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#romanzi d’amore
animatormentata · 7 months
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Mantieni il bacio: lezioni brevi sull’amore
-Massimo Recalcati
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xamala · 1 year
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Quello dei romance non è un lieto fine, è un lieto inizio. La storia racconta l'innamoramento dei protagonisti e l'ultima pagina termina con loro che si mettono insieme. È sì la fine del libro, ma in realtà è il loro inizio.
- Felicia Kingsley
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petalididonna · 6 months
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AMARE UN POETA....
Non innamorarti mai di un poeta,
perché lui abbraccia la luna, di notte
e dorme quando c’è il sole.
Non t’innamorare mai di uno
che scrive romanzi e poesie,
perché le sa usare per conquistare il cuore.
Non t’innamorare mai di un poeta,
pensando che sia una persona qualunque,
perché lui si lascia, dal profumo della carta e
dell’inchiostro, inebriare,
per rincorrere l’infinito,
che tiene stretto nei suoi sogni
e lo regala solo a chi ha occhi pieni d’amore.
Non t’innamorare mai di un poeta per gioco,
perché, dentro di lui, arde la fiamma
che brucia di passione e d’amore,
lasciandoti piangere, quando se ne andrà via con il tuo cuore.
Non t’innamorare mai di quest’uomo
che ha l’anima che vive tra le stelle e si nutre di fantasia,
non lo potrai mai imbrigliare e legare alla materia,
perché, come il vento, vorrà essere libero di volare
e, se un giorno si fermerà,
tu tienilo ben stretto dentro nel tuo cuore
e, per l’eternità, avrai il suo amore.
(Horion Enky)
Notte❤️
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lamilanomagazine · 7 months
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Stagione Teatrale di bari 2023-2024: Questo weekend la celebrazione dei 100 di Italo calvino
Stagione Teatrale di bari 2023-2024: Questo weekend la celebrazione dei 100 di Italo calvino. Il 15 ottobre è il compleanno di Italo Calvino: nato nel 1923, domenica prossima avrebbe compiuto 100 anni. Per #100Calvino, nell’ambito della Stagione teatrale di Bari 2023_24 del Comune di Bari-Assessorato alla Cultura -Teatro Pubblico Pugliese, al Teatro comunale Piccinni, dopo il Prix Rai del 2 ottobre con le letture di Neri Marcorè e dopo lo spettacolo Il Castello del Teatro delle Bambole del 9 ottobre, questo weekend sono in programma una serie di spettacoli e iniziative. Domani, sabato 14 ottobre, alle ore 10.30 (riservato alle scuole/Istituti Superiori) e alle 21, e domenica 15 ottobre, alle 18, il Premio UBU Mario Perrotta porterà il suo “Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, le libertà”, di cui è regista e interprete, con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli. Dopo lo spettacolo rivolto alle scuole, Mario Perrotta incontra gli studenti per un dibattito sui temi dello spettacolo e sulla figura di Calvino (con approfondimento a cura di Giancarlo Visitilli). Domenica 15 ottobre, alle ore 11, sempre sul palco del Piccinni: La Palestra - Edizione speciale “Buon Compleanno Calvino!”, una Lezione spettacolo con la direzione artistica di Francesco Maria Asselta e la consulenza scientifica di Lea Durante. “In questo weekend proseguiremo nel nostro omaggio a Italo Calvino, uno degli scrittori più importanti del ‘900, con l’aiuto di Mario Perrotta, attore, drammaturgo e regista pluripremiato, e con uno speciale appuntamento di La Palestra, il format di approfondimento e confronto che per il terzo anno accompagna alcuni dei temi e degli autori della stagione comunale di prosa - commenta l’assessora alle Culture Ines Pierucci . Abbiamo voluto dedicare all’opera di Calvino, al suo impegno politico e culturale, al suo rigore, alla sua fantasia, l’apertura della stagione di prosa della Città di Bari, lasciando che a condurci alla scoperta del suo mondo fossero alcuni tra i nomi più importanti del panorama culturale contemporaneo, per offrire al nostro pubblico riflessioni ed emozioni di grande valore artistico e civile”. Sabato 14 ottobre alle ore 21 Domenica 15 ottobre alle ore 18 Come una specie di vertigine - Il Nano, Calvino, la libertà; scritto, diretto e interpretato da Mario Perrotta, con la collaborazione alla regia di Paola Roscioli Info a questo link. COME UNA SPECIE DI VERTIGINE Il Nano, Calvino, la libertà durata 75’ Permàr – Compagnia Mario Perrotta / ERT- Teatro Nazionale scritto, diretto e interpretato da MARIO PERROTTA collaborazione alla regia Paola Roscioli mashup e musiche originali Marco Mantovani / Mario Perrotta con il sostegno di Regione Emilia Romagna, Comune di Medicina in collaborazione con Teatro Asioli di Correggio, Duel In scena un uomo, o meglio, la sua voce interiore. È la sua anima che fa spettacolo. Tra i tanti abitanti delle pagine dei romanzi di Calvino, è quello meno libero: ha un corpo, una lingua e una mente che non rispondono alla sua urgenza di dire, di agire. Oggi e solo oggi, però, ha deciso di fare spettacolo della sua esistenza, dei suoi pensieri, dei sentimenti che lo agitano. Lui, inchiodato com’è a una croce che non ha voluto, ha deciso di prendersi un’ora d’aria, un’ora e poco più di libertà. E la cerca, la libertà, tra le pagine delle opere del “signor Calvino Italo”, la racconta come sa e come può, la trasforma in versi, in musica, in parabole e collegamenti iperbolici tra un romanzo e l’altro, in canzoni-teatro sarcastiche e frenetiche e improvvisi minuetti intimi, “scalvinando” quelle opere a suo uso e consumo. Il tutto mentre accanto scorre, amaramente ironica, la sua personalissima storia d’amore, una storia impossibile per quel corpo e quella lingua incapaci di parlare. “Il personaggio in scena è un abitante del Cottolengo, il Nano del romanzo autobiografico La giornata d’uno scrutatore, personaggio cui Calvino dedica una sola pagina se pur memorabile. Ho scelto lui e ne ho immaginato tutta l’esistenza - esistenza che Calvino non ci racconta - proprio perché il mio intento era ragionare intorno al concetto di libertà e il Nano del romanzo ne è totalmente privo”, scrive Mario Perrotta. Domenica 15 ottobre alle ore 11 LA PALESTRA edizione speciale BUON COMPLEANNO CALVINO! direzione artistica a cura di Francesco Maria Asselta consulenza scientifica di Lea Durante interventi di Silvio Perrella e Lea Durante letture di Paolo Panaro al pianoforte Mirko Signorile Ingresso libero con prenotazione su eventbrite Il progetto “Buon compleanno Calvino!”, questa occasione straordinaria del centenario della sua nascita, sarà un’opportunità per parlare della sua vita, delle sue opere, ma soprattutto della sua idea tutta personale di rappresentare un modello di intellettuale integralmente disorganico, lontano dall’impegno diretto, discutendone non solo con studiosi, critici e specialisti della letteratura calviniana (Silvio Perrella e Lea Durante), ma aprendoci anche alle sue parole con le letture di Paolo Panaro (che ha portato in scena Il Barone Rampante), e all’incontro con progetti musicali dedicati a “Le città invisibili”, interpretati da Mirko Signorile in duo con Giovanna Carone.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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“Che bello leggi romanzi d’amore”
Sempre io che leggo scene perverse
Che farebbe bagnare anche una suora in astinenza 🔥🫠🍭
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weirdesplinder · 9 months
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Lista di romanzi Sci-fi romantici, ma non solo
Stavolta mi è stato chiesto di suggerirvi una lista di libri scifi con una storia d’amore all’interno, eroine in disgrazia e relazioni interspecie…..Caspita, penserete, sarà difficile trovare titoli che barrino tutte queste caselle… e invece no, è facilissimo poichè sono le cose che io stessa cerco nei romanzi scifi perciò mi basta farvi una lista dei libri sci fi che preferisco! Sarò fortunata!
