Tumgik
#papi terzo
namelessdumbass · 10 months
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i love him
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silverbelle · 1 year
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Listened to Ghost for quite a while now.
And here’s the interpretation of the Papas from a person who has yet to grasp the understanding of the lore :)
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Bonus:
Papi- I mean Terzo is my favorite out of all of them
Also I may be confused whether Secundo is bald or he actually has a buzzcut. Idk and I didn’t care at the time.
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blackbird5154 · 7 days
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He wants you to call him 'your Majesty' while you're drawing him like one of your french girls. Or he will leave.
a reference
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puuuders · 1 month
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UNGH small sneak peak bc he makes my weewee go boing boing
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I don't wanna talk about it 😭
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You're so pretty I miss you
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tehriel · 2 years
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Hi~ I drew a Papa Terzo 🖤🖤
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theghostever · 1 year
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When Terzo sucks the ghouls off lol
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lamilanomagazine · 7 months
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Spoleto: i "Tortelli in Crescendo" vincono il concorso "Gioachino Rossini Grand Gourment"
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Spoleto: i "Tortelli in Crescendo" vincono il concorso "Gioachino Rossini Grand Gourment". Sono i "Tortelli in Crescendo" - abbinati a un Altobella Doc 2022 dei Colli Maceratesi e all'opera La gazza ladra – realizzati da studentesse e studenti del Giancarlo De Carolis di Spoleto - il piatto vincitore dell'edizione "Capitale" di "Gioachino Rossini Grand Gourmet", concorso per istituti alberghieri ideato per diffondere il verbo della cucina rossiniana e manifestare la natura 'operosa' della cultura di Pesaro 2024. "Una bellissima edizione, quella 2024, di questa sfida – spiega Daniele Vimini, vicesindaco assessore alla Bellezza dal terzo piano di Casa Rossini – che assume anche una valenza particolare sia perché si svolge nell'anno della Capitale, sia per la grande rispondenza di adesioni da tutta Italia. Sono stati 14 i candidati al concorso; di questi 5 sono stati i selezionati per la finale". Giornata che si è svolta anche alla presenza dell'alberghiero di Sarajevo, "Abbiamo infatti deciso di aprire - su invito - il concorso all'estero, e siamo stati molti lieti di ospitare una rappresentanza dell'istituto della Bosnia ed Erzegovina, con cui la città ha un legame pluridecennale; che abbiamo voluto traslare anche sulla creatività della cucina e sulla reinterpretazione del messaggio del cucinare, vivere e mangiare 'alla Rossini' - che era un po' il vivere al meglio, 'all'italiana' di due secoli fa. Ringraziamo l'istituto Santa Marta per l'organizzazione e per la sua autorevolezza che garantisce alla macchina organizzativa del concorso di funzionare al meglio e continuare in questo 'crescendo' di prestigio del 'Gioachino Rossini Grand Gourmet' che raccoglie sempre più curiosità e prestigio per il tema rossiniano su cui si concentra, per il valore della giuria che lo compone e per il rigore del suo svolgimento" ha concluso Vimini. Presente, in collegamento, anche Marco Di Ruzza, ambasciatore