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#risveglio della coscienza
pensierodelgiornoblog · 5 months
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“Anche se tu fossi il peggiore tra i peggiori, in verità potrai passare fra tutti i pervertimenti con la nave della sapienza.” – Bhagavad gita
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scogito · 16 days
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Il compito principale nella vita di ognuno è dare alla luce se stesso (E. Fromm).
Lo sai che significa?
Tanti pensatori e maestri hanno definito il risveglio di Coscienza come la rinascita di sè stessi. Lo hanno detto con parole varie, ma il concetto finale non cambia. Tuttavia ciò che tanti non capiscono è il principio di azione che questo risveglio comporta.
La ricerca interiore è ormai diventata un rifugio ovattato di paroline coccolose e filosofiche, mentre un lavoro serio di consapevolezzati ti fa passare per l'inferno, o giù di lì.
Non è qualcosa che avviene perché un giorno decidi che ti vuoi aprire alla visione interiore, o magari alla prospettiva spirituale di chissà chi, iniziando a riempire la testa di "pensieri positivi".
Lo Spirito non vuole rammolliti, né convinzioni mentali.
Le persone non si rendono conto che arrivare all'autenticità di sé stesse comporta fare concretamente qualcosa, non restare nella testa.
Devi riconoscere e comprendere quello che vuole la tua Essenza e quello che ti chiede di fare. Devi sapere ascoltare le motivazioni e le sue intenzioni, anche e soprattutto quando ti fanno male.
Devi agire.
Nemmeno valgono certe risposte inutili date da gente che si fa addirittura pagare. Pure a me una "professionista" mi disse che ero un canale di luce, e sai a che mi è servito? A niente. Al buio. Alla cazzata completa. Al sentirmi la mattina seguente ancora più incasinata su quello che dovevo fare davvero.
Le belle etichette che tanto piacciono a chi vuole sentirsi dare ragione e immaginarsi luce cosmica in terra, sono per i distorti.
Mettiti in pratica, esci dall'astratto!
Capisci quanto vuoi essere lusingato oppure quanto vuoi sgretolare le tue maschere, soprattutto vedi dove cade l'indicatore della bilancia, perché è già una spia di quello a cui veramente dai attenzione.
Chi capisce cosa fare delle sue esperienze è già a un buon punto di svolta.
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susieporta · 28 days
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«Quando voi onorate, riconoscete e accettate pienamente la vostra realtà presente (dove siete, chi siete, che cosa state facendo adesso), […] siete grati per ciò che avete, grati per ciò che esiste, grati per Essere. La gratitudine per il momento presente e la pienezza della vita adesso è la vera prosperità.» - Eckhart Tolle
IL LAVORO INTERIORE DI OGGI
1. Chiediti: «IN QUESTO MOMENTO, dove sono? Chi sono? Cosa sto facendo?»
2. Osserva (e Senti) le eventuali resistenze della personalità a tutto ciò che c'è ADESSO.
3. Continua ad osservare/sentire con DISTACCO (questo farà cadere pian piano le resistenze).
4. Una volta cadute le resistenze, potrai VIVERE REALMENTE e PIENAMENTE l'istante presente (ma ricordati di conservare il RADICAMENTO nell'Essere - Attenzione Divisa).
5. Sii GRATO.
(se serve, riparti dal punto 2)
GRATITUDINE È PROSPERITÀ! 🔥
Anima sul Sentiero
Sii la Fiamma che arde nella notte!
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🔥 Partecipare al post significa liberare Luce per l'intera umanità.
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a-dreamer95 · 2 months
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Quasi 29 anni. Arrivata a questa età, pensavo di aver già ricevuto le più grandi delusioni della vita, e invece mi sbagliavo. Mai come quest'anno mi sono sbagliata così tanto riguardo alle persone. Ogni nuova delusione è un colpo inaspettato, come se il cuore fosse costretto a riprendersi da una ferita mai del tutto guarita.
Fino a qualche anno fa mi ritenevo ingenua, immatura, troppo buona. E ci cascavo sempre. Ma anche oggi sono caduta di nuovo, e mi rendo conto di come ogni volta faccia male come la prima. Il dolore si ripresenta con la stessa intensità, e sembra di non aver mai imparato la lezione. Mi sento come una barca alla deriva, tradita da chi pensavo fosse il mio faro. È una sensazione di amara solitudine, come se il mondo intero mi avesse voltato le spalle. La fiducia si sgretola sotto il peso delle aspettative deluse, e mi ritrovo a chiedermi se sarò mai in grado di distinguere il vero dal falso. Le persone mi deludono, e ogni delusione è un frammento che si aggiunge a un mosaico di esperienze dolorose. Mi scopro a dubitare di me stessa, della mia capacità di giudicare e, a volte, anche del mio valore. È un'epifania dolorosa, un risveglio brusco da un sogno di ingenua fiducia.
