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#Condizioni Allergiche
megachirottera · 1 year
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Perché la carenza di latte artificiale è in realtà una buona cosa
Lo scopo di questo articolo è cercare di evidenziare perché una carenza di latte artificiale è effettivamente nell’interesse del popolo americano Source: May 21, 2022; by A Midwestern Doctor on The Forgotten Side of Medicine (more…) “”
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cardiobalancebuy · 2 months
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Recensioni di CardioBalance: vantaggi, effetti collaterali e revisione dei prezzi, come acquistare
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Molte persone desiderano un cuore sano grazie alle vitamine. Uno di questi dispositivi che ha attirato l'interesse di coloro che cercano di assistere il proprio sistema cardiovascolare è il cardioequilibrio. Discuteremo cos'è il cardioequilibrio, i suoi componenti, come funziona e altro ancora in questa recensione.
CardioBalance è ora in vendita per un periodo limitato!
Cos'è il cardioequilibrio?
Un integratore alimentare chiamato CardioBalance ha lo scopo di aumentare le prestazioni cardiovascolari generali e aiutare a preservare una pressione sanguigna normale. Realizzato con nutrienti naturali contenenti vitamine e minerali vitali necessari per la salute del cuore, è sotto forma di capsule.
Gli ingredienti di Cardiobalance in
Il valore di ogni integratore deriva dai suoi componenti. Il cardioequilibrio è costituito da:
riduce l'infiammazione dei vasi sanguigni Promuove la salute dei vasi sanguigni e delle arterie; aumenta la forma fisica cardiovascolare generale stimola il flusso sanguigno; controlla la pressione sanguigna; aiuta la funzione cardiaca.
Come funziona il cardioequilibrio?
La combinazione dei componenti di Cardio Balance supporta congiuntamente il sistema cardiovascolare. Il magnesio aiuta le arterie del sangue a rilassarsi; Il Coenzima Q10 aumenta l'energia cellulare; e l'acido folico aiuta le cellule del sangue a crescere normalmente. Questi componenti presi insieme supportano la funzione cardiaca e aiutano a mantenere la pressione sanguigna normale.
Informazioni sulla dose di Cardiobalance
Si dovrebbe seguire il dosaggio consigliato mostrato sulla scatola Cardiobalance. Solitamente la posologia consiste nell'ingerire un determinato numero di capsule al giorno; tuttavia, è consigliabile consultare un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore.
Come si potrebbe acquistare una bilancia cardio?
È possibile acquistare immediatamente la bilancia cardio dal sito ufficiale del produttore. L'acquisto dalla fonte ufficiale garantisce un prodotto reale e ti consente di beneficiare di eventuali garanzie o politiche di restituzione fornite dall'azienda.
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Effetti collaterali e avvertenze relative al cardioequilibrio
Il cardioequilibrio può causare effetti negativi anche se prodotto utilizzando componenti naturali. Quelli tipici potrebbero essere risposte allergiche o problemi di stomaco. Soprattutto per le persone con condizioni mediche preesistenti o che assumono farmaci, è consigliabile leggere tutte le avvertenze e consultare un operatore sanitario.
Note ed esperienze degli utenti di Cardiobalance
Molti utenti di Cardiobalance hanno riportato buoni risultati, inclusi cambiamenti nella pressione sanguigna e benessere generale. I risultati individuali varieranno, quindi è fondamentale tenere conto che tra le recensioni favorevoli potrebbero esserci persone che non hanno ottenuto i risultati attesi.
Sezione contenente le FAQ
L'uso di Cardiobalance è sicuro?
In effetti, la maggior parte delle persone ritiene che Cardiobalance sia sicuro se assunto come consigliato. Tuttavia, consulta sempre un medico prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore.
Posso usare Cardiobalance insieme ad altri farmaci?
Parlarne con un operatore sanitario è assolutamente essenziale poiché alcuni componenti di Cardiobalance potrebbero interagire con alcuni farmaci.
Con Cardiobalance in quanto tempo si aspettano i risultati?
I risultati possono differire. Mentre alcuni potrebbero notare risultati in poche settimane, altri potrebbero scoprire che ci vuole più tempo. Un buon stile di vita e un uso regolare aiutano l’integratore ad avere successo.
Il cardioequilibrio è adatto ai vegetariani?
Sebbene le formule possano variare, scopri dall'etichetta del prodotto se Cardiobalance è adatto ai vegetariani.
Le donne che allattano o sono incinte possono utilizzare Cardiobalance?
Prima di iniziare qualsiasi integratore, le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero sempre parlare con un medico.
Tutto sommato, Cardiobalance sembra essere una buona aggiunta per chiunque desideri mantenere la propria condizione cardiovascolare. Vale la pena pensare di includerlo in uno stile di vita sano per il cuore visti i suoi componenti naturali e le buone esperienze d'uso. Tuttavia, non dimenticare mai di consultare un medico, soprattutto se hai problemi di salute o assumi altri farmaci.
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olitaly · 6 months
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decadentdjentleman · 10 months
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I POVERI MUOIONO PRIMA
I comunisti e i problemi di oggi
Cause naturali e cause artificiali delle malattie [pt.2]
Le malattie da cause artificiali sono invece tipiche, specifiche, talora esclusive degli uomini. Nessun altro animale conosce l'infarto cardiaco, e molte popolazioni primitive, che vivono più vicine allo stato naturale, ignorano questa malattia. L'arteriosclerosi non si trova negli altri mammiferi. Uno studioso di medicina psicosomatica, Jores, ha scritto che << le malattie più frequenti della nostra epoca, come l'ulcera gastrica e duodenale, le malattie allergiche, l'asma, l'ipertensione, l'adiposità ed altre, non si riscontrano come malattie spontanee negli animali selvatici se non in circostanze del tutto particolari >>. Queste differenze non sono dovute a diversità della struttura anatomica o della fisiologia, in quanto gli altri mammiferi sono per questi aspetti molto simili all'uomo, e posti in gabbia diventano anch'essi adiposi o ipertesi, ulcerosi o apoplettici. Dipendono invece dalle condizioni di esistenza che la << civilizzazione >> ha creato per l'uomo, liberandolo dalle malattie comuni agli altri animali ma comprimendo i suoi istinti, le sue passioni, le sue aspirazioni, i suoi rapporti con l'ambiente naturale, in modo tale da favorire la comparsa di nuove malattie specifiche della specie umana.
