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#passanti
primepaginequotidiani · 2 months
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PRIMA PAGINA Il Resto Del Carlino di Oggi martedì, 23 luglio 2024
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collasgarba · 10 months
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Richelmy e quelle cose che i libri non dicono
Da un bigliettino battuto a macchina e rinvenuto fra le sue carte, si apprende che la collaborazione di Richelmy con il quotidiano torinese della sera [“Stampa Sera”] durò dal 1965 al 1979; ma dallo spoglio che ho eseguito – tramite microfilm – su “Stampa Sera” risulta che il primo articolo di Richelmy non apparve che nel numero del 5-6 ottobre 1966, mentre l’ultimo risale a dieci anni dopo (2…
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adrianomaini · 10 months
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Richelmy e quelle cose che i libri non dicono
Da un bigliettino battuto a macchina e rinvenuto fra le sue carte, si apprende che la collaborazione di Richelmy con il quotidiano torinese della sera [“Stampa Sera”] durò dal 1965 al 1979; ma dallo spoglio che ho eseguito – tramite microfilm – su “Stampa Sera” risulta che il primo articolo di Richelmy non apparve che nel numero del 5-6 ottobre 1966, mentre l’ultimo risale a dieci anni dopo (2…
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bagnabraghe · 10 months
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Richelmy e quelle cose che i libri non dicono
Da un bigliettino battuto a macchina e rinvenuto fra le sue carte, si apprende che la collaborazione di Richelmy con il quotidiano torinese della sera [“Stampa Sera”] durò dal 1965 al 1979; ma dallo spoglio che ho eseguito – tramite microfilm – su “Stampa Sera” risulta che il primo articolo di Richelmy non apparve che nel numero del 5-6 ottobre 1966, mentre l’ultimo risale a dieci anni dopo (2…
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leonmarchon · 1 year
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Le Boulevard des Capucines (1873).
Una fiumana ondeggiante di passanti e carrozze signorili lungo il viale di Parigi, riprodotta da Claude Monet nella sua interezza con vibrante impressione di tremolante luce e foschia.
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In me c’è un silenzio sempre più profondo. Lo lambiscono tante parole, che stancano perché non riescono a esprimere nulla. Bisogna sempre più risparmiare le parole inutili per poter trovare quelle poche che ci sono necessarie. E questa nuova forma d’espressione deve maturare nel silenzio.
La vita è così curiosa e sorprendente e infinitamente piena di sfumature, a ogni curva del suo cammino si apre una vista del tutto diversa. La maggior parte delle persone ha nella propria testa delle idee stereotipate su questa vita, dobbiamo nel nostro intimo liberarci di tutto, di ogni idea esistente, parola d’ordine, sicurezza; dobbiamo avere il coraggio di abbandonare tutto, ogni norma e appiglio convenzionale, dobbiamo osare il gran salto nel cosmo, e allora, allora sì che la vita diventa infinitamente ricca e abbondante, anche nei suoi più profondi dolori.
Conosco due forme di solitudine. L'una mi fa sentire terribilmente infelice, perduta e quasi sospesa, l'altra mi rende forte e felice. La prima è sempre presente quando non mi sento in contatto con i miei simili, quando in genere non ho il benché minimo contatto con alcunché: allora sono completamente tagliata fuori da tutti e da me stessa e non avverto il mio posto in questa esistenza. Nell'altro tipo di solitudine mi sento invece forte e sicura, in contatto con tutti, con tutto e con Dio.
Etty Hillesum, Tr. Chiara Passanti, Tina Montone, Diario.
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falcemartello · 2 months
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Amici, per la serie “maledetto overtourism” oggi vi segnalo una chicca:
“A Sirmione…non sembra esserci spazio per il turista consapevole costretto a condividere lo spazio con la miriade di passanti che transitano in massa nel centro del borgo”.
Ovviamente il turista consapevole è lui, il giornalista, l’elite, gli altri sono la massa ingombrante e maleodorante che dovrebbe starsene a casa.
Maledetti povevy!
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catsloverword · 27 days
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Un bel balcone, soprattutto se fiorito, attira sempre gli sguardi dei passanti 😎
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Il mio balcone 😁
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vadaviaaiciap · 4 months
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Milano, con una bottiglia in mano, camminava minacciosamente tra le persone all'interno della stazione Garibaldi, scagliandosi poi contro gli agenti della polfer che volevano fermarlo.
Il protagonista è
1 Un maschio italiano ed etero “figlio sano del patriarcato”
2 Un “estremista” tedesco dell’Afd
3 Un “fascista” francese militante di uno dei movimenti sciolti dal governo francese
4 Un 42enne marocchino clandestino con precedenti, fermato già 2 giorni fa perché aveva molestato i passanti
N.B. Potete chiedere l’aiutino da casa al sindaco Beppe Sala o all’ex assessore Majorino che organizzava le “tavolate multietniche”.
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occhietti · 2 months
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Io ti bacerei per la strada, tra passanti curiosi, seduta al tavolino di un bar.
Ti bacerei lungo giorni rubati ad altre vite, su ponti, palazzi, maree.
Ti bacerei ancora e ancora, al limitare della notte, su sentieri impervi, in ogni dove, in ogni quando.
Ti bacerei fino a dimenticare chi siamo, rimanendo sospesi in quell’ istante di noi, ed in quel bacio porterei l’infinito.
