Tumgik
#ripetitività
serenamatroia · 7 months
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gatsu81 · 2 years
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Blue e arancione . . . . . . . . . . . . . . . . . #anzio #ombrellone #cielo #ripetitività #ideefinite? #ahomepiacionolombrelloni (presso Anzio, Italy) https://www.instagram.com/p/CfzBwPaNMmN/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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sgiandubh · 9 days
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Credo che in questo fandom ci siano persone che seguono le vicende di S e C dall’inizio. Potrebbero collaborare a fare un album fotografico di tutte le ragazze che sono state affibbiate a Sam e vedere come il metodo si ripeta continuamente. La linea che chiamerei “ direttiva “ è ogni volta corredata da vari avvenimenti collaterali. Siamo partiti con una attrice passando per intrattenitrici , figlie di personaggi importanti modelle e ora sportive . Mi convinco sempre più che l’ideatore o gli ideatori di questi amori massmediali siano gli stessi del 2016.Nessuno degli Antis si preoccupa della vita di Caitriona: lei ha diritto alla sua privacy mentre Sam decisamente no.Sam cosa faresti per amore? gli è stato chiesto, tutto farei tutto., ha risposto E sta facendo proprio di tutto per proteggere chi ama.D’altronde se così non fosse queste donne sarebbero apparse al suo fianco in molte occasioni pubbliche essendo lui single alla ricerca del vero amore . Questa noiosa ripetitività come non può colpire anche quelli del lato opposto? E se posso fare un’osservazione S in questi ruoli non recita affatto bene .Una cotta, una passione o anche solamente un’attrazione fisica ti rende felice. Qui non vedo niente di scoppiettante , solo una coppia che sembra clandestina quando l’obiettivo è quello di essere pubblica. Se sei felice non lo puoi nascondere! Scusa la lunghezza di questo intervento ma sono cose talmente assurde e così poco interessanti!!!
Dear @findanserwers,
Sempre un piacere leggerti. Sai, a volte tutta questa farsa mi fa pensare a uno dei nostri programmi di giochi preferiti, su Rai Uno - Affari Tuoi (lo so, lo so, eh? 🤣). Non si sa mai cosa porterà con sé il prossimo pacco - forse un blu, un rosso, forse il Dottore chiamerà 👽... Ma puoi sempre scommettere che l'avidità di denaro e d'attenzione dei 'pacchisti' li terranno lì finché non avranno esaurito tutte le loro possibilità. Boh, anche se sappiamo che gli schemi continuano ad andare avanti, c'è sempre questo strano, quasi perverso senso di anticipazione.
Scrivi:
'I think we have, in this fandom, people who follow S&C's adventures since the very beginning. They could all collaborate and make photo album with all the girls who have been associated with Sam and see the pattern repeating itself over and over again. The line I would call 'directive' is every single time accompanied by all sorts of side events. We started with an actress, passing through entertainers, daughters of important people, models and now athletes. I am increasingly convinced that the creator or creators of these media love stories are the same as in 2016. None of the Antis care about Caitriona's life: she has the right to her privacy, while Sam definitely doesn't. Sam, what would you do for love? he was asked. I would do everything, he answered. And he is doing everything to protect the people he loves. On the other hand, if this were not the case, these women would have appeared at his side on many public occasions as he is officially single and in search of true love. How can this boring repetitiveness not also affect those on the opposite side? And, if I may make an observation, S doesn't act well at all, in these 'roles'. A crush, a passion or even just physical attraction makes you happy. I don't see anything flashy here, just a couple that looks clandestine, when the obvious goal would be to show off freely in public. If you are happy you can't hide it! Sorry for the length of this post but these things are so absurd and so uninteresting!!!'
Isn't it strange that, even if we know it so well, by now, we keep on following all this #shitshow every single time, as if somehow, something might turn out different?
Except it doesn't really, does it? TMcG will always look like he is about to have dental surgery (plus now wearing more make up than Berlusconi or Tutankhamun ever did) and S will always look nervous (who, in their right mind, would think biting his finger was sexy?!), out of place and even sometimes borderline rude. Organic, my foot: I am ready to accept one of their stories might look bizarre and manufactured as fuck, but BOTH? At the SAME TIME?
Yeah. And pigs fly.
