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#scombinare
maledettadaunangelo · 4 months
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Ma lui scombina tutti i miei piani. Le mie regole. Le mie geometrie. Sovverte la mia natura quadrata. Lui mi rende un cerchio. A volte un groviglio di linee scomposte. Senza un inizio né una fine.
Roberto Emanuelli, Ora amati
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alceme · 2 months
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quanto è difficile trovare le parole giuste da dire per non scombinare tutto
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certe-volte · 1 year
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penso che noi tutti abbiamo almeno un minimo di responsabilità su ciò che facciamo con la vita degli altri, non possiamo entrare e scombinare tutto, per poi andarcene come se non ci fossimo mai passati
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io-sono-la-tua-favola · 9 months
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"La notte è fatta per far scombinare la mente... Buonanotte sognatori..✨💫🌹
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rideretremando · 9 months
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"Ma tu cosa proponi in concreto in alternativa all'educazione emotiva nelle scuole?" mi è stato chiesto a Roma durante una presentazione.
Questo. A marzo 2024, con diverse centinaia di studenti dei Licei italiani, sarò ad Atene, per una settimana, proprio là dove sorgeva la palestra di Platone.
Se parleremo di fragilità non lo faremo per accettarla ma per trovare, con Platone, la forza per superarla.
Se parleremo di emozioni non sarà per farne l'elogio, ma per imparare, con Platone, a governarle e per evitare che ansia e insicurezza condizionino le nostre vite. Fesserie del tipo "ho l'ansia ecologica" non si possono sentire
Se parleremo di corpo non sarà per dire che tutti i corpi sono belli e vanno bene, e che bisogna accettarsi come si è (cosa a cui non crede nessuno), ma per allenarci, con Platone, a dare forma ai nostri corpi perché questo è il primo e indispensabile passo per elevarsi. La cura di sé come arte filosofica inizia dal corpo.
Se parleremo di dialogo non racconteremo la favoletta idiota in cui tutti, rispettosamente, accolgono le idee di tutti perché ogni cosa che un soggetto esprime sarebbe bellissima, ma spiegheremo, con Platone, che il dialogo è agon, è contesa, è conflitto e si tratta di imparare a misurarsi con i rapporti di forza.
Se parleremo di amore, non racconteremo menzogne edificanti dipingendo rapporti inesistenti nella realtà in cui non ci sarebbero gelosia, o desiderio di possesso, pulsioni, ma solo rapporti etici impeccabili in cui ciascuno si preoccupa solo della libertà dell'altro... Mostreremo, con Platone, che eros è complesso, può essere anche un morso doloroso, può scombinare la nostra razionalità, si impasta con pulsioni del corpo, e quindi va conosciuto e nei limiti del possibile indirizzato verso un percorso di elevazione.
Se parleremo di etica non diremo che la posizione della vittima è la postura da coltivare, ma ricorderemo, con Platone, che fare filosofia significa alzarsi in piedi, scrollarsi di dosso le catene e intraprendere con fatica un percorso di elevazione. Perché: "Ognuno è responsabile del proprio destino, la divinità non è responsabile" ("Repubblica").
Simone Regazzoni
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be-appy-71 · 11 months
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- Avrei potuto arrabbiarmi…
- Lo so. Avresti dovuto. Ne avevi tutto il diritto.
- Avrei potuto fartelo pesare…Farti sentire in colpa.
- Probabilmente, fossi stato al tuo posto, io l’avrei fatto.
- L’avrebbe fatto chiunque. Però per me è sempre stato più importante farti capire che io capisco.
Che ti voglio più bene di un fastidio passeggero, di un’attenzione mancata, di un’assenza o di un qualsiasi accidente di vita.
E non ho nessuna intenzione di farti vivere con ulteriore difficoltà qualcosa che nemmeno avresti voluto.
- …
- Io lo so che era più facile senza di me.
Che era tutto più lineare e chiaro e rigido prima che arrivassi io, nella tua vita, a scombinare quadri perfetti. Però non mi pento…
- Di cosa?
- Di provare quello che provo. E di essere, con te, in questa maniera assurda che non ha nome, ma che mi rende felice… nonostante tutto.
- Io non lo so cosa siamo io e te…
- Nemmeno io.
- Però so che, da qualche parte (infilata in qualche angolo di anima) ci sei.
E quando sono con te…beh…mi sento bene e il mondo un po’ si ferma e…
Mi dispiace, ca..o! È un gran casino.
