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#referendum abrogativo
lospeakerscorner · 2 months
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La pastasciutta dei fratelli Cervi
Dal tragico evento della fucilazione dei sette fratelli Cervi, nasce un momento di impegno sociale per tutto il Paese, soprattutto per il Sud di Stanislao Scognamiglio PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI –Al Viale Gian Lorenzo Bernini giovedì 25 luglio dalle ore 18.30 alle 20, avrà luogo l’incontro Pastasciutta antifascista. Una manifestazione, organizzata dalla Rete associativa “Verso il 25…
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soldan56 · 2 months
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contro la legge sull’ #autonomiadifferenziata firma per il #referendum abrogativo anche ON LINE siamo già a 253 mila firme
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abr · 1 year
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I progressisti vogliono uno spot tipo "Ciao papà, ti ho comprato una pesca, ma ti voglio ricordare che il divorzio è un diritto e necessità per il processo di emancipazione della donna e che il risultato del referendum abrogativo del '74 ha confermato un nuovo volto del paese".
https://x.com/Cazzaccimiei1/status/1706910031445176785?s=20
Oh là, così è pol.corr., ipocrita, rieduchescional, disumano : tutti miglioramenti !
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superfuji · 2 months
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In sole tre settimane sono state raccolte più di 750mila firme a sostegno del referendum abrogativo della legge sull’autonomia differenziata. È un risultato che va al di là delle più rosee previsioni. Ma non basta. Le firme vanno raddoppiate: per aumentare il consenso, per lanciare la campagna referendaria che inizierà nei primi mesi del 2025, per incrinare il fronte della destra, per dare una spallata al Governo.
Se 700mila firme vi sembran poche
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Referendum sull’eternità
A me la vita eterna, che dovrebbe dissolvere i timori e darmi serenità, mi terrorizza peggio che mai, e forse mi fa ancora più paura della fine eterna. E così io piccolino, almeno a confronto con i due giganti, schiacciato tra gli eterni e senza certo la possibilità di scegliere, senza poter influenzare il destino o l’universo, senza essere chiamato a contribuire, a votare per l’una o per l’altra, mi sento uno schizzo di saliva saltato via dalle labbra di Dio durante il Fiat Lux, e rimasto poi sospeso nel vuoto finché una anonima stella non ha eruttato qualche ignaro pianeta e scaldato la vita su quello posizionato alla giusta distanza. Ma quello che è peggio è che se pure mi fosse concessa una possibilità di scelta, rimarrei paralizzato dall’indecisione; al referendum abrogativo della morte, voterei sì o no? O forse la domanda andrebbe posta diversamente: firmerei per tale referendum?
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raffaeleitlodeo · 8 months
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IMPRESENTABILE E' inutile girarci attorno. L'approvazione dell'autonomia differenziata segna il trionfo del progetto secessionista che la Lega persegue da più di trent'anni, e che consiste nella "liberazione" delle aree più ricche del paese dal "peso" di quelle meno ricche. Solo in apparenza questo progetto è in contraddizione con quello nazional-sovranista di Fdi e di Giorgia Meloni. In realtà le due istanze, nazional-statalista e federal-secessionista, convivono da sempre nella destra triciipite messa al mondo da Berlusconi nel '94 - esattamente trent'anni fa, neanche a farlo apposta -, si sostengono a vicenda sulla base di un interesse economico comune e trovano infatti pieno coronamento nella doppietta che affianca all'autonomia differenziata il premierato monarchico. Doppietta che a sua volta porta a compimento il progetto originario della destra tricipite suddetta: fare fuori - fare a pezzi, letteralmente - l'ordinamento