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poesiablog60 · 3 months
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Il tempo scorre. Anche l'età. E ci si accorge di vivere la vita più intensamente: ogni profumo, ogni stagione, ogni visione s'imprime maggiormente creando un unico attimo in cui passato, presente e futuro sembrano trovare il loro compimento. Diventa eterno l'odore delle caldarroste, diventa eterna l'incipiente atmosfera natalizia, diventa eterna una splendida giornata di sole a Novembre, diventa eterno il calore dell'amicizia, il profumo dei boschi. Ed è allora che ci si rende conto, che il nostro transitorio transito è faticoso da abbandonare, perché la vita, sa anche essere, nelle sue ripetitività e banalità, straordinariamente bella.
Giusi Polizzi
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latuaamicaimmaginaria · 3 months
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Da cosa nasce questo bisogno di perderci nella ripetitività dei gesti, nel formulare e riformulare incessantemente chi siamo affinché nessuno lo dimentichi o lo fraintenda? Forse, a volte, ci spaventa così tanto perdere la nostra identità, che siamo disposti perfino a fabbricarcela.
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mccek · 11 months
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Come ti sei avvicinato a Tumblr?
Sono tornato su Tumblr tre anni fa, ma è come lo fossi da ieri. Non la utilizzo più come un tempo, ora mi da quasi noia per la banalità e ripetitività che trovo ad ogni frase o pensiero che leggo, non è per essere cattivo poiché sarei stupido a dire ciò sfruttando la possibilità di farmi conoscere da qualcuno dei tuoi lettori ma devo essere sincero e la vedo a questo modo. Ho iniziato precisamente nel marzo 2015 grazie ad una mia compagna di classe che mi ha consigliato di scaricarmi l’app.
Cosa ne pensi della community?
Mi spiace ma è come la vedo da tre anni a questa parte, banale e ripetitiva un susseguirsi di blog che cercano di emulare altri blog non hanno un minimo di personalità è tutto frutto di altre persone. C’è un blog che non ha mai risposto ad una mia domanda fatta con il mio nome quindi non mi sono nascosto ero a aperto a qualsiasi dialogo che, si è costruito un blog con frasi di altri ragazzi che ho conosciuto in quei tempi di cui ti raccontavo scaricai Tumblr per la prima volta. Eppure va alla grande e questo fa capire che oggi i ragazzi si basano sul racimolare seguaci e note a furia di rebloggare, forse te non ne sei a conoscenza ma agli inizi di Tumblr quasi nessuno lo faceva perché lo scopo non era quello di vedere tante note a ciò che si pubblicava ma fare amicizia.
Dove trovi ispirazione quando scrivi?
Ho preso parecchi spunti da mia nonna, diciamo che lei ha sempre scritto lettere e le conserva tuttora perciò mi ha trasmesso questa passione se la vogliamo chiamare così.
Ho anche un blog al di fuori di Tumblr però è fin troppo intimo.
Quale idea ti sei fatto sulla nostra generazione?
Dal 2000 in poi sono stati messi al mondo io non lo so, dei cloni a me fa perfino fastidio scriverlo ma non la vedo diversamente è quasi impossibile sotto ogni ottica, ci sarà qualche caso da escludere va bene ma difficile trovare qualcuno con cui avere una conversazione e ti riesca a formulare una frase di senso compiuto.
Io sono del 95 e ne ho conosciuti di casi simili ma erano talmente rari che non ci facevo nemmeno caso. Concludo dicendoti che spesso la colpa viene data ai genitori e mi viene sempre un po’ da sorridere perché avevo in classe ragazzi con genitori davvero cattivo nel vero senso della parola eppure loro erano tutt’altro perciò bisognerebbe smetterla di puntare il dito su chi mette al mondo figli ma per una buona volta su chi anziché costruirsi un cammino con la propria testa segue quello degli altri perché magari più facile, per poi trovarsi senza nulla in mano.
Perché un altro blogger dovrebbe iniziare a seguirti?
Dopo ciò che ho scritto penso che non mi seguirà neanche il cane diciamocelo però mi ha fatto piacere che mi hai dato questa opportunità di aprirmi dicendo cosa ne penso realmente senza filtri.