Eppure, in questo flusso di coscienza, trovo una sorta di pace. È come se, accettando la realtà delle cose, riuscissi a liberarmi del peso delle aspettative. Forse è proprio questo il segreto: non aspettarsi nulla, accettare tutto. Continuare a navigare, nonostante tutto, cercando dentro di me la forza di ricominciare, ancora e ancora.
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occhietti · 1 year
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Che i tuoi risvegli ti sveglino.
E che al risveglio, il giorno in cui inizia ti entusiasmi.
E che non si trasformino mai in routine i raggi del sole che filtrano dalla tua finestra in ogni nuova alba.
E che tu abbia la lucidità di concentrarti e di salvare la cosa più positiva di ogni persona che si incrocia sulla tua strada.
E non dimenticare di assaporare il cibo, attentamente, anche se "solo" si tratta di pane e acqua.
E che trovi qualche momento durante il giorno, anche se breve, per elevare il tuo sguardo verso l'alto e ringraziare, per il miracolo della salute, questo mistero e fantastico equilibrio interno.
E che tu possa esprimere l'amore che provi per i tuoi cari.
E che le tue braccia abbraccino.
E che i tuoi baci bàcino.
E che i tramonti ti sorprendano, e che non smettano mai di meravigliarti.
E che arrivi stanco e soddisfatto al tramonto per il compito soddisfacente svolto durante il giorno.
E che il tuo sogno sia calmo, riparatore e senza paura.
E non confondere il tuo lavoro con la tua vita né il valore delle cose con il loro prezzo.
E che tu non ti creda più di chiunque altro, perché solo gli ignoranti non sanno che siamo solo polvere e cenere.
E che non ti dimentichi, neanche per un istante, che ogni secondo di vita è un dono, un regalo, e che, se fossimo davvero coraggiosi, balleremmo e canteremmo di gioia nel prenderne coscienza.
Come un piccolo omaggio al mistero della vita che ci accoglie e ci abbraccia.
- Antica preghiera ebraica
Erik Madigan Heck photography - Double Exposure Sunlight, The Garden
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veritanascoste · 8 months
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Geova è uno dei tanti nomi e inganni dei divini impostori assetati di potere e adorazione.
Tutte le religioni nascono con buone intenzioni ma vengono rilevate e distorte per un unico obiettivo: dividere,annullare il principio di ogni custode dello spirito.
Il demiurgo nella sua gerarchia come Geova o Yahvé sono entità egoiste i cui sfoghi di megalomania e crudeltà si possono vedere chiaramente nell'Antico Testamento della sacra Bibbia....che di sacro purtroppo non ha più nulla.
Nel corso dei secoli è stata riscritta, aggiustata e interpretata male...e oggi i vari traduttori ne hanno testimoniato abbastanza per sollevare dubbi e sollecitare i cuori impavidi di vera saggezza, a riscrivere i veri concetti d'amore incondizionato e crescita spirituale per poter aprire la porta allo spirito. Uno spirito chiuso in una gabbia illusoria di nebbia fitta che non permette il risveglio, non accende la coscienza addormentata.
Il demiurgo è allo stesso tempo quella forza mentale che crea il suo mondo illusorio solo grazie alla pura energia pensante della vera creazione originale... le vere essenze divine - che provengono dalla Sorgente.
I figli amati sono solo ostaggi, spiriti infiniti, immortali che sono stati intrappolati nei corpi umani eoni fa, per soddisfare la fame di energia di coloro che sono stati ingannati da un dio genetista che si spaccio' per la Fonte.
La loro predazione è basata sulla paura, il dolore, la sofferenza, la crudeltà, il male e i desideri che il demiurgo e le sue gerarchie provocano, si deve comprendere che, le polarità hanno istinti diversi, c'è chi sfrutta e provoca appunto basse energie vibrazionali e chi invece le fa' elevare perché si nutre di quelle sottili. La guerra è loro e usano noi come pedine.
Finisce un ciclo dove hanno governato gli oscuri e passano la palla ai nordici corrotti che la new age spinge ignorantemente dichiarandoli benevoli.
Richiedono la nostra energia per sopravvivere...e per tanto inganneranno attraverso la quinta dimensione,la nuova trappola soprannominata " il paradiso in terra, la Gerusalemme celeste".
I canalizzatori che riportano messaggi angelici non hanno compreso che sono messaggi ingannatori del basso astrale. Sono parassiti energetici, tanti sono esseri demoniaci e gli egregori mentali.
In altre parole è il demiurgo che come strategia di potere ci ha messo la mente per il controllo, la manipolazione e la predazione energetica.
La cosa più grave è che per mancanza di conoscenza, crediamo che sia la "nostra mente" e che tutti i pensieri siano nostri.
Abbiamo una mente superiore e una mente inferiore.
Così ci sottomettiamo e crediamo che questa realtà di limitazione imposta, accettando il dolore, la limitazione e la sofferenza sia parte obbligatoria della vita, come presunto "apprendimento" per "crescere" ed "evolvere" ciò che non è vero. Lo spirito infinito È per sempre libero senza limiti❗
Solo la connessione con il tuo interiore può farti uscire da questa prigione distruggendo le mura di Alcatraz.
