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#ricetta americana
gianlucacrugnola · 10 months
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Beastie Boys - Licensed To III
Il debutto esplosivo del trio newyorkese Beastie Boys travolge l’establishment musicale, sconvolge la scena rap americana; per la prima volta un gruppo di ragazzotti bianchi sfonda elevando il genere hip hop fino alla vetta delle classifiche. La ricetta di questa autentica rivoluzione risiede nel fortunato connubio Beastie Boys- Rick Rubin. Rubin crea i campionamenti perfetti per inserire la…
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steliosagapitos · 11 months
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redazionecultura · 7 months
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shunkawakan-ita · 10 months
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DAVIDE BUZZIfeat. FRANCO AMBROSETTI IL SINGOLO DI NATALE DELLO STRANO DUO “La LUPA”
"La LUPA” è il singolo di Natale del cantautore Davide Buzzi e del trombettista jazz Franco Ambrosetti,
con la partecipazione del cantautore Nativo Americano Jimmy Lee Young e del Coro Bambini Mesocco,
e un bellissimo video natalizio in animazione
GUARDA IL VIDEO
youtube
A partire dal 15 dicembre sarà disponibile su tutte le piattaforme “La LUPA”, il singolo di Natale della strana coppia artistica composta dal cantautore Davide Buzzi e dal trombettista jazz Franco Ambrosetti.La nuova proposta musicale di Davide, con Franco Ambrosetti che anche questa volta si propone con il suono struggente del suo flicorno, vede anche la partecipazione del Coro Bambini Mesocco, diretti dalla maestraRamona Plozza e della voce narrante del cantautore Nativo Americano Jimmy Lee Young. Scritta in origine da Davide Buzzi proprio per Jimmy Lee Young, la versione inglese di questa canzone nel 2012 aveva ricevuto due nomination per gli ISMA Awards di Milwaukee (Wisconsin/USA), nelle categorie "Canzone Pop dell'anno" e "Canzone Folk dell'anno" e nel 2013 si era aggiudicata una nomination per i NAMMY Awards di Niagara Falls (NY/USA), nella categoria "Canzone folk dell'anno".
A dieci anni di distanza dal suo esordio negli USA “LA LUPA” torna a casa, in occasione delle festività natalizie di questo anno difficile che finalmente sta per giungere al temine.
Il brano sarà disponibile a partire dalle 12.00 di venerdì 15 dicembre anche per lo scaricamento digitale, sulle piattaforme streaming e digital download al multilink: https://music.imusician.pro/a/nacqHfPV
Anche in questo caso il video de “LA LUPA” è un suggestivo  cartoon, realizzato dall’artista e videomaker milanese Davide Rotigliano. Attraverso gli splendidi disegni animati del video ci addentriamo fra la neve di una foresta invernale del Nord America dove, in una notte di tormenta, la giovane Nativa Americana Red Hawk con la sua piccola neonata finiscono per perdersi senza possibilità di scampo. Ma quando tutto sembra ormai dover portare alla morte di entrambe le protagoniste, ecco che una lupa sbuca dalla notte e porta in salvo la bimba, che da quel giorno verrà da lei allevata all’interno del suo branco. 