Una terza differenza è questa. mentre all'origine delle malattie infettive (le più importanti, fra quelle da cause naturali) si trova un solo agente morbigeno, invece per le malattie degenerative, per gli infortuni, per le altre << malattie del progresso >> esiste una molteplicità di fattori, spesso associati fra loro. Mentre quelle infettive sono malattie specifiche da cause specifiche (la spirocheta provoca la sifilide, il pneumococco la polmonite, ecc.), diverso è il quadro, per esempio, nel caso di intossicazioni croniche da nuove sostanze chimiche introdotte nell'ambiente di lavoro. Intanto, non tutti gli individui esposti vengono colpiti dalla malattia, entrano in gioco le predisposizioni individuali, il tipo di alimentazione può favorire oppure ostacolare il danno; ma soprattutto i sintomi possono manifestarsi a carico di organi diversi, ed accelerare processi morbosi latenti in differenti apparati (digerente, cutaneo, cardiocircolatorio, nervoso, ecc.): si tratta spesso di malattie aspecifiche da cause specifiche. A volte si hanno anche malattie aspecifiche, disturbi generici (mal di testa, affaticamento, irritabilità, perdita dell'appetito, vertigini, dolori addominali, oscillazioni della pressione) che solo dopo lungo tempo si localizzano e si manifestano a carico di un dato organo. In tutti questi casi, non è facile risalire dagli effetti alle cause, individuare chiaramente (seppure esiste) il motivo scatenante della malattia, combatterlo alle origini. Di solito, per attuare un'efficace prevenzione occorre mutare non un solo fattore ma un complesso di condizioni favorenti.
A questo si collega la quarta differenza. Bastano mille medici per vaccinare un'intera collettività contro il vaiolo, o contro la poliomielite, e per vincere la battaglia. Mille psichiatri, invece, non possono arrestare il dilagare delle malattie mentali, riescono solo a creare qualche argine malfermo, perché in molti casi l'epidemia non ha cause naturali ma sociali, e la prevenzione, per essere efficace, non può essere condotta solo dagli specialisti, ma deve coinvolgere l'intera collettività, mutare le relazioni tra gli uomini. Bastano gli antibiotici, opportunamente somministrati, per ridurre drasticamente la mortalità per tifo, per polmonite, per sifilide. Non abbiamo invece farmaci risolutivi contro l'arteriosclerosi, contro i tumori, contro altre malattie a carattere degenerativo: l'intervento medico, in questi casi, è necessario ma spesso non sufficiente, la scienza deve progredire nelle sue ricerche ma la società può già intervenire per ridurre le cause di queste malattie.
Testo di Giovanni Berlinguer, 1968
-A cura della Sezione centrale stampa e propaganda del PCI
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wdonnait · 2 years
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Senna, erba medicinale lassativa potentissima
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/senna-erba-medicinale-lassativa-potentissima/115038?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=115038
Senna, erba medicinale lassativa potentissima
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La senna, nota anche come senna alexandrina, è un’erba medicinale che viene utilizzata da secoli come lassativo. La pianta appartiene alla famiglia delle Fabaceae e cresce in climi caldi e aridi del Nord Africa e dell’Asia occidentale. La parte della pianta utilizzata per scopi medicinali è il suo foglie e i suoi frutti.
La senna contiene una serie di composti attivi, tra cui gli antrachinoni, che sono responsabili della sua attività lassativa. Gli antrachinoni stimolano i movimenti intestinali, favorendo la peristalsi e aumentando la motilità intestinale. Ciò aiuta a promuovere il transito intestinale e ad eliminare le feci in modo più efficiente.
La senna è utilizzata comunemente per il trattamento di diverse condizioni gastrointestinali, tra cui la stitichezza occasionale, l’irregolarità del transito intestinale e il gonfiore addominale. La senna è un lassativo a breve termine, il che significa che i suoi effetti non sono permanenti e vanno a scomparire una volta smesso l’uso.
Senna Capsule o Compresse 
La senna è disponibile in diverse forme, tra cui capsule, compresse, tisane e polvere. La senna in polvere può essere aggiunta ai succhi o al latte per facilitare l’assunzione. La dose raccomandata varia a seconda della forma e della marca, ma di solito va dai 7,5 ai 15 milligrammi al giorno per adulti. La senna non deve essere usata per periodi prolungati senza il consiglio del medico poiché può causare dipendenza e danni intestinali.
La senna è generalmente ben tollerata, ma può causare alcuni effetti collaterali come dolore addominale, diarrea e crampi. In rari casi, può causare reazioni allergiche o problemi renali. La senna non deve essere utilizzata da donne incinte o in allattamento, bambini, persone con infiammazione intestinale o diarrea cronica, o da coloro che assumono farmaci antiaritmici o anticoagulanti.
In generale, la senna è una scelta efficace per il trattamento della stitichezza occasionale e per migliorare il transito intestinale. Tuttavia, è importante utilizzare la senna solo sotto la supervisione di un medico e non utilizzarla per periodi prolungati. In caso di problemi intestinali cronici o persistenti, è meglio consultare un medico per individuare la causa sottostante e trovare un trattamento.
Tisana alla senna
La tisana alla senna è un modo semplice e conveniente per utilizzare questa erba medicinale come lassativo. Per preparare la tisana, è necessario procurarsi delle foglie essiccate di senna. Si possono acquistare in erboristeria o negozi di prodotti naturali.
La procedura per preparare la tisana è la seguente:
Mettere 2-3 grammi di foglie di senna essiccate in una tazza.
Versare acqua bollente sulla tisana e lasciarla in infusione per 10-15 minuti.
Filtrare la tisana e aggiungere eventualmente del miele o un po’ di succo di limone per migliorare il gusto.
La tisana alla senna può essere consumata una volta al giorno, preferibilmente prima di andare a dormire, per aiutare a regolare il transito intestinale e a trattare la stitichezza occasionale. È importante notare che la senna non deve essere utilizzata per periodi prolungati senza il consiglio del medico poiché può causare dipendenza e danni intestinali.
Senna in polvere
La senna in polvere è un’altra forma comune in cui questa erba medicinale viene utilizzata come lassativo. La polvere di senna è ottenuta dalle foglie e dai frutti essiccati e macinati della pianta. La polvere di senna contiene gli stessi composti attivi, gli antrachinoni, che sono responsabili della sua attività lassativa.