- È un BEL casino.... ♠️
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Letizia Cherubino
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crystaltears01 · 1 year
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Tutti abbiamo almeno un minimo di responsabilità su ciò che facciamo con la vita degli altri, non possiamo entrare e scombinare tutto, per poi andarcene come se non ci fossimo mai passati.
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lalacrimafacile · 6 days
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The Artful Dodger – Dickens su Disney +
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La Serie che Rivoluziona i Racconti di Oliver Twist
Una Meravigliosa Avventura nei Vicoli di Londra
Chi avrebbe mai pensato che il piccolo furfante di Oliver Twist avrebbe avuto una sua serie tutta da protagonista? Ebbene sì, amici miei, The Artful Dodger è arrivato su Disney Plus, pronto a rivoluzionare tutto ciò che pensavamo di sapere sui personaggi di Charles Dickens. Questa nuova serie ci catapulta nei vicoli affascinanti e pericolosi di Londra, con un Dodger più scaltro e intraprendente che mai.
Dodger: Da Furfante a Eroe
L’Incredibile Evoluzione del Personaggio: un arguto spin off di Dickens
Non siamo più nei vicoli di Londra. In altre parole, le cose per lui sono cambiate. Per Spin Off intendiamo un prodotto narrativo che si collega ad un altro romanzo, film o serie televisiva riprendendone il contesto o alcuni personaggi.
Se vi ricordate il Dodger come il ragazzino furbo che insegnava a Oliver i trucchi del mestiere, preparatevi a una sorpresa. Quello che fa questa serie è prendere il nostro piccolo furfante trasformandolo in un vero e proprio eroe, con tanto di cappello a cilindro.
Quindi, Dodger non è più solo un ladro da quattro soldi, ma un personaggio complesso con un cuore d’oro (nascosto sotto qualche strato di cinismo).
Un Protagonista con Stile
Il protagonista di questa serie è forse il fulcro dell’intera narrazione. In particolare c’è qualcosa che rende Dodger davvero affascinante. Ciò che lo caratterizza sono la sua astuzia, il suo charme e quella scintilla negli occhi che ci fa tifare per lui anche quando sta organizzando una delle sue truffe geniali. È il Robin Hood dei bassifondi, che ruba ai ricchi per… beh, per sé stesso, ma con un certo stile che non si può negare.
Trame Intriganti e Colpi di Scena
L’Arte della Truffa
Ogni episodio di The Artful Dodger è un mix esplosivo di inganni, truffe e colpi di scena che ti tengono incollato allo schermo. Dimenticatevi delle storie lineari e prevedibili: qui ogni mossa è una sorpresa e ogni alleanza è temporanea. E non manca mai quella dose di ironia che rende tutto più divertente. Tra fughe rocambolesche, piani diabolici e inseguimenti mozzafiato, The Artful Dodger non smette mai di sorprendere. Ogni volta, quando pensi di aver capito il gioco, ecco che arriva un colpo di scena a scombinare tutte le carte. E Dodger, ovviamente, se la ride sotto i baffi (immaginari).
Un Cast di Talenti
Attori che Fanno la Differenza
La serie non sarebbe la stessa senza un cast stellare che dà vita a questi personaggi straordinari. Ogni attore porta sullo schermo una performance brillante, rendendo i personaggi credibili e affascinanti. Dodger è interpretato con una tale maestria che quasi ti dimentichi che è un personaggio nato dalla penna di Dickens e non un vero abitante della Londra vittoriana.
Personaggi Secondari da Applaudire
E non dimentichiamoci dei personaggi secondari! Ogni figura che appare sullo schermo ha una sua storia, un suo scopo e una sua personalità unica. Che siano alleati o antagonisti, ognuno aggiunge un tassello al mosaico ricco e variegato della serie.
Un Dickens che Non si è Mai Visto
Atmosfere Magiche e Realistiche
L’ambientazione di “The Artful Dodger” è molto diversa da quella del romanzo di Oliver Twist. Se quest’ultimo era ambientato a Londra, con tutte le caratteristiche legate alle opere di Dickens, questa serie si allontana molto. Dodger vive e lavora in una colonia inglese di nome Port Victory, nell’Australia del 1850. La taverna, l’ospedale e la tenuta del Governatore riescono a trasportare gli spettatori in un’altra epoca.
Scenografie e Costumi da Sogno
I costumi e le scenografie meritano un applauso a parte. Ogni dettaglio è curato al massimo, dai vestiti stracciati dei ragazzini di strada agli abiti eleganti dei ricchi signori. Ogni scena è un piccolo capolavoro visivo che ti trasporta indietro nel tempo.
