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#il ragazzo invisible
samsdei · 3 years
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Ludovico  Girardello
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damiendo · 5 years
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Ludovico Girardello
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giulia-liddell · 5 years
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Problems of an italian fan:
I watched both of the invisible boy movies ("the invisible boy" and "the invisible boy: second generation") by Gabriele Salvatores and now I just sit here in this fandom made up by me, myself and I.
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themadcat-art · 6 years
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Can I just do a little rant about Il ragazzo invisibile 2 - Seconda generazione (for all the English readers “the invisible boy 2 - second generation)?
Silence? I’ll take it as a “yes”.
Can we talk about how awesome Michele Silenzi is?
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Really! And how about Michele and his sister Natasha. Just so badass!
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Russian by blood, Italian by adoption. Dramatic character, complex storyline. This movie is really a must-see. The director is the one and only, Academy Award winner Gabriele Salvatores (this guy). 
The first movie is damn good, the second one just awesome. 
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tananaicodedbutch · 3 years
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I saw your last reblogs about italian movies and I wondered if you had any you’d personally recommend? :)
Hi!
Before writing some movies I have to make a disclaimer because I think I'm waaaay younger than the poster of the original post and all the movies you'll see there aren't actually classics but I think they're worth it. Another disclaimer, I don't know what are your favourite genres but Italian cinema is mostly focused on a kind of comedy called cinepanettoni (which I don't recommend because all of them are not that good, mostly the ones with Boldi and De Sica), so if you're into diverse movies or for example Sci fi I'll do my best to list a bunch of them too.
If my Italian mutuals want to add fate pure besties
La Vita è Bella by Roberto Benigni: it has very heavy themes because it talks about the Holocaust and a Jewish Italian family that gets deported in a concentration camp. It's not a light movie, it has heavy scenes and themes, but it's worth watching.
La Gabbianella e il Gatto by Enzo D'Alò: it's an animated movie that was inspired by the Luis Sepulveda's novel Historia de una gaviota y del gato que le enseñó a volar. It's a colorful movie full of songs and good feelings. Definitely recommend if you want to see something heart warming.
Bangla by Phaim Bhuyan: this movie tackles themes of cultural differences and self reflection between what a person wants and what their family expect them to want. It's also a love story if you're into that!
Il Ragazzo Invisibile by Gabriele Salvatores: actually I don't like this movie but it's personal taste, but it's one of the few Italian sci fi movies. It talks about a kid who discovers that he can turn invisible, and it has a lot of X-Men vibes...? It has a sequel too.
Tre Uomini e Una Gamba by Aldo Giovanni e Giacomo: THE Italian movie. It's a comedy and it's?? So funny?? It's my favourite movie and it's about three men who have to travel across Italy with a wooden leg. It has a sense. It's very very funny.
Il Padre D'Italia by Fabio Mollo: wow first movie with an LGBT+ character. The story follows a gay man who meets a pregnant girl and travels with her to find her home. It's heartwarming and has a very hopeful ending, but it deals with heavy themes.
Fabrizio De Andrè-Principe Libero by Luca Facchini: it follows the life of one of the greatest Italian sing writers Fabrizio De Andrè, and this also deals with many heavy themes, but the soundtrack is *chef kiss*. If you want want discover Italian culture, this is like two in one.
Una Questione Privata by Paolo Taviani: this movie is part of the what I like to call "Fenoglioverse", a series of movies inspired by Beppe Fenoglio's books. I am fond of this writer because hey he lived in the same places I live and so I am fond of the movies, and I think this is the best one. It talks about the Italian Civil War during the fascist regime, and about a partisan who has to find his former lover. It also deal with heavy themes and it's a bit graphic.
I'll add more if I remember ahah but I hope this was useful!
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Promemorie per il 2020
•Cerca sempre il lato positivo. Sorridi alle piccole cose della vita. All’euro dimenticato nella tasca del giubbotto. Alla prima nevicata dell’anno. Al tuo riflesso allo specchio. Al tramonto. Ad una vecchia fotografia. Ad una canzone ascoltata a massimo volume per radio. Al dolce extra offerto dal ristorante. Ad un abbraccio improvviso. Al suono delle gocce di pioggia sulle vetrate. Al colore del cielo dopo giorni di pioggia. Al rumore del mare. Alla città alle prime luci dell’alba. Agli sconosciuti che ti sorridono per primi. Agli occhi grandi dei bambini che quando ti fissano ti danno l’impressione di inghiottirti. Ad un film che ti ha fatto sentire capito. E a un video su YouTube che ti ha strappato una risata. Al sole che filtra dalle finestre. All’ultimo pezzetto di cioccolata. Al primo morso di pizza.
•Non sbuffare. Non lamentarti. Scegli di essere chi porta luce dentro la stanza. Il buon umore. Il calore. I colori. Un sospiro di sollievo.
• É meglio essere chi saluta, al posto di essere chi ignora il saluto.
• La tua mente é magica; se la riempi di pensieri positivi la tua vita inizierà a cambiare.
• Scegli te stesso. I tuoi hobby. I tuoi interessi. Fanne delle priorità. Lavora sulla tua salute mentale. Sul rapporto che hai con te stesso. Sul modo in cui ti vedi, e sul modo in cui ti ami. Sii così felice con te stesso da non sentirti mai solo, ma perennemente innamorato. Innamorato della vita. Dei tuoi sogni. Delle persone che ti circondano. Delle tue capacità. Sii così innamorato di te stesso da saperti perdonare. Gli errori. Gli sbagli. Le sconfitte. Le cadute. Le occasioni perse. Sii così innamorato di te, da trovare sempre il coraggio di andare avanti, nonostante tutto. Perché solo allora, raggiungerai i tuoi obbiettivi.
