La nuova moschea a milano aprirà in via padova, i luoghi di culto è giusto siano legalizzati per tutta una serie di ragioni
"per tutta una serie di ragioni" speak islamophobia to me 😂
Sì una moschea dopo 30 anni di richieste. E comunque ce la siamo pagata noi, letteralmente ogni cittadino musulmano. I cittadini musulmani chiedono spazi legalizzati, sono i governi che ne sbattono. È da 30 anni che si è chiesta una moschea vera a Milano e ora dobbiamo pure sorbirci i piagnistei dei razzisti. Per piacere
Ancona, scoperto presunto traffico illecito di uccelli da richiamo, 6 denunce tra le province di Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena e Udine
Ancona, scoperto presunto traffico illecito di uccelli da richiamo, 6 denunce tra le province di Pesaro-Urbino, Forlì-Cesena e Udine.
Nei giorni scorsi sono state eseguite da parte dei Carabinieri Forestali di diversi Reparti perquisizioni personali e locali delegate dalla Procura della Repubblica di Urbino a carico di 6 persone residenti nelle regioni Marche, Emilia-Romagna e Friuli Venezia-Giulia, tra cui tre allevatori e commercianti di uccelli utilizzati quali richiami per l’attività venatoria. Tutti i soggetti risultano attualmente indagati a diverso titolo per vari reati: furto aggravato ai danni dello Stato, ricettazione, alterazione di sigilli di Stato, uccellagione e detenzione illegale ai fini commerciali di fauna selvatica.
Le indagini – che sono durate oltre dieci mesi per poter risalire ai soggetti coinvolti a vario titolo nel traffico illegale e per poter raccogliere fonti di prova a carico degli indagati – hanno consentito di portare alla luce un vasto presunto traffico di uccelli da richiamo di provenienza illegale; secondo l’ipotesi accusatoria i volatili venivano infatti catturati in natura durante il periodo della migrazione per poi essere “regolarizzati” con apposizione di anelli o alterati oppure infilati forzatamente nelle zampe cagionando lesioni agli arti. Nel corso delle operazioni sono stati posti sotto sequestro anche alcuni uccelli privi di anello identificativo che erano in attesa dell’apposizione illegale dello stesso.
La normativa europea e nazionale vieta la cattura degli uccelli in natura con reti o altri strumenti non consentiti. Gli unici richiami utilizzabili per l’esercizio dell’attività venatoria sono quelli nati in cattività in allevamenti autorizzati e che dopo la nascita vengono regolarmente contrassegnati con anello inamovibile, apposto nella zampa nei primi giorni di vita degli animali. Gli ornitologi, in grado
di riconoscere l’età degli uccelli, nominati ausiliari di polizia giudiziaria dai Carabinieri Forestali, nel corso delle perquisizioni hanno potuto accertare che un gran numero di animali nati prima del 2021 risultavano identificati con anelli realizzati nel 2022, quindi inseriti nelle zampette degli animali adulti successivamente alla cattura in natura.
Il presunto traffico rendeva agli indagati molte migliaia di euro. Dalle indagini è infatti emerso che nel periodo della migrazione, in una nottata, i bracconieri potevano catturare con reti e richiami elettronici decine di uccelli che venivano poi rivenduti ai cacciatori – una volta “legalizzati” con gli anelli apposti in maniera fraudolenta – a prezzi ragguardevoli; essi, a seconda della tipologia di richiamo,
potevano arrivare a 180 euro per i merli, a 200 euro per i tordi bottacci, ed a un prezzo ancora più elevato per le cesene....
