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#Cancro Ovarico
megachirottera · 1 year
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Perché la carenza di latte artificiale è in realtà una buona cosa
Lo scopo di questo articolo è cercare di evidenziare perché una carenza di latte artificiale è effettivamente nell’interesse del popolo americano Source: May 21, 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine (more…) “”
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Bianca Balti in ospedale per un tumore ovarico al terzo stadio
Bianca Balti ha raccontato il suo viaggio in ospedale e l’amara scoperta di un tumore dopo le prime visite.  «Domenica scorsa, mi hanno ricoverata al Pronto soccorso per scoprire che il mio dolore addominale era causato da un tumore ovarico al terzo stadio. È stata una settimana piena di paura, dolore e lacrime, ma soprattutto di amore, speranza, risate e forza», confessa la Balti.  «Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che lo sconfiggerò - scrive ancora -. Per me, per i miei cari (le mie figlie sono in cima alla lista) e per tutti voi che avete bisogno di forza, potete prendere in prestito un po' della mia perché ne ho un sacco. Capita nella vita; finora il cancro mi ha dato la possibilità di trovare la bellezza attraverso gli ostacoli che la vita ti mette davanti». Due anni fa, come Angelina Jolie prima di lei, la Balti si era sottoposta a una doppia mastectomia preventiva dopo aver scoperto di avere la mutazione genetica Brca1, che aumenta esponenzialmente il rischio di contrarre un tumore al seno e/o alle ovaie. «Perché non posso permettermi di ammalarmi io che porto, sola, la responsabilità economica di tutte sulle spalle. Perché vorrei che le mie bambine - aveva scritto all'epoca - trovassero in me la forza di agire se un giorno anche loro venissero diagnosticate. Perché amo troppo la vita per non fare il possibile per preservarla». Bianca Balti ha due figlie: Matilde, con l'ex marito Christian Lucidi, e Mia, con il marito Matthew McRae. Read the full article
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rassegnanotizie · 8 days
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Domenica scorsa, la modella Bianca Balti ha rivelato su Instagram di essere stata diagnosticata con un cancro ovarico al terzo stadio dopo un episodio di dolore al basso ventre, spingendola a recarsi al pronto soccorso. Nella sua comunicazione, ha condiviso che la settimana successiva è stata caratterizzata da sentimenti intensi come paura, dolore e lacrime, ma anche amore, speranza, risate e forza. Nonostante la situazione difficile, Bianca ha mostrato resilienza, affermando: "Ho un lungo viaggio davanti a me, ma so che ce la farò." Ha dedicato il suo impegno alla lotta contro la malattia non solo per se stessa, ma anche per le sue figlie e per tutti coloro che potrebbero aver bisogno di un po' della sua forza. Bianca ha anche discusso del suo percorso medico passato, rivelando che due anni fa aveva scelto di sottoporsi a una doppia mastectomia preventiva, simile a quella di Angelina Jolie, dopo aver scoperto di avere una mutazione genetica BRCA1. Questa condizione aumenta notevolmente il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie. In quel momento, aveva sottolineato l'importanza di proteggere la sua salute, poiché sentiva il peso della responsabilità economica per la sua famiglia. Aveva espresso il desiderio che le sue figlie potessero trovare in lei la forza di affrontare eventuali difficoltà future legate alla salute. Bianca ha concluso il suo messaggio sottolineando che, nonostante il cancro, è riuscita a trovare bellezza nei momenti difficili della vita. Le sue parole trasmettono un messaggio di speranza e determinazione, invitando gli altri a prendere in prestito della forza da lei, poiché ne ha in abbondanza. La modella si presenta quindi come una figura di resilienza, pronta a combattere e, nel contempo, a condividere il suo viaggio con chiunque altro possa trovarsi in una situazione simile. La sua testimonianza rappresenta non solo una battaglia personale, ma anche un’inspirazione per molte persone che affrontano sfide nella loro vita.
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stranotizie · 2 months
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Recenti studi hanno sollevato nuove preoccupazioni riguardo a un potenziale aumento del rischio di cancro ovarico tra le donne affette da endometriosi. Esaminiamo il nesso e quali sono le implicazioni per la salute delle donne Che cos’è l’endometriosi? I sintomi dell’endometriosi possono variare. Uno dei più comuni è il dolore pelvico L’endometriosi è una condizione in cui il tessuto simile a quello che riveste l’interno dell’utero, chiamato endometrio, cresce al di fuori dell’utero stesso. Questo tessuto ectopico può aderire a organi pelvici come ovaie, tube di Falloppio e la parete pelvica, causando infiammazione e dolore. Secondo la Food and Drug Administration (FDA) degli Stati Uniti, l’endometriosi colpisce oltre l’11% delle donne in età fertile, tra i 15 e i 44 anni. A livello mondiale, si stima che circa 200 milioni di donne siano affette da questa condizione. Cause dell’endometriosi Le cause precise dell’endometriosi rimangono sconosciute, ma esistono diverse teorie che cercano di spiegare il suo sviluppo. Una delle ipotesi più accettate è quella della mestruazione retrograda, secondo la quale il sangue mestruale fluisce all’indietro attraverso le tube di Falloppio e si deposita nella cavità pelvica, invece di essere espulso dal corpo. Questo sangue, contenente cellule endometriali, può attecchire e crescere fuori dall’utero. Un altro fattore considerato è la predisposizione genetica. Le donne con familiari affetti da endometriosi presentano un rischio maggiore di sviluppare la condizione. Infine, alcuni ricercatori suggeriscono che un sistema immunitario compromesso possa giocare un ruolo significativo. In un sistema immunitario sano, il tessuto endometriale ectopico sarebbe riconosciuto e rimosso. Tuttavia, un sistema immunitario indebolito potrebbe non essere in grado di eliminare efficacemente queste cellule, permettendo loro di proliferare al di fuori dell’utero. Sintomi I sintomi possono variare notevolmente. Uno dei più comuni è il dolore pelvico, che spesso si intensifica durante il ciclo mestruale, ma può anche essere presente in modo continuo o intermittente. Questo fastidio può essere debilitante e influire sulle attività quotidiane e lavorative. Le donne con endometriosi possono sperimentare cicli mestruali abbondanti, che possono causare anemia e stanchezza, oppure irregolare, con periodi imprevedibili che possono rendere difficile la gestione della vita quotidiana. Un altro sintomo frequente è il dolore durante i rapporti sessuali, noto come dispareunia, che può influire negativamente sulle relazioni intime e sulla qualità della vita sessuale. Anche i problemi digestivi sono comuni nelle donne con endometriosi. Questi possono includere