• Rischia. Rischia per amore. Per amicizia. Per una persona. Per una ragazza. Un ragazzo. Un genitore. Un insegnate. Te stesso. Chiunque ne valga la pena. Non lasciare che la paura ti blocchi. Ti spezzi le ali. Ti pietrifichi. Scegli di tentare. Di provare. Di scoprire i tuoi limiti, e i tuoi pregi. Non lasciarti strappare nemmeno un’occasione.
• Conosci te stesso. Sapendo chi sei, non sarai mai piegato dal giudizio che gli altri avranno di te.
• Non giudicare, ma comprendi. Non arrestarti in superficie, non bloccarti alle apparenze. Se una persona si comporta in un certo modo, dice certe cose, non giudicarla, ma cerca di capirne il perché. Penetra i moti interiori del suo animo che l’hanno spinta a tale scelta, a prendere quella decisione, ad andare in quella città, a frequentare quella persona, e a tagliare i rapporti con quell’altra. Calati nei suoi panni. Sotto la sua pelle. Interrogati. Interrogati sempre. Su qualunque cosa. Non dare per scontato niente. Mai. C’è molto, molto, molto di più, di quello che credi di sapere. Di quello che vedono i tuoi occhi. E sentono le tue orecchie. É un linguaggio muto che solo l’anima sa decifrare.
• Impara a dire addio. Nessuno é fatto per restare in eterno nella tua vita, nonostante l’affetto che puoi provare nei suoi confronti. Ci sarà sempre qualcuno che lascerà una spazio vuoto dentro te, portandosi via un pezzetto del tuo cuore. E va bene così. L’amore non é un qualcosa che deve essere ricambiato, scambiato, barattato, comprato. L’amore può essere soltanto donato. Impara a dire addio per primo, alle persone che sono tossiche per te. Che ti legano al suolo impedendoti di spiccare il volo. Che ti imbrattano gli occhi di lacrime. Che ti fanno piangere la notte. Che non sono leali nei tuoi confronti. Che non ti difendono quando non ci sei. Che non lottano per te.
• Scegli con cura le tue amicizie. Anche se non sembra, moltissimi studi hanno verificato che le persone che frequentiamo esercitano un’attrazione, una influenza fortissima su noi, sul nostro modo di pensare, di ragionare, di vivere. Sii certo di circondarti con persone in grado di tirare fuori il meglio di te. Che ti motivino. Ti ispirino. Ti spronino a non arrenderti. Ti facciano venire voglia di essere sempre la parte migliore di te.
• É normale essere tristi. É normale avere un’ora, un giorno, una settimana o un mese intero, dove ti senti male. Dove ti senti come se non ci fosse nulla per cui valga la pena vivere. Ti senti solo. Ti senti vuoto. Ti senti abbandonato. Ti senti schiacciato dal peso del mondo. Dalle aspettative. Dalle ambizioni. Dalle paure. Dall’ansia. Ti senti prosciugato dal dolore. Per aver fallito un esame. Perso un concorso. Una gara. É normale. Siamo esseri umani, e quando veniamo feriti, sanguiniamo. Ci spelliamo. Ci logoriamo per le cose che amiamo o che ci terrorizzano. É normale sentirsi così. Ma ricorda che, anche se ti senti dentro a una voragine buia e gelida, lontano da tutto e tutti, invisible, solo, vuoto e dimenticato, non lo sei. Ci sono persone che ti amano. E si preoccupano per te. E ti vogliono esattamente così. Coi tuoi strappi. I tuoi spigoli. I tuoi tagli. Le tue lacrime. Perché vedono oltre quelle. Sanno quanto vali; non é la sconfitta a determinare il tuo valore, ma il modo in cui reagisci, il modo in cui scegli di rialzarti. Anche se ti senti uno schifo, non sei uno schifo. Sei importante. Ci sono persone che amano il suono della tua risata. E ti ascoltano davvero quando parli, perché ti trovano interessante. E adorano trascorrere il loro tempo con te. Perciò, anche se ti senti solo, non sei solo. Sappi abbattere i tuoi muri interiori. Non lasciare che il dolore ti renda cieco e sordo; sei amato, più di quello che credi. Non dimenticarlo mai.
(-Alessia Alpi, scritto da me. Volevoimparareavolare on Tumblr)
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sciatu · 4 years
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I still remember when, still a boy, I entered one of the ancient silver mines hidden in the mountain that had given so much wealth and pain to our village. They were a big hole in the mountain with an old fence next to it where the donkeys were kept going back and forth in the mine tunnels until they went blind. Upon entering you were welcomed by a damp and cold breeze that looked like the breath of a big monster; in reality we were looking for a monster, hidden in those huge rooms full of stalactites and stalagmites as we saw in movies or read in books. In the dark you could hear the drops of water that had crossed the mountain, dripping between the tracks on which our relatives had pushed the carts for which they collected the ore for centuries. The mine was getting darker and darker and didn't invite you to go on. At some point the ground descended steeply and discontinuously. We preferred to go back to the entrance to avoid problems. At the entrance you could still hear the drops of water descending into the puddles and the cold breath of the monster struggling with the heat of the day dancing around the entrance carved into the rock with a pickaxe. I understood then that the rock, and the mountain to which it belonged, lived. It was not a life equal to ours but with different times and ways and we could not even judge or understand it; how could a butterfly who lived a day or two understand our life made up of thousands of its years? how could we understand the life of the earth, the rock, a mountain that lasted millions of years? Their slow moving and melting in the rains in their constant and invisible race to the sea? This is why for me rock, sand or mountains are living things whose life is infinite for us, but for the stars or nebulae, they are only moments, minutes of continuous inexhaustible motionless movement.Grotte di Sant’angelo Muxaro, grotte evaporitiche risalenti a circa sei milioni di anni fa. Caves of Sant’angelo Muxaro, evaporitic caves dating back to about six million years ago.