La polvere di senna può essere utilizzata per trattare la stitichezza occasionale e migliorare il transito intestinale. La dose raccomandata varia a seconda della marca e della forma, ma di solito va dai 7,5 ai 15 milligrammi al giorno per adulti. La polvere di senna può essere assunta da sola o aggiunta ai succhi o al latte per facilitare l’assunzione.
Come per qualsiasi forma di senna, è importante utilizzare la polvere di senna solo sotto la supervisione di un medico e non utilizzarla per periodi prolungati. L’uso prolungato può causare dipendenza e danni intestinali. La senna in polvere non deve essere utilizzata da donne incinte o in allattamento, bambini, persone con infiammazione intestinale o diarrea cronica, o da coloro che assumono farmaci antiaritmici o anticoagulanti.
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kon-igi · 4 years
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doc, si sa niente degli effetti avversi sui volontari su cui hanno testato il vaccino covid-19 VS effetti avversi del vaccino influenzale normale su popolazione? cioè, la percentuale è uguale? perché pure col vaccino influenzale tetravalente qualche "inconveniente" si verificherà, o no?
Purtroppo non si può fare un paragone visto che il vaccino antinfluenzale lo abbiamo sperimentato su centinaia di milioni di persone fin dalla seconda guerra mondiale, attraverso tutti i passaggi di quello da virus vivo degli anni ‘40-‘50, a quello attenuato degli anni ‘60-’70, fino a quello degli anni ‘80 che è a sub unità (cioè solo antigeni di superficie senza materiale virale), lo stesso inoculato oggi...
Il vaccino anti-Sars-CoV2 ce l’avremo da sei mesi o poco più.
Gli effetti avversi del vaccino antinfluenzale tetravalente sono i seguenti, facilmente rintracciabili in ogni scheda tecnica:
REAZIONI AVVERSE FREQUENZA Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Rara (≥1/10.000, <1/1.000); Molto rara (<1/10.000);
Patologie del sistema emolinfopoietico Linfoadenopatia - Non comune
Patologie del sistema immunitario Ipersensibilità , reazioni allergiche come angioedema, dermatite allergica, prurito generalizzato, orticaria, prurito, eritema - Rara Patologie del sistema nervoso Mal di testa - Molto comune Vertigini - Non comune Parestesia, sonnolenza - Rara
Patologie vascolari Vampate di calore - Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea - Rara
Patologie gastrointestinali Diarrea, nausea - Non comune
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Iperidrosi - Rara
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia Molto comune Artralgia - Rara
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Malessere, Dolore al sito di iniezione - Molto comune Brividi, febbre, Eritema al sito di iniezione, gonfiore al sito di iniezione, indurimento al sito di iniezione - Comune Affaticamento, Ecchimosi al sito di iniezione, prurito al sito di iniezione, calore al sito di iniezione - Non comune Astenia, sindrome simil-influenzale Fastidio al sito di iniezione - Rara
Per ciò che riguarda, invece, il numero dei soggetti testati nella fase 3 del vaccino anti-Sars-CoV2:
Oxford (ChAdOx1 nCoV-19) --> 12.330 soggetti
AstraZeneca ( AZD1222) --> 18.000+30.000 soggetti
Pfizer-Biontech (BNT162b2)  --> 43.500 soggetti
Moderna (mRNA-1273) --> 30.000 soggetti
Per ciò che riguarda gli effetti avversi ricordate che questi vaccini sono usciti o stanno uscendo dalla fase III della sperimentazione e quindi non ci sono documenti disponibili al pubblico bensì solo meta-analisi ma se le agenzie del farmaco mondiali ne stanno ammettendo la distribuzione, significa che non ce ne sono stati di importanti oltre quelli classici riportati dai partecipanti:
Oxford (ChAdOx1 nCoV-19) --> dopo un caso di mielite trasversa (non correlato), gli effetti avversi sono stati visti essere stanchezza, febbre e dolore al sito di iniezione
AstraZeneca (AZD1222)-->  stanchezza, febbre e dolore al sito di iniezione
Pfizer-Biontech (BNT162b2) -->  stanchezza, febbre e dolore al sito di iniezione
Moderna (mRNA-1273) --> stanchezza, febbre e dolore al sito di iniezione
Ovvio che nessuno ha certezze sugli effetti collaterali a lungo termine ma tutto il lavoro che è stato fatto in questi mesi è stato possibile proprio grazie alle conoscenze acquisite dalla creazione dei vaccini precedenti e dalla similitudine dei meccanismi di azione, tutto alla luce degli ENORMI passi avanti che sono stati fatti nella scienza medica e farmacologica.
Alla fine e come sempre, si tratta di una valutazione del rapporto rischio-beneficio...
... con buona pace sia dei fideisti provax che dei complottisti novax.
Fonti:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5139605/
https://www.ars.toscana.it/2-articoli/4408-nuovo-coronavirus-vaccini-in-sperimentazione.html#astrazeneca-rende-noti-dati-efficacia-vaccino-azd1222
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7521561/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33173896/
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detoxic-in2myd-blog · 4 years
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Detoxic recensioni, forum, funziona, opinioni, prezzo, farmacia
I parassiti hanno sul corpo umano più diversi effetti dannosi — tossico, allergica, meccaniche, e inoltre — assorbono risorse alimentari e nutrienti, l'avvelenamento del corpo... Il fegato è meglio iniziare a pulire dopo che questa procedura è stata effettuata con l'intestino. Finale (principale o non sono obbligatori nel ciclo di vita dei parassiti, ma una volta nel corpo di tale ospite, il parassita non muore, anche se non riceve... Trattamento domestico di vermi nei bambini. L'infestazione dell'organismo di controllo dei parassiti può superare qualsiasi persona. .. [Continua a leggere→]
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Dove si compra
Come visualizzare i vermi. Vale la pena di trattare i loro animali e noi stessi In un clima tropicale semi di papaya sono un mezzo comune per... Per scegliere il farmaco da parassiti nel corpo umano, è necessario per iniziare a passare una completa diagnosi, dopo e, naturalmente, di trattare i parassiti, può dire solo un medico specialista. Chiedendosi come liberare il corpo di parassiti, si consiglia di studiare tutti i metodi possibili. Detoxic recensioni, forum, funziona, opinioni, prezzo, farmacia Ovviamente, l'analisi sulla parassiti nel corpo umano ha bisogno consegnare per, in tempo per individuare l'infezione e, il più velocemente possibile, assegnare il trattamento appropriato. Molti farmaci sbarazzarsi di parassiti, preferiscono il trattamento rimedi popolari. Dopo la pulizia del corpo dai parassiti... Molti parassiti scelgono per l'habitat del tratto gastro-intestinale dell'uomo.