diarrea, costipazione e gonfiore, spesso peggiorati durante il ciclo mestruale. Talora, i sintomi gastrointestinali possono essere confusi con altre condizioni, come la sindrome dell’intestino irritabile (IBS). Diagnosi e trattamenti  La diagnosi di endometriosi si basa su una combinazione di valutazioni cliniche e tecniche di imaging. Un medico inizia solitamente con una storia clinica dettagliata e un esame fisico per valutare i sintomi e i segni fisici. L’imaging, come ecografie e risonanze magnetiche, è utilizzato per visualizzare il tessuto endometriale ectopico, sebbene queste tecniche non possano sempre confermare definitivamente la presenza della malattia. La laparoscopia, un intervento chirurgico minimamente invasivo, permette di osservare direttamente l’interno della cavità pelvica e prelevare campioni di tessuto per una conferma diagnostica sicura. Attualmente, non esiste una cura definitiva per l’endometriosi, ma sono disponibili diversi trattamenti per gestire i sintomi. I farmaci antinfiammatori, i contraccettivi orali e i progestinici sono comunemente prescritti per ridurre il dolore e rallentare la crescita del tessuto endometriale. Le terapie ormonali possono essere utilizzate per sopprimere l’ovulazione e ridurre il tessuto endometriale, offrendo sollievo dai sintomi. In casi gravi, la chirurgia può essere necessaria. La laparoscopia consente la rimozione del tessuto endometriale e delle aderenze, alleviando i sintomi e migliorando la qualità della vita delle pazienti. Sebbene questi trattamenti possano essere efficaci nel controllo dei sintomi, la gestione dell’endometriosi richiede spesso un approccio a lungo termine e personalizzato. Recentemente una nuova scoperta ha messo in luce il nesso fra endometriosi e rischio di sviluppare un cancro ovarico. Nuove scoperte: endometriosi e rischio di cancro ovarico Uno studio pubblicato nel Journal of the American Medical Association ha rivelato un significativo aumento del rischio di cancro ovarico tra le donne affette da endometriosi. L’analisi, condotta su quasi 500mila donne nello Utah, ha mostrato che le donne con endometriosi hanno un rischio di cancro ovarico circa 4,2 volte più alto rispetto alle donne senza questa condizione. In particolare, le donne con forme gravi di endometriosi, come quella infiltrante profonda o gli endometriomi ovarici, hanno un rischio 9,7 volte superiore di sviluppare cancro ovarico. Il rischio di cancro ovarico di tipo I è circa 7,5 volte maggiore, mentre il rischio di cancro ovarico di tipo II è circa 2,7 volte maggiore. Ecco cosa ha dichiarato alla CNN, Karen Schliep, della Divisione di Sanità Pubblica della Scuola di Medicina dell’Università dello Utah e autrice senior dello studio. «Va notato che, a causa della rarità del cancro ovarico, l’associazione con l’endometriosi ha aumentato il numero di casi di cancro solo di 10-20 su 10.000 donne». «Questi dati supportano l’importanza di consigliare le donne con endometriosi infiltrante profonda e/o ovarica riguardo all’aumento del rischio di cancro ovarico». A sottolinearlo, Michael McHale, ginecologo dell’Università della California, a San Diego. Infine, il dottor Tatnai Burnett, specialista in chirurgia ginecologica minimamente invasiva della Mayo Clinic, ha aggiunto: «Il rischio è, nel complesso, ancora nella parte inferiore dei rischi di cancro. Attualmente, anche con i livelli di rischio noti, non abbiamo raccomandato alcuno screening universale per le pazienti con endometriosi e non credo che ciò cambierà necessariamente». Cosa possono fare le donne con endometriosi Le donne con endometriosi dovrebbero prestare particolare attenzione alla loro salute. Monitorare i sintomi è fondamentale, prestando attenzione a segnali d’allerta del cancro ovarico come gonfiore, dolore addominale e cambiamenti nella funzione intestinale o vescicale. Inoltre, considerare l’uso della contraccezione orale può essere una strategia efficace. Il dottor BJ Rimel, oncologo ginecologo, suggerisce che le pillole contraccettive orali possono ridurre il rischio di cancro ovarico del 50%. Navigazione articoli Fonte
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lamilanomagazine · 5 months
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Cagliari: nuovo servizio di screening contro il tumore ovarico a Palazzo Bacaredda
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Cagliari: nuovo servizio di screening contro il tumore ovarico a Palazzo Bacaredda. Un passo avanti nella prevenzione con l'ampliamento del servizio già esistente di esami senologici e di sportello psicologico gratuiti. Tutti i venerdì dalle 9 del mattino fino alle 19.30. Nuovo servizio di screening contro il tumore ovarico a Palazzo Bacaredda. Nella continua lotta contro il tumore ovarico, una malattia spesso sottovalutata ma dalle conseguenze devastanti, il Comune di Cagliari si sta distinguendo per un'iniziativa pionieristica. Tutti i venerdì dalle 9 del mattino fino alle 19.30, Palazzo Bacaredda sarà il punto di riferimento per un servizio di screening gratuito dedicato a questa forma di cancro femminile. La decisione è stata presa dalla Giunta comunale, con la deliberazione n. 70/2024, che ha voluto ampliare il servizio già esistente di screening senologico e di sportello psicologico, gestito anch'esso a titolo gratuito. Situato al piano terreno del Municipio di via Roma 145, questo servizio è portato avanti dai sanitari volontari dell'Associazione "Mai più sole contro il tumore" e della "Fondazione Taccia". L'avvio di questa nuova iniziativa ha ricevuto il plauso della consigliera Stefania Loi, presidente della Commissione Pari opportunità. Loi ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa nel contribuire a "ridurre i ritardi nello screening" e nell'"aumentare la sensibilizzazione della popolazione sull'importanza della prevenzione". Alba Chiara Bergamini, presidente dell'Associazione "Mai più sole contro il tumore", ha espresso il suo sostegno e la sua gratitudine per questo nuovo servizio. Bergamini ha sottolineato il fatto che il tumore ovarico è spesso definito un "killer silenzioso", poiché "le donne non ne sono sufficientemente informate e i sintomi non sono specifici". In affiancamento allo screening regionale, la campagna di prevenzione denominata "Ogni momento è buono per prenderti cura di te" mira a offrire visite ecografiche transvaginali gratuite. Questa iniziativa rappresenta "un passo significativo nella lotta contro il tumore ovarico e dimostra l'impegno della città nel garantire una migliore salute e benessere per le donne", ha concluso la presidente Loi. Inoltre, "con la disponibilità di uno screening regolare e gratuito, si spera di individuare precocemente eventuali casi di tumore ovarico e di salvare vite umane attraverso interventi tempestivi e appropriati".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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daniela--anna · 1 year
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☕ BENEFICI DEL TE'.