Iniziamo con i pochi titoli in italiano che riesco a proporvi:
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- La duologia di   Lois McMaster Bujold formata da L’onore dei vor, e Barrayar.
Io adoro questi libri, e quando dico adoro, intendo adoro, non super romantici, ma stupendi e pregni di significato. Trattano temi come la guerra, il rapporto uomo-donna, l’aborto, l’anarchia, il totalitarismo in un modo così personale e moralmente alto pur rimanendo a parlare di persone comuni…Il titolo in questo caso spiega bene il libro Cordelia e Aral sono due persone onorevoli, con una forte morale interiore nonostante tutto ed è ciò che li saòva alla fine. Ed è un messaggio per nulla scontato al giorno d’oggi.
Trama: Cordelia Naismith e Lord Aral Vorkosigan sono acerrimi nemici, capitani di due vascelli spaziali provenienti da due pianeti molto diversi, uno pacifico e uno militarista, si incontrano e scontrano su un oianeta appena scoperto. Cordelia considera Vorkosigan alla stregua di un barbaro, mentre Aral guarda con sospetto quel capitano-donna, incapace di considerarla un soldato vero. Ma i due, che si fronteggeranno nella guerra scoppiata tra Beta e Barrayar, scoprono ben presto di avere in comune, oltre a una spiccata ironia, la stessa amarezza nei confronti di un mondo che sembra aver perduto ogni senso dell'onore.
- Trilogia Ly-San-Ter, dell'autrice Johanna Lindsey, formata dai libri L'amante del guerriero, Il custode del cuore e Cuore di guerriero.
Questi sono tipici romance con ambientazione leggermente scifi il primo libro è il migliore dei tre.
Trama: Tedra è una guardia di sicurezza di un pianeta altamente psicologico, forte e molto alta, non ha mai trovato uomini che sapessero batterla in una lotta e perciò non si è mai innamorata veramente. Quando il suo pianeta viene conquistato da un tiranno riesce a sfuggire insieme al suo computer super intelligente, che con voce di donna le da consigli non richiesti e crede sempre di sapere ciò che è meglio per lei. Il supercomputer trova il pianeta di origine dei soldati mercenari che hanno aiutato il tiranno. Su questo pianeta madre, gli uomini sono enormi, altissimi e muscolosissimi, molto più forti dei loro discendenti che unendosi ad altre razze si sono indeboliti. Tedra scende sul pianeta decisa ad ingaggiare dei guerrieri per salvare il suo pianeta ma viene….sconfitta in combattimento e deve perciò assoggetarsi per un mese alla volontà di un guerriero…..
- Nemesis, Asimov.
Non potevo non includere Asimov nella lista, i suoi libri non sono esattamente romantici ma comunque l’amore in qualche modo è presente ed è il padre della fantascienza non potevo non nominarlo. Ho letto tutto il ciclo della fondazione  ma il mio libro preferito tra i suoi resta Nemesis.
Trama: In una parte remota del cielo c'è una stella gemella del Sole: Nemesis. E’ la stella che splende su Rotor, il satellite artificiale su cui vive, con altri transfughi terrestri, la giovanissima Marlene. Grazie ai suoi straordinari poteri Marlene sa che Nemesis porterà morte e distruzione alla Terra. Sulla Terra, invece, c'è solo il sospetto della futura catastrofe. Ma sufficiente per giustificare un'azzardata missione fino a Rotor…
E qui finiscono i titoli disponibili in italiano, iniziamo ora la lista di libri sci fi che amo disponibili solo in lingua inglese:
- Terminal alliance, di Jim C. Hines (sarebbe una serie ma il primo libro si può leggere anche da solo ed è il più bello)
Trama: Il mondo degli uomini è finito a causa di un misterioso virus che li ha trasformati in esseri primitivi pronti ad uccidersi e divorarsi a vicenda, ma una razza di alieni buoni e gentili che li teneva d’occhio ha deciso di guarire dal virus alcuni esemplari umani per salvaguardarne la specie. Questi umani non hanno più ricordi del mondo umano e sono stati educati dai Krakau che purtroppo non avevano molta conoscienza degli usi e costumi umani, perciò quasi tutto della cultura umana è andato perduto o salvaguardato con significato sbagliato (cosa che risulta molto divertente a volte). Inoltre gli umani non vengono educati con conoscenze scientifiche oltre un certo livello, poichè la galassia li reputa troppo selvaggi visto ciò che hanno causato sul loro pianeta e finiscono quindi per essere sempre malgiudicati o utilizzati per mansioni fisiche e di bassa lega e quasi mai su astronavi. Solo i Krakau i loro salvatori si fidano ad imbarcarli come equipaggio, ma sempre con mansioni basse tipo come uomini delle pulizie.Quetsa è la storia di una squadra umana delle pulizie di una nave Krakau che per una serie di fortunate coincidenze si ritroverà a salvare il popolo Krakau e a scoprire la verità sul virus che decimò gli umani, armati solo del loro cervello non educato e delle loro conoscenze delle pulizie spaziali. La squadra è guidata però da una donna umana che fin dal suo risveglio dopo essere stata salvata dai Krakau, nonostante la totale amnesia è sempre stata più curiosa di molti altri umani e ha sempre ambito a molto di più di ciò che le veniva permesso di fare…lei non lo sa ma forse nell’altra sua vita era stata qualcuno che comandava…e ora deve tornare a farlo per salvare i suoi amici, i Krakau e forse il suo stesso pianeta.
- Darkship thieves, di Sarah A. Hoyt (primo libro di una duologia insieme al libro Darkiship renegades, che poi è stata seguita da altri libri ambientati nello stesso universo ma con protagonisti diversi)
Trama: Ambientato in un futuro poi non molto lontano, dopo una guerra sull'ingegneria genetica. Sulla terra sono rimasti gli umani non geneticamente modificati, mentre i modificati che non furono massacrati assieme agli umani creati, i Mule (al contrario degli umani modificati questi non sono mai stati umani ma sono stti creati in vitro più intelligenti, più forti e più ossessivi), sono fuggiti nello spazio. Leggende sussurrano che quei fuggitivi ancora oggi, secoli dopo vivono e su navi spaziali oscure rubano i globi energetici che orbitano vicino al sole, ma sono solo leggende….finchè Athena, fuggendo da ciò che sembra un complotto politico non incappa in una di queste navi e scopre che sì, i geneticamente modificati vivono e lo fanno su un asteroide. Colui che l'ha salvata è uno di loro, Kit, un uomo dagli occhi di gatto. Più veloce di un umano, e con la vista più acuta, ma in fondo anche Athena è sempre stata più forte e veloce del normale, e lei e kit possono comunicare telepaticamente…
- Fortune’s pawn, di Rachel Bach (primo libro della trilogia Paradox)
Trama: La mercenaria professionista  Deviana Morris  ha fatto in modo di accettare un lavoro a bordo della nave spaziale Glorious Fool, perchè vuole fare carriera fino ad arrivare ad ottenere la richiesta di unirsi al corpo militare più esclusivo di tutto il suo pianeta, Paradox, le guardie speciali del re chiamate DEVASTATORI. Nonostante lei abbia già alle spalle una brillante carriera e la Glorious Fools sia apparentemente una vecchia nave carico, in realtà ha scoperto che è la nave dove avvengono più problemi, e intendo gravi problemi, di sicurezza di tutto il quadrante. Le guardie che vi salgono a bordo, o muoiono in circostante misteriose o arrivano ai livelli più alti della carriera militare e lei vuole essere fra questi. Fin da subito è chiaro a Deviana, che è sì una maniaca dell’adrenalina e un maschiaccio, ma non è affatto stupida, che il capitano e la nave stessa nascondono qualcosa e che nessuno a bordo è chi sembra essere. I pianeti in cui scendono per misteriosi scambi commerciali non fanno scambi commerciali con nessuno e gli attacchi che subiscono da parte di alieni cannibali non si spiegano visto che non trasportano nulla di prezioso. Se a questo si uniscono alieni invisibili e un cuoco di bordo sexy che forse non è del tutto umano ma continua a salvarle la vita…è chiaro che Deviana si trova in una situazione difficile, peccato che lei adori le sfide impossibili.