Sarà la forza del tuo cuore, quella scintilla divina o Spirito che è il tuo vero Essere, che determinerà la tua scelta.
Si batterà  in un  duello contro il demiurgo, per poter riottenere il controllo di se stessi. Lui  esercita sulla nostra mente con infinite trappole astutamente pianificate dove ti fa credere di aver trovato, in qualcuno, in qualcosa, nel denaro, nel potere, in una professione o in qualsiasi cosa, la tua forza, volontà e verità.
L'energia del corpo mentale nell'essere umano è il territorio dell' OPPRESSORE : il demiurgo.
Per spegnere il suo potere va fatta presenza della luce non è altro che il tuo spirito  infinito che non  è altri che  il vero portatore di un'essenza pura e indistruttibile.
Non cercare fuori ciò che è solo dentro di te.
Una volta che avrai capito come distruggere il sistema operativo mentale che il demiurgo controlla, potrai dire di aver corretto la matrice. Non potranno agganciarti perché sei solo un  Hacker.
Riflettiamo....... ❤
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fridagentileschi · 1 year
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CONVERTI LA MUSICA A Hz 432
Un ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels creò un decreto universale nel 1939 con il quale si esortava tutti i musicisti a intonare il LA a 440 Hz invece di 432 Hz.
Dal 1939 fino ad oggi si suona a questa frequenza.
Perché abbiamo cambiato l'intonazione del LA da 432Hz di frequenza a 440 Hz?
Questo fa sì che la gente possa pensare e sentire in un certo modo e la tiene impantanata in un disordine interno.
Nel 1953 il decreto Göbbels è stato approvato dalla International Organization for Standardization (ISO).
Il cambiamento di frequenza è stata effettuata a 440Hz nonostante Dussaut professore al Conservatorio di Parigi abbia raccolto le firme di 23.000 musicisti francesi, per un referendum, che erano a favore della conservazione a 432 Hz, per preservare l'armonia musicale con la vibrazione musicale dell'universo.
La frequenza del pianeta Terra è di 8 Hz, anche se ultimamente sta cambiando.
Le onde alfa, la frequenza del cervello in uno stato rilassato sono onde a 8Hz.
Accordare a 440 Hz, significa che la base non è 8 ma 8'25, il che significa che le onde o vibrazioni che vengono generate non sono in armonia con il pianeta.
L'Essere Umano opera in un range di frequenza che va 16-32 Hertz, equivalente nella scala musicale, da Do a Do, vale a dire un ottavo.
La frequenza a 440 Hz non è in armonia nemmeno con la frequenza dell’essere umano, perché la base è 16.5.
La prima modifica fisica che si nota quando abbiamo ascoltato un po’ di musica, è la stanchezza, la fatica, voglia di fare niente, e questo perché la frequenza della musica non si adatta con la frequenza vibrazionale dell'essere umano.
La ricerca indica che la musica dovrebbe essere basata su frequenze naturali di armonia cosmica dell'universo per essere utile al genere umano, così avrebbe un principio "organico".
L'Istituto Schiller chiede un cambiamento del tono da 440 Hz a 432 Hz di nuovo, perché il 432 Hz è naturalmente e profondamente attinente al Creato.
L'impostazione attuale della musica in base a 440 Hz non armonizza a nessun livello corrispondente al movimento cosmico, ritmo o vibrazione naturale.
La differenza tra 440 Hz e 432 Hz è di soli 8 vibrazioni al secondo, ma è una notevole differenza nell'esperienza della coscienza umana.
La mancanza di intonazione, di frequenze e di accordo musicale dell'universo, è un fattore che crea uno squilibrio nell'armonia della nostra società, di noi stessi.
Mentre la musica apre le porte a dimensioni che ci permettono di sentire la gioia, la pace, le emozioni positive.
E quando la musica manca di armonia ... aggrava le emozioni negative, favorisce la ribellione, la negatività...
Quindi di blocchi nella vostra energia, che favorisce le malattie fisiche.
La musica ci permette di entrare in sintonia con la conoscenza dell'universo che ci circonda in modo più intuitivo, per un risveglio a nuovi livelli di consapevolezza e di conoscenza.
Se si ascolta la musica con una frequenza di 432, automaticamente si entra in armonia con il tutto.
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crazy-so-na-sega · 10 months
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dal patrimonio all'impegno, l'Europa dei nostri figli
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L’Europa non è l’appendice vassallizzata di un Occidente posto sotto il geloso dominio di una superpotenza dagli ideali messianici, convinta di dover portare al mondo i benefici dei suoi presunti valori universali. Né è la penisola di un’Eurasia il cui baricentro sarebbe situato alla periferia degli Urali.