Conclusione: Uno Spin Off Rivoluzione da Non Perdere
Se pensavate che Oliver Twist avesse detto tutto, The Artful Dodger vi farà ricredere. Con la sua trama avvincente, i personaggi memorabili e quella dose di ironia che non guasta mai, questa serie è una vera rivoluzione nel mondo dei racconti di Dickens. Non perdetevela su Disney Plus: Dodger vi aspetta con un sorriso sornione e qualche trucco nella manica.
Se volete leggere gli altri articoli sul mondo della serialità e sugli show che mi hanno emozionato negli ultimi anni, cliccate qui.
Stay Tuned! La vostra Easy Tears.
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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Oroscopo di Chirya: dal 29 Aprile al 5 Maggio 2024
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Oroscopo di Chirya: Cari tutti, eccoci alle previsioni della settimana dal 29 Aprile al 5 Maggio 2024, giorni importanti sono sia martedì 30 quando Venere entra nel pacioso segno del Toro, e renderà le relazioni più intense, più goderecce. con il senso comune che a tavola nessuno invecchia. Mercoledì anche Marte passa in Ariete, tutto diventa una lotta per il piacere di provocare e di predominio, tutto si accende e si spegne con altrettanta velocità. Oroscopo di Chirya: uno sguardo segno per segno Ariete Cari Ariete, l’entrata di Marte nel vostro segno in sestile al resto dei pianeti segna il passo della settimana, vi rende litigiosi, desiderosi di confrontarvi, sia a livello verbale che a livello fisico, conviene che siate un attimo più attenti alle micce che accendete e non impegnate troppi fronti. Avete tutta la forza e l’energia fisica per ottenere ciò che desiderate, l’importante è non esagerare nel fine settimana, quando sarete più vulnerabili. Toro Oroscopo di Chirya: Cari Toro, L’entrata di Venere nel vostro segno, insieme al Sole vi rende capaci di instaurare qualsiasi relazione, sia d’amore che di lavoro che di amicizia. Siete capaci di grande sentimento in questo periodo e chi vuole o cerca potrà facilmente trovare l’amore o una soluzione ad un problema che si trascina da tempo. IL fine settimana è molto bello e potreste pensare anche ad una piccola gita fuori porta. Gemelli Cari Gemelli, la settimana ha tante cose da dirvi, un Marte favorevole vi regala energia e modi gentili, Venere vi invita a quelle feste che vi piacciono così tanto. Il problema è come potrete usare tutti questi doni, usateli per crearvi amicizie e relazioni positive, non perdetevi in bugie o piccole antipatie che non vi portano a nulla. Sappiate sfruttare il momento che grazie anche a Plutone in aspetto positivo vi da la capacità di guardare lontano. Cancro Oroscopo di Chirya: Cari Cancro,  la  settimana vi vedo dolci quasi melliflui con amici e conoscenti, ma un po' rancorosi verso il mondo esterno. I pianeti in Ariete vi rendono insoddisfatti, permalosi, e incapaci di guardare al lato positivo. Il fine settimana non è dei migliori questo bisogna che ve lo dica, e punterei su un libro o una chiacchiera tra amici. Saturno vi consiglia di preservare ciò che vi interessa veramente, tralasciando ciò che è superfluo.  Leone Cari Leone,  la  settimana è migliore della precedente sulle questioni familiari e finanziarie, Marte in Ariete vi risolleva anche nella forma fisica e in energia vitale. Venere nel Toro vi rende insoddisfatti nelle relazioni amorose e amicali, non siate troppo permalosi, lasciate andare qualche discussione, non potete lottare per tutto. Fate una cernita delle cose per cui vale la pena imporsi, mentre tralasciate il resto, tempo verrà per risolvere anche il resto.  Vergine Cari Vergine, se siete in cerca dell’amore, delle relazioni o semplicemente della stima di chi vi circonda questo è il momento giusto. Venere vi fa l’occhiolino dal Toro, segno a voi amico, insieme a Giove e Urano, che continua a scombinare tutti i vostri piani che avete meticolosamente organizzato. La morale di ciò che vi accade la dovete trarre voi, è unica per ciascuno di voi, bello il fine settimana, uscite e divertitevi.  