Tumgik
#napoli architettura
wandering-italy · 23 days
Text
Tumblr media
Frozen fountain at Museo e Real Bosco di Capodimonte.
Naples
Jan. 2017
24 notes · View notes
howamidrivinginlimbo · 4 months
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
The Royal Palace of Caserta
24 notes · View notes
aki1975 · 7 months
Text
Tumblr media
Napoli - Francesco Laurana - Maschio Angioino - Arco trionfale - 1479
Fondata dai Greci di Cuma, i sovrani che nei secoli si sono susseguiti sul trono di Napoli sono stati:
i Normanni:
- Ruggero I d’Altavilla conquistò la Sicilia nel 1091;
- Ruggero II (1130 - 1154): fu il primo re di una Sicilia multietnica e multireligiosa avendo accorpato in un unico regno tutti i possedimenti normanni nell’Italia Meridionale conquistando Napoli nel 1137;
- Guglielmo I (1154 - 1166)
- Guglielmo II (1166 - 1189): eresse il Duomo di Monreale;
- Tancredi (1189 - 1194)
- Guglielmo III (1194)
- Costanza d’Altavilla (1194 - 1197)
gli Svevi:
- Federico II (1198 - 1250) Stupor Mundi: a Napoli istituì l’università nel 1224;
- Corrado (1250 - 1254): dovette confrontarsi con il potere del fratellastro Manfredi;
- Corradino (1254 - 1258): fu sconfitto nella battaglia di Tagliacozzo e fatto imprigionare a Castel dell’Ovo e decapitare da Carlo d’Angiò nella piazza del mercato a Napoli, poi sepolto nella vicina Chiesa del Carmine. La dinastia degli Svevi scomparve con la morte di Manfredi nel 1266.
gli Angioini:
- Carlo I (1266 - 1285): fratello di Luigi IX il Re Santo, Conte d’Anjou, ricevette in vassallaggio la Sicilia e Napoli dal Papa che difese dagli Hohenstaufen. Edificò il Maschio Angioino, con uno stile che richiama il castello di Avignone, nel 1282;
- Carlo II (1285 - 1309): dovette rinunciare al trono di Sicilia dopo la rivolta dei Vespri Siciliani nel 1302;
- Roberto I (1309 - 1343): figlio di Maria d’Ungheria sepolta nella Chiesa di Donnaregina, fu apprezzato da Petrarca e amante della cultura e delle lettere;
- Giovanna I (1343 - 1382): fu fatta assassinare dal ramo di Durazzo degli angioini e le succedette
- Carlo (1382 - 1386)
- Ladislao (1386 - 1414)
- Giovanna II (1414 - 1435)
- Renato I (1435 - 1442)
gli Aragonesi:
- Alfonso I d’Aragona (1442 - 1458): sconfisse Renato d’Angiò e unì il tono di Napoli a quello di Sicilia e ai possedimenti della Sardegna e della Spagna occidentale. Combattè contro Milano e Genova e dotò il Maschio Angioino dell’attuale arco di trionfo;
- Ferdinando I detto Ferrante (1458 - 1494): all’inizio del suo regno dovette fronteggiare la rivolta angioina e successivamente sedò la rivolta dei baroni e si alleò con gli Sforza contro il re di Francia Carlo VIII d’Angiò. Del suo tempo la Chiesa del Gesù Nuovo;
- Alfonso II: sposò Ippolita Maria Sforza, ma dovette abdicare a causa della calata di Carlo VIII;
- Ferrandino (1494 - 1496)
- Federico I (1496 - 1503) durante il cui regno vi fu la conquista e poi la cacciata di Luigi XII re di Francia;
- Ferdinando III (1504 - 1516) dopo il quale il Regno di Napoli fu incluso in quello di Spagna prima sotto la casata degli Asburgo (con la breve parentesi della Repubblica di Masaniello fra il 1647 e il 1648) poi sotto quella dei Borbone (1700 - 1713) ed ancora sotto quella degli Asburgo d’Austria (1713 - 1734).