della Repubblica delineato dalla Costituzione antifascista. Non è ancora detto, ma è molto probabile in assenza di una mobilitazione straordinaria della società civile, che questo progetto vada in porto. E va accolta positivamente la promessa del Pd e di Si-Verdi di indire un referendum abrogativo dell'autonomia differenziata, da affiancare al prevedibile referendum contro la riforma costituzionale sul premierato. Però, anche su questo è inutile girarci intorno, anche questo sfascio dell'autonomia differenziata lo dobbiamo in gran parte all'inisipienza colpevole del Pd. Non solo perché tutto comincia con la dissennata riforma del Titolo V della Costituzione, voluta da un governo di centrosinistra per rincorrere la Lega sul suo terreno. Né solo perché sull'autonomia differenziata si sono allineati Bonaccini e altri governatori Pdini, o per fare a loro volta gli interessi delle aree ricche del paese o per consolidare i propri califfati locali. Ma perché nel corso degli ultimi trent'anni il Pd nel suo insieme si è accodato alla narrativa leghista del Sud assistito e piagnone, sotterrando qualunque istanza meridionalista o, che è lo stesso, qualunque lettura critica del capitalismo nazionale e delle sue iniquità e disuguaglianze. Con i risultati che oggi si vedono. Da ultimo e non per ultimo: risparmiatemi commenti ispirati a una fantomatica visione "di sinistra" dell'autonomia differenziata. Uno Stato arlecchino, con competenze differenziate su materie come la sanità, al scuola, i trasporti (ma guarda caso non l'energia, perché se ci fosse una gestione regionale delle fonti energetiche questa sì che andrebbe a vantaggio del Sud), e senza meccanismi perequativi non è uno stato federalista, è semplicemente uno stato sfasciato e diviso per 21. Uno stato di staterelli uno contro l'altro armati, com'era l'Italia preunitaria, e soprattutto uno stato con al suo interno livelli disegualissimi di cittadinanza. In una parola, uno stato impresentabile. Ida Dominijanni, Facebook
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adrianomaini · 28 days
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collasgarba · 28 days
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m2024a · 1 month
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Autonomia: nasce il comitato anti-referendum Mentre la raccolta firme per abrogare la legge sull’autonomia differenziata, sostenuta dalle opposizioni, avrebbe raggiunto intorno alle 700mila sottoscrizioni tra quelle digitali e quelle fisiche dei banchetti, la maggioranza si prepara a dover affrontare un referendum. Proprio per questo attraverso Alessia Ambrosi (in foto), deputata di Fratelli d’Italia, ha presentato la nascita del comitato ‘Noi ci crediamo’ a sostegno del No al referendum abrogativo sull’automomia differenziata. Ambrosi, che ne sarà presidente, ha spiegato come l’iniziativa "nasce grazie a cittadine del Trentino e del Veneto e già punta ad estendersi ad altre regioni. Il comitato - da me presieduto - ovviamente in doverosa attesa di quello che saranno gli accadimenti relativi alla sua ammissione e alla raccolta di firme, intanto raccoglie le adesioni spontanee di cittadine e cittadini, e nasce come risposta della gente comune e della maggioranza silenziosa alla mobilitazione degli apparati della sinistra e dei sindacati. L’associazione sarà formalmente costituita dopo la parentesi estiva - continua - e si pone come obiettivo la difesa del testo governativo attraverso tutte le forme democratiche possibili: manifestazioni, raccolte di firme, organizzazione di dibattito e convegni. Nasce da militanti di Fratelli d’Italia ma non è chiusa a ulteriori cittadini senza tessera". Intanto lunedì, il ministro per gli affari regionali Roberto Calderoli, aveva evocato la possibile bocciatura dei quesiti da parte della Corte costituzionale spiegando come a suo dire "ci sono chiari elementi di inammissibilità". Parole definite dalle opposizioni un chiaro segno di "paura del voto popolare" da parte del ministro.