«LA LUPA è una storia di vita, di morte e di speranza. Una canzone che si inserisce in modo completamente inaspettato e quasi discordante nel contesto del Natale, che vuole far riflettere sull'asprezza della natura selvaggia e della vita in generale e nel contempo portare l’ascoltatore a cercare una risposta al mistero della vita, dove non tutto è nero e non tutto è bianco. La neve, che di solito nella visione natalizia è sinonimo di pace e gioia, in questo brano diventa l’antagonista avverso dal quale bisogna salvarsi, mentre il lupo, belva dal pelo scuro, selvaggio e pericoloso per antonomasia, si trasforma nella fonte di salvezza per una creatura indifesa e ormai destinata a soccombere. La simbologia del Natale rivive in tutta la sua grandezza in questo splendido brano e nel video che lo accompagna, richiamando a suo modo gli accadimenti che, secondo la tradizione cristiana, sarebbero accaduti quella notte d’inverno di 2023 anni fa a Betlemme. Anche in questo brano ho potuto godere della collaborazione di Franco Ambrosetti, uno dei più grandi trombettisti jazz viventi. A noi si sono pure aggiunti il Coro Bambini Mesocco, diretti dalla maestra Ramona Plozza, e il cantautore Nativo Americano Jimmy Lee Young (voce narrante della storia), che con grande gioia freschezza hanno impreziosito il tutto. Una ricetta perfetta che ha portato alla realizzazione di quest'opera davvero meravigliosa.»
“La LUPA” si caratterizza per un sound piuttosto Smooth country, malinconico e coinvolgente grazie all’interpretazione al flicorno diFranco Ambrosetti.
Il brano è stato prodotto artisticamente da Alex Cambise e registrato presso gli Astrea Digital Studios di Vigevano (PV), Zerodb Record di Assago (MI) e HRS – Heaven Recording Studio di Lugano (Svizzera). Testo e musica sono stati scritti da Davide Buzzi, con la collaborazione di Alex Cambise per la parte musicale e gli arrangiamenti.
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Davide Buzzi
Nominato agli ISMA Awards 2012 di Milwaukee (USA), e ai NAMMY Awards 2013 di Niagara Falls (USA)
Davide Buzzi, alle spalle una carriera ormai trentennale, è un artista che da sempre riesce a creare un innegabile connubio tra il cantautorato italiano e certe sonorità d’oltreoceano che ricordano molto da vicino l’heartland rock del Midwest americano. In questo caso Davide Buzzi ha però voluto cimentarsi con un brano dalle venature più vicine allo Smooth Country che al che al rock o al pop. Un’operazione brillantemente riuscita.
Buzzi inizia a scrivere e a musicare i suoi testi da giovanissimo e nel corso della lunga sua storia artistica si è confrontato anche con situazioni di una certa importanza, come le nomination del 2012 agli ISMA Awards di Milwaukee e ai Nammy Awards di Niagara Falls nel 2013. Nel 2017 e nel 2021 ha proposto i primi due volumi de La Trilogia, un importante progetto discografico che vuole ripercorrere la sua carriera attraverso sue canzoni inedite, scritte in periodi di tempo diversi, e la rivisitazione dei brani di alcuni cantautori italiani che in un modo o nell’altro hanno influito sul suo modo di scrivere. Interessante anche il ventaglio di ospiti che questo progetto ha riunito durante il suo percorso e che giungerà al termine nella primavera del 2024 con la pubblicazione del terzo volume, “Dispositivi di Segnalazione Acustica Individuale”.
A dicembre del 2023, con la collaborazione del trombettista di fama mondiale, Franco Ambrosetti, esce nelle radio e sulle piattaforme online il singolo “LA LUPA”, anteprima del nuovo album “Dispositivi di Segnalazione Acustica Individuale”, edito da PYRAMIDE e previsto per la primavera 2024.
www.davidebuzzi.com
www.facebook.com/davidebuzzi68
www.twitter.com/Davide1268
www.youtube.com/ponyrecord
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Franco Ambrosetti Vincitore dello Swiss Jazz Award 2018 e “gran signore dell'hard bop svizzero”
Franco Ambrosetti ha scritto la storia del jazz europeo
Più volte definito “il gran signore dell'hardbop svizzero”, il trombettista e flicornista ticinese Franco Ambrosetti ha scritto la storia del jazz europeo. Ha solo 20 anni quando, agli inizi degli anni 60, inizia a calcare da professionista le scene dei jazz club milanesi e dell'«Africana» a Zurigo, per poi aggiudicarsi il primo premio del Festival internazionale del jazz di Vienna nel 1966.