italiano in Bosnia Erzegovina, che ha sottolineato: "Siamo felici di portare un piccolo contributo a questo progetto, coinvolgendo l'istituto alberghiero di Sarajevo. È una collaborazione che cementerà la nostra storica amicizia con Pesaro, una città accomunata con Sarajevo per l'arte, la musica e la cultura in particolare. E che riuniamo oggi nel segno dei due grandi amore del maestro Rossini, la musica e la cucina che non hanno tra loro alcuna contraddizione: entrambe sono espressioni artistiche, entrambe hanno come elemento comune la bellezza". IL CONCORSO Obiettivo del concorso, riservato agli studenti delle classi terze, quarte e quinte di enogastronomia, cucina, pasticceria, sala e vendita degli istituti professionali alberghieri, è stimolare la creazione di piatti originali e moderni, basati sui prodotti amati da Gioachino Rossini, alla ricerca di nuove esperienze di piatto, vino e musica rossiniana, e alla conoscenza della vita e delle opere del grande musicista e gourmet. A giudicare piatti e abbinamenti è stata la giuria composta da: Elsa Mazzolini de La Madia (presidente); Roberto Franca, dirigente scolastico dell'istituto alberghiero Santa Marta; lo chef Giuseppe Portanova; Eliana Mennillo, contitolare del Rossini Bistrot; Giuseppe Giovanetti, esperto su dimensione 'gourmet' di Rossini; Catia Amati, della Fondazione Rossini; Raffaele Papi, sommelier. "La scelta è stata molto complessa – ha detto Mazzolini -. Le scuole – allievi e insegnanti - si sono impegnate nella ricerca storica, artistica ed enogastronomica legata al Maestro". "I candidati hanno lavorato in maniera ordinata e pulita – ha aggiunto Portanova -, presentando piatti interessanti. Tutti avevano delle piccole imperfezioni, che è normale siano presenti in proposte realizzate da chi sta crescendo e studiando e che oggi si è confrontato con un altro aspetto di questo bellissimo lavoro: la competitività e l'adrenalina, componenti con cui, svolgendo questa professione, dovrete imparare a convivere". Papi ha rivolto il suo plauso a ragazze e ragazzi, "c'è bisogno di voi e della vostra passione, che avete 'servito' anche nella mise en place – in questo settore". Amati, sulla parte musicale, ha precisato, "Grazie agli allievi e ai loro insegnanti che hanno cominciato un percorso sull'ascolto e la conoscenza di Rossini. In ogni piatto è stato portato un elemento che si sposa benissimo con l'eredità rossiniana". I PREMI Agli alunni vincitori - Cristin Kooliath, 4^A Eno; Chiara Nicoletta, 4^A Eno; Emanuele Filloramo, 4^B sala – oltre al titolo di "Gioachino Rossini Grand Gourmet" 2024, è stata assegnata l'opportunità di svolgere uno stage presso il ristorante Portanova di Urbino. L'istituto Giancarlo De Carolis di Spoleto, ha ricevuto 1000 euro in attrezzature da laboratorio di cucina o di sala. A tutti i partecipanti verrà rilasciato l'attestato di partecipazione all'iniziativa, l'Epistolario rossiniano della Fondazione Rossini; la guida dei vini regionali AIS Marche per gli abbinamenti dei vini ai piatti. PARTECIPANTI ALLA FINALE Ad accedere alle fasi finali del concorso, sono stati 5 alberghieri d'Italia. Il Giancarlo De Carolis di Spoleto PG), con la ricetta "Tortelli in Crescendo" abbinato a un Altobella Doc 2022 dei Colli Maceratesi e a La gazza ladra. L'Ipsseoa Severo Savioli di Riccione, con il suo "Filetto alla Rossini in Riviera adriatica", abbinato a un Verdicchio dei Castelli di Jesi Coroncino e a Sei sonate a quattro. L'istituto Ugo Mursia di Carini (PA), con il "Falso cono alla stracciatella con cacao, perle e scaglie di cioccolato", abbinato a un Verdicchio dei castelli di Jesi classico riserva Docg "Rincrocca" 2020, La Staffa e all'ouverture da La Cenerentola. L'istituto Flora di Pordenone, con