L’Europa non è il culmine di una storia vergognosa che dovrebbe essere cancellata, o addirittura sfigurata, per imporre ai suoi eredi il plumbeo velo di un pentimento mortale. Né è la nave dei folli, guidata dai profeti allucinati e deliranti della “decostruzione”, intenzionati a minare le basi antropologiche che garantiscono la crescita e la conservazione delle culture, delle società e dei popoli.
L’Europa non è un insieme di terre sfigurate, una natura devastata in nome di imperativi di crescita illimitata branditi per sostenere politiche miopi. Non è tanto meno la fuga da ogni logica di potere, in nome delle fantasie di un’ecologia poco compresa.
L’Europa non è un corteo di tecnocrati incaricati di nutrire “il più freddo dei mostri freddi”, come un signore senza volto che spoglierebbe i suoi vassalli delle loro prerogative con meticolosa autorità, ma si dimostrerebbe incapace di assicurarne la difesa. L’Europa non è l’Unione Europea.
L’Europa è qualcosa di completamente diverso e molto più di tutto questo. È allo stesso tempo un'eredità antichissima e la prefigurazione del futuro delle persone che la incarnano.
L’Europa è uno spazio geopolitico abitato da millenni da un gruppo di popoli strettamente imparentati. Nonostante la violenza dei conflitti che hanno tessuto il tessuto eroico e tragico della loro storia comune, questi popoli condividono lo stesso patrimonio di civiltà, forgiato da una lega di elementi etnici che non hanno subito variazioni, sulla scala del continente, dall’inizio del l'età del bronzo, duemila anni prima dell'era cristiana. L'espansione celtica, l'alba greca del pensiero, l'ascesa dell'imperium romano , la renovatio imperii carolingia e germanica , il ritorno alle fonti perenni del genio antico al tempo del "Rinascimento", il risveglio della coscienza identitaria degli europei popoli della metà del XIX secolo , tutti questi fenomeni apparentemente molto diversi costituiscono in realtà l'espressione polifonica dello stesso genio europeo, espresso in forme diverse e costantemente rinnovate, sia negli ambiti politico, filosofico e artistico che scientifico e tecnologico. , da persone provenienti dallo stesso crogiolo. Ma il cataclisma del “secolo 14” venne a scuotere questo edificio di civiltà. Ancor più della distruzione e delle immense perdite che causarono, le due guerre mondiali portarono gli europei a dubitare pericolosamente di se stessi. Spesso accecati da ideologie tese a fare tabula rasa del passato in nome di un cosiddetto “senso universale della storia”, i nostri popoli devono oggi uscire dal letargo in cui lo ha gettato il materialismo consumistico degli ultimi decenni.
Perché non siamo solo eredi: questa eredità ci obbliga! Ora ci chiama all'impegno totale, per affrontare le sfide dei tempi con lucidità e determinazione. La posta in gioco è colossale: i popoli europei devono oggi scegliere tra la cancellazione definitiva o la volontà di realizzare il proprio destino storico, pur continuando ad affermare liberamente la propria identità e sovranità sullo spazio continentale dove si è radicato il loro genio più di cinquemila anni fa. In questo contesto ciascuno di noi può scegliere di arrendersi, sforzarsi di conservare cautamente un tiepido e più o meno comodo compromesso, o al contrario restare attivamente fedele a “ciò che siamo”, in tutti gli ambiti della vita e dell'esistenza, per poter “vivere da europeo”. Questa scelta e questo impegno determineranno quale sarà l’Europa dei nostri figli.
Questo è infatti l'appello che lanciamo: l'Europa non è solo la base delle nostre patrie, cioè la “terra dei nostri padri”; deve anche diventare, secondo le parole di Nietzche, la “terra dei nostri figli”. L’Europa è mito e destino, memoria delle origini e desiderio costantemente rinnovato di riconnettersi con la grandezza originaria. È il luogo dove il genio dei popoli europei ha eretto i megaliti di Stonehenge, le colonne del Partenone, le navate delle cattedrali, e ha progettato i canti omerici, la musica polifonica, la fisica quantistica e il razzo Arianna. Ovunque in Europa sta sorgendo una nuova generazione, consapevole delle proprie radici, della propria identità, della propria appartenenza a una civiltà comune. Di fronte a sfide senza precedenti, tocca oggi realizzare una vera “rivoluzione conservatrice”, intesa a liberare le menti dalle catene ideologiche che le ostacolano. Questa è la strada verso le “grandi risorse”, preludio a un nuovo rinascimento che porterà i popoli d’Europa a riprendere insieme il pieno controllo del proprio spazio geopolitico. L’Europa è il gusto del potere ritrovato, dell’orgoglio dei popoli e delle nazioni, trasceso dalla coscienza di servire un interesse più alto, quello della nostra civiltà.
