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#polaroid - un blog alla radio
polaroidblog · 3 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E18
Bentrovate e bentrovati a una nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda ogni settimana da Bologna sulle frequenze di NEU Radio. Apriamo le danze celebrando il ventennale di Candinista, il leggendario album d’esordio delle Black Candy, e poi viaggiamo da Vancouver a Göteborg, dalla Nuova Zelanda alla Gran Bretagna, passando anche per il nostro…
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tremilatre · 1 year
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buonista · 5 years
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Blogstalgia
Nei primi anni 2000 abitavo a Bologna e cercavo di fare economia su tutto, per esempio rinunciando a Internet. Mi connettevo alla biblioteca di via Zamboni 25, per quanto possibile, e per il resto nel fine settimana andavo a trovare i miei genitori a Gabicce Mare, e lì potevo farlo senza limiti.
Questo mi dava modo di riflettere molto sulle cose che leggevo. Dopo l'11 settembre il mio interesse per le letture in rete ebbe un impennata, e in un bel giorno di ottobre scoprii anche il sito di Claudio Sabelli Fioretti – che conoscevo come l'ex direttore di Cuore – e che però era diverso da tutti gli altri siti.
Il suo sottotitolo era una domanda retorica: «Chi non ha un blog, oggigiorno?». Come dire: tutti ce l'hanno ormai, un blog. La caratteristica di questo blog era di presentarsi come una successione di articoli in ordine anticronologico, vale a dire, dal più nuovo al più vecchio.
In questo caso, gli articoli erano principalmente lettere al giornalista, da parte di nomi del tutto sconosciuti al pubblico – i quali però, essendo spesso ospitati sul blog, mi divennero in qualche modo familiari – e parlavano quasi unicamente di tutto il casino geopolitico in corso: Bush, Bin Laden, Berlusconi e D'Alema, i talebani, i no global, la Fallaci. Ogni tanto c'era un articolo scritto dallo stesso Sabelli.
E poi aveva aperto un altro blog, di tipo totalmente diverso e all'epoca per me molto esotico nonostante fosse bolognese, che si chiamava Polaroid: un blog alla radio. Cioè, non solo il blog era di per sé una cosa nuova. Questo era blog e programma radiofonico insieme, eravamo già al crossover dei media. E poi l'argomento: parlava di musica, la musica era la mia specialità e io mi vantavo di avere gusti oscuri e originali, però questi parlavano di artisti che erano più oscuri e originali dei miei. Il primo post è di martedì 13 novembre 2001, e faceva così: «Good evening ladies and gentlemen, si inaugura qui il blog di Polaroid, la trasmissione di Radio Città 103 in onda (forse) il venerdì alle venti sui 103.1 mhz di Bologna. Ebi + Ellegi selezioneranno per voi musiche, drinks e letture appropriate. Speriamo che vi piaccia. A presto». Ebi era Enzo e Ellegi era La Laura, una coppia che in seguito avrei conosciuto anche di persona.
Polaroid fu il primo in quella che scoprii essere una comunità che si riconosceva come tale, con i suoi leader, i lettori silenziosi, i membri storici, quelli ortodossi, i non ortodossi, i fiancheggiatori eccetera: era la comunità degli indieblogger, come si sarebbe definita in seguito.
E incredibilmente, Polaroid è regolarmente attivissimo ancora oggi, con lo stesso indirizzo addirittura (piattaforma blogspot), autore di un'impresa che fosse anche solo per la costanza – oltre che per il tempismo, la professionalità, l'indipendenza e la passione – credo sia unica al mondo.
Passò comunque parecchio tempo, da quelle prime esperienze di lettore, prima che decidessi a mia volta di aprire un blog. Eravamo all'inizio del 2003, avevo letto su l'Espressoun esaltante articolo intitolato Dieci cento mille blog che fotografava l'esplosione di questo fenomeno in Italia, anche grazie a una piattaforma gratuita e dutta italiana chiamata Splinder.