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Tuttavia, secondo le statistiche Parassiti nel corpo — le cause, e quali sono i sintomi indicano la loro presenza. Come liberare il corpo di parassiti in casa rimedi popolari? Possono manifestarsi tutti i tipi di eruzioni cutanee, di tanto in tanto le malattie allergiche, ad esempio... Malattie parassitarie dell'uomo sono divisi in elmintiasi (vengono chiamati vermi) e infezioni da protozoi... Aveva avvisato di 100 anni fa accademico Scriabin. Come vedete i sintomi di parassiti, funghi e protozoi nel corpo spesso sono simili ad altri comuni malattie. I migliori modi per distruggere i parassiti dal corpo rimedi popolari. A seconda del tipo di parassita, il medico prescriverà la giusta regime di trattamento. Se avete bisogno di sbarazzarsi di parassiti.
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Facendo automedicazione, l'uomo avvelena il corpo e provoca danni al fegato e... La terapia deve essere integrata: se Come si applica soda da parassiti nel corpo umano? I parassiti vivono circa tanto quanto esiste la vita sulla Terra. Prima di cercare una risposta alla domanda, come sbarazzarsi di parassiti nel corpo medico corso, è importante sapere quali tipi di agenti patogeni... Parassiti intestinali nel corpo può essere sospettata in presenza dei seguenti segni di Parassiti permanenti vicini di casa e compagni umani. Secondo le statistiche, ogni terzo abitante della Terra treno vermi-parassiti. Spesso in questo periodo è presente grave reazione allergica al elminto. Una volta nel corpo, compressa provoca lo sviluppo di paralisi non a vite. Innanzitutto è necessario fare il test per i parassiti, per verificare la loro presenza o assenza. Farmacologia offre un'ampia scelta di farmaci efficaci.
Recensioni su Detoxic
Parassiti nel corpo umano si nutrono di resti di cibo digerito, le celle interne, succhi gastrici, privando di nutrienti che sono necessari per il normale funzionamento. Tutti i farmaci devono essere prese in casa esclusivamente dopo la nomina di un medico. Come pulire il corpo dai parassiti in casa, e anche i metodi di pulizia del corpo, farmaci e misure di prevenzione. La presenza di parassiti nel corpo di persone spesso dura da anni. I sintomi del colpo di parassiti nel corpo umano possono diventare una serie di sintomi spiacevoli, che richiedono un trattamento urgente. Rimedi popolari è necessario utilizzare solo su consiglio del medico, nelle fasi iniziali di Applicazione dei farmaci contro i vermi di una vasta gamma di giustificata, anche perché è spesso difficile determinare il tipo di parassita. Determinare la presenza di vermi nel corpo di un adulto è difficile. Recensione di mezzi efficaci. In quali casi deve essere di prendere pillole per la prevenzione... Parassiti nel nostro corpo.
Detoxic chi lo produce
Il ritrovamento di parassiti nel corpo umano porta a gravi problemi di salute. Circa la presenza di parassiti nel corpo eloquente dicono... In caso di sintomi che indicano la presenza di parassiti nel corpo umano, è necessario fissare un appuntamento con il medico, di consegnare i Parassiti nel corpo — molto pericolosa malattia, che richiede una immediata terapia, quindi non vale la pena di ritardare andare dal medico... E, naturalmente, di trattare i parassiti... Essi sono in grado di peggiorare notevolmente... Revisione farmaci più efficaci dai vermi per l'uomo. In medicina ci sono casi di produzioni errate diagnosi. Problemi digestivi. Oggi, internet è pieno di foto spaventose elminti, che colpiscono il corpo di adulti, bambini e animali domestici In pratica il 90% di penetrazione del parassita nel corpo umano o animale finisce infezione, danno... E gattino toxoplasma gondii non viene trasmesso?
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In primo luogo, è necessario rimuovere dal corpo del bambino tutti i prodotti di scarto accumulati parassiti. Se a volte una piccola scheggia porta un sacco di disagi e di persone Come liberare il corpo di parassiti, facendo uso di un trattamento completo? Il modo più semplice per fare un esame feci. Ci sono molte opzioni per la risposta... L'amarezza dato che le loro persone, perché desiderabili condizioni per lo sviluppo di parassiti organismi considerati... Rimedi popolari da parassiti nel corpo umano possono essere molto efficaci quanto i farmaci, e sono molto più accessibili. Parassita (vedi foto sotto) è un organismo vivente completamente a scapito di un altro, più grande, del corpo. Possono provocare e aggravare causa di escrezione delle tossine Voglio sottolineare che il tema parassiti e le pulizie come qualcosa che è diventato molto popolare in italia negli ultimi tempi. Ci sono i segni della presenza di parassiti nel corpo umano. Le piante spesso producono tossine che possono anche rendere efficace l'esposizione a funghi parassiti, batteri e...
Come si usa
È noto, ad esempio, che le uova di ascaris si trovano nel suolo, e di entrare nel corpo di un uomo con... Segni e sintomi di vermi, come riconoscerli. Come con loro si può combattere, se si, appena apparso nel corpo, pronto ad attaccare tutti i sistemi vitali? Come sbarazzarsi di parassiti, e se è possibile farlo rimedi popolari, lo sapremo più avanti. Parassiti nel corpo umano può vivere asintomatica per lungo tempo. Rischio di essere colpiti da parassiti nel corpo umano c'è sempre di origine possono diventare l'acqua contaminata o cibo, ultimi insufficiente Da parassiti nel corpo aiuteranno i farmaci e rimedi popolari. Oggi vermi e parassiti si trovano in 7 persone su 10, la percentuale di persone infettate è enorme, molti non sanno che all'interno del loro corpo si verifica lo sviluppo di parassiti. Non è un segreto che vengono infettati da vermi, protozoi Come portare parassiti in casa, conosciuto fin dai tempi antichi.