Bilancia Cari Bilancia, la settimana vede sia momenti belli che di lotta, l’entrata di Marte nell’Ariete vi monta un sovraccarico di energia che potrebbe sfociare in atteggiamenti ipercritici verso gli altri. La luna positiva per quasi tutta la settimana vi potrebbe rendere più sensibili e capaci di avvertire i cambiamenti che avvengono intorno a voi prima di tutti, fatene buon uso, spesso le sensazioni ci aiutano moltissimo. Scorpione Cari Scorpione,  Venere  nel Toro, Marte in Ariete vi rendono come gatti accarezzati al contrario, vorrete e farete a modo vostro, come sempre del resto, ma con meno diplomazia di sempre. Dire di ragionare è un buon consiglio, bisogna vedere se sarete capaci di farlo. I pianeti in Toro vi rendono capaci di guardare oltre la semplice realtà, riuscirete a capire le intenzioni delle persone ostili prima degli altri. Sagittario Cari Sagittario, la passione si tinge di rosso per voi, Venere vi guarda benevola, nei modi, nella parola, nei sentimenti. Fatti e cose fortunate vi capiteranno, ogni giorno, attenzione solo agli elogi fatti con un secondo scopo, i pianeti vi rendono incline all’edonismo, e potreste cadere in qualche tranello. Plutone vi aiuta e vi difende dai nemici, ed anche la luna vi sostiene in questa settimana che vi prosciugherà le forze. Capricorno Cari Capricorno, la settimana anche per voi è tutta favorevole, si dipana tra belle occasioni e fortunati incontri, che sapete sempre far fruttare al meglio. Vi infastidisce Venere in Ariete che vi rende duri, severi, e poco propensi alla diplomazia, arte che pure vi sarebbe veramente utile per stabilire qualche contatto in più. Comunque  il lavoro e le relazioni funzionano bene nella settimana, e vi regalano tante occasioni positive. Acquario Oroscopo di Chirya: Cari Acquario, diciamo subito che sono le relazioni e l’amore quello che funziona meglio in questa settimana, meno bisogna dirlo la forma fisica, Marte in aspetto negativo vi fa sentire stanchi e demotivati. Non siate precipitosi e stacanovisti nel fare le cose, datevi il giusto  tempo  per tutto, ne avete veramente bisogno. Qualche serata a casa o con gli amici, o ancora in famiglia, un buon libro sono il modo migliore per passare la settimana. Pesci Cari Pesci, bella la settimana, come piace a voi, serena calma, tranquilla, con tanto tempo da dedicare a voi stessi, alle cose che amate di più, la casa, la famiglia, gli amici, senza ansia. Prendetevi il vostro momento e coltivatelo per fare ciò che in genere relegate a momenti brevi e solitari, sul lavoro qualche notizia in più per voi, qualche bella proposta potrebbe arrivare, soprattutto per coloro che hanno anche valori nel segno dell’Ariete. Read the full article
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Vinovo e il passaggio a livello: quattro giorni di chiusura
E’ un annuncio che rischia di scombinare i piani di molti automobilisti: il passaggio a livello di Vinovo, sulla Provinciale 143, Via Stupinigi, resterà chiuso al traffico per quattro giorni consecutivi, dal 15 al 18 aprile. Il provvedimento è stato preso a causa di lavori di riasfaltatura del varco e sostituzione dei binari. Un intervento necessario e indifferibile, che però comporterà…
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lettieriletti · 8 months
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Fungus and Iron 2
OPERA CONSIGLIATA ANCHE DA HAJIME ISAYAMA, AUTORE DE L’ATTACCO DEI GIGANTI! Il momento tanto atteso è arrivato. Ether, guidato da Grant, decide di lanciare un attacco generale e si trova ad affrontare i “Cinque fondatori”, i supremi comandanti di Amigasa. L’unico che può scombinare i calcoli del Professore, l’essere che sta al vertice del pianeta, è proprio Dante…
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staipa · 9 months
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/il-caos-provvidenziale-e-la-famiglia-cecchettin/?feed_id=1173&_unique_id=6579b653162f0 %TITLE% Ho notato che nessuno entra nel panico quando le cose vanno secondo i piani... anche se i piani sono mostruosi. Se domani dico alla stampa che un teppista da strapazzo verrà ammazzato o che un camion pieno di soldati esploderà, nessuno va nel panico, perché fa tutto parte del piano. Ma quando dico che un solo piccolo sindaco morirà... allora tutti perdono la testa! Se introduci un po' di anarchia… se stravolgi l'ordine prestabilito… tutto diventa improvvisamente caos. Jocker in Il Cavaliere Oscuro, Christopher Nolan Si tratta semplicemente di questo. Se non c'è un forte cambiamento, se non c'è qualcosa che lo scuote, l'essere umano tende ad abituarsi. Si tratta di un semplice meccanismo di sopravvivenza, se passassimo tutto il tempo a pensare a ciò che può accadere saremmo incapaci di uscire di casa o di alzarci dal