Così fu su Splinder che iniziai quell'avventura, e siccome le mie condizioni di utente del web non erano nel frattempo cambiate – mi connettevo solo nel fine settimana, e dunque potevo anche pubblicare solo nel fine settimana – decisi di chiamarmi ilblogdelladomenica. Misi un sottotitolo che voleva essere ironico: Contro Castaldo senza se e senza ma, scimmiottando lo slogan dominante in quel periodo contro le varie guerre e i vari terrorismi di turno, ma applicandolo alla musica. E scegliere come bersaglio il giornalista musicale di punta diRepubblica, Gino Castaldo appunto, mi sembrava perfetto per vari motivi: primo perché avere un “nemico” definiva immediatamente la mia identità di blogger e di opinionista, secondo perché indicava nella musica il mio argomento principale, terzo perché Repubblicaera il punto di riferimento indiscusso del popolo di sinistra, quindi criticandola da sinistra mi mettevo in una posizione da cui potevo sparare a zero praticamente contro tutto il panorama culturale italiano, e quarto perché Castaldo era famoso ma non troppo, quindi nessuno prima di me lo aveva onorato tanto da eleggerlo a simbolo di un sistema (per quanto da combattere). Decisi fin da subito che ilblogdelladomenica – abbreviato in bdd – sarebbe stato un opinionista polemico e iconoclasta, ma al tempo stesso “umano”, e (oggi lo riconosco) fin troppo emotivo e umorale. La polemica per me era per così dire un atto d'amore, come per quei personaggi dei film di Ettore Scola che si insultavano simpaticamente e creativamente per fare conversazione.
Naturalmente però, non tutti stavano al gioco, e con questo modo di fare ho finito per offendere un sacco di gente e purtroppo anche vari amici.
Amici che comunque all'epoca erano tanti, perché proprio nel 2003 – grazie a Splinder e forse grazie anche a quell'articolo dell'Espresso – furono in tanti ad aprire un blog contemporaneamente al mio, e tanti che avevano i miei stessi interessi e finemmo per costituire la comunità degli indieblogger. Di questi, Enzo e La Laura di Polaroid erano i veterani essendo attivi già da due anni che all'epoca era un'eternità.
Il più rispettato, e il più bravo a scrivere, era Leonardo, prevalentemente politico: nel 2001 aveva fatto la storia della blogosfera con la sua diretta dal G8 di Genova. È attivo ancora oggi allo stesso indirizzo, ma è più attivo su Il Post dove si raccolgono molti superstiti della primissima stagione (lo stesso direttore Luca Sofri, che sui blog era ed è Wittgenstein, e l'esperto di web Massimo Mantellini). Un vecchio post proprio di Leonardo, del 24 dicembre 2001, è una perfetta foto di famiglia della blogosfera di allora. C'era già anche Valido: uno che il suo primo sito l'aveva aperto il 9 settembre 1999, e non essendo ancora un blog ne aveva già anticipato alcune caratteristiche.
Più avanti Valido avrebbe lasciato il segno – ma nascondendo la sua vera identità – in avventure fortunatissime come quella de I 400 Calci (dove si firma Nanni Cobretti). Collaborava o collabora anche con Orrore a 33 Giri, un blog collettivo dedicato a stramberie musicali.
E Valido ha frequentato gli indieblogger: che pure erano, per così dire, una generazione successiva alla sua. Per molto tempo è stato anche autore ospite su Inkiostro.
Quest'ultimo fu uno dei primi indieblogger che notai, ed era uno dei più noti. Oggi è ancora online (a un altro indirizzo, perché Splinder non esiste più) ma non viene più aggiornato da anni. Il suo primo post è del 6 gennaio 2003. Anche lui si occupava di musica indie, anche con lui fummo amici per un po' ma poi abbiamo litigato malamente perché entrambi abbiamo un carattere apparentemente dolce ma anche permaloso e irritabile.
Anche Enrico Veronese, noto in rete come Enver, aveva un caratteraccio. Di lui colpiva il superattivismo entusiasta, sia come giornalista musicale che come opinionista di sinistra. Era famoso come rubrichista di Blow Up. Si è lanciato in tanti progetti, quasi sempre abbandonandoli a metà. Oggi è ancora su Twitter.
Credo che il primo a linkare il mio blog della domenica nel 2003, e quindi a farmi entrare nel giro, sia stato Batteria Ricaricabile, anche se nella prima fase aveva un altro nome che non ricordo più. Questo è stato attivo fino al 2013.