i Borboni:
- Carlo I (1734 - 1759): già Duca di Parma, conquistò e riunificò il Regno delle Due Sicilie anche grazie alla madre Elisabetta Farnese, seconda moglie del re di Spagna, che da Madrid influenzò la prima parte del suo regno. Riformò con Bernardo Tanucci l’amministrazione, promosse la musica (fondò il Teatro di San Carlo nella patria di Paisiello e Pergolesi), l’arte (promosse la ceramica di Capodimonte, fece costruire al Vanvitelli la reggia di Caserta del 1751 e quella che oggi è Piazza Dante oltre alla Reggia di Capodimonte dove installò la collezione Farnese) e sostenne gli scavi a Pompei ed Ercolano che iniziarono nel 1738);
- Ferdinando (1759 - 1799 e 1816 - 1825): sposò una figlia di Maria Teresa d’Austria, Maria Carolina che lo allontanò dall’influenza spagnola di Bernardo Tanucci, promosse la Marina Militare (nel 1787 fu fondata la Nunziatella), ma dovette subire una rivoluzione filo-francese (Eleonora Fonseca Pimentel, Mario Pagano, …) nel 1799 contrastata dal Cardinale Ruffo e da Fra Diavolo e la conquista napoleonica che insediò Giuseppe Bonaparte dal 1806 al 1808 e Gioacchino Murat dal 1808 al 1815 prima di diventare, con il Congresso di Vienna, Re delle Due Sicilie ed essere sepolto al Monastero di Santa Chiara;
- Francesco (1825 - 1830)
- Ferdinando II (1830 - 1859): fondò la prima ferrovia d’Italia (1839), ma fu reazionario e soprannominato il Re Bomba per come represse i moti rivoluzionari del 1848 a Messina;
- Francesco II (1859 - 1861): era figlio di Ferdinando II e di Maria Cristina di Savoia e sposò la sorella di Sissi, Maria Sofia di Baviera.
Con l’Unità, Napoli confluì nel Regno d’Italia: ecco perché la statua di Vittorio Emanuele II è presente a Palazzo Reale.
6 notes · View notes
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
7 notes · View notes
aitan · 1 year
Text
Tumblr media
Napoli, metropolitana, dettaglio.
Foto di Giorgio Galano
9 notes · View notes
inntervalsgaia · 2 years
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media
È stata la mano di Dio - Paolo Sorrentino
3 notes · View notes
nelloesposito · 1 year
Photo
Tumblr media
0 notes
lospeakerscorner · 1 year
Text
Elle getting Greener
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
fabiopariante · 2 years
Photo
Tumblr media
Meteo Università #Napoli . #metropolitan #architettura #architecture #vesuvio #like4like #stazionidellarte #blue #sea #campania #divinacommedia #metrouniversità #metropolitananapoli #artstation #instafollow #instamood #landscape #lines #naples #followme #italy #dante #museumweek #lightblue #views #azul #sky #azzurro #square (presso Naples, Italy) https://www.instagram.com/p/Cop3vPPort4/?igshid=NGJjMDIxMWI=
1 note · View note
carmenvicinanza · 2 years
Text
Lea Vergine. L’arte dilania
https://www.unadonnalgiorno.it/larte-dilania-lea-vergine/
Tumblr media
L’arte dilania. Mette allo scoperto tutti i traumi, consci e inconsci, ravviva tutto il dolore di sé. Ma il dolore non è sempre una cosa nefasta, è anche una cosa che apre il cervello e fa capire.
Lea Vergine, critica d’arte e curatrice, ha pubblicato vari saggi sull’arte contemporanea. Eloquio arguto e grande personalità, ha dato una scossa al panorama artistico culturale italiano dominato da una visione patriarcale.
Nata a Napoli il 5 marzo 1936 col nome di Lea Buoncristiano, ha lasciato presto la facoltà di Filosofia per collaborare con varie testate locali.
Da giovanissima aveva sposato Adamo Vergine, di cui ha mantenuto il cognome, anche dopo la separazione.
Nel 1959 ha pubblicato il suo primo articolo di critica d’arte per la rivista d’avanguardia I 4 Soli ed è entrata a contatto con tutti gli intellettuali e artisti dell’epoca, contribuendo a creare un collegamento decisivo tra l’arte contemporanea italiana e quella francese.
Mentre era ancora sposata, ha conosciuto il designer Enzo Mari e intrapreso una relazione amorosa durata fino all’ultimo giorno della sua vita. Erano andati subito a vivere insieme a Napoli, accusati entrambi di concubinaggio vennero costretti a lasciare la città e a trasferirsi a Milano, nel 1966, dove, solo dopo l’approvazione della legge sul divorzio poterono sposarsi, nel 1978.
Nel 1963 ha scritto il suo primo libro, Undici pittori napoletani di oggi.