letto. Se pensassimo a tutte le possibilità di ammalarci, fare un incidente per strada, essere ammazzati da un passante saremmo terrorizzati dalla realtà, e invece tendiamo ad abituarci. Soprattutto all'essere ammazzati, o ammazzate nello specifico, o a sapere che qualcuna viene ammazzata. Non è più strano o irreale di sapere che dei soldati siano stati uccisi, o che in alcune nazioni del mondo i civili siano sotto l'assedio costante delle bombe. Ormai una donna ammazzata è un numero in più in una statistica di cui discutere stancamente. Sono in calo? Sono in crescita? Sono di più che in quella nazione là? Sono di meno di questa nazione qua? Sì, ma era un delitto sentimentale? Era un raptus? Se l'è cercata? Ma aveva denunciato o no? Sì, ma è il patriarcato oppure è normale succeda? Ma è normale che ci sia il patriarcato? Bla bla bla? Poi viene uccisa un'altra ragazza, una ragazza normale parte di una famiglia normale. O forse no. Forse parte di una famiglia in grado di creare una rottura col passato, di scombinare i piani, di introdurre un po' di anarchia. Il fenomeno dei femminicidi è come molti fenomeni di violenza assimilabile al meccanismo del bullismo, c'è chi ha un potere -gli uomini-, chi lo subisce -le donne-, e chi deve decidere se stare a guardare o agire -la popolazione-. In quest'ultima categoria, come sempre, la gran parte delle persone sta seduta a guardare, una parte discretamente piccola si schiera a favore del debole. E la normalità prosegue indisturbata. Anche in questo caso c'era un discreto fronte di solidarietà che sarebbe presto caduto nel dimenticatoio mentre fuori dalle finestre dell'opinione pubblica le "solite femministe" di Non Una Di Meno avrebbero urlato un po' per poi sopirsi fino alla prossima morta ammazzata. E invece la sorella di Giulia, Elena, ha parlato di patriarcato sui TG nazionali. A memoria credo sia stata la prima volta, anche se come tutti potrei aver dimenticato la precedente. La sorella di Giulia ha parlato di patriarcato ed è stata attaccata come satanista per il suo look e una felpa. Io l'ho trovato un segnale bellissimo. Per la prima volta parte della popolazione che in genere se ne sta seduta a guardare il bullo pestare la vittima si è alzata. Da una parte c'è stata una alzata di scudi verso la sorella, dall'altra attacchi ridicoli, perché diciamocelo, attaccare una ragazza dandole della satanista è oggettivamente ridicolo. Un attacco sensato, adulto, consapevole avrebbe tentato di smontare il suo discorso, non il suo look e la sua credibilità. In fondo lei era una possibile vittima che alzava la testa non solo in una piazza fuori dalle finestre ma in TV. Le è stato dato un potere che pochi hanno la possibilità di avere, e lei lo ha usato non per piangere, o per lamentarsi come tutti si sarebbero aspettati, lo ha usato per analizzare il fenomeno culturale e far riflettere le persone. Uscendo dal ruolo che la società si attendeva. Quello che sarebbe stato normale, quello che non avrebbe creato caos sarebbe
stato che lei si mettesse a piangere, sparisse nel suo angolino schiacciata dai bulli e dai loro difensori. Era questo che chi l'ha attaccata si aspettava, e inconsciamente era quello che si aspettavano tutti. Eppure, dall'altra parte c'è stata una nuova levata di scudi. E la famiglia Cecchettin ha retto. Poi il funerale. Se Elena era riuscita ad attirare i media sul caso Gino, il padre, legge un'orazione civile dal peso enorme. Scritto lucidamente da una persona intelligente razionale ed analitica. Una forza interiore immensa che sfido chiunque a non ammirare. In questo non riesco a non pensare alla tanto odiata razionalità degli informatici e alla loro capacità di smontare i problemi in problemi più piccoli e cercare di analizzarli pezzo per pezzo. Forse è questo che li ha salvati. Perché è questo che è Gino: un Ingegnere Informatico, e noi informatici spesso accusati di essere freddi calcolatori. Altre levate di scudi, accuse di voler entrare in politica, accuse di essere troppo freddi e poco piangenti, accuse di voler cercare visibilità. Sì, ma totale incapacità di smontare un discorso che è oggettivamente perfetto. Che coglie nel segno. Non solo che scatena le ire di chi si sente colpito senza dargli la possibilità di difendersi attaccando anche una singola frase di quel discorso. Infine, per ora, Gino da Fabio Fazio. Una intervista tranquilla, senza odio e rabbia, con tanta sofferenza