Tra quelli che seguivano la musica indie, ce n'erano due particolarmente brillanti e drittoni. Uno era Andrea Girolami, che veniva da Senigallia mi pare, e fu il primo blogger che avvicinai di persona: fu al famoso festival Frequenze Disturbate del 2003, lui aveva lanciato l'invito a farsi vedere, io mi feci vedere e attraverso lui feci amicizia con tutti gli altri. Il suo blog si chiamava Loser, poi ne aprì un altro – Nonsischerzapiu – oggi scrive su Twitter e chissà dove, ma mi pare non si occupi più di musica.
Un altro particolarmente brillante che era di Roma e il suo blog si chiamava shoegazer. Sempre su splinder. Conosceva un sacco di gente e aveva un sacco di progetti, alcuni non hanno funzionato molto. Uno è diventato la casa discografica 42 records, che ha lanciato I Cani di Niccolò Contessa e avuto così un ruolo di primo piano nella trasformazione dell'indie italiano (a tale proposito era stato intervistato nel 2017 su Pagina99) Oggi scrive ancora su Twitter.
Non ricordo quando iniziai a seguire Francesco Farabegoli, che si faceva chiamare Disappunto, ed è un altro che ha avuto tanti progetti diversi, e tardivamente – dal 2009 al 2017 – ha realizzato il blog musicale italiano più bello in assoluto. Si chiamava Bastonate, oggi si può ancora ricevere la sua newsletter, e leggerlo su Twitter.
Su Twitter è anche Michele Boroni, noto come Emmebi, che non era tanto interessato alla musica indie quanto alla cultura pop, e alla politica. Scriveva anche sul Foglio, quindi insomma già allora aveva un altro tipo di notorietà. Ma seguiva comunque lateralmente gli indieblogger. E il suo storico blog, attivo dal 2002 al 2014, è ancora online (anche nell'impaginazione tradizionale). Poi scrive di musica mainstrindie su rockol.
In generale è curioso osservare il diverso destino che si è avuto a seconda che la piattaforma fosse su splinder o su blogspot. Di chi era nella prima, oggi non rimane più niente: salvo nei rari casi di chi è migrato in tempo su un altro dominio, come nel caso di Pubblicodimerda, che degli indieblogger fu l'ideologo e il teorizzatore durante l'età dell'oro: che possiamo dire coincide con il suo periodo di attività, l'incredibile triennio 2003-2006. Fu lui fra l'altro a inventare un premio burla per gli indieblogger (gli Indieblog Awards) e a idolatrare il giornalista Fabio De Luca che a forza di essere chiamato in causa finì per entrare nella ballotta anche lui: e c'è ancora, su Tumblr che è la piattaforma di microblog che uso ancora anch'io.
Uno che stava un po' in disparte, e non ci siamo mai visti di persona, era Elrocco. Ancora attivo su blogspot dopo tutti questi anni.
Di quella blogballotta faceva parte anche Aurelio Pasini giornalista delMucchio, anche se non aveva un blog. La sua fidanzata sì, il blog era A visible Sign Of My Owne pubblicava soprattutto fotografie. All'epoca mi sembrava una cosa un po' superflua, poi sono arrivati i fotoblog e oggi è quello che facciamo tutti con Instagram. Era anche lei più avanti della sua epoca.
Luca Castelli invece era una vecchia firma di Rumore, aveva cominciato con il blog un po' più tardi degli altri: il suo era Ilpozzodicabal e lo è ancora.
Poi c'era Akille, un tipo di Roma molto flemmatico e simpatico che non ho mai saputo come facesse di cognome, quindi oggi che non è più online chissà che fine ha fatto. L'unico segno che ho ritrovato ora della sua esistenza è questa intervista del 2006.
Un po' più lontano dalle nostre frequentazioni era Ludik, storicamente uno dei primi blogger italiani in assoluto, che oggi è attivo più che altro su Twitter.
Lontano da noi era anche il vulcanico Zoro, che poi è diventato un personaggio televisivo e oggi conduce Propaganda Live su La7.
