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#mammiferi
ortopriamo · 1 year
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Pecora con agnellino.
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netmassimo · 1 year
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Un articolo pubblicato sulla rivista "Scientific Reports" descrive quello che sembra a tutti gli effetti uno scontro in cui un mammifero della specie Repenomamus robustus ha attaccato un dinosauro della specie Psittacosaurus lujiatunensis. Un team di ricercatori ha esaminato fossili scoperti nell'odierna Cina risalenti a circa 125 milioni di anni fa, nel periodo Giurassico, che offrono le prime prove di un mammifero che dava la caccia a un dinosauro. I due animali impegnati in una lotta mortale rimasero invischiati in una colata di un fango vulcanico analogo a quello chiamato in gergo lahar lasciando la testimonianza di quella lotta.
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kommunic8 · 1 year
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Finalmente un altro motivo per perdere tempo su internet: descrivete il vostro sogno e l'intelligenza artificiale lo trasforma in un video animato. Il link ve lo scrivo in fondo alla pagina. (hey! visto che ci siete perché non lasciate un messaggio?) TRASCRIZIONE [Eng translation below] I sogni sono una cosa stranissima. Quando li stai sognando sono vividi, è come se fossi lì in mezzo, anche appena ti svegli poi sono così impressi nella nostra mente che sì, si pensa che non si dimenticheranno mai. Però passano 10 minuti e già non ti ricordi più cos'hai sognato, magari c'è ancora la sensazione del sogno, però non ti ricordi più i dettagli. Buone notizie per voi, perché adesso c'è un sito che ricostruisce per noi i sogni che gli descriviamo. Naturalmente è basato sull'intelligenza artificiale, non si può parlare di niente oggi senza metterci in mezzo l'intelligenza artificiale, però questa è una cosa carina, ci ho provato. Il sito si chiama The Dreamkeeper e vi metto il link nelle note del programma. È molto semplice: voi entrate nel sito e c'è uno spazio dove potete descrivere il sogno, iniziate a scrivere, se scrivete solo qualche frase, poi vi chiede il sito stesso, ma ti ricordi più particolari? Ti ricordi i colori? Ti ricordi l'ambientazione? Poi mandate, c'è un momento di elaborazione dove si crea il video del vostro sogno, l'animazione, perché quelli che ho provato io non erano mai con persone reali, ma erano animati, e mentre aspettate, poi un'altra cosa carina, il sito vi racconta piccole cose che hanno a che fare con i sogni. Non so dove prenda questi fatti, però alcuni corrispondevano alle cose che io già sapevo dei sogni. Ve ne dico giusto un paio che ho preso nota mentre aspettavo che creasse il mio sogno. Allora, anche quando dormiamo il nostro cervello sta sempre in ascolto. È questo ha senso, perché è capitato anche a me, è capitato a tutti, state sognando e a un certo punto nel sogno entra un rumore che è il rumore che viene dalla finestra, solo che il nostro cervello, per proteggerci, per farci continuare a dormire, lo mette dentro nella trama del nostro sogno. Un'altra cosa che ho letto è che se mangiamo piccante avremo dei sogni più vividi. Poi vabbeh, sogniamo quando il nostro cervello è nella fase REM, che significa movimenti rapidi degli occhi, e questo avviene ogni 90 minuti. Poi un'altra cosa che non sapevo è che delfini e balene sono gli unici mammiferi che non sognano. Mi dispiace per loro. Comunque andate a dare un'occhiata a questo sito perché divertente, tra l'altro potete vedere anche i sogni che fanno gli altri. Se avete mezz'ora di tempo da perdere, non sapete come sprecare mezz'ora della vostra vita su internet, ecco, vi ho dato un ulteriore motivo per procrastinare e non fare le cose che invece dovreste fare. TRANSLATION Dreams are the strangest thing. When you are dreaming them they are vivid, it is as if you are there in the middle, even as soon as you wake up they are so imprinted in our mind that yes, you think they will never be forgotten. However, 10 minutes pass and you already don't remember what you dreamed, maybe there is still the feeling of the dream, however, you don't remember the details anymore. Good news for you, because now there is a website that reconstructs for us the dreams we describe to it. Of course it's based on artificial intelligence, you can't talk about anything today without putting artificial intelligence in the middle, but this is a nice thing, I tried. The site is called The Dreamkeeper and I will put the link in the program notes. It is very simple: you enter the site and there is a space where you can describe the dream, you start writing, if you only write a few sentences, the site itself asks you, but do you remember more details? Do you remember the colors? Do you remember the setting? Then you send, there is a processing time where