Tumgik
sopravvivereblog · 2 years
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Ogni mattino aprivo gli occhi e il macigno sul petto si risvegliava con me.
Dormire era l'unica cosa che spegneva tutto per qualche ora, non avrei voluto uscire dal mio letto per nessuna ragione al mondo.
Purtroppo e per fortuna il mio orgoglio mi ha tirato fuori dalle coperte l'80% dei giorni e mi ha spinta a finire gli studi. Non potevo buttarmi giù così spudoratamente, le altre persone non dovevano sospettare nulla.
Così mi alzavo, bevevo un bicchiere di tisana drenante senza zucchero e mangiavo un biscotto alla frutta. Totale 36 kcal
Preparavo in un tapperware la merenda, solitamente 1/4 di finocchio e qualche ravanello, raramente un pacchetto di pavesini che contiene 99kcal... Ne toglievo sempre uno così erano 90 e si calcolavano meglio.
Ogni mattina mi pesavo e misuravo con un metro da sarta il mio girovita, le braccia e le cosce annotando tutto sul mio taccuino viola.
Mi vestivo con le prime cose che trovavo, una tuta, una maglia enorme e una felpa con il cappuccio più grande che trovavo e dove mi nascondevo la maggior parte del tempo.
Pronta per uscire e con la gioia di vivere di un sasso, mettevo gli auricolari e mi incamminavo verso la fermata del bus.
Ogni giorno era sempre più pesante
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sopravvivereblog · 2 years
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“E a un certo punto l'innamoramento di lei è pure innamoramento di sé, di sé innamorato di lei, è innamoramento di quel che potrebbero essere loro due insieme, e non sono.”
— Calvino, Il cavaliere inesistente (via ilfascinodelvago)
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sopravvivereblog · 2 years
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Le persone che si entusiasmano per le stelle, la luna, i tramonti e i discorsi sull'universo sono le mie preferite
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sopravvivereblog · 2 years
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Stai inseguendo un sogno
o è un incubo che sta inseguendo te?
Raccontami, ti ascolterò
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sopravvivereblog · 2 years
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Fai male al tuo corpo per distruggere qualcosa che è dentro di te
Parte 3
..Il caos nella mia testa si calmava solo in quel momento.
Ogni volta percepivo il freddo della lametta tra le dita e la osservavo un istante. Il caos dei pensieri trovavano collegamenti a mille esperienze vissute e altre che avrei voluto vivere, continuamente, mi faceva venire un'emicrania paurosa
Ogni volta mi asciugavo le guance e prendevo coraggio.
A volte continuavo a insultarmi in silenzio, fino ad avere un attacco di panico. Ricordo che non riuscivo a respirare, i muscoli del petto si contraevano come a volermi soffocare.
Altre volte restavo come in trance. Seduta a terra a fissare il vuoto, le ultime lacrime scendevano timide e il respiro a singhiozzo, in silenzio.
Il sangue era molto bello, luccicava e aveva un colore così unico.
Stavo lì a guardarli colare, con i pensieri che piano piano si offuscavano allontanandosi.
Il respiro lentamente rallentava,così chiudevo gli occhi e facevo un respiro profondo. Non pensavo più. In quel momento mi sentivo profondamente Presente, i rimorsi del passato erano lontani e l'ansia del futuro diventava leggera.
Mi tranquillizzava e talvolta mi permetteva di avere la mente più lucida per pensare a cosa fare.
Spesso capitava che lo facessi per punirmi, pensavo il peggio di me, non mi sentivo in grado di fare nulla. Non mi sono sentita abbastanza per molto tempo.
Mi facevo davvero schifo come persona. Mi sentivo stupida e sopravvalutata dalle persone che mi dicevano "brava".
E di nuovo mi trovai a mentire. Una felpa nera era la mia migliore amica, anche d'estate.. Era frustrante inventare scuse per le fasciature ai polsi, i cerotti o i lividi sparsi sulle mie gambe...