Io nell'epoca d'oro dei blog sono rimasto sempreIl Blog Della Domenica, fino al 2006 mi pare. Poi mi ero buttato sui social network dell'epoca e su Tumblr. Poi sono successe tante altre cose, ho avuto un altro blog che si chiamava Complotto e Mezzoe anche in quello ci ho messo tanto impegno, e sarà stato verso il 2009 e 2010. Dopo quello credo di avere perso traccia persino io di cosa scrivevo in giro. Per esempio nel 2014 avevo un blog che si chiamava La rassegna della domenica, era cominciato parlando di musica poi era finito per diventare una serie di racconti molto intimisti.
Qualche giorno fa, Polaroid ha rilanciato una riflessione di Matthew Perpetua, storico blog (o m-blog) americano, che ha scritto: «Le cose andavano molto meglio quando c'erano i blog». E nella sua ingenuità, questa lamentela mi ha colpito. Mi sono concesso di provare nostalgia, una sensazione che normalmente detesto, la trovo sempre insensata, il segno della senilità.
E adesso la provo anch'io, la nostalgia, o meglio la blogstalgia per quell'età dell'oro, per quei tre anni in cui è successo di tutto e i blog erano un'avanguardia di libertà espressiva e di sperimentazioni. Più di ogni altra cosa erano una comunità, per quanto deterritorializzata e instabile, ma proprio per questo magica e irripetibile.
Ma adesso cambiamo argomento, e parliamo della
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thetuesdaytapes · 7 years
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“THE TUESDAY TAPES” e “POLAROID: UN BLOG ALLA RADIO” presentano: “1986-2016: 30 ANNI DI C86” side A 1) PRIMAL SCREAM > Velocity Girl 2) THE JESUS AND MARY CHAIN > Upside Down 3) ORANGE JUICE > Blue Boy 4) THE MIGHTY LEMON DROPS > Happy Head 5) THE WOLFHOUNDS > Feeling So Strange Again 6) JASMINE MINKS > Where the Traffic Goes 7) THE DENTISTS > Pallino 8) THE PASTELS > Breaking Lines 9) THE HOUSE OF LOVE > Shine On 10) RAZORCUTS > Sad Kaleidoscope 11) YEAH YEAH NOH > Another Side to Mrs. Quill 12) SOUP DRAGONS > Pleasantly Surprised 13) THE WEATHER PROPHETS > Almost Prayed side B 1) THE WEDDING PRESENT > This Boy Can Wait (A Bit Longer) 2) WE’VE GOT A FUZZBOX… > Console Me 3) THAT PETROL EMOTIONS > It’s a Good Thing 4) THE LEGEND! > ’73 in ’83 5) THE JESUS AND MARY CHAIN > Ambition 6) THE SHOP ASSISTANTS > It’s Up to You 7) THE SHOP ASSISTANTS > Safety Net 8) THE BODINES > Therese 9) MIAOW > Sport Most Royale 10) McCARTHY > Celestial City 11) BIFF BANG POW! > Someone Stole My Wheels 12) HEAVENLY > “C” Is the Heavenly Option 13) CITY YELPS > We Like the Hours 14) VELOCITY GIRL > My Forgotten Favorite Ascolta su SPOTIFY Ascolta su SPREAKER Guarda su YOUTUBE
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allthatweb · 7 years
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Blog – I suoi primi venti anni. Quali hanno fatto la storia?
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Ian Ring “inventa” ufficiosamente lo strumento nel 1997, un giornale online con funzionalità molto limitate, costituito da pezzi di testo e un database di access. Lo stesso anno, Jorn Barger conia il termine weblog per descrivere la sua raccolta di link interessanti per appassionati come lui di caccia. Due anni dopo diventa semplicemente “blog” per merito di Peter Merholz. Ripercorriamo qui, argomento per argomento, quelli che secondo noi hanno fatto la storia di questo primo strumento di storytelling online, o che risultano essere imprescindibili strumenti di consultazione. Per ogni categoria, due internazionali e un italiano (con un'unica eccezione). Siete d’accordo con le nostre scelte?