you create the video of your dream, the animation, because the ones I tried were never with real people, but they were animated, and while you wait, then another nice thing, the site tells you little things that have to do with dreams. I don't know where it gets these facts, however, some of them corresponded to the things I already knew about dreams. I'll tell you just a couple that I took note of while waiting for it to create my dream. So, even when we sleep, our brain is always listening. That's what makes sense, because it happened to me too, it happened to everybody, you're dreaming and at some point in the dream a noise comes into the dream, which is the noise coming from the window, only our brain, to protect us, to keep us asleep, puts it in in the plot of our dream. Another thing I read is that if we eat spicy we will have more vivid dreams. Then, going on, we dream when our brain is in REM phase, which means rapid eye movements, and this happens every 90 minutes. Then another thing I didn't know is that dolphins and whales are the only mammals that don't dream. I feel sorry for them. Anyway, go take a look at this site because it's fun, among other things you can also see the dreams that others have. If you have half an hour to waste, don't know how to waste half an hour of your life on the internet, here, I have given you yet another reason to procrastinate and not do the things you should be doing instead. LINK The Dreamkeeper dove l'intelligenza artificiale crea un video basandosi sulla descrizione dei vostri sogni. https://thedreamkeeper.co/
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sardies · 1 year
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Progetto Pelagos, un santuario per la protezione dei mammiferi marini
Il 22 giugno a Sassari il 2° Incontro Internazionale dei Comuni Firmatari della Carta di Partenariato Continue reading Untitled
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megachirottera · 1 year
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La narrazione sull'allarme dell'influenza aviaria si intensifica
L’H5N1, o influenza aviaria, non solo sta decimando gli allevamenti di pollame e gli uccelli selvatici negli Stati Uniti, ma sta colpendo anche mammiferi, come orsi, puzzole e foche. Source: April 03, 2023; Analysis by Dr. Joseph Mercola [>Fact Checked<] (more…) “”
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scienza-magia · 2 years
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Maggiore vigilanza da parte dell'Oms sull'influenza aviaria
Influenza aviaria H5N1, il virus è mutato: si può trasmettere da uomo a uomo, morta una bimba di 11 anni. Gli scienziati sul campo che hanno effettuato la scoperta hanno affermato che la situazione «deve essere trattata con la massima attenzione». Un ceppo di influenza aviaria H5N1, che ha provocato la morte di una studentessa in Cambogia si è evoluto per infettare meglio le cellule umane. Il caso, secondo gli esperti, rappresenta un segnale preoccupante. Gli scienziati sul campo che hanno effettuato la scoperta hanno affermato che la situazione «deve essere trattata con la massima attenzione». Secondo le loro rilevazioni ci sarebbero «alcune indicazioni» che dimostrerebbero come il virus abbia già «attraversato» un essere umano e raccolto le nuove mutazioni prima di infettare la ragazza. Influenza aviaria H5N1, i casi nell'uomo
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«Le autorità cambogiane ci hanno informato di 2 casi confermati di influenza aviaria H5N1, entrambi membri della stessa famiglia. Uno dei casi è la bambina di 11 anni», che «purtroppo è morta» nei giorni scorsi. Si tratta della prima vittima accertata. «Siamo in stretto contatto con le autorità del Paese per capire di più sull'epidemia. Le indagini sul campo sono in corso. La situazione globale dell'H5N1 è preoccupante data l'ampia diffusione del virus negli uccelli in tutto il mondo e le crescenti segnalazioni di casi nei mammiferi, compreso l'uomo». A sottolinearlo è stata Sylvie Briand, direttrice della Preparazione e prevenzione di epidemie e pandemie dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), in un incontro stampa avvenuto lo scorso 24 febbraio. «L'influenza H5N1 è una grave malattia respiratoria, con una serie di sintomi osservati da lievi a fatali. Il tasso di mortalità tra i casi segnalati con infezione da H5N1 nel corso degli anni è superiore al 50%», ha ricordato Briand, spiegando che «l'Oms prende sul serio il rischio di questo virus e sollecita una maggiore vigilanza da parte di tutti i Paesi». Read the full article
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manuelbazar369world · 5 months
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falcemartello · 6 days
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Il catastrofismo climatico smentisce persino la scienza tradizionale (capitoli tecnici dell’IPCC AR5/6).
