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#scombina
maledettadaunangelo · 4 months
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Ma lui scombina tutti i miei piani. Le mie regole. Le mie geometrie. Sovverte la mia natura quadrata. Lui mi rende un cerchio. A volte un groviglio di linee scomposte. Senza un inizio né una fine.
Roberto Emanuelli, Ora amati
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fiorenellanotte · 4 months
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Ma lui scombina tutti i miei piani. Le mie regole. Le mie geometrie. Sovverte la mia natura quadrata. Lui mi rende un cerchio. A volte un groviglio di linee scomposte. Senza un inizio né una fine.
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Per tanto tempo ho tenuto il mio cuore al riparo dai sentimenti e dalla paura di affezionarmi di nuovo a qualcuno. Ho sempre negato a chiunque di avvicinarsi a me, non perché avrei potuto scottare ma perché avrebbe sentito solo il freddo. Di quello che brucia, che ustiona, quel gelo che si insinua nelle ossa e non ti fa più muovere.
Ho negato sorrisi, abbracci spontanei, parole dolci, ho negato quanto più di caro a me avessi: la mia essenza vera.
Ma quando le paure sono insormontabili al punto da non credere più a nulla, arriva quel vento di primavera che scioglie lo strato di ghiaccio più duro. Quel vento caldo, accogliente ma non impetuoso, che ti scombina i capelli e ti fa alzare il naso al cielo per assaporare ogni odore di fiore in schiusura, ogni rondine che dopo un lungo viaggio ritorna a casa, ogni raggio un po’ più luminoso.
Ciò che mi sta accadendo, dopo tanto tempo, lo definirei così. Una primavera che finalmente si affaccia dopo anni e anni di inverno artico. Le vene pulsano di più, il sangue torna a circolare e il cuore, sotto lo strato diamantato di freddo e buio, inizia ad avere qualche crepa. Qualche spiraglio di luce si insinua e lo illumina, lo riscalda.
Non ero pronta a questo, mi ero preparata per affrontare un momento del genere, ma anche la più razionale e tempestiva persona di questo mondo non può controllare la primavera. E sapete bene cosa io intenda per primavera.
Le paure sono sempre lì, nascoste negli angoli degli occhi che per tanto tempo sono stati spenti e delusi. Ma la bocca, le mani, le gambe, ogni piccola parte del mio corpo trema al pensiero di quel vento delicato che si è insinuato nella mia vita, piano piano e senza pretese.
Un giorno mi dissi ‘non aprire il tuo cuore fin quando non troverai qualcuno disposto a raccogliere quei pezzi ancora traballanti e sistemarli con cura al loro posto’.
Mi sono presa cura di me, ho ricucito tutto con del fil di ferro, ma ora quel vento caldo sta districando anche quelle cuciture che al mio cuore non facevano altro che male. Perché è questo ciò di cui si tratta, mi sono inferta più dolore per poter superarne altro. Non ho cosparso le ferite con unguenti delicati, ma le ho unite con violenza, con la rabbia di chi si sarebbe ripromesso di non permettere a nessuno più di giocare con qualcosa di così unico e prezioso.
E allora l’ho riconosciuto nel verde dei prati e degli alberi che vivono nei suoi occhi, nella roccia e nelle insenature che adornano la sua schiena, nel sole di mezzogiorno delle sue mani che con dolce violenza mi accarezzano il corpo, nel rumore del mare della sua voce e nella quiete di inizio Giugno del suo modo di parlarmi.
Io non so se questo inverno sia davvero passato, ma so per certo che la primavera è qui.
Dentro di me.
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custonaciweb · 19 days
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Scegliere di visitare Trapani e fare tappa tra i vicoli del centro storico è un'esperienza che tutti dovrebbero fare per comprendere appieno l'essenza di questa terra. Camminando tra cortili, scale, botteghe, palazzi, chiese, incontri l'anima più intima e vera di Trapani. I profumi inebrianti che fuoriescono dalle cucine, la brezza del mare che circonda le case, il sale, il vento quasi perenne che scombina i capelli, il canto dei gabbiani, il chiacchiericcio delle signore affacciate ai balconi, i tramonti che incendiano il mare. Qui tutto parla al cuore di coloro che sanno ascoltare.