  TENDENZE/TECNOLOGIA
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Mashable Per Technorati, Mashable è il terzo blog più popolare al mondo: fu fondato nel 2005 da Pete Cashmore dalla sua casa di Aberdeen. Oggi detta i tempi dell’attualità in diversi campi e differenti lingue, compreso l’italiano. Gizmodo Semplicemente “We come from the future”, come recita il payoff sotto il nome. Anticipare tendenze è un dettame spesso rispettato dal blog nato all’interno del gruppo Gawker Media nel 2002. Skande Blogger, creativo e giornalista, Riccardo Scandellari è consulente di digital marketing e personal branding ed è, insieme al collega Rudy Bandiera, tra le figure di riferimento del panorama italiano per quanto riguarda marketing e comunicazione. FOOD
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Giallo Zafferano Provate a cercare una ricetta online di cui non ricordate esattamente ingredienti, preparazioni e passaggi. Poi provate una seconda e una terza volta e stupitevi nello scoprire che il primo risultato di Google è sempre lo stesso. Ora anche un programma tv, un canale YouTube... A gipsy in the kitchen Alice Agnelli propone uno sguardo diverso sul cibo, meno pronografico e più attento a raccontare fattori come la conoscenze dell’altro, il viaggio, le culture che hanno dato origine a determinati piatti. The Julie/Julia Project Con il film tratto dal libro, tratto da questo blog, il mondo scopre che ci sono storie interessanti dentro i diari online e che queste storie, possono talvolta generare anche introiti considerevoli. GOSSIP
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TMZ Ha dato in anteprima notizie come la morte di Michael Jackson, l’arresto di Mel Gibson, il pestaggio di Rihanna da parte del compagno violento Bobby Brown. Le storie dei vip prima passano da TMZ. Gawker Messo alle corde dalla causa multimilionaria intentata dal wrestler Hulk Hogan, Gawker ha chiuso i battenti nel 2016 dopo 13 anni passati a fornire notizie e rivelare gossip dal mondo. Dagospia Retroscena della vita politica italiana, dei vip o presunti tali, i cosiddetti Cafonal. Dietro c’è Roberto D’Agostino che lo definisce “un bollettino d’informazione, punto e basta”. PERSONAL BLOG
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Texting With Cancer Un dialogo mentale tra Natalie, malata di cancro, pessimismo e ottimismo. “Non c’è niente di più forte della morte per ricordarti di occuparti della vita”. Dooce Rubando il nome a un altro blog della categoria: ma che davvero non sapevi che ti avrebbero licenziato se sparlavi dei colleghi sul tuo blog dooce.com? Era il 2002 e no, Heather Armstrong non lo sapeva. Machedavvero? Una maternità inaspettata, un trasferimento a Londra, l’amore per i viaggi e la digital strategy. Chiara Cecilia Santamaria e il suo blog dal 2008. NEWS
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BuzzFeed Fondata dal co-creatore dell’HuffPost, è un aggregatore di articoli pubblicati da altri siti di informazione, blog senza alcun limite di contenuto e tipologia. Huffington Post Dal 2005 è un punto di riferimento dell’informazione online, con diverse versioni locali tra cui quella in italiano. Il team punta molto su un sistema di titolazione che valuta due opzioni e sceglie quella con i migliori risultati nei primi minuti. Beppe Grillo Autodefinito il primo magazine solo online, il blog del leader del Movimento 5 Stelle è internazionalmente considerato uno dei blog più influenti ed è stato anche premiato nel 2005 (anno di apertura) da Il Sole 24 ore nella categoria news. MODA
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The Sartorialist Il fotografo e blogger Scott Schuman crea The Sartorialist con l’idea di raccontare il dialogo tra il mondo della moda e la sua relazione con la vita di tutti i giorni. The Blonde Salad Per Forbes, l’autrice Chiara Ferragni è tra i 30 under-thirty più influenti d’Europa nel campo delle arti. Fa tendenza e volumi d’affari dal 2009. Coco’s Tea Party Blog di lifestyle aperto nel 2006 dall’allora 16enne Ella Gregory, dedicato a fornire ai giovani appassionati di moda delle ispirazioni alla portata di tutti gli appassionati. TRAVEL
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Nomadic Matt Come viaggiare con 50 dollari al giorno? Chiedete a Matt Kepnes, che da 11 anni viaggia e documenta i suoi spostamenti sulla mappa del mondo con precisione, accuratezza e tanti consigli utili. Expert Vagabond Dopo Matt, Matthew (Karnsten), travel photographer che propone sul suo blog “entertaining stories, beautiful images, and useful travel tips”. What else? Wild About Travel Simon Salvo molla il suo vecchio lavoro e si dedica al viaggio, non come globetrotter, o almeno non esclusivamente. “I’m not on the road”, dichiara, ma scrive e documenta, propone e suggerisce. MUSICA
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Polaroid “Quasi un programma in onda da Bologna il lunedì sera alle dieci e mezza su Radio Città del Capo” che sul web diventa un prezioso “weblog” di musica per appassionati. Pitchfork Il nome definitivo arriva dal Tony Montana di Scarface: è una fanzine online nata nel 1995 e diventata in oltre vent’anni l’Anna Wintour della critica musicale. Temuto e rispettato. Consequence of Sound Base a Chicago, team da subito nutrito di redattori, grafici ed editorialist, si vanta di aver dato in anteprima alcune line up dei più importanti festival internazionali.