Ricordo ancora quando ancora ragazzo sono entrato in una delle antiche miniere di argento nascoste nel monte che avevano dato tanta ricchezza e dolore al nostro villaggio. Erano un grosso buco nel monte con accanto un vecchio recinto dove erano custoditi gli asinelli che andavano avanti e indietro nei tunnel della miniera fino a diventare ciechi. Entrando ti accoglieva una brezza umida e fredda che sembrava l’alito di un grosso mostro; in realtà noi cercavamo un mostro, nascosto in quelle sale enormi piene di stalattitici e stalagmiti come vedevamo nei film o leggevamo nei libri. Nel buio si sentivano le gocce d’acqua che avevano attraversato il monte, gocciolare tra i binari su cui i nostri parenti avevano spinto per secoli i carelli in cui raccoglievano il minerale. La miniera diventava sempre più buia e non invitava ad andare avanti. Ad un certo punto il terreno scendeva in modo ripido e discontinuo. Preferimmo tornare indietro all’ingresso per evitare problemi. All’ingresso si sentivano ancora le gocce d’acqua scendere nelle pozzanghere e l’alito freddo del mostro lottare con la calura del giorno che danzava intorno alla bocca della miniera scolpitoanella roccia a colpi di piccone. Capii allora che la roccia, e la montagna a cui apparteneva, viveva. Non era una vita uguale alle nostre ma con tempi e modi diversi e non potevamo neanche giudicarla o capirla; come poteva, una farfalla che viveva uno o due giorni, capire la nostra vita fatta di migliaia dei suoi anni? come potevamo capire noi la vita della terra, della roccia, di un monte che durava milioni di anni? Quel loro lento muoversi e sciogliersi nelle piogge nella loro costante ed invisibile corsa verso il mare? Per questo per me la roccia, la sabbia o le montagne sono dei viventi la cui vita è per noi infinita, ma per le stelle o le nebulose, sono solo attimi, minuti di continuo inesausto immobile movimento.
I still remember when, still a boy, I entered one of the ancient silver mines hidden in the mountain that had given so much wealth and pain to our village. They were a big hole in the mountain with an old fence next to it where the donkeys were kept going back and forth in the mine tunnels until they went blind. Upon entering you were welcomed by a damp and cold breeze that looked like the breath of a big monster; in reality we were looking for a monster, hidden in those huge rooms full of stalactites and stalagmites as we saw in movies or read in books. In the dark you could hear the drops of water that had crossed the mountain, dripping between the tracks on which our relatives had pushed the carts for which they collected the ore for centuries. The mine was getting darker and darker and didn't invite you to go on. At some point the ground descended steeply and discontinuously. We preferred to go back to the entrance to avoid problems. At the entrance you could still hear the drops of water descending into the puddles and the cold breath of the monster struggling with the heat of the day dancing around the entrance carved into the rock with a pickaxe. I understood then that the rock, and the mountain to which it belonged, lived. It was not a life equal to ours but with different times and ways and we could not even judge or understand it; how could a butterfly who lived a day or two understand our life made up of thousands of its years? how could we understand the life of the earth, the rock, a mountain that lasted millions of years? Their slow moving and melting in the rains in their constant and invisible race to the sea? This is why for me rock, sand or mountains are living things whose life is infinite for us, but for the stars or nebulae, they are only moments, minutes of continuous inexhaustible motionless movement.
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fotopadova · 5 years
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Profondità di campo e di sentimento
di Andrea Scandolara
 -- “Non sono più sicuro che si possa migliorare il mondo con una fotografia, rimango convinto, però, del fatto che le brutte fotografie lo peggiorano”. Così diceva Ferdinando Scianna, ma Gordon Parks, uno dei grandi fotografi americani del secolo scorso, con le sue belle fotografie ha reso un pochino migliore questo nostro mondo.
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 © Gordon Parks, Woman and Dog in Window, Harlem, New York, 1943
 E’ il 1961 quando la rivista Life dà a Parks l’incarico di documentare la povertà a Rio de Janeiro, incarico che cambierà la vita al fotografo e la sua visione del mondo; è anche la prima volta che un periodico del rilievo di Life conferisce un incarico così importante a un giornalista di colore come Parks. In una favela di Rio il cui nome è già un programma, Catacumba, Gordon conosce Flàvio, un dodicenne gravemente asmatico, emaciato, denutrito e grazie a quella amicizia passa due settimane a descrivere con le parole e con le immagini la vita dei diseredati della favela.
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© Gordon Parks, The invisible man, Harlem, New York, 1952
 Tornato a New York il suo editore è disposto a pubblicare il servizio corredandolo da una sola foto, cosa che irrita non poco Parks. Inaspettatamente pochi giorni dopo, in periodo di Guerra fredda, il Segretario di stato Dean Rusk dichiara che “la povertà è il temibile nemico della libertà. La povertà in America latina è un fattore di radicalizzazione verso il comunismo.” Viene da sorridere oggi a pensare che la lotta alla povertà possa essere spinta dall’odio per il comunismo e non già da valori etici condivisi da tempo. Significa negare l’origine della povertà nel colonialismo del mondo occidentale e nella sua attività di rapina delle risorse naturali.