- Empress game, di Rhonda Mason (primo di una trilogia)
Trama: Abbiamo da un lato un Impero intergalattico, THE SAKIEN EMPIRE retto da una Monarchia, che però governa con l’aiuto o il controllo…. di vari consigli in cui siedono i rappresentanti dei pianeti che ne fanno parte. I pianeti che fanno parte fin dall’inizio dell?Impero sono quelli con più voce in capitolo e più poteri, i pianeti che sono stati conquisati dopo e sono più lontani dal centro di potere hanno anche meno peso in consiglio. L’Impero è piuttosto giovane e anni fa è entrato in contatto con un’altra Coalizione di pianeti molto più antica e molto più avanzata tecnologicamente i Weyrde (eh eh gran bel nome) che dopo secoli di lotte ora sono in pace e vogliono rimanerci e non vogliono avere niente a che fare con una forza espansionistica come l’Impero. Da cui perciò tengono le distanaze anche se in modo amichevole. I Weyrde hanno poteri psichici e strane tradizioni che affscinano l’Impero sakien….è dalle donne guerriere weyrde che per esempio hanno preso ispirazione per Il TORNEO DELL’IMPERATRICE, non capendo il vero significato delle pratiche weyrde, dove le donne soprattutto di casta nobiliare proteggono i maschi loro fratelli gemelli perchè sono più deboli fisicamente ma più potenti psichicamente e le coppie di gemelli hanno un legame speciale tra di loro psichico e empatico. Il torneo dell’imperatrice è invece semplicemente un torneo in cui si sfidano tutte le donne che aspirano la ruolo di Imperatrice consorte che sarà dato solo a colei che vincerà il torneo. Ora i Weyrde e i Sakien sarebbero magari stati in pace tra di loro se non fosse stato per una terribile malattia a base nanitica di cui cade vittima L’impero. Visto che i Weyrde sono più avanzati, l’impero chiede loro aiuto, ma i Weyrde mantengono la loro posizione neutrale e rifiutano. Così l’Impero decide di invaderli e di massacrare la famiglia reale della coalizione Weyrde. Solo due reali si salvano Kayla e Corinth, sorella e fratello, entrambi sotto shock perchè i loro rispettivi fratelli gemelli sono morti. Corinth poi è ancora piccolo e Kayla deve trovare il modo di prendersi cura di lui, in fuga, senza amici e alleati, così fiscono su un pianeta ….terra di nessuno dove nessuno chiede spiegazioni o identità e ognuno si arrangia come può. Così Kayle finisce per combattere nell’arena di un malvivente locale per denaro e per un pubblico assetato di sangue e diventa ben presto la loro beniamina col nome di Shadow Panthe. Ed è qui che inizia il libro. Infatti le cose non vanno bene per l’Impero la malattia continua a mietere migliaia vittime, e mantenere il controllo sulla coalizione Weyrde è troppo dispendioso e difficile….. inoltre sanno che il massacro che hanno perpetrato era sbagliato e una fazione dell’Impero vuole ritirare le truppe da Ordoch (pianeta principale della coalizione Weyrde). Questa fazione è guidata dal figlio dell’Imperatore…ma lui non ha abbastanza peso politico gli servono alleati e glieli può portare la donna di cui è innamorato Isonde, ma solo se diverrà futura Imperatrice vincendo il torneo. Perciò chiedono a un loro amico d’infanzia, ora miilitare delle forze speciali dell’Impero do iutarli con un piano super audace trovare una sostituta che possa impersonare Isonde e vincere per lei il torneo. e il militare per caso decide di chiedere aiuto proprio a Shadow Panthe ignorando la sua vera identità…..
La mia opinione: non voglio svelravi altro della trama, se non per dirvi che dietro le quinte del virus e dell’uccisione della famiglia reale c’è molto di più di quello che si immagina e che i tradimenti sono dietro a ogni angolo così come i colpi di scena. questo è un libro che vi lascerà col fiato corto fino alla fine…e non manca anche una storia d’amore perchè tra Kayla e il militare scocca la scintilla….Insomma è un libro pieno di azione, intrigo, emozione, non manca nulla….solo un finale…perchè in realtà finito questo si deveno leggere subito i seguiti perchè tutto rimane molto in sospeso.
Lo consiglio comunque perchè è molto bello e io certamente leggerò i seguiti. Spero di riuscirci prima di agosto. incrociamo le dita
- Gabriel’s ghost, di Linnea Sinclair
Trama: Chasidah “Chaz” Bergren stava facendo carriera all’interno della Federazione. Era capitano di nave spaziale e ben rispettata sia dai suoi superiori che dai suoi sottoposti. O almeno così credeva. Quando viene accusata di un crimine che non ha commesso, non riesce a crederci. Ci sono prove a suo carico e tutti i suoi amici l’hanno abbandonata, senza aiuto si ritrova così condannata alla prigione a vita. Ma all’improvviso appare Gabriel “Sully” Sullivan che intende salvarla, Chaz è più che sorpresa. Infatti Gabriel era stato dato per morto due anni prima.
La mia opinione: Fantastico, stupendo. Credo non leggerò il suo seguito perchè temo potrebbe rovinarmi un bel finale come questo. Linnea Sinclair aveva fallito nell'emulare Lois McMaster Bujold col romanzo Finders keepers, ma qui fa quasi centro. Certo il suo stile è inferiore e meno profondo di quello della Bujold, ma in questo libro, i personaggi vengono ben approfonditi e alcuni temi importanti come razzismo, religione, elite di potere, ongiustizia, diversità, pregiudizi ecc.. vengono trattati. In più c'è amore, avventura e suspace. Consigliato a tutti. - In her name, di  Micheal R. Hicks
Trama: Un bambino assiste impotente all'arrivo di enormi astronavi sulla sua fattoria e al massacro di parenti, genitori e amici per mano degli alieni, delle donne alte e muscolose dalla pelle blu cobalto, lunghi capelli neri e occhi completamente neri. Senza pieta e con armi primitive queste sgozzano e fanno a pezzi ogni umano, tranne lui, che in un impeto di rabbia osa ferire una loro sacerdotessa. Essa in lui vede un imporante tassello del proprio futuro e lo rilascia. Quel bambino, Reza, cresce perciò orfano in un campo di lavoro mascherato da orfanotrofio, ma le privazioni e le torture, non riescono a spegnere il suo fuoco interiore. Lui stuidia di nascosto per un giorno diventare un soldato e potersi vendicare. Ma gli alieni, chiamati Kreelans, stanno conquistando pianeta dopo pianeta tutto il sistema e arrivano anche dove Reva sta vivendo. Stavolta viene catturato e rso schiavo. Anni di tortura e prove fisiche al limite del'umano lo cambiano, pur contro il suo stesso volere, cresce sul pianeta nemico e assimila la loro brutalità per sopravvivere. Il suo odio per loro si attenua e abbraccia la loro cultura, perchè sopravvivere conta più di ogni altra cosa. arriva adiventare un membro ripettato dagli alieni stessi, l'unico umano sopravvissuto alla loro educazione. Reza si innamora ricambiato di un'aliena e per la prima volta è felice, almeno finchè, come guerriero non gli viene chiesto di guidare un attacco contro i soldati umani. Lui nonostante abbia accettato la cultura aliena, non può tradire i suoi fratelli umani, o sì? Il conflitto interiore lo attanagila e solo….
La mia opinione: questo libro enorme, più di 600 pagine, non è un vero e proprio sci fi romance, è più un romanzo di fantascenza che contiene anche una storia d'amore. Potrebbe essere visto come simile ad Avatar per alcuni versi, solo che qui le aliene blu belle snelle muscolose e dahli occhi allungati sono molto ma molto crudeli, come gli antichi Spartani. Bello il conflitto interiore del protagonista diviso tra la sua umanità, le sue origini, e la cultura liena che ha abbracciato.
