Tumgik
#ogni volta è così Emma
legoshawer · 5 months
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Sei tu che mi hai insegnato a giocare a chi è più forte.
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shashashina · 10 months
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I don't hate you
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Questa storia parla di Tom Kaulitz, membro della band Tokio Hotel, li ho conosciuti recentemente, come molti della mia età credo, lo trovo davvero carino e divertente e dato che avevo un'idea per una storia l'ho messa in pratica. In questa storia Tom ha circa 20/21 anni, è ambientata nel 2010/11. Spero davvero che la mia storia vi piaccia, vi ricordo che l'inglese non è la mia lingua madre e che sto usando il traduttore, se ci sono errori fatemelo sapere così posso migliorare la storia.
Attenzione:
In questa storia ci sono piccole dosi di accenni a: alcol, sesso, bullismo e violenza, se non vi piace il genere non leggete e non criticate.
Riepilogo:
Tu e Tom non siete mai andati d'accordo, vi siete conosciuti da piccoli ed è stato odio a prima vista, tante cose sono cambiate nel tempo, tante, tranne il tuo odio per lui, o forse è cambiato anche questo?
Conteggio parole: 3.735
Io e i gemelli Kaulitz ci conosciamo da molti anni, da quando io e Bill abbiamo partecipato al programma Star Search nel 2003 e io mi sono classificato terzo. Ho sempre provato affetto per Bill, di Tom si potrebbe dire il contrario, con lui ho sempre avuto un rapporto di odio reciproco, non siamo mai andati d'accordo e abbiamo iniziato a litigare dal primo incontro, con Bill ci provava per risolvere le cose in modo pacifico. Sono passati anni dalla prima volta che ho conosciuto le gemelle e molte cose sono cambiate, tranne i continui battibecchi tra me e Tom, sono la cantante di un gruppo composto da me e altre tre ragazze, siamo i Blue Sky, abbiamo abbiamo fatto diverse tournée in tutta Europa e abbiamo collaborato con altri gruppi musicali. Adesso io e il mio gruppo siamo nel backstage del palco e tra meno di 10 minuti ci esibiremo, c'è così tanta gente e non avrei mai pensato che saremmo riusciti ad avere così tanto successo, mi batte forte il cuore, sono emozionato e spaventato all'idea Allo stesso tempo, non credo che mi abituerò mai all'idea di poter cantare le mie canzoni davanti ad un pubblico così vasto e di essere in tournée in giro per il mondo. Entriamo in scena, corriamo sul palco e il pubblico è estasiato, inizio a cantare e come sempre quando sono sul palco con i miei amici e i membri del gruppo entriamo in un mondo tutto nostro, dove l'unica cosa che conta è dare il massimo, trasmettere la nostra passione e la nostra determinazione. Sono trascorse circa due ore dall'inizio del concerto e siamo davvero stanchi ma felici di essere riusciti a dare il massimo anche oggi. Siamo all'ultima canzone e presto potremo tornare in albergo a rilassarci, potrò riprendere il film che non sono riuscito a finire ieri sera, Lyra la mia batterista ha deciso che invece di fare guardo "Le pagine della nostra vita" saremmo dovuti andare ad una festa, e lei mi ha praticamente obbligato a farlo... C'era tantissima gente alla festa e alla fine ci siamo divertiti tutti e 4 , Lyra ed Emma erano piuttosto ubriache, mentre Katie e io ci prendevamo cura di entrambe impedendo loro di fare cose stupide. Siamo arrivati ​​a casa verso le 3:00 del mattino e visto che oggi ci siamo svegliati verso le 08:00 del mattino, abbiamo tutti 5 ore di sonno, a quanto pare però diamo il massimo quando dormiamo poco, sta diventando quasi un rito per andare ad una festa la sera prima di un concerto. Il concerto è ormai finito e stiamo salutando i fan, stanno urlando i nostri nomi e dicono che ci amano, che rendiamo migliore la loro vita e questo fa piacere a tutti, andiamo nei camerini per rinfrescarci "Certo che è stato fantastico oggi, non credi?" Emma dice emozionata "Sì lo era, ma lo dici ad ogni concerto" Katie risponde con un'aria molto stanca "Certo che lo dico ad ogni concerto, ogni concerto che abbiamo fatto è stato fantastico, adoro lavorare con voi ragazze" Dice Emma avvolgendoci in un abbraccio. Entriamo nei camerini e prima di tutto vado a sciacquarmi la faccia, asciugandomi il sudore e il trucco, poi torno all'altro "Ehi ragazze, che ne dite di mangiare pizza stasera?" Suggerisco "Pizza? Ci sto". Lyra alza la mano ed Emma e Katie seguono l'esempio. Bene allora pizza sia, ci avviamo verso la macchina che ci ha accompagnato al concerto e ritorniamo in albergo, le prime a lavarsi sono Lyra e Katie, poi tocca a me. Guado sotto l'acqua calda, la sensazione è paradisiaca, l'acqua lava via non solo lo sporco ma anche i pensieri e lo stress, adoro stare in tournée, ma è faticoso e stressante. Inizio a canticchiare qualche canzone a caso, esco dalla doccia e mi metto il pigiama, mi asciugo i capelli, esco dal bagno e mi dirigo velocemente verso il mio letto e il mio computer per finire il film, vedo Emma che mi guarda con un sorrisetto la faccia "Da quanto tempo ti piace cantare le canzoni dei Tokio Hotel?" "Scusate? Di cosa state parlando?" Emma si avvicina a me e mi mostra il suo cellulare, a quanto pare mi ha filmato mentre canticchiavo sotto la doccia, solo che non mi ero accorto che fosse andata in bagno e non mi ero nemmeno accorto che stavo canticchiando le canzoni dei Tokio Hotel, non lo so. non so perché ma mi sento in imbarazzo, Emma invece ride forte vedendo come sto diventando rossa "Dimmi, chi dei Tokio Hotel ti piace di più?" chiede Emma, ​​Katie risponde per me "Dai, sappiamo tutti che le piace Tom, litigano sempre ma l'attrazione tra loro si vede da lontano" sbatto "Che dici Katie? Lo sai che lo odio , piuttosto puoi spiegarmi Emma perché diavolo entri in bagno mentre io sono sotto la doccia?" "Perché eri adorabile mentre canticchiavi distrattamente e volevo prenderti un po' in giro" risponde Emma e poi mi lancia un cuscino in faccia e tira fuori la lingua, a volte è così infantile, sia lei che Katie che non fanno altro che prendermi in giro sul mio atteggiamento nei confronti di Tom Kaulitz, ma a volte sembrano dimenticare che l'odio è reciproco e che molte volte è Tom a iniziare una rissa. È davvero insopportabile, l'unica cosa che abbiamo in comune è l'affetto sconfinato per Bill, tante volte ci siamo ritrovati a difenderlo insieme dai bulli che se la prendevano con lui. Ricordo ancora quella volta in cui, a 13 anni, degli idioti iniziarono a prendersela con Bill e Tom e io comprammo pistole ad acqua e le riempimmo di vernice indelebile e spruzzammo su di loro insieme ai loro bei vestiti firmati, poi ci fu un piccolo litigio, ma Tom e io avemmo la meglio meglio così. Mi accorgo solo adesso che Katie e Lyra stanno parlando al telefono con la pizzeria e stanno ordinando delle pizze, meno male che la serata sembra finire come speravo, ovvero in totale relax. Arriva la pizza e ceniamo, tra risate e coca cola, finiamo tutti per andare a dormire presto. Sono sul palco e canto, ma non la mia canzone, una dei Tokio Hotel, ma sono solo io, io e il pubblico, poi sento il pubblico urlare di felicità, i membri della band dei Tokio Hotel entrano sul palco e Tom si avvicina a me, mi abbraccia da dietro e inizia a cantare, non so cosa pensare , cosa diavolo c'è che non va in lui? C'è un vortice di pensieri nella mia testa, ma il più forte di tutti è che voglio ancora stare tra le sue braccia e voglio ancora godermi il suo calore. All'improvviso un suono fortissimo, la sveglia, era tutto un sogno, molto vivido, ho ancora la sensazione del suo corpo attaccato al mio, impresso sulla sua pelle. Mi costringo ad alzarmi dal letto e inizio la giornata. Passa circa un mese dal concerto e dal sogno, dopo quel sogno ne ho fatti altri simili ma ancora non ho capito il perché, Tom non mi piace, non lo sopporto, ma non mi dispiace l'idea di essere tra le sue braccia. Non lo vedo da mesi ormai, loro stanno facendo il loro tour e noi siamo nel nostro, ogni tanto parlo con Bill al telefono e ci aggiorniamo sulle notizie. Stasera c'è una festa a casa di una mia amica e le altre ragazze si stanno già preparando per andare, ma io sono indecisa, alla festa c'è il mio ex e non ci siamo lasciati bene, 8 mesi fa ho scoperto di tradirmi con una ragazza della mia città, e l'ho lasciato subito, stiamo insieme da 1 anno e mezzo, ho sofferto, ma non quanto pensavo... "Dai T/N...hai venire questa volta, sarà divertente, ci saranno un sacco di persone, non solo il tuo stronzo ex, forse puoi trovarti un ragazzo per stasera" "Lyra, davvero non voglio scopare uno sconosciuto stasera , comunque sai che non sono una troia" rispondo un po' seccata, non capisco perché da mesi mi fanno partecipare a feste su feste e vogliono darmi dei ragazzi con cui passare la notte, magari pensano che mi senta solo, in fondo solo che lì sono l'unico del gruppo a non avere una relazione in questo momento, ma non mi interessa molto, alla fine sto bene anche da solo. Ma decido che andare alla festa non è una cattiva idea, alla fine sarà una festa come tante. Mi preparo e mi pettino, indosso il mio vestito preferito, mi trucco e sono pronta, mi unisco agli altri e partiamo per la festa. Siamo arrivati ​​e siamo in piena serata, mi allontano dai miei amici per fare un giro e cercare il ragazzo che ha organizzato la festa per salutarlo, i miei amici vanno senza troppo indugio al tavolo delle bevande e nel frattempo saluta gli altri. Faccio il giro della casa enorme e saluto