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© Gordon Parks, Flavio da Silva, Rio de Janeiro, Brazil, 1961
 Comunque Life prontamente si decide a pubblicare il servizio di Parks, su otto pagine e con numerose foto. E’ un successo. Si iniziano anche raccolte fondi per aiutare Flàvio, perché possa curarsi negli Stati Uniti, perché la sua famiglia possa avere una casa, tutte cose che si realizzeranno in seguito. La mobilitazione negli USA è grande, persino il presidente John Fitzgerald Kennedy viene coinvolto per agevolare le pratiche per il visto d’ingresso del ragazzo. Trump oggi di certo non l’avrebbe fatto ma non era ancora il tempo dei porti chiusi, dei muri e dell’aiutiamoli a casa loro. Parks porta Flàvio in una clinica specializzata per asmatici a Denver, dove rimarrà due anni per ristabilirsi prima di ritornare a Rio.
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 Nella prefazione al libro Flàvio del 1976, Parks affronta le contraddizioni da lui incontrate tra il proprio impegno e alcuni incarichi fotografici incentrati su persone, come il ragazzo brasiliano e la sua famiglia, riconoscendo che “stava forse interpretando Dio scavando sempre più a fondo nella privacy di queste vite, sperando… per rimodellare i loro destini in qualcosa di molto migliore.” Deve poter ricongiungere il suo impegno civile e la sua professionalità di fotografo, ma non gli pare cosa semplice. Dopotutto oltre ad essere un fotografo di moda si è occupato anche delle classi meno abbienti, degli emarginati della grande America, ha lavorato seppure per poco per la Farm Security Administration, lui stesso afroamericano ha realizzato lavori sull’emarginazione dei neri e sui movimenti per il riconoscimento dei diritti civili, è stato tra i primi a fotografare Malcolm X, Muhammad Ali e Stokely Carmichael. Un fotografo impegnato da sempre, quindi.
 Tornando alla vicenda brasiliana è curioso notare quello che è successo dopo la pubblicazione dell’articolo di Life. La stampa carioca reagisce indignata nei confronti dell’America per avere divulgato la miseria del suo paese e decide di vendicarsi con la stessa moneta: il periodico O Cruzeiro invia un suo fotografo a documentare la povertà di una famiglia di immigrati di New York e ne pubblica il reportage. Vendetta è fatta.
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© Gordon Parks, The fontenelles at the poverty board, Harlem, New York, 1967
 Questo è soltanto un episodio riferito a Gordon Parks che oltre ad essere stato fotografo è stato anche regista, attore, sceneggiatore, compositore di musica, giornalista e scrittore; comunque meriterebbe di essere ricordato di più di quanto lo sia già per la sua sensibilità nel fare fotografia, tecnicamente perfetta e dalla sintassi limpida, raccontando il suo bagaglio di valori e i sentimenti che ne scaturiscono. Tutti pensieri quanto mai attuali. “A cosa serve una grande profondità di campo se non c'è un'adeguata profondità di sentimento?” si chiedeva Eugene Smith.
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© Gordon Parks, from Harlem Gang Leader, New York, 1948
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groupcement0 · 2 years
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Le Canzoni Di Antonio De Curtis
Canta anche lui una canzone d’amore, di chi vuole capire cosa pensa la persona amata e di chi non ha più voglia di sesso occasionale, quando arriva il momento di costruire. La differenza la farà il grande palco, con una faccia da video su un brano adatto allo streaming e alle radio. A vinto nel 2001, poteva fare la super ospite ma si rimette in gioco per puntare la luce sul suo prossimo album. Funziona, lo fa con una super ballad in cui mostra il meglio di sé e appoggia quella che rimane una delle voci più belle della musica italiana. Se hai bisogno di assistenza, contatta gli insegnanti dellanostra scuola e lo staff di adgblog all’indirizzo oppure lascia un commento. Il lockdown e la rivoluzione digitale stanno cambiando il nostro modo di curarci. Inoltre, gli impianti nucleari di nuova generazione; la prima missione del programma Artemis che ci riporterà sulla Luna; i vaccini e le infinite varianti del Coronavirus. Il brano è scritto nel 1976 da Stevie Wonder per celebrare la nascita della figlia Aisha. La canzone inizia con un campionamento del pianto della bambina. In Father and son il figlio esprime il bisogno di iniziare una nuova vita e il padre, che non ne comprende la ragione, e lo invita a godere di quello che ha. Dal testo trapela un certo senso di protezione del padre nei confronti della figlia nascente. Come vuole la tradizione del punk newyorkese le chitarre scatenate gli accordi sgraziati ma tutto ingentilito da un organo che gli da quell’attitudine psichedelica. Il fondatore della Beta Band cerca di allontanarsi dalla formula che lo ha reso famoso, ma la cosa migliore del disco è questo brano versione-Beta, dovrebbe seguire questa strada e assecondare quest’eccesso di nostalgia. Vibrazioni psichedeliche, questa canzone è solo uno scorcio affascinante di ciò che Presley ha da offrire. L’andatura sgemba che sorregge tutta la canzone e la voce di Presley che sembra resuscitare Kevin Ayers la trasforma in un piccolo gioiello lo-fi. Bene, che anno è stato…Dal mio punto di vista, ma io mi sbaglio quasi sempre, queste sono le 20 migliori canzoni, secondo la vostra prospettiva potrebbero non esserlo, ma datele almeno una possibilità. I Duran Duran tornano con il singolo “Invisible”, bella canzone inedita che anticipa il...