In quegli anni ha organizzato mostre rimaste nella storia, come la personale di Lucio Fontana, Concetti spaziali, che, in un’impostazione ancora profondamente maschilista della società, le valse l’accusa di perversione sessuale per aver parlato dei suoi “buchi”.
Protagonista del dibattito culturale, ha tenuto conferenze e incontri con personaggi del mondo della cultura come Giulio Carlo Argan, Umberto Eco e Gillo Dorfles, occupandosi di avanguardia culturale a livello internazionale.
Ha lavorato come critica d’arte per Radio3, innescando un dibattito sulle nuove tendenze del contemporaneo nell’ambito di arte, architettura e design.
A Milano la sua attività si è consolidata tramite collaborazioni più assidue con testate di settore e quotidiani nazionali.
Fondamentale il suo contributo alla Body Art, è stata una delle prime studiose a occuparsene pubblicando, nel 1974, il libro scandalo Il corpo come linguaggio, che teorizzava le forme di espressione artistica che mettevano al centro la corporeità, l’azione autolesionista e l’esperienza dell’espiazione del dolore. L’arte che aveva visto le prime manifestazioni negli anni ’50, viene descritta come emotiva e liberatoria, le cui azioni sono scariche di emotività volte a sovvertire una scala di strutture e valori tipicamente occidentali. Sui suoi saggi si sono formate intere generazioni di studenti.
Si è occupata del linguaggio erotico e amoroso relativo all’arte e, nel 1975, ha scritto il testo introduttivo per una cartella di opere grafiche realizzate da nove artiste italiane la cui vendita serviva a raccogliere fondi per la neonata Libreria delle Donne.
Lea Vergine ne sottolineava il valore politico: che la guerra sia ancora aperta, che la rivolta continui, che una strategia rivoluzionaria femminista sia ancora oggi un obiettivo da mettere a punto, lo prova anche questa cartella che vede un gruppo di artiste compiere un gesto politico di solidarietà nei riguardi del movimento.
Mentre collaborava con quotidiani come Il Manifesto e Il Corriere della Sera, ha scritto libri come Attraverso l’arte. Pratica politica. Pagare il ’68 e Dall’informale alla Body art. Dieci voci dell’arte contemporanea 1960/1970.
Ha organizzato mostre che hanno fatto epoca, come L’altra metà dell’Avanguardia, una pietra miliare per storia dell’arte e tematiche di genere.
Nel 1985 ha curato, al Padiglione d’arte contemporanea di Milano, la mostra Partitions/Opere multimedia 1984-85 di Gina Pane, che considerava la protagonista assoluta della body art.
Nel 1990 è stata commissaria per la Biennale di Venezia.
Nel 1997, al MART di Trento e Rovereto, ha inaugurato Trash. Quando i rifiuti diventano arte, sull’impiego del rifiuto, tradotto con il termine inglese “trash”, nell’ambito di architettura, arte, cinema, danza e musica.
Nel 2007 ha concepito la mostra D’ombra per il Palazzo delle Papesse di Pisa e il MAN di Nuoro, in cui ha raccolto le opere di quaranta artisti che si erano occupati del tema dell’ombra, di esperienze al limite tra mondo fisico e mondo magico, o tali da evidenziare la parte segreta di persone e oggetti.
Sempre al MART, nel 2013 c’è stata la mostra Un altro tempo. Tra Decadentismo e Modern style.
La produzione editoriale di Lea Vergine è stata raccolta in antologie come Parole sull’arte, che compendia alcuni suoi saggi, presentazioni in catalogo, articoli, recensioni e interviste pubblicati dal 1965 al 2007; Ininterrotti transiti, che raccoglie i suoi scritti dal 1987 al 2000 e La vita, forse l’arte, che riunisce la sua produzione dal 2000 al 2013.
Ha collaborato con tutte le più importanti testate giornalistiche, quotidiani e riviste di settore, di cultura e società.
L’Accademia di Belle Arti di Brera le ha conferito, nel 2013, il Diploma Accademico Honoris Causa in Comunicazione e Didattica dell’arte e il titolo di Accademica d’Italia.
Il 20 ottobre 2020, si è spenta a causa delle complicazioni dovute al COVID-19, il giorno dopo la ripartita dell’amato compagno della sua vita, il designer Enzo Mari.