Così come la cultura dei diritti estremi dei trans sfida persino la biologia di base del sesso binario dei mammiferi.
L'ideologia scaccia sempre la scienza.
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kon-igi · 7 months
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MAI MANGIARE INSETTI?
Mi viene chiesto di commentare il seguente post, che io riporto solo per iscritto senza rebloggare, perché a fare brainshaming si va sempre poco lontano.
MAI mangiare insetti. Neanche per divertimento….! Gli insetti contengono chitina che non può essere elaborata dal nostro intestino. Ma la chitina è un polisaccaride molto gustoso per cancro, parassiti, muffa e quasi tutto ciò che provoca malattie. Chitin fa parte del suo edificio. Contengono anche steroidi metamorfici e soprattutto ekdisterone. Questo non è cibo per "mammiferi". Solo gli uccelli possono lavorare in sicurezza il cibo per insetti Il sistema digerente degli uccelli è molto diverso dal nostro. Inoltre, gli insetti contengono una grande quantità di metalli pesanti e sono letteralmente una calamita per i pesticidi. ✏️ Pavel Štástka
Procediamo per punti.
La chitina è sì un polisaccaride ma, appunto, non digeribile... quindi è da considerarsi alla stregua delle fibre, così tanto importanti per la salubrità delle notre funzioni intestinali.
Inoltre costituisce la matrice della struttura cellulare dei funghi e nessuno mi sembra che abbia mai rotto il cazzo avuto da ridire... per concludere molti studi suggeriscono addirittura un effetto positivo sul microbiota [X]
Ah... e su 100g di farina di grillo ce ne sono solo 5 grammi, comunque, quando quella dei funghi può arrivare fino al 20%
'polisaccaride molto gustoso per cancro, parassiti, muffa' non vuol dire nulla... quasi ogni cosa è 'gustosa' per qualsiasi essere vivente e scommetto che muffe, batteri e pure le cellule cancerose alla chitina preferirebbero il saccarosio ... lo zucchero da cucina, insomma.
'steroidi metamorfici' e 'ekdisterone' sono termini che fanno davvero molta paura, peccato che l'ecdisterone lo puoi trovare su Amazon come integratore alimentare e sebbene non tutti siano d'accordo su una sua reale efficacia, l'EFSA ne ha permesso la commercializzazione perché praticamente innocuo.
Sui metalli pesanti e pesticidi mi viene da chiedermi se Pavel Štástka abbia mai visto cosa spargono su frutta e verdure o cosa diano agli animali da macello.
A proposito di Pavel Štástka, su internet non ho trovato chi sia e di cosa si occupi (speriamo non sia un medico o un biologo, visti gli strafalcioni) ma in compenso digitando il suo nome insieme a 'chitin' compare il messaggio di cui sopra in un numero di lingue troppo alto e imbarazzante per il sottoscritto :(
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historicalbookimages · 8 months
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🦘 Enumerazione dei mammiferi /. Genova: Tip. del R. Istituto Sordo-Muti, 1881.
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naturalistadibordo · 4 months
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Anche i dinosauri si erano insediati ovunque ( terra, acqua, aria) e occupavano ogni spazio con grande ingombro, relegando i mammiferi alla vita nascosta e notturna ( poveri, piccoli topastri ). Poi la maggioranza è collassata e l’opposizione ha prevalso. Piccola storia scientifica a lieto fine. (Non ce l’ho coi dinosauri, tengo a precisare)
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donaruz · 1 year
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A tutte le mamme escono gli artigli che siano mammiferi, uccelli, rettili o anfibi.