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skills sviluppate: stai sistemando il CV aggiungendo una cosa per andare a stamparli, Word a caso scombina tutto e non te lo fa sistemare facendolo rimanere storto, inizi a prendere a pugni il mouse pad e neanche ti rendi conto che stai pestando con il lato della mano e che hai la nocca del mignolo rossa.
altra skill sviluppata: ho solo voglia di dormire, mi sento stanca e ho la mente in autodistruzione per cui non riesco a fare nulla che non sia stendermi a letto e dormire perché non ho più forze per fare nulla.
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saggiosguardo · 7 months
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Come impostare Mail di macOS per rimuovere le anteprime degli allegati permanentemente
Ogni tanto Apple introduce dei cambiamenti nei suoi software che invece di migliorare l’esperienza d’uso la peggiorano. Secondo me questo è il caso dell’anteprima dei documenti allegati in Mail, una cosa davvero fastidiosa che non apporta alcun vantaggio concreto. Anzi, scombina sempre la struttura di una email, specie quando ha più allegati. Che poi, a volte l’anteprima la fa e a volte no,…
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queerographies · 8 months
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[Always be my baby][Naike Ror]
Clicca qui per acquistare il libro Titolo: Always be my babyScritto da: Naike RorEdito da: Always PublishingAnno: 2023Pagine: 360ISBN: 9791255170457 Se c’è una cosa che Joon Seok Parker sa da sempre è che non potrà mai contrastare la variabile che scombina il primo giorno di ogni percorso lui intraprenda. Lo ha imparato a sue spese quando, il primo giorno di scuola materna, si è trovato a…
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omarfor-orchestra · 11 months
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Io ferzan che tracolla per lui e scombina tutti i piani originali lo capisco
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tempi-dispari · 1 year
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Wicked Asylum: una band in costante crescita
Le Wicked Asylum confermano l’ottimo risultato dei singoli che hanno anticipato l’uscita del loro ultimo lavoro. Un passo in avanti in tutto e per tutta la band. Il suono, a livello generale, si è incupito e appesantito. Sono molteplici e più strutturati i cambi all’interno delle composizioni. Fa capolino qua e là anche una leggera vena ‘epica’ intesa come maestosità.
Maturazione quindi, sia dal punto di vista compositivo sia strumentale. La padronanza degli strumenti è aumentata e questo permette di poter ‘giocare’ molto di più e molto meglio con note e tempi. Non ci sono. Come erano assenti anche nei lavori precedenti, ostentazioni. La band suona e lo fa al meglio, per sé stessa, per poter ben esprimere il proprio messaggio. Il disco apre con Kintsugi, già recensita. Prosegue Crystallised. Questa è il primo vero distacco del cordone ombelicale con il primo disco.
Si voglia per le metriche del cantato, più particolari, ricercate, non canoniche. O per la sezione strumentale. È un continuo cambio di tempi, intenzioni, atmosfere. La band si spinge oltre il prog per impatto arrivare a lambire il djent in taluni frangenti. Questo anche grazie ai suoni granitici. Blastbit alternato a parti cadenzate danno un’ottima dinamica complessiva. Il resto degli strumenti si adegua alla perfezione.
Entrando maggiormente nel dettaglio si può notare anche una sfumatura horro rock. Segue Lacerate. L’oscurità non si placa. Anzi. I ritmi si fanno meno serrati e per questo più monolitici. La voce torna ad essere più melodica. Ottimo il break centrale che rallenta per dare spazio ad un frangente narrato. Le barricate sonore si rialzano subito dopo.
Ancora un cambio verso i ¾, prima del solo. Ottimo stacco di basso distorto che conduce all’intervento solista. Base minimale. Il tono si rialza per condurre la corazzata fino al finale. Una nota alla batteria sempre diversa, dinamica mia scontata. Ancora prog modello Nevermore per Mistress of Dead. Mid tempo iniziale serrato che apre ad un cambio aperto.
Nuova evoluzione prima del ritornello con un passaggio epic. È ancora la sezione ritmica a fare una grande differenza. Inarrestabile. Un pugno in pieno volto che stordisce e sorprende. Il tutto senza fretta. O, meglio, alternando passaggi velocissimi a momenti cadenzati se non addirittura lenti. Il tutto in salsa heavy. La pesantezza non viene mai meno.
Anche quando pare di poter respirare, è solo un’illusione. Il disco incalza, sempre. Ben strutturato l’intervento solista. Veloce quanto basta per tenere alto il ritmo ma non troppo da risultare fuori posto. Il finale è una corsa a rotta di collo inseguiti da una mandria branco di leoni inferociti. Si prosegue con Weaker than thee. Qui ci si imbatte in dissonanze e tempi dispari.