la sua "Overture Rossiniana" servita con un Verdicchio di Matelica Doc sulle note dell'ouverture dall'opera Guglielmo Tell. L'istituto Panzini di Senigallia, con la ricetta "Macaron Rossini", da pasteggiare con vino e visciole dell'azienda vinicola Landi Luciano ascoltando l'ouverture dall'opera Guglielmo Tell. ROSSINI GOURMET "Gioachino Rossini, Grand Gourmet" fa parte del progetto "Rossini Gourmet" ideato per celebrare a tutto tondo la figura del maestro che a Pesaro ebbe i natali, noto a livello internazionale non solo per le sue doti musicali ma anche per la passione "gourmand". Il progetto, manifesta la natura "operosa" della cultura, finalizzata al passaggio di competenze tra generazioni, generi, soggetti di diversa provenienza; dimostra l'importanza del confronto col sapere del passato e con le competenze degli individui per alimentare l'innovazione che è alla base dell'operosità pesarese e alle radici di un'arte del vivere. Al progetto Rossini Gourmet e allo specifico concorso "Gioachino Rossini, Grand Gourmet" è riservato uno spazio importante nel programma di Pesaro 2024 - Capitale Italiana della Cultura perché "la cucina è un'arte, cerca modi inediti di combinazione fra i diversi ingredienti per produrre sapori che offrano, a chi l'assaggia, un'esperienza estetica da compiere attraverso il gusto. È così che la cucina ci mette in contatto con la bellezza" ha aggiunto Vimini.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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namelessdumbass · 10 months
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Terzo, honey, Mummy Dust is about money, not sex. There was absolutely no need to do this...i'm not complaining though
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La Cripta dei Papi - Cimetero Sotteraneo
La Cripta dei Papi, situata sotto la Basilica di San Clemente a Roma, è uno dei luoghi più misteriosi e affascinanti della città. Questo cimitero sotterraneo, noto anche come Cripta dei Frati Minoristi o Cripta dei Santi, contiene le tombe di alcuni dei primi papi della Chiesa.
La cripta è stata scoperta per caso nel 1857 da Padre Joseph Mullooly, un missionario irlandese che stava lavorando alla Basilica di San Clemente. Padre Mullooly ha trovato un passaggio segreto che conduceva a una serie di gallerie sotterranee, dove ha scoperto tombe, affreschi e icone antiche.
La cripta è stata utilizzata come cimitero dai frati minoriti nel XIII secolo, ma gli archeologi credono che sia stata utilizzata anche dai primi cristiani per seppellire i loro morti. La cripta si estende su tre livelli, e le gallerie sono illuminate solo da piccole finestre.
Le tombe dei papi sono situate nel primo livello della cripta. La più importante è la tomba di San Clemente, il terzo papa della Chiesa, che ha governato dal 88 al 97 d.C. La sua tomba è stata trovata decorata con mosaici e affreschi, tra cui una raffigurazione del papa che celebra la Messa.
Altri papi sepolcri nella cripta includono Papa Zaccaria, che ha governato dal 741 al 752, e Papa Giovanni I, che ha governato dal 523 al 526. Le tombe dei papi sono state decorate con affreschi e icone, molte delle quali risalgono al periodo bizantino.
Oltre alle tombe dei papi, la cripta contiene anche molte altre tombe di frati minoriti e fedeli, alcune delle quali risalgono al XIV secolo. Le gallerie sono decorate con affreschi che raffigurano scene della vita di Gesù e dei santi.
La Cripta dei Papi è aperta al pubblico, e la visita è sicuramente un'esperienza unica. L'atmosfera sotterranea e l'architettura antica rendono questo luogo unico al mondo. Se stai pianificando una visita a Roma, assicurati di includere la Cripta dei Papi nella tua lista di cose da fare.