Le proprietà di prevenzione del cancro da parte del tè sono state dimostrate, in modelli animali, per tumori in differenti tipi di organi. Per questo, sono stati effettuati diversi studi epidemiologici, negli esseri umani. In generale, il consumo di tè nero non è stato associato con un minor rischio di cancro. Invece, dati limitati supportano un effetto protettivo del tè verde sulla carcinogenesi polmonare ed epatica. Il tè verde può esercitare anche effetti benefici contro la carcinogenesi mammaria in donne in premenopausa e le recidive del cancro al seno. In studi osservazionali sulla donna, sono state riportate anche associazioni significative tra assunzione di tè verde con un diminuita insorgenza del cancro ovarico e anche una con una migliore prognosi di tale neoplasia. Al momento non ci sono prove sufficienti sul ruolo protettivo dell'assunzione di tè, sullo sviluppo di tumori del colon- retto, del pancreas, delle vie urinarie, del glioma, del linfoma e della leucemia...ecc.
Sono in corso studi sui polifenoli ( agenti antiossidanti) derivanti dal tè verde, per capire i meccanismi alla base dell'azione antitumorale di tali composti. In studi di laboratorio è stato dimostrato che tali composti, cioè i polifenoli, possono modulare diverse vie metaboliche.
Dott. Giuseppe Di Bella
La scelta antitumore
📚Da Lo Scrigno della Natura
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z79c-pd06y-blog · 4 years
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Esercizi per perdere fianchi e pancia
Uso di kefir per dimagrire. E negli anni '60 iniziò una campagna pubblicitaria aggressiva ... 7 ° giorno: molta zuppa, riso integrale, verdure e succhi naturali. Per dimagrire, dopo 40 minuti inizia la combustione dei grassi ... Synephrine è un prodotto dimagrante di comprovata efficacia, che è un potente stimolante che ha 2 proprietà contemporaneamente: un effetto termogenico ed energetico sul corpo!.. [Continua a leggere→]
[Continua a leggere→]
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Dieta da 1350 calorie giornaliere
Perché e come vengono prese le compresse Lindax? I principi attivi nell'integratore alimentare ... Circa il 40% di loro sono integratori a base di erbe, il 28% sono prodotti di bellezza, 3 ... Le diete disintossicanti sono utili. Accelera il processo di digestione e metabolismo degli alimenti, il che rende il pane dimagrante integrale ancora più sano. Allenamenti circolari per dimagrire in palestra. Cos'è il Bulgur? Fagioli magici per la revisione della perdita di peso da Saida da Makhachkala. Ricette di farina d'avena per dimagrire.
Ricette estrattore di succo per dimagrire
Avrai bisogno di 1,5 kg di verdure diverse, ad esempio ... Dr. Ginsburg. E ancora Reduslim droga dimagrante truffa. Oggi ho preparato per te un articolo su. Agisce come un lassativo naturale. Dieta del grano. Un programma dimagrante basato sull'utilizzo di questo tipo di cereale dura una settimana. Se lo confrontiamo con la dieta del grano saraceno, allora gli indicatori per ... Per un'efficace perdita di peso, puoi ordinare caffè o tè. La chirurgia bariatrica (chirurgia dell'obesità) è una branca della chirurgia che si occupa del trattamento di ...
Fordren complete pancia piatta
Come utilizzare il prodotto. Come salare il salmone rosa intero. Il nutrizionista ha ricordato che quando si combatte l'eccesso di peso, non si dovrebbe inseguire un risultato rapido. Perché hai bisogno di pranzo se vuoi perdere peso? Durante l'attività sportiva (185). Questo esercizio con la palla è efficace per la perdita di grasso della pancia. Per la parte superiore sono adatti esercizi con manubri, altalene, panca, e per la parte inferiore squat, affondi, altalene, esercizi per gambe e glutei su simulatori. Pertanto, oggi una varietà di integratori alimentari, bacche stravaganti sono disponibili per tutti ... Come perdere rapidamente qualche chilo - risponde la nutrizionista Anna Ivashkevich e aiuta a capire tutti i vantaggi e Prima di iniziare questa dieta, studia tutti gli svantaggi e gli svantaggi. È meglio non lasciarsi trasportare da frutta e bacche Di seguito viene fornita la tabella di una corretta alimentazione per la perdita di peso per tutti i giorni.
Menu settimanale bimbo di 18 mesi
Se stai cercando modi per rimuovere il grasso dalle gambe, i nostri consigli ti torneranno utili. Mescolo con carote o barbabietole. Pasti dietetici divisi 90 giorni ... Un allenamento a circuito ogni settimana. Primi piatti ipocalorici per dimagrire possono essere preparati a base di verdure, funghi Secondi piatti ipocalorici. La perdita di peso con la menopausa è meno comune dell'aumento di peso, ma anche questo è un fenomeno piuttosto pericoloso, soprattutto se ... Molte diete portano ad apatia, mal di testa e sonnolenza. Con un rallentamento quotidiano del metabolismo, diminuisce e ... Allenamento della forza per la perdita di peso Esercizi per perdere peso sull'addome e sui lati Un programma di allenamento per ragazze in palestra deve necessariamente essere ... Tutte le ricette di casseruola cheto contengono un calcolo KBJU accurato.
Dieta per eliminare pancia
Effetto: brucia grassi, nutrizione, dimagrimento, tonificazione, idratazione. In esso esercizi con un peso di 16 kg. Le prime due fasi ti permettono di perdere peso, e le ultime due - per riparare e ... Una dieta per la vita e la pancia piatta esclude dalla dieta tutti i cibi spazzatura e grassi. Viene utilizzato per vari scopi: per dimagrire, astinenza Forse, in futuro, l'estratto di tè verde troverà posto in altri campi della scienza e della vita. A causa del suo basso contenuto calorico e dell'alto contenuto di sostanze nutritive, il pompelmo ... Il caffè può anche contribuire alla perdita di peso in combinazione con la dieta e l'attività fisica, perché ha. Quando si perde peso, puoi bere caffè nero preparato e non puoi bere tipi di bevande al caffè come latte, cappuccino e qualsiasi altra bevanda contenente ... Esercizi per perdere fianchi e pancia Per il corpo femminile, l'uva nera, se consumata regolarmente, è utile per prevenire lo sviluppo del cancro ovarico e ... Non c'è bisogno di aver paura di questo, con un deficit calorico, no ... Ho iniziato a mangiare queste pillole, rigorosamente secondo le istruzioni, con piccole quantità, prima di mangiare, ascoltando attentamente il corpo, se il disagio sarebbe insorto in alcuni angoli e fessure.
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Ho sempre pensato di avere una vita abbastanza triste e monotona e ho passato la maggior parte del tempo a lamentarmi per cose che ora mi sembrano futili. Lo dico perché da una settimana mi sento stravolta, come se non fossi più la stessa persona. Ora, davvero, non riesco più a sorridere, non riesco più a vivere senza pensieri. I pensieri ci sono, sono pensieri bruttissimi, carichi di “perché a me?”.
Perché a me, appunto?