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wdonnait · 2 years
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Deltacortene per curare malattie autoimmuni e infiammatorie: efficacia e controindicazioni
Nuovo post pubblicato su https://wdonna.it/deltacortene-per-curare-malattie-autoimmuni-e-infiammatorie/114697?utm_source=TR&utm_medium=Tumblr&utm_campaign=114697
Deltacortene per curare malattie autoimmuni e infiammatorie: efficacia e controindicazioni
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Il deltacortene è un farmaco corticosteroide sintetico utilizzato per trattare una vasta gamma di condizioni infiammatorie e allergiche. È comunemente usato per trattare malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla, così come per trattare malattie della pelle come la dermatite atopica e il lupus.
Il deltacortene agisce sopprimendo il sistema immunitario, riducendo l’infiammazione e il dolore. Essendo un corticosteroide sintetico, ha effetti simili a quelli degli ormoni naturali prodotti dalle ghiandole surrenali.
Il deltacortene può essere somministrato per via orale, per via intramuscolare o per via endovenosa e può essere utilizzato in combinazione con altri farmaci per trattare le condizioni specifiche.
Come tutti i farmaci, anche il deltacortene ha alcuni effetti collaterali, tra cui aumento di peso, problemi di pelle, ipertensione, diabete, osteoporosi, disturbi psichiatrici e alterazioni della crescita nei bambini.
Deltacortene Effetti collaterali
Il deltacortene come tutti i farmaci può causare effetti collaterali. Gli effetti collaterali comuni associati al deltacortene sono:
Aumento di peso e ritenzione di liquidi
Problemi di pelle come acne, eczemi e iperpigmentazione
Ipertensione e problemi al cuore
Diabete
Osteoporosi e fratture ossee
Alterazioni della crescita nei bambini
Disturbi psichiatrici come ansia, depressione e disturbi del sonno.
Gli effetti collaterali meno comuni associati al deltacortene sono:
Problemi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea e costipazione
Problemi alla vista come cataratta e glaucoma
Problemi al fegato e alle ghiandole surrenali
Disturbi del ciclo mestruale e della libido
aumento della produzione di peli e caduta dei capelli
Allungamento dei tempi di guarigione delle ferite.
Deltacortene quando si prescrive
Il deltacortene viene comunemente prescritto per trattare una vasta gamma di malattie infiammatorie e allergiche, tra cui:
malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide e la sclerosi multipla
malattie della pelle come la dermatite atopica e il lupus
malattie respiratorie come l’asma e la bronchite cronica
malattie infiammatorie intestinali come la malattia di Crohn e la colite ulcerosa
malattie reumatiche come la gotta e la borsite
Il deltacortene può anche essere utilizzato per trattare malattie che causano dolore e infiammazione, come il dolore articolare e muscolare, l’edema e la tendinite. Inoltre, può essere utilizzato per trattare alcune malattie autoimmuni, come la malattia di Addison, per ripristinare la funzione delle ghiandole surrenali.
Malattia di Crhon
La malattia di Crohn è una forma di malattia infiammatoria intestinale (IBD) che colpisce l’intestino crasso e/o l’intestino tenue. La malattia provoca infiammazione e ulcere nella parete dell’intestino, causando dolore addominale, diarrea, perdita di peso e febbre. La malattia può essere cronica e recidivante, con periodi di remissione e di esacerbazione dei sintomi.
Le cause esatte della malattia di Crohn non sono ancora completamente comprese, ma si pensa che sia dovuta a una combinazione di fattori genetici, immunologici e ambientali. Alcuni fattori di rischio per la malattia di Crohn includono avere un familiare con la malattia, fumo, e una dieta ricca di grassi e povera di fibre.
La diagnosi della malattia di Crohn viene effettuata attraverso una combinazione di esami, tra cui esami del sangue, una colonscopia e una radiografia.
Il trattamento della malattia di Crohn dipende dalla gravità dei sintomi e dalla posizione e dall’estensione dell’infiammazione. Il trattamento può includere farmaci come gli immunomodulatori, gli antinfiammatori, i corticosteroidi e gli antagonisti del TNF, una terapia nutrizionale, chirurgia per rimuovere la porzione di intestino interessata e, in casi gravi, terapia immunosoppressiva.
La gestione a lungo termine della malattia di Crohn può essere complessa e richiede una stretta collaborazione tra il paziente e il medico per monitorare i sintomi e regolare la terapia.
Borsite
La borsite è un’infiammazione della borsa sinoviale, una sacca piena di liquido che ammortizza e lubrifica i tendini e i muscoli vicino alle articolazioni. La borsite può verificarsi in qualsiasi parte del corpo dove ci sono tendini e muscoli che si muovono contro ossa e articolazioni, ma è più comune nelle articolazioni delle spalle, del gomito, dell’anca, del ginocchio e del tallone.
I sintomi della borsite possono includere dolore, gonfiore, arrossamento e rigidità nell’area interessata. Il dolore può essere acuto o cronico e peggiorare con il movimento o con l’attività fisica. La borsite può essere causata da una lesione diretta, come una caduta, da un uso eccessivo o da un’artrite.
La diagnosi di borsite viene generalmente effettuata attraverso un esame fisico e l’anamnesi del paziente. Il medico può anche ordinare esami come radiografie o risonanze magnetiche per confermare la diagnosi e escludere altre condizioni.
Il trattamento della borsite dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Il trattamento può includere il riposo, la fisioterapia, l’uso di un tutore, l’applicazione di ghiaccio, l’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) e, in casi estremi, la chirurgia.
Prevenire la borsite può essere fatto attraverso il riscaldamento adeguato prima dell’esercizio fisico, evitando di sovraccaricare le articolazioni e mantenere un peso corporeo sano. Inoltre, è importante indossare scarpe adeguate e utilizzare una postura corretta durante l’attività fisica o il lavoro per evitare sovraccarico delle articolazioni.
Bronchite cronica
La bronchite cronica è un‘infiammazione cronica delle vie respiratorie, principalmente dei bronchi. I bronchi sono i tubi che trasportano l’aria dalla trachea alle sacche d’aria dei polmoni. La bronchite cronica è caratterizzata da una tosse persistente con espettorato per un periodo di almeno 3 mesi consecutivi, per 2 anni consecutivi. La tosse può essere secca o produrre muco e i sintomi possono includere dispnea, respiro sibilante, affaticamento e dolore al petto.