Per i romani sarebbe un piacere avervi come nostri ospiti, per poter visitare la bellezza con i vostri occhi; potrete venire a soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
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blackbird5154 · 4 months
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An example of how clothing can make a well-proportioned person seem ridiculous
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amicidomenicani · 2 years
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Quesito Buona sera padre Angelo, le scrivo oggi, 21 agosto 2021, memoria di san Pio X che io credo essere modello di vita per i sacerdoti, i vescovi e i papi. In buona sostanza le auguro di poter divenire così, come san Pio X. Per questa intenzione pregherò domani all’elevazione dell’Ostia Santa, spero che possa sentire il beneficio di questa mia preghiera… Bene, ora passo alla domanda: Le chiedo qualche consiglio per sentire o meglio vivere sempre alla presenza di Dio quando si è con gli altri o non si sta pregando. Lei ad esempio come fa?  La ringrazio come sempre caro padre, senz’altro domani farò quanto le ho detto! Ed infine - dato che ho letto che si può fare - invoco su di lei la benedizione di Dio Onnipotente attraverso l’intercessione - in particolare- di San Pio X, del Curato d’Ars, di San Domenico, dei santi modello per i consacrati ed infine della B.V. Maria e di tutti i Santi.   Risposta del sacerdote Carissimo, 1. Dio ha detto ad Abramo nostro padre nella fede: “Io sono Dio l'onnipotente: cammina davanti a me e si integrò” (Gn 17,1). Una vecchia traduzione diceva: “Io, il Dio onnipotente: cammina alla mia presenza e sii perfetto”. “Sii perfetto”: perfetto nello stare sempre alla presenza di Dio. Nell'unione con Dio. 2. San Tommaso si domanda se sia possibile per l'uomo stare sempre alla presenza di Dio, vale a dire con la mente e con il cuore fisso in Dio. Risponde dicendo che l'unione con Dio è perfetta quando uno ama con tutte le sue possibilità.  “E questo può avvenire in tre maniere.  Primo, in maniera che tutto il cuore di un uomo si porti attualmente e sempre verso Dio. E questa è la perfezione della carità nella patria celeste: perfezione che non si può raggiungere in questo mondo, in cui è impossibile, per l'instabilità della vita umana, che uno pensi sempre a Dio, e che a lui si volga con l'amore in maniera attuale.  Secondo, in maniera che uno metta tutto il suo impegno nell'attendere a Dio e alle cose divine, trascurando tutto il resto, ad eccezione di quanto richiede la necessità della vita. E questa è la perfezione della carità che è possibile nella vita presente: però non è comune a tutti quelli che hanno la carità. Terzo, in maniera che uno abitualmente tenga tutto il suo cuore in Dio: cioè in modo da non pensare e da non volere niente che sia contrario all'amore di Dio. E questa perfezione è comune a tutti coloro che hanno la carità” (Somma teologica, II-II, 24, 8). 3. Il secondo modo di stare sempre alla presenza di Dio per quanto lo consentono le necessità della vita è proprio di coloro che vivono nel monastero o nel convento. Vivono una vita di unione con Dio col pensiero e con il cuore. Questa vita viene detta contemplativa. I domenicani, ad esempio, dovrebbero essere così. 4. Quelli che vivono nel mondo non possono stare uniti a Dio in questo modo perché devono pensare in ogni momento a tante cose, le più disparate, e devono essere attenti a quello che fanno, soprattutto nel lavoro, in particolare quando è di precisione. A questi si richiede di stare uniti a Dio conservando la sua grazia e con la prontezza d'animo di allontanarsi da tutto ciò che è contrario alla sua volontà. Questo è il tipo di presenza di Dio che si richiede ai laici, a quelli che vivono nel mondo. 5. Ma aldilà della domanda su come si possa vivere alla presenza di Dio giova di più chiedersi che cosa si può fare per stare alla presenza di Dio. San Francesco di Sales nella Filotea offre degli ottimi spunti partendo da un'esperienza tutta particolare della presenza di Dio quale dovrebbe essere la meditazione. Scrive: “Per metterti alla presenza di Dio ti propongo quattro vie, che, all'inizio, possono esserti utili. 1. La prima è una viva e attenta presa di coscienza che Dio è presente dappertutto: Dio è in tutto e dappertutto e non c'è luogo o cosa in questo mondo che non manifesti la sua presenza; noi siamo simili agli uccelli che sono circondati dall'aria ovunque indirizzino il loro volo: ovu