- Close encounters, di  Katherine Allred
Trama: Kiera non è propriamente umana, lo sembra, ma in realtà è stata creata da un genetista fuorilegge, che ha unito i geni di diversi tipi di alieni al dna umano, creando una donna con una forza sovrumana, un intelligenza superiore ed in grado di autorigenersi e curarsi. Inutile dire che Kiera cerca di passare per umana e nessuno sa il suo segreto. Lavora per il Dipertimento degli Affari alieni, che si occupa di garantire i diritti degli abitanti di vari pianeti, dalle multinazionali che vorrebbero occuparli e sfruttarli.  La sua ultima missione: provare che il popolo dei Buri non si sta estinguendo naturalmente ed impedire ad una multinazione di acquisire il diritto tra pochi anni di acquistare il loro pianeta.  Kiera atterra perciò sul pianeta e nonostante problemi di lingua e cultura, prova subito una strana attrazione per il leader di quel popolo….
La mia opinione: Più profondo e leggero di quello che pensavo. Lo consiglio per passare ore piacevoli. Non ha contenuti molto importanti ma è una piacevole lettura, non troppo vacua, ma profonda al punto giusto.
1. Perdition
Serie: Dred Chronicles , primo libro (è ambientata nello stesso universo della serie Syrantha Jax, ma anche se non la si è letta fa lo stesso, sono ben staccate anche se hanno un personaggio in comune)
Autore: Ann Aguirre
Inedita in italiano  
Estratto:
Pain was a flower. It began with crimson petals, threaded white, and ended with a black, black heart. Like mine.
TRAMA: Un lontano futuro tecnologico, ma ben lontano dall’essere pacifico. Una prigione speciale, per detenuti speciali. Massima sicurezza, massima disperazione. Una enorme nave spaziale, in orbita e isolata, è stata trasformata in prigione per accogliere i detenuti peggiori, quelli che nessuno vorrebbe mai su nessun pianeta. un piccolo. Lasciate ogni sperava o voi che entrate…e il nome della nave è Perdition, appunto. Qui i detenuti sono lasciati a loro stessi, nessuna possibilità di fuga esiste nello spazio profondo, perciò nessuna guardia vi staziona, periodicamente si limitano a fornire loro il minimo dei vivere per una barbara sopravvivenza e per scaricare nuovi detenuti…carne fresca per l’inferno.
La nave è un piccolo mondo a sè, che I detenuti hanno diviso in sei regni, governati da sei tra I detenuti più forti e astuti. I regni sono sempre i guerra tra loro, naturalmente e sono uno peggio dell’altro. Uno è il regno degli alieni non umani, che stanno tra di loro e non cercano guai, uno il regno di un pazzo cannibale che non ha problemi a sfamare i suoi sudditi…uno quello governato da un pazzo santone che si crede Dio, un altro, il più grande, è il regno governato da un energumeno assetato di potere e guerra che cerca sempre di allargare i suoi confini, e poi abbiamo due regni governati da due donne. Il regno di Morte, i cui abitanti sembrano morti e venerano la morte e il sangue impersonati da una donna che non sembra neppure più umana, e il regno di Dred,che suona come disperazione, una donna guerriera, che ha conquistato il regno con un colpo di stato a sorpresa aiutata da un altro prigioniero, una spia di professione dalla mente machiavellica che in realtà persegue solo i suoi propri fini
Dred è una donna che possiede ancora un’anima nonostante tutto e mantiene il suo regno non solo grazie alla sua forza e all’abilità con cui sa lottare con le catene, ma perchè cerca di fare sì che i suoi sudditi stiano bene e relativamente in pace. E’ finita lì in quella prigione non perché pazza  furiosa come molti dei suoi compagni detenuti, ma perché è una dei tanti umani mutati, dotati di poteri psichici o fisici sovraumani, che gli umani temono e la sua abilità di poter leggere nella mente le emozioni più oscure le ha fatto presto conoscere i malvagi e i sanguinari ed è diventata una specie di giustiziera che li uccideva senza aspettare che se ne occupasse la giustizia….la giustizia non ha apprezzato il suo gesto.
Jael è un nuovo detenuto, appena arrivato in questa stupenda prigione, ma non è certo un novellino, e nemmeno umano se è per questo. Lo sembra ma in realtà è frutto di un esperimento scientifico che aveva il fine di creare l’arma perfetta il soldato perfetto. Peccato che sia così perfetto che gli umani lo temono, soprattutto perché in grado di pensare autonomamente. Così quando gli è servito un capro espiatorio lo hanno usato e ora è lì, in una nuova prigione, di gran lunga non la peggiore in cui è mai stato in fondo.
Violento e calcolatore Jaeil non è certo uno stupido e si rende conto di essere stato fortunato quando finisce nel regno di Dred. Con le sue doti diventa quasi subito un arma utile per la regina, ma Dred non si limita ad usarlo. Lo tratta come un essere umano come qualcuno di cui ha fiducia e continua a farlo anche dopo aver scoperto le sue origini. Jael è piacevolmente sorpreso da tutto questo, mai prima d’ora qualcuno l’aveva difeso o tenuto così in considerazione.  L’ammirazione tra i due cresce e ben presto la loro lealtà reciproca verrà messa a dura prova da una lotta intestina tra i regni e nuovi tradimenti.
La mia opinione: mi è piaciuto molto. L’atmosfera, la trama, è tutto molto affascinante e l’azione scorre veloce. Non c’è mai un momento morto, i personaggi sono sempre in ballo e quasi sempre intenti a menar le mai. L’autrice è riuscita andare a un semplice urban fantasy ambientato in una prigione quasi un tono epico. Se l’ambientazione mi ha ricordato il film Pandorum, la trama è quasi più vicina al terzo film del Signore degli anelli, o a una puntata del Trono di Spade. Ok, forse esagero, ma è giusto per darvi l’idea. C’è il tema della guerra, dell’onore, del bene contro il male, di cosa significhi essere umano….è veramente un libro pregno di contenuti se lo si legge attentamente, mentre a una lettura più superficiale risulta comunque un’avventura avvincente e senza fiato dal ritmo serrato e claustrofobico.
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canesenzafissadimora · 9 months
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Non innamorarti mai di un poeta,
perché lui abbraccia la luna, di notte
e dorme quando c’è il sole.
Non t’innamorare mai di uno che scrive
romanzi e poesie,
perché le sa usare per conquistare il cuore.
Non t’innamorare mai di un poeta,
pensando che sia una persona qualunque,
perché lui si lascia dal profumo della carta
e dell’inchiostro inebriare,
per rincorrere l’infinito che tiene stretto nei suoi sogni
e regala solo a chi ha occhi pieni d’amore.
Non t’innamorare di un poeta per gioco,
perché dentro di lui arde la fiamma che brucia di passione e d’amore,
ma ti lascerà piangere quando se ne andrà via con il tuo cuore.
Non t’innamorare mai di quest’uomo
che ha l’anima che vive tra le stelle e si nutre di fantasia,
non lo potrai mai imbrigliare e legare alla materia
perché, come il vento, vorrà essere libero di volare
e, se un giorno si fermerà,
tu tienilo ben stretto dentro, nel tuo cuore
e per l’eternità avrai il suo amore.
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Horion Enky
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schizografia · 2 years
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Ho venti giorni / per fare una rivoluzione: ho / altri venti giorni dopo la rivoluzione / per conoscermi / mio piccolo diario sentenzioso….
[…] falce e martello sono divenuti punti / interrogativi. // La mia vita privata è un best-seller / e i miei romanzi d’amore sono luride facilitazioni / e io ne riconosco l’errore.