-Henri Levavasseur
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Da: FUOCO GRIGIO - di Gianpiero Menniti 
POTENTE
La coscienza è sogno. Il suo apparire è nell'abbandono. Poi, si addormenta. Nella veglia. E lascia spazio alla materia che sente, frange l'aria, chiama a sé l'impeto. L'istante soggiace alla potenza di un arco teso. Fino allo spasimo. La natura ingannevole della forza prepara al sonno. Eppure, rimane il mistero del risveglio.
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lunamagicablu · 9 months
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"Un giorno una bimba molto sveglia si rivolse al vecchio nonno Cherokee mentre egli stava in meditazione dinnanzi a uno splendido tramonto. «Nonno: perché gli uomini combattono?» E proprio mentre il sole stava perdendo la sua battaglia con la notte, il saggio indiano spostò lo sguardo dalla rossa sfera e guardò dritto negli occhi della bimba, perle altrettanto infuocate. «Ogni uomo», disse calmo e sicuro, «è chiamato a compiere le proprie battaglie e la madre di tutte le battaglie è lo scontro che avviene tra i due lupi.» «Quali due lupi, nonno? » «Quelli che ogni uomo cela dentro di sé.» La bimba non comprese subito, tuttavia cominciò ad ascoltarsi e percepì in sé forti sensazioni mentre il nonno continuò: «Dentro ognuno di noi ci sono due lupi, uno è ferito, deluso, incattivito e vive di paura, invidia, gelosia, risentimento, menzogna ed egoismo.» Fece una pausa vedendo che la nipote era profondamente assorta. «E l’altro?» disse ella all’improvviso. «L’altro è un lupo felice, gentile, compassionevole. Vive in pace, nell’amore, nella fiducia e nella generosità. Si esprime in modo autentico.» La bimba, sempre più assorta e intenta a comprendere, chiese infine con trepidazione: «E quale lupo vince?» Il saggio Cherokee, con gli occhi lucidi e luminosi, con lo sguardo libero e profondo, rispose così: «Quello che scegli di nutrire di più!» La ragazza sveglia ne fu molto colpita e durante la notte fece curiosi sogni di epiche battaglie. Al risveglio una domanda le sgorgò urgentemente dal cuore. La rivolse al nonno alla prima occasione: «Nonno, tra il giorno e la notte io scelgo il giorno, ma mi piace anche la notte. Tra il caldo e il freddo, io scelgo il caldo, ma apprezzo anche il fresco. Perché ci deve essere sempre una battaglia? Perché ci deve essere sempre una cosa migliore dell’altra?». Il nonno, compiaciuto, si illuminò in volto. «Hai colto nel segno, non c’è un lupo davvero buono e un lupo davvero cattivo. Tutto è parte dell’Uno. Entrambi i lupi sono parte della Perfezione. Il giorno esiste solo perché c’è anche la notte, puoi inspirare soltanto dopo aver espirato. Entrambi i lupi vanno dunque nutriti, tuttavia occorre essere svegli e presenti per farlo in modo corretto, cogliendo di entrambi l’autentica natura, il potenziale e la forza. Rispettando i caratteri di entrambi i lupi tu crei un equilibrio che ti permette di stare nella pace: nessuno dei due vorrà attirare maggiore attenzione e tu potrai sentire di volta in volta la voce più profonda della tua coscienza». «Allora vincono tutti e due i lupi!» esclamò la ragazza con allegria. «Esatto!» confermò il nonno. «La quiete è l’obiettivo di un uomo di Conoscenza! Grazie al silenzio e alla pace interiore ogni conflitto perde significato. Tutto torna a splendere alla luce della Perfezione». La giovane ragazza sorrise di tutto cuore."
L'indiano e le altre creature che erano nate qui e che vivevano, avevano una madre comune: la terra. Egli era imparentato con tutto ciò che vive e riconosceva a tutte le creature gli stessi diritti come a se stesso. Quanto era legato alla terra, egli l'amava e l'ammirava. (Orso in piedi) art by Alfredo Rodriguez *********************** "One day a very smart little girl turned to her old Cherokee grandfather while he was meditating in front of a splendid sunset. «Grandfather: why do men fight?» And just as the sun was losing its battle with the night, the Indian sage moved his gaze from the red sphere and looked straight into the little girl's eyes, equally fiery pearls. «Every man», he said calmly and confidently, «is called to carry out his own battles and the mother of all battles is the clash that occurs between the two wolves.» «Which two wolves, grandfather? » «The ones that every man hides inside himself.» The little girl did not understand immediately, however she began to listen to herself and felt strong sensations within herself while her grandfather continued: «Inside each of us there are two wolves, one is hurt, disappointed, angry and lives of fear, envy, jealousy, resentment, lies and selfishness.» He paused as he saw that his niece was deeply engrossed. "And the other?" she said suddenly. «The other is a happy, kind, compassionate wolf. He lives in peace, in love, trust and generosity. He expresses himself authentically." The little girl, increasingly absorbed and intent on understanding, finally asked with trepidation: “And which wolf wins?” The wise Cherokee, with bright and shining eyes, with a free and deep gaze, responded thus: “The one you choose to feed the most!” The awake girl was greatly affected and during the night she had curious dreams of epic battles. When she woke up, a question of hers urgently welled up from her heart. She addressed it to her grandfather at the first opportunity: «Grandpa, between day and night I choose the day, but I also like the night. Between hot and cold, I choose warm, but I also appreciate cool. Why does there always have to be a battle? Why must there always be one thing better than the other? The grandfather, pleased, lit up his face. «You hit the nail on the head, there is no really good wolf and no really bad wolf. Everything is part of the One. Both wolves are part of Perfection. The day exists only because there is also night, you can only inhale after having exhaled. Both wolves must therefore be fed, however we need to be awake and present to do it correctly, grasping the authentic nature, potential and strength of both. By respecting the characters of both wolves you create a balance that allows you to stay in peace: neither of you will want to attract more attention and you will be able to hear the deepest voice of your conscience from time to time." “Then both wolves win!” the girl exclaimed cheerfully. "Exact!" confirmed the grandfather. «Quiet is the goal of a man of Knowledge! Thanks to silence and inner peace, every conflict loses meaning. Everything shines again in the light of Perfection." The young girl smiled wholeheartedly."