Nel corso della sua carriera ha suonato con i più grandi nomi del jazz internazionale. Tra questi, oltre a Dexter Gordon, Cannonball Adderley e Joe Henderson, vanno ricordati anche i colleghi svizzeri Daniel Humair e George Gruntz e maestri italiani del jazz come Dado Moroni.
La produzione musicale di Franco Ambrosetti è stata raccolta in numerose registrazioni e la sua ampia discografia comprende collaborazioni con altri famosi musicisti. Nella carriera di Ambrosetti la composizione ha sempre rivestito un ruolo importante e include anche alcune colonne sonore per film. Per più di 30 anni, Ambrosetti ha inoltre condotto una sua trasmissione radiofonica di musica jazz alla RSI (Radiotelevisione svizzera).
www.francoambrosetti.com
www.facebook.com/FrancoAmbrosettiOfficial
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Casa Bianca boccia la proposta repubblicana contro lo shutdown
La Casa Bianca ha bocciato la proposta dello speaker della Camera Usa Mike Johnson. “E’ solo una ricetta per altro caos e ulteriori chiusure, punto e basta”, ha affermato la portavoce dell’amministrazione americana, Karine Jean-Pierre in una nota. “A pochi giorni dalla chiusura causata dai repubblicani – e dopo aver bloccato il Congresso per tre settimane – i repubblicani alla Camera stanno…
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cucinamoderna · 11 months
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La Storia e le Varianti della Torta di Mele: Un Viaggio nel Mondo del Dolce
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La torta di mele, con il suo profumo inconfondibile e il suo irresistibile sapore, è un dolce che ha conquistato i cuori di grandi e piccini in tutto il mondo. In questo articolo, esploreremo le origini di questa delizia, le sue varianti internazionali e persino vi proporremo una ricetta speciale per un mini crumble alla mela verde. Prepariamoci a immergerci in un viaggio culinario attraverso la storia e la diversità di questo dolce iconico.
Le Origini della Torta di Mele
La storia della torta di mele è avvolta da un'aura di mistero e tradizione. Secondo la teoria più accreditata, questo dolce nasce nel Regno Unito, ma è negli Stati Uniti, nel New England, che inizia a diffondersi durante il periodo della colonizzazione. Era un modo per evitare lo spreco di preziose mele, soprattutto prima dell'invenzione del frigorifero. Le donne cuocevano le mele in vari modi per preservarne il sapore e crearono così la base per questo straordinario dolce.
Torta di Mele: Le Varianti Internazionali
Apple Pie - Il Dolce Nazionale degli Stati Uniti
L'Apple Pie è diventata così iconica negli Stati Uniti da essere associata direttamente alla cultura americana. Le mele vengono cotte in forno e poi posizionate su uno strato di pasta simile alla brisé. Nel corso del tempo, gli americani hanno iniziato a sovrapporre un altro strato di pasta per chiudere la torta, creando la "torta di Nonna Papera" che tutti conosciamo e amiamo. È spesso servita calda, accompagnata da gelato alla vaniglia o panna montata.
Strudel di Mele - Un Delizioso Rotolo di Pasta Sottile
Il tradizionale Strudel di Mele è una specialità del Trentino Alto Adige. Si tratta di un rotolo di pasta sottile farcito con mele, uvetta, pinoli e cannella. È l'ideale per una merenda o come dessert a fine pasto e si abbina perfettamente a crema pasticcera, chantilly, gelato o persino un bicchiere di vin brulé. Secondo una leggenda popolare, la sfoglia deve essere così sottile da consentire di leggere una lettera d'amore attraverso di essa.
Tarte Tatin - La Crostata Capovolta Francese
La celebre Tarte Tatin è nata per errore nel 1888 in Francia all'Hotel Tatin. Stéphanie Tatin, una delle due sorelle proprietarie dell'hotel, dimenticò di aggiungere la pasta alla sua crostata di mele, ma il risultato fu un successo sorprendente. La torta venne capovolta e divenne famosa come "crostata delle signorine Tatin". La sua fragranza e la dolcezza delle mele caramellizzate la rendono un'esperienza gustativa indimenticabile.