La bronchite cronica è causata principalmente dall’inalazione di fumi, polveri e altre sostanze irritanti, come il fumo di sigaretta, l’inquinamento atmosferico e l’esposizione professionale a sostanze chimiche. Altri fattori di rischio sono l’età avanzata, la presenza di malattie respiratorie come l’asma, e la predisposizione genetica.
La diagnosi di bronchite cronica viene effettuata attraverso un’anamnesi completa, un esame fisico e test diagnostici come la spirometria, la radiografia del torace e la biopsia delle vie respiratorie.
Il trattamento della bronchite cronica dipende dalla causa sottostante e dalla gravità dei sintomi. Il trattamento può includere il trattamento della causa sottostante, come smettere di fumare o evitare l’esposizione a sostanze irritanti, farmaci broncodilatatori, corticosteroidi ecc.
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giosport1973 · 4 years
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margiehasson · 5 years
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Trucco occhi semipermanente: tutto quello che c’è da sapere
Negli ultimi anni abbiamo assistito all’impiego sempre più diffuso del trucco semipermanente, non solo per le sopracciglia, ma anche per la correzione di labbra, occhi e cicatrici. Le tecniche impiegate dagli operatori si sono evolute. Gli strumenti hanno raggiunto tecnologie sempre più sicure e all’avanguardia.
Ecco tutto quello che c’è da sapere prima di affidarsi ad un centro specializzato in dermopigmentazione per il trucco occhi semipermanente.
Photo Credits decodemode.com
  Il trucco occhi semipermanente rappresenta una soluzione comoda per tutte quelle persone che non sono dotate di particolare manualità e per tutte coloro che vogliono risultare impeccabili in ogni momento della giornata. Il trucco semipermanente è una soluzione comoda per chi pratica sport o per le portatrici di lenti a contatto, ma anche per i soggetti allergici al make-up.
Non sempre risulta semplice tracciare una riga di eye-liner perfetta al mattino, soprattutto quando si va di corsa. Lo scopo del trucco occhi semipermanente è proprio quello di delineare lo sguardo e donare profondità all’occhio con una riga di eye-liner, oppure con una sottilissima riga infraciliare. Scurire gli spazi fra le ciglia con del pigmento crea l’illusione di ciglia più folte e lunghe.
Le tecniche impiegate per realizzare un trucco occhi semipermanente sono essenzialmente due: il microblading e la dermopigmentazione. La differenza sta nello strumento impiegato. Nel caso del microblading si adopera una manopola con una lama, un risultato ben riuscito dipende dall’abilità del tecnico operatore. Nella dermopigmentazione si utilizza uno strumento simile ad una macchina per tatuaggi, specifica per il trucco semipermanente.
Il pigmenti impiegati sono dermo-compatibili e vengono riassorbiti dalla pelle nel corso del tempo, solitamente uno o due anni. Il risultato dunque sarà molto più soft e modificabile rispetto ad un tatuaggio tradizionale. Dopo circa un anno, infatti, sarà necessario ribattere il trucco ormai sbiadito, che per l’occasione potrà essere anche modificato.
Durante la prima seduta l’operatore studia assieme al cliente il trucco, valutando la forma del viso e le altre caratteristiche del volto, in modo da trovare il risultato più armonioso e gradito.
Sfatiamo questo mito: il trucco permanente non fa male. La sensazione è più di fastidio che di dolore. Le pelli più sensibili tendono ad arrossarsi o gonfiarsi, ma l’effetto svanisce dopo poche ore. L’ago non penetra negli strati più profondi della pelle, dunque non è un trattamento così invasivo come sembra. È anche possibile impiegare creme anestetiche per desensibilizzare la zona e operare senza che venga avvertito nessun dolore.
Subito dopo la seduta andranno evitate l’applicazione di trucco o extension agli occhi, l’esposizione ai raggi UV, la sauna, il mare e la piscina. Si formeranno crosticine e rossori e utilizzerete una crema specifica per proteggere la pelle.
Dopo circa un mese solitamente si effettua un ritocco, per ribattere quei punti dove il colore ha perso intensità o non è penetrato a sufficienza.
L’unico rischio presente al momento è legato ad eventuali reazioni allergiche al pigmento. Solitamente sono molto rare, ma per precauzione il tecnico effettua un test su una piccola zona del corpo prima del trattamento.
Il costo per il trucco occhi semipermanente varia dai 200 ai 400€ in base al centro che scegliete. Il consiglio è quello di affidarsi sempre a tecnici specializzati e certificati, che operano nelle migliori condizioni ambientali con strumenti ben puliti e sterilizzati.
Per altre idee e suggerimenti seguimi su consiglidimakeup.com.
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italianaradio · 5 years
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CORONAVIRUS Ecco le regole per evitare il contagio
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CORONAVIRUS Ecco le regole per evitare il contagio
CORONAVIRUS Ecco le regole per evitare il contagio
CORONAVIRUS Ecco le regole per evitare il contagio Lente Locale
R. & P.
“La pelle può costituire un ricettacolo di germi potenzialmente pericolosi e a questi possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici. Una adeguata igiene dell’epidermide mirerà a rimuovere la flora transitoria, mantenendo intatta la flora residente che ha importanti funzioni protettive e di barriera.”
La professoressa Gabriella Fabbrocini, direttore di Dermatologia e Venereologia presso l’Università degli Studi ‘Federico II’ di Napoli, spiega come e perché la nostra epidermide potrebbe essere a rischio Coronavirus soprattutto se si viaggia spesso in aereo. Di seguito le 5 regole dell’esperta per prevenire il virus:
1) “Lavarsi spesso le mani quando ci troviamo in luoghi affollati come gli aeroporti rallenterebbe in modo significativo la corsa dei patogeni, nonostante la via di trasmissione principale siano le vie aeree. Lo studio pubblicato sulle pagine della rivista tedesca Risk Analysis il 23 dicembre 2019, avrebbe individuato una possibilità di resistenza per 9 giorni sugli oggetti che tocchiamo. I viaggiatori affrontano in modo superficiale il tema dell’igiene delle mani, pensiamo per esempio ai braccioli delle sedie, le maniglie dei bagni, i banchi dei check-in, che sono toccati ogni giorno da milioni di persone provenienti da ogni parte del mondo. Solo il 20% di chi transita negli scali ha mani pulite, ossia lavate con acqua e sapone per almeno 15 secondi nell’ultima ora. Il rimanente 80% è potenziale diffusore di patogeni nel tempo che intercorre tra un volo e l’altro.”