The Indian and the other creatures who were born here and lived had a common mother: the earth. He was related to all living things and recognized the same rights for all creatures as for himself. As much as he was tied to the earth, he loved and admired it. (Bear standing) art by Alfredo Rodriguez 
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luluemarlene · 10 months
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FEDERICO - l'uomo del deserto
E così l'uomo del deserto trovò i suoi 10 comandamenti al risveglio, marchiati uno a uno sui propri polmoni, come fossero le leggi della pena che, secondo per secondo, non è possibile consumare, come la condanna che di fronte a ogni giudice verrebbe ammessa, come il crimine più importante dell'innocenza:
1. Non ho adorazione alcuna oltre a lei
2. È suo il nome tenuto segreto nell'intimo
3. Mi ha santificato in ogni angolo della coscienza, sin nel più piccolo rimorso
4. Sono stato generato dal suo potere fascinatorio
5. Non soffocherò nulla che provenga dal pretenderla
6. Ogni orgasmo è sotto il suo influsso e potere
7. Anche la minima espressione, sensazione o fantasia erotica è una sua movenza dentro la mia psiche
8. Non posso nascondere un solo comandamento a me stesso
9. Tutte le donne sono un suo surrogato
10. Non c'è cosa che a lei mi possa sottrarre
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sisif-o · 3 months
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🔗 il sogno di questa notte, in 8 squisiti minuti di vocale 🔗
vorrei trovare il significato di quanto ho sognato, o almeno il significato dell'ultima parte.
Il buio che ho vissuto era penetrante, permeante e impenetrabile
ero denso come pittura, vivido, liquido
non mi dava una sensazione totalmente negativa, ho avuto un momento di stupore, ho ricercato altre persone per condividere quella esperienza (e mi hanno ammonito!)
però sicuramente ho anche avuto paura, ma credo per l'eccezionalità dell'evento, più che per l'evento in sé
il terrore è cresciuto (?) nel momento in cui non trovavo i miei cani, nel momento in cui la densità del buio si è mostrata
ma questo buio, cos'è?
non so rispondere
in primo luogo credo sia importante partire dall'inizio, come e quando tale buio si è imposto sulla scena: tutto si è spento nel momento in cui sono tornato al palazzo, non ho trovato la mia classe e ho notato che il compito assegnato era quasi svolto, ma non completato.
In quel frangente si è materializzata l'alcova con i miei cani, in quel frangente la luce è andata via.
Negli attimi successivi al mio risveglio mi sono sentito turbato e forse eccitato dell'imponenza del sogno, dalla natura aliena di quel buio e ho iniziato fin da subito ad analizzarlo. Una delle prime impressioni che ho avuto è che quel buio fosse la Morte. Quando quel pensiero è riemerso, quando ho avuto quell'intuizione la mia anima ha vibrato, come se avessi colto, come se avesse senso come spiegazione.
La mia coscienza però ha rifiutato questa declinazione, perché non sembra convincente sul piano razionale. La Morte dovrebbe far paura, far male, dovrebbe portare con sè la disperazione, e tutte queste sensazioni, nel sogno, non c'erano.
Ma sono consapevole che non è perentorio che tali sensazioni siano proprie della Morte: queste sono le sensazioni che la mia coscienza logica iscrive alla Morte, sulla base di supposizioni ed interpretazioni, ma non è detto che la Morte sia davvero dolorosa e spaventosa.
Quindi, consapevole che la mia coscienza è limitata, accetto e abbraccio l'intuizione che ho avuto nei momenti successivi al mio risveglio: pur non essendo comprensibile, pur non essendo logica, tale intuizione mi sembra sincera.
Il buio era la Morte.