@ilcollezionistadifrasi
#AdOgniBlogIlSuoPerchè
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precisazioni · 6 months
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mi sento come se fossi venuto a conoscenza di più o meno tutti i generi musicali, cinematografici, letterari, tutte le estetiche, tutti i modi di interagire, i comportamenti, le attitudini, come se fosse tutto etichettabile, che poi non è sempre così, ma è un sentore generico di prevedibilità, di potenziale deduzione logica e soprattutto mancato entusiasmo, ripetitività delle giornate, che mi fanno sentire come se fossi arrivato, che le emozioni nella mia vita saranno più o meno queste, che non succederà mai nient'altro, che il mio aspetto fisico continuerà ad essere lo stesso che ho da anni, che dopotutto potremmo anche affermare che se la mia vita finisse qui e oggi o fra quarant'anni non cambierebbe poi così tanto. questa cosa, oltre a dare una doverosa mazzata alla mia creatività (nulla che faccio mi prende, sorprende o entusiasma, perché farlo?) è da ritenersi come una delle cause (ce ne sono altre: tra queste, l'idea che il mondo andrà sempre peggio) di una depressione latente e intermittente di cui parlo poco perché non potrei comunque permettermi uno psicologo senza dover rinunciare alle poche cose che mi permetto di fare (dischi, musica)
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falcemartello · 2 years
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Follie era similia
Queste idee aberranti di concentrazione e distribuzione orizzontale secondo schemi modulari (dove le persone potessero "vivere" spazi comuni in condivisione con limitati spazi personali come il proprio alloggio, superando il concetto stesso di proprietà privata a favore di una forzata vita sociale) erano state pensate e studiate nonché diffuse agli inizi degli anni '70.
Periodo in cui i concetti di socialità e vita quotidiana si intrecciavano con l'esigenza di edificare alloggi a basso costo, di semplicità progettuale e facile ripetitività.
Ma non solo, furono gli anni della prefabbricazione e del modulo, modi di pensare la progettualità al passo con il nuovo pensiero di collettività imposto anche dalla politica e dal modo in cui il rapporto tra persone e quotidianità potesse essere più "inclusivo".
Niente di nuovo dunque, perché la spinta del nuovo pensiero, era legato non solo alla terminologia ma ad un approccio comportamentale che oggi verrebbe etichettato come progressista.
Tutto ciò, malauguratamente, produsse mostri architettonicamente parlando e disfunzionalità abitative e sociali creando veri e propri ghetti. (Se ne perse il trend circa una dozzina di anni dopo).
I tempi passano ma come sempre, almeno in alcuni settori, non si inventa nulla di nuovo.
Ed ecco che alla "orizzontalità" (ed in parte anche verticalità), introducono un imput del tutto nuovo, come la sostenibilità e la riduzione dello spreco di suolo.
Si, ok, ma a quale prezzo la vivibilità viene ottimizzata al pari di una cella in una sorta di "carcere" logico e funzionale se non per una società dedita e facilitata al controllo sociale?
Sarai povero (di tutto e privato del tuo stato di coscienza, di libertà individuale e non solo fisica) e sarai felice.
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palmiz · 1 year
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Jack Nicholson durante una pausa sul set di "The Shining", 1980
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▪ Durante le riprese di "The Shining" il copione subiva continui cambiamenti, anche nella stessa giornata, aumentando così la pressione sugli attori. Jack Nicholson a un certo punto sarebbe diventato così frustrato da gettarne le copie fornitegli dalla troupe, sapendo che in ogni caso sarebbe stato modificato. L'attore, infatti, imparava gran parte delle battute all'impronta, pochi minuti prima dell'inizio delle riprese.
▪ La "neve" utilizzata sul set è stata creata con novecento tonnellate di sale e polistirolo schiacciato.
▪ Per riuscire a incanalare la giusta dose di rabbia l’attore ha dovuto mangiare per ben due settimane solo panini al formaggio, pietanza che Nicholson ha sempre detestato. Anjelica Huston, che viveva con l'attore all'epoca delle riprese, ha ricordato che, a causa delle lunghe ore sul set e della ripetitività alla base del lavoro di Kubrick, Nicholson quando tornava a casa filava dritto verso il letto, crollava su di esso e si addormentava immediatamente.
▪ Jack Nicholson ha dichiarato che la scena in cui Jack si scaglia contro Wendy per averlo interrotto mentre scriveva è stata la più difficile per lui, in quanto anche lui era uno scrittore e aveva avuto discussioni simili con la sua compagna. Decise quindi di attingere ai suoi ricordi personali di quelle discussioni e aggiunse la battuta "quando io sto qua e mi senti battere a macchina... o non mi senti battere a macchina, qualsiasi ca**o tu mi senti fare qui, quando mi trovo qui vuol dire sempre che sto lavorando!"