- Carla Casolari
Val Escoubet art - "Pour le meilleur de nous deux"
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seipartedime · 17 days
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lo ti bacerei per la strada, tra passanti curiosi,
seduta al tavolino di un bar.
Ti bacerei lungo giorni rubati ad altre vite, su ponti, palazzi, maree.
Ti bacerei ancora e ancora, al limitare della notte, su sentieri impervi, in ogni dove, in ogni quando.
Ti bacerei fino a dimenticare chi siamo, rimanendo sospesi in quell'istante di noi, ed in quel bacio porterei l'infinito
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smokingago · 9 months
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Io ti bacerei per la strada,
tra passanti curiosi,
seduta al tavolino di un bar.
Ti bacerei lungo
giorni rubati ad altre vite,
su ponti, palazzi, maree.
Ti bacerei ancora e ancora,
al limitare della notte,
su sentieri impervi,
in ogni dove,
in ogni quando.
Ti bacerei fino a dimenticare
chi siamo, rimanendo sospesi
in quell’ istante di noi,
ed in quel bacio porterei l’infinito.
Carla Casolari
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generalevannacci · 3 months
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Questo pezzo di 💩 non meriterebbe altro che finire in prigione secondo le leggi dello stato ed essere dimenticato, se non fosse che il fratello è un politico leghista di bassa caratura che gridava contro i gay che secondo lui sputavano sangue infetto sui passanti.
💩 + 💩
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angelap3 · 4 months
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Curiosità:
Se siete a Bologna, sotto ai portici di Piazza Maggiore, potrebbe capitarvi di vedere delle persone che parlano al muro!
Il palazzo del Podestà, è stato costruito nel 1200, ha una caratteristica unica nel suo genere.
Il voltone è decorato da due imponenti costoloni che partendo dai quattro angoli si congiungono proprio nel mezzo.
Questo tipo di struttura crea una sorta di “telefono senza fili”: un particolare effetto acustico che permette di parlarsi dagli angoli opposti del voltone senza farsi sentire dai passanti ; basta mettersi faccia al muro nei due angoli opposti e mormorare flebilmente che la voce giungerà nitida alle orecchie dell’altro. Leggenda vuole che questo effetto acustico consentiva , in epoca medioevale , anche ai lebbrosi di confessarsi sussurrando al padre confessore senza la necessità di avvicinarsi
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estaticheparole · 9 months
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Sembrava non ci fosse niente, nessun punto di contatto tra noi, nessuna affinità, eppure entrava, come un bisturi.
L’intensità mi attrae. Mi fa sentire morta non sentire. E io non sentivo, li guardavo, tutti quanti, davanti a me come passanti a cui rivolgi uno sguardo distratto, ma non sapresti più dire, dopo un istante, di che colore avevano il cappotto.
Mi bastavo, giuro che mi bastavo e nemmeno sfioravano quel profondo che brucia. Ero riva del mare, fredda, poco mossa, bassa, che non bagna davvero.
Io non so perché ho sorriso.
Non so nemmeno perché ho riso.
Forse era capace di portarmi altrove, di farmi smettere di pensare. Gli piacevo più leggera, senza il peso di questa malinconia, senza i miei “perché?”, senza le mille spiegazioni, il senso della vita, la psicoanalisi, le interpretazioni dei piccoli gesti. Quasi spoglia di me, a vedere un altro strato. Come quando hai le mani così congelate perché hai toccato un sacco di neve e poi inspiegabilmente, senti. Il tatto non mente più, non ti abbadona, esce da quel letargo che sembrava sortilegio.
Ho sentito.
Ho desiderato.
Ho guardato dritto negli occhi altri occhi e mi è sembrato di vedere davvero, di essere stata cieca per tutto il resto del tempo.
Ho chiamato qualcuno “amore” perché per me era il suo unico nome.
Ho immaginato.
Ho fantasticato.
Ho ceduto alle braccia che mi cingevano la notte, non ho opposto resistenza. Ho ceduto allo splendore, ma lo splendore si paga.
Ho usato il mio corpo come un dono, come una canzone, prima assolo di pianoforte e poi musica rock, guardando ancora negli occhi. Perdendomi negli occhi.
Ho immaginato un figlio, gli ho dato un nome, io che non ci avevo mai pensato in maniera così intensa.
Ho sorriso quando il portone di casa si apriva.
Ma ho pianto, ho pianto, ho pianto.
Non mi manca lui.
Mi manca l’amore.
Mi manca la stessa cosa che mi terrorizza.
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autolesionistra · 6 months
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Sicché niente, l'altro giorno ad un incrocio un paio di automobilisti si sono reciprocamente suonacchiati con due clacson ad un esatto semitono di distanza e con una sequenza temporale che ha replicato con una precisione bizantina l'intro di how soon is now.
A seguito di una rapida ricerca visiva fra i passanti a caccia di altre facce piacevolmente stupite arrivavo alla conclusione di essere stato l'unico a godere di questa meraviglia del cosmo, un po' come quando sei l'unico a vedere una stella cadente (continuerò a chiamarle così, astenersi astronomi pedanti).
Ho poi ragionato sul fatto che se questi eventi non fossero figli di pura entropia ma di un qualche disegno divino, il fatto che la divinità in questione sia fan degli Smiths spiegherebbe un sacco di cose.
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