Ma perché la mia parte cosciente non è soddisfatta?
forse non riesco a comprendere perché la Morte mi sia venuta in sogno, così occultata poi! Anche se ho piena consapevolezza che i sogni ed i loro simboli non hanno l'obbligo né il compito di essere comprensibili.
Ho la sensazione che il mistero non sia svelato a fondo.
Una seconda sensazione, una seconda intuizione, dunque, non mi rende soddisfatto della verità a cui sono giunto, avverto la mancanza, la non finitezza.
e allora cos'altro potrebbe essere quel buio?
ho ipotizzato la seguente teoria, acerba e che considero troppo intellettuale: il buio è la diretta conseguenza del compito mancato e non svolto, è la punizione nel non aver trovato quell'immagine, di non aver riempito quella casella.
Interessante come idea, ma nel sogno non avvertivo un senso di punizione, non mi sentivo attaccato, era il mondo intero ad essere attaccato.
No, non mi convince.
E allora... era un avvertimento forse? Un preludio di ciò che accade o di come posso sentirmi se non completo i compiti che mi sono assegnati.
Il mio inconscio sta cercando di dirmi che do troppo potere agli obiettivi altri? alle vuote consegne? mi sta forse dicendo che non devo perdermi nei meandri delle vuote cose della vita, altrimenti rischio di ritrovarmi perso nel mondo?
una forma di avvertimento dunque, di tentativo di riportarmi su una strada illuminata, riferita a me stesso, a ciò che davvero mi riempie il cuore (come ad esempio i cani, che in questa interpretazione diventano Amore Affetto Fisicità).
Non è un caso che nel momento in cui fallisco il compito assegnato, la prima immagine che mi si presenta davanti sono i miei cani. Che il mio inconscio li abbia evocati a protezione? e subito dopo mi ha messo in guardia, spegnendo il mondo, e facendomi notare che ci sono cose più importanti?
È un'interpretazione suggestiva e credo anche logica, ma mi sembra troppo comoda, troppo legata a ciò che vorrei che il sogno significasse, perché combacia e abbraccia la mia ricerca cosciente di indipendenza e felicità.
Il dilemma è tutto qui, l'inconscio sta andando per la sua strada e mi mostra la Morte o sta collaborando con il conscio e mi consiglia di dare priorità alle cose importanti della vita?
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milleeunoframmenti · 10 months
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Oggi lo dico con orgoglio, sono una Persona Altamente Sensibile.
Una delle cose più importanti avvenute durante il mio percorso di crescita e' stata la scoperta degli studi della Dottoressa Elaine Aron e del tratto della personalità da lei descritto, l'Alta Sensibilità. Venni a conoscenza degli studi della Dottoressa Aron durante una delle mie innumerevoli ricerche personali, svolte online tra semplice Instagram e Google talvolta o PubMed e Nature altre volte. Un periodo molto intenso quello tra Marzo e Maggio 2023, quando ho avuto esperienza di un profondo Insight o presa di coscienza, se detto in termini psicologici, o Awaken e risveglio se invece vogliamo parlare in termini spirituali; magari di questo argomento specifico ne parlerò in un futuro post.
Sulla prima pagina del libro ho annotato il giorno in cui cominciai a leggerlo, 9 Aprile 2023. Proprio con questo libro ho preso l'abitudine di scrivere sulla prima pagina un messaggio che la me del post libro possa leggere. Ora lo faccio con ogni libro di crescita personale che leggo.
Ecco cosa mi scrissi.
In questo giorno di Pasqua entro con un cuore consapevole di aver perso tante cose per poter andare avanti. In questo giorno scelgo di iniziare questa lettura perché so di essere diversa e scelgo di iniziare ad amare questa mia diversità. Scelgo di accudirla, di comprenderla e darle una nuova forma. Cerco di accettare che sia un "superpotere" nelle mani di chi la sa usare. Scelgo di smettere di scappare e rinnegare una parte di me. Scelgo di prendermi la responsabilità di chi sono e imparerò a mostrarmi agli altri. Buon viaggio piccola Gaia. Ci vediamo dall'altra parte. In questo blog ripercorrerò pezzi del mio viaggio con un duplice obiettivo. Il primo è quello di continuare la mia collezione di frammenti, infatti solo vedendomi per intero posso progredire. Secondo e non meno importante, spero che la mia testimonianza possa essere da aiuto per chiunque lì fuori stia cercando delle risposte e si stia chiedendo se sia possibile, se c'è posto per persone come noi, se si può sopravvivere ad un mondo che ci fa sentire costantemente overstimolati e disallineati. Come resto accesa/o? Come resto in vita?
La risposta è sì, c'è posto anche per noi. Anzi per fortuna ci siamo noi. Noi Persone Altamente Sensibili.
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ambrenoir · 8 months
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È molto doloroso perdere gli esseri che amiamo, ma è l'amore stesso che permette di superare questo dolore.
Voi forse pensate al contrario che più si ama, più si soffre?
Al momento sì, senza alcun dubbio.