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Contro il Leviatano - Ripensare la politica, la storia, lo spettacolo
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Contro il Leviatano - Ripensare la politica, la storia, lo spettacolo
“Leggo il necrologio di un noto fotoreporter di guerra, che si chiude con un “requiescat in bello” che mi illumina d’immenso, che mi colpisce con il suo splendore. Immersi come siamo nella piu’ abominevole temperie di banalita’ riduzionistiche e “buoniste”, colgo nitidamente il sublime che accompagna la scelta di augurare a un guerriero la possibilita’ di riposare come e dove avrebbe sempre voluto, non come avrebbe volutola cultura dominante e le sue melensaggini. Si, “requiescat in bello“, senza le banalita’ le gabelle e i furti legalizzati della vita quotidiana; “requiescat in bello” in un mondo dove, se tentano di deprivartie depredarti di tutto, tu possa cercare di difenderti, di ucciderli se del caso e di morire se non avessi successo. Un mondo semplice e al tempo stesso molto complesso, dove non ci siano leggi inutili e diritti superflui a tutelare i ladri, gli speculatori, i sodomiti (della politica, non del corpo). Dove si possa combattere pro aris et facis, senza dover passare la propria vita a subire le leggi di ladri ammantati di moralismo”
Tempo fa parlavo del circo mediatico con un amico. Si discuteva di giornalisti. E lui al primo posto mise Marco Travaglio. Disse «è l'unico che si salva» o qualcosa del genere.
Questa affermazione mi fece sobbalzare.
Per carità, ognuno ha i suoi gusti. So che Marco Travaglio piace a tante persone.
Ma non poteva piacere a quel mio amico, una persona con una storia ben precisa, una persona impegnata a favore delle ONG e di Mimmo Lucano, uno che lotta contro i CPR, che denuncia la repressione nei confronti dell'attivismo.
Ho cercato di fargli notare questi aspetti: «Ma hai dimenticato le posizioni di Travaglio su tutte le questioni che ti stanno a cuore? Hai dimenticato il suo sostegno alla brutale campagna di criminalizzazione delle ONG? Hai dimenticato le oscene arrampicate sugli specchi per difendere l'azione persecutoria del procuratore Zuccaro, peraltro culminata con un enorme buco nell'acqua? Hai dimenticato la ferocia riversata su Mimmo Lucano, per difendere le accuse contro di lui?».
Non aveva dimenticato, ma questi ricordi erano annebbiati, si stavano dissolvendo ed erano pronti a finire in un remoto ripostiglio chiuso a chiave del suo cervello.
Ma perché? Una motivazione la conosco. Perché Travaglio è un avversario di Renzi. Perché era l'arcinemico di Berlusconi. Perché critica Draghi.
Se sei di sinistra, una gigantesca insofferenza per questi personaggi è il minimo.
Scatta un riflesso condizionato quasi ancestrale, che potrei descrivere così: «Il nemico del mio nemico è mio amico».
Per motivi molto simili, quando ho esecrato la sentenza contro Mimmo Lucano, qualcuno mi ha risposto: «Critichi i giudici, sei come Berlusconi». Un'altra persona mi ha scritto: «Critichi una sentenza, sei come i No Vax».
Un altro esempio di ragionamento che trovo aberrante? Questo: alcuni magistrati hanno indagato su Berlusconi, tutti i magistrati sono contro Berlusconi, i magistrati non si criticano. Quando ho detto qualcosa contro le inchieste di Zuccaro sulle ONG c'era gente che mi rispondeva con la foto di Falcone e Borsellino.
Già, Zuccaro era considerato nella stessa situazione di Falcone e Borsellino (che tra l'altro furono avversati da una parte della magistratura).
C'è una sinistra che immagina i magistrati a giudici sempre alle prese con mafiosi e potenti, quando in realtà, nella stragrande maggioranza dei casi, la macchina repressiva si mette in moto per annientare emarginati, poveri, esclusi, non integrati, militanti politici e ribelli. Pensiamo a quello che hanno subito attiviste e attivisti del movimento No Tav. Pensiamo alla gente che finisce nei lager legalizzati che prendono il nome di CPR.
C'è una sinistra sempre dalla parte della repressione che dice: «Bisogna sempre rispettare la magistratura». C'è una sinistra dalla parte di giudici e polizia che canta le canzoni di De André nelle grigliate senza averci capito nulla.
È uno dei motivi che mi hanno portato alle idee anarchiche, dopo anni e anni di speranze mal riposte nella sinistra dei partiti.