Ogni giorno sembrava non finire mai.
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sopravvivereblog · 3 years
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C'è un detto arabo che dice..
Vuoi morire?
Vai nell'oceano, e vedrai il tuo corpo lottare per sopravvivere
Tu non vuoi morire.
Tu vuoi uccidere qualcosa che è dentro di te
Io ora non so se dica esattamente così, ma il concetto mi sembra molto chiaro.
Spesso ci troviamo a lottare consapevolmente con demoni interiori o con il nostro Io e arriviamo alla conclusione di voler morire, con annesse tutte le varie giustificazioni.
La nostra testa però "decodifica" le informazioni che le arrivano e reagisce in base a ciò che conosce, l'esperienza passata.
Ogni volta che viviamo un'esperienza sentiamo una emozione e si crea una nuova connessione neurale nel nostro cervello. Perciò quando proveremo nuovamente l'emozione in un futuro ecco che la nostra mente agirà in base alle esperienze che ha collegato ad essa.
Combattiamo contro noi stessi e contro le nostre emozioni, quando dovremmo modificare tutti quei paletti che non ci mostrano la via d'uscita.
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sopravvivereblog · 3 years
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Tumblr media
Volevo anche io vedere le mie ossa, non sentire più il peso del mio corpo, sentirmi leggera come una nuvola, sparire.
Perciò lessi questo libro alcuni anni fa
Ma credo che il reale motivo per cui me lo feci regalare per natale era che volevo sentirmi capita, e il fatto di rispecchiarmi nella protagonista in parte mi ha aiutato.. Ho scoperto le calorie di un muffin al mirtillo!
Avevo bisogno di sentirmi "normale" o quantomeno non essere l'unica.
Ricordo emozioni distorte in un loop che mi risucchiava ogni giorno di più, che mi portava a sentirmi diversa, malata.
Rispecchiarsi in questo libro è stato utile ma non sempre questa tecnica è funzionale.
Spesso finiamo per rispecchiarci in persone e situazioni che non ci aiutano, o meglio che ci portano sempre di più verso atteggiamenti negativi e approcci irrazionali. Come circondarci di compagnie sbagliate, persone critiche o che ti portano ancora piu giù, o abitudini spesso radicate o addirittura inconsce che non ci permettono di raggiungere il risultato sperato.
Ora, il libro racconta la storia di due amiche, di un litigio, affronta temi importanti come il senso di colpa, l'esperienza del divorzio dei genitori.. E termina con un finale che ti fa riflettere molto.
Rispecchiarsi ci fa capire che non siamo sbagliati, ma bisogna prestare attenzione a non lasciarsi trascinare.
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sopravvivereblog · 4 years
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“Grandi menti parlano di idee, menti mediocri parlano di fatti, menti piccole parlano di persone e di quello che fanno.”
— E. Roosevelt.
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sopravvivereblog · 4 years
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Successe così, all'improvviso.
Mi alzai e decisi.
Doveva cambiare tutto.
Dovevo cambiare tutto.
-web
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sopravvivereblog · 4 years
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Pt. 2
Ok, nello scorso post ho detto che è arrivato il momento di scegliere
Io cosa dovevo scegliere?
Tra vivere o morire?
Si, anche.
Terminata la fase di accettazione di ciò che mi stava succedendo, ho pensato come sarebbe stato "spegnere" per un attimo le emozioni. E giuro, l'apatia mi spaventava a morte.
Ormai mi sentivo a pezzi, non avevo forze e ho pensato che non provare assolutamente nulla sarebbe stato meno distruttivo.
Più lo pensavo, più piano piano lo diventavo.
Con il tempo non mi interessava più niente, nulla aveva più effetto su di me.
Fingevo. Fingevo sempre.
Non è stato un bel periodo.
Lentamente mi accorgevo però che quel senso di vuoto perenne e il distacco che creavo da tutto e tutti, erano ancora più pesanti, non sapevo gestirlo e sprofondavo ancora di più.