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declividirose · 10 months
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Viviamo desiderando un posto fisso nel mondo che ci faccia sentire a casa
Ma la verità è che siamo affascinati dal viaggio
Siamo viandanti in cerca di nuovi posti, nuovi tramonti
Ti sei mai chiesto cosa ti spinge a fermarti?
Forse questa sopravvalutazione della quiete ti sta distruggendo
Chiedi a te stesso: e se ripartissi? Se ricominciassi?
Noi umani siamo schiacciati dalla paura di dover ricominciare, come se cominciare qualcosa fosse un identico e ripetitivo processo
La verità è che quando iniziamo qualcosa viviamo l'unicità di quell'inizio, quell'unico e insostituibile brivido che non riproveremo fin quando non ne verrà un altro
E sembra allettante ma ci fa paura, ci fa paura la sua ripetitività
E se non fosse un ricominciare, ma solo un nuovo cominciamento?
Se fosse questo ciò che siamo: esseri in grado di dare inizio a nuovi eventi di cui necessitiamo per sentire la vita addosso
Inseguiamo la quiete, la fissità delle cose, invidiamo gli altri quando suggellano i loro sentimenti in gesti che desiderano essere eterni
Eppure ciò che ci rende appassionati è il caos, l'incerto
L'irreversibilità dell'azione, del nuovo inizio
Le possibilità infinite che si celano dietro quel famoso "nuovo capitolo"
Ecco ciò che siamo, milioni di parti che abbiamo iniziato e che non hanno fine
Ma non siamo esseri stabili, noi umani
Siamo una specie fluttuante a cui piace immensamente navigare
- Storm
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klogyiu · 6 months
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mi reputo piu un tipo pratico, adatto piu a un lavoro manuale che allo studio, un lavoro in cui è la stessa manualità a portare miglioramenti nell'esecuzione, la ripetitività porta a soluzioni che la mente in se e per se non spiega ma sente. Insomma come la storia del fabbricatore di ruote di zhuangzi, i cui colpi sulle ruote nell'istante necessario a dar loro la giusta forma seguono la consapevolezza del giusto colpo, ne troppo forte ne troppo debole, un colpo che solo il suo corpo riconosce e che non è possibile insegnare, imparato solo dal costante fare, non è proprio intelligenza, ne acume, ma proprio un sentire, ed è questo quello che io a volte vorrei sentire dentro di me, qualcosa verso cui mi sento piu portato, non la riflessione, ma una sorta di pura manualità, una concentrazione dispersa nel corpo, a livello delle dita e della mano, che si consuma in un istante. Accanto a questo cera appunto lidea random della fede, non tanto per la logica del divino e la spiegazione del mondano, ma per la partecipazione del singolo nella comunione umana. Mi manca parlare con qualcuno, aprirmi a parole che pronuncio per la prima volta insieme all'altro, perché i pensieri amano interrompersi e solo le parole pronunciate vanno da qualche parte nel mondo.
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pataguja61 · 2 years
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Quando si mostra insofferenza per le abitudini quotidiane
quando ti senti obbligato da tacite aspettative
quando senti che vorresti proprio essere dispensato dalla ripetitività
qualcosa è cambiato.
Non è la quotidianità ad infastidire, è la mancanza di entusiasmo, la noia è generata da questo perché sono venuti a mancare gli stimoli emotivi, il vero interesse è dato anche da un sassolino inerme. Dipende da noi, da ciò che proviamo.
"Il paradiso si vede anche in un seme di senape", diceva Beethoven.
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moonyvali · 1 year
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"Le varie "giornate della memoria", "giornate del ricordo", ecc. rappresentano un ossimoro vivente.
Niente aiuta meglio a rimuovere la memoria storica, la comprensione e consapevolezza degli eventi, di queste celebrazioni sceneggiate, della loro retorica stantia, della loro rigida ripetitività.
La memoria storica che viene così promossa è solo una raffinata forma di cancellazione.
Perché?
Semplice, perché queste rievocazioni funzionano con una doppia clausola:
1) in primo luogo rievocano un evento nella sua interpretazione e apparenza convenzionale, come se possedessimo una fotografia esatta degli eventi del passato; così ci si può crogiolare nell'idea che non si ripresenteranno più; e ciò è serenamente sempre vero: la storia non si ripete mai identica, e se vi aspettate fez e camice brune dovete aspettare una rievocazione in costume.