Amelia Rosselli
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abatelunare · 1 year
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Certi romanzi d’amore
Di certi romanzi d’amore - a prescindere dall’epoca in cui vennero scritti - mi sorprende non tanto la trama. In fondo quella roba lì è sempre la stessa: due che si amano a dispetto di circostanze, ostacoli e quant’altro. No, mi colpisce il tormento degli amanti, i loro scrupoli, le loro masturbatorie considerazioni che spesso portano alla fine della storia. In questo solo variano. Per il resto, è zuppa di cui si conosce già più o meno la fragranza.
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mucillo · 2 years
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Riccardo, dimmi un oggetto spaventoso
- Non saprei prof. … ma proprio un oggetto? O una cosa astratta? Tipo la morte, le guerre, le malattie, i terremoti? O un animale spaventoso, l’anaconda gigante, l’orca assassina…
- No no, proprio un oggetto, una cosa fisica, una cosa che fa veramente paura.
- Oddio… ma che le devo dire? Una motosega impazzita?
- Più spaventosa…
- Un coltello a serramanico con una lama affilatissima?
- Dilettante… più spaventosa!
- Ah ecco prof. Ci ho pensato: un kalashnikov, anzi un mitra superautomatico.
- Riccardo, puoi fare di meglio.
- Aspè, mo ho capito dove vuole arrivare, un bel discorsetto pacifista di quelli che le piacciono tanto… vabbè è facile: la bomba atomica!
- Riprova!
- …. Un… un virus?
- Coraggio Riccardo, pensa.
- Ahhh era un trabocchetto, prof. ma io la conosco, ho capito, ora ho capito: vuole che io dica la plastica, così lei parte con il sermone ecologista: stiamo distruggendo il pianeta, è colpa nostra che compriamo le bottigliette di plastica, che non facciamo la differenziata e le tartarughe marine soffocano… o forse, aspè no no la plastica, i mozziconi di sigaretta, oppure, oppure….
- Che fai ti arrendi, Riccardo?
- Non è la plastica?- No. Ti do un indizio. Sta sul tuo banco.
- …? ma io c’ho solo il libro di storia sul banco, prof. ci vede bene??
- Benissimo. Io ci vedo benissimo. E sul tuo banco vedo un oggetto spaventoso, terribile, pauroso. Così pauroso che voi giovani per primi avete difficoltà ad usarlo. E a usarlo come si deve. Ma così terrificante che c’è gente più grande di voi che davanti a questo piccolo oggetto ha reazioni inconsulte.
C’è chi si limita a starne il più possibile lontano, per paura, per pigrizia e per ignoranza.
E c’è chi prende in giro chi li ama, chiamandoli secchioni, nerd, sfigati.
E poi c’è chi se la prende direttamente con loro. E arriva a bruciarli, per paura della forza straordinaria che i libri emanano. Sai, i libri hanno una colpa imperdonabile: aprono la mente, fanno pensare. E c’è chi per paura, per ignoranza, per odio pensa bene di bruciarli. È successo tante volte in passato, dal medioevo in poi fino al mostruoso rogo dei libri del 1933.
E succede ancora oggi. Si bruciano le librerie perché i libri fanno paura.
E allora ragazzi leggete, leggete, leggete. Romanzi, poesie, saggistica, storie d’amore, d’avventura, di viaggi: storie. Non abbiate paura! Leggete. Così non dimenticherete la Storia.
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carmenvicinanza · 1 year
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Anaïs Nin
https://www.unadonnalgiorno.it/anais-nin/
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Noi non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo.
Anaïs Nin è stata una delle esponenti più importanti e all’avanguardia nel panorama letterario del Novecento.
Autrice controversa, affascinante, cosmopolita e elegante, cresciuta tra l’Europa e New York, ha apportato un notevole contributo alla storia della letteratura erotica. I suoi racconti destarono scandalo in tutto il mondo.
La sua opera più conosciuta è il Diario, raccolta di scritti autobiografici iniziata nel 1931 e interrotta alla sua morte, pubblicata a partire dal 1966.
Nacque a Neuilly-sur-Seine, in Francia, il 21 febbraio del 1903, suo padre era un pianista cubano di origini spagnole e sua madre una cantante cubana di origini francesi e danesi.
Aveva iniziato a scrivere quando aveva undici anni quando, dopo che il padre aveva abbandonato la famiglia che si trasferì prima a Barcellona e poi a New York.
Da quel momento in poi non ha più smesso di raccontarsi. Il dolore provocato dall’assenza del padre è stato uno dei temi centrali della sua opera assieme alle riflessioni sulla condizione della donna, che aveva il dovere morale di affrancarsi dalla società maschilista del tempo per esprimersi liberamente.
A vent’anni, nel 1923 sposò, a L’Avana, Hugh Parker Guiler, ma il matrimonio, sebbene durato per tutta la sua vita, si rivelò un’amara prigione che la portò a rifugiarsi in numerose relazioni adulterine.
Nel 1929 si trasferì a Parigi, dove venne assorbita dal fervido clima intellettuale della città. Il suo primo libro è stato D.H. Lawrence. Uno studio non accademico, saggio pubblicato nel 1931.
Nella capitale francese conobbe Henry Miller, lo scrittore autore di Tropico del Cancro e Tropico del Capricorno, di cui si innamorò perdutamente e poi ebbe una relazione anche con la moglie di lui, June Mansfield.
Affascinata dalla psicoanalisi a cui si approcciò da paziente di Otto Rank, allievo di Freud, con cui ebbe anche una relazione, per un breve periodo svolse ella stessa la professione a Parigi e poi a New York. Condusse alcuni studi su droghe pesanti come LSD e ne descrisse gli effetti che provoca sul sistema nervoso stimolando la creatività e la percezione del proprio subsconscio.
Nel 1953 ha partecipato al film Inauguration of the Plaeaure Dome del regista sperimentale Kenneth Anger.
Centrale e preponderante in Anaïs Nin è stato il tema erotico. Ha scoperto e sperimentato la libertà sessuale in letteratura quando è iniziata la collaborazione con Henry Miller, il suo libro Il delta di Venere è totalmente incentrato sul sesso dal punto di vista femminile, il raccontarsi senza remore l’ha resa unica nel suo genere, in quegli anni.
Nella sua vita ha avuto numerose relazioni, importanti anche per l’attività letteraria. Amori intensi, vissuti oltre ogni limite.
È stata anche bigama, dal 1955 al 1966, mentre era sposata con Hugh Parker Guiler si è unita in nozze anche con Rupert Pole. Chiese poi l’annullamento dal secondo matrimonio per evitare ai due coniugi guai a livello tributario.
Ha ricevuto una laurea ad honorem in lettere dal Philadelphia College of Art.
È morta di cancro a Los Angeles il 14 gennaio 1977, assistita da Rupert Pole che aveva nominato  esecutore testamentario della sua produzione letteraria. È stato lui che ha fatto pubblicare, tra il 1985 e il 2006 una versione integrale dei suoi libri e diari.
Sulla travolgente storia d’amore con Henry Miller si basa il famoso film del 1990 Henry & June.
Nel 1995 è uscito il film Il delta di Venere, tratto dall’omonima raccolta di romanzi erotici.
Anaïs Nin è stata una donna incredibile, tra le scrittrici più originali e irrequiete del XX secolo. Ha affascinato uomini e donne di genio – Antonin Artaud, André Breton, Lawrence Durrell, Gore Vidal, Salvador Dalì, Pablo Picasso, Djuna Barnes – divenuti poi  indimenticabili personaggi del suo imponente Diario.
Nessuna ha osato e saputo raccontare così bene, con tanta sincerità e dal punto di vista femminile, la sua controversa e affascinante attitudine alle passioni tutte.