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rassegnanotizie · 2 months
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Quante sono, e come sono distribuite regione per regione, le firme accertate per il referendum abrogativo della legge Calderoli sull'autonomia differenziata? Ecco un conteggio elaborato dall'Adnkronos e fornito dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, che, con il giurista Massimo Villone presidente e Alfiero Grandi vicepresidente, monitora costantemente i dati inviati dai Comitati locali all'organizzazione. NEL NORD: Valle d'Aosta 403, 0,09%; Piemonte 21.467, 5,33%; Liguria 7.714, 1,74%; Lombardia 48.661, 11,0%; Trentino-Alto Adige 2.808, 0,63%; Veneto 16.085, 3,63%; Friuli-Venezia Giulia 4.341, 0,98%; Emilia Romagna 27.762, 6,26%. Totale nel Nord Italia: 129.241 firme, 29,16%. Al CENTRO: Toscana 25.382, 5,73%; Umbria 5.658, 1,28%; Marche 7.506, 1,69%; Lazio 52.539, 11,85%. Totale nel Centro Italia: 91.085 firme, 20,55%. Al SUD: Abruzzo 8.961, 2,02%; Molise 2.950, 0,67%; Campania 85.963, 19,39%; Puglia 39.927, 9,01%; Basilicata 6.576, 1,48%; Calabria 23.889, 5,39%; Sicilia 41.485, 9,36%; Sardegna 13.177, 2,97%. Totale nel Sud Italia e Isole: 222.928 firme, 50,29%. Totale complessivo dei voti in tutta la Penisola esaminati al 6 agosto 2024: 443.254. (Di Rossella Guadagnini)
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finnianson · 2 months
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Raccolta firme per l'abrogazione della Autonomia Differenziata
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Come ben sappiamo il parlamento italiano è occupato da un partito unico.
Un partito che, pur dotato di correnti, ha una compattezza perfetta su quelli che sono i suoi pilastri: l'europeismo , l'atlantismo e il neoliberismo.
Di conseguenza i settori principali che compongono la politica del paese non subiscono mai importanti cambi di rotta.
Che sia la corrente di centro sinistra o quella di centro destra a governare, possiamo essere certi che la politica estera e la politica economica saranno sempre esattamente le stesse..
La legge sulla autonomia differenziata delle regioni è un esempio di quel tipo di norma che verrà portata avanti a prescindere dal governo in carica.
Ideata dal Governo Giallo Verde, portata avanti dal governo giallo rosso e poi dal governo Draghi, ora finalmente approvata dal governo Meloni.
Portare avanti l'agenda neoliberale è qualcosa che è reso possibile soltanto dal sistema della comunicazione, il quale, con sempre maggiore difficoltà, deve inscenare polemiche e aspre battaglie, smaccatamente fasulle,
con l'unico obiettivo di far sembrare rivali mortali il governo e le opposizioni.
Sull'istituzione dei referendum contro l'autonomia differenziata delle regioni è avvenuto l'ennesimo inganno mediatico.
Il PD ha simulato una finta opposizione approvando grazie all'apporto della regione Emilia Romagna, un quesito referendario di abrogazione parziale che mantiene però inalterato l'impianto della legge.
Il tradimento si è concretizzato negli ultimi giorni nel consiglio regionale del 9 Luglio e la situazione appare al momento più contorta che mai ..
Infatti oltre al quesito " Bonacciniano" che è stato già approvato da 5 regioni e non richiede dunque la raccolta firme e il cui vero obiettivo è che la legge sulla autonomia differenziata non venga abrogata,
esiste anche un quesito di abrogazione totale sostenuto da tutti i comitati nazionali e locali e da CGIL, UIL, ARCI, ANPI, PRC etc. molte confluite nell’organizzazione la “Via Maestra” e ha l’obiettivo ben preciso di abrogare totalmente la legge.
L'obiettivo, malgrado la capillarità delle associazioni, sembra essere molto difficoltoso perché non sono disponibili i canonici 3 mesi di tempo.
Se si vuole andare a referendum nella primavera del 2025 tutte le firme devono raggiungere la cassazione entro il 30 Settembre.
Malgrado la difficoltà dell'impresa è superfluo ricordare che le conseguenze di un fallimento sarebbero nefaste.