Tarte aux Pommes - La Delizia della Normandia
Nella regione della Normandia, la Tarte aux Pommes è una specialità amata da tutti. La torta è composta da uno strato di pasta brisé che racchiude un ripieno morbido di mele profumate alla cannella. Gli ingredienti possono variare a seconda del gusto personale, con alcune persone che aggiungono crema, panna, Calvados o mandorle. Una cosa è certa: il successo è garantito.
Apple Crumble - Il Classico Dolce Inglese
Un buon crumble può essere preparato con qualsiasi tipo di frutta, ma l'Apple Crumble inglese è un classico irrinunciabile. Le mele vengono appassite in padella con burro, zucchero, cannella e altre spezie dolci a piacere, poi vengono posizionate in una teglia e coperte con un impasto a base di farina, zucchero e burro, che si sbriciola durante la cottura, creando una consistenza croccante e friabile. Solitamente, viene servito con custard cream, una variante inglese della crema pasticcera.
Torta di Mele Viennese - Un'Alternativa Austriaca
Nel repertorio dolciario viennese, oltre alla celebre Sachertorte e ai biscotti burrosi, trova spazio anche la Torta di Mele. Questa torta è simile all'Apple Pie americana, ma con un involucro diverso, composto da due strati di pasta frolla ricca di burro e uova. La farcia contiene miele, uvetta, noci e cannella, e talvolta anche crema pasticcera. È deliziosa servita con panna, gelato o zabaione.
Veja di Mele - Una Specialità Ticinese
La Veja di Mele è una tipica torta del Canton Ticino, preparata con pasta sfoglia, mele, latte, panna, zucchero e uova. Si può arricchire con cannella, vaniglia o scorza di limone. È un dolce semplice e gustoso, che talvolta viene preparato anche con le pere. La pasta sfoglia offre una base perfetta per sperimentare con diversi ingredienti e creare varianti gustose.
Torta di Mele All'Italiana
La versione italiana della torta di mele è un dolce casalingo molto amato in tutto il paese, da Nord a Sud. Questa torta si distingue per la sua morbidezza e la mancanza di una base di frolla o brisé. Invece, è una torta soffice ripiena di mele, spesso decorata con fettine sottili di mele sulla superficie. La maggior parte delle ricette prevede l'utilizzo del burro, ma è possibile preparare varianti golose usando olio d'oliva al suo posto.
La Ricetta: Mini Crumble alla Mela Verde
E ora, per concludere questo viaggio attraverso la storia e le varianti della torta di mele, vi proponiamo una deliziosa ricetta: i mini crumble alla mela verde.
Ingredienti:
110 g di farina
110 g di zucchero di canna
90 g di farina di mandorle
90 g di burro morbido
3 mele verdi
Burro q.b.
Zucchero semolato q.b.
Istruzioni:
Pelate le mele, togliete il torsolo e tagliatele a cubetti di 1/2 cm.
Rosolate le mele in una padella con 2 cucchiai di burro e 4 cucchiai di zucchero fino a ottenere una composta, poi lasciate raffreddare.
Preparate l'impasto del crumble mescolando tutti gli ingredienti con le mani fino a ottenere una consistenza omogenea.
Sbriciolate l'impasto su una teglia rivestita di carta da forno e lasciate raffreddare.
Con l'aiuto di una sacca da pasticceria, versate la quantità desiderata di composta di mele sul fondo dei bicchierini.
Coprite abbondantemente con il crumble e spolverate con zucchero a velo.