Una settimana fa ho fatto una visita. Mi è stata diagnosticata una presunta ciste dermoide a un ovaio. Una ciste dermoide è un tumore benigno.
Lunedì ho fatto un’ulteriore visita, mi è stata diagnosticata un’ulteriore ciste e il nuovo dottore mi ha prescritto degli esami da fare. Non è sicuro che sia benigna.
Domani ho gli esami del sangue. Come sto? Male, male a dir poco. Mi sento un esserino impotente. Ho il pensiero costante di poter avere il cancro.
Ho 21 anni, spero di avere tutta la vita davanti, ho così paura. Mi sarei aspettata di tutto ma mai di poter avere un carcinoma ovarico. I medici mi hanno detto di stare tranquilla, ma non ci riesco. Ho paura, paura del futuro, paura di me stessa, delle mie reazioni a tutto questo. Sono debole, mi sento sotto a un treno, vorrei non esistere sinceramente. Devo stare calma, respirare e sperare che sia tutto ok, che sia tutto benigno e risolvibile con un’operazione. Voglio la mia vita, voglio i miei bambini, voglio un futuro.
Solo in questi giorni ho capito DAVVERO che tutto ciò che basta è la salute. Tutto il resto sono sciocchezze.
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sciscianonotizie · 2 years
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(H)-Open Week sulla Salute della Donna, da domani mercoledì 20 a martedì 26 a Villa Fiorita di Capua visite e consulenze gratuite per la prevenzione, la diagnosi e la cura delle principali malattie femminili
Consulenze per la diagnosi di fibromatosi uterina, visite, ecografie e prelievo CA125 per prevenzione del cancro ovarico e webinar su “Alimentazione: prevenzione e salute”
Porte aperte alla prevenzione, alla diagnosi e alla cura delle malattie femminili più diffuse a Villa Fiorita di Capua da domani, mercoledì 20, e fino a martedì 26 aprile.
Nell’ambito della H-OPEN WEEK 2022, giunta quest’anno alla settima edizione e promossa da Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere – in occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna, che si celebra il 22 aprile, la Casa di Cura capuana che, per il terzo biennio consecutivo, è stata insignita dei 2 Bollini Rosa, effettuerà visite e consulenze gratuite per il gentil sesso, a cominciare da domani, mercoledì 20 aprile, con la ginecologa Rosalba Gallo che garantirà una consulenza ginecologica per la diagnosi della fibromatosi uterina.
Nelle giornate di giovedì 21, venerdì 22 e sabato 23, invece, alle donne ricomprese nella fascia d’età 16-26 anni, saranno garantite visite, ecografie e prelievo CA125 per la prevenzione del cancro ovarico, a cura dei medici specialisti Marcello Costabile, Leonardo De Rosa e Antonietta Esposito.
L’ultimo appuntamento è previsto per martedì 26 aprile, con inizio alle ore 17, quando l’esperta Teresa Guardascione terrà un webinair sul tema “Alimentazione: Prevenzione e Salute”.
Per poter partecipare alle iniziative in calendario, bisognerà prenotarsi al n. 349.1636197, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 15.00, anche per chiedere informazioni utili.
“La nostra clinica ha inteso da subito aderire alla VII edizione dell’(H) Open Week con l’obiettivo di promuovere l’informazione sulle principali malattie che affliggono le donne, sensibilizzare sull’importanza della prevenzione e favorire la cura delle patologie che colpiscono maggiormente l’universo femminile. Per una settimana, offriremo alle nostre utenti servizi diagnostici, terapeutici, attività informative, webinair e altro ancora per avvicinare la popolazione femminile a diagnosi sempre più precoci e a percorsi di cura personalizzati”, dichiara la presidente del Cda di Villa Fiorita, Raffaella Sibillo..
“Con questa settima edizione di Open week che vanta il patrocinio di 18 società scientifiche, Fondazione Onda rinnova il suo impegno nei confronti della salute della donna iniziato quando l’allora Ministro della Salute Beatrice Lorenzin istituì la giornata dedicata alla salute femminile. Il post COVID mette in evidenza l’entusiasmo dei nostri Bollini Rosa nel riprendere tutte le attività forzatamente lasciate in secondo piano in questi ultimi due anni di pandemia”, commenta Francesca Merzagora, presidente Fondazione Onda.
source https://www.ilmonito.it/h-open-week-sulla-salute-della-donna-da-domani-mercoledi-20-a-martedi-26-a-villa-fiorita-di-capua-visite-e-consulenze-gratuite-per-la-prevenzione-la-diagnosi-e-la-cura-delle-principali-malattie/
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ilvoltodelcancro · 3 years
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🔥 ALZI LA MANO, CHI NON SOPPORTA LE VAMPATE? 🖐️ 🔥🥵
Eccomi🖐️🖐️🖐️🖐️🖐️😢😢😢🥵🥵🥵🥵🥵 non le sopporto più... Ne sto avendo una propria ora mentre scrivo il post, il viso diventa fucsia, il calore lo senti salire dalle ascelle, al collo, alle orecchie, fino ai capelli! Poi la risento dai piedi alle gambe e ti stordisce, ti senti mancare.... Fa davvero troppo caldo.... Sono davvero difficili da gestire, per non parlare di quando ti arriva nel momento in cui sei in mezzo ad un sacco di persone, con l'ansia che tutti ti guardino o che se ne siano accorti 😱😱😓
Ebbene sì, poiché, per una donna malata di cancro, soprattutto se giovane o ancora fertile, è necessario mettere al sicuro le proprie ovaie dalle cure chemioterapiche, che ad oggi, si sa, saranno anche innovative ma ancora potenzialmente pericolose alla distruzione di cellule "buone".
In che modo però avviene questa protezione?
Con la menopausa indotta.
Scopriamo assieme di più:
La menopausa naturale o spontanea è la cessazione del ciclo mestruale non causata da un trattamento medico. È un processo fisiologico che riguardano tutte le donne. Soprattutto, si tratta di un processo graduale che accompagna almeno più di un terzo della vita di ogni donna.
In alcuni casi, però, può essere indotta in seguito a interventi chirurgici o terapie mediche, come per esempio prima di una chemioterapia o di una radioterapia pelvica. Non un processo, e soprattutto non un processo graduale, quindi, ma una sorta di tappa forzata sulla strada della vita di una donna. Cosa aspettarsi, allora, in caso si presenti la necessità terapeutica di una menopausa indotta? I disturbi sono gli stessi o la cosiddetta “forzatura” porta con sé l’acuirsi di una condizione già per sé delicata?