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ruemondo · 6 years
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omardostuff · 7 years
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É uscito il podcast della puntata dedicata a @nervicani su Polaroid un blog alla radio! É stato molto divertente✌
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scintillanna · 12 years
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C'è chi vuole veramente cambiare le cose. C'è chi - nel suo piccolo - ci sta provando. C'è chi ragiona.
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polaroidblog · 3 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E16
Potremmo anche decidere, tutti insieme, di crederci davvero, o almeno di crederci un po’ di più, e prendere il titolo dell’album da cui è tratta la canzone che apre la scaletta di questa sera come un buon auspicio, un altro dei tanti buoni propositi che abbiamo messo da parte in questo inizio di nuovo anno: “I am changing for the better”, del giovane e promettente musicista romano Wallace Welsh.…
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polaroidblog · 5 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E11
“I hear a song inside my head / Can’t figure out what it’s trying to say”, raccontano i Real Estate nel loro nuovo singolo che apre la scaletta di questa sera. Capita spesso anche a voi? Se volete cercare nuove canzoni dentro cui perdersi insieme, ecco qui un’ora di novità indiepop e indie rock, senza tralasciare gli indispensabili brindisi, nella nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid –…
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polaroidblog · 4 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E14
Ed eccoci all’ultima puntata dell’anno per il podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda ogni settimana da Bologna sulle frequenze di NEU Radio. Le luci colorate intorno al mixer, la scaletta in pieno clima natalizio, i doni sotto l’albero carichi di novità indiepop e indie rock, gli immancabili brindisi, il supporto di Benty in collegamento telefonico come i…
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polaroidblog · 3 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E19
“I never thought that you would start to feel the same” cantano i DEHD nel loro nuovo e romantico singolo che apre la scaletta di questa sera. Se anche voi volete rincorrere lo stesso stupore, ecco qui un’ora di sorprendenti novità indiepop e indie rock, accompagnate dagli irrinunciabili brindisi, nella nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda…
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polaroidblog · 1 month
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E26
“I might find my mind’s on nothing / I can wait another day” ammettono pigramente gli Homework nella canzone che apre la scaletta di questa sera. In effetti, a volte anche questo programma è così in ritardo che potrebbe andare in onda il giorno successivo. Se anche voi avete la mente concentrata sul nulla, ecco qui un’appropriata oretta di novità indiepop e indie rock, senza tralasciare gli…
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polaroidblog · 6 days
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E29
Bentrovate e bentrovati a una nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda ogni settimana da Bologna sulle frequenze di NEU Radio. Dalla Scozia all’Australia, da Stoccolma a Chicago, passando anche per la nostra Bologna, con il prezioso supporto di Benty e della sua rubrica “Troppa Braga“, ecco a voi la consueta ora di novità indiepop e indie rock,…
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polaroidblog · 3 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E17
“I don’t really give a good first impression” canta Her Skin nel suo nuovo singolo che apre la scaletta di questa sera, ed è una condizione che ci accomuna. Ma se anche voi siete convinti che un impeccabile gusto musicale potrebbe essere un buon rimedio, ecco qui un’ora di eccellenti novità indiepop e indie rock, accompagnate dagli indispensabili brindisi, nella nuova puntata del podcast di…
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polaroidblog · 27 days
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E27
“My means of production don’t produce” rivendica con una certa passione Smirk nella canzone che apre la scaletta di questa sera. Se anche voi, ogni tanto, non sopportate più tutto questo plusvalore, ecco qui un’oretta di novità indiepop e indie rock, senza trascurare gli indispensabili brindisi, nella nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda…
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