Nel 2021, al Palazzo Reale di Milano è stata inaugurata la mostra Corpus Domini. Dal corpo glorioso alle rovine dell’anima, nata in collaborazione con Francesca Alfano Miglietti. La prima sala dell’esposizione è stata dedicata alla sua memoria e alla sua ricerca sulla Body art, tramite materiali d’archivio, cataloghi e video.
3 notes · View notes
wandering-italy · 2 months
Text
Tumblr media
Museo Civico Gaetano Filangieri, a cool small museum featuring a rich guy's random collection.
Naples
March 2024
Check out my latest visit to Naples:
2 notes · View notes
enkeynetwork · 14 days
Link
0 notes
thrifty9876 · 2 months
Text
Guida le Icone Italiane: con il Servizio di Noleggio Auto Thrifty a Cagliari
Scopri le Meraviglie di Cagliari e non solo
Parti per un'avventura italiana memorabile con i principali servizi di noleggio auto di Thrifty a Cagliari. I nostri veicoli affidabili e convenienti sono perfetti per esplorare la ricca storia, i paesaggi mozzafiato e la vivace cultura che l'Italia ha da offrire. Dalle affollate strade di Cagliari alla bellezza paesaggistica della Sardegna e oltre, lascia che Thrifty sia la tua porta d'accesso per un viaggio indimenticabile.
Svela il ricco patrimonio di Cagliari
Cagliari, l'affascinante capoluogo della Sardegna, è una città ricca di tesori storici e culturali. Inizia la tua esplorazione nel cuore della città, nel quartiere Castello. Questo antico quartiere, arroccato in cima a una collina, offre viste panoramiche su Cagliari e ospita l'imponente Cattedrale di Cagliari e la Torre dell'Elefante, una torre medievale dalla straordinaria architettura.
Una visita all’Anfiteatro Romano di Cagliari, una meraviglia archeologica, offre uno sguardo sull’antico passato della città. Passeggia nel vivace quartiere di Marina, dove edifici colorati e mercati vivaci creano un'atmosfera pittoresca. Da non perdere la Spiaggia del Poetto, una lunga distesa di sabbia dorata perfetta per rilassarsi o fare una nuotata rinfrescante nel Mar Mediterraneo.
Tumblr media
Viaggio verso i tesori nascosti della Sardegna
Con la tua auto a noleggio Thrifty, la bellezza della Sardegna è a portata di mano. Dirigiti a nord verso l'incantevole città di Alghero, nota per la sua eredità catalana e l'incantevole centro storico. Passeggia per le sue stradine, gusta la cucina locale e visita la vicina Grotta di Nettuno, una splendida grotta marina accessibile in barca o tramite una scalinata panoramica.
Più a est, esplora la Costa Smeralda, un lussuoso tratto di costa rinomato per le sue spiagge incontaminate e le acque cristalline. Città come Porto Cervo e Porto Rotondo offrono negozi esclusivi, ristoranti raffinati e viste mozzafiato sul mare. Altamente raccomandato è anche un viaggio verso l'Arcipelago della Maddalena, un gruppo di splendide isole con alcune delle spiagge più belle del Mediterraneo.
Scopri i luoghi iconici dell'Italia
Oltre la Sardegna, i servizi di noleggio auto di Thrifty aprono le porte ai monumenti più iconici dell'Italia. Dirigiti a Roma, dove la storia prende vita con il Colosseo, il Foro Romano e la Città del Vaticano. Esplora Firenze, la culla del Rinascimento, e ammira i capolavori della Galleria degli Uffizi e dello splendido Duomo di Firenze.
Avventurati tra le dolci colline toscane per scoprire borghi affascinanti come San Gimignano, famoso per le sue torri medievali e i paesaggi pittoreschi. Prosegui verso la regione delle Cinque Terre, dove cinque villaggi colorati arroccati sulle scogliere offrono viste mozzafiato sul Mediterraneo e deliziose escursioni costiere.
Nel sud Italia, Napoli attende con il suo ricco patrimonio culinario. Assapora l'autentica pizza napoletana ed esplora il centro storico prima di dirigerti verso la Costiera Amalfitana. Questa splendida costa, con città come Positano e Amalfi, offre viste spettacolari e un rifugio rilassante in riva al mare.
Tumblr media
Scegli Thrifty per il tuo viaggio in Italia?
Noi di Thrifty ci impegniamo a fornire servizi di noleggio auto a Cagliari che migliorino la tua esperienza di viaggio. La nostra flotta ben tenuta garantisce una guida fluida e confortevole, sia che tu stia esplorando le vivaci strade di Cagliari o intraprendendo un viaggio panoramico attraverso l'Italia.
