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#materica
spaziogisy · 8 months
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pauline-nunez · 2 years
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Susan Howe, Il n’y a pas assez de feuilles, trad. Antoine Cazé, Paris, Ypsilon éditeur, 2021 »
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changegamescom · 9 months
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Basement Walk Out Idea for a small, contemporary basement with a walk-out porcelain tile floor and beige walls, a regular fireplace, and a tile fireplace
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uselessidea · 1 year
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Useless Idea: www.uselessidea.it
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marcogiovenale · 2 years
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30 luglio: tributo a piero simondo
cliccare per ingrandire L’INTRAMONTABILE SEGNO DI PIERO Tributo a Piero SimondoSpazio Simondo – a Cosio d’Arrosciasabato 30 luglio 2022, ore 17:30
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klimt7 · 1 year
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La conoscenza è materica
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la-scigghiu · 5 months
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Perché la poesia che amo sta dalle parti dei calzini: scalda, accompagna, colora aiuta ad andare lontano è con il corpo è materica, si sporca, ha odori è fatta di fili che si intrecciano e compaiono e scompaiono gli uni sotto e sopra gli altri, fra trama e ordito ha a che fare con ciò che a volte si perde, è nascosto, un po’ misterioso...
.🦋.
🔸A. Racca
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susieporta · 3 months
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Fante di Bastoni.
"La Materia si prepara al crollo dell'Illusione".
Inizia un nuovo viaggio.
Per molti, non per tutti.
Zaino in spalla dunque. Ci sarà un cammino impegnativo da compiere. Colmo di nuovi panorami e straordinari incontri.
Le chiusure degli ultimi mesi sono state faticose. A tratti davvero spaccanti.
Avevamo ampiamente preparato il terreno. Ma dovevamo affrontare il nostro scoglio più profondo: l'attaccamento al nostro Falso Sè.
Dovevamo rompere l'illusione del nostro antico ruolo e ripeterlo nella Materia in più trance, per essere pronti al rilascio finale.
Così è stato.
Abbiamo rivisto le relazioni del Passato, costruite intorno alle nostre ferite e ai nostri vuoti d'amore.
Abbiamo controllato pervasivamente l'Altro, sognando che fosse diverso, che avrebbe colmato le nostre mancanze, che si sarebbe immolato per la causa del nostro rapporto.
E l'Altro ci ha regalato ambivalenza, evitamento, fuga e rifiuto.
Abbiamo costruito castelli di idealizzazione e menzogna, conditi da giustificazioni e speranze.
La Verità ci faceva soffrire.
Eravamo in preda a sanguinolente Ferite, che non facevano altro che attrarre ulteriori lame fendenti.
Il bagno di realtà ci ha permesso di affrontare le emozioni sottese a questo movimento disfunzionale: ci siamo ritrovati faccia a faccia con i nostri mostri interiori.
Non di rado conditi da un buon contorno di dipendenza affettiva.
A tratti è stato insostenibile.
Ma siamo qua. All'ingresso del Nuovo. Con le braccia spalancate e il cuore vibrante.
In attesa che crolli tutto ciò che ancora nella Materia ci lega al Passato. Senza più addolorarci, senza più opporre alcuna resistenza.
Crollerà.
Nella Materia tutto il "conosciuto" sta per crollare.
Perché non è più sostenuto da alcun aggancio emotivo.
Non ci serve più.
E quando smettiamo di fornire energia ad un'illusione, essa si dissolve, portando con sé anche la manifestazione materica che la sosteneva.
Dopo il "dentro", ora tocca al "fuori" trasformarsi.
Vedremo concludersi tutto ciò che si agganciava tenacemente alle nostre Ferite irrisolte: professioni, abitazioni, relazioni, luoghi.
Ci vorrà qualche mese per passare dalla fine interiore al cambiamento di struttura nella Materia.
Se qualcosa si salverà, sarà solo perché saldamente ancorato alle basi del Nuovo. E dunque sano.
Non ne faremo un dramma stavolta.
Interiormente c'è già stata la parola Fine a chiudere questo passaggio.
Assisteremo con relativo distacco a ciò che verrà spazzato via.
Poiché saremo già ampiamente impegnati a costruire altrove la nostra versione più bella e splendente, circondati da relazioni appaganti e sincere, consapevoli del nostro vero valore, entusiaste di sperimentarsi insieme a noi nella co-creazione di un Mondo Nuovo.