🟧🔥Menopausa indotta: quando è necessaria 🥵
Ci sono molte ragioni che possono rendere necessaria la menopausa indotta. La condizione medica più frequente è il tumore, in primis il carcinoma ovarico. Le donne con diagnosi di carcinoma ovarico devono, in genere, sottoporsi ad un intervento chirurgico per rimuovere il carcinoma e tutto il tessuto interessato. Questo di solito significa un’isterectomia totale e la rimozione di entrambe le ovaie. La rimozione delle ovaie (ovariectomia bilaterale) in una donna che non ha ancora raggiunto la menopausa naturale porterà inevitabilmente ad una condizione di menopausa/post-menopausa con una transizione molto veloce alla quale l’organismo dovrà adattarsi.
Oltre alla chirurgia, ci sono alcune terapie che possono influire sulla normale funzione delle ovaie e ridurre la fertilità. È il caso della chemioterapia.
La presenza e l’intensità dei disturbi tipici della menopausa, correlata a una chemioterapia, dipende molto dal tipo di farmaci utilizzati, dalle dosi e anche dalla loro combinazione. Alcuni farmaci possono essere più tossici per le ovaie rispetto ad altri e le alte dosi aumentano il rischio di insufficienza ovarica, sebbene l’effetto sia soggettivo e imprevedibile.
In questo caso, dunque, una donna in età fertile avvertirà i disagi della menopausa in modo più graduale rispetto ad una donna che si sottopone ad un intervento chirurgico. L’effetto della chemioterapia sulle ovaie dipende anche dall’età. Dopo i 35 anni, infatti, si eleva il rischio di insufficienza ovarica, in caso di trattamento chemioterapico. Anche le donne più giovani sono a rischio, ma la chemioterapia potrebbe non influire sulle ovaie fino a diversi anni dopo i trattamenti. L’effetto della chemioterapia sulla fertilità dipende anche dallo stato di salute e dalla fertilità della donna prima della terapia.
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🟧🔥Le conseguenze 🥵😡😖
I disturbi di una menopausa indotta potrebbero essere più severi e difficili da gestire rispetto ai disturbi associati alla cosiddetta menopausa spontanea. Questo perché la transizione, con il conseguente mutamento degli equilibri ormonali, è meno graduale e l’organismo ha più difficoltà nell’abituarsi.
In particolare, negli interventi che rendono necessaria l’asportazione delle ovaie, il corpo è “confuso” o disorientato dal cambiamento non fisiologico che la cessazione delle attività ovariche comporta.
I disturbi, tuttavia, sono i medesimi che possono presentarsi anche nella menopausa fisiologica: secchezza vaginale, vampate di calore, sbalzi d’umore, sudorazioni notturne, irritabilità.
Ovviamente chiedete sempre al vostro medico, se potete prendere qualche integratore o farmaco per alleviare i fastidi.
#ilvoltodelcancro #menopausa #checaldo #sudorazioninotturne #menopausaindotta #vitacolcancro #malatooncologio #caldoinfernale #odiolevampate #cancro #tumorealseno
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mezzopieno-news · 4 years
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I DECESSI PER TUMORE DIMINUISCONO SEMPRE PIU’
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La mortalità per cancro diminuisce in tutto il mondo e in particolare in Europa. Alcuni tumori come quello allo stomaco stanno diventando curabili nella gran parte dei casi mentre molti altri sono sulla buona strada per essere sconfitti.
Il rapporto pubblicato da Annals of Oncology, una delle più autorevoli pubblicazioni scientifiche del settore, riporta i dati sulla certificazione di morte dal database dell'Organizzazione mondiale della sanità e evidenzia che negli ultimi 5 anni i decessi per tumori sono calati del 16,3% per i tumori allo stomaco, dell’8,9% per il tumore ovarico e per gli uomini dell’8,7% per i tumori alla prostata. Nel caso del cancro del colon-retto negli uomini è stato registrato un calo del 4,8% mentre è stato quasi il doppio nelle donne, il 9,6%. Inoltre, il tumore più diffuso nelle donne, quello al seno, ha provocato meno decessi per nell’ordine del 7,8%.
Rispetto al picco di mortalità per tumore registrato nel 1988, oltre un milione di morti sono state evitate grazie alle nuove cure e ai traguardi che la medicina ha raggiunto negli ultimi 33 anni. "Le tendenze favorevoli nella mortalità per cancro documentate negli anni precedenti sono confermate", sottolineano i ricercatori.
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Fonte: Medscape - 23 febbraio 2021
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✖  BUONE NOTIZIE CAMBIANO IL MONDO. Firma la petizione per avere più informazione positiva in giornali e telegiornali https://www.change.org/p/per-avere-un-informazione-positiva-e-veritiera-in-giornali-e-telegiornali-e-portare-la-comunicazione-gentile-nelle-scuole
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Rapporto sui tumori in Italia. L’amianto che uccide nel silenzio generale
New Post has been published on https://www.aneddoticamagazine.com/it/rapporto-sui-tumori-in-italia-lamianto-che-uccide-nel-silenzio-generale/
Rapporto sui tumori in Italia. L’amianto che uccide nel silenzio generale
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Negli uomini il trend mostra una diminuzione delle neoplasie del polmone e della prostata, ma aumentano i tumori del pancreas, il melanoma e i tumori della tiroide.  I casi di tumore sono maggiori al Nord e vanno via via riducendosi scendendo verso le regioni meridionali. Il problema dell’amianto che in Italia non viene smaltito perché mancano le discariche e non si sa dove metterlo
E’ stato presentato il rapporto “I numeri del cancro in Italia” frutto di una collaborazione tra AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), AIRTUM (Associazione Italiana dei Registri Tumori), Fondazione AIOM (che apporta il contributo sostanziale dei pazienti Oncologici e delle loro associazioni), PASSI d’Argento (sistema di sorveglianza dell’Istituto Superiore di Sanità sullo stato di salute della popolazione) e SIAPEC-IAP (Società Italiana di Anatomia Patologica e Citodiagnostica) che traccia un quadro della situazione su tutto il territorio nazionale.
Buone notizie per una delle piaghe degli ultimi decenni: i nuovi casi di tumore in Italia tendono a diminuire, nel 2019 sono stati diagnosticati 371mila casi (196mila uomini e 175mila donne), 2mila meno del 2018. Bene, quindi. O forse no.
Se da un lato, i numeri relativi all’incidenza di tumori in Italia parlano di un piccolo calo dei nuovi casi diagnosticati, dall’altro, però, la mortalità per tumore rimane altissima: i tumori sono la seconda causa di morte (29% di tutti i decessi), dopo le malattie cardio-circolatorie (37%). Eppure, in entrambi i casi, spesso le cause sono per buona parte note. I dati dell’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) indicano per il 2016 (ultimo anno al momento disponibile) che dei circa 600.000 decessi verificatisi quell’anno, poco più di 179.000 erano attribuibili a tumori (maligni e benigni).