alcuni amici, un ragazzo mi scontra e quasi mi butta a terra, subito mi prende per la vita per non farmi cadere, ma quando entrambi capiamo con chi abbiamo a che fare, cade io a terra "Ehi imbecille, potevi evitare di buttarmi a terra" "Scusa idiota è che sono rimasto scioccato dalla tua faccia orribile e ho avuto una reazione immediata" "Io orribile? Ma ti capita di usare lo specchio ogni tanto?" "Ho almeno una dozzina di ragazze in questa casa che mi seguono, tu chi hai?" "Ehi Tom, lascia in pace T/N se non lo fai voglio aiutarla a rimettersi in piedi..." Bill appare dal nulla e per fortuna, come al solito, cerca di mediare tra me e Tom ed evitare che scoppi una guerra. Bill mi tende la mano e mi aiuta ad alzarmi, poi Spingo Tom ma non sembra aver funzionato visto che lui non si muove di un centimetro e anzi sorride.Mi accorgo solo adesso che ho davanti a me i due fratelli Kaulitz, che non vedo da mesi e che Non pensavo che ti avrei visto stasera, sorrido emozionata a Bill che apre le braccia e mi invita ad abbracciarlo, cosa che faccio subito. "Bill cavolo, mi sei mancato così tanto ma perché sei qui? Non mi avevi detto che saresti andata a questa festa, non sapevo nemmeno che fossi in città..." un mese, ci stiamo solo prendendo una pausa dal tour, mi sei mancato molto anche per la cronaca" Bill mi stringe ancora più forte prima di lasciarsi andare e sorridermi, con la coda dell'occhio vedo Tom che si allontana e va da una ragazza, sempre lo stesso Tom, non cambia mai. "Dai, hai già salutato gli altri? Gustav e Georg, dove sono?" Chiedo ancora emozionato: "Georg e Gustav erano occupati e non volevano venire alla festa, anch'io ho già salutato l'altro Blue Sky. Vuoi andare a prendere qualcosa da bere?" Bill propone e io accetto volentieri. Prendiamo qualche birra e andiamo in piscina, ci sediamo a un tavolo accanto e iniziamo a parlare del più e del meno. Poi vedo Tom ballare con una ragazza e baciarla e il mio cuore fa un balzo, affonda un po', non capisco perché, Tom è solo Tom, mi viene in mente il litigio precedente in cui diceva che aveva molte ragazze che gli correvano dietro lui dietro, è vero ha sempre avuto tante ragazze pronte a saltargli addosso e prima lo trovavo davvero ridicolo, adesso è solo fastidioso, mi irrita. Mi viene un'idea "Ehi Bill, vado a ballare, vieni con me, dai, ho bisogno di distrarmi" "Distrarti da cosa?" Non rispondo alla domanda ma lo trascino con me a ballare, inizio a muovermi e lascio che la musica porti via la mia mente e il mio corpo. Ho ballato con Bill per circa un quarto d'ora, scherzando insieme come al solito. "S/N, vado in bagno a fumare, vieni con me?" "Bill, lo sai che non posso venire in bagno con te e sai anche che non fumo, resto qui a ballare" "Ok, ci vediamo dopo" dice Bill allontanandosi da me. Sento le mani che mi afferrano la vita, Mi giro e trovo un ragazzo molto simpatico che ha tutta l'intenzione di ballare con me, ecco, anch'io ho intenzione di ballare con qualcuno. Mi giro completamente e mi ritrovo davanti al ragazzo, gli sorrido "Sai che sei bellissimo? Ti ho guardato tutta la sera e mi sembri davvero simpatico e carino" "Mi hai osservato tutta la sera, sai che è un po' inquietante?" Dico scherzando un po' "Beh, non è colpa mia se sei irresistibile" Lui si avvicina ancora di più, mi giro ancora una volta e ricomincio a ballare, le sue mani sui miei fianchi, mi tocca il corpo, non in modo fastidioso, è quasi timido nel farlo. Continuiamo a ballare, parlare, ridere e scherzare per un po' "Vuoi che ti prenda qualcosa da bere? Ho proprio bisogno di bere qualcosa" Lui chiede "Sì ok, per me va bene una birra, grazie" Si gira e lei va a prendere una birra, i miei amici che fino ad ora credevo mancassero quasi mi corrono incontro "Chi è quel bel ragazzo con cui hai ballato fino ad ora?" chiede Emma "si chiama Gabriel ed è davvero bello, ma non solo, è gentile ed educato" "Allora stasera non verrai a casa con noi, vero?" Adesso è Lyra a parlare, con un tono più malizioso del solito "Non lo so, per ora stiamo solo ballando" rispondo senza troppo impegno, passa accanto a noi il ragazzo che ha organizzato la festa "Ehi ciao ragazze, come state?" tu? Speravo che venissi, ti stai divertendo?" "Ciao Henry, stiamo benissimo, grazie per l'invito, ci stiamo divertendo molto. Comunque ti ho cercato ma non sono riuscito a trovarti da nessuna parte, dov'eri?" dico cercando di capire perché non l'ho trovato anche se l'ho cercato ovunque "ero con Michelle, è lei che lo fa, se capite cosa intendo, comunque adesso vi lascio con qualche ospite per intrattenere" Henry risponde e se ne va velocemente, sembrava proprio qualcuno che avesse appena finito di fare sesso. I miei amici mi prendono per il braccio e mi indicano una direzione, mi giro e vedo Gabriel che sta tornando con la birra "Bene, andiamo, divertiti e usa le protezioni" Katie mi dà un bacio e scompaiono tutti e tre così come erano apparsi cioè molto rapidamente. "Erano tuoi amici?" Gabriel guarda nella direzione dove sono scomparsi i miei amici e sorride "Sì, scusa è che a volte sembrano delle ragazzine" mi porge la birra e ne bevo un sorso. Sento una voce familiare e quasi soffoco per la sorpresa "S/N ciao, come stai?" Il mio ex si avvicina e mi abbraccia come se non mi avesse mai spezzato il cuore, mi ritraggo scioccata e lo guardo stupita, è accompagnato dalla ragazza con cui mi ha tradito, le parole non escono dalla mia bocca, eppure io sapeva che era qui da qualche parte, solo che fino ad ora non avevo fatto i conti con il fatto che prima o poi lo avrei rivisto... Un braccio mi cinge le spalle "Ciao stronzo, è un dolore enorme vederti, per me e per chiunque altro" , hai mai pensato di cambiare non so città? O meglio ancora continente?" Tom ha un sorriso stampato in faccia che fa quasi paura, si vede che è molto irritato, è venuto in mio soccorso, gli sono grato, non so come reagire in situazioni come questa. "Ehi Tom, non sapevo che avessi avuto una relazione con T/N, hai preso i miei avanzi?" Adesso è il mio ex che ha un sorriso stampato in faccia, uno di quei sorrisi soddisfatti, ammetto che le sue parole mi hanno ferito, mi ha chiamato avanzo, qualcosa di scartato. Tom è sempre stato un ragazzo molto impulsivo e crescendo non è cambiato, dà un pugno in faccia alla mia ex "Non osare mai più definire T/N così, è chiaro? E non avvicinarti più a lei" "Tom sembra quasi dare un altro pugno al mio ex, lo fermo in tempo, gli afferro la mano e lo trascino via scusandosi con Gabriel e gli altri accanto a noi, in tanti aiutano il povero sfortunato che ha avuto la sfortuna di innervosire Tom . Lo porto fuori "Ehi, non avevo bisogno di dargli un pugno" dico, anche se in realtà sono grato di averlo fatto "Senti, è uno stronzo e non può permettersi di chiamarti come vuole, aveva bisogno di un lezione" "Ok, sì, grazie, grazie per avermi difeso" Siamo faccia a faccia, mi sono tornati in mente quei sogni che avevo tutti, all'improvviso mi sento in imbarazzo a stargli così vicino e faccio qualche passo indietro, il problema è che proprio dietro ho una piscina e ci cado dentro, l'acqua dolce mi sveglia completamente ed esco dall'acqua per prendere aria, sento Tom ridere forte è addirittura piegato in due dalle risate, mentre io sono ancora abbastanza frastornato da tutto quello che è successo finora "Ehi imbecille, vuoi aiutarmi o no?" dico avvicinandomi al bordo "Sei un tale idiota, come hai fatto a non accorgerti che la piscina era dietro di te?" Lui mi offre la mano e mi aiuta ad uscire dall'acqua, ora mi ritrovo davanti a lui bagnato fradicio, il mio vestito lascia intravedere la biancheria intima e mi si è attaccata alla pelle diventando tesa, Tom se ne accorge, smette di ridere e lei mi lancia uno sguardo attento dalla testa ai piedi "Non pensavo che stare accanto a me ti rendesse così nervoso da cadere in una piscina..." Ha un sorriso beffardo sulle labbra e si avvicina pericolosamente, questa volta Resto fermo, non voglio dargliela vinta. E poi "Etcì, etcì" starnutisco un paio di volte e mi viene freddo, Tom si toglie la felpa e me la porge, per fortuna ha una maglietta sotto, sarebbe stato strano "Ecco, sennò ti ammali , Ed è meglio che ti togli quei vestiti bagnati" Afferro la felpa e la osservo per qualche secondo, poi lo appoggio su un tavolo accanto a loro e mi giro per togliermi il vestito bagnato, sento gli occhi di Tom sul mio corpo "Ti piace quello che vedi?" chiedo con tono sarcastico "se ti giri potrei vedere di più" "Oh no, proprio non ci penso, stasera hai già visto tante ragazze prostrarsi ai tuoi piedi e io non sarò sicuramente tra queste" " Prendo la sua felpa e me la metto, è così grande che copre esattamente quanto il mio vestito "Grazie per la felpa Tom" Mi giro e lo trovo a pochi passi da me, ha un aspetto che non avevo mai visto visto prima "Sei geloso?" Tom chiede all'improvviso "Geloso di te? E perché dovrei" "Non lo so, ma lo sono, ogni volta che ti vedo parlare con un altro ragazzo mi dà fastidio, quel ragazzo con cui ti strusciavi prima, beh, volevo prenderlo a pugni anche lui" Era geloso? Veramente? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Io non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia eppure non sembra o mi sbaglio?" "Io...non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è bello che tu non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e io bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, ci metto dentro tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che negli anni si era accumulata tra noi esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si aggrovigliano, le sue mani scendono e lui mi tocca il sedere, mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. Ci stacchiamo dal bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere dentro di me un sorriso sincero. "Sei bellissima, sii mia" non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere sua "Va bene, ma se sono tua, sarai mia, questo include anche il fatto che ora sei vietato alle ragazze" "Se ho te, cosa mi importa degli altri?" "Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. stasera hai già visto tante ragazze prostrarsi ai tuoi piedi e io di certo non sarò tra queste" Prendo la sua felpa e me la indosso, è così grande che copre esattamente quanto il mio vestito "Grazie per la felpa Tom" Mi giro e lo trovo a pochi passi da me, ha uno sguardo mai visto prima "Sei geloso?" chiede Tom all'improvviso "Geloso, di te? E perché dovrei" "Non lo so, ma lo sono, ogni volta che ti vedo parlare con un altro ragazzo mi dà fastidio, quel ragazzo con cui ti strusciavi prima, beh, volevo dargli un pugno anch'io" Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. stasera hai già visto tante ragazze prostrarsi ai tuoi piedi e io di certo non sarò tra queste" Prendo la sua felpa e me la indosso, è così grande che copre esattamente quanto il mio vestito "Grazie per la felpa Tom" Mi giro e lo trovo a pochi passi da me, ha uno sguardo mai visto prima "Sei geloso?" chiede Tom all'improvviso "Geloso, di te? E perché dovrei" "Non lo so, ma lo sono, ogni volta che ti vedo parlare con un altro ragazzo mi dà fastidio, quel ragazzo con cui ti strusciavi prima, beh, volevo dargli un pugno anch'io" Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. Volevo dargli un pugno anch'io." Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. Volevo dargli un pugno anch'io." Era geloso? Davvero? Lui? Di me? Che diritto aveva di essere geloso di me se praticamente scopava ogni ragazza che glielo permetteva? "Come puoi essere geloso di me se praticamente mi odi? E poi perché sei geloso di me se ti scopi tutte le ragazze che ti vengono incontro?" chiedo con tono sorpreso "Non ti odio e non l'ho mai fatto, vero? Sei tu che dici che mi odia e tuttavia non sembra o mi sbaglio?" "Io...io non ti odio" "E poi per la cronaca sto solo con gli altri perché non posso averti, comunque è un bene che non mi odi, almeno posso fare questo" Dice l'ultima parola e mi bacio, sono una sorpresa momentanea, ma ricambio subito, mi inserisco tutti i sentimenti che ho tenuto nascosti negli anni, tutta la tensione che si era accumulata tra noi nel corso degli anni esplode in questo bacio, le sue mani avvolgono le mie, la mia vita, le mie si aggrovigliano tra i suoi capelli, io gemo nel bacio e lui ne approfitta per infilare la sua lingua nella mia bocca, le nostre lingue ballano insieme e si intrecciano, le sue mani scendono e mi tocca il sedere, io mi avvicino a lui godendomi la sensazione dei nostri corpi vicini, è meglio dei miei sogni. il bacio per riprendere fiato, ci guardiamo negli occhi e sento crescere in me un sorriso sincero."Sei bellissima, sii mia" Non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere suo "Va bene, ma se io sono tuo, anche tu sarai mio, compreso anche che adesso per le ragazze non ci sono limiti" "Se ho te, cosa mi importa degli altri? ""Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. ci guardiamo negli occhi e sento crescere dentro di me un sorriso sincero. "Sei bellissima, sii mia" non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere sua "Va bene, ma se sono tua, sarai mia, questo include anche il fatto che ora sei vietato alle ragazze" "Se ho te, cosa mi importa degli altri?" "Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo. ci guardiamo negli occhi e sento crescere dentro di me un sorriso sincero. "Sei bellissima, sii mia" non pensavo che Tom mi avrebbe mai chiesto una cosa del genere, ma sono felice, voglio essere sua "Va bene, ma se sono tua, sarai mia, questo include anche il fatto che ora sei vietato alle ragazze" "Se ho te, cosa mi importa degli altri?" "Ok, allora sarò tuo" Lo avvicino a me e questa volta sono io a baciarlo.
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klimt7 · 3 months
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L'amor che move il sole e l'altre stelle
[ Dante, Paradiso XXIII, v.145 ]
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Perchè dietro questa ragazza
[ Angelina Mango ]
c'è una grande STORIA
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Sanremo 2007
LAURA VALENTE & PINO MANGO
I genitori di Angelina partecipano all'edizione di Sanremo 2007 e cantano il brano "Chissà se nevica"
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Anno 2014, 8 dicembre
Pino Mango durante il concerto a Policoro ( Matera) viene colto da malore e muore.
Poche settimane prima aveva confidato alla moglie Laura: "Cosa c’è di più bello che morire mentre fai musica davanti alla gente, e cioè mentre fai la cosa che ami di più in assoluto ?"
Anno 2019
La moglie di Mango, Laura Valente, ex cantante ed ex voce dei Matia Bazar, rilascia alcune interviste in occasione della pubblicazione del cofanetto con un volume contenente diversi scritti di Pino Mango, e il disco che rende omaggio alla sua intera carriera musicale.
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L'intervista alla madre, Laura Valente [2019]
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Anno 2024
Angelina Mango dopo aver partecipato alla edizione 2022 di "Amici", partecipa al Festival 2024 e trionfa con pieno merito sbaragliando avversari molto più noti e affermati di lei (Annalisa, Loredana Bertè, Mahmood, Emma, Fiorella Mannoia).
Nella serata di venerdì 9 febbraio con una esecuzione da brividi, che ha commosso tante persone sia in tv che nel Teatro Ariston di Sanremo, Angelina tributa un omaggio molto particolare, al padre Pino, eseguendo il suo brano "Rondine", in una versione del tutto inedita e con un nuovo arrangiamento curato da lei stessa e dal fratello maggiore Filippo (1995).
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Ecco, davanti ad una famiglia così, davanti ad un rapporto di questo tipo, davanti a una Storia del genere, le parole, tutte le parole possibili si diradano, rimpiccioliscono e infine scompaiono.
Resta solo un silenzio di ammirazione e commozione.
In ciò che ci è dato scorgere, io stesso, lo ammetto, fatico a trovare le parole.
Solo l'ascolto e il silenzio hanno senso.
Davanti a certi "miracoli'", ci si sente smarriti e disarmati. La commozione sommerge ogni cosa.
Una emozione che mi fa vedere la "magia" che sa trasformare le vite delle persone. Che può illuminarle!
E poi c'è la gratitudine per questa grande emozione che arriva a mostrarci, la trama di luce che attraversa ogni tempo e ogni spazio.
Le altre riflessioni e considerazioni, fatele Voi.
Io mi tengo stretta, questa emozione.
Pino Mango soltanto pochi anni fa cantava un brano: "L'amore è invisibile"...
Io per una volta, sento di doverlo smentire.
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Se siamo attenti, se impariamo a leggere e decodificare la realtà esterna, lo vediamo e lo sentiamo perfettamente, che l'Amore è l'energia, che innerva l'intero Universo.
Pino Mango, Laura, Filippo e Angelina stessa, ci tolgono ogni dubbio e incertezza al riguardo.
No. L'amore non è invisibile.
Lo possiamo annusare, fiutare nel vento e nel tempo, dentro le persone, in tutte le epoche.
Come un profumo di buono e di pulito, come un tepore di primavera, un sapore unico.
La magia che brilla negli occhi di chi è stato toccato da questo prodigio, arriva ovunque. È qualcosa di potente. Arriva a contagiarci e a cambiare, il nostro stesso modo di guardare il mondo.
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dolcementefemmia · 3 months
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E ti credevo quando mi dicevi "sono pazzo di Te"...
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susieporta · 2 months
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𝐓𝐡𝐞 𝐂𝐡𝐢𝐥𝐝𝐫𝐞𝐧 𝐀𝐜𝐭 - 𝐈𝐥 𝐯𝐞𝐫𝐝𝐞𝐭𝐭𝐨. 𝐄 𝐥'𝐚𝐫𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐫𝐞 𝐦𝐞𝐬𝐭𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐢𝐦𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢.
“Tra la sua dignità e la sua vita, ho scelto per la vita”. Questa frase, detta dal pulpito di una Corte inglese, mi risuona ancora nell’animo dopo aver rivisto questo film. Ci sono mestieri impossibili, tra questi probabilmente potremmo annoverare il giudice tutelare (così si chiama da noi), quel giudice che la comunità civile incarica di prendere una decisione a tutela di un minore quando, le normali circostanze non lo permettono, e le conseguenze di una cattiva scelta potrebbero essere tragiche. E’ il caso, affatto infrequente, che tratta il film (ed il bellissimo romanzo da cui è ripreso di Ian McEwan) di un ragazzo ancorché diciassettenne, dunque ancora minore, ammalato di leucemia per cui i medici raccomandano come vitale la trasfusione del sangue ma i genitori, Testimoni di Geova, non vogliono dare l’assenso, in questo influenzando anche il figlio.
Anche il film è molto bello e la protagonista, una magistrale Emma Thompson, ha lo stesso volto, la stessa postura, gli stessi tormenti psichici che mi sono immaginato quando, tempo fa, lessi il romanzo. Uno di quei rari casi in cui il film non sottrae nulla all’opera scritta.