Mahmood e Blanco con il loro brano dal titoloBrividi detengono il primo posto di tutte le classifiche, arrivando a conquistare persino la 5a posizione nella Top 50 Global di Spotify.
Anche se ricorda un po’ troppo una scena di Ammore e malavita dei Manetti Bros., l’eterno ragazzo di Monghidoro regala un video spassosissimo ambientato in un carcere molto particolare.
Scrisse questa canzone dopo la morte della nonna e lui stesso la suonò al funerale.
È uno scrittore e blogger, ha pubblicato due romanzi e ha un blog.
Canzoni non solo di cantanti romani , ma di tanti artisti che sono rimasti incantati dalla città eterna e che ne hanno voluto raccontare le emozioni nelle loro narrazioni musicali.
Modella di professione, la Davis iniziò a fare musica con il suo nome di nascita Betty Mabry, debuttando con il singolo del 1964 “Get Ready for Betty”. I cookie analitici vengono utilizzati per capire come i visitatori interagiscono con il sito web. Questi cookie aiutano a fornire informazioni sulle metriche del numero di visitatori, della frequenza di rimbalzo, della sorgente del traffico, ecc. Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione nel sito. In questa pagina la playlist trovi le ultime canzoni che abbiamo caricato nel nostro sistema, sono i migliori successi internazionali del momento, i singoli usciti nel 2020 o le grandi chicce del passato che tornano di moda o tornano di tendenza. Il testo sarà visibile in basso, al di sotto del player musicale o del video. Particolare la scelta di Google di cambiare lo sfondo della relativa sezione in base al colore della copertina dell'album. E' utile chiarire che la funzionalità è disponibile sia per gli utenti paganti, sia per quelli che accedono gratuitamente al servizio musicale di YouTube. Allo stato attuale, inoltre, i testi musicali non sono ancora supportati da web. Per la prima volta, gli artisti in gara a Sanremo potranno portare, nella speciale serata delle cover, anche canzoni in lingua straniera, purché pubblicate tra il 1960 e il 1999. Nel giro di secondi, l’algoritmo di SoundHound dovrebbe essere in grado di individuare qual è la canzone che stai canticchiando.
Elisa: Squadra Che Vince Non Si Cambia, Il Nuovo Singolo Con Rkomi Si Chiama "quello Che Manca" Ed Esce Stanotte
In particolar modo, ha attaccato duramente la cantante Noemi. Una commissione composta da esponenti di Amnesty International Italia e di Voci per la Libertà ne selezionerà dieci. Altri bonus saranno man mano definiti insieme ad alcuni partner della manifestazione, come Rete dei festival, Doc Servizi, Indieffusione, Musplan e altri. Alcuni dei finalisti degli scorsi anni ad esempio hanno avuto la possibilità di tenere concerti e laboratori musicali, un tour realizzato grazie a NUOVO IMAIE e una comunicazione costante delle varie iniziative.
Sanremo 2022: Le Pagelle Della Seconda Serata
Il testo contenuto in questa pagina è di proprietà dell’autore. WikiTesti è un’enciclopedia musicale con lo scopo di far conoscere a quante più persone possibile il panorama musicale. Se hai un cantante preferito, ti suggeriremo le canzoni con il sound più simile al suo. FARFALLE Conferma di essere una macchina da guerra del pop per ragazzine e adulti il finalista di Amici fenomeno del 2021. Romanticissimo e pulito ti piazza lì un ritornello che ci porteremo fino a Natale. CIAO CIAO Il brano più divertente del Festival, che unisce dance irresistibile e intelligente ironia.
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Musica Classica Sicuramente me ne scordo alcune importantissime o alcune "per voi" importantissime, rovinandovi la giornata e rendendovi ancora più tristi, ma come avrete capito di questo sentimento abbiamo scorte infinite. Contenuta nell'album Samarcanda del 1977, questo brano è dedicato al padre, visto da suo figlio come un "vecchio bambino". La canzone, cantata nel 1968 da Paul McCartney, è stata da lui scritta per confortare Julian, il figlio di John Lennon, dopo il divorzio tra il padre e Cynthia Powell. «Quando ho scritto "In viaggio" ho immaginato le parole che io stessa avrei detto ad una figlia in partenza verso ilviaggiodella vita», spiega l'artista. Fiorella Mannoia non è diventata madre, ma tutto ciò che avrebbe voluto dire a un figlio o a una figlia l'ha scritto in questa canzone. Una canzone d'amore, una dedica ad una bambina, la spiegazione di un mondo che ancora la piccola non conosce, con un testo dolce, materno, malinconico. E Cantava le Canzoni è un brano scritto e interpretato da Rino Gaetano contenuto nell'album Nuntereggae più pubblicato nel 1978. Disco di grande successo specialmente grazie al traino di Gianna. Il testo parla di tre personaggi, un emigrante, un mercenario e un produttore e tutti e tre, come cita il testo, cantavano le canzoni che sentivano a lu' mare. Musicalmente si tratta di una vera e propria tamurriata calabrese in veste pop, un omaggio alla musica della terra d'origine del cantautore. L’opera, le canzoni napoletane, i grandi successi del dopoguerra.
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ioricordogenova · 12 years
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#ioricordo Genova: le parole chiave e gli aggettivi del ricordo
Eccoci alla nostra terza puntata dell’analisi sulla memoria dei fatti di Genova. 