Il nemico del mio nemico non è mio amico.
Sono multitasking: riesco a considerare avversari, contemporaneamente, Travaglio e Renzi.
Coloni bullizzano una donna palestinese dopo lo sfratto. La foto di giovani teppisti israeliani che bulleggiano una donna palestinese la cui famiglia è stata sfrattata non è una novità, ma fa pur sempre un effetto terribile veder ripetersi soprusi impuniti e “certificati” da una legalità paragonabile a quella che in Italia uscì dal parlamento nel 1938. Meno di un mese fa, infatti, la Corte distrettuale di Gerusalemme ha stabilito che altre sei famiglie palestinesi dovranno lasciare le loro case per permettere ai coloni di appropriarsene, portando avanti il progetto israeliano di espansione a danno dei palestinesi.Nel caso in questione ci troviamo a Sheikh Jarrah, Gerusalemme est, un quartiere palestinese poco distante dalla città vecchia, la Gerusalemme “santa” in cui si trovano sia la chiesa del Santo Sepolcro, sacra ai cristiani, che la spianata delle moschee con la cupola d’oro della roccia e la moschea di Al Aqsa sacre ai musulmani, e il muro del pianto sacro agli ebrei. (...) le case di Sheikh Jarrah appartengono da secoli ai loro abitanti palestinesi .Ma quando nel 1967 il giovane Stato di Israele, nato 19 anni prima – sulla violenza e non sulla Risoluzione 181 come erroneamente si crede – occupò l’intera Cisgiordania, Sheikh Jarrah come tutta Gerusalemme est iniziò una nuova fase della sua agonia. (...) Una storia di soprusi legalizzati che non è possibile elencare nel dettaglio per ragioni di spazio, ma che è necessario ricordare, almeno per cenni generali, per capire da dove nasce il teppismo e l’impunità dei coloni – fuorilegge ai sensi della legalità internazionale – verso i palestinesi cacciati dalle loro case di cui i coloni stessi seguitano ad appropriarsi facendosi beffe dell’ONU, del Diritto universale umanitario e di ogni norma internazionale, bellamente violata sapendosi protetti dalla forza dei loro complici occidentali e dal favore di Stati arabi che hanno abbandonato la Palestina in nome di lucrosi affari con Israele e con l’Occidente. (...) I giovani ebrei con l’aria da teppisti che sbeffeggiano la donna palestinese cui hanno sottratto la casa, oggi possono ridere senza alcun timore perché sono ben protetti, ma se un giorno non saranno più utili a chi oggi li asseconda, capiranno che la storia va per salti e forse la legittimità si imporrà sulla legalità formale, ancella del sopruso, che non avrà vita eterna, come non l’hanno avuta altri aguzzini di cui gli stessi loro ascendenti sono stati vittime. PATRIZIA CECCONI
Sono stato bloccato per tre giorni per aver pubblicato un articolo di Nature, e ripeto NATURE, sulla correlazione tra V. e miocarditi. Il blocco è stato effettuato dai fact checkers di Enrico Mentana, che ama mandare in onda videogiochi e spacciarli per scenari di guerra nella sua trasmissione. Lo stesso che oggi dice che il 58esimo posto nella libertà di stampa in Italia nel mondo è dovuto alla criminalità. Sì, ma la sua. Penso si sia risposto da solo con la costante censura e disinformazione a cui siamo tutti sottoposti.
In questo periodo maledetto plasmato da criminali legalizzati sono successe altre cose:
- Il Professor Frajese è stato sospeso
- Il programma Cartabianca di Berlinguer sta rischiando di chiudere perchè promuove il contraddittorio
- Zelensky ha provato a negoziare per la pace con Putin ma la NATO non lo sta permettendo (questione Crimea)
- La Stampa di Giannini si autocensura in meno di un'ora rimuovendo il titolo: "Così Washington dal 2014 ha programmato il conflitto"
- La7 ha pubblicato una fotografia di una nave colpita e rimorchiata da un trattore in alto mare. Una roba impossibile, a tal punto che poi la foto è stata rimossa
- Hanno scoperto che il non fare il lockdown ha salvato in gran parte la Svezia (molti lo sapevano da tempo)
- Pare che all'ospedale di Feltre alcuni non vaccinati siano stati legati al letto, derisi e scherniti. Sono partite denunce ed è stata avviata un'indagine, e siamo in attesa di capire se sia vero. Non mi stupirebbe di sì dopo aver sentito cose simili in tutto il Paese.