Eppure questo film ogni volta che lo vedo mi emoziona in un modo particolare. Per i profondi ed ineludibili aspetti che tratta nel convocare le funzioni genitoriali (di qualunque essere umano) verso un adolescente. Come spesso capita un ragazzo intelligente, sensibile, affamato di amore e di senso, per quanto disperato. In una parola “adorabile” come dirà tra le lacrime la giudice Emma Thompson.
La storia tratteggia benissimo il profilo del giudice. Una donna integerrima, seria, attenta alla legge ed alle opinioni di tutti. Con un cancellerie a lei devoto, che la stima e la ammira e le piega la toga con una cura quasi sacrale. Per mestiere, occupandomi ovviamente di minori e facendolo da un vertice istituzionale, conosco questo tipo di giudici. Motivati, sensibili, che hanno scelto di occuparsi delle ferite che la società può infliggere anche ad un minore e tentano, ogni giorno, di ridurre almeno il danno.
Eppure questo rimane (non certo il solo) un mestiere impossibile. Come il film mostra è difficile non rimanere impigliati, persino sedotti, dalle richieste o dalla tenacia emotiva di un adolescente. Si deve fare un enorme sforzo interiore tra quello che si potrebbe desiderare, rispetto a quello che potrebbe servire e – persino – danneggiare l’altro. Perché certi adolescenti sanno essere molto convincenti, e ogni essere umano adulto, nel ciclo della sua vita, può trovarsi ad essere più vulnerabile emotivamente di quanto non pensi. Perché la vita dell’adolescente incontra sempre anche la nostra vita nel suo essere e nel suo divenire. Ma l’adulto non può dire in quale condizione si troverà, magari nel suo incontro più difficile. In questo caso una donna in crisi matrimoniale e con un bisogno di maternità forse insoddisfatto.
Ma la complicazione più grande sta nel fatto che, fino in fondo, non puoi sapere mai quale sia la scelta giusta. E qui non mi riferisco solo a quella legale, in parte persino inevitabile, ma a quella che sussegue. Per esempio il non aderire alla richiesta di supporto, di affiliazione, quasi di “adozione” che il ragazzo, oramai diciottenne, fa alla giudice da cui è rimasto folgorato per il tatto, la misura, oltre che il pensiero che ha mostrato verso di lui. Con una scena bellissima dove la integerrima giudice si abbandona, per pochi minuti, nella stanza di ospedale dove era andata a raccogliere il suo parere, a cantare una delicata ballata accompagnata dalla chitarra del ragazzo.
Il film rende il dolore di questa condizione in modo esemplare. Interroga, chi a vario titolo fa mestieri dove la funzione genitoriale è fortemente sollecitata (giudici, psicologi, docenti ecc…), in modo ineludibile. Ci ricorda che siamo in un campo dove non abbiamo “la soluzione”, bensì solo un faticoso approccio artigianale dove possiamo procedere per tentativi ed errori sperando, in ogni caso, che gli errori non siano troppo grandi.
(P.S. lo si può vedere ancora su RaiPlay)
Nicola Artico
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multiverseofseries · 1 month
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Poor Things (Povere creature!): il mostruoso femminile, la fusione di Frankenstein e Barbie
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Povere creature!, film di Yorgos Lanthimos narra la storia di personaggio, interpretato da Emma Stone che ha vinto il suo secondo Oscar per questo ruolo, ovvero la perfetta fusione del mostro di Frankenstein e Barbie. Un viaggio alla scoperta di se stessi attraverso sesso e filosofia.
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I mostri rappresentano spesso le nostre paure più profonde. E un corpo mostruoso lo consideriamo tale perché esce dall'ordinario, dal conforme, o meglio da ciò che la società spinge a pensare sia nella norma. Un corpo mostruoso è fuori controllo. E ancora oggi forse poche cose fanno paura e suscitano scandalo come il corpo delle donne. Ed è proprio quando si parla di corpo femminile che il controllo di cui si parla e al quale è sottoposto, molto spesso, quello degli uomini. Una donna che usa il proprio corpo come vuole è forse il mostro che fa più paura di tutti. C’è da chiedersi se Yorgos Lanthimos e lo sceneggiatore Tony McNamara abbiano letto il saggio Il mostruoso femminile di Jude Ellison Sady Doyle, in cui si parla esattamente di questo, e che analizza le connessioni tra i mostri del cinema e della tradizione popolare. Sicuramente c'è un libro alla base di questo film ovvero quello di Alasdair Gray, che ha lo stesso titolo.
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Povere creature!: Emma Stone in un'immagine
Povere creature! vede Lathimos ed Emma Stone tornare a collaborare dopo La favorita. Il "corpo mostruoso" al centro del film è infatti quello dell’attrice premio oscar. Bella Baxter, questo il nome del personaggio della Stone, è una delle "povere creature" del dott. Godwin Baxter (Willem Dafoe), anatomista, chirurgo e scienziato. A sua volta frutto degli esperimenti del padre, God (così si fa chiamare: in italiano vuol dire "dio") gioca con il corpo di esseri umani e animali, creando ibridi inquietanti.
Bella non fa eccezione: lo scienziato ha infatti trovato il suo corpo senza vita e, scoprendola incinta, ha trapiantato il cervello del feto nel suo cranio di donna adulta. Come vedono il mondo degli occhi totalmente puri e inesperti contenuti in un involucro che ha invece già vissuto e fatto esperienze? 
Il paradosso al centro del film di Lanthimos offre infinite possibilità ma, puntualmente, questa bambina adulta si trova a scontrarsi con un muro: il desiderio degli uomini di controllarla.
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Povere creature!: Willem Dafoe in una scena del film
È molto probabilmente un caso, ma risulta incredibile come Povere creature! abbia moltissimi punti in comune con Barbie di Greta Gerwig. Entrambe Le protagoniste sono delle creazioni, vedono la realtà attraverso occhi ingenui di bambine ma si scontrano con la cruda violenza del mondo reale. Anche se "patriarcato" ormai è una parola che ogni volta che viene pronunciata fa roteare diversi occhi, la utilizzo a mio rischio e pericolo, per entrambe rappresenta l'ostacolo alla propria libertà personale. Sia Bella che Barbie però non si scoraggiano: intraprendono comunque un viaggio alla scoperta di se stesse.
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Povere creature!: una foto dal set
Le similitudini continuano e vanno ancora oltre: i vestiti e i capelli diventano elementi fondamentali della loro personalità. Anche le scenografie. In Povere creature! c'è perfino una scena che ricorda quella della scatola in Barbie: qui però si tratta di un più pesante baule. E poi, l'elemento più importante: se la Barbie di Margot Robbie fa capire che per diventare veramente una donna deve esplorare il proprio corpo e la sessualità interrompendo il racconto in quel momento Lanthimos invece continua il discorso.
Emma Stone, sempre magistrale, non si pone limiti: la vediamo nuda, toccarsi e toccare tanti uomini diversi, analizzando sempre ogni sensazione e stimolo con la mentalità di uno studioso. Del resto God l'ha cresciuta a pane e metodo scientifico. Utilizzando da una parte il pensiero razionale e seguendo allo stesso tempo i suoi istinti, Bella smonta pezzo per pezzo l'idea convenzionale della donna in cui la società patriarcale vorrebbe imprigionarla. Si ribella prima al ruolo di madre, poi di figlia, infine a quello di moglie. Del resto per lei è molto più interessante seguire i propri desideri, invece di quelli degli altri. Brama l'avventura. E quando ha esplorato il piacere in tutte le sue forme, fa il salto: il segno che vuole lasciare è concreto. Vuole migliorare il mondo.
Raramente sul grande schermo si è potuta ammirare una prova così totale: Emma Stone regge il peso del film con ogni centimetro del suo corpo. E seppur circondata da attori di altissimo livello, dal già citato Willem Dafoe a Mark Ruffalo e Ramy Youssef, è lei e solo lei la creatura straordinaria di questo viaggio. Come suo è il punto di vista. Liberandosi dal puritanesimo di cui la società americana è piena, nonostante voglia far credere in tutti i modi di essere progressista, l'attrice ha girato infinite scene di sesso senza mai essere volgare o gratuita, facendo mutare il personaggio in qualcosa di sempre diverso a ogni nuova esperienza. Insieme a Bella è nata anche una nuova interprete.
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Povere creature!: Emma Stone in una sequenza
E il cambiamento, la mutazione, è proprio il motore del film: Lanthimos, che in tutto il suo percorso ha usato sempre gli animali come metafore, qui si concentra in particolare sull'essere umano. E l'essere umano è un animale che vive seguendo la propria felicità, considerandola un proprio diritto, come dice anche la costituzione americana. 
E non ci può essere felicità senza libertà. Bella Baxter l'ha capito molto bene. E spero che anche gli spettatori che vedranno questo film possano comprenderlo.
In conclusione Povere creature!, il film di Yorgos Lanthimos, parla del ruolo della donna nella società utilizzando l'archetipo del mostruoso. Al centro di tutto il meccanismo del film c'è Bella Baxter, cervello neonato nel corpo di una donna adulta. Il film di Lanthimos è una delle migliori pellicole, dello scorso anno, Ironico, erotico e formalmente impeccabile soprattutto grazie alla performace mastodontica e totale di Emma Stone, grazie alla quale si è aggiudicata meritatamente il suo secondo Oscar.
👍🏻
- L'interpretazione monumentale di Emma Stone.
- La scrittura di Yorgos Lanthimos e Tony McNamara.
- I costumi e le scenografie, dei personaggi a sé.
- Le prove ottime del resto del cast, da Willem Dafoe a Mark Ruffalo.
👎🏻
- Forse le numerose scene di sesso potrebbero infastidire alcuni spettatori.
- Se non abbracciate il tono ironico e grottesco potreste non divertirvi.
- Se la parola "patriarcato" vi va scattare, potreste avere dei problemi con la visione.