gpb
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warcrimesimulator · 8 months
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La vita degli animali descrizione generale del regno animale di A. E. Brehm Mammiferi (1872)
Sable (Martes zibellina)
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firewalker · 7 months
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Così, giusto per far andare di traverso il boccone a qualcuno
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curiositasmundi · 1 year
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Circa dieci anni fa qualcuno si è inventato un modo nuovo di potare gli alberi. L’idea era semplice se paragonata ai metodi tradizionali: si trattava di tagliare i rami  sotto la biforcazione. Dal momento che però, a lavoro finito, ciò che restava era qualcosa di simile a un attaccapanni, l’inventore del nuovo sistema ha creduto di dover conservare su ogni ramo potato un singolo rametto, con tanto di foglie, poche dita sotto il taglio. Continuava comunque ad avere l’aria di un attaccapanni; l’albero era irrimediabilmente perduto.         Quell’anno, e negli anni successivi, molti alberi potati, nei giardini privati e pubblici, non hanno superato la primavera. Avevano troppe poche foglie. Ovviamente. Un fatto evidente a chiunque che si è ripetuto per centinaia e migliaia di alberi, non solo per un anno, ma fino a oggi, tra le proteste dei soliti ambientalisti e nello stupore di gente che la mattina usciva di casa con la macchina sporca di guano d’uccello (sono troppi, bisogna sfoltire) e poi rientrava a pranzo credendo di aver sbagliato via. Nel giro di una stagione, gli alberi potati troppo venivano sostituiti con giovani alberelli muniti di cartellino. Il cartellino era vuoto, e non indicava né la specie né l’impresa che lo aveva piantato.      Quello che mi ha colpito in questa faccenda è che tutto è avvenuto come se ‘altri’ ne fossero responsabili. Non importa che in quei giorni un titolo di giornale recitasse: COMINCIATI I RICORSI PER LE POTATURE. Non ho letto l’articolo, e forse si trattava di una metafora sui tagli alle pensioni. Il punto è che qualcuno ha fatto, e tutti hanno lasciato fare. Ma sono certo che nessuno con un filo di buonsenso se la sia bevuta. Avevano potato a quel modo anche pini e abeti. Era la prima volta che vedevo potare pini e abeti. E il risultato è a dirpoco surreale. Nessuno che abbia un filo di intelligenza lo farebbe, nessuno che abbia un filo di intelligenza lo farebbe fare ai  suoi alberi. Eppure...      Per anni ho considerato quelle immagini di alberi potati come il mio limite a comprendere certe cose. Era come trovarsi di fronte a una sfinge. Potevi stare ore a cercare la risposta giusta ma perdevi il tuo tempo, e l’albero era sempre là mentre tu non avevi uno straccio di idea per alleviare quell’impressione di non-senso. Non bastava pensare che fosse tutta una strategia delle imprese del verde. Un po’ come chi fa le lampadine che si bruciano dopo un certo tempo (sennò chi le compra più?): i vivaisti fanno crepare con potature vertiginose un certo numero di alberi e poi li rimpiazzano, perché un albero dura troppo, così ci si inventa la sua manutenzione, la sua morte, la sua resurrezione.      No. Non basta pensare a cose del genere, perché se anche fosse (e non è improbabile), il vero mistero siamo noi, che ci muoviamo solo se ci toccano il nostro, e molto spesso non ci muoviamo neanche così. Noi, da un lato abituati a delegare tutto, dal potere al potare, e dall’altro semplicemente pigri, lasciamo che idiozie palesi si consumino sotto il nostro naso, con un talento speciale per l’indignazione da poltrona e giornale.      Solo in questi giorni, senza nessun evento eccezionale, mi sono fatto una ragione della potatura degli alberi. Il punto è che è esattamente il genere di cose che fa l’uomo. Più intelligente degli altri mammiferi superiori, ha battuto i suoi antagonisti biologici quando era ancora un australopiteco. Tutto andava ancora bene alla fine del Paleolitico, ma con il Neolitico ha imparato a immagazzinare cibo e da allora non ha mai smesso di crescere di numero. La potatura è allora un sistema drastico per eliminare e fare spazio a una nuova produzione: sono in troppi, gli facciamo fare la guerra, li aiutiamo a ricostruire, con i guadagni della guerra e della ricostruzione mandiamo in scuole eccellenti i nostri figli. E le sfumature sono molte: le risorse sono limitate? Immagazziniamole. Una petroliera naufraga e inquina la costa della Bretagna? Multiamo la multinazionale. Dobbiamo tagliarci le unghie? Amputiamo la mano all’altezza del gomito. La mano non ricresce? Montiamo un laboratorio per la ricerca in protesi umane. Basterebbe solo un po’ meno di tutto e qualche attenzione in più. Ma il taglio è una cosa rapida, e dopo si vedrà
Da: Geoanarchia. Appunti di resistenza ecologica - di Matteo Meschiari. (©  2017 Armillaria)
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scienza-magia · 2 years
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Popolazione mondiale può superare i 10 miliardi di persone
Quante persone può sopportare il pianeta Terra? Mentre la popolazione mondiale continua ad aumentare, le risorse diminuiscono e le preoccupazioni crescono. Il dibattito sull'effettiva capacità della Terra di sopportare l'umanità risale a centinaia di anni fa e una domanda rimane: quante persone sono troppe? Gli esseri umani sono i mammiferi più popolosi del pianeta. In un paio di mesi si stima che raggiungeremo la cifra sbalorditiva di 8 miliardi di abitanti. Ma non è necessario essere un genio per rendersi conto che questa crescita demografica significa che le risorse globali essenziali come acqua pulita, terra fertile, foreste e cibo stanno diventando sempre più scarse. Quindi fino a che punto il nostro pianeta sarà realisticamente in grado di resistere agli umani? Non è la prima volta che si pone questa domanda, hanno persino inventato il termine "capacità di carico", come analogia della quantità di carico che una nave potrebbe contenere, per definire la dimensione massima della popolazione che un ambiente può sostenere indefinitamente. Uno dei primi calcoli fu quello di Antoni van Leeuwenhoek, nel 1679. Lo scienziato e inventore del microscopio predisse che la Terra avrebbe potuto ospitare fino a 13,4 miliardi di persone. I limiti naturali includono la carenza di cibo e gli ambienti inospitali. Le scelte umane includono le interazioni tra economia e cultura, come il modo in cui produciamo e consumiamo beni, nonché i tassi di natalità, l'aspettativa di vita media e le migrazioni.
