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#letterature
andrea-non-sa-tornare · 5 months
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olitaly · 1 month
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umi-no-onnanoko · 2 months
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lissapoem · 2 years
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gregor-samsung · 1 year
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“ «Le persone che passeggiano,» disse Moro guardando giù nella Kirchengasse «questi esseri anacronistici estremamente sensibili, quando passeggiano sono gli esseri più ragionevoli fra tanti assolutamente irragionevoli, e anche i più felici fra tanti assolutamente infelici, forse è così, mio caro signor Robert, ma non si può dire loro che fra tanti assolutamente irragionevoli loro sono i più ragionevoli e fra tanti assolutamente infelici loro sono i più felici... non si può rivolgere la parola a chi sta passeggiando... a chi se ne va in giro con qualche incombenza o con nessuna incombenza in testa... quello che gli uomini producono» disse Moro «è soprattutto un’enorme attività diretta contro la noia... un’insensatezza contro l’insensatezza... quelli che se ne vanno in giro per i boschi, lungo le rive dei laghi, dentro le gole, fuori dalle valli, e come Lei sa ogni giorno circolano senza sosta circa duemila milioni di persone... mentre in fondo è del tutto sufficiente sfinirsi mangiando e dormendo... mio padre, lo dico perché in questo momento ho sottomano proprio la tenuta di Hisam, andava molto spesso a passeggiare con il suo signor tutore soprattutto nella tenuta di Hisam... attraverso i frutteti di Kammerhof... Laudach, Langbath, Grünau, Lindach, Rutzenmoos, Aurach... discorrendo proprio di Ungenach... e spesso, a quanto sembrava, anche senza alcun motivo... Il suo signor padre,» disse Moro «e anche mio padre erano soliti passeggiare, ma non erano affatto persone anacronistiche, come del resto non lo era neppure il suo signor tutore... Camminare e pensare, questa simultaneità» disse Moro «io l’ho osservata per tutta la vita sia nel suo signor padre sia nel suo signor tutore sia in mio padre. Quanto a me, io non vado a passeggio. Era per questo che suscitavo la diffidenza soprattutto del suo signor padre... come del resto anche la diffidenza del suo signor tutore... chi è solito passeggiare diffida delle persone che non vanno a passeggio, che non sono solite passeggiare, gli anacronistici eccetera... e così questa bella regione, questa nostra regione è attraversata in modo singolarissimo da una costante diffidenza che in realtà offusca ogni cosa, tutta quanta la regione è percorsa da una sottile trama di diffidenza di chi è solito passeggiare verso chi non è solito passeggiare. Così sono impensabili delle amicizie fra chi è solito passeggiare e chi non è solito passeggiare... come è impensabile l’amicizia in genere» disse Moro. “
Thomas Bernhard, Ungenach. Una liquidazione, traduzione di Eugenio Bernardi, Adelphi (collana Piccola Biblioteca Adelphi n° 766), 2021¹; pp. 28-29.
[ Edizione originale: Ungenach. Erzählung, Suhrkamp Verlag, Frankfurt am Main, 1968 ]
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lorenzospurio · 3 months
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N.E. 01/2023 - "I libri: lo specchio dell'Io. Guido Morselli e l'ultimo romanzo "Dissipatio H.G."". Saggio di Maria Grazia Ferraris
“Hegel ha sognato una realtà in sé per sé, io sognavo una realtà con me e per me. Dove gli altri non hanno luogo, perché non ci sono” (G. Morselli.) I libri rispecchiano sempre l’autore, qualsiasi sia il genere letterario in cui si inseriscono. Giustamente C. Pavese affermava: “Ogni autentico scrittore è splendidamente monotono, in quanto nelle sue pagine vige uno stampo ricorrente, una legge…
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marcogiovenale · 8 months
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a firenze, oggi, 11 settembre, presentazione di 'semicerchio' n. 68: "zanzotto e le altre lingue"
VOCI LONTANE, VOCI SORELLE festival internazionale di poesia, 21a edizione Firenze, giugno e settembre 2023  OGGI, lunedì 11 Settembre, alle ore 17:00, Sala storica Dino Campana, Biblioteca delle Oblate Via dell’Oriuolo 24 – Firenze (in collaborazione con Associazione Semicerchio) Presentazione del numero 68 di Semicerchio. Rivista di poesia comparata (Pacini Editore) Zanzotto e le lingue altre a…
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lesensibleart · 11 months
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Sebbene, siano trascorsi parecchi anni, non annovero il motivo per cui, ti diedi il permesso di ferirmi.