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reginadeinisseni · 7 months
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Emma - Ogni Volta È Così (Sanremo 2022)
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lamilanomagazine · 7 months
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Il "Roller Day Chieti" il 1 ottobre in piazza Vico
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Il "Roller Day Chieti" il 1 ottobre in piazza Vico. Si svolgerà domenica primo ottobre a piazza Vico il “Roller Day Chieti” evento a cura di AB Roller, in collaborazione con la FISR, il patrocinio del Comune, di Anci e la collaborazione fattiva delle associazioni Inclusiamo, La gente d’Abruzzo e Teate Magnum e di Decathlon. Appuntamento per famiglie e città “Sarà un appuntamento per famiglie e città – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore allo Sport Manuel Pantalone – Al pattinaggio dedicheremo attenzione anche programmatoria, perché nell’ottica di rendere fruibili tutti gli impianti comunali, com’è accaduto finora, abbiamo intenzione di riqualificare l’impianto del Levante perché anche il pattinaggio abbia un riferimento e la Federazione possa trovare casa, com’è accaduto anche con la pallamano che ha oggi in città un centro federale di eccellenza". Un evento nazionale "L’appuntamento di oggi certifica vicinanza e sostegno a una disciplina, frequentata e inclusiva, - concludono Ferrata e Pantalone - che a piazza Vico dalle 10 di mattina alle 18 avrà spazio ed eventi da condividere con la città”. “Il Rollerday si festeggia in tutta Italia, ogni associazione lo fa sul suo territorio e prende vita in tutte le piazze del Paese e quest’anno ha una missione speciale: far conoscere le “rotelle” – così Fabio Di Luzio responsabile AB Roller e FISR provinciale – Uno sport noto per lo più come attività ludica per i ragazzi che deve conquistare il suo spazio come disciplina. Atleti ed esibizioni "Ci saranno i nostri atleti che in questi anni hanno fatto progressi importanti, - spiega Di Luzio -sono soddisfatto del lavoro fatto e di come la città si stia predisponendo a questa disciplina, speriamo di entrare nel CIO e di avere casa all’impianto del Levante, perché diventi un riferimento nel territorio". "Ci saranno esibizioni della squadra agonistica con le campionesse Eva Angelucci, Emma Scalfati, Nicole Bucciarelli; ma consentiremo anche una prova pattini per tutti quanti, per i bambini e, grazie alla collaborazione con l’associazione Inclusiamo, faremo pattinare anche quelli che hanno problemi e disabilità, - conclude - questo per abbattere ogni tipo di barriera alla pratica di questa disciplina. Chiuderemo poi con una pattinata libera nel centro della città”. Verso la Città Europea dello Sport “Motivo di grande orgoglio essere presenti nell’evento dopo l’intesa con la Federazione sport rotellistici a supportare in tutta Italia le Asd di settore – aggiunge Paolo Fazzolari, Leader B2B Abruzzo Marche e Romagna - Saremo a Chieti a supportare l’attività dell’Ab Roller e iniziare una collaborazione che ci porterà, speriamo all’appuntamento del 2025 per la Città Europea dello Sport”. Un mondo complesso “Quando abbiamo conosciuto il progetto lo abbiamo subito supportato, perché la disabilità è un mondo molto complesso, ma una volta in sinergia con le associazioni sportive è fondamentale continuare il percorso – così Anna Gloria Di Leo dell’associazione “Inclusiamo” che si occupa di malattie rare e disabilità – questo perché lo sport avvicina sia a livello ludico e sia a livello terapeutico, entrando nella quotidianità di bambini che hanno malattie o disabilità". "Ognuno deve avere la possibilità di praticare sport - conclude Di Leo -, anche se ha disabilità, dobbiamo fare però capire ai nostri figli che possono farlo in un altro modo. Sarebbe magnifico creare sinergia fra associazioni, centri riabilitativi, sport e scuola, è importante che la comunità sappia che disabili non solo si nasce, ma si diventa ed è bene imparare a gestirsi con la maggiore inclusività possibile”. Socializzazione, amicizia e fratellanza “Con le nostre associazioni ci stiamo occupando della disabilità e l’occasione ci consente di collegare questo sport al percorso di inclusione che stiamo facendo – conclude Federico Gallucci, presidente delle associazioni Gente d’Abruzzo e Teate Magnum – Lo sport fa sintesi e avvicina e fare sport coniuga questa naturale competizione con socializzazione, amicizia e fratellanza, soprattutto in questo momento storico caratterizzato anche da una violenza da parte dei giovani. Speriamo sia l’inizio di un percorso di inclusione dei fragili nella quotidianità”.   Read the full article
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atomheartmagazine · 7 months
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/camilla-dot-happiness-awaits/
Camilla Dot, Happiness Awaits in streaming e radio dal 22/09
Dal 22 settembre 2023 sarà disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica “Happiness Awaits”, il primo singolo di Camilla Dot.
“Happiness Awaits” è un brano che racconta un viaggio introspettivo nell’oscurità dell’anima, ci proietta nel mondo interiore di una giovane ragazza che lotta con il dolore e le ombre della sua mente. Inizialmente incapace di trovare riposo, il buio si insinua nella sua stanza alle 4 del mattino, costringendola ad affrontare i suoi pensieri più oscuri.
Con una melodia coinvolgente e struggente (la parte musicale affidata a Cristopher Bacco), la canzone ci accompagna nella discesa della protagonista nei meandri della sua tristezza. In questo momento di vulnerabilità, si addentra nel passato, rievocando i pensieri di morte che l’hanno tormentata.
“Happiness awaits” è un viaggio emotivo che permette all’ascoltatore di esplorare la sofferenza e la fragilità della protagonista. Eppure, nonostante il buio e la gravità delle sue riflessioni, c’è una sottile speranza che brilla attraverso l’oscurità, un presagio di felicità che attende di essere scoperto.
Attraverso la sua voce e la sua musica avvolgente, Camilla Dot ci invita a confrontarci con i nostri demoni interiori, sostenendo che la felicità, nonostante tutto, è sempre possibile. “Happiness Awaits” ci ricorda che, anche nel mezzo del dolore, c’è sempre una luce che ci attende al di là del buio.
Happiness Awaits, il singolo d’esordio
Spiega l’artista a proposito del brano: “Questa canzone è nata da un semplice messaggio delle 03:51 del mattino, mandato ad una persona a me molto cara. Si trattava di un momento di grande vulnerabilità, dove ogni parola era completamente sentita, ed fu proprio questo a rendere la canzone così importante per me.
Non cercavo conforto, ma ascolto, e la persona al di là dello schermo, inconsapevolmente, o consapevolmente, l’ha colto alla perfezione. Davanti ad un messaggio del genere, scelse di complimentare la scrittura, dicendomi che sembrava il testo di una canzone. E fu così che nacque ‘Happiness awaits”: una canzone il cui testo fu finito in dieci minuti, ma la cui melodia fu studiata per mesi e mesi per riuscire ad esprimere ciò che provavo quella notte. Il videoclip di “Happiness awaits” racconta la storia di una ragazza che, immersa nel suo dolore, si rigira nel letto nella speranza che i suoi pensieri antivitali vadano via da soli, e che riesca a dormire. Prova a chiudere gli occhi, e così inizia il suo viaggio interiore. Inizia ad immaginare tutte le piccole cose che vorrebbe poter fare, cose che normalmente non richiedono alcun sforzo ma che ormai lei da tempo non riesce a fare: prepararsi una semplice bevanda, guardarsi allo specchio, uscire di casa, in sostanza: vivere. Per una volta pensa veramente di avercela fatta, finché non riapre gli occhi, e si ritrova nello stesso posto, nella stessa posizione, con la stessa speranza di riuscire ad uscirne, forse, un giorno.
Chi è Camilla DOT
Camilla Dot, pseudonimo di Emma Camilla Candotti, è una cantautrice italiana nata a Padova il 22 ottobre 2004.
La sua avventura nel mondo della musica è iniziata all’età di soli 9 anni, quando ha iniziato a coltivare il suo amore per il canto. Ma non si è limitata solo a cantare: a soli 10 anni, ha cominciato a suonare strumenti musicali e a comporre le sue prime canzoni, mostrando un’incredibile versatilità e una creatività sorprendente. Continuiamo a seguire con attenzione il suo percorso artistico, sicuri che ci riserverà ancora molte sorprese e che il suo talento brillerà sempre di più.
“Happiness awaits” è il singolo d’esordio di Camilla DOT disponibile sulle piattaforme di streaming digitale e in rotazione radiofonica dal 22 settembre 2023.
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Nitro+Chiral Bingo-sort-of - Il Finale (?)
Ad Ottobre 2016 *le gasp* avevo fatto una specie di bingo sul “nuovo gioco della Nitro+Chiral” - Annunciato “un anno prima” *super le gasp*.
A Dicembre 2021 *ri-le gasp* erano finalmente disponibili la demo di Slow Damage e il manga, quindi ho ripescato il bingo e ho dato delle risposte sulla base di ciò che avevo visto. 
Ora, ad Aprile 2022, dopo soli sei anni da quel post, il bingo giunge alla sua conclusione. *dramatic wind*
Ah, ovviamente, questo post è un coacervo di spoiler di ogni genere, numero e caso. Also, Nitro+Chiral, quindi warning ovunque - E, frotte di bambini che sicuramente leggete questo blog, pussate via. 
Topoi che devono tornare
Quello che appare tutto tenero, puccino, indifeso, eventualmente imbranato, per poi rivelarsi un superyandere. [Keisuke, Asato, Makoto, Clear]
CHECK!
All'epoca avevo risposto Ikuina ma, vista la gente dopo, direi che in realtà Ikuina è solo un tizio tenero, puccino e indifeso con passioni discutibili.
Quello che stravince è assolutamente Kirihara. E solo perché non abbiamo visto Maya in diretta.
(Contro ogni aspettativa, né Rei né Igarashi diventano psicoscemi. Inaspettato, ma molto apprezzato.)
Quello con la benda sull'occhio. Che sia di estetica o di trama. [Takeru, Rai, Zenya, Tori]
CHECK!
Come risposto l'altra volta, è pure il protagonista! (Ed è una cosa di trama. Tipo.)