Buon lunedì. Sarà una settimana di grandi sorprese e riconoscimenti. Si viaggia più leggeri d'ora in poi. E meno "drammatici".
Mirtilla Esmeralda
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Da: SGUARDI SULL’ARTE LIBRO SECONDO - di Gianpiero Menniti 
IL DISAGIO DEL NON-FINITO
L'opera d'arte non è sempre espressione di un frammento di storia. Spesso gli artisti vedono segni nascosti ai più e intuiscono quei passaggi d'epoca che annunciano percorsi accidentati, fasi di decadenza, rotture traumatiche nei fragili equilibri delle società. Così, raccontano il disfacimento coi soli mezzi che possiedono: la tela e la materia da plasmare. Le pennellate acquistano consistenza materica nel tracciare figure che oscillano tra corporeità e dissoluzione.  Lo scalpello sbozza senza cesellare.  Ecco comparire il non-finito come espressione di un interiore, profondo disagio. Come rivelazione brutale.  Come grido soffocato.  Come descrizione violenta. Come appello disperato.  Come trasfigurazione del reale nell’astratto di forme che si dissolvono. Descrivendo una parabola che in realtà è molto più affollata, mi sovvengono alcuni esempi. Il primo fu Donatello, che comprese prima d'altri le albe incompiute dell'Umanesimo.  Poi fu l'amarezza per una visione distorta del potere spirituale ad attingere Michelangelo.  Tiziano intuì il dramma dell'Europa incendiata da conflitti sanguinosi tra le nascenti nazioni.  Rembrandt sentiva la fine del secolo d'oro olandese nello sfilacciarsi dei valori originari.  Goya avvertì lo smarrimento di fronte agli effetti di lungo periodo delle rivoluzioni di fine Settecento.  Fino a culminare con il '900 di Francis Bacon.
- Donatello (1386-1466): “Pulpito della Passione, Sepoltura” (1456-1466)
- Michelangelo Buonarroti (1475-1564): “I Prigioni”: lo schiavo giovane; lo schiavo che si desta; lo schiavo barbuto; Atlante (1519-1534)
- Tiziano (1488-1576): “Il supplizio di Marsia” (1570-76); “Pietà” (1576)
- Rembrandt (1606-1669): “La congiura di Giulio Civile” (1661-62)
- Francisco Goya (1746-1828): “Saturno che divora uno dei suoi figli (1821-23)
- Francis Bacon (1909-92): “Studio dal ritratto di Innocenzo X di Velasquéz” (1953)
- In copertina: Maria Casalanguida, "Bottiglie e cubetto", 1975, collezione privata
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persodouble-m · 10 months
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È stato inaugurato oggi il progetto "Arte in Vigna" a Ca' del Bosco , sul sito potete andare a vedere i totem degli studenti di Accademia di Belle Arti SantaGiulia selezionati, trai quali il progetto "Sinestesia" realizzato da me ed Evelyn (@xyzver1 ).
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Il progetto "Sinestesia" si basa sulla realizzazione di un doppio intervento che ha una presenza sia digitale che fisica e materica, infatti si compone di un video realizzato tramite la manipolazione di alcune clip (audio e video) realizzate in location ed una lastra di zinco 100x70 incisa tramite la tecnica della fotoincisione. La lastra mostra un trittico verticale che riporta un dettaglio delle foglie di vite e gli acini d'uva come soggetto principale.
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La scelta dello zinco è dettata dalla sua capacità riflettente che permette al paesaggio circostante e allo spettatore di trovarsi riflesso e riportato al centro dell'opera stessa.
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Ps: per i più curiosi trovate anche la mappa con tutte le posizioni dei totem per poterli andare a vedere di persona e approfittarne per una passeggiata nel fantastico paesaggio della #Franciacorta.
