Tumgik
#zampine
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/) /) ( • ༝•) Saving the universe with their little molang paws
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harshugs · 2 years
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fa la nanna al caldo🥺😴
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ninfettin · 1 year
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avere una gazza domestica è proprio come ve lo potete immaginare. ruba orecchini e auricolari, mangia i fichi dall'albero, vuole entrare in casa, bullizza il gatto. però quando ti vede ti vola/corre incontro, si fa coccolare il becco e le zampine, ti dà un sacco di bacini e tutte le sere va nella sua gabbietta da sola perché li si sente al sicuro
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mermaidemilystuff · 1 year
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Non mangio praticamente mai carne a casa, sta sera ne ho un po' e il mio gatto sta sul bracciolo del divano appoggiando tutti i suoi 8kg con le zampine davanti sul mio ginocchio così
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poesiablog60 · 1 year
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Chi ha fatto il mondo?
Chi ha fatto il cigno e l'orso bruno?
Chi ha fatto la cavalletta?
Questa cavalletta, intendo, quella che è saltata fuori
dall'erba,
che sta mangiandomi lo zucchero in mano,
che muove le mandibole avanti e indietro invece che in su e in giù
e si guarda attorno con i suoi occhi enormi e complicati.
Ora solleva le zampine chiare e si pulisce il muso, con cura.
Ora apre le ali di scatto e vola via.
Non so esattamente che cosa sia una preghiera;
so prestare attenzione, so cadere nell'erba,
inginocchiarmi nell'erba,
so starmene beatamente in ozio, so andare a zonzo nei prati,
è quel che oggi ho fatto tutto il giorno.
Dimmi, che altro avrei dovuto fare?
Non è vero che tutto muore prima o poi, fin troppo presto?
Dimmi, che cosa pensi di fare
della tua unica vita, selvaggia e preziosa?
Mary Oliver
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t-annhauser · 2 months
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Pioggia
Ha piovuto finalmente, abbiamo avuto la nostra razione di acqua mensile, adesso aspettiamo l'episodio di agosto e nel frattempo mettiamo in atto tutte le procedure di resilienza, quest'acqua ci dovrà bastare per altre quattro settimane. Dai tuareg abbiamo appreso l'imperturbabilità, dalle lucertole spinose del Sahara il trucco di sollevare alternativamente le zampine sulla sabbia rovente, dalle rane psicotrope del Mojave lo stratagemma di succhiare la condensa dei cactus senza rimanere attaccati con la lingua, insomma, natura magistra vitae. Per sopravvivere alla natura bisogna farsi natura, un esatto processo di mimesi è il solo che può garantirci la salvezza, come Achille a Sciro travestito da donna noi ci facciamo zolle riarse e piante grasse, guai a incrociare lo sguardo di Medusa, guai a sfidare vis-à-vis il sole rovente, si rischia la fine di Icaro, o di Prometeo, che rubato il fuoco agli dei ha dovuto pagar dazio e patire l'eterno tormento. Resto comunque dell'opinione che Icaro con una buona protezione solare ed evitando di uscire nelle ore più calde sarebbe potuto scampare al disastro.
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gregor-samsung · 1 year
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“ – Buon giorno Don Matteo – Buon giorno Don Emilio. Lo speziale aveva una faccia compunta fuori dell'ordinario e salutava con un ossequio malinconico. Don Matteo si accorse della mestizia che velava il volto del suo interlocutore e gli chiese con un bel garbo paterno: – Non state bene Don Emilio: o vi capita qualche guaio? – Don Matteo, – fece l'altro con una punta di ansia nella sua preghiera, – vorrei chiedervi un grande favore, voi mi dovete aiutare a togliermi un peso dalla coscienza. La parola coscienza lo richiamò alle sue attribuzioni sacerdotali ed il prete atteggiò il volto a seria e compunta concentrazione. – Ditemi figliolo. Don Emilio sospirò: – Ho offeso la santa memoria di mio padre; oggi ricorre il quindicesimo anniversario della sua morte... Don Matteo ebbe un mesto moto della testa: sospirò pieno di ricordi pietosi, della coscienza amara dell'irreparabile fuga del tempo e disse: – 16 luglio 1834: che galantuomo! L'altro corresse: – 1844, Don Matteo, 14 luglio, oggi ne abbiamo quattordici. Don Matteo fece: Già già, ho sbagliato il conto di dieci anni; che testa –; e rise. Poi pensò che il riso fosse fuori posto e si confuse, fece alcuni disordinati movimenti col capo e le braccia, si picchiò la fronte per dire che lui era un po' stordito, poi si calmò e gli riuscí di dire un «dunque» che, gentile nell'intenzione, gli venne fuori piuttosto duro e perentorio.