Ma se avete veramente amato un essere, la morte non può separarvi da lui: con il tempo si crea un'altra forma di relazione fra lui e voi, e lo percepite come una presenza costante.
Anche di notte, mentre dormite, siete con lui, la vostra anima va a raggiungerlo.
Al mattino, al risveglio, forse non vi ricordate di quell'incontro, poiché i viaggi della vostra anima durante il sonno solo raramente raggiungono la vostra coscienza, ma col tempo sentirete sempre più la forza di quel legame.
Dio non ha fissato limiti all'amore.
L'amore è più forte della morte.
Gli esseri che si sono amati di un vero amore non si lasciano mai:
la loro anima supera tutti gli ostacoli della materia.
Omraam Mikhaël Aïvanhov
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valentina-lauricella · 9 months
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Sui Canti pisano-recanatesi
(riferimenti critici: S. Timpanaro, F. Brioschi)
Ideologicamente, il sistema di pensiero leopardiano è ormai del tutto materialistico e nei nuovi canti "il risveglio di commozione e di sensibilità poetica non annulla mai, anzi presuppone costantemente il possesso delle verità materialistiche e pessimistiche raggiunte negli anni precedenti". La natura, nel suo ordine proprio, determina quella contraddizione per cui la totalità bruta dell'esistenza ha la meglio sulla vita, ovvero sul destino umano e degli esseri senzienti; la natura, provvedendo alla conservazione dell'esistenza, provvede, suo malgrado, all'infelicità (e quindi alla negazione) della vita. "Tanto più intensa è allora l'adesione patetica alla fragile trama di illusioni, speranze, affetti, che la facoltà di sentire porta con sé, come impulso sempre risorgente e conculcato al piacere. Queste apparenze d'infinito, questi indizi privi di referente, e l'orma vuota che lasciano nella coscienza, ecco ciò che la poesia è chiamata a testimoniare".
[Penso a quanto l'arte del Leopardi e i suoi splendidi effetti sul nostro animo debbano all'assunto del "mai più", ovvero dell'attimo che passa e non torna, alla fascinazione logica e affettiva con cui egli sa convincerci, almeno nel tempo in cui leggiamo la sua poesia (ma anche certi passi poetici della sua prosa) che l'eternità non esista. Quanta tragedia e potenza dell'espressione del sentimento d'amore nel Leopardi sono debitrici del suo contrappunto complementare, la morte? Qui non si tratta di stabilire chi abbia ragione e chi torto, quale sia la vera verità (la morte o l'eterno, l'essere o il non essere), ma di valutare, serenamente, la funzionalità di una tale credenza o filosofia sulla sostanza e l'esito dell'arte. E di fronte alla delicata imponenza dell'arte leopardiana, non posso che dire: "Leopardi ha avuto ragione di utilizzare questo personaggio (perché è più di un ampio fondale, più di un coro greco): la morte/il nulla." Da lui stesso, infatti, personificato in una splendida fanciulla sul cui virgineo seno piegare finalmente il capo, decretando l'ultima vittoria delle "illusioni" nell'atto del vestire d'amore, del proprio incrollabile desiderio, il presupposto "arido vero" dell'annullarsi. L'amore come atto poetico-esistenziale, e non la morte, è l'ultima parola e l'essenza di Leopardi.]
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occhietti · 2 years
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Che i tuoi risvegli ti sveglino.
E che al risveglio, il giorno in cui inizia ti entusiasmi.
E che non si trasformino mai in routine i raggi del sole che filtrano dalla tua finestra in ogni nuova alba.
E che tu abbia la lucidità di concentrarti e di salvare la cosa più positiva di ogni persona che si incrocia sulla tua strada.
E non dimenticare di assaporare il cibo, attentamente, anche se "solo" si tratta di pane e acqua.
E che trovi qualche momento durante il giorno, anche se breve, per elevare il tuo sguardo verso l'alto e ringraziare, per il miracolo della salute, questo mistero e fantastico equilibrio interno.
E che tu possa esprimere l'amore che provi per i tuoi cari.
E che le tue braccia abbraccino.
E che i tuoi baci bàcino.
E che i tramonti ti sorprendano, e che non smettano mai di meravigliarti.
E che arrivi stanco e soddisfatto al tramonto per il compito soddisfacente svolto durante il giorno.
E che il tuo sogno sia calmo, riparatore e senza paura.
E non confondere il tuo lavoro con la tua vita né il valore delle cose con il loro prezzo.
E che tu non ti creda più di chiunque altro, perché solo gli ignoranti non sanno che siamo solo polvere e cenere.
E che non ti dimentichi, neanche per un istante, che ogni secondo di vita è un dono, un regalo, e che, se fossimo davvero coraggiosi, balleremmo e canteremmo di gioia nel prenderne coscienza.
Come un piccolo omaggio al mistero della vita che ci accoglie e ci abbraccia.
- Antica preghiera ebraica
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