e il desiderio di non rendere inutile tutta questa sofferenza. Di nuovo attacchi. Vuole diventare un personaggio televisivo. Vuole andare in politica. Come se la difesa delle donne dovesse avere una appartenzenza o un colore politico e non dovesse essere una presa di posizione superpartes. Se Gino volesse entrare in politica credo che dovrebbero essere tutti i partiti a cercare di accaparrarselo, da quelli della destra più estrema a quelli della sinistra più estrema passando per ogni colore e posizione possibili. Odio. Odio. La solita Narrazione della prepotenza e dell'ignoranza (https://short.staipa.it/g4kud). Una persona di cui ho grande stima un giorno mi ha detto: "se si agitano tanto è perché sanno che stanno perdendo", il tema era un altro, ma si parlava sempre di diritti, di libertà, e di scontri per non permettere che questi diritti e queste libertà venissero date. Lo so, in mezzo c'è la sofferenza di una famiglia, una sofferenza che oltre ad essere dovuta alla morte di una figlia è dovuta agli insulti, all'odio, alla becera ignoranza di chi commenta; quindi il mio augurio non può che essere la risoluzione, o almeno la riduzione, di quella sofferenza: il cessare dell'odio nei loro confronti. Credo che d'altra parte, però, questo sia un segnale di cambiamento, quello che anche il padre della ragazza spera di realizzare: l'inizio di un cambio di direzione di cui lui si fa portavoce. E ognuno di noi, soprattutto gli uomini, dovrebbe dargli la mano e affiancarlo nel lottare ricordando che è colpa nostra se queste cose accadono (Ogni femminicidio è colpa mia https://short.staipa.it/ljona), e che il cambiamento deve partire da noi. Dobbiamo fare da volano a questo caos generato dal comportamento inatteso di questa famiglia. Smettiamola di guardare chi odia e di pensare a come sia brutta questa società, il fatto che gli odiatori si alzino in piedi è perché non possono più starsene seduti a guardare, perché si sentono attaccati, perché si sentono assediati. Guardiamo chi ama, chi vuole cambiare le cose, abbracciamoli, facciamo gruppo, difendiamo le vittime, isoliamo il bullo. Discorso di Gino Checchettin al Funerale di Giulia Carissimi tutti, abbiamo vissuto un tempo di profonda angoscia: ci ha travolto una tempesta terribile e anche adesso questa pioggia di dolore sembra non finire mai. Ci siamo bagnati, infreddoliti, ma ringrazio le tante persone che si sono strette attorno a noi per portarci il calore del loro abbraccio. Mi scuso per l'impossibilità di dare riscontro personalmente, ma ancora grazie per il vostro sostegno di cui avevamo bisogno in queste settimane terribili.
La mia riconoscenza giunga anche a tutte le forze dell’ordine, al vescovo e ai monaci che ci ospitano, al presidente della Regione Zaia e al ministro Nordio e alle istituzioni che congiuntamente hanno aiutato la mia famiglia. Mia figlia Giulia, era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria. Allegra, vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Oltre alla laurea che si è meritata e che ci sarà consegnata tra pochi giorni, Giulia si è guadagnata ad honorem anche il titolo di mamma. Nonostante la sua giovane età era già diventata una combattente, un’oplita, come gli antichi soldati greci, tenace nei momenti di difficoltà: il suo spirito indomito ci ha ispirato tutti. Il femminicidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita delle donne, vittime proprio di coloro avrebbero dovuto amarle e invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi fino a perdere completamente la loro libertà prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo? Come è potuto accadere a Giulia? Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti: famiglie, scuola, società civile, mondo dell’informazione… Mi rivolgo per primo agli uomini, perché noi per primi dovremmo dimostrare di essere agenti di cambiamento contro la violenza di genere. Parliamo agli altri maschi che conosciamo, sfidando la cultura che tende a minimizzare la violenza da parte di uomini apparentemente normali. Dovremmo essere attivamente coinvolti, sfidando la diffusione di responsabilità, ascoltando le donne, e non girando la testa di fronte ai segnali di violenza anche i più lievi. La nostra azione personale è cruciale per rompere il ciclo e creare una cultura di responsabilità e supporto. A chi è genitore come me, parlo con il cuore: insegniamo ai nostri figli il