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susieporta · 2 years
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CANCRO
COME SEI, COME TI VEDONO (di Elena Cartotto)
L’esistenza per voi è sentimento; che sia amore, paura, gioia, dolore o rabbia l’importante è, come scrisse #LuigiPirandello, che ci sia “tutto questo tumulto di vita che mi gonfia l’anima e il cuore”. Romantici, esegeti della lirica d’amore, cangianti come la Luna vostra Signora, piccoli quando fate i bimbi viziati e capricciosi, terribilmente grandi quando vi mettete in sintonia con l’anima del mondo, le emozioni vi sovrastano e le intuizioni vi guidano trasformando i vostri pensieri in romanzi avvincenti che catturano e affascinano i vostri interlocutori. Sensibili oltremisura, fuori misura, siete i custodi indefessi della vita che nasce, della storia in cui la stessa vita si manifesta; siete il Tempio del tempo che fu.Coriacei per necessaria difesa, a volte potete apparire duri, ma solo per tutelare il vostro intimo senso delle cose. Il vostro cervello come quello di #OrianaFallaci è nella pancia: perfino le vostre analisi più lucide e crude vibrano di suggestioni segrete che vi coinvolgono sempre in prima persona. Sentire viene prima di capire. Sentire le zone d’ombra, i silenzi, le sfumature dei colori, l’odore della pioggia. Sentire l’amore, il corpo, ma anche il dolore intenso di una delusione, di un abbandono, di un azzardo di felicità che dura un momento. Il poeta, diceva #FranzKafka, è sempre più piccolo e più debole della media degli uomini, ma proprio per questo sente più intensamente, con più forza degli altri, la pesantezza della sua presenza nel mondo. Poeti per nascita, per vocazione, per scelta, per destino, per mistica utopia, per incanto o sopravvivenza, poeti comunque, sempre, voi che sfuggite a tutte le definizioni dei grammatici, voi che avete un senso delle cose che straborda, inesorabile, dalla forma che lo vorrebbe contenere. Più facilmente incastrati nelle rime, nelle metafore, nelle allegorie, nel sentimento di quell’origine primordiale che sta prima di tutte le idee. Angosciati, problematizzati, talvolta alienati dalla realtà, ma calati in voi stessi, nell’introspezione di quell’universo interiore che vive di fine psicologia ed emozioni indicibili. Temete gli strappi, la lacerazione di quel velo di nebbia e zucchero che sembra ruotarvi sempre intorno, quasi fosse lì a proteggere i vostri segreti, il vostro animo tenace e immensamente delicato. Proteggere è una delle vostre parole chiave; che siate madri o figli, single o uomini d’affari, voi dovete proteggere gli altri dal mondo, e voi stessi dagli altri. Conoscete la forma dell’acqua, il suo fluire nel libero scorrere delle cose e la sua capacità di adattarsi al senso promiscuo della vita. Tutto sta nel capire che acqua siete voi, è qui che vi giocate il vostro destino. Siete come Santiago, il vecchio che lotta nel mare ruggente di #ErnestHemingway, o come #GiacomoLeopardi nel suo dolce naufragio all’infinito? In voi si riflette la storia millenaria del mondo, nei riverberi acuti della vostra sensibilità si intravvede il sentire più fragile e profondo che spacca, goccia dopo goccia, la logica dominante del più forte. Narratori di profonde inquietudini, vi aggrappate con forza alle sublimi note dell’esistenza alternando rabbia e tenerezza, convinti come #PabloNeruda che “Se niente ci salva dalla morte, che almeno l’amore ci salvi dalla vita”.
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petalididonna · 1 year
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AMARE UN POETA...
Non innamorarti mai di un poeta,
perché lui abbraccia la luna, di notte
e dorme quando c’è il sole.
Non t’innamorare mai di uno
che scrive romanzi e poesie,
perché le sa usare per conquistare il cuore.
Non t’innamorare mai di un poeta,
pensando che sia una persona qualunque,
perché lui si lascia, dal profumo della carta e
dell’inchiostro, inebriare,
per rincorrere l’infinito,
che tiene stretto nei suoi sogni
e lo regala solo a chi ha occhi pieni d’amore.
Non t’innamorare mai di un poeta per gioco,
perché, dentro di lui, arde la fiamma
che brucia di passione e d’amore,
lasciandoti piangere, quando se ne andrà via con il tuo cuore.
Non t’innamorare mai di quest’uomo
che ha l’anima che vive tra le stelle e si nutre di fantasia,
non lo potrai mai imbrigliare e legare alla materia,
perché, come il vento, vorrà essere libero di volare
e, se un giorno si fermerà,
tu tienilo ben stretto dentro nel tuo cuore
e, per l’eternità, avrai il suo amore.
(Horion Enky)
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Notte ❤️
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katherinekaylock · 2 years
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Mein
Capitolo II. Quando la Volpe arriva all’Uva
Maggio 1940
Passarano tre mesi da quel terribile giorno.
In famiglia avevamo deciso di rendere il nome di Claire un tabù.
“Ha avuto quello che meritava” questa fu l’unica esclamazione che mio padre ci disse.
Mentre dell’episodio con il colonnello non ebbi la forza per raccontarlo.
Non pensavo di essermi sbarazzata di Hans Landa, sapeva dove abitavo. Lui sapeva tutto. Era furbo e scaltro come una volpe.
Tutte le sere mi capitava di pensare alle sue parole.
“Tu mi desideri”
Era così? Mi domandai.
Ovvio che no. Non riesco a capire per quale motivo mettevo in dubbio l’odio che provavo per lui.
Dovevo zittire la voce che nella notte mi rimbombava nelle orecchie.
Così passavo il tempo leggendo romanzi d’amore. Sognando che un giorno avrei trovato anche io qualcuno d’amare.
Un amore sincero.
La mia famiglia era benestante.
Mio padre era amico dei più alti membri del partito nazionalsocialista.
Non mi era mai importato delle sue ideologie, pensavo semplicemente che non mi competevano.
Io desideravo solo una vita spensierata e romantica.
Era da giorni che accoglievamo quelli che mio padre definiva gli alleati della nazione.
Si vociferava che l’Italia sarebbe presto entrata in guerra a fianco con la Germania Nazista.
Mi capitava spesso di imbattermi in cene con alcuni ufficiali, dove esaltavano le loro imprese e enfatizzavano il successo della Germania.
Molti tentavano approcci disinvolti, ma io facevo di tutto per ignorarli.
Se dovessi paragonare mio padre ad un animale. Sarebbe un cane. Pensai. Sempre pronto a scodinzolare su chi gli offre le opportunità più remunerative. Non aveva il minimo senso morale.
Odiavo questo finto clima di euforia.
Per mia mamma mio padre era un eroe. Una persona che aveva sopportato qualsiasi pena pur di garantirci la stabilità economica.
Anche stringere la mano a Mussolini in persona.
Mia mamma era accecata dalla ricchezza e desiderava per me un uomo autorevole che magari avesse ricevuto dei premi d’onore per le sue gesta.
Oggi è il mio compleanno.
Finalmente potevo esprimere un desiderio.
Ovvero far finire questa guerra e molto probabilmente sarebbe stata anche la fine per la mia famiglia.
Mi affacciai alla finestra della mia stanza.
Qui mi sentivo al sicuro dopotutto. Finché vidi in lontananza un auto nera che si avvicinava con davanti due motociclette.
Ebbi un bruttissimo presentimento.
Chiusi le tende cercando di assistere alla scena senza farmi vedere.
L’autovettura si fermò ai piedi dell’ingresso della villa.
Un soldato semplice scese dall’auto per dirigersi verso la parte del passeggero, per aprire lo sportello.
Fu allora che mi accorsi che il mio aguzzino era arrivato.
Hans scese dall’auto portandosi appresso un piccolo pacchettino.
“Din Don”
Il rumore mi spaventò più del dovuto mi misi le mani in bocca, come per trattenere un grido.
Non sapevo che fare.
Toc Toc
“Cara c’è un colonnello super affascinante che ti aspetta alla porta! Dice di conoscerti e di averti portato un pensierino per il tuo compleanno” disse quell’oca giuliva di mia madre.
Decisi di tentare con una farsa, fingendomi malata. Ma lei non ci credette così facilmente.
“Stai scherzando, vero?” Disse mentre mi afferrò con rabbia il braccio buttandomi giù dal letto.