Oggi vi presentiamo due liste di parole che si possono estrarre con tecniche statistiche: le parole chiave più interessanti e gli aggettivi positivi e negativi. (Le liste sono state estratte utilizzando il programma Taltac; nel sito sono disponibili informazioni metodologiche e indicazioni bibliografiche.)
Le parole “chiave” sono quelle statisticamente sovra-rappresentate nel nostro testo rispetto a quanto lo sono di norma nell’italiano “medio” o standard, vale a dire quello parlato tutti i giorni. Si tratta di una selezione di parole che ci restituisce quanto di caratteristico impregna il nostro testo, riconsegnandoci la sostanza viva dei ricordi che stiamo analizzando.
Anche in questo caso per facilitare la lettura abbiamo organizzato le circa 200 parole chiave più interessanti in 11 categorie (ecco la tabella): Carlo Giuliani; la paura e la rabbia; i luoghi, soggetti e date; le persone; l’andare o il tornare da Genova; la polizia; i cortei e il Social forum; i momenti della vita; l’informazione e i mass media; gli oggetti; la memoria. Come per i segmenti, la tabella ci restituisce con forza le emozioni e i ricordi di quei giorni. Vediamoli con ordine.
Poche parole – quasi un telegramma – riassumono il dramma della morte di Carlo: ragazzo, Carlo, Giuliani, estintore, ucciso, morto. Al contrario ricche di emozioni, quasi fragorose, quelle classificate come rabbia e paura. La rabbia la rappresentano bene parole come inermi, incazzato, assassini, urla, delirio, violenza, inferno, massacro, odio, incredulità, impotenza, tristezza, ingenuità, tensione, follia; la paura viene raccontata ricordando il panico, le lacrime, le ferite, la gola, la vergogna, la fuga, il terrore, l’angoscia, l’incubo, l’orrore o il caos.
Poi incontriamo il viaggio per e da Genova (in pullman, in treno, in macchina o moto) e il riferimento a luoghi e date. Tra i luoghi spiccano lo stadio Carlini, la Diaz, il lungomare, i balconi (da cui i genovesi appendevano le mutande invise a Berlusconi), la caserma, la stazione; tra le date luglio e i tre giorni delle manifestazioni, giovedì, venerdì e sabato. Molti i termini riferiti alle manifestazioni e alla piega violenta presa a partire dal venerdì: manifestanti, cordone, spezzone, bandiere, sangue, limone, sangue, botte, vetri, guerriglia, vetrina. Non mancano i riferimenti alle parole d’ordine del Social forum e alla Genova festosa e ricca d’idee dei primi giorni: globalizzazione, ritrovo, sogni, pacifico, festa, riunioni, discussioni, mondo.
Numerosi ed evocativi i riferimenti alla polizia (sbirri, celerini, carabinieri, finanzieri, agenti) e agli imponenti mezzi dispiegati: elicotteri, fumogeni, camionetta, fumo, cariche, manganelli, lacrimogeni, scudo, blindati, barriere. Infine, tra i soggetti incontriamo i vari mezzi di informazione che riportavano la cronaca di quei giorni: internet, telegiornali, radio, telecamera, racconti, testimonianze, cronaca, diretta; insieme alle persone incontrate a Genova o con cui si è condiviso il viaggio: pacifisti, compagni, genovesi, amici, manifestanti, militanti. Infine la memoria di quei giorni ci riporta al caldo, alle emozioni e all’innocenza perduta dei giorni di Genova.
Per completare la rappresentazione delle emozioni e dei ricordi è molto utile l’elenco di alcuni aggettivi, che possiamo distinguere in positivi o negativi. Come è facile intuire gli aggettivi negativi (qui la lista dei 50 più frequenti) sono molto numerosi, tanto da superare quelli positivi (829 in tutto rispetto a 746), circostanza che si verifica abbastanza raramente nella lingua. Tra gli aggettivi negativi più frequenti incontriamo morto, stupido, inutile, strano, cattivo, fascista, pericoloso, terribile, assassini, assurdo, impotente, minaccioso. All’opposto alcuni aggettivi positivi testimoniano quanto di buono è stato purtroppo oscurato nella rappresentazione dei giorni di Genova: possibile, giusto, bello, vivo, contento, pacifica, festoso, migliore.
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paukzen · 3 years
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Classifica film 2020
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Come di consuetudine, ecco il mio classificone di quest’anno che, causa emergenza covid-19 e conseguente chiusura dei cinema è stato veramente strano. Molti film sono usciti direttamente su piattaforme (ma questo succedeva già, forse un po’ meno). Ad ogni modo:
Diamanti grezzi di Benny e Josh Safdie (Netflix). Secondo film dei fratelli dopo Good Time (bello). Quì ci vanno giù duro. Un commerciante di diamanti, dalla vita alquanto frenetica, si barcamena tra scommesse, debiti, famiglia e amante e naturalmente non gliene va bene una. Ritmo adrenalitico e con un Adam Sandler fenomenale. Molto piaciuto
Da 5 Bloods, A Spike Lee joint :). Sempre produzione e distribuzione Netflix, va così. Questo film comunque non punta ad essere un dei suoi blockbuster ma uno di quelli impegnati. E infatti é un film ambientato in Vietnam che pone però l'attenzione sulla questione razziale: 4 afroamericani veterani ritornano in Vietnam a recuperare il cadavere del loro comandante e forse anche qualcos'altro. Ma il tempo è passato, qualcuno ha votato Trump, Martin Luther King é stato assassinato e loro si portano dietro i fantasmi della loro guerra da emarginati (sia in Vietnam, sia in patria). Spike Lee non molla mai la presa e ogni suo film é importante, bello e giusto.