Conclusione
La torta di mele è un dolce che ha conquistato il mondo con la sua semplicità e versatilità. Dalle sue umili origini al Regno Unito fino alle varianti internazionali che ne hanno fatto un'icona culinaria, la torta di mele continua a deliziare le persone di ogni angolo del pianeta. Sperimentate le diverse versioni e godetevi questo dolce straordinario in tutte le sue forme! Buon appetito!
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syrinxhmd · 1 year
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Metallica (monografia) Pt. 1
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Nel 1983 debuttano i Metallica, una delle band a capo del genere thrash metal, un sottogenere capace di mettere in luce la scena metal americana, ormai in aperto contrasto con quella inglese. I Metallica sono James Hetfield, Kirk Hammett (precedentemente negli Exodus), Cliff Burton, e Lars Ulrich, e per quanto mi riguarda diventano i veri padri del thrash metal quando pubblicano Kill ‘Em All. Assieme a loro in questa impresa - quella di fondare un nuovo genere di metal velocissimo e feroce, ci sono altri gruppi (come Megadeth, Slayer e Anthrax, che con loro costituiscono i Big Four), ma è proprio grazie a Kill ‘Em All che il thrash ha modo di avere un manifesto. La miscela esplosiva di blues, hard rock e speed metal presente nel disco, è quanto di più veloce e aggressivo si sia mai sentito nella musica rock, e questo aiuta a definire i confini di un nuovo tipo di musica ormai prettamente a stelle e strisce. Nel 1984, i Metallica perfezionano la formula con Ride the Lightning, raggiungendo quello che per tre album a partire da questo sarà il loro sound classico. L’impatto sulla scena metal non sarà roboante come quello del primo lavoro, ma Ride the Lightning è altrettanto importante come step per la band in sé. Nel 1986, Master of Puppets si presenta come capolavoro assoluto dei Metallica - e uno dei classici di tutto l’heavy metal, per via del raggiungimento della perfezione della ricetta ormai rodata (suono assassino delle chitarre, arpeggi armonici che conferiscono drammaticità, assoli neoclassici dalla velocità supersonica, e tematiche profonde e mature che si distaccano da quelle più generiche degli inizi). I Metallica non riusciranno mai più nella loro carriera, almeno fino ad oggi, a superare l’apporto che Master of Puppets ha dato alla musica metal, anche perché in un tragico incidente proprio durante il tour relativo all’album, perderà la vita Cliff Burton, segnando la fine della continuità della loro formazione storica. Al basso subentrerà Jason Newsted, al centro delle controversie relative a …And Justice for All, il disco del 1988 su cui si dice che il basso sia stato abbassato nel mixaggio in modo da non essere udibile. In realtà al di là di questa vecchia storia, Newsted si dimostrerà essere un buon collaboratore, partecipando a svariati dischi successivi.
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thedollybombshell · 1 year
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Red Velvet Cake
The Red Velvet Cake, literally red velvet cake, is an exquisite cake of American origin.
Read the recipe https://potiondeglace.co/red-velvet-cake-la-ricetta/
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Piatti di pasta più buoni della cucina Romana!
In tutto il mondo è rinomata la PASTA come alimento e primo piatto tipico italiano. Ogni regione nutre di un proprio accenno e di un proprio tocco ai primi piatti di pasta, realizzando ricette note con gli alimenti più disparati.
La cucina romana, soprattutto per i romani, batte tutti nella realizzazione di Bucatini all’Amatriciana, Carbonara, Gricia e Cacio e Pepe. Andiamo ad analizzarli insieme!
- BUCATINI ALL’AMATRICIANA Uno dei primi piatti romani più famosi in Italia e al mondo. Il piatto è di tradizione di Amatrice, un piccolo paesino in provincia di Rieti, da cui appunto prende nome. Gli ingredienti utilizzati per questo piatto sono : pomodori, guanciale stagionato, pepe nero, pecorino romani, peperoncino e un tocco di vino bianco. Alla fine della consumazione del piatto, è tradizione fare una bella scarpetta col pane per il suo sugo così prelibato!