nque andiamo o ci fermiamo Dio ci è presente. Tutti sanno questa verità, ma non tutti sono attenti a prenderne coscienza. I ciechi, pur non vedendo il principe al cui cospetto si trovano, non per questo non tengono un contegno rispettoso se sono avvertiti di tale presenza; però, non vedendolo, dimenticano facilmente la sua presenza; di conseguenza ancor più facilmente dimenticano il contegno rispettoso. Noi siamo così, Filotea: pur sapendo che Dio è presente, non lo vediamo; è la fede che ci ricorda la sua presenza. Non vedendolo materialmente con gli occhi ce ne dimentichiamo molto spesso e ci comportiamo come se Dio fosse molto lontano. Sappiamo bene che è presente in tutte le cose, ma non ci pensiamo, ed è quindi come se non lo sapessimo. È per questo che, senza eccezioni, prima della meditazione, dobbiamo svegliare nella nostra anima l'attenzione cosciente alla presenza di Dio. Era il pensiero di Davide, quando scriveva: se salgo in cielo o mio Dio tu ci sei; se scendo agli inferi, tu ci sei! In tal senso vanno prese anche le parole di Giacobbe che, alla vista della scala, dice: questo luogo è terribile! Dio si trova proprio qui e io non lo sapevo. Vuol dire che non ci pensava; sapeva bene che Dio è presente ovunque. Tornando alla preghiera, devi dire al tuo cuore con tutto te stesso: cuore mio, Dio è proprio qui! 2. La seconda via per mettersi alla presenza di Dio è pensare che non soltanto Dio è presente nel luogo in cui ti trovi, ma in modo particolare è presente nel tuo cuore e nel profondo del tuo spirito, ai quali dà vita e forza, quale cuore del tuo cuore e spirito del tuo spirito; come l'anima infatti è diffusa in tutto il corpo ed è presente in ogni parte di esso, e tuttavia ha nel cuore la sua sede privilegiata, similmente Dio, pur essendo presente dappertutto, sceglie la sua sede particolare nel nostro spirito: per questo Davide chiamava Dio, il Dio del suo cuore, e San Paolo diceva che noi viviamo, ci muoviamo e siamo in Dio. Pensando a questa verità, procurerai di avere nel tuo cuore un grande rispetto per Dio, perché ivi è presente in modo particolare. 3. La terza via è di pensare al nostro Salvatore, che, nella propria umanità, vede dal cielo tutte le persone della terra e, in modo particolare i cristiani suoi figli, e tra essi, particolarmente quelli che sono in preghiera, di cui è nota gli atti e il comportamento. Questa non è fantasia, ma la pura verità; perché, anche se noi non lo vediamo, lui dall'alto ci guarda. Santo Stefano così lo vede durante il suo martirio. Possiamo dire, a buon diritto, con la sposa: eccolo dietro la parete che guarda dalle finestre e si affaccia dal cancello. 4. Una quarta via può essere quella di ricorrere alla immaginazione e rappresentarci il Salvatore nella sua umanità vicino a noi, proprio come siamo soliti fare con gli amici, quando diciamo: vedo il tale che fa questo, mi sembra proprio di vederlo, e simili espressioni. Se poi ti trovi in un luogo dove c'è il Santissimo Sacramento dell'altare, non sarebbe più soltanto una presenza immaginaria, ma reale; le specie e le apparenze del pane sono come una tenda da dietro la quale Nostro Signore, realmente presente, ci vede e pensa a noi, anche se non lo vediamo nella sua forma. Serviti di una di queste quattro vie per metterti alla presenza di Dio prima della meditazione; non pretendere di impiegarle tutte insieme, ma una alla volta, con semplicità e brevità" (Filotea, II, 2). Con l'augurio che questo diventi anche la tua esperienza, ti benedico e ti ricordo nella preghiera. Padre Angelo
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I love you, Papi 🥺😭
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I miss you king you would have loved Slayyyter's "Mine" 💓
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ma-come-mai · 3 years
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GHIANDOLA PINEALE (IL SEGRETO)
La ghiandola pineale è uno dei più grandi segreti che ci è stato nascosto.