Sorge spontanea la domanda: perché non si fa nulla (o molto meno di quanto si potrebbe) per ridurre queste morti? Se un terzo dei tumori deriva dal tabagismo e un terzo da errati stili di vita, questo significa che si sarebbero potute evitare oltre 100mila morti anticipate! Perché allora non vietare definitivamente il fumo (invece di permetterne la vendita ma obbligando a scrivere CAUSA LA MORTE oppure NUOCE GRAVEMENTE ALLA SALUTE sulle confezioni: un comportamento ipocrita e che, tra l’altro, violerebbe l’art. 32 della Costituzione)? E perché non incentivare iniziative e programmi per ridurre stili di vita sedentari?
I risultati di iniziative come le campagne di screening e prevenzione messe in atto dal Servizio Sanitario Nazionale hanno avuto risultati positivi: sono diminuiti i tumori dello stomaco, del fegato e del colon-retto. Restano però differenze spiegabili ma non giustificabili. A cominciare dall’incidenza dei tumori per sesso: se negli uomini il trend mostra una diminuzione per le neoplasie del polmone e della prostata, dall’altro aumentano i tumori del pancreas, il melanoma e i tumori della tiroide. Un problema che potrebbe derivare dall’aumento dei fattori di rischio.
Da decenni, quando si parla di tumori, i problemi maggiori riguardano i fattori che li generano. Tra le cause del cancro, le più frequenti sono probabilmente quelle di tipo ambientale, seguite da quelle genetiche, infettive, legate agli stili di vita e a fattori casuali. Circa un terzo dei tumori negli USA (ma il rapporto non doveva parlare dell’Italia?) è causato dal fumo di tabacco; un altro terzo, invece, sarebbe dovuto ai cosiddetti stili di vita (dieta, sovrappeso, abuso di alcool e inattività fisica). Anche le infezioni sono un problema rilevante: causano circa l’8% dei tumori.
Stranamente, minore di quanto si potrebbe pensare la percentuale di tumore dovuta alle radiazioni ionizzanti e all’esposizione ai raggi UVA che sarebbero responsabili del 2% dei tumori. Anche il fattore ereditario sarebbe poco responsabile dei tumori: “meno del 2% della popolazione è portatrice di mutazioni con sindromi ereditarie di rischio neoplastico”, si legge nel rapporto.
Interessante anche il legame tra tumori ed età in cui si sono manifestati. Sia per gli uomini che per le donne la percentuale maggiore di casi di tumore si è registrata in soggetti di età superiore ai 70 anni, seguita dalla fascia d’età 50/69 anni. Decisamente inferiore la percentuale di nuovi casi di tumore nella fascia d’età 0/49 anni. Il punto è che il tempo di manifestarsi di un tumore a volte è di anni o addirittura di decenni. Un fatto, questo, che limita in modo pesante la possibilità di definire con certezza il rapporto di causa ed effetto e di intervenire per tempo: spesso le misure utili vengono adottate troppo tardi.
Altro aspetto degno di nota che emerge dal rapporto è quello basato sull’area geografica. I dati forniti da AIRTUM 2010-2015, mostrano che in Italia, per quanto riguarda “i principali indicatori epidemiologici (incidenza, sopravvivenza, mortalità e prevalenza)” esiste “un gradiente Nord-Sud per la maggior parte delle sedi tumorali”. In altre parole, i casi di tumore sono maggiori al Nord e vanno via via riducendosi scendendo verso le regioni meridionali.
“Alla base di queste differenze possono esserci fattori protettivi (differenti stili di vita, abitudini alimentari, fattori riproduttivi) che ancora persistono nelle regioni del Centro e Sud/Isole, ma anche una minore esposizione a fattori cancerogeni” si legge nel rapporto.
E’ vero, “Il cancro come le altre malattie non-trasmissibili (NCD) è causato da fattori di rischio multipli, che in genere agiscono in maniera sinergica”, “la causa del cancro è da considerare nell’insieme di fattori in cui nessuna è di per sé in grado da sola di causare la malattia”. Spesso, però, l’ambiente non solo può innescare il processo che genera un tumore, ma ne influenzerebbe la possibile progressione.
Tra le cause dei tumori (ma stranamente anche di questo si parla poco e si fa ancora meno) un posto speciale è dedicato all’amianto.
“Il ruolo dell’asbesto nella cancerogenesi del MM è noto da oltre 50 anni e la quota di MM attribuibile all’esposizione a questo minerale fibroso è nell’ordine del 90%, con una variabilità geografica sostanzialmente determinata dalla modalità con cui avviene l’esposizione”, si legge nel rapporto. L’asbesto risulta inoltre implicato anche nella genesi del carcinoma polmonare, di alcune pneumoconiosi (asbestosi) e di altre patologie pleuropolmonari (versamento pleurico, placche pleuriche, atelettasia rotonda).
Il fattore di rischio principale del mesotelioma maligno, MM, “è rappresentato dall’esposizione (inalazione) all’asbesto (amianto) nelle sue due forme presenti in natura: anfiboli (actinolite, amosite, antofillite, crocidolite, tremolite) e serpentino (crisotilo)”. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) classifica TUTTI i tipi di asbesto come carcinogeni per l’uomo (sebbene con potere cancerogeno diverso). Ancora una volta è il tempo il cattivo consigliere. L’incidenza del MM dipende dalle caratteristiche dell’esposizione (nelle sue diverse forme: occupazionale, residenziale, domestica), compreso il tempo in cui questa si sia verificata: l’esposizione precoce nel corso della vita conferisce infatti un maggior rischio, se si considera che il tempo di latenza tra esposizione e diagnosi del MM può raggiungere i 40-50 anni.
I rischi legati all’esposizione o inalazione di amianto sono noti da decenni. E ogni anno vengono denunciati i numeri relativi alla presenza di amianto e le conseguenze. Solo pochi giorni fa, il Cnr ha organizzato un convegno dal titolo ”Amianto: gestione del sistema e tutela della salute” nel quale sono stati ripetuti i pericoli che questo materiale rappresenta per la salute, nonostante nel nostro Paese sia stato messo al bando da oltre un quarto di secolo.
“L’esposizione ad amianto – ha dichiarato Alessandro Miani, presidente della Società italiana di medicina ambientale (Sima) – causa tumore polmonare (mesotelioma pleurico), laringeo e ovarico, oltre a condizioni di fibrosi polmonare”.
Ancora una volta numeri impressionanti: in Italia, ogni anno, circa 6.000 decessi sono da ricondursi all’amianto (nel mondo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, sono 125 milioni le persone esposte a rischio amianto). Morti che hanno un costo umano enorme, ma anche un costo “diretto” (ritiro dal lavoro, cure e morte) non indifferente: nei 28 Paesi dell’Unione europea sarebbe pari allo 0.7 per cento del Pil dell’Ue (410miliardi/anno).