- SPAGHETTI ALLA CARBONARA
Si dice che la carbonara abbia origini dalla Seconda Guerra Mondiale, e abbia influenza americana, di quando le truppe americane si sono stabilite in luogo romano, contaminando la pasta con i loro alimenti tipici , uova e pancetta. Il nome “Carbonara” viene ripreso dal colore del pepe nero che rende questo piatto simile alla colorazione di un “carbone”. La carbonara però risulta avere una ricetta non proprio da seguire in quanto c’è gente che non avendo gli ingredienti propriamente adatti, utilizzano pancetta, prosciutto o altri salumi per guarnire il piatto. Gli ingredienti tipici però per questo piatto sono : tuorlo d’uovo, guanciale stagionato, pecorino romano e pepe nero.
- RIGATONI ALLA GRICIA
La gricia riprende un po’ gli ingredienti e le tradizioni dell’Amatriciana, non a caso viene chiamata volgarmente “amatriciana bianca”, mancante di pomodoro e utilizzato dai poveri pascolari i quali portavano con sé alle volte solo formaggio pecorino e guanciale per cibarsi. La ricetta più diffusa è quella che prevede: guanciale stagionato, pecorino romano, pepe nero e tocco di vino bianco.
- TONNARELLI CACIO E PEPE
La pasta cacio e pepe è uno dei più famosi e dei più veloci da cucinare primi piatti romani, in quanto ha bisogno solamente di 2 ingredienti aggiunti alla pasta per cucinarlo : pecorino romano e pepe nero.   Ma esistono molte varianti in quanto si possono aggiungere gli ingredienti a piacere più desiderati da noi come zucchine, carciofi, fiori di zucca e altri tipi di ortaggi , donando il nostro tocco finale! Se vuoi venire a mangiare nei più buoni ristoranti di Roma e venire a provare questi buonissimi piatti, oltre che provare a cucinarli da soli a casa, potrete venire a soggiornare in uno dei nostri B&B Roma adatto a te! Ci trovi nel B&B Roma centro, a pochi passi dai principali monumenti (e anche da Trastevere!); potrai trovare B&B e affittacamere Roma.
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thelady-of-kitchen · 2 years
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gianlucacrugnola · 2 years
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Beastie Boys - Licensed To III
Beastie Boys – Licensed To III
Il debutto esplosivo del trio newyorkese Beastie Boys travolge l’establishment musicale, sconvolge la scena Rap americana; per la prima volta un gruppo di ragazzotti bianchi sfonda elevando il genere Hip Hop fino alla vetta delle classifiche. La ricetta di questa autentica rivoluzione risiede nel fortunato connubio Beastie Boys- Rick Rubin. Rubin crea i campionamenti perfetti per inserire la…
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zenzeroincucina · 3 years
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Apple Pie
La Apple pie è uno dei simboli degli USA e viene preparata solitamente per i festeggiamenti del 4 Luglio. Ma è talmente tanto buona che va bene tutto l’anno. In realtà ho una passione per tutte le Pies si da bambina. Avete presente i cartoni animati dove si vede preparare la “crostata”(viene così tradotta) di mirtilli o di mele lasciata a raffreddare sul davanzale? Insomma da Biancaneve a Homer…
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langblr-in-italia · 6 years
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Langblr cookbook: Sidro Caldo Ricetta
Ogni autunno e inverno faccio sidro Caldo. È una bevanda tipica in America e volevo scrivere la ricetta in italiano per voi.
Forse, possiamo fare un langblr cookbook?
Sidro caldo per 2 litri
Ingredienti:
1 mela
1 arancio
3-4 stecche di cannella
16 chiodi di garofano
Un cucchiaio di noce moscata
2 litri di succo di mela (100%)
Preparazione:
Metti il succo dentro una pentola. Taglia la mela in due. Metti i chiodi di garofano dentro la mela e aggiungere la mela nel succo. Taglia l'arancio e mettilo dentro la pentola. Aggiungi la cannella e il cucchiaio di noce moscata. Scaldare a fiamma bassa e mescolare. Non so vuole a bollire. Il sidro è pronto dopo  circa 10 minuti.