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co-arch · 1 year
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RFZ / Madonna di Campiglio
Progetto di ristrutturazione di un appartamento in un edificio degli anni ’70 vicino a Campo Carlo Magno a Madonna di Campiglio. Il progetto parte dalla ridefinizione degli spazi interni ricollocando i servizi e dando una nuova configurazione agli spazi della zona giorno. Dove prima si trovava la cucina a vista, l’idea è stata quella di creare un nuovo volume nella zona giorno, che contenesse i servizi, il nuovo bagno e un angolo cottura separato dal soggiorno ma che contemporaneamente desse ordine e ridefinisse la zona giorno. Il nuovo volume è rivestito in legno lamellare di larice con finitura naturale per rendere visibili le venature calde del legno, scandito da listelli verticali della stessa essenza. La sfida è stata quella di ripensare le classiche “perline” da montagna mantenendo il materiale ma rivedendone la tecnologia e la finitura. La zona giorno è ora delimitata dal nuovo cubo di legno servizi e dalla parete vetrata con vista sulle dolomiti del Brenta. L’uso di materiali naturali sia per il pavimento che per gli arredi su misura riscalda l’ambiente e lo rende accogliente e montano allo stesso tempo. La zona pranzo è caratterizzata dal disegno lineare di una nuova panca su misura che si accosta al tavolo e alle sedie esistenti, in stile tirolese. Sono stati ridisegnati anche i copricaloriferi in larice con fori rotondi CNC. Il corridoio è scandito dagli stessi listelli verticali, presenti sulle pareti della zona giorno, posizionati equidistanti, per dare ritmo alle pareti intonacate bianche e sono intervallati da piccoli appendini in legno di larice. Le pareti intonacate hanno una finitura materica in intonaco d’argilla per contribuire col legno al ritmo di luci e ombre. I faretti e le placche sono nere opache per enfatizzare il nuovo intervento e per creare un contrasto col legno di larice. Le maniglie IKI sono un prodotte DND anche loro scelte in nero opaco. Il corridoio porta alla zona notte: due camere doppie e un bagno, la nuova divisione dello spazio permette di avere una camera con bagno all’interno. Un’apertura quadrata con vetro flutes multirighe verso dalla camera dà luce naturale al bagno esistente, prima cieco. Per i rivestimenti dei bagni è stato usato Cosmo di 41zero42 un brand nuovo che fa ricerca sui materiali coinvolgendo i designer, uscito quest’anno nel 2021, nei colori cotto e grigio verde, dato che col suo puntinato ricorda i fiocchi di neve. Per i pavimenti di tutta la casa abbiamo scelto il larice di Fiemme 3000, materiale certificato bio a tutti gli effetti, l’azienda descrive così l’effetto benefico del materiale all’interno dello spazio: Per garantire in casa lo stesso habitat del bosco, le emissioni rilasciate dai pavimenti, sono le stesse che si ritrovano in una foresta incontaminata e, proprio come queste, agiscono in maniera benefica sulla salute delle persone. Basti pensare che si trovano l’olio essenziale di cirmolo e di abete rosso che da soli emettono nell’aria l’Alfa-Pinene, sostanza terapeutica per eccellenza, tipica dell’aria di montagna. Arredi / Furnishing CUCINA SU MISURA in LEGNO DI CIRMOLO Boiserie, armadi e pareti in legno su disegno di co.arch studio Maniglie IKI di DND design by Alessandro Stabile e Mario Scairato Luci / Lights Wall lamp TEN by FARO Barcellona Faretto da soffitto nero opaco Flos Kap80 Paralume cilindro Alpi Ganzaie by La Corallina Paralume ventola a parete Alpi Lagoria by La Corallina Paralume ventola a parete Alpi Misurina by La Corallina Architetti co.arch studio / Giulia Urciuoli e Andrea Pezzoli https://www.coarchstudio.it/ https://www.instagram.com/co.arch.studio/ Photos by Riccardo Giancola https://www.instagram.com/riccardo_giancola/ Molto felici di essere sulla homepage gi DnD Hangles https://www.dndhandles.it/projects/rio-falze-campiglio/
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uselessidea · 1 year
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Useless Idea: www.uselessidea.it
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thebeautycove · 1 year
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AEDES DE VENUSTAS - PELARGONIUM - Eau de Parfum - Feelings are scented beyond time and space… . Cercare il dettaglio infinitesimale.Forse desiderabile, al limite dell’impossibile. Come Goethe, io amo colui che desidera l’impossibile. Quanto può essere affascinante prestare naso e sensi ad una fragranza che è colma di immagini e commozione, che punta dritto alla memoria e fa rimbalzare nitido il ricordo? Eccomi qui, oggi come ieri, affascinata dalla pittura del Secolo d’oro fiammingo, persa nell’opulenza floreale di nature morte vivissime, dentro luminosi bouquet a tre dimensioni, creati per essere toccati, fiori che allungano steli e corolle verso lo sguardo, farfalle che sembrano prendere il volo, oggetti posati distrattamente che potresti rubare… (le opere di Ruysch e van Aelst? ne parlo qui).  È ancora e sempre pura luce ai miei occhi, è non voler smettere di godere sine die di tanta bellezza, di circondarsi di infinita magia, lì nella natura, che seppur immobile, muove ogni corda dell’anima. Al desiderio di impossibile tiene testa questa fragranza capolavoro di Aedes de Venustas, Pelargonium, il cui fascino è manifesto, in quella sua fatale complessità creativa al limite dell’indecifrabilità. Il geranio, nota che domina la composizione, viene ritratto in un chiaroscuro olfattivo tra eleganza barocca e texture materica più contemporanea. Le sue foglie di velluto, sbriciolate con dovizia, emanano un accordo verde speziato balsamico che conquista il primo piano sulle nuance nostalgiche di iris e legno di cedro. Dal fondo scuro emergono solenni resine e legni preziosi, sentori terrosi vegetali, vetiver, legno di guaiaco, salvia sclarea, muschio, accentati dalla piccantezza di cardamomo e pepe, illuminati dal fascio radente del bergamotto.Sublime nell’evoluzione la velatura incensata dell’elemi, che cela un calore dolciastro sognante e il chiarore brumoso dei muschi che tutto eleva e ammanta di mistero. E così è il sentirsi accolto nello spazio senza tempo dell’arte, della natura, essere, partecipare, godere di tanta ineluttabile bellezza.