Ciò nonostante, nel Bel Paese ci sarebbero ancora tra 32 (secondo Cnr-Inail) e 40 milioni di tonnellate (secondo l’Osservatorio nazionale amianto) d’amianto ancora da bonificare. “In Italia – ha detto Miani – sono 96.000 i siti contaminati da amianto censiti e presenti nel database del ministero dell’Ambiente”.
Parlare di queste cause (come per il rapporto tumori) o monitorare il fenomeno (come per l’amianto) non basta a risolvere il problema. E’ necessario adottare misure specifiche e urgenti. Delle quali, però, raramente si parla. Durante la settimana dell’ambiente appena conclusa, ad esempio, non una sola parola è stata dedicata al problema dei tumori e alle cause ambientali che li generano. Né all’amianto e all’inquinamento che produce.
Anche gli appelli (sempre più sporadici) di pochi personaggi che hanno a cuore la salute dei cittadini e decidono di parlarne in Parlamento spesso cadono nel vuoto. Due anni fa, in un discorso alla Camera dei Deputati, Laura D’Aprile sottolineò che “uno dei principali problemi è che mancano le discariche: a volte i monitoraggi non vengono effettuati perché poi nasce il problema di dove poter smaltire l’amianto. Ci sono regioni che hanno fatto delibere definendosi a discarica zero e quindi quando faremo la programmazione del conferimento a livello nazionale ci andremo a scontrare con queste regioni”.
Ma come è possibile pensare a discariche per i rifiuti speciali se non si riesce a gestire nemmeno quelle per i rifiuti “normali”? Tornano in mente i problemi delle discariche dei RSU di molte grandi città italiane, Palermo, Catania, Roma e molte altre. Sono tantissimi i Comuni che, concretamente, hanno dimostrato di non essere in grado di gestire il problema dei rifiuti. Con conseguenze gravi per l’ambiente e per la salute dei cittadini.
La conclusione? La conclusione è che molti ricercatori continueranno a parlare di tumori, delle cause che li generano e che spesso sono note o arcinote da decenni, del rischio connesso con l’amianto (anche questo ben noto e dimostrato). Tutti pronti a pubblicare studi, rapporti, approfondimenti. Poi tutto finirà nel dimenticatoio. E decine di migliaia di persone (solo in Italia) continueranno a morire per cause evitabili.
Articolo pubblicato su “I nuovi Vespri“
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stranotizie · 4 months
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‘Dopo il libro bianco del 2023 continua nelle regioni l’impegno di essere a fianco delle pazienti’ “Il progetto ‘Cambiamo rotta’ ha fatto emergere la voce delle donne con tumore ovarico per darci la possibilità di identificare e rispondere ai loro bisogni che ancora oggi non trovano risposta. Gsk si è impegnata per continuare questo viaggio e questo ‘cambio di rotta’ andando sul territorio, nelle regioni, per offrire informazione e sostegno a tutte le donne. Oggi tocca la Campania, che rappresenta un esempio virtuoso sul territorio italiano per la presa in carico della donna con tumore ovarico e poi, in autunno, il viaggio continuerà”. Così Laura Cappellari, Patients Affairs Director di Gsk, commenta all’Adnkronos i contenuti dell’evento ‘Tumore ovarico in Campania: Cambiamo Rotta’, realizzato con il patrocinio di Acto, Associazione contro il tumore ovarico, Campania e la sponsorizzazione di Gsk. “Cambiamo rotta - spiega Cappellari - è un viaggio iniziato nel 2023 con la presentazione del primo libro bianco illustrato sul tumore ovarico che abbiamo presentato al Ministero della Salute, insieme all'Associazione di pazienti. Questo libro è scritto dalle donne ed è per le donne. Racconta la loro storia di vita e il percorso che hanno affrontato”, dopo aver scoperto di avere un cancro ovarico, “ma raccoglie anche il contributo di clinici esperti nell'ambito della diagnosi e del trattamento di questo tumore. Essere al fianco di pazienti e caregiver attraverso le associazioni che li rappresentano e mettere in atto un ascolto attivo - sottolinea Cappellari - è per noi fondamentale per rispondere ai bisogni che ancora oggi non trovano risposta. Gsk rinnova costantemente questo impegno con un team che è interamente dedicato all'advocacy e all'engagement: per noi è prioritario attenzionare l’intero percorso di cura delle pazienti e sappiamo che il bisogno informativo è ancora un elemento di primaria importanza. Per questo - continua - Gsk ha dedicato alle donne con tumori ginecologici una piattaforma digitale che si chiama ‘Women Care’ con approfondimenti scientifici e contenuti pratici sulla salute femminile. Prendersi cura della persona e della sua qualità di vita è fondamentale e per questo continuiamo a supportare le associazioni di pazienti nel dare vita ad attività dedicate al benessere psicofisico della persona e anche, ovviamente, alla famiglia”. Infine “un altro aspetto su cui siamo attivamente impegnati - conclude Cappellari - è il diritto di accesso alle cure affinché si riducano le disuguaglianze di accesso alle cure e ai test necessari alle pazienti” per avere terapie mirate. “È proprio sostenendo eventi come quello di oggi in Campania che cerchiamo di sensibilizzare le istituzioni a livello regionale affinché ci sia una presa in carico più mirata delle necessità delle pazienti”. {} #_intcss0{display: none;} Fonte
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vigofficial-blog · 5 years
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EMMA, L'AMICA SVELA COME HA SCOPERTO DEL RITORNO DEL TUMORE ALLE OVAIE. Dopo aver annunciato i problemi di salute e la pausa forzata, Emma Marrone sabato scorso ha rivelato di essersi operata ed ha condiviso la sua gioia con i fan. Adesso un’amica della cantante ha rilasciato un’intervista a 'Di Più' nella quale ha raccontato di come Emma ha scoperto il ritorno del tumore alle ovaie. Pare che durante l’estate la Marrone abbia avuto delle forti fitte all’addome e che per questo sia stata portata d’urgenza in ospedale, dove è rimasta per due giorni ed è stata sottoposta a esami ed ecografie. La diagnosi è stata la peggiore ed ha confermato il ritorno del cancro che l’aveva colpita 10 anni fa. La ragazza durante l’intervista ha anche detto che l’ospedale scelto per l’intervento è quello di Bologna e che adesso Emma dovrà stare a riposo per un mese, per la convalescenza. Inoltre, pare anche che la cantante abbia congelato il tessuto ovarico in una clinica specializzata per non dover rinunciare al suo desiderio di diventare mamma. Fonte: bitchyf FORZA EMMA! #emmamarrone #emma #tumore #ovaie #amica #intervista #cure #ospedale #vigofficial #vig https://www.instagram.com/p/B3C4oa-okN5/?igshid=16jvtzsl7qo27
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purpleavenuecupcake · 5 years