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La popolazione mondiale raggiungerà il picco alla fine di questo secolo. Ma con l'avanzare della conoscenza del nostro pianeta e della sua interazione con la società, le stime cambiano costantemente. Secondo Joel E. Cohen, capo del Rockefeller University Populations Laboratory, i risultati vanno da un miliardo a più di mille miliardi di persone, poiché dipende dai cambiamenti ambientali, dall'etica, dalla politica e dai limiti naturali e umani. "La dispersione nelle stime di quante persone la Terra può supportare aumenta nel tempo", il che significa che c'è poco consenso su quanti Homo sapiens può supportare il nostro pianeta. Aumento della popolazione mondiale Circa 300.000 anni fa, la popolazione di Homo sapiens era piccola, tra le 100 e le 10.000 persone. All'inizio c'erano così poche persone che ci vollero circa 35.000 anni perché la popolazione umana raddoppiasse di dimensioni. Dopo l'invenzione dell'agricoltura, tra 15.000 e 10.000 anni fa, c'erano tra 1 e 10 milioni di individui. In quel momento la popolazione umana tardò 1.500 anni per raddoppiare. Nel XVI secolo, il tempo necessario al raddoppio della popolazione si ridusse a 300 anni. E all'inizio del XIX secolo ci sono voluti solo 130 anni. Dal 1930 al 1974 la popolazione della Terra è raddoppiata ancora, in soli 44 anni. Ma si prevede che la popolazione umana continuerà a crescere a questo ritmo o c'è un limite? Crescita infinita? La crescita della popolazione mondiale ha raggiunto il picco negli anni '60 e da allora è rallentata. Nel 1950, il tasso medio di natalità era di 5,05 figli per donna, secondo la Divisione Popolazione delle Nazioni Unite. Nel 2020 era sceso a 2,44 bambini. Secondo Max Roser, direttore dell'Oxford Program Martin on Global Development nel Regno Unito, le persone consumano risorse in modo diverso e disuguale nel mondo. I paesi ad alto reddito, dove le donne hanno un maggiore accesso all'istruzione e alla pianificazione familiare, tendono ad avere tassi di natalità più bassi e famiglie più piccole rispetto ai paesi a basso e medio reddito. Un americano tipo della classe media consuma 3,3 volte il livello di sussistenza di cibo e quasi 250 volte il livello di sussistenza di acqua pulita. Quindi, se tutti sulla Terra vivessero come un americano della classe media, il pianeta potrebbe avere una capacità di carico di circa 2 miliardi di persone. Tuttavia, se le persone consumassero solo ciò di cui hanno veramente bisogno, la Terra potrebbe sostenere una cifra molto più alta. In questo momento, il consenso scientifico è che la popolazione mondiale raggiungerà il picco verso la fine di questo secolo. Inoltre, si prevede che la popolazione mondiale raggiungerà i 10,4 miliardi di persone negli anni 2080 e rimarrà stabile fino al 2100, secondo la Divisione della popolazione delle Nazioni Unite. Ma la realtà è che più i demografi guardano al futuro, più le loro previsioni diventano speculative e incerte. Read the full article
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