Il segreto non è la ghiandola esista, ma sua funzione.
È il nostro terzo occhio, è l'organo attraverso il quale sognamo e immaginiamo e una volta attivato è anche l'organo che ci collega ad altre dimensioni della realtà: ci permette di vedere esseri di altre dimensioni oltre a permetterci di fare viaggi astrali (lasciare il nostro corpo fisico per viaggiare con il nostro corpo etereo).
Ci permette di sviluppare abilità psichiche come la chiaroveggenza o la telepatia e persino la possibilità di viaggiare nel tempo.
Perché è un segreto? La risposta è nella Chiesa.
Come è sopravvissuta la chiesa? Ci hanno fatto credere che la messa è l'unico modo in cui possiamo connetterci con il piano Divino, ma in realtà il Tempio per raggiungere la connessione Divina è dentro ognuno di noi.
La ghiandola pineale ha diversi significati. Per la religione cattolica, significa il potere di Dio; per la Massoneria, la visione dei Ciclopi; All'interno della tradizione egizia è conosciuto come l'occhio di Horus, anche nella geometria sacra possiamo vedere che l'occhio di Horus corrisponde esattamente a tutte le strutture del cervello e nel mondo asiatico come il terzo occhio o centro della chiaroveggenza e intuizione.
Nella terminologia iniziatica è conosciuta come "La porta del paradiso" e anche il filosofo francese, Descartes, propose che la ghiandola pineale fosse quella che collegava il corpo con l'anima, o che la conteneva. La definì "La sede dell'anima". La sua proposta nasce perché la ghiandola pineale non è duplicata bilateralmente nel corpo, e credeva anche (a torto) che fosse esclusiva degli esseri umani.
L'ormone Melatonina prodotto dalla Pineale, la cui carenza causa insonnia e depressione, è presente in alcuni alimenti come avena, mais, pomodori, patate, noci, riso e ciliegie.
Negli antichi templi dei Sumeri e dei Babilonesi si faceva l'adorazione della pineale e anche in Vaticano possiamo vedere un monumento a forma di ananas o pineale, portato anche dai Papi, e sulle pareti delle piramidi si trovano geroglifici con questa forma.
La pineale secerne una sostanza chiamata DMT (dimetiltriptamina) nota anche come molecola spirituale che viene rilasciata nella fase del rapido movimento oculare, ovvero quando stiamo sognando. È quindi responsabile della visualizzazione delle immagini nei sogni. Quando non c'è luce, la ghiandola pineale produce melatonina dalla serotonina.
La DMT prodotta dalla pineale è così potente che può trasportare la coscienza umana attraverso il tempo e il viaggio dimensionale.
Nello stato immediato prima della morte, viene prodotta una grande quantità di DMT, motivo per cui viene attribuita la capacità di entrare nella coscienza nelle dimensioni superiori.
Raggiunge stati mistici o interdimensionali, è il più potente allucinogeno o enteogeno presente in natura, in tutte le piante e gli animali (in maggiore o minore concentrazione), ha effetti profondi sulla coscienza.
L’allucinazione ci guida in un viaggio attraverso il nostro subconscio e accediamo ai nostri registri Akashici, quindi ogni esperienza è unica e personale.
Si dice inoltre che oltre a regolare gli aspetti legati al giorno-notte, come la temperatura corporea, e le stagioni dell'anno, come i cicli ormonali legati alla riproduzione, la melatonina sia un potente antiossidante, che protegge le cellule dai danni provocati a causa dei radicali liberi, inibisce la sintesi del DNA in alcune cellule tumorali e la morte cellulare (apoptosi) nel timo, la ghiandola preposta alle difese. I loro livelli di produzione diminuirebbero con l'età. Pertanto, avrebbe proprietà antietà e antitumorali.
web (f.b.)