2) in secondo luogo hanno la funzione di autoassoluzione anticipata rispetto a qualunque porcheria si sia fatta, o si intenda fare; infatti condannando un male passato ci si compra una confortevole certificazione di essere dalla parte del bene.
Queste grandi recite pubbliche servono dunque a chi detiene il potere per autoattribuirsi una patente di civiltà eliminando al tempo stesso tutte le riflessioni critiche, tutte gli approfondimenti di ciò che fu, e tutte le imbarazzanti analogie che una reale coscienza storica del male passato potrebbe tirare con il presente.
Così, di dissimulazione in dissimulazione, di copertura in copertura, si arriva ad esercitare la censura nel nome della "buona informazione", a esercitare la discriminazione nel nome della preservazione della "salute pubblica", ad alimentare la guerra nel nome della pace, a sostenere l'odio per intere nazioni nel nome della propria "superiorità civile", insomma a mettere in campo (quasi) lo stesso apparato, (quasi) le stesse dinamiche, con (quasi) gli stessi argomenti del "male assoluto" che si sta condannando.
E ci si accoccola fieri nello spazio di quei "quasi".
Mancando completamente di comprensione storica, questi personaggi immaginano che i protagonisti del "male assoluto" avessero piena coscienza di esserlo, girassero, per così dire, con un timbrino di malvagità sulla fronte e, come tutti i malvagi hollywoodiani, fossero orgogliosi di esserlo, scatenandosi in risate sataniche a beneficio di telecamera.
Gli manca quella elementare comprensione di ogni movimento storico di massa per cui chi lo cavalcava aveva sempre inizialmente ragioni che credeva invincibili, ed era certissimo di essere dalla parte giusta della storia. Proprio come loro."
Andrea Zhok.
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contedivaldoca · 8 months
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"Il poliziotto della biblioteca", S.King
Era bello scoprire di avere ancora un cuore,
di sapere che la banale ripetitività di giorni banali non lo aveva consumato,
ma ancora più gratificante era scoprire che il cuore trovava ancora il modo di farsi sentire attraverso la bocca.
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piumapurpurea · 2 years
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Carote [parte 1 di 3]
Veronica sbuffava spazientita. Come biasimarla dopo aver passato un’intera giornata a scansionare sempre gli stessi articoli all’alimentari di quartiere. Ogni giorno così, senza eccezione alcuna da quasi quarant’anni. Alzarsi sorseggiando la monotonia di un caffè tiepido, passando per l’irritante attesa immersa nelle code di veicoli tra casa sua ed il luogo di lavoro, arrivando infine ad un’insoddisfacente ripetitività delle mansioni meccaniche che le permettevano di pagarsi l’affitto. Amici pochi e poco interessanti, per non parlare delle relazioni sentimentali. L’ultima volta che un uomo le ha fatto provare una parvenza di eccitazione risale ai tempi dell’università, da quel momento soltanto rapporti occasionali con lo spavaldo di turno che tenta un approccio subito prima di pagare e ritirare gli articoli. Da qualche tempo anche l’ebrezza della masturbazione é andata scemando: non si sa spiegare il perché, ma il toccarsi pensando ai quei pochi momenti di trasgressione non ha più lo stesso effetto. Certe volte pensa che tutto ciò di cui avrebbe bisogno é un “vero uomo”, qualcuno capace di capire le sue esigenze, di penetrarla con tutta la sua virilità, partendo da un moto lento e sinuoso e dolcemente passare ad uno martellante e deciso, fino a che entrambi hanno fiato per continuare. In altri momenti é talmente confusa sulla sua vita, le sue prospettive, le aspirazioni, che mette tutto in discussione e affronta momenti di crisi profonda. Un giorno tutto cambiò. Era un Sabato pomeriggio come tanti altri prima di allora. Essendo uno degli ultimi giorni lavorativi della settimana, molti degli ortaggi ed altri deperibili di cui l’alimentari si riforniva ad inizio settimana erano esauriti in parte o del tutto. Mancava poco meno di 5 minuti a alla chiusura ed il negozio era deserto, Veronica era molto stanca e non vedeva l’ora di chiudere per raggiungere poi il suo solito gruppo di amiche al solito bar. Entra una cliente. Veronica non l’aveva mai vista prima, essendo un alimentari di un piccolo paesino fuori città conosceva tutti i suoi clienti, e la stava maledicendo con tutta se stessa, sicuramente dovrà attardarsi per colpa sua. Dopo pochi. Istanti la sconosciuta si presenta decisa da Veronica chiedendole dove potesse trovare le carote. 