– Dunque Don Matteo, ho dimenticato, la santa memoria di mio padre mi perdoni, ho dimenticato di fargli dire la messa funebre per oggi, anniversario della sua morte. Don Matteo ebbe un moto di dispetto: – Perbacco è vero. Era una messa che fruttava un ducato e l'aveva sempre detta lui; ricordò che era senza un soldo e il rimprovero gli uscí fluente e sincero dalla bocca: – Ma come avete fatto a dimenticare, come avete fatto! Il padre, il padre che soffre in purgatorio, e voi lo dimenticate, le fiamme lo bruciano, e voi dimenticate, la sua bocca ha sete e voi dimenticate... – Moveva le braccia ora, con moto largo ondoso o puntava nel «voi» oratorio un dito carico di minaccia su Don Emilio Malori, speziale, che, chinato il capo scoperto, e le mani ferme sul cilindro che teneva fisso sul petto, guardava una delle tasche di Don Matteo da cui uscivano le zampine irrigidite di un pollo. Lo speziale insinuò umilmente: – Potreste dirla ora la messa Don Matteo. – Ma voi volete farmi commettere peccato mortale; io ho già celebrato. L'altro protestò con visibile indignazione: – Dio me ne guardi Don Matteo, Dio me ne guardi. Poi suggerí sornione: – Ma si potrebbe rimediare: uno due requiem potrebbero giovare lo stesso, specie se detti subito, nella stessa giornata... Don Matteo ebbe un moto interno di giubilo ma riuscí a frenarsi. Scandí pensieroso: – Subito, subito, ma come si fa? e chi accompagna nel coro? Perché voi li volete cantati i requiem; semplici, detti in luogo della messa non rimediano a nulla; cantati ci vogliono. L'altro aggiunse con ipocrita disappunto, sempre senza alzare gli occhi: – Ho capito non volete aiutarmi, non volete dirli, mi rivolgerò a Don Carluccio: buon giorno, e grazie lo stesso, Don Matteo Fece per allontanarsi. Ma Don Matteo non reggeva a lungo nei suoi atteggiamenti cauti; ebbe uno scatto e l'afferrò per il bavero: – Un momento, che furia, vediamo. – No, no, – fece l'altro resistendo mortificatissimo, – mi aspettavo altro da voi: mi ero rivolto a voi con piena fiducia e invece... – Cercò di sfuggire alla stretta. Don Matteo incominciò ad arrabbiarsi – Ma Don Emilio, io non ho detto di no, allora voi non volete capirmi: sono pronto, pronto, prontissimo, come diavolo ve lo devo dire. Don Emilio si arrese: – Be', allora andiamo; qui vicino nella chiesetta di San Giuseppe. “
Francesco Jovine, Signora Ava, Einaudi, 1958; pp. 30-32.
[1ª edizione originale: 1942]
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casual-nonbinary · 2 years
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seconda mattina di seguito che mi sveglio alle cinque e mezza con toma che mi da i bacini e mette le sue zampine sul mio viso. stamattina proprio lick lick miao miao ti abbraccio.
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jazzluca · 1 year
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MEGATRON  TM2 ( Leader ) Legacy EVOLUTION *Beast Wars*
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E' stata decisamente una gradevole sorpresa trovarsi in Legacy, ad un anno esatto dopo l'uscita del MEGATRON Beast Wars per Kingdom, pure la sua incarnazione TRANSMETAL 2, anche se magari sarebbe stato più filologico andare per gradi e presentare prima il Transmetal, MA non è così assicurato che lo presentino presto, mentre il Meggie della terza stagione dei Biocombat meritava un'incarnazione moderna al più presto per svariati motivi.
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Che per quanto effimera nei cartoni, apparso così solo negli ultimissimi episodi della serie ( e in maniera modificata in quelli iniziali di Beast Machine ), questa incarnazione andava obbligatoriamente spinta e celebrata, per via della maestosità dell'alt mode, ovvero un cavolo di DRAGO ALATO CYBORG rosso fuoco, talmente epica da aver ispirato il successivo Megatron di Car Robots / RiD 2000 e lo Scourge / Flame Convoy di Cybertron. 
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( E a proposito del Beast Machine, a sto punto ci starebbe pure un remold con le ali che diventano un mantello e tutto il modulo aggiuntivo con i cavi e le braccia in più, magari un Commander e... ok ok, la smetto :D )
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La bestia è semplicemente maestosa, come già lo era la sua originaria rappresentazione, ma qui c'è la marcia in più di un giocattolo privo delle gimmick a molla belle per l'epoca ma che appesantivano e limitavano il modellino, con una sul collo, una sulle ali e la coda come un pezzo unico in gomma... beh, ora invece abbiamo le ali che aprono appieno e collo e coda snodatissimi con 3 moduli intermedi ciascuno che permettono un'ottima flessibilità, sia nel piegarsi che nel ruotare!