Assisteremo in tutto il paese a una escalation dei processi di privatizzazione, in settori come la scuola, la sanità, il territorio, i beni comuni; un ulteriore grave impoverimento del Sud e delle fasce più povere del Nord.
Per approfondimenti rimandiamo agli esaustivi articoli di Contropiano e soprattutto ai link in esso contenuti.
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italiavivadelchierese · 2 months
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La nuova legge sull’Autonomia differenziata: “Una boiata pazzesca”
L'autonomia differenziata è la legge più sconclusionata mai approvata dal parlamento italiano.
Insomma, “una boiata pazzesca”.
Italia Viva era presente questa mattina alle 10,30 in Piazza Carignano a Torino per il lancio del referendum abrogativo contro l'autonomia differenziata insieme a tantissime associazioni e partiti.
Obiettivo dichiarato dal comitato promotore, raccogliere 700.000 firme entro metà settembre e portare al voto il 50% degli italiani + 1.
Una legge strampalata da azzeccagarbugli.
L’argomento contro l’autonomia differenziata non può essere “oddio oddio distruggete il Sud”
Come sostiene il responsabile economico di Italia Viva Luigi Marattin,
“L’argomento contro l’autonomia differenziata è un altro.
Pensare di vivere in un paese in cui funzioni come “grandi reti di trasporto e navigazione”, “energia”, “istruzione”, “rapporti internazionali e con la Ue”, “ambiente”, “coordinamento della finanza pubblica” ecc. sono gestite dallo Stato o dalla Regione a seconda della regione in cui ti trovi, è un qualcosa che ha a che fare con la follia, non con la politica.
Pensate ad un imprenditore che ha interessi in più regioni italiane: per chiedere un’autorizzazione da un lato deve parlare con lo Stato, dall’altro con la regione. Un incubo burocratico. Per non parlare che molte di quelle materie ormai (ambiente, ricerca scientifica ecc.) non hanno senso neanche più a livello nazionale, ma europeo.”
Nella foto il gruppo di militanti di Italia Viva che hanno partecipato alla manifestazione di questa mattina in Piazza Carignano a Torino.
Pier Antonio Pasquero
Presidente di ITALIA VIVA del Chierese-Carmagnolese
Mariangela Ferrero
Presidente ITALIA VIVA Torino provincia.
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abr · 2 years
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Vecchi saggi. C'è del vero in quel che dice ma anche no. Nella realtà la Lega ha donato sangue a FdI per essersi confusa con esso: un partito blu non verde, nazional-social qualcosa, romano centrato. Quella roba lì c'è già. Quindi la Lega paga il suo me too, la perdita di IDENTITA', l'inseguimento di temi nazionali ma anche Governatori in appeasement col Romacentrismo praticamente su tutto nel nome del governare.
Poco male, resta tutto in famiglia CDx: era successo lo stesso travaso tra FI e Lega il giro precedente. A riprova che il vecchio mantra dell'occupare il Centro sia diventato negli ultimi decenni una condanna a morte (o un mezzo aborto spontaneo, neh Calenda?).
L'esempio "virtuoso" opposto è la trasmutazione nottetempo di m5s in LEGA SUD. Un esempio di strategia di ARROCCO. Se non lo faceva sarebbe andata molto peggio: kudos to Gonde :)
Cmq. il fatto primario di queste elezioni è: ha trionfato l'unica Opposizione (seria), punto. Opposizione a Draghi il-più-amato-di-sempre-dagli-italiani (delle ZTL), hahah.