Se vuole sidro alcolico, metti un shot di bourbon dentro la tazza e aggiungere un mestolo di sidro. Oppure metti il bourbon che vuole e bevi.
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sauolasa · 3 years
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Test e vaccini, la ricetta americana per debellare l'insidiosa Omicron
Biden parla dalla Casa Bianca invitando gli americani a tenere alta la guardia davanti al coronavirus, a vaccinarsi e a fare test di controllo a tappeto
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passiondiyblog · 10 years
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Pancakes Crema Diplomatica e Fragole https://www.passiondiy.com/pancakes-crema-diplomatica-fragole/ La proposta dei nostri amici di Tribù Golosa è irresistibile…solo a guardarla! #Pancakes con #crema diplomatica farciti con le #fragole, per iniziare al meglio la giornata con una colazione all’americana…
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3nding · 3 years
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CURE DOMICILIARI: LE ISTITUZIONI CHIUDONO UN OCCHIO, ANZI DUE
Lo stato che fa? Si costerna, s'indigna, s'impegna poi getta la spugna con gran dignità. Così cantava De André nella famosa canzone “Don Raffaé”.
L’impegno delle istituzioni per contrastare le bufale sul Covid è pari a zero. Sembra proprio che questo compito sia stato lasciato a pochi eroici divulgatori (dei quali non mi vanto di fare parte per la mia irrilevanza sia chiaro) e a qualche giornalista di buona volontà.
Lo stato è terzo, un po’ come le erano tradizionalmente coloro che non appartenevano organicamente alla mafia ma che si guardavano bene dal combatterla pur rivestendo cariche pubbliche rilevanti. Anzi a volte lo stato è addirittura complice.
Siamo così abituati al fatto che le istituzioni siano codardamente silenziose che abbiamo osannato il presidente Mario Draghi solo per aver detto chiaramente che bisognava vaccinarsi, neanche avesse fatto il discorso più mirabile degli ultimi 50 anni. Abbiamo vissuto quelle parole, di per sé doverose e banali, come un atto di coraggio straordinario, una liberazione collettiva. E invece non era neanche il minimo sindacale.
È uno dei motivi per cui ho attribuito al ministro Roberto Speranza l’immaginario premio di miglior ministro non protagonista. Il punto è: egli non dovrebbe sentire, dato il suo ruolo, una sacra responsabilità comunicativa prima ancora di quella tecnico-operativa? Il paese si divide sulla cura De Donno? Le persone sono confuse perché un signor nessuno giura che in Giappone hanno risolto ogni problema con il famigerato Avigan? I giornali parlano di magici integratori? Dei cialtroni dicono che ci sono pezzi di feti nei vaccini? Personaggi ridicoli affermano che i tamponi non funzionano perché rilevano la positività anche nella frutta? Alcuni medici continuano a sconsigliare fortemente i vaccini in gravidanza o a chi prende la pillola? Allo stato non gliene può fregare di meno. Nessuno si pone il problema di fare chiarezza per il bene dei cittadini. In pratica le istituzioni hanno definitivamente deciso di lasciare la comunicazione ai talk show. Non mi pare una grande idea.
E poi ci sono i cittadini “furbi” che vanno ai centri vaccinali con i loro avvocati che mettono in difficoltà i poveri medici (che sono medici non giuristi), lo stato vuole dare indicazioni su come comportarsi? Sarei stanco di vedere questi avvocati cialtroni che si vantano sui social di aver impaurito una povera infermiera citando ad cazzum leggi e regolamenti di cui la malcapitata non può avere contezza. L’ordine degli avvocati fa finta di non vedere?
