con nosotros nuevamente, pero sé que nunca pasará, lo sé muy bien... Aún así sigo esperandolo, pero solo será un sentimiento que se irá con el tiempo, como las hojas que se lleva el viento.
¿Recuerdas cuando venías a visitarme? No éramos nada y aún así nos tratamos como amantes enamorados, que aunque lo fuéramos no estabas segura de mi, por más que te demostré que había mejorado exclusivamente para ti, una chica maravillosa que fue el proceso para que yo sea alguien mejor, bien quise entregarte toda mi versión mejorada, pero parece que ya no lo querías, a la primera oportunidad desapareciste y me dejaste con todo el amor y las oportunidades que quise darte.
Me quedo acostado en mi cama pensando que estás dormida, como los tiempos en los que éramos un duo, cuando te daba las buenas noches porque te dormías antes que yo, ahora solo soy yo con la noche y la luna observando lo mucho que he pensado en ti.
Te amaré para siempre, solo yo y la luna lo sabrán, porque fue testigo de las noches que te lloré, las noches que esperé tu regreso, las noches que te soñé dónde al menos en mi mente fuiste la persona que quería.
Pero no me gustaría que volvieras, porque todo el recuerdo que guardo de ti no se parece nada a ti.
Así que me quedo solo mientras la vida pasa conmigo y los recuerdos que tengo contigo se desvanecen como la luz del sol en el atardecer, será un nuevo amanecer para mí, pero si necesitas algo, volveré al amanecer, más no cuando la muerte me encuentre, ahí será cuando me llegarás a amar de verdad.
~Cenizas del sol.
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animadiicristallo · 8 months
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"guardo la luna e ti penso" >>>>
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conilsolenegliocchi · 9 months
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~ Malinconia ~
Anche oggi c'è stato un tramonto e non me ne sono accorta.
Sono dal lato dell'alba e non ho ancora visto sorgere il sole.
E la notte non guardo le stelle né cerco più la luna.
Lascio vincere la stanchezza.
Ed attendo invano quella carezza.
@conilsolenegliocchi 🐞
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aurozmp · 4 months
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ti vorrei dedicare la luna anche se tu ora nel buio della notte non puoi vederla, anche se aprendo gli occhi non potresti guardare e vedere niente oltre l’oscurità e l’ombra che danno gli alberi contro i muri dei palazzi spogli. ti vorrei dedicare la luna quando la sera io guardo in modo fisso il cielo e ti penso mentre conto le stelle e ti abbraccio socchiudendo gli occhi, immaginandomi di tenerti tra le mie braccia stringendoti con la poca forza che rimane al mio cuore. ti vorrei dedicare la luna perché sarebbe l’unica luce a tenerti acceso mentre tutto ti trasmette buio. io ti amo, e non capisco perché tu mi debba trattare così male. io ti dedicherei la luna e tu forse neanche un cerchio giallo in un foglio bianco
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lunamagicablu · 11 months
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Inspirando, mi vedo come un fiore. Sono la freschezza di una goccia di rugiada. Espirando, i miei occhi sono diventati fiori. Osservami. È con gli occhi dell’amore che io guardo.
Inspirando, sono una montagna, imperturbabile, ferma, viva, vigorosa. Espirando, mi sento solido. Le onde dell’emozione non riescono a trascinarmi via.
Inspirando, sono acqua quieta. Fedelmente rifletto il cielo. Guarda, ho una luna piena dentro il cuore, la rinfrescante luna del Bodhisattva. Espirando, offro il riflesso perfetto della mia mente-specchio.
Inspirando, sono diventato spazio senza confini. Non ho programmi. Non ho bagaglio. Espirando, sono la luna che naviga attraverso il cielo di suprema vacuità. Sono libertà.
Thich Nhat Hanh *********************** Breathing in, I see myself as a flower. I am the freshness of a drop of dew. exhaling, my eyes have become flowers. Watch me. It is with the eyes of love that I watch.
breathing in, I am a mountain imperturbable, stop, Viva, vigorous. exhaling, i feel solid. The waves of emotion they can't drag me away.
breathing in, I am still water. Faithfully I reflect the sky. Look, I have a full moon inside the heart, the refreshing moon of the Bodhisattva. exhaling, I offer the perfect reflection of my mind-mirror.
breathing in, I have become space without Borders. I do not have plans. I have no baggage. exhaling, I am the moon sailing across the sky of supreme emptiness. I am freedom.
Thich Nhat Hanh 
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elmundodeflor · 7 months
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No me queda nada, sólo el recuerdo.
Quizás, es por eso que dejo que la imaginación revolotee. Que mis manos te pinten, como si de un cuadro se tratara. 
Nunca pudimos sacarnos una foto. Plasmar, casi inmortal, todo lo tangible de aquello que no nos decíamos. Pero rebusco entre los cajones. Allí, en lo profundo del alma. Hago lugar, saco las cajas polvorientas. Y aunque las palabras no resbalan, ni salen a borbotones de entre las sombras, te encuentro.
Puedo sentirte, acá conmigo. Dicen que a veces la mente bloquea las memorias que aún desgarran para mitigar el dolor. Que nos engañamos, al menos por un ratito, para que los agujeros negros no nos consuman.
Yo nunca supe engañarme, Hanji. Creo que vos podés verlo más claro que nadie. Te reías de mi hablar crudo, y me susurrabas al oído, y limabas mis asperezas— tal vez, con el afán de hacerme parecer más suave. Hacerme pensar que este corazón viejo y cansado tenía un espacio pequeño dentro del tuyo.
No me arrepiento, igualmente. De las palabras que callamos, o de no tener fotos tuyas, o de nunca haber sido digno de tu amor. Las fotos envejecen, se destiñen bajo el arrullo del tiempo. Pero yo puedo moldearte bajo mis palmas, casi como si te conociera de memoria. Si cierro los ojos, puedo bordear tus recovecos, llenarte de color.