“Devi smetterla di comportarti come una bambina viziata. Questa è la nostra occasione di stringere amicizia con gli alleati! E riacquistare il posto che ci spetta in questo mondo.”
Disse mentre tentava di pettinarmi i capelli mossi pieni di nodi.
“Tuo padre ha lavorato tanto per accaparrarsi il loro rispetto” disse.
“Vuoi dire che ha leccato il culo a quei maia-
Sciaff
Il muro rimbombò al suono di quello schiaffo.
“Tu non capisci quell’uomo è un mostro!”
le dissi con gli occhi lucidi.
“I mostri non esistono ragazzina”
mi ammonì prima di trascinarmi fuori dalla stanza.
Mentre mi avvicinavo sentivo sempre più vivido il suono della sua voce.
Finché non lo intravidi in lontananza dalle ringhiere del piano superiore .
“Oh Hans amico mio, quanto tempo è passato!” Disse mio padre commosso dalla vista del tedesco.
“Sei Stato così gentile a passare per fare gli auguri a mia figlia” disse invitandolo ad entrare.
“Non avresti dovuto disturbati”
“Oh ma per me non è affatto un disturbo.” Disse la volpe sorridendo.
“Eccoci,scusate l’attesa!” Disse mia madre spingendomi davanti al colonnello.
“Fräulin, diventi sempre più bella con il passare del tempo” disse Hans accarezzandomi impunemente il viso.
Mi limitai a sorridere alla circostanza.
Avevo una morsa in gola che mi stava soffocando.
“Ti ho preso un pensierino per questo giorno speciale”.
Presi la scatola senza accennare un minimo segno di stupore. Era piccola e leggera.
“Oh tesoro, accompagna il nostro ospite nella sua stanza , stasera si fermerà con noi vero colonnello?” mia madre interferendo.
“Beh accolgo volentieri la vostra disponibilità” disse togliendosi il giaccone nero e il cappello.
“Cara, fai preparare dai cuochi qualcosina per stasera” disse mio padre dandole due pacche sulle natiche.
“Ah Landa fai pure come fosse casa sua” urlò mio padre mentre ci stavamo dirigendo verso la camera degli ospiti.
Potevo vedere il suo ghigno stampato in faccia alle mie spalle. Sapevo che mi stava guardando.
Senza fiatare inserii la chiave della stanza.
Sentivo la sua presenza sempre più vicina.
“Mi macava il tuo profumo, bambina” disse estasiato.
mettendo due dita sull’anta della porta.
Come a facilitarne l’apertura.
Lo feci accomodare, e con fare frettoloso dissi:
“Questo è il suo letto, li ci sono gli asciugamani puliti, se ha bisogno di qualcosa le basta suonare il campanello dei domestici” dissi cercando di evitare i suoi occhi probanti.
L’uomo chiuse la porta dietro di sé.
Poi appoggiò gli abiti sul letto.
“Ti sembra questo il modo di accogliere un ufficiale delle S.S?” disse rimproverandomi.
“Perché sei venuto?” Gli domandai in modo ostile.
“Ho aspettato a lungo questo giorno , finalmente posso presentarmi ufficialmente come tuo fidanzato~”
Sembrava lo stesse cantando dal tanto che era felice.
“Tu! Cosa?” Dissi sconvolta solo al pensiero.
“Non esiste momento più adatto!”
disse con aria da vero stratega mentre si sistemava qualche ciocca che il cappello da nazista gli aveva scomposto davanti allo specchio.
Fra pochi giorni anche l’Italia entrerà in guerra e voi avete bisogno di agganci per mantenere il vostro stato sociale.
Cosa c’è di meglio di un colonnello ammirato da tutto l’esercito tedesco come me, che vi tende la mano?”
Disse enfatizzando il gesto con la mano verso di me.
Aveva ragione i miei non si sarebbero lasciati sfuggire un’occasione del genere.
“Non c’è nulla di più soddisfacente nel poter cogliere il frutto che tanto ho bramato” disse sfiorandosi il pacco come per trattenersi.
“Sai la conquista mi eccita più di ogni altra cosa”.
La vista di quel gesto mi fece tornare in mente quella notte.
La notte dove mi lasciai andare al pensiero di lui che brutalmente ispezionava il mio sesso con quelle dita mature.
La mia faccia spalmata sul tavolo e la gonna calata fino ai polpacci.
Il mio respiro affannoso e il suo atteggiamento risoluto.
Cercai di scacciare via questi pensieri, e di focalizzarmi su come avesse brutalmente ucciso la mia migliore amica.
Le mie guance rosse non sfuggirono a Landa che non perse l’occasione di infierire.
“ Avrei tanto voluto vedere la tua espressione lussuriosa mentre non riuscivi a smettere di toccarti”
Non è vero.
Mi sta manipolando.
È il suo gioco preferito mettere in dubbio la mia morale.
“N-no ti sbagli io non”
Dissi cercando di tenergli testa anche se eravamo su due piani diversi.
Era lui ad avere il coltello dalla parte del manico.
“Avvicinati” mi ordinò.
Con passi lenti e incerti mi avvicinai alla sua figura così piena di ego da annullare tutto il resto.
“Mettiti in ginocchio” Mentre si accese una sigaretta, fregandosene completamente della mia presenza attonita e rassegnata.
La mia mente era completamente svuotata,
Continuavo a guardarlo dal basso.
Senza interrogarmi sulle sue intenzioni.
Senza dire una parola.
Il colonnello iniziò a slacciarsi lentamente la cintura in pelle che gli cingeva il bacino;
Poi con le sue dita così venose e affusolate si sbottonò i primi bottoni dei pantaloni.
Si diceva che chi aveva questa rara tipologia di dita avesse tendenze idealistiche, ma anche incostanza il cosiddetto: temperamento artistico.
Deglutii, iniziai a capire quale perversione aveva in mente di fare.
Iniziai a singhiozzare sommessamente mentre continuavo a guardare in lui quell’espressione mordace.
“Suvvia! Fürstin non è poi così male”
Disse inspirando il fumo e sbuffandolo.
“Ora mia Cara, con le tue delicate manine tiramelo fuori” Disse scostandomi una ciocca dal viso.
“La prego, io non voglio” dissi presa dall’ansia.
Hans con fermezza mi prese di scatto il polso, facendomi male e mi mise con violenza la mano sul suo pacco.
“Non te lo sto chiedendo ragazzina. Non farmelo ripetere” il tono della sua voce era cambiato.
Probabilmente la mia insubordinazione lo stava seccando.
Misi delicatamente la mano nell’apertura del pantalone. Era caldo.
Sentii il respiro di Hans sempre più pressante.
Con forza calai le sue mutande di un cotone finissimo.
E in quell’istante percepii il suo membro enorme. Eretto.
Senza esitare l’SS mi prese il capo e me lo abbassò con furore portandomi la faccia a pochi centimetri dal suo pene.
“Ah”gemetti nauseata.
Le mie labbra si posarono lentamente sulla sua verga con forte ripulso.
Non riuscivo ad aprire la bocca.
“N-non ci riesco, la smetta di perseguitarmi” urlai.
Click
Rabbrividii al suono agghiacciante che avevo appena sentito.
La sua pistola era puntata esattamente sulla mia fronte, pronta a farmi saltare la testa in qualsiasi momento.
“N-non lo faresti” dissi guardandolo in volto incredula.
“E cosa te lo fa credere?” disse ridacchiando .
“Pensi che la mia famiglia non si ribellerebbe ad una tale attrocità!?” inveii.
Hans si mise a ridere in maniera folle e alquanto Inquietante.
“La mia scorta personale è accampata fuori. Pensi davvero che sarei venuto da solo in territorio straniero?
Mi basta un cenno da questa finestra per fare entrare lo squadrone e fare una strage” disse continuando a fare pressione sulla mia nuca.
“Tu sei un sadico schifoso” dissi indignata.
“Non puoi vincere questo gioco Caterina, magari non in testa, ma posso sempre spararti ad una gamba! Oppure che ne dici..” disse continuando a muovere l’arma nelle direzioni nella quale non mi avrebbe uccisa ma mi avrebbe solo sfigurata.