I miserabili, di Ladj Ly, forse l’uscita (sulle piattaforme di streaming) più attesa di quest’anno (insieme a Tenet) e ci piace ancora prima di vederlo: perché banlieue, l'Odio, Kassovitz, eddai. Comunque racconta un paio di giorni di tre poliziotti (uno dei quali appena trasferitosi) che se la devono vedere con un quartiere un po' difficile dove tutti cercano di comandare (poliziotti, mussulmani, zingari, ecc...). Mondo assai ricco e difficile in cui i più vulnerabili sono i ragazzini, ma... Peccato, poteva essere un capolavoro ma invece è solo un bel film
Midsommar di Ari Aster (sempre su piattaforme).Trattasi del film del pluripremiato Aster, quello di Heredatiry, che stavolta ci porta in una comunità/setta sperduta in Svezia dove vengono invitati, da un compagno di antropologia, 2 amici e la fidanzata di uno dei due. L'occasione é una festa che si tiene ogni 90 anni e che si celebra con numerosi riti. La critica lo ha osannato e dice che Aster indaga ancora una volta sui legami famigliari, ma non è che questo si capisce proprio.
Tenet di sua maestà Christopher Nolan (questo visto al cinema!). Film attesissimo, non particolarmente da me, che lo ha reso evento, anche a causa del lockdown da Covid. È una specie di mission impossible dove un agente segreto cerca di impedire la fine del mondo voluta da persone del futuro. Così si rimbalza avanti e indietro nel tempo con un sacchissimo di cose che ovviamente non si capiscono. Però girato benissimo ovviamente e si va vedere molto ma molto volentieri
The invisible man di Leigh Whannell. Una donna (Elisabeth Moss) scappa dal marito che la controlla ossessionamente e la picchia. Solo che non è finita per lei... Thriller che funziona anche e soprattutto grazie alla recitazione di EM e che, nonostante ci si aspetti tutto, riesce comunque a tenere la tensione. Va da se' che non tutto é spiegabile
Nomad: In the Footsteps of Bruce Chatwin, di Werner Herzog.  Ovviamente un doc (ormai gira solo questi) questa volta omaggio a Chatwin. Un vero Viaggiatore racconta un altro vero Viaggiatore, quindi. Scopro che i due erano diventati amici verso la fine della vita di Chatwin. Ovviamente c'é un po' di misticismo, come è giusto che sia.
Matthias & Maxime di Xavier Dolan, probabilmente l’ultimo da regista, gira voce nel nostro ambiente. M&M sono amici fin dall'infanzia ed ha un certo punto Maxime (Dolan) decide di trasferirsi in Australia. Matthias scopre di averlo sempre amato. Non un capolavoro, come gli ultimi del resto, ma qualunque cosa racconti Dolan, lo fa bene.
The Half of it di Alice Wu. Film adolescenziale... Visto perché un critico del New York Times lo ha citato come uno dei più bei film dell'anno. Un bravo ragazzo un po' timido e un po' semplice chiede alla supersecchiona di scrivere x lui una lettera d'amore alla più carina della scuola che poi si rivela essere pure intelligente e simpatica. La supersecchiona però è innamorata anche lei della stessa tipa. Trama adolescenziale, appunto, però trattata con intelligenza.
Favolacce, secondo film dei fratelli D’Innocenzo. Distribuito sulle principali piattaforme di streaming. Critiche ottime e così lo si guarda. Sono favolacce, iniziano male ma finiscono peggio. Raccontano Spinaceto, periferia romana, un realtà un sobborgo con case a schiera, giardini e tutto sommato non proprio povere anche se la disperazione, prima di tutto psicologica, la fa da padrona. Le vere vittime sono comunque i bambini che però resistono e si ribellano, e questo é forse il leitmotiv del film.