Quello che si chiama “Rxx”. [Rin, Rai, Ren - SP non conta, perché SP è strano di suo.]
CHECK!
"Rei", per non citare che c'è anche "Ryou" (Per farlo con tre sole lettere, scriviamolo "Ryō"). Credo, però, che il Check vada più per Mammina che per Marito.
Quelli che hanno solo un Bad End - Spesso un Bad End che non avresti mai voluto vedere. [Arbitro/Esecutori, Razel/Froud/Verg, Makoto/Zenya, ViTri]
In realtà no. Qui non ci sono i Bad End a sorpresa, ci sono i Funny End - Ossia, la N+C si autoparodia i suoi BE a sorpresa con due personaggi che ti chiedono un consenso esplicito per trascinarti in una lemon demenziale.
Il Funny End di Kotarou mi ha fatto sorridere, ma in quello di Mayu stavo ridendo a lacrime. A lacrime!
(... Quindi non so come considerare questa domanda. Teoricamente, Kotarou e Mayu hanno degli ending dedicati, ma non sono Bad End. Suppongo non metterò il Check, perché avevo espressamente specificato Bad End.)
Il bad end in cui il Povero Protagonista si ritrova baldraccheggiante e sta benissimo così. [Shiki BE2, Razel BE, Koujaku BE - SP non conta, perché SP è strano di suo.]
Tutto Slow Damage Credo che il finale che implichi ciò sia quello di Rei? Tipo? E quello di Fujieda come devo contarlo? *ci pensa qualche istante*
CHECK!
Il Bad End di Rei, perché lì viene esplicitamente detto che Towa ha il ruolo di bambola dress-up/make-up/sexo e, considerando che questi finali mostrano come la volontà del Protagonista sia stata piegata, direi che ci sta.
Anche il Bad End di Fujieda implica che la volontà di Towa sia stata piegata, ma 1. è colpa di sua madre e non è la conseguenza di qualcosa relativo al bachelor di turno, 2. a Towa non sta benissimo così.
L'animale importante. (?) [Cani, gatti, iguana (?), cani & uccellini / coniglietti / meduse]
L'altra volta avevo risposto che non mi sembrava una storia in cui gli animaletti c'entrassero qualcosa, E INVECE CHECK!
Il coniglietto di peluche è vitale per la storia, ma anche i gatti sono alquanto emblematici.
Il Personaggio Femminile indispensabile per la trama/route. [Emma, Kagari, Erika, Tae]
"Al momento non sono pervenute donne importanti, ma chissà.", dissi all'epoca.
CHECK!
Qui ne abbiamo ben tre: Lisa (indispensabile per la route di Taku), Mei e Maya. Senza Mei e Maya, letteralmente, non esisterebbe Slow Damage. Soprattutto senza Maya.
C'è poi quel fatto che Lisa e Mei sono tipo identiche-
I Due Che Girano Sempre In Coppia - Siano personaggi importanti o comparse. [Esecutori, Kil&Ul, Virus&Trip - Posso considerare anche Zenya&Kitani?]
CHECK!
L'altra volta avevo risposto quelle che ho poi scoperto essere due delle amyketteh di Mammina, Junko e Honami. Mi ero poi chiesta se la Coppia N+C non fosse diventata un Trio con Kotarou-Mayu-Eiji.
Ecco, la cosa è che, in realtà, anche Junko e Honami fanno parte di un Trio, insieme ad Arata. E, in realtà, al Trio Kotarou-Mayu-Eiji di tanto in tanto si unisce Igarashi, quindi diventano un Quartetto.
Metto il Check perché suppongo che la Coppia N+C di questo gioco sia Kotarou-Mayu - Palesemente rifatti su Gunji e Kiriwar di Togainu no Chi. (L'altra volta dicevo che erano da tenere d'occhio. In realtà, Mayu non sa neanche dove si trova e Kotarou è probabilmente il più sano di tutto SD.) Anche Junko e Honami sono spesso e volentieri in coppia, ma credo che Kotarou e Mayu siano proprio quelli che rivestono la quota Coppia. (?)
Il ritorno di almeno un doppiatore dai giochi precedenti. [Hikaru Midorikawa (TnC, SP), Wataru Hatano (L-BtV-, SP), Akira Sasanuma (L-BtV-, DMMD)]
CHECK!
L'altra volta avevo citato Jun Fukuyama che, da Rin di Togainu no Chi, è passato ad uno dei due protagonisti di Clean Dishes.
Ma, all'interno di Slow Damage, è tornata Kun Fuzuki, alias nonna Tae di Dramatical Murder, anche qui nel ruolo di una vecchina tsundere coi capelli rosa!
(E quant'è bello che c'è una signora anziana che è tipo "Mi piacciono i giochi della Nitro+Chiral, fatemi doppiare tutte le vecchiette che avete!"?)
Extra: Pare che nel film che Towa vede a casa di Fujieda il protagonista (che combatte contro un'antagonista donna, e non ricordo se specificano che la fa planare per una scalinata) è doppiato da Luce Verdefiume. Credo, però, sia da qualche altra visual novel? Credo? (Boh. Lo faccio comunque presente.)
TOTALE: 8/9
Notare che non è punteggio pieno solo perché, stavolta, la N+C ha deciso di andare con l'autoparodia! Trattandosi della sezione "topoi che devono tornare", sono estremamente soddisfatta.
Cose che non sono apparse in tutti i giochi ma che sarebbe carino tornassero
I branch degli ending troll.
CHECK!
Una volta capito cosa devi fare della tua vita e degli Interrogatori, ritengo che il branch dei finali della route di Madarame sia alquanto stronzo.
(Sempre se ci si arriva, cosa che implica aver capito dove trovare una tenaglia con cui cavargli qualche risposta non lapidaria.)
Non esattamente un branch degli ending finali, ma comunque un branch: il primo Interrogatorio della route di Fujieda, dove Towa sta avendo un (comprensibilissimo) attacco di panico. Credo sia un po' troll anche quello.
Magari anche personalizzati.
CHECK!
Pur trattandosi di quattro sedute di terapia d'urto, per Rei abbiamo la sessione dallo psicologo, per Madarame il realizzare cosa significhi essere molesti (Tipo), per Fujieda abbiamo una notevole prova di recitazione e, soprattutto, per Taku abbiamo il meraviglioso doverlo convincere che l'omicidio (nostro) non sia una grande soluzione!
Una divisione common/route più ordinata - o, in generale, qualcosa che eviti interi blocchi di trenta-quaranta minuti uguali in tutte le route. (Sì, L-BtV-, sto guardando proprio te.)
CHECK!
Non solo, è pure comodamente divisa in capitoli effettivi, con tanto di numero!
Una True Route in cui non ci si dimentichi degli altri personaggi.
CHECK! *lacrime di gioia*
La True Route, di trama, incorpora tutte le altre e gli altri bachelor hanno un ruolo importante! *piange di commozione in un angolo*
(... Cioè, Taku e Rei hanno un ruolo importante. Teoricamente, anche Madarame avrebbe un ruolo importante in tutta la vicenda di Taku e Toono, ma è off-screen.)
Personaggi di route diverse che interagiscono per cavoli loro e non in relazione al Protagonista.
CHECK! *alza le braccia al cielo*
Principalmente sono Taku e Rei che fanno cose per conto loro, ma anche Taku e Madarame, o Taku e Fujieda, o Rei e Madarame...
E, beh, Madarame che pesta a rotazione Taku, Rei e soprattutto Fujieda, ma la parte di Fujieda è soprattutto in relazione al Protagonista, quindi- *lol*
Il Protagonista seme top. Davvero.
No. Slow Damage ha qualcosa di meglio: un Protagonista power bottom.
E non metto il Check solo perché intendo questo punto in senso tecnico, perché a livello mentale Towa fa da top a tutto il cast al completo. (Leggete questa affermazione come meglio volete, tanto sarà giusta a prescindere.)
L'assenza di un vero e proprio Evil Overlord, con un “tutti vs tutti”, alleanze occasionali e scontri con qualcuno con cui si era alleati fino al giorno prima.
... Non so se mettere Check o meno. Non c'è un "tutti vs tutti", c'è un effettivo personaggio mastermind, però ci sono anche "alleanze occasionali" (Sakaki e Toono) e "scontri con qualcuno con cui si era alleati fino al giorno prima" (... Letteralmente il finale). Abbiamo anche la versione contraria, "allearsi in pianta stabile con qualcuno che sta sulle balle", aka una delle basi della True Route.
Vabbè, facciamo MEZZO CHECK! (...?)
Punti di vista anche del Protagonista Di Route, non solo del Protagonista.
CHECK!
Il Bad End di Fujieda è dal punto di vista di Fujieda. Bellissimo! /ironia
Ritmo narrativo ben bilanciato.
CHECK! *corre in giro urlando*
Ci ho messo anni a finire Lamento. E Lamento mi piace, eh. Solo, il pacing agghiacciante mi stava drenando l'energia vitale.
Di Slow Damage ho fatto il rewatch appena l'ho finito. Prima di vedere i numeri su VNDB, non avevo neanche realizzato fosse lungo quanto, se non più di, Lamento.
(Oltre al buon ritmo generale, credo che un aiuto enorme l'abbia dato il fatto che "le prime due ore di route" sono il realtà il capitolo di uno dei modelli, che quindi ha già al suo interno inizio-prosecuzione-climax-finale.)
TOTALE: 7.5/9
Il mezzo punto è perché l'affermazione è vera solo per metà/tre quarti, mentre il punto mancante è per pura questione tecnica - Ma, in cambio, c'è qualcosa di molto migliore. Tre degli altri sette punti sono talmente belli che valgono il doppio. In generale, è tutto bellissimo.
Cose che sarebbe molto bello ci fossero
Più interazioni con il gioco. Scelte. Tante. Che influenzano gli ending. Che servono a qualcosa.
CHECK!
SLOW DAMAGE È UN GIOCO VERO! VERO, VI DICO, VERO!
(Con un gameplay uscito direttamente dall'Inferno, ma vabbè, dettagli, se è giocabile dall'inizio alla fine è qualcosa che si può battere. (!))