valore del sacrificio e dell’impegno e aiutiamoli anche ad accettare le sconfitte. Creiamo nelle nostre famiglie quel clima che favorisce un dialogo sereno perché diventi possibile educare i nostri figli al rispetto della sacralità di ogni persona, ad una sessualità libera da ogni possesso e all’amore vero che cerca solo il bene dell’altro. Viviamo in un'epoca in cui la tecnologia ci connette in modi straordinari, ma spesso, purtroppo, ci isola e ci priva del contatto umano reale. È essenziale che i giovani imparino a comunicare autenticamente, a guardare negli occhi degli altri, ad aprirsi all'esperienza di chi è più anziano di loro. La mancanza di connessione umana autentica può portare a incomprensioni e a decisioni tragiche. Abbiamo bisogno di ritrovare la capacità di ascoltare e di essere ascoltati, di comunicare realmente con empatia e rispetto. La scuola ha un ruolo fondamentale nella formazione dei nostri figli. Dobbiamo investire in programmi educativi che insegnino il rispetto reciproco, l'importanza delle relazioni sane e la capacità di gestire i conflitti in modo costruttivo per imparare ad affrontare le difficoltà senza ricorrere alla violenza. La prevenzione della violenza di genere inizia nelle famiglie, ma continua nelle aule scolastiche, e dobbiamo assicurarci che le scuole siano luoghi sicuri e inclusivi per tutti. Anche i media giocano un ruolo cruciale da svolgere in modo responsabile. La diffusione di notizie distorte e sensazionalistiche non solo alimenta un’atmosfera morbosa, dando spazio a sciacalli e complottisti, ma può anche contribuire a perpetuare comportamenti violenti. Chiamarsi fuori, cercare giustificazioni, difendere il patriarcato quando qualcuno ha la forza e la disperazione per chiamarlo col suo nome, trasformare le vittime in bersagli solo perché dicono qualcosa con cui magari non siamo d’accordo, non aiuta ad abbattere le barriere. Perché da questo tipo di violenza che è solo apparentemente personale e insensata si esce soltanto sentendoci tutti coinvolti. Anche quando sarebbe facile sentirsi assolti. Alle istituzioni politiche
chiedo di mettere da parte le differenze ideologiche per affrontare unitariamente il flagello della violenza di genere. Abbiamo bisogno di leggi e programmi educativi mirati a prevenire la violenza, a proteggere le vittime e a garantire che i colpevoli siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Le forze dell’ordine devono essere dotate delle risorse necessarie per combattere attivamente questa piaga e degli strumenti per riconoscere il pericolo. Ma in questo momento di dolore e tristezza, dobbiamo trovare la forza di reagire, di trasformare questa tragedia in una spinta per il cambiamento. La vita di Giulia, la mia Giulia, ci è stata sottratta in modo crudele, ma la sua morte, può anzi DEVE essere il punto di svolta per porre fine alla terribile piaga della violenza sulle donne. Grazie a tutti per essere qui oggi: che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme per creare un mondo in cui nessuno debba mai temere per la propria vita. Vi voglio leggere una poesia di Gibran che credo possa dare una reale rappresentazione di come bisognerebbe imparare a vivere: "Il vero amore non è ne fisico ne romantico. Il vero amore è l'accettazione di tutto ciò che è, è stato, sarà e non sarà. Le persone più felici non sono necessariamente coloro che hanno il meglio di tutto, ma coloro che traggono il meglio da ciò che hanno. La vita non è una questione di come sopravvivere alla tempesta, ma di come danzare nella pioggia…" Cara Giulia, è giunto il momento di lasciarti andare. Salutaci la mamma. Ti penso abbracciata a lei e ho la speranza che, strette insieme, il vostro amore sia così forte da aiutare Elena, Davide e anche me non solo a sopravvivere a questa tempesta di dolore che ci ha travolto, ma anche ad imparare a danzare sotto la pioggia. Sì, noi tre che siamo rimasti vi promettiamo che, un po’ alla volta, impareremo a muovere passi di danza sotto questa pioggia. Cara Giulia, grazie, per questi 22 anni che abbiamo vissuto insieme e per l’immensa tenerezza che ci hai donato. Anch’io ti amo tanto e anche Elena e Davide ti adorano. Io non so pregare, ma so sperare: ecco voglio sperare insieme a te e alla mamma, voglio sperare insieme a Elena e Davide e voglio sperare insieme a tutti voi qui presenti: voglio sperare che tutta questa pioggia di dolore fecondi il terreno delle nostre vite e voglio sperare che un giorno possa germogliare. E voglio sperare che produca il suo frutto d’amore, di perdono e di pace. Addio Giulia, amore mio. Gino Cecchettin