“Mi dispiace ma sono esaurite, a quest’ora di Sabato finiamo le scorte di ortaggi. Provi a tornare lunedì” Dice cortesemente Veronica con un impercettibile velo ironico. “Chi cazzo viene a comprare le carote di Sabato alle sette di sera?” Pensava. 
“Ah, peccato perché avrei proprio bisogno dii alcune carote per una ricetta che volevo fare stasera. Non può aiutarmi in nessun modo, Veronica? - leggendo il cartellino” Risponde la sconosciuta.
“Non so davvero cosa suggerirle, diciamo che non ha scelto proprio il momento migliore per fare compere.” Sentenzia.
“Ma lei non ne ha nessuna a casa? Lavorando qua sicuramente abiterà in zona, mi chiedevo se fosse disposta a vendermi le sue, sono disposta.a pagare qualsiasi prezzo. Deve capire che per me questa ricetta é molto importante…” Ribatte senza vergogna avvicinandosi leggermente alla cassa. Veronica la guarda spazientita ma incuriosita. Nonostante l’assurdità della richiesta, il momento della giornata e tutto il resto, é euforica. Non le succedeva da tempo. Accenna un sorriso imbarazzato prima di pronunciarsi.
“Ma cosa sta dicendo?! É ubriaca? Come le viene in mente anche solo lontanamente che io sia disposta.a tornare a casa mia per prendere delle carote da vendere a lei, di Sabato, alle sette di sera, nel mentre che le mie amiche mi aspettano al bar?” Risponde stizzita, anche se per qualche motivo ignoto la proposta la stuzzicava un pochino. Forse per spezzare questa sua assordante monotonia, o forse per raccontare una storia diversa la sera alle amiche. Ci pensa qualche istante e poi prosegue:
“Quanto saresti disposta ad offrirmi?” Chiede Veronica, certa della successiva risposta negativa, ma incuriosita al tempo stesso. 
“Come posso dirtelo così? Dipende chiaramente dallo stato e dalla qualità delle carote, non sono mica così ingenua da fare proposte al buio. Allora che ne dici? Ti va se vengo insieme a te a controllare? Ti faccio risparmiare un viaggio e se vedo che la qualità mi soddisfa ti farò un’offerta imperdibile.” Propone con voce sensuale ma ferma.. A questo punto la sconosciuta é a pochi centimetri da Veronica, la quale percepisce una sensazione totalmente inaspettata. É in preda ad un’eccitazione profonda. Sotto la gonna sente chiaramente le mutande inumidirsi e le gambe tremare. Veronica é talmente scioccata sia dalla proposta che dalla reazione del suo corpo che rimane immobile in silenzio. Inizia a sudare freneticamente. Le labbra si asciugano e, come riflesso del tutto involontario, inizia ad avvicinare il labbro inferiore all’interno della bocca, in procinto di essere morso. Passati pochi secondi che sono sembrati un’eternità, Veronica trova il coraggio di reagire e chiede con voce spezzata:
“Chi sei tu?”
- piumapurpurea
Parte 2:
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grugef · 1 year
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Dopo avere scoperto che la mia televisione non supporta più i formati video che scarico dal PC, o non supporta l'hard disk esterno, o non supporta me perché non ne può più di avermi davanti per ore tutti i giorni, ho accettato la sconfitta e speso 3 euri per un abbonamento di un mese a Now TV, e ho iniziato a guardare, finalmente, The last of us. A parte i funghi sulla faccia che ammazzano parecchio la tensione, la serie è molto migliore del gioco, che di suo merita, per carità, ma non l'ho trovato il capolavoro che mi era stato presentato: più attenzione alla storia che alla giocabilità, va bene, ma alla fine è il solito gioco di zombi post apocalittico dove incontri a rotazione morti stronzi e vivi stronzi, ti prendi una pausa per l'upgrade e risolvi un puzzle. Sempre lo stesso schema per tutto il gioco.
La serie ha di buono che ti toglie quella ripetitività, e al suo posto ti racconta meglio chi siano i personaggi che incontri.
Comunque tolto questo prodotto, Now TV non ha abbastanza da giustificare altri 15 euro al mese di abbonamento.
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