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Le due facce dell’alcol divise dalla quantità. Mai sotto 16 anni, alla guida, in gravidanza
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(di Nicola Simonetti) “L’alcol è una sostanza edonica, ma – avvertono la prof. Carmelina Loguercio  ed il prof. Domenico Alvaro, ordinari di gastroenterologia rispettivamente delle università di Napoli e La Sapienza di Roma – esso, nel creare piacere, può indurre dipendenza e certamente generare danno a vari organi e apparati. Per i giovani, l’alcol rappresenta un rischio ancora maggiore poiché i ragazzi lo metabolizzano male, ne abusano spesso senza neanche rendersene conto, si abituano ad un approccio alle bevande alcoliche che può durare tutta una vita, lo usano per 'sballare' senza spendere granché e senza avere rapporti con l’illegalità. Spesso, inconsapevoli, si mettono alla guida di veicoli e muoiono (o fanno morire)”. Diversi articoli denunciano, nei titoli, un rapporto alcol-cancro ma, poi, nei testi, si rileva che “l’associazione forte è, anche a basse dosi di alcol, solo per cancro della mammella dopo la menopausa, della prostata (su cui tuttavia incide la presenza di insulino-resistenza) e forse del melanoma (su cui pesa come fattore confondente l’esposizione a raggi solari). Addirittura si documenta effetto protettivo dell’alcol per tumore vescicale, renale, ovarico e linfomi”. L’American Institute for Cancer Research, nel 2018 dopo attenta revisione della letteratura, invita a  tener presente il contenuto alcolico di un drink (unità di misura per il consumo di alcolici) che cambia a seconda dei Paesi. Ad esempio, in Gran Bretagna, il vino è servito in un bicchiere di 250 ml contro i 125 ml generalmente considerato in Italia. Vanno anche valutati i 'confounders' , cioè i fattori intrinseci (metabolici, ormonali, genetici, ecc.) o estrinseci (altre abitudini voluttuarie, dieta, esposizioni ambientali e lavorative, sede di residenza, ecc.) che certamente possono influenzare l’insorgenza di cancro. Gli autori concludono: “stretta associazione tra alcol e cancro-tumore mammella in epoca pre-menopausale e, carcinoma squamoso dell’esofago (nessuna relazione con adeno-carcinoma). Per fegato, colon e stomaco bisognerebbe superare i 30- 45 grammi di alcol/die (riferimento non al “bicchiere” ma a quanto alcol è presente nella bevanda, cioè alla sua gradazione alcolica) per avere una significativa associazione, e per il pancreas, non vi è alcun dato conclusivo. Infine un lavoro di marzo 2019 (Int J Cancer 2019), in cui sono stati valutati come fattori di rischio per tumore il fumo, l’alcol, l’indice di massa corporea, la dieta, l’attività fisica, il digiuno prolungato, le infezioni e le polluzioni ambientali, mostra come circa il 35 per cento di nuovi casi di tumore nell’adulto siano collegati all’associazione di più fattori, fra cui particolarmente la ridotta attività fisica e il fumo”. “Quello che ci preme sottolineare - dice Alvaro, presidente Società italiana gastroenterologia – é il ruolo delle società scientifiche  nella interpretazione e diffusione delle novità scientifiche riguardanti la salute dell’uomo”. La Sige e le altre società scientifiche devono tutte insieme lottare contro il non corretto uso dell’alcol, e ci sono categorie in cui il no è assoluto (al di sotto dell’età legale, alla guida, sui posti di lavoro, se si assumono farmaci, in gravidanza, ecc.). Tuttavia non possiamo, alla luce dei dati scientifici, affermare che un bicchiere di vino o una lattina di birra nella nostra alimentazione quotidiana, faccia venire qualunque tipo di cancro”. Il cittadino va informato correttamente, ricordando, fra l’altro, che ogni proibizione porta, inevitabilmente, alla trasgressione”. Read the full article
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con-una-lettera · 6 years
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Claudio Puoti a Paola Taverna e Davide Barillari, lettera aperta Roma, 9 agosto 2018 Gent.ma On. Sen. Paola Taverna, Preg.mo sig. Consigliere Reg. Lazio Davide Barillari mi rivolgo a Voi, tra i massimi esperti di immunologia, infettivologia e microbiologia per chiedere alla Vostra preclara competenza un parere scientifico e clinico, dato che io – benché medico internista ed infettivologo con 40 anni di esperienza clinica e di ricerca alle spalle, 15 anni come Primario Medico di Ruolo, tre specializzazioni, due idoneità nazionali a Primario, docente universitario – non sono in grado di assumere una decisione. Ho una nipotina di appena sei anni (6 anni!) operata tre mesi fa per una rarissima forma di cancro ovarico ed attualmente in chemioterapia. Ha ovviamente la conta dei neutrofili bassissima (data la Vostra specifica e profonda cultura in materia ritengo pleonastico spiegarVi cosa sono i neutrofili e come ci difendono dalle infezioni), ma il problema è che fra meno di un mese dovrebbe rientrare a scuola. Secondo i ridicoli e squallidi dogmi dell’ OMS, dell’ ISS, della FIMMG, della FNOMCeO, di tutta la comunità scientifica internazionale e via dicendo (peraltro sicuramente al soldo delle multinazionali come Lei, Cons. Barillari, ci ha ben chiarito di recente) ed ai quali io ho scioccamente ed acriticamente creduto per 40 anni, la bimba va considerata un soggetto immunodepresso. E ora cosa si fa, Gent.ma Sen. Taverna e Preg.mo Cons. Barillari ? Non la mandiamo a scuola, negandole l’ obbligo scolastico ? o la mettiamo in una classe di bimbi vaccinati, isolandola in una condizione “similabile” (pensi Sen. Taverna, ho sempre creduto che si dicesse “assimilabile”) ad un ghetto? e chi mi garantisce che le autocertificazioni siano attendibili? In Italia? ma che, "davero"? Oppure la mando dai “cuggini” con morbillo in atto, così si immunizza prima, secondo le indicazioni scientifiche della Sen. Taverna ? non pensa che durerebbe meno di un gatto in tangenziale ? Attendo con ansia il Vostro consiglio che sarà sicuramente illuminato, dato che come ci ha illuminato Barillari la politica viene prima della scienza, la quale è asservita al grande capitale mondiale; però mi raccomando la celerità del vostro parere, perché tra poco la bimba dovrà rientrare a scuola. Però avrei ancora una curiosità : Cons. Barillari, se le Sue posizioni sono davvero così lucide e cristalline, come mai il suo stesso movimento l’ha “cazziata” (come si dice a Roma)? P.S: ciò che mi stupisce di più è la Ministra Grillo, che essendo mia collega forse dovrebbe ricordare di essere prima un medico e poi un politico. Ci sembra importante dare eco alla lettera di Claudio Puoti, Un medico a cui siamo grati per la chiarezza con la quale espone un tema che ci riguarda tutti da vicino.
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