Prenota oggi stesso il tuo noleggio auto Thrifty
Pronto a partire per la tua avventura italiana? Prenotare con Thrifty è semplice e conveniente. Visita il nostro sito web per sfogliare la nostra gamma di veicoli e selezionare l'auto perfetta per il tuo viaggio. Con le nostre tariffe competitive e un servizio clienti eccezionale, il tuo viaggio attraverso l'Italia sarà piacevole e memorabile.
0 notes
Text
Tumblr media Tumblr media Tumblr media Tumblr media
5 notes · View notes
cinquecolonnemagazine · 2 months
Text
Caserta: arte, storia e natura
Caserta, capoluogo della provincia omonima in Campania, è una città ricca di fascino e storia che vanta un patrimonio artistico, culturale e paesaggistico di inestimabile valore. Situata ai piedi del Monte Partenio, Caserta si propone come meta ideale per un soggiorno all'insegna della scoperta e della meraviglia. Un tuffo nella storia Le origini di Caserta risalgono all'epoca medioevale, quando era un piccolo borgo fortificato. Nel XVIII secolo, la città conobbe un periodo di grande splendore grazie all'intervento del re Carlo III di Borbone, che commissionò la costruzione della Reggia, un capolavoro di architettura barocca che rappresenta ancora oggi il simbolo della città. La Reggia, con i suoi sontuosi appartamenti reali, i giardini incantevoli e il magnifico parco, è Patrimonio dell'Umanità UNESCO e merita una visita approfondita. Tra arte e cultura Oltre alla Reggia, Caserta offre ai visitatori un ricco panorama di musei, monumenti e luoghi di interesse culturale. Tra questi, il Museo Campano, che custodisce una vasta collezione di reperti archeologici provenienti da tutta la Campania, e la Biblioteca Palatina, con i suoi preziosi manoscritti e volumi antichi. Da non perdere anche il Teatro San Carlo, uno dei più antichi teatri d'opera d'Europa, e il Duomo di Caserta, con la sua facciata barocca e le opere d'arte conservate all'interno. Natura incontaminata di Caserta Caserta è circondata da un ambiente naturale di grande bellezza. Il Parco Nazionale del Partenio (che si estende tra Avellino, Napoli e Caserta), con i suoi sentieri escursionistici e le sue vette panoramiche, offre agli amanti del trekking e della natura un vero paradiso. L'Oasi di San Silvestro, invece, è un'area protetta dove è possibile ammirare diverse specie animali, tra cui daini, cinghiali e lupi. Tradizioni e sapori La gastronomia casertana è ricca di sapori e profumi autentici. Tra i prodotti tipici più rinomati troviamo la mozzarella di bufala campana DOP, prodotta nella vicina Piana del Sele, e la Casatella di Trentola-Roccamonfina DOP, un formaggio dal sapore delicato e dalla consistenza cremosa. Da non perdere anche i vini DOCG della provincia di Caserta, come il Caserta DOCG e il Sannio DOCG, e i dolci tipici, come i pasticcini di San Martino e la pastiera di Caserta. Caserta oltre la città La provincia di Caserta offre ai visitatori anche un itinerario ricco di borghi pittoreschi e siti archeologici di grande interesse. Tra i borghi da non perdere troviamo Aversa, con il suo centro storico medievale e il Duomo normanno, e Teano, famosa per la battaglia che segnò la fine del regno borbonico. Gli amanti dell'archeologia, invece, potranno immergersi nella storia visitando i siti di Capua antica, una delle città più importanti dell'antica Roma, e di Santa Maria Capua Vetere, con il suo anfiteatro secondo solo al Colosseo per grandezza. Un luogo da vivere Caserta è una città che sa conquistare i suoi visitatori con il suo fascino discreto, la sua atmosfera accogliente e la sua ricca offerta di bellezze naturali, storia, cultura e tradizioni. Che siate amanti dell'arte, della natura, della gastronomia o semplicemente alla ricerca di un luogo dove trascorrere un soggiorno rilassante, Caserta ha qualcosa da offrire a tutti. Foto di alex1965 da Pixabay Read the full article
0 notes
tifatait · 3 months
Text
Napoli dal Novecento al futuro. Architettura, design e urbanistica - Benedetto Gravagnuolo | www.luccasapiens.it
View On WordPress
0 notes