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infosannio · 1 year
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Nei ghetti neri della Francia che brucia l’intifada nasce dall’immobilismo
(DOMENICO QUIRICO – lastampa.it) – Duemilacinque e duemilaventitré: vi sembran pochi diciotto anni? Eppure la loro storia si sovrappone da sé, con arte. Il mio block notes di corrispondente a Parigi lo testimonia, scritto giorno per giorno nel bollore degli avvenimenti tra l’ottobre e il novembre di quell’anno: ribellione delle periferie, banlieue in fiamme. Tonfo plumbeo che venne a scombinare…
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lamilanomagazine · 1 year
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Formula 1, gara del Gran Premio di Montecarlo: vince Verstappen, 2° Alonso e 3° Ocon
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Formula 1, gara del Gran Premio di Montecarlo: vince Verstappen, 2° Alonso e 3° Ocon. Sul circuito cittadino del principato di Monaco, si corre la sesta gara della stagione, dopo l’annullamento del GP di Imola a causa dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Dalla pole position scatta il numero 1 Max Verstappen seguito da Alonso, Gasly e Sainz, con Leclerc 6°, penalizzato per aver ostacolato Norris in qualifica. Allo spegnimento dei semafori a girare in testa è Verstapen seguito da Alonso, Ocon, Sainz, Hamilton e Leclerc. Il pilota olandese della RedBull scappa subito via nei primi giri creando un gap di quasi 2 secondi sugli inseguitori, mentre nelle retrovie si ferma subito Perez per il cambio gomme e cercare di rimontare sul gruppo che insegue. Al dodicesimo giro Sainz si incolla ad Ocon e all’uscita dal tunnel tampona il pilota dell’Alpine rompendo la parte sinistra dell’ala anteriore. Al trentaduesimo giro si fermano ai box sia Hamilton che Ocon per il pit-stop, mentre Sainz si ferma al giro 34 mantenendo la posizione. Il giro successivo Perez tampona Magnussen rompendo l’ala anteriore. A metà gara Leclerc, complici i pit-stops di Ocon, Sainz e Hamilton, si trova in terza posizione, mentre le altre posizioni rimangono sostanzialmente invariate. Fino a metà dei 78 giri disponibili, la corsa è stata lineare, senza alcun colpo di scena, ma Monaco è imprevedibile e fino alla fine non si può sapere cosa potrebbe succedere. Al quarantacinquesimo giro si ferma ai box anche il pilota monegasco della Ferrari per montare un set nuovo di gomme gialle, scendendo in sesta posizione. Al cinquantatreesimo giro ecco il colpo di scena: arriva la pioggia a scombinare i piani di tutti. Alonso rientra ai box al giro 55 per montare gomma slick media, mentre Russell, Ocon ed Hamilton si fermano per montare gomme intermedie, così come Verstappen, Leclerc e Sainz che si fermano il giro successivo. L’olandese rientra in prima posizione davanti ad Alonso, che nel frattempo ha fatto un secondo pit stop per montare gomme intermedie, ed Ocon, mentre le Ferrari crollano in sesta posizione con Leclerc, alle spalle di Hamilton e Russell, e ottava con Sainz. Al sessantesimo giro Russell finisce lungo e nel rientrare in pista va a contatto con Perez ricevendo una penalità di 5 secondi. Al sessantacinquesimo giro Hamilton si incolla allo scarico di Ocon e prova il tutto per tutto per prendersi il gradino più basso del podio. Senza ulteriori colpi di scena, dopo 78 giri, sventola la bandiera a scacchi decretando Verstappen vincitore davanti ad Alonso, Ocon, Hamilton, Russell, Leclerc, Gasly e Sainz 8°. Max Verstappen vince un’altra gara ribadendo di essere il numero 1 in assoluto, mentre per la Ferrari è notte fonda per l’ennesima volta. Il prossimo gran prix si correrà la settimana prossima a Barcellona.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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coccobellos-blog · 1 year
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.... il coraggio di scombinare tutto prima di ricostruirlo meglio!!!
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kritere · 2 years
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A Bologna fa tutto la Cremonese: segna Okereke ma l’autogol di Chiriches rovina tutto
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