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kazoo-lord · 3 years
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Little bro coming into his big bro's room to see what cool items he can take. (Looking for the titties and beer cup).
- He is so hard to make! I'm not satisfied with the result, but this is the best I came up with.
- That's the room I made for Papi (Terzo) 💜 I haven't tried to reproduce Copia's room yet.
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pomposita6292 · 3 years
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⚜EPIFISI⚜
La ghiandola pineale è uno dei più grandi segreti che ci viene nascosto.
Il segreto non è che la ghiandola esiste, il segreto è la sua funzione.
Agli studenti di medicina viene detto che è un organo scartato, ma non lo è.
La ghiandola pineale è il nostro terzo occhio, è l'organo attraverso il quale sogniamo e immaginiamo qualcosa, e quando è attivata, è anche l'organo che ci collega ad altre dimensioni della realtà, h.: ci permette di vedere esseri di altre dimensioni e oltre di andare in viaggio astrale (lasciando il nostro corpo fisico per viaggiare con il nostro corpo eterico), sviluppare abilità psichiche come la chiaroveggenza o la telepatia e anche la capacità di viaggiare nel tempo per viaggiare....
Il tempio per raggiungere la connessione divina è dentro ognuno di noi....
La ghiandola pineale (conosciuta anche come ananas) ha molti significati.
Per la religione cattolica è il potere di Dio.
In Massoneria è la visione del Ciclope.
Nella tradizione egizia è chiamato l'occhio di Horus, anche nella geometria sacra vediamo che l'occhio di Horus corrisponde esattamente a tutte le trame del cervello, e nel mondo asiatico come il terzo occhio o centro di chiaroveggenza e intuizione.
Nella terminologia dell'inaugurazione, è conosciuta come la ′′ porta del cielo ′′ e anche il filosofo francese Cartesio ha suggerito che la ghiandola pineale è ciò che collega o contiene il corpo all'anima.
L'ha definita come la ′′ sede dell'anima ′′ perché secondo lui la ghiandola pineale non è presente nel corpo da entrambi i lati.
Cartesio credeva (falsamente) che fosse riservato esclusivamente all'uomo.
L'ormone melatonina prodotto dalla ghiandola pineale, la cui carenza porta all'insonnia e alla depressione, è contenuto in alcuni alimenti come avena, mais, pomodori, patate, noci, riso e ciliegie.
Negli antichi templi dei Sumeri e dei Babilonesi c'era un culto della ghiandola pineale e anche in Vaticano si può vedere una statua a forma di ananas o ghiandola pineale, che viene portata anche dai papi, e ci sono geroglifici sulle pareti delle piramidi.
La ghiandola pineale separa una sostanza chiamata DMT (dimetiltriptamina), alias la molecola spirituale, che viene rilasciata durante la fase rapida del movimento degli occhi, quindi quando sogniamo è responsabile della visualizzazione delle immagini in un sogno.
Se non c'è luce, la ghiandola pineale produce melatonina dalla serotonina.
Questo è coinvolto nella regolazione dei cicli di veglia e sonno e serve a contrastare gli effetti della sindrome da fuso orario.
La DMT è così potente che può trasportare la coscienza umana attraverso viaggi nel tempo e tra le dimensioni.
Una grande quantità di DMT viene prodotta nell'immediato stato di pre-morte, per cui le viene attribuita la capacità di entrare in dimensioni superiori di coscienza.
Raggiunge condizioni mistiche o interdimensionali ed è il più forte composto allucinogeno o entheogenico trovato in natura. Tutte le piante e gli animali (in concentrazioni variabili) hanno un effetto profondo sulla coscienza).
Ringraziamenti per il post di Alessandro Antonelli
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