Un Evil Overlord con tanto spazio, non solo perché plurinominato. (Sì, L-BtV-, sto guardando di nuovo te.)
CHECK!
La cosa bella è che non lo sai fino alla fine. Quando fai il rewatch o lo rigiochi, però, ti accorgi che Maya è ovunque, sempre e comunque: gli incubi ricorrenti, la clessidra degli Interrogatori (che è quella dell'orologio), il nome "euphoria", le "scene euforiche", persino i gorgheggi nelle OST sono fatti apposta per richiamare una voce femminile che perseguita la mente - Difatti si sentono soprattutto negli Interrogatori.
Se alla prima giocata/visione non si capisce neppure dove si stia andando a parare, la seconda volta ti accorgi di quanto la presenza di Maya sia ingombrante e incombente.
La cosa migliore (?) di tutto ciò è che Maya è morta tipo dieci+ anni prima della storia.
Una route con l'Evil Overlord. Dai, sono le basi!
No, per stavolta no.
Essendo poi che qui il Male Incarnato è la mamma, direi che è meglio così. (Per quanto Towa abbia chiaramente mostrato un certo entusiasmo per il simil-incest, visto che Rei è quasi sua madre adottiva e Taku non è suo padre biologico solo per questioni di trama e perché sennò il gioco non l'avrebbero venduto negli USA manco pregando.)
TOTALE: 2/3
Quasi il pieno, e quei due punti valgono tantissimo.
Cose che sarebbe molto bello NON ci fossero
Calm the infodump. Meno inforigurgiti, più scorrevolezza!
No Check!
Ci sono, questo sì, ma mi sono parsi... pochi, in realtà? Okay, c'è il polpettone iniziale su Shinkoumi, ma poi non mi pare ci siano tragedie come in Togainu no Chi (Dove Akira, nell'impeto della fuga, si ferma a fare spiegoni sugli edifici) o, peggio, Lamento (Dove non hai paura dei Bad End, hai paura degli infodump. Ancora ricordo con orrore il mattone-spiegone sul vetro. Lo ricordo con orrore perché a nessuno importava e non è servito niente ai fini della trama.).
C'è poi una cosa bizzarra: a volte, ma solo a volte, e mi pare solo nelle prime tre route, quando vai in giro, viene ripetuto lo spiegone di presentazione di strada/quartiere. Non so davvero se è la versione americana che si è dimenticata di checkare la leva del "sono già stato qui" o se è così anche nella versione giapponese. Non per altro, è che è semplicemente stupido e nella route di Fujieda mi pare non succeda, quindi mi sembra strano. (?)
I branch degli ending che urlano “CLICCAMI! SONO UN BAD END!”.
Allora.
Come detto sopra, Kotarou e Mayu chiedono l'esplicito consenso di Towa ad essere trascinato in una mezz'ora di delirio, quindi credo possa rientrare in "Cliccami! Sono un Funny End!" (?).
Tuttavia, credo che questo punto si riveda in realtà nel branch finale. Proprio per evitare che si potesse pensare "Ma Sakaki vuole Maya, è ovvio che in questo contesto si debba rispondere 'Maya'!", c'è la Prova da presentare subito prima che è proprio "Maya". Quindi, dato che hai già risposto "Maya" una volta, è abbastanza ovvio che rispondere di nuovo "Maya" NON sia un'ottima idea.
(Also, per tutta la durata dell'Interrogatorio, la risposta "Va tutto bene" è cancellata, e forse anche qui potrebbe essere una buona idea non usarla. PIU' ESPLICITO DI COSÌ!)
CHECK!
Ma è comunque messo in modo sensato, a livello di storia. Lo voglio fare presente. (Senza contare che, dopo tutto quello che è successo e le montagne russe emotive per arrivare fin lì, la giocatrice si merita il Good End senza trollaggi. (!?))
Quello Posseduto Che Potrebbe Andare In Berserk. C'era in DMMD, c'era già in L-BtV- - in tutte e tre le route. Emmobbasta.
No Check!
Grazie. Grazie davvero.
TOTALE: 1/3
Questo paragrafo va letto al contrario, quindi è fantastico che ci sia solo un Check su tre. E, ad ogni modo, è un Check che ha senso con la trama e non è la solita boiata "Arrenditi per nessun motivo".
Cose di cui sono combattuta circa la loro presenza
Una True Route che ha senso di chiamarsi “True”.
CHECK!
Mi sembra che prima Kabura-san abbia scritto la route di Fujieda, poi ha estrapolato quella di Taku, poi quella di Rei e infine si sia data alla pazza (?) gioia (?) con quella di Madarame. E, soprattutto, come detto sopra, tutte le route sono presenti nella True - E tutti i bachelor risolvono i loro problemi nel Good End della True Route.
Mi fa un sacchissimo piacere che sia così, visto che tra i punti deboli della N+C c'erano proprio le "True Route" - In Togainu no Chi la True Route ufficiale è, per dirla in termini gentili, un disastro. Ancor più demenziale è il fatto che ci sono altre due route che avrebbero molto più senso come True (Keisuke e Shiki), sia di trama (Shiki) che di struttura stessa (Keisuke - E infatti io pensavo che quella di Keisuke fosse la True Route-). Lamento non ha True Route ufficiali, anche se quella di Rai è strutturalmente una True Route fatta e finita (Ma, anche se per me è quella fatta meglio, non è ufficiale, quindi rientra nel tragico trope). Sweet Pool, in realtà, dovrebbe un po' distaccarsi da questa maledizione, ma mi pare che non ci sia un vero e proprio finale canonico, no? (Nel caso, il fatto che la theme portante abbia il nome di un certo finale è puramente casuale. /ironia) Dramatical Murder, con tutto il bene del mondo, ha quel problema che Ren è assente per la maggior parte del tempo nella sua stessa route. Sì, l'hai avuto vicino per tutte le altre, ma non cambia che nella sua route appaia all'inizio e alla fine, con apparizioni random di 0,2 secondi.
Soprattutto, però, in tutti e quattro i giochi gli altri bachelor si attaccano al tram. Cazzi vostri che non siete la True Route.
Poi, sì, in SD la route di Fujieda potrebbe mettere in ombra le altre, ed è esattamente come Towa che rischia di schiacciare tutti gli altri personaggi. Ad ogni modo, a parer mio, la route di Taku si difende benissimo. So poi che la route di Rei piace molto a svariata gente e quella di Madarame... È per un pubblico preciso. 
Dunque okay, quella di Fujieda è la True Route spudorata, ma le altre tre non soccombono malissimo - Né, al contrario, la True Route ufficiale viene affondata dalle altre. Credo sia questa la cosa più importante.
La route del BFF.
No, qui non abbiamo la route del BFF. No, Rei non è il bestie di Towa, è letteralmente sua madre adottiva, quindi non lo considero.
No, qui abbiamo la route con suo padre e la route con l'ex. Ché Taku non è suo padre biologico e Towa nega strenuamente che Madarame sia il suo ex, ma non importa.
C'è la route dell'ex. Ed è la route negativa. È mille volte meglio del BFF, cioè-
Nota: Questo punto è una "cosa di cui sono combattuta circa la sua presenza" per il semplice fatto che mi sarebbe piaciuto vedere una storia in cui Protagonista ha, tipo, degli amici-e-basta. E QUI CI SONO! Va bene, Towa ogni tanto va con Mayu e spesso con Kotarou, MA. Eiji sarà pure asessuale, ma non per questo è aromantico. E c'è Igarashi. E né Eiji né Igarashi hanno mire romantiche/sessuali su Towa. Igarashi è più un conoscente che un amico, ma poco importa. (Anche perché Towa dice che non ha amici, proprio come non conosce nessuno, Madarame non è il suo ex e Fujieda non è suo marito.)
TOTALE: 1 su 2
La True Route che ha senso e non massacra le altre e Protagonista che ha amici che non vogliono farselo. Grazie, N+C.
TOTALE FINALE: 19,5/26
I 6,5 punti mancanti hanno comunque una spiegazione e/o sono anche meglio di quanto avessi preventivato. Non ho nessuna contestazione, nessun rimpianto, solo tanta gioia, felicità e pace nel mondo.
Also, tutto ciò dimostra quanto io sia bravissima con il bingo. (...?)
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myinfinitystory · 1 year
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Mamma mi diceva sempre "siamo come angeli"
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reading-marika · 2 years
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Follia - Patrick McGrath
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“Follia” è un romanzo psicologico scritto da Patrick McGrath nel 1996. È stato pubblicato in Italia dalla casa editrice Adelphi Editore. Il titolo originale dell’opera è “Asylum” poiché ambientato all’interno di un ospedale psichiatrico inglese del 1959. Infatti, il romanzo, ambientato proprio in quest’epoca, narra della storia d’amore e di passione avvenuta all’interno di un manicomio criminale, tra Stella Raphael, moglie di uno psichiatra (Max Raphael), e Edgard Stark, paziente del manicomio. La loro storia è una storia di passione, mista ad eventi cupi e tormentosi. Il caso, in particolare, si concentra sulla figura femminile di Stella e viene raccontato dal punto di vista di un altro psichiatra, Peter Cleave, che analizza gli aspetti clinici e psichiatrici.
“Per la prima volta Stella sentiva che era valsa la pena di saltare nel vuoto, perché alla fine avrebbero trovato il posto sicuro dove amarsi senza paura. E fu in quello spirito che fecero l'amore: senza paura, liberamente, mentre i treni rombavano sul viadotto nella notte. E Stella lo fece ridendo, gridando, urlando al magazzino intero tutta la vita che aveva dentro.”