2) “È necessario lavarsi con acqua e sapone o con disinfettanti a base di alcol e asciugarsi con cura strofinando palmi, dorsi e l’interno delle dita. Secondo l’Oms la formula dei disinfettanti in gel ha meno efficacia rispetto a quelli che contengono alcol in una concentrazione tra il 60% e il 95%. In caso di viaggi frequenti esistono comuni saponi liquidi che contengono delle sostanze antibatteriche ammesse anche in alcuni cosmetici in quantità limitate, come ad esempio il triclosan:è importante ribadire che non c’è necessità in condizioni di vita normale di utilizzare tali prodotti (perché acqua e sapone sono sufficienti), a maggior ragione perché sono stati sollevati dei dubbi sia sulla loro sicurezza, sia sulla loro sostenibilità ambientale. Inoltre, l’uso prolungato sulle persone potrebbe favorire nei batterilo sviluppo di resistenze nei confronti di questi prodotti aumentando il rischio di infezioni”.
3) ”Pulizia sì ma senza essere maniacali. I lavaggi compulsivi possono alterare la natura strutturale della pelle distruggendone i microrganismi buoni, con il rischio di essere ancora di più esposti a infezioni, ma anche dermatiti sia irritative che allergiche. I prodotti a base di alcol hanno lo svantaggio di seccare molto la pelle.”
4) “Attenzione alla temperatura dell’acqua che non deve essere troppo alta per evitare di estrarre grassi dall’epidermide, danneggiando la struttura del film idrolipidico, un’altra barriera importante contro i microbi.”
5) ”Non mangiarsi le unghie e le pellicine affinchè non si creino microferite. Infine, maggiore attenzione per chi soffre di dermatite atopica e ha una pelle infiammata e quindi a rischio di contrarre le comuni infezioni.”
Conclude la prof.ssa Gabriella Fabbrocini.
CORONAVIRUS Ecco le regole per evitare il contagio Lente Locale
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R. & P. “La pelle può costituire un ricettacolo di germi potenzialmente pericolosi e a questi possono aggiungersi virus e batteri che circolano nell’aria o con cui veniamo in contatto toccando le più diverse superfici. Una adeguata igiene dell’epidermide mirerà a rimuovere la flora transitoria, mantenendo intatta la flora residente che ha importanti funzioni protettive […]
CORONAVIRUS Ecco le regole per evitare il contagio Lente Locale
Francesca Cusumano
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notizieoggi24-blog · 5 years
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Alexei Navalny potrebbe essere stato avvelenato, dicono i suoi medici
Nella giornata di ieri il leader delle opposizioni in Russia, Alexei Navalny, in carcere per le manifestazioni dei giorni scorsi, ha avuto una reazione allergica acuta, che lo ha costretto al trasporto in ospedale, con gonfiori sul viso ed arrossamento della pelle. Oggi due suoi medici parlano di avvelenamento, un'ipotesi che ancora non ha delle prove concrete. Navalny, 43 anni, è stato arrestato molte volte per la sua attività politica, l'ultima pochi giorni fa, con la condanna a 30 giorni per aver organizzato le manifestazioni a Mosca dei giorni scorsi, che hanno portato ad oltre 600 arresti. Anastasia Vasilyeva, un medico che in passato ha curato Navalny, era presente insieme ad un altro medico, Yaroslav Ashikhmin, ma è stato negato loro un esame approfondito. Vasilyeva ha notato un rossore intorno agli occhi e del pus che usciva dall'occhio destro, aggiungendo che Navalny non ha mai avuto reazioni allergiche di questo tipo e che potrebbe essere entrato in contatto con sostanze sconosciute. Un collaboratore di Navalny, Leonid Volkov, aveva dichiarato di aver avuto una reazione allergica simile dopo essere stato detenuto nella stessa cella, imputando l'accaduto alle scarse condizioni igieniche. Read the full article
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badallalla · 6 years
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Vi avevo giù parlato di  Villa Borghini,  sinonimo di qualità, sicurezza, perizia artigianale con un’ esperienza di oltre 40 anni maturata direttamente sul campo grazie alla ricerca continua ed a un approccio teso all’innovazione dove la cura sta alla base della cosmetica.
Parlo ampliamente di questo originalissimo brand in questi articoli (Presentazione azienda clicca quì, Villa Borghini i cosmetici che curano la pelle clicca quì).
Le caratteristiche che contraddistinguono Villa Borghini rispetto ad altri competitors sono tante, ricordiamone brevemente qualcuna :
– conformità alle normative svizzere (assenza di aldeide formica certificata),
– assenza di coloranti, assenza di profumazioni (annullando così eventuali fattori allergizzanti e irritativi),
– utilizzo solo e soltanto di ingrediente registrati presso la FDA USA,
– conformità ai codici INCI USA e INCI UE,
– azzeramento totale di carica batterica (ogni singolo lotto viene verificato da appositi laboratori registrati presso il Ministero della Sanità),
– certificazioni universitarie di tutti i singoli prodotti appartenenti alle varie linee,
– conformità alla normativa antitrust in materia di pubblicità ingannevole,
– norme ISO 9001,
– conformità alla SASO (Saudi Arabia Standard Organization) e assenza assoluta del dannoso dioxane (contenuto purtroppo nella maggior parte di shampo, bagnoschiuma e crema),
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Le linee proposte da Villa Borghini permettono di attuare una vera e propria terapia globale, eccole elencate in breve:
Hair Care, con i suoi preziosi trattamenti progettati per risolvere le problematiche del cuoio capelluto come le gamme Anagen Plus (cura della caduta dei capelli), Seboequilibrante, Antiforfora, Protezione Cuoio Capelluto,
Beauty Hair che garantisce risultati immediati visibili fin dalla prima applicazione;
Style e Finish per definire e modellare la chioma;
Face care che racchiude i migliori trattamenti per la cura del viso;
Body Line realizzati per consentire una delicata detersione e un eccellente idratazione della pelle.
Ricordo inoltre altre qualità comuni a tutte le linee :
– Massima sicurezza di impiego, l’intera gamma dei prodotti è indicata anche per uso frequente.
– Effettiva efficacia clinica;
– Carica batterica zero (totale assenza di lieviti, batteri e muffe);
 Sono formulati nel pieno rispetto della salute del consumatore.