Belle snodate ovviamentele zampe posteriori, ma pure eccezzionali quelle piccole anteriori, su spalle, gomiti e pure polsi!! Ovviamente anche le ali sbattono e si dispiegano, ma un'ultima perla sono pure gli artigli su queste che si possono piegare un po'! ^^
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L'unico difetto estetico del drago originale era la testa del robot che si vedeva alla base della coda, mentre qui il problema non sussite. Il rosso strabordante è mitigato dall'oro, presente sempre come nel BW sotto coda e collo,  ma qui con ulteriori aggiunte come nei denti, corni e arigli della bestia, così come in dissolvenza sul torso.
Ed unici "difetti" di questo modello sono la coda magari troppo corta ( uno o due moduli in più non avrebbero guastato, ma ok, visto l'abbondanza complessiva mi accontento ^^ ), le unghie delle zampine anteriori dorate e non nere, e la scintilla sul petto sinistro senza il simbolo di fazione Predacon scolpito, e, beh, l'assenza delle ruote e turbine nascoste nelle gambe come nell'originale, gimmick abbastanza superflua ed, in quanto mai vista nel cartone, di cui non si sente la mancanza manco qui. ^^
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Chiudiamo col fatto che in quanto imponenza supera tranquillamente la sua precedente incarnazione T-Rex di Kingdom, e che come accessorio ha una fiammata in plastica rossa trasparente da mettere nel foro sulla bocca ( ed a proposito, le ali poi non sono in plastica trasparente come nel BW, ma in plastica morbida opaca, quasi un ponte con le ali del personaggio tv che erano metallizzate ).
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La TRASFORMAZIONE è un po' più semplificata di quella del BW originale, dato che hanno scremato alcuni passaggi ostici e davvero tortuosi del giocattolo del 1998, e quindi abbiamo "solamente" tutto il pannello del torso che si abbassa, permettendo alle zampe posteriori di stringeri sulle anche, mentre si abbassa pure il rivelato torso del robot, per permettere alle zampine anteriori di nascondervisi dentro, con gli artigli che spuntano ai lati del petto. Prima di richiudere il petto, bisogna però abbassare verso sinistra il collo del drago, in modo quindi da dispiegare il braccio destro nascosto nel torso. Infine, la testa con appresso risale la schiena e prende posto sul torso.
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Innanzitutto il ROBOT risultante, almeno questo, è alto quasi una testa in più del suo omonimo T-rex di Kingdom, e meno male, che, sì, a guardar le scale ufficiali doveva essere ben più alto ( almeno due teste direi ), ma vabbè, meglio così che niente o peggio ancora il contrario! ^^'
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Se nel giocattolo originale i dettagli asimmetrici da TM2 erano davvero parecchi, qui sono limitati ( a parte l'ovvietà dal braccio sinistro al destro ) alle sole gambe e piedi, con appunto dettagli diversi l'una dall'altra, ma questo perchè effettivamente questo giocattolo è accurato a come appariva il modello nel cartone originale del 1998, sopratutto poi nel design del petto, bello ampio e definito con i dettagli degli artigli ai lati che abbiamo visto essere le effettive zampine anteriori del drago ( ecco perchè gli artigli non sono neri ma dorati... ), laddove nell'originale questa finezza era vagamente accennata nel solo lato sinistro, senza contare che il petto era invaso dalla bolla della spark senza poter definire meglio il resto del busto.
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Il robot poi a colpo d'occhio vince, in quanto davvero antropomorfo e longilineo, al confronto del tozzo e un po' troppo incasinato originale, dalle gambe corte e col braccio sinistro che tocca terra, il summenzionato torso poco definito, la testa troppo grande ed il braccio destro smilzo rispetto all'altro. Ok, non è che voglio denigrare il giocattolo originale, figlio dei suoi tempi, ma diamo atto alla sua versione moderna che è davvero resa bene, questo sì! ^^'
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Sempre per il discorso della show accuracy, abbiamo tocchi di viola sparsi che un po' bilanciano il rosso principale, insieme alle parti in oro come negli artigli dei piedi e quelli ora ornativi sul petto, ma anche fauci e corna della testa del drago e nel casco del robot. Scomparso del tutto il nero, che era anche nei dettagli degli artigli delle gambe, che a guardar bene sono pure rovesciati fra gamba destra e sinistra ( uniche parti asimmetriche a parte le braccia, come summenzionato ), questo perchè effettivamente così apparivano anche nel cartone, nella disposizione che poi era quella delle zampe del drago, che ruotavano nella trasformazione.