Tra i film che non entrano in classifica cito Sorry, we missed you di Ken Loach (un Riff Raff rifatto per la 100 volta), 1917 di Sam Mendes (per me proprio non riuscito) e Samp di Antonio Rezza e Flavia Mastrella (troppo ermetico). Vorrei citare anche l’Italiano Figli di Giuseppe Bonito (una merda! Ma la sceneggiatura era di Mattia Torre e poi c’erano i due Valeri - Mastrandrea e Aprea - insomma ci sono cascato)
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samsdei · 5 years
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Ludovico Girardello
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the invisible boy\il ragazzo invisibile || rule the world
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diceriadelluntore · 7 years
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Nel pieno della stagione del punk, un gruppo si distingue per la singolare scelta stilistica e musicale, diventando di fatto una delle icone degli anni ’80. Il tutto nasce quando un giovane inglese decide, dopo varie esperienze, di fondare un gruppo. Andy Summers è un chitarrista con almeno 10 anni di esperienza in varie formazioni rock inglesi (Big Roll Band, Dantalian’s Chariot, spalla di Kevin Coyne e Kevin Ayers). Incontra un bassista magnetico di Newcastle che suonava in un gruppo jazz fusion nella metà degli anni ’70, i Last Exit, e che pur chiamandosi Gordon Sumner usava il nome d’arte di Sting. Ai due si aggiunge prima un marsigliese, Henri Mantovani, poi, dopo che i tre già suonavano insieme, un tastierista americano, figlio di un ex detective della Cia, che si trasferì a Londra per lavorare nell’agenzia di management del fratello; il suo nome è Stewart Copeland. La formazione a quattro dura 2 concerti, poi Mantovani lascia, e i tre si chiamano The Police.  È il 1978 e la band sforna il primo singolo: Roxanne parla di un ragazzo che si innamora di una prostituta, ed ha un innovativo stile reggae rock che segnerà un’epoca. Miles Copeland, fratello di Stewart, intuendone il potenziale, si autoproclama manager della band e offre il singolo alla A&M. Il successo è strepitoso ed inizia così una parabola breve ma intensissima che fa dei tre una formidabile macchina di successo. Outlandos D’Amour è il primo, storico, disco della band: a Roxanne si inanellano i primi grandi successi, irresistibili, come Can’t Stand Losing You, So Lonely, Born In The 50s. Tra reggae e funk, con la voce acuta di Sting e la solidità dell’intero gruppo, il mondo della musica è travolto dalla freschezza sonora dei tre. Che si ripetono con Reggatta De Blanc (1979): altre canzoni culto come Message In The Bottle e Walking On The Moon. Il seguente tour mondiale altro non fa che consolidare la loro fama, che viene puntellata da Zenyatta Mondatta (1980) che contiene altri gioielli firmati Sting, come Don’t Stand So Close To Me e De Do DoDo. La fatica però si fa sentire, e Ghost In The Machine, quinto album in 5 anni (1981) è altalenante. Se dal punto di vista musicale il reggae rock bianco e il funk degli inizi è sempre presente, c’è l’innesto di fiati e una sezione tastiere più corposa. Il disco ha ancora hit mondiali nella frizzante Every Little Thing She Does Is Magic o nella stupenda Invisible Sun (con video censurato sulla questione irlandese) ma il resto è un po’ sotto tono. La band si prende finalmente una pausa, in cui fa quel passo creativo che mancava. Nel 1983 esce Synchronicity: è uno dei più grandi ed influenti dischi del decennio. Il suono è forse meno immediato ed molto più new wave, con meno spinta reggae e funk. La vena compositiva di Sting è al massimo, e il successo del disco è trascinato dal singolo Every Breath You Take. Ma ci sono altre gemme, come la splendida King Of Pain, Tea in the Sahara è dedicata al romanzo di Paul Bowles The Sheltering Sky (conosciuto in Italia come Il Tè Nel Deserto, da cui Bernardo Bertolucci trasse l'omonimo film). Wrapped Around Your Fingers affronta dopo, Don’t Stand So Close To me, il rapporto maestro\allievo, tema spesso affrontato da Sting. Synchronicity II è un brano ispirato alle teorie di Jung sulla sincronicità degli eventi: racconta la storia di un uomo tormentato la cui casa, vita lavorativa e ambiente che lo circonda, sono terribili e deprimenti. Ed in parallelo si sviluppa un secondo tema più oscuro che parla di qualcosa che emerge dalle torbide acque di un lago scozzese. Un esempio della teoria junghiana che collega i due eventi che avvengono a "moltissime miglia di distanza". Milioni di copie vendute però non fermano i dissidi, tanto che poco dopo questo disco storico la band si scioglie, resistendo per decenni alle richieste di reunion, che avviene solo temporaneamente nel 2007-2008 per un tour mondiale, che diventerà uno dei più seguiti e di successo di tutti i tempi. Dei tre, grande carriera solista avrà Sting, che ebbe l’occasione persino di ruoli importanti al cinema (la trasposizione cinematografica di Quadrophenia  e una parte in Dune di David Lynch). Un grande trio, innovativo e iconico. Da riascoltare o da conoscere per chi non ne ha mai sentito parlare.
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🇮🇹 - Vera foto di strada a Torino, mi sono infilato di soppiatto in un campetto con la mia Canon per rubare qualche scatto, in questo tipo di situazioni sarebbe molto figo avere un mantello dell'invisibilità, per avvicinarsi di soppiatto alle persone e SNAP! Coglierle in flagrante. Purtroppo devo ancora affinare le mie tecniche di furtivitá perché il ragazzo con la canotta sullo sfondo poi mi ha chiesto se volevo giocare. 😱🤦‍♂️ . 🇬🇧 - Street photos in Turin, I sneaked into a field with my fee to steal photos, in this type of situation it would be very cool to have an invisibility cloak, to sneak up on people and SNAP! Catch them in the act. Unfortunately I still have to refine my stealth techniques because the guy with the tank top in the background after asked me if I wanted to play. . ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ 📸 - Canon Eos 100d ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ #ragazzidistrada #campetto #campettodabasket #biciclettadannata #streetbike #torinotoday #fotografiadistrada📸 #domenicasportiva #gioco #basketballtraining #onthestreet #parcodoratorino #parcotorino #mrlivingstone #stealthphoto #furtivo #snapped #nascosto #biciclette #mountainbikes #koreanguys #basketplayers #particolare (at Turin, Italy) https://www.instagram.com/p/ByP0BB8iM_y/?igshid=1bzpo59fxcqhy
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love-sara-de · 6 years
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مشاهدة فيلم The Invisible Boy 2014 مترجم
مشاهدة فيلم المغامرات والفانتازيا The Invisible Boy 2014 مترجم بجودة DVDRip مشاهدة اون لاين وتحميل مباشر فيلم The Invisible Boy 2014
  فيلم Il ragazzo invisibile مترجم
source http://cima4up.tv/%d9%85%d8%b4%d8%a7%d9%87%d8%af%d8%a9-%d9%81%d9%8a%d9%84%d9%85-the-invisible-boy-2014-%d9%85%d8%aa%d8%b1%d8%ac%d9%85/
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