Gli presi con fervento il pene e iniziai a succhiarlo con animosità e risolutezza.
“Gut!” Disse compiaciuto il colonnello.
La mia saliva si faceva sempre più densa, mischiandosi al suo liquido preseminale.
Per non soffocare ne rigurgitavo una buona quantità.
La sua verga era così grossa che a fatica riuscivo a tenerla in bocca.
“Oh Gott sei davvero brava..” Disse il maggiore ansimando.
La mia saliva continuava copiosa a scendere per tutta la lunghezza fino ad arrivare ai suoi testicoli.
“Hmm” ansimai.
“Oh si..” disse spingendo ancora di più la mia testa per farmi arrivare il retto in gola.
Mi sentivo soffocare fu così che mollò la presa giusto per darmi il tempo di tossire.
Hans si alzò dal letto e preso il sesso, iniziò a masturbarsi, mentre ero a terra che cercavo di riprendere fiato.
Ero incredula alla scena che stavo assistendo. Era così composto anche in un atto così sporco.
Dovevo ammetterlo questo suo atteggiamento di superiorità mi stava dannatamente eccitando.
Mi sentivo umiliata e pentita per avergli dato piacere.
“Guardami ragazzina. Non provare ad abbassare lo sguardo” mi ordinò.
Rimasi con gli occhi spalancati e lucidi.
Si avvicinò rapidamente. Il suono delle sue onorificenze riecheggiava per tutta la stanza insieme al suo respiro affannoso.
“…apri la bocca” disse a fatica cercando di trattenere l’eiaculazione più che poteva.
Mi strinse con forza i capelli come per scostarmeli dal viso tanto da farmi gemere e in quell‘istante il suo liquido seminale mi entrò in bocca.
A fiotti irregolari usciva sporcandomi il viso.
Una goccia biancastra e viscosa mi scese lungo i bordi delle labbra. Faticavo a tenere gli occhi aperti.
“Da brava ingoia..” disse guardandomi dritto negli occhi compiaciuto.
Era davvero seducente.
“Gulp”
Lo feci senza pensare.
Stava iniziando a scattare uno strano meccanismo in me.
Nel quale ero desiderosa di sentire un suo commento di approvazione.
In quel momento le sue labbra si posarono sulla mia fronte dandomi un candido bacio.
Era la sua prima dimostrazione di amore? Mi interrogai mentre mi sorrise.
Un uomo così crudele poteva provare un sentimento così puro come l’amore?
Impossibile. Cosa mi sta succedendo pensai, lo guardavo in silenzio mentre si rivestiva.
“Avanti meine Liebe è il momento di rendere nota la nostra unione”.
Disse mentre mi tolse il liquido seminale con un fazzoletto rosso che teneva nel taschino dell’uniforme.
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alonewolfr · 10 days
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Sapeva leggere. Fu la scoperta più importante di tutta la sua vita. Sapeva leggere. Possedeva l'antidoto contro il terribile veleno della vecchiaia.
|| Luis Sepùlveda - Il vecchio che leggeva romanzi d’amore
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weirdesplinder · 9 months
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Recensione a caldo della Serie Broken World  di Kate L. Mary
Sarà colpa delle temperature bollenti, non lo so, ma mi sentivo proprio in vena di qualche recensione a caldo. E  tra gli ultimi libri che ho letto figurano i romanzi di questa serie zombie che, nonostante io non ami gli zombie, mi ha comunque colpito.
La serie è inedita in italiano ed è formata da 6 libri, più un settimo che è una specie di spin off e un ottavo che è una specie di sequel ambientato anni dopo la serie. Io qui in questa sede vi parlerò solo della serie principale di sei libri.  
1. Broken World
2. Shattered World
3. Mad World
4. Lost World
5. New World
6. Forgotten World
Link: Link: https://amzn.to/3O1ermD
Trama: Quando un virus mortale si diffonde nel paese, Vivian Thomas parte per la California nella speranza di vedere la figlia che ha dato in adozione. Poi la sua macchina si guasta e lei si trova di fronte a una scelta. Arrendersi o accettare un passaggio da due fratelli che sembrano dei poco di buono: Angus e Axl. Vivian sa che l'offerta comporta dei rischi, lei è una donna sola e attraente perchè faceva la spogliarellista di lavoro e loro sono due uomini robusti, ma è pronta a tutto pur di raggiungere sua figlia, perciò accetta e sarà la sua salvezza. Il virus si sta diffondendo in mdo fulmineo e quando il gruppo arriva in California, la maggior parte della popolazione è stata spazzata via. ma il peggio è che poco dopo i morti iniziano a tornare in via come zombie.  Vivian e gli altri si rendono conto che la mancanza di elettricità o acqua corrente è l'ultimo dei loro problemi, ma anche che avere avuto una vita dura da bassifodi ha preparto sia lei che i fratelli a quanto li aspetta: un mondo pericoloso senza più regole. Ora Vivian deve capire come essere madre nelle circostanze più spaventose, far fronte agli sbalzi d'umore aggressivi di Angus e risolvere la sua crescente attrazione per il fratello minore Axl. Durante la ricerca di un posto sicuro dove andare, raccolgono un pomposo miliardario che potrebbe essere la risposta a tutti i loro problemi. Fidarsi di lui significa addentrarsi nel deserto del Mojave e possibilmente rischiare la vita, ma con le strade invase e nessun altro a cui rivolgersi, sembra che potrebbe essere la loro unica possibilità di sopravvivenza.
Punti a favore della serie:
1. Nonostante il tema zombie qui sia trattato in modo classico non risulta comunque banale, e viene dosato bene, non è mai troppo, anzi sono più gli umani che gli zombie qui a fare paura spesso.
2. I personaggi non sono mai troppo buoni, troppo perfetti, troppo eroi, troppo positivi o troppo negativi, ma hanno molte sfumature sia di bianco che di grigio, nessuno è del tutto buono o del tutto cattivo, tutti hanno difetti, tutti si scoraggiano, tutti si deprimono, tutti si incavolano. Non ci sono eroi qui, come è normale in circostanze così estreme l’egoismo regna spesso sovrano, anche se vorrebbero loro stessi che non fosse così.
3. La scrittura non è male, semplice, scorrevole, forse alcune scene sono un po troppo telefonate e i pensieri di lacuni personaggi poco coerenti a ratti, ma nulla di grave.
Punti a sfavore della serie:
1. Il fatto che la serie non contenga eroi o personaggi particolarmente eroici o generosi o carismatici un po si fa sentire. La loro assenza è realistica, ma un po’ deprime perchè in tali circostanze tutti vorrebbero degli eroi o personaggi positivi a controbilanciare la disperazione del momento, ma qui non si fanno sconti e alla lunga il lettore si deprime pure lui. Anche la storia d’amore principale, che comunqe non è super centrale alla storia, non è poi così positiva viste le circostanzee non mi ha mai convinto del tutto.
2. Meglio non affezionarsi ai personaggi siete avvertiti anche se sembrano importanti l’autrice non risparmia quasi nessuno.
3. le ambientazioni non sono male ma non sono super approfondite quando in alcuni casi sarebbe utile lo fossero. Alcune cose vengono introdotte ma non spiegate mai bene.
A volte sembrava quasi che l’autrice dopo averci mostrato un lato positivo di un personaggio dovesse per forza smontare il nostro entusiasmo mostrandoci subito un suo lato negativo e i lati negativi in quasi tutti i personaggi superavano i lati positivi, ma nel complesso la serie è comunque scritta bene e specie il secondo libro è molto bello, il mio preferito tra tutti, perciò se siete in cerca di una lettura post apocalittica con zombie che non sia troppo assurda o stupida o banale o stereotipata o splatter e sapete leggere in inglese, ve la consiglio veramente. Secondo me se siete fan della serie THE WALKING DEAD dovrebbe piacervi. Inoltre la serie non manca di citare anche famosi film con zombie.
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