Una festa olistica? Chi l'avrebbe mai detto? Abituati alle "classiche" feste estive, anche il mondo ai più sconosciuto della medicina alternativa (o meta medicina) come i massaggi ayurvedici, i trattamenti olistici e le varie "branchie" di queste categorie sanitarie, si stanno ritagliando un loro spazio, per dei ritrovi rivolti principalmente a chi ancora crede e auspica in un futuro e in una società migliore, non basata sul profitto (chè pure nel campo sanitario non mancano i "raggiri" legalizzati) ma su un rapporto di empatia e di fiducia tra operatore e paziente.
Nello specifico, come si è svolta la giornata di domenica 19 febbraio? All'ingresso e camminando tra i vari stand, una sorta di percorso "numerico" ha facilitato la ricerca dei vari punti di trattamento, costituendo così dei validi trattamenti per gli interessati alle varie fonti di medicina alternativa.
Non sono mancate alcune novità, in effetti anche sconosciute o comunque non del tutto "esplorate" anche da alcuni di questi operatori, come la "tecnica Kobido", ovvero una tecnica di cura-massaggio-trattamento sul viso, per il collo e per il decolletè adatta sia a uomini che a donne; oppure la cromo-puntura di Giorgio Barbieri, esperto di "Qi Gong";
Non sono mancati i momenti di assoluto relax per i trattamenti al suono delle campane tibetane o dei bagni di gong del Maestro Claudio Mangili.
Le amiche Nevy e Lori hanno (peraltro amiche dell'admin di questo blog) hanno proposto i loro trattamenti di riflessologia facciale.
Il vostro admin si è sottosto ben volentieri al massaggio shiatsu della bravissima Laura
così come non potevano mancare le letture delle carte-tarocchi, e via via la giornata è trascorsa all'interno di un contesto di festa diversa dalle solite.
Ma in particolare, qual'è l'obiettivo e a chi sono rivolte tali iniziative?
Dalle parole di Silvana, l'organizzatrice, "Lo scopo è quello di far conoscere il mondo olistico, non come alternativa alla medicina tradizionale, ma in parallelo con essa senza abbandonare del tutto quella -appunto- conosciuta generalmente.
L'esempio è quello dell'agopuntura ancora praticata negli ospedali, la quale risale alla causa della malattia e non ne cura gli effetti.
Inoltre, come esseri spirituali, non poniamo l'aspetto economico al centro del nostro agire, bensì quello conoscitivo che ci porta a illustrare i benefici delle nostre attività, e legate al secondo aspetto l'obiettivo è anche quello di riunire gli operatori olistici del nostro territorio e far conoscere sempre di più questo mondo.
Peraltro -è sempre Silvana che illustra il suo progetto- è stato creato il gruppo:
Equo Scambi Etici Bergamo ❤️
anche per supportare degli scambi e degli aiuti reciproci, e non solo legati all'olistico"
Ringraziando Silvana per la sua disponibilità, ricordiamo che ad Azzano San Paolo è stata organizzata la terza giornata dedicata all' "arte olistica",
la seconda era stata fatta a Villa d'Almè, e la prima in realtà fu un primo progetto "chiuso" all'interno di questo fantastico mondo, per il quale domenica 19 febbraio è stato presentato anche un libro altrettanto fantastico, e del quale questo blog se ne occuperà brevemente e a breve, ovvero il libro di una delle prime conoscenze di "bergamorisvelgliata", ed eccolo:
a presto e ancora grazie a Silvana e a tutto il suo staff.