La velocità non è elevata, il che dà la possibilità agli strumenti di costruire architetture tetre, cupe, disperate, pesanti. I cambi sono molteplici sia a livello ritmico sia armonico il che lancia la canzone in un ambito techno thrash. Per quanto riguarda le atmosfere horror e malate il primo riferimento che viene in mente è il King Diamond più ispirato. Non certo per lo stile di cantato per le atmosfere.
Ottimo break a ¾, quasi hardrockeggiante ad introdurre il solo di chitarra. Anche in questo caso centellinato, perfettamente studiato. Un’improvvisa impennata scombina tutte le carte in tavola conducendo alla chiusura. Heart in two dà un altro spaccato dello stile della band. È il basso a dettare legge, anche se non in primissimo piano. Lo fa distinguendosi dalla linea ritmica generale.
L’andamento è sempre molto cupo, compresso. Ritmi spezzati si alternano a sfuriate monolitiche. Un brano diretto pur se non scevro di cambi. Come lo stop a poco più di metà con l’inserimento di un carillon. Spaventoso e come effetto e come risultato. Il rientro è su coordinate melodiche tutt’altro che standard. Così come il solo, disturbante. Ciò che conta per la band sono le sensazioni.
E sanno come farle emergere. Si prosegue con Wachizashi che funge da intro per la successiva Drown. Ci si addentra in un budello oscuro attorniato di magia. L’immagine che sale alla mente è quella di una dama ottocentesca che scende nelle segrete di un antico palazzo. Una scala a chiocciola abbastanza larga ma scivolosa. Nessuna finestra. Solo una torcia nelle mani. Le preti sono umide di muschio.
Improvvisamente davanti si mostra una porta. Da dietro rumori che paiono urla. La tensione sale. Il brano torna all’intro percussivo. Lentamente la dama apre lo stipite. Mette dentro la testa. Una fioca luce illumina vecchi tomi e lambicchi. In un angolo uno scheletro appoggiato ad un tavolo. Sopra una lettera di addio. Per sapere come finisce si deve arrivare alla seguente Walk away. La dama scappa impaurita.
Impaurita perché sa che quelle ossa erano sangue del suo sangue e l’inquietudine che le scorre dentro viene da lontano. Il ritmo inarrestabile del brano perfettamente si adatta all’immagine di una fuga. Senza voltarsi. Fino al riemergere all’aria aperta ma sempre con il cuore in gola. Allo stesso modo la canzone non si ferma.
Non si bloccano le corse, i cambi e le sferzate sul viso dei rami del sentiero intrapreso per allontanarsi. Questo viene sottolineato dal solo che non fugge su note velocissime. Più che lodevole la ripresa alla fine dell’intervento solista. Ritmo cadenzato, muro di suono con uno spiraglio di melodia. Il finale è al fulmicotone. Madness Returns riapre la strada alla corazzata Wicked Asylum.
La cupezza di riveste di pesantezza. Ritmo sostenuto ma non troppo. Voce melodica e narrante. Anche in questo frangente ricchi e molteplici sono i cambi. Sia a livello strumentale sia vocale. Nessun riferimento immediato, diretto. Si alternano passaggi in chiaroscuro sospesi tra morse cadenzate a leggere aperture. Presente un notevole inserimento anche qui prima del solo.
Mutamento radicale anche durante l’intervento solista. La velocità della batteria si impenna. Arriva a dominare una doppia cassa in sedicesimi davvero ottima. Arriviamo così alla penultima traccia, Song of Nothing. Il brano inizia lento per poi esplodere su ritmiche serratissime. Numerosi i cambi di tempi e di atmosfere, anche se a vincere è sempre l’oscurità.
Davvero ottimo il contrasto creato tra base strumentale pesantissima e voce melodica. Lode al solo che richiama uno stile thrash di metà anni ’80. Non tanto per la velocità di esecuzione quanto per il gusto e le scale scelte. Chiude il lavoro Remember you. Quasi un urlo di liberazione. La fine di un viaggio in meandri oscuri del proprio animo. Il ritmo è andante per la maggior parte del brano con un wall of sound notevole. La voce vola sui muri creati dagli strumenti. Perfettamente strutturato il break centrale che segna un piccolo cambio di passo. Davvero notevole il lavoro della batteria dopo il solo. Ancora una volta variegato e non scontato.