Es que eso eras, Hanji. Una explosión del color más vivo y vibrante. El brillo de los fuegos artificiales, el neón del atardecer. Eras tu melena alocada en el viento, encrespada como el vaivén de las olas. Los lunares que salpicaban tu barbilla; casi constelaciones lejanas, inconexas. 
A la noche, cuando las luces se apagan, tu imagen se me aparece de entre los rincones. Al principio dolía, un dolor tan demoledor que calaba hasta los huesos. Ahora, creo que duele menos. O que aprendí a vivir con el dolor. Como cuando aceptamos que la luna tiene cráteres, huecos, oscuridad incluso bajo la luz.
Quizás, es porque cuando te veo, te veo sonriendo. No hay rastros de guerra, ni de pérdida, ni de lo poco que nos quedó de humanidad. Vestís de blanco, con coronas de "no-me-olvides" en el pelo. El sol te acaricia, igual de suave que como yo hubiese querido hacerlo. Y me decís: "suficiente, Levi". "Ya pasó, Levi".
Y entonces te creo.
Me siento con vos, y permito que la eternidad flote entre nosotros. Te preparo un té con mis mejores hierbas, observo atento cómo el rubor te arde en la piel. Me digo que ya no importan; el dolor que demuele, los secretos bajo llave, las fotos arrugadas, o las que no pudimos conservar.
Si cierro los ojos, puedo delimitar tus facciones. Las líneas rectas de tu nariz, el arco de tus pestañas. Puedo inhalar el calor de tu cuerpo, hablarle a las estrellas.
Y hay semanas, o meses, en los que quisiera volver atrás, gritarte que no te vayas, que sin vos el mundo es una imagen en blanco y negro. Pero, ¿sabés, Hanji? Hoy, que puedo grabarte en acuarelas, entiendo que con eso me basta.
Por eso, te hago un lugar en mi mesa, y en todas las grietas del alma. Limpio la casa para recibirte, desempolvo las cajas. Ya no hago preguntas, aún convencido de que no tengo las respuestas. Dejo que tu voz cante, y entreteja en mil paisajes las maravillas que siempre supiste tararear. Te escucho, como un niño desbordado de ilusión. Y en mi alocado desvelo, te guardo conmigo; en cada parpadeo, en cada amanecer, en cada latido.
Porque estás ahí, todavía. Lo sé, Hanji. Un día, los velos del olvido van a llevarme a mí también. Las galaxias van a tragarme, como polvo de estrellas, y voy a tener todo el aire en el espacio para pensar en cada madrugada en la que fallé.
Pero no me arrepiento. De nada. Qué extraño, ¿no? Si pudiera, te juro, lo haría casi todo de nuevo, así tal cual fue. Las heridas que nos vendamos, el reír a carcajadas, haber sido cómplices en cada pedacito de vida. No lo cambiaría. Y menos aún, si es que pudieran asegurarme que voy a cruzarme con tu sonrisa otra vez. Como cuando me susurrabas al oído. Como cuando mis sueños te pintan.
Entonces me duermo, incluso estando despierto. Cierro los ojos, y mi mente me arrastra hasta ese lugar en donde todo está en pausa— un claro en el bosque, la casa que construimos. Me contás, como siempre, que Erwin está más tranquilo. Que mi mamá te adora. Que Eren y Sasha no paran de pelearse.
Y sonrío. De esas sonrisas que sólo vos podías arrancarme. El té se nos enfría, el sol se derrite tras la ventana. Pero estás ahí, Hanji. Estás ahí, aunque no pueda tocarte nunca más.
Me acuerdo, todavía, de esa vez en la que vimos la luna. Era primavera, y los chicos entrenaban cerca del arroyo. Te pregunté, por qué no brillaba igual que al caer la noche; “¿no debería brillar más ahora, con la luz del día?”, dije. Te relamiste los labios, como siempre que ibas a salpicarme con historias, y respondiste, claro y sencillo: “algunas cosas necesitan de oscuridad para ser descubiertas.”
¿Será por eso que te siento adentro mío, enlazada a cada exhalación? ¿Que nuestro escondite en el bosque es una rendija de cielo, donde nada quema ni lastima? ¿Será que me estoy escurriendo, y en mi afán obsesivo me aferro a tu amor? ¿Que en el vacío que dejaste, sólo hay espacio para sembrar estrellas?
Quizás haya perdido la cordura, Hanji. No lo sé. Pero empiezo a pensar que te transformaste en luna. En cuarto creciente. Con cráteres y todo. Que tu destello rasga hasta las penumbras más negras. Es un faro de esperanza que guía las mareas. “Suficiente, Levi”, repetís, casi como un arrullo de cuna, con tus manos en mi pelo y tu boca en la mía. Y entonces te aprieto, bien fuerte contra mi pecho. Y dejo que llenes las grietas, y las cajas, y que tiñas de color cada foto que no tenemos.
“Estoy bien, Levi”, me asegurás. “Vamos a volver a vernos.”
Y entonces, porque nunca supe hacer otra cosa, o porque ya no me queda nada, te creo.
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ricorditempestosi · 1 year
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ho smesso di correre dietro alle persone, ho capito che anche se hai provato un gran sentimento per qualcuno, quella persona può sparire dalla tua vita da un momento all'altro.
ho imparato a contare solo e solamente su me stesso, perché a nessuno frega davvero di salvarti, solo noi possiamo salvarci dai nostri demoni.
quando guardo la luna così sola e così silenziosa penso proprio a questo, le stelle sono solo un contorno, lei brilla da sola e lo fa senza fare rumore
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