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Per farla breve, c'è solo un artiglio centrale sotto il ginocchio sinistro colorato di oro, ma ripeto, le parti viola in dissolvenza sparse sono niente male, così come è presente la calotta in plastica trasparente sopra la testa, e direi che questa è l'unica parte discutibile del giocattolo, con una faccia digrignante come nel giocattolo G1 ma che si allontana dalla faccia più paciosa del Megatron BW, anche nella sua incarnazione TM2.
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Inoltre, magari fa un po' storcere il naso come tutto il pannello del torso del drago sia dietro la schiena, alla faccia dell'elaborata trasformazione del BW originale con lo stomaco che diventava uno scudo nel braccio destro, ma almeno è coperto dalla coda del drago che pende dalla testa, e pure le ali aiutano a coprire quell'avanzo di alt mode.
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Infine, unico neo davvero è l'articolazione del polso destro che non ruota perchè si ripiega verso il basso per la trasformazione: davvero un piccolo peccato in mezzo a cotanta perfezione e posabilità elargita a piene mani per il drago, ma vabbè dai, complessivamente questo Megatron è davvero un ottimo giocattolo, perfettamente evocativo dell'originale, che ne migliora l'aspetto ed avvicinandolo a quello del cartone. Per una volta il prezzo pieno da Leader se lo merita tutto, vista la qualità complessiva, quindi lo consiglio caldamente a tutti i fan del personaggio, di Beast Wars e sopratutto a chi manca il giocattolo originale.
Link alla bio ufficiale:   https://legacy.transformers.com/code/SMBxEd7o
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wwweirdworld · 2 years
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così piccini eravamo,
quando ci siamo incontrati
avevi zampine minuscole
e gli occhi stropicciati
due orecchie grandi come un'oliva,
il pelo più bianco delle neve di mattina.
sei nato in primavera, con il volo
delle rondini e dei corvi
ma non hai imparato a camminare
finché non è arrivata l'estate,
con i suoi climi torridi.
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ti ho amato dal principio,
e mai tramonterà
questo affetto che ho per te,
che immortalato nelle foto resterà.
ti ho visto crescere ogni giorno,
e diventare forte,
lasciare passo dopo passo
nel bosco le tue impronte.
ora un po' vecchiotto sei,
hai problemi alla vista
ma nonostante anche la tua sordità,
sei la gioia dei giorni miei 🐶
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harshugs · 1 year
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ammasso di zampine e sonnifero
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umi-no-onnanoko · 6 months
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Questo boop e una droga 😂
Ahahahah vero faccina grigia, sei sei stato boopato (esiste come parola?) da me chiedo venia, ma adoro queste zampine
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scontomio · 1 year
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Fine e inizio.
Moon ha deciso di abbandonare il club delle Zanne Incazzate, si era rotta il cazzo della loro fissa per la supremazia lupacchiosa.
Dopo la sfuriata di Stella il giorno prima, Moon ha capito di non essere incline alle loro vedute, ma anzi, vorrebbe arrivare a creare un rapporto pacifico tra umani e lupacchiotti.
Per questo si è avvicinata al club dei lupi hippie di cui non ricordo il nome, e che per comodità chiameremo club delle Zampine Coccoline.
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donnadilatta · 1 year
Quote
Un ragno penzola dal paralume. Oscilla verso di me, accarezzandomi la faccia e atterrando sulla testata del letto. Danzando mette ogni filo al suo posto e torna indietro. Ancoraeancoraeancora. Fa scorrere il filo tra le zampine, con le zampe che tagliano la luce come coltelli nero. La sua ragnatela cresce, un filo dopo l'altro. E ogni filo è la strada per il successivo. Prima allinea i fili verticali, poi li collega con quelli orizzontali. Più seta, più tensione, più spazio per muoversi. Così tesse il mondo che ha dentro di sé.
Laurie Halse Anderson, Wintergirls
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lamilanomagazine · 2 years
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Bologna, i Carabinieri salvano un gatto in strada: si cerca il proprietario
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Bologna, i Carabinieri salvano un gatto in strada: si cerca il proprietario. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna, durante un servizio di controllo del territorio in via Francesco Nullo, hanno notato un gatto riverso a terra, immobile, sul marciapiedi al lato della carreggiata. I militari lo hanno soccorso, rendendosi conto che, molto probabilmente, era stato investito poco prima. I Carabinieri, dopo aver caricato il felino sull'autoradio, lo hanno condotto con tutte le attenzioni del caso presso "Il Rifugio del cane e del gatto", il canile – gattile intercomunale del Comune di Bologna e di Castel Maggiore (BO), con sede a Trebbo di Reno. Visitato dal personale veterinario, il felino appare in buona salute, nonostante la frattura del bacino che sarà operata quanto prima. Il gatto è un maschio, non è randagio, ha un collarino in tela di colore azzurro, con raffigurate delle zampine: i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna e il personale del gattile sono alla ricerca del suo proprietario.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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