Lega e m5s e Pd e tutti quelli che eran nel governo Draghi han tutti perso voti, tanti (m5s ne ha persi sei milioni !!!!), punto. Un autentico referendum abrogativo, su Draghi :)
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guido-arci-camalli · 2 months
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📣 La prossima settimana partirà la raccolta firme per il referendum abrogativo della legge sull'#autonomiadifferenziata. L'ANPI è parte del Comitato promotore. Ecco il nostro volantino con le ragioni per cui ci battiamo. #Costituzione
BY GUIDO ARCI CAMALLI, ARCI GUERNICA, ARCI BRIXTON, ARCI CAMPO FRAGOLE, ARCI SOLIDARIETà, ARCI REAL. ARCI TAMBURUNE, ARCI FUORI ORARIO, ARCI VENEZIA, ARCI PEPPINO IMPASTATO, ARCI PIKKIA , ARCI COMO, ARCI VAL SUSA, ARCI ceriana, arci ventimiglia, arci bergamo, arci genova, arci torino, arci locomotiva arci nazionale arci provinciale imperia
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cinquecolonnemagazine · 2 months
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Autonomia differenziata, la Campania chiede il referendum abrogativo
Il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza la proposta di delibera per la richiesta di referendum abrogativo della legge sull'autonomia differenziata. Il primo quesito, che richiede l'abrogazione completa della legge, ha ottenuto 36 voti favorevoli, nove contrari e un astenuto. Con questo voto, la Campania diventa la prima regione a chiedere ufficialmente il referendum abrogativo. La maggioranza di centrosinistra ha votato compatta a favore, insieme agli esponenti del M5S e a alcuni consiglieri del gruppo misto. Il centrodestra, invece, ha votato in blocco contro, con FdI, FI e Lega che hanno espresso voto contrario. Autonomia differenziata, la Campania ed il referendum abrogativo Successivamente, il Consiglio ha votato per designare i due consiglieri delegati, uno effettivo e uno supplente, che insieme ai delegati di almeno altri quattro Consigli regionali presenteranno e depositeranno la richiesta di referendum. Sono stati eletti il presidente del Consiglio regionale, Gennaro Oliviero, con 23 preferenze, e il presidente della I Commissione permanente, Giuseppe Sommese. Il Consiglio regionale della Campania ha anche approvato una seconda proposta di delibera per il referendum abrogativo sull'autonomia differenziata. A differenza del primo quesito, questo prevede la cancellazione solo di alcune parti della legge n. 86 del 36 giugno 2024. La proposta è stata approvata all'unanimità dai 35 consiglieri presenti in aula. La decisione di presentare anche un secondo quesito nasce dalla possibilità che il quesito relativo all'abrogazione totale della legge possa essere ritenuto inammissibile. Le parole di Vincenzo De Luca "Nessuno di noi ha voglia di fare crociate referendarie. Sediamoci intorno a un tavolo, costruiamo un filo di ragionamento e ritroviamo lo spirito risorgimentale". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha concluso il suo intervento all'aula del Consiglio regionale riunito in seduta monotematica sulla richiesta di referendum abrogativo sull'autonomia differenziata. "Se abbandoniamo le bandiere di partito per un attimo - aggiunge - e confessiamo onestamente che noi, attuale opposizione nel Paese, siamo corresponsabili di alcune scelte fatte in modo non responsabile per l'Italia e per i rapporti parlamentari. Abbiamo dormito, riconosciamo i nostri limiti e problemi, poi affrontiamo la situazione attuale". De Luca auspica che dall'iniziativa emerga "la necessità di ritrovare canali di dialogo responsabile e di ricostruire l'unità del nostro Paese, perché è di questo che abbiamo bisogno". Immagine di copertina: DepositPhotos Read the full article
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lamilanomagazine · 2 months
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La Regione Emilia Romagna approva la richiesta di referendum contro l'autonomia differenziata
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La Regione Emilia Romagna approva la richiesta di referendum contro l'autonomia differenziata L'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato la richiesta di referendum abrogativo della legge Calderoli sull'autonomia differenziata. "Con una maratona di 24 ore d'Aula per superare l'ostruzionismo della destra- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- l'Assemblea legislativa della nostra Regione, dopo quella della Campania di lunedì, ha appena votato due... Leggi articolo completo su La Milano Read the full article
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