Data l’emergenza che stiamo vivendo ecco cosa dovrebbe succedere in uno stato minimamente serio e con politici che abbiano un grammo di personalità e coraggio: periodicamente il ministro della salute, un suo delegato o addirittura il presidente del consiglio (opportunamente istruiti) dovrebbero comunicare in solenni conferenze stampa ai cittadini le evidenze scientifiche su tutte le bufale, le dicerie, le notizie, le nuove questioni che possono impattare sui comportamenti delle persone. Lo dovrebbero fare portando tutto il peso e la credibilità delle istituzioni. Degli inutili messaggi a reti unificate a Natale e a capodanno onestamente potrei anche fare a meno. Non è il momento di essere codardi e avere paura di scontentare qualcuno.
In particolare la vicenda delle cure domiciliari precoci ha qualcosa di surreale. È sotto gli occhi di tutti che una moltitudine di medici sta prescrivendo, senza alcuna visita, a pazienti completamente sconosciuti, protocolli semi-misteriosi che non sono stati validati dalla comunità scientifica e dalle istituzioni preposte. Anzi per molti di quei farmaci/integratori è già stata sancita l’inefficacia, la pericolosità o l’inadeguatezza nelle fasi precoci da montagne di studi scientifici. Mentre, per esempio, la FDA americana si preoccupa di fare campagne per mettere in guardia dall’uso e l’abuso di Invermectina, da noi tutto tace. Non è un tema che a quanto pare interessi le istituzioni.
Alcune regioni addirittura suggeriscono ai medici di medicina generale di implementare questi fantomatici protocolli (vedi Sardegna e Piemonte) per dimostrarsi vicini ai cittadini e attenti alle loro esigenze, suscitando il giusto sconcerto dei medici seri che si sentono colpiti alle spalle dal “fuoco amico”. Il ministero della salute ha qualcosa da dire? Il governo se ne lava le mani? I leader politici che si vantano di essere pro scienza tacciono per non indispettire nessuno? I tweet li usano solo per promettere millemila miliardi per la transizione ecologica o per fare i complimenti alla nazionale italiana?
E l’ordine? Anzi, gli ordini dei medici che ci stanno a fare? Chi diavolo si preoccupa di fornite delucidazioni ai cittadini? Immagino avrete visto tutti la famosa (oserei dire fantasiosa) prescrizione fatta dal medico odontoiatra Andrea Stramezzi, ex membro del Comitato terapie domiciliari Covid 19 (dell’avvocato Erich Grimaldi) e attualmente membro del comitato scientifico dell’altra grande associazione di cure domiciliari, Ippocrate. org. La vera e propria barzelletta è che il dott. Stramezzi ha accusato il giornalista Gerardo D'Amico di essersi spacciato per una certa Alberta Trocino malata di Covid per ottenere la ricetta. Stramezzi tagga anche il ministero della salute a dimostrazione del fatto che questi personaggi sono certi di godere della più totale impunità, lo sanno benissimo che le istituzioni se ne lavano le mani. Pronto? Ordine dei medici di Milano (OMCeO Milano) ci sei? Un medico raccoglie fondi per non meglio precisati scopi, fa propaganda contro i vaccini, dichiara di essere in possesso della cura per il Covid, ammette pubblicamente di aver prescritto una montagna di farmaci ad una paziente sconosciuta che non ha neanche visto in faccia… cosa bisogna fare per essere attenzionati? Bisogna strangolare un bambino? Facciamo finta che sia un caso isolato? Qualcuno ai vari livelli delle istituzioni ha intenzione di prendere pubblicamente una posizione di fronte ai cittadini confusi?
Sembra di no, nel paese della cura Di Bella e del caso Stamina le istituzioni sono terze, stanno a guardare e a volte si rendono addirittura complici dell’anti scienza. Non sia mai che ci si faccia dei nemici. - Elio Truzzolillo
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