Stella Raphael è indubbiamente la protagonista del romanzo, infatti la sua figura è quella meglio approfondita e delineata. Incontriamo la sua figura sin dalle prime pagine e con lei si affronta il cambiamento. Stanca della vita monotona, isolata in una casa vicina al lavoro del marito, Max Raphael, trova conforto nell’amore passionale che gli dà Edgard Stark, un paziente dell’ospedale, con un passato inquietante. Questa folle passione la porterà ad abbandonare ogni cosa nella su vita, a partire dall’affetto del marito, che si può supporre già inesistente da prima, ma che is prolunga con l’abbandono del figlio Charlie. La figura di Stella è una figura molto particolare, che, come nei romanzi ottocenteschi, non rappresenta un ideale buono, ma è un inetto. Ricorda, sotto molti aspetti, il personaggio di Emma Bovary, dal romanzo “Madame Bovary” di Flaubert. Entrambe le donne non sono conformi all’idea dell’epoca: donne sottomesse alla monotonia, alla noia, ma sono in costante ricerca di novità, di nuove emozioni. Entrambe non si accontentano di ciò che hanno, ma vogliono sempre di più, vogliono essere libere dalle regole imposte dalla società. Un ulteriore motivo che le accomuna è la mancanza di maternità: con i rispettivi figli, non riescono ad instaurare un legame, o meglio, non vogliono, e questo comportamento viene condannato dalla società, poiché, pur parlando di due epoche e di due paesi differenti, le donne venivano viste come madri. Questo paragone ha portato alla luce dei comportamenti in Stella che non portano il lettore a comprendere le sue azioni, alcune in particolare. La motivazione non sta nell’aver scelto un personaggio negativo, che può essere più interessante di un personaggio positivo, ma proprio nel personaggio stesso.
“Le donne romantiche, riflettei. Non pensano mai al male che fanno in quella loro forsennata ricerca di esperienze forti. In quella loro infatuazione per la libertà.”
Edgard Stark è il paziente con cui Stella ha una relazione. Lui è stato ricoverato per aver ucciso la moglie. Il suo crimine, però, lo nasconde molto bene, utilizzando la maschera di un paziente modello. Infatti, grazie a questo suo comportamento riesce ad entrare nella squadra che dovrà ricostruire la serra del nuovo psichiatra Max Raphael; riuscirà a conoscere Stella e a soggiogarla con i suoi aspetto e comportamento. Edgard sfrutterà la sua relazione con Stella per poter scappare dall’ospedale psichiatrico, ma non solo: la loro storia passionale diventerà per Edgard la ripetizione di una situazione già successa in passato e lo renderà incontrollabile.
“Non si dà creazione senza sofferenza, e la grande arte nasce solo da grandi sofferenze, non è così?”
Peter Cleave è il narratore. È un personaggio che non si incontra quasi mai in maniera diretta, ma lo si conosce attraverso i suoi commenti sul caso di Stella ed Edgard. Peter è un uomo sicuramente intelligente, dedito completamente al lavoro e al voler aiutare i suoi pazienti a stare meglio, però, nonostante l’età, è un uomo solo. Questo lo porterà al coinvolgimento nella vicenda tra Stella ed Edgard, infatti si potrebbe immaginare che il suo racconto sia solo un lato, o meglio uno dei tanti lati, della storia. Il caso, raccontato dal suo punto di vista, si incentra molto sugli aspetti clinici e psichiatrici, ma questo suo coinvolgimento lo rende meno chiaro e credibile. È un personaggio che si rivela essere diverso dall’inizio, solo per il bisogno di non sentirsi solo.
“È impossibile elevarsi al di sopra dell'ambiente in cui si vive; non molto a lungo almeno.”
Lo stile narrativo di Patrick McGrath è molto specifico e clinico. Qui appare la sua conoscenza dell’ambiente psichiatrico, poiché da bambino ha vissuto in un manicomio criminale, il cui direttore era il padre. L’esperienza diretta con tale ambiente ha reso la storia più credibile, più realistica agli occhi dei lettori, poiché vengono spiegate le dinamiche organizzative del luogo in cui ci si trova. Nonostante i riferimenti medici, lo stile è semplice e scorrevole, non si incontrano paragrafi complessi e difficili da comprendere: il tutto è chiaro e diretto. L’autore racconta la storia con un ritmo incalzante che invoglia il lettore a continuare a leggere, per capire cosa succede dopo. È una lettura che si affronta in relativamente poco tempo, ma che racconta di vicende e descrive immagini non proprio facili da affrontare, per questo motivo può essere necessario più tempo. Queste immagini forti vengono raccontate senza pudore, senza filtri: l’autore non vuole nascondere nulla, anzi, vuole che il lettore capisca prima dei personaggi cosa sta accadendo.
“Di solito vogliono che tu tenga la bocca chiusa, a volte pretendono che gridi, e si aspettano che tu sappia la differenza. Era questo che trovava buffo.”
In generale, è una lettura empatica: in base all’esperienza che ognuno prova, può apprezzare o meno la lettura.
3/10
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dolcementefemmia · 3 months
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E ti credevo quando mi dicevi “sono pazzo di te “
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i-mlosingyourmemory · 2 years
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Io per appartenere alle tue mani non ci ho messo niente
E ti credevo quando mi giuravi che eri pazzo di me
E mi guardavi con quegli occhi grandi e mi dicevi sempre
"Come sei bella, nessuna mai, nessuna mai, nessuna più di te".
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multiverseofseries · 2 months
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Family Switch: Quel pazzo venerdì formato famiglia
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Family Switch, il film Netflix natalizio per tutta la famiglia, con protagonisti Ed Helms e Jennifer Garner nei panni di due genitori che si scambiano i corpi coi propri figli alla vigilia delle festività.
Jennifer Garner ha avuto successo grazie all'action di Alias ma la sua carriera è poi continuata su binari più "materni", tanto davanti quanto dietro la macchina da presa: il sorprendente Juno, il divertente The Adam Project, il deludente Yes Day, ma anche la serie L'ultima cosa che mi ha detto che univa il thriller proprio al family drama. Ora, con un perfetto tempismo per Natale 2023, la si è vista tornare nei panni di una mamma in Family Switch, nuovo film originale Netflix.
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Family Switch: una scena del film
La trama di Family Switch sembra quasi riprendere quella del cult del 2003 Quel pazzo venerdì, di cui tra l'altro stanno girando il sequel 20 anni dopo, ma ampliando il discorso al formato famiglia: i Walker sono composti da madre, padre e i due figli adolescenti, ovviamente due poli opposti tra loro, il neonato ultimo arrivato e l'immancabile compagno canino, Pickles. Il Natale è alle porte ma la famiglia Walker sembra aver dimenticato come comunicare, troppo impegnati chi con i propri device chi con il lavoro e le responsabilità da adulti. Ogni membro della famiglia ha un evento pre-natalizio decisivo in arrivo: Jess (Jennifer Garner) ha un'importante presentazione presso lo studio di architettura dove lavora che le permetterebbe di diventare socia se il progetto andrà a buon fine.
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Family Switch: il cast dopo la trasformazione
Bill (Ed Helms) è un insegnante di musica che potrebbe avere l'occasione di una vita al concerto scolastico con la propria band attempata. CC, la figlia, (Emma Myers) ha un'importante partita di calcio che potrebbe farla selezionare da un talent scout per la Nazionale. Wyatt (Brady Noon), il figlio, è un nerd timido e introverso che non ha il coraggio di confessare i propri sentimenti alla storica vicina di casa e ha un importante colloquio preliminare per entrare prima del tempo a Yale.
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Family Switch: Jennifer Garner in una scena
Ma nella fatidica notte in cui la famiglia va a vedere l'allineamento planetario, complice la presenza di una cartomante sui generis che si offre di far loro una foto di famiglia, il sestetto si sveglia il mattino dopo ritrovandosi nel corpo di un altro membro del nucleo familiare. Tutto partendo dal presupposto: "Se solo fossi me per 24 ore capiresti meglio come mi sento e perché mi comporto così". Inizialmente c'è ovviamente sgomento da parte di tutti, anche perché ognuno deve capire come affrontare quella giornata così importante sperando di poter sistemare le cose una volta tornati al planetario. Si innesca quindi la classica commedia degli equivoci - che cita sia 30 anni in un secondo che 17 Again - Ritorno al liceo solo in formato familiare, che è la caratteristica nuova di questa pellicola natalizia che unisce il ritrovare lo spirito del Natale al ritrovare il rapporto tra genitori e figli. Tema centrale del film è infatti l'incomunicabilità che spesso oggi colpisce le famiglie, sempre di fretta, troppo impegnate e concentrate su altro e non sui propri affetti.
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Family Switch: una scena del film con Ed Helms e Brady Noon
Se nei primi due atti il film segue le regole canoniche del soggetto di base, nell'ultimo terzo deraglia pericolosamente verso il surreale - nonostante stiamo pur sempre parlando di uno scambio di corpi soprannaturale - e verso il buonismo tipico di questi film per famiglie. Allo stesso tempo però Family Switch scalda il cuore grazie soprattutto all'affiatamento creato dal quartetto protagonista.Ma non tutte le gag e i siparietti comici funzionano allo stesso modo, però Jennifer Garner e Ed Helms confermano la propria propensione per la commedia, mentre Emma Myers e Brady Noon dimostrano di essere dei giovani talenti emergenti.
In conclusione in Family Switch è l’incomunicabilità alla base di questo family movie natalizio che prende ispirazione da classici del genere come Quel pazzo venerdì utilizzando lo stesso escamotage narrativo ma ampliandolo ad un formato familiare. E ‘ vero che non tutti i momenti comici funzionano allo stesso modo ma il focus della storia, grazie ai quattro protagonisti, arriva allo spettatore e scalda un pochino il cuore…
Perché ci piace
- Il poker d'assi protagonista, tra conferme e nuove leve.
- L'idea alla base ampliata al nucleo familiare.
- Il tema dell'incomunicabilità generazionale.
- Ci si emoziona un pochino…
Cosa non va
- … ma non sempre si ride.
- Alcune sequenze hanno un effetto cringe.
- Nell'ultimo atto il film deraglia un po' troppo sul surreale.
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vorreisparireunpo · 2 years
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Sono stanca di sentirmi sospesa e fragile
-EMMA "Ogni volta è così"
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