Creata da Nathalie Feisthauer. Eau de Parfum 100 ml. Online qui
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©thebeautycove   @igbeautycove
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leonardoglauso · 3 months
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Limited edition printed on Etsy ↓
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fashionbooksmilano · 1 year
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Roberto Floreani
Scritti di Bruno Bandini, Danilo Eccher e Antonio Busolo Cerin
Electa, Milano 1994, 104 pagine, brossura, 23x27 cm, Italiano/Inglese, ISBN 978-8843549467
euro 15,00
email if you want to buy :[email protected]
Catalogo di mostra, Como, Pinacoteca Civica Palazzo Volpi, 2 giugno - 4 settembre 1994 e Ravenna, Pinacoteca Civica Santa Maria delle Croci, 17 settembre - 9 ottobre 1994.
Roberto Floreani (Venezia, 1956), artista, scrittore e performer, inizia l’attività pittorica nel 1981, dopo la laurea presso l’Università di Padova.
Dal 1985, ha tenuto più di ottanta mostre personali, di cui oltre venti in spazi museali, in Italia e all’Estero, tra cui quelle alle Gallerie Civiche di Como e Ravenna e al Muzejski Prostor di Zagabria (’94-95); alla Galleria del Credito Valtellinese-Le Stelline di Milano (’99); ai Musei di Stato di San Marino (2001); al Museo Revoltella di Trieste (2003); a Palazzo Ducale (Mn), al Kunstverein di Aschaffenburg, allo Städtisches Museum di Gelsenkirchen e alla Mestna Galerija di Lubiana (2007-2008); al Museo MaGa di Gallarate (2011); al Centro Internazionale di Palazzo Te (Mn, 2013); al Palazzo della Gran Guardia (Vr, 2014); ai Musei Civici di Padova, nel 2017. Nel 2004 partecipa alla XIV Quadriennale di Roma e nel 2009 rappresenta l’Italia alla LIII Biennale di Venezia, nell’omonimo Padiglione. La sua ricerca parte da una personalissima elaborazione della materia, che si organizza poi nell’ordine geometrico dei Concentrici, divenuti la sua cifra espressiva più riconoscibile, fin dal 2003, realizzando una combinazione tra la temperatura materica dell’Informale e il rigore geometrico dell’Astrazione. 
15/11/22
orders to:     [email protected]
ordini a:        [email protected]
twitter:         @fashionbooksmi
instagram:   fashionbooksmilano, designbooksmilano tumblr:          fashionbooksmilano, designbooksmilano
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livrosnaoedicoes · 2 years
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FORA DE COLECÇÃO Shuffle
poemas:  Helder Moura Pereira imagens:  António Correia, Daniela Gomes, Flávio Andrade, Graça Pinto Basto, João Concha, Lourdes Sendas, Luis Manuel Gaspar, Mário Rui Araújo, Noé Sendas, Ricardo Marques, Rui Olivença, Ruth Rosengarten, Teresa Ferrand e Tiago Manuel ISBN:  978-989-53492-5-8 n.º de páginas:  86  tiragem:  161 exemplares edição numerada (miolo) e carimbada (capa) miolo impresso em offset e caixa em Materica Clay  edição/tiragem única:  Outubro, 2022 PVP  30,00 euros | poesia / imagem / livro-objecto |
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