Concludendo. Un disco notevole quello delle Wicked Asylum. Un lavoro che mostra una band in crescita, perfettamente amalgamata e compatta. Soprattutto un gruppo che sperimenta e non ha paura di osare saggiando i propri limiti e oltrepassandoli. Questo loro ultimo lavoro è particolarmente sentito dalla band, come hanno dichiarato in una intervista. E questo sentimento arriva all’ascoltatore. Musicalmente si tratta di un vero viaggio sonoro caratterizzato da lotte interiori con i propri demoni. Un cd consigliato a tutti coloro i quali cercano una evoluzione nella musica e a tutti quelli che amano i bei dischi.
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ditroppo · 2 years
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scombina la calma
che riavvolgo con calma
nel nostro dramma
serve calma
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“M’arrevuot ‘o core, ma che vuol dire?”
“Signurì e come ve lo spiego? Di dove siete?”
“Siamo di Vercelli, Piemonte”
“Eh, è complicato. Comunque m’arrevuot ‘o core vuol dire che uno non ci capisce più niente. È arrevotato, capovolto, sotto sopra, completamente perso dell’altra persona. Cioè quando una arriva e ti scombina la vita. Te la cambia e ti cambia pure il respiro”
“Ma lei è un poeta”
“No, sono napoletano e qua di amore sappiamo parlare. Qua l’amore lo sappiamo fare”
Via dei Tribunali, Napoli, 13 febbraio.
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valeria-manzella · 2 years
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..E di fronte a Dio, che scombina i piani e chiede di fidarsi, Giuseppe risponde sì..Il coraggio di Giuseppe è eroico e si realizza nel silenzio..il suo coraggio è fidarsi, si fida, accoglie, è disponibile, non domanda ulteriori garanzie..Fratelli, sorelle, che cosa dice Giuseppe oggi a noi?..Noi pure abbiamo i nostri sogni, e forse a Natale ci pensiamo di più, ne parliamo insieme..Magari rimpiangiamo alcuni sogni infranti e vediamo che le migliori attese devono spesso confrontarsi con situazioni inattese, sconcertanti..(Papa Francesco)..
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sainztander · 2 years
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Nic, quindi pare che abbiano chiesto persino a Horner di succedere a Binotto ahahahah e nel frattempo tutto il CDA della Juve si è dimesso (perché chiaramente si sono indebitati fino al collo per permettersi di pagare Cristiano Ronaldo anni fa, e finanziare so io cosa faceva a Torino a porte chiuse).
Quando si capirà che gli Agnelli-Elkann sono davvero una famiglia disastrata che sta a sua volta rovinando le sue proprietà sarà sempre troppo tardi.
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Me l'immagino così.
Da una parte divertimento e goliardia per il possibile declino di quella famiglia di disgraziati. Dall'altra 😁 eh. EH.
C'è da dire però che tutto il totonomi che continua a circolare tra i vari giornalai sta diventando così ridicolo da tranquillizzarmi e farmi convincere ancora di più del fatto che fossero tutte bufale (tra Brawn che ha annunciato il ritiro dopo manco 5 minuti dalla notizia, Vasseur che tra un paio d'anni verrà cacciato dall'Audi, e mo HORNER????? DNDJSJSKKS DAI. DAI)
Ma sto colpo di scena alla Occhi del cuore/Medical Division/Giovane Ratzinger???? Mi scombina tutto. Sti scherzi tra cugini <3
E se hanno aspettato la pausa della Serie A per questa decisione....... coincidenza il mondiale di F1 è appena finito....... mh.
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biagiodiggi · 2 years
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Chi sei tu …Che ti impadronisci della mia mente provocandomi forti emozioni?
Dimmi chi è che scombina la mia mente e attraversa i miei pensieri, sconvolgendoli e accarezzando il cuore..chi è che… mi fa vibrare l’anima?
Biagio D.G. & Anna Melidoro
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t4merici · 6 years
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Volevo mettere Cinema Italiano tra gli esami affini e integrativi ma mi piace di più la professoressa e il corso del canale A-L, il programma del canale M-Z (il mio) non mi convince più di tanto.
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omarfor-orchestra · 2 years
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Ma quindi va a Poggioreale Mimmo
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