Prima sentivo emozioni di rabbia, tristezza, ansia, agitazione.
Ora nulla, non mi interessava nulla. Questo mi allontanava dalle persone, anche da chi mi voleva bene. Rispondevo male, impulsivamente e con freddezza.
Quando mi resi conto di questo e della negatività di cui avvolgevo sia la mia vita sia quella degli altri, mi sono detta basta. Dovevo capire cosa stavo vivendo e come poterne uscire.
Con pazienza ho cercato di aprire la mente, avevo voglia di capire più che di risollevarmi. Mi sono chiesta chi fossi, mi sono interrogata sui miei valori e le mie capacità.
Ho capito che il problema non era ciò che mi circondava e soprattutto il problema non ero io nei suoi confronti.
Non ero io ad ESSERE sbagliata.
Non ero io a non ESSERE abbastanza.
Ma ero io a... SENTIRMI sbagliata ed ero io a non SENTIRMI abbastanza.
E quindi cosa mi stava succedendo? 
Semplicemente lo sono diventata.
Esatto, sono diventata esattamente ciò che pensavo di essere
quando in realtà erano sensazioni nei confronti di ciò che mi circondava.
Questo però mi portava ad odiarmi ancora di più.
Il non riuscire ad avere una "vita normale" mi faceva sentire sbagliata, incapace e inutle.Avrei preferito essere trasparente, avrei preferito non essere mai nata.
Dovevo liberarmi da un'ossessione, ci avevo provato con l'idea di "spegnere" le emozioni, ma avevo fallito ed ero tornata al punto di partenza: il caos
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sopravvivereblog · 4 years
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Un piccolo spezzone di me per dirti una cosa molto importante
Sono stata vittima di bullismo dalla mia stessa compagnia di amici. Nella mia innocenza credevo fossero scherzi, ma quando ho capito di cosa si trattava mi è crollato tutto addosso.
Molti mi hanno buttato giu negli anni successivi, ogni cosa dicessi non andava bene, non mi sentivo abbastanza per nessuno, figuriamoci per me stessa, ma soprattutto
non mi sentivo abbastanza per affrontare la vita e ho iniziato a credere a tutto ciò che la mia mente dicesse.
Quella stupida voce, così tranquilla e così spaventosa allo stesso tempo.
Fai schifo
cosa fai ancora qui, non sai fare niente, chiunque è migliore di te
ogni cosa che tocchi si rovina
farai stare male tutte le persone che ti sono intorno
dovresti punirti per quello che sei, dovresti sparire.
Questo mi diceva, e io ci credevo.
Questo te lo dico per farti capire che so molto bene che non sono motivazioni del cazzo, che non è vittimismo, ma è un dolore che ti resta dentro, ti consuma e spiegarlo a chi non ci è passato è quasi impossibile.
E a provocare uno stato d'animo distruttivo e/o pro distruttivo, possono essere innumerevoli esperienze.
Con il tempo inizi poi a capire tante cose, e noti che forse ti stai buttando giù anche un po da sola ma capire davvero qual'è la soluzione non è facile, e sicuramente non lo trovi in un libro. Io sono convinta sia un percorso, e spero di aiutarti a trovare la tua via d'uscita.
Oggi è il 2021 e penso sia arrivato per te il momento di scegliere, metterci un macigno sopra, chiudere la porta e buttare la chiave, bruciare quel capitolo vedila come vuoi, ma ricorda finché non l'avrai chiuso farà sempre male e avrà sempre ripercussioni sulla tua quotidianità, sul tuo futuro, sulle tue relazioni.
Io credevo non ci fosse via d'uscita, credevo che sarei stata sempre così male, sempre così sbagliata, sempre così negativa, sempre così... Me.
Finché ho capito che forse non mi consocevo poi così bene.
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sopravvivereblog · 4 years
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Stalker 1979
ig:devhermes
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