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francesco-nigri · 1 year
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Francesco Nigri consegna copia del suo libro di poesie d'amore IL SEGRETO DI EBE alla Biblioteca Casa delle Letterature di Roma
Francesco Nigri consegna copia del suo libro di poesie d’amore IL SEGRETO DI EBE alla Biblioteca Casa delle Letterature di Roma
Francesco Nigri consegna copia del suo libro di poesie d’amore IL SEGRETO DI EBE alla Biblioteca Casa delle Letterature di Roma Nell’ambito dell’ EBE’s BOOK TOUR di dicembre 2022 a Roma per presentare il suo recente libro di poesie d’amore IL SEGRETO DI EBE, Francesco Nigri ha consegnato alla Bliblioteca della Casa delle Letterature di Roma copia del libro per la relativa…
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ifattinews · 2 years
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Letterature Festival internazionale di Roma
Come riportato sul sito di Roma Culture: torna Letterature Festival Internazionale di Roma, storica manifestazione della Capitale nell’ambito dell’Estate Romana 2022, a cura dell’Istituzione Biblioteche di Roma, promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, organizzata da Zètema Progetto Cultura, in collaborazione con SIAE- Società Italiana degli Autori ed Editori, sotto gli auspici…
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andrea-non-sa-tornare · 7 months
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animatormentata · 2 months
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Devo leggere 12 romanzi per due fottute letterature DODICI
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abatelunare · 5 months
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Quello che leggo
Credo siano sostanzialmente quattro le letterature che ho letto maggiormente. La prima è chiaramente quella italiana. Del resto, mica sono finlandese (per dire, eh). La seconda è quella angloamericana. E sotto questo termine riunisco scrittori inglesi e americani. La terza è quella francese. Che ho cominciato ad approfondire negli ultimi anni. Infine c'è quella russa. Credo sia la mia "scoperta" più recente. Seguono le altre. Che non elenco, perché dovrei pensarci per individuarle bene. E in questo momento non mi va.
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kyda · 7 months
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Ho dei problemi se contatto una collega della triennale che so che fa letterature anglo-americane invece di letteratura inglese e le chiedo di passarmi tutti gli appunti perché il corso è su Hemingway e Fitzgerald e VOGLIO SAPERE?
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fabiansteinhauer · 5 months
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Geheimbeirat Steinhauer
Der ministeriale Geheimbeirat Steinhauer wurde von den Prinzen gefragt, was die Prinzen lesen sollten, um genaueres über Vladimir Pushkin zu erfahren.
Oh, those russians, rauschte der Geheimbeirat Fabian fahrig am Thema vorbei.
Die Prinzen sollten entweder erst Der große Gopnik von Jerofejew lesen und dann Rasputin von Boney M.
Erst sitzend, dann im Tanz. Oder aber, sagte er, da ihm Ino A. ihn den Sinn kam, aber nicht aus dem Sinn ging: umgekehrt! Erst Rasputin lesen, dann der große Gopnik, dabei erst tanzen, dann setzen.
Entweder kommt man von großer Letteratur, die aus kleiner Letteratur besteht, zu kleiner Letteratur, die auf große Letteratur besteht. Oder aber umgekehrt.
Macht das keinen Unterschied? Das fragten die Prinzen. Ja, aber umkehrt würde ich sagen, sagte der Geheimbeirat Steinhauer, Ino im Sinn, nicht aus dem Sinn. Indem es einen Unterschied macht. Die Reihenfolge ist eines der wenigen Dinge, die nicht egal sind, antworte Geheimbeirat Steinhauer plötzlich eisig.
Ihr Geheimnisse gehen uns auf den Keks, sagten die Prinzen.
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gregor-samsung · 3 months
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" Ogni autore ci arriva carico di osservazioni, di opinioni, di passioni, di interpretazioni, che l'hanno modificato partendo da esperienze, abilità e conoscenze tecniche diverse: talora straniere affatto alla nostra storia. È impossibile estrarlo da questo impasto che lo ha attorniato e che cresce. Bisogna rassegnarsi a guardare i templi di Paestum nella loro nudità fatta dai secoli di abbandono, di piogge, di sole, di nebbie che li hanno prima privati delle loro coloriture originarie, e poi, a poco alla volta, in un processo irreversibile, li hanno lasciati mutilati in una nudità che avrebbe fatto piangere i loro autori. Così è dei classici di molte letterature. E non possiamo molto obiettare alla nostra mancanza di obiettività. Essi, come noi, hanno vissuto, e come noi hanno cambiato di peso, di colore, di grazie, di forza con il passar sopra di tutti noi degli anni. Possiamo ancora parlare con loro. Ma non dimenticatevi che la loro loquela non era quella d'un tempo. Credete che Dante parlasse come un professore d'oggi, e il suo accento toscano fosse quello del sindaco di Firenze? Più grave ancora: come si può recuperare oggi il valore d'una frase di Farinata degli Uberti, quando il sentimento della famiglia, della patria, della città, è tanto cambiato? "
Giuseppe Prezzolini, Storia tascabile della letteratura italiana; prima edizione: Milano, Pan, 1976.
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