Le varie linee VB® sono studiate appositamente tenendo in primo piano le caratteristiche personali di ogni singola persona, i prodotti hanno la capacità di poter essere combinati tra loro per potenziarne gli effetti finali, riuscendo a combinare perfettamente la parte curativa (vedi caduta capelli, seborrea, forfora) con quella più estetica, caratteristica vi assicuro assai rara in questo ambito.
Oggi vi parlo di una chicca della linea Hair Care.
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In tema capelli è bene ricordare che i laboratori Villa Borghini presentano una sezione dedicata alla tricologia dove ogni giorno vengono affrontate le casistiche più varie presentate dai pazienti. Ho parlato di pazienti perchè qua parliamo di veri trattamenti curativi rivolti alle principali problematiche come caduta (nelle sue varie declinazioni), forfora, seborrea etc etc.
Spesso infatti il primo approccio coi prodotti Villa Borghini è mosso dal bisogno di risolvere una criticità importante. Lo studio diretto sui pazienti ha permesso di perfezionare sul campo le linee curative, con un monitoraggio continuo sugli effetti nel breve e lungo periodo.
L’approccio scientifico dei professionisti VB® si accompagna a strumenti di alta tecnologia come TeDa (Trichological Equipement Diagnosis Analizer) e SPD (Skin Phototype Diagnosis) per la diagnosi del fototipo di pelle, brevettata a livello mondiale e validata presso l’università di Siena nota ai professionisti del settore per la sua carica innovativa percepita come una nuova tappa nel paradigma del settore tricologico. Queste apparecchiature permettono la precisa misurazione di quei valori determinanti nel caso in questione (ph, sebo del cuoio capelluto) per creare la terapia personalizzata con l’abbinamento dei giusti componenti. Tutti i prodotti di Villa Borghini hanno superato in sede universitaria i protocolli clinico – farmacologici di massima sicurezza previsti dal Repeated Insult Patch Test e sono certificati come incapaci di evocare reazioni irritative o allergiche.
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Ma torniamo a noi, oggi vi parlo di due prodotti anticaduta della linea Hair Care (pensata esclusivamente per le problematiche del cuoio capelluto) : Soluzione Anagen Plus e Shampoo Anagen Plus.
Questi prodotti vengono presentati in elegante cofanetto studiato per 30 o 120 giorni di trattamento (il design è davvero fashion).
– Soluzione Anagen Plus. Rappresenta il fulcro del trattamento anti caduta e si rivolge ai casi di alopecia androgenetica. Questa problematica colpisce a vari gradi quasi il 40% degli uomini tuttavia anche il gentil sesso non ne è purtroppo immune. Esiste un insieme di cause scatenanti e nonostante la diversità di punti di vista il fattore tempo è considerato unanimemente decisivo per bloccare gli effetti. Prima si inizia una terapia e più alte sono le possibilità di arrestare la caduta. Il meccanismo di funzionamento di questa soluzione differisce dalle terapie tricologiche tradizionali, in quanto qui abbiamo una azione che favorisce allo stesso tempo vascolarizzazione, ossigenazione e circolazione dei nutrienti nei vari strati di profondità dello scalpo. I dati raccolti in sede universitaria parlano di riduzione della caduta e diminuzione dei capelli distrofici ma anche una diminuzione significativa di seborrea e prurito. Dati importanti, considerando che l’eccesso di sebo è appurato essere uno dei fattori scatenanti la caduta, insomma questa soluzione va al fulcro del problema creando quelle le condizioni ideali per un bulbo sano e vitale.  Caratterizzato da una importante azione biostimolante sul cuoio capelluto la soluzione viene presentata in confezione da 200 ml , l’applicazione avviene mediante un dosatore di precisione, viene consigliato utilizzarne almeno 5 ml distribuendoli in modo uniforme sull’intero cuoio capelluto con un lieve massaggio, possibilmente a cute detersa con il relativo shampoo.
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Questo perchè uno dei tratti distintivi delle linee di Villa Borghini è la combinazione dei vari prodotti per creare la giusta combinazione che dia risalto alle componenti di ciascuno al fine di ottenere risultati visibili.
– Shampoo Anagen Plus. Rappresenta l’altra metà di questo trattamento considerato la linea di punta del brand e sulla quale vengono investite importanti risorse per la ricerca, la sperimentazione e l’innovazione. Lo shampoo, in confezione da 250 ml,  si presenta in consistenza liquido nella sua purezza, per questo è consigliabile applicarlo dal flacone direttamente sui capelli (fare attenzione per evitare di sprecarlo), di colore neutro e dal profumo tenue, si consiglia di bagnare bene i capelli ed eseguire il primo lavaggio massaggiando fino ad ottenere un’abbondante schiuma, risciacquare perfettamente e ripetere per la seconda volta. per un effetto pulente profondo ma ultra delicato, che conferisce nel contempo lucentezza, morbidezza e docilità alla piega. . Il capello appare visibilmente “vivo” ma senza gli artifici di molti prodotti di concorrenza, un effetto volume naturale e una sensazione di leggerezza. Inoltre la successiva applicazione della Soluzione Anagen Plus non sporca il capello appena lavato, evitando l’effetto unto che è ancora più fastidioso che a distanza ravvicinata dall’ultimo shampoo.
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L’argomento è vasto e Villa Borghini ha dimostrato di padroneggiarlo bene. Continuerò nei prossimi articoli ad accompagnarvi nella scoperta dei fantastici prodotti di Villa Borghini, vi lascio intanto sotto i link ai canali ufficiali dell’azienda.
https://www.villaborghini.it/hair-care/
https://www.facebook.com/villa.borghini.5/
https://www.instagram.com/villaborghini/
    Villa Borghini Hair Care - Cura del cuoio capelluto e dei capelli. Vi avevo giù parlato di  Villa Borghini,  sinonimo di qualità, sicurezza, perizia artigianale con un' esperienza di oltre 40 anni maturata direttamente sul campo grazie alla ricerca continua ed a un approccio teso all'innovazione dove la cura sta alla base della cosmetica.
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purpleavenuecupcake · 6 years
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AIFA pubblica Rapporto Vaccini 2017
L'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha pubblicato sul portale istituzionale il Rapporto Vaccini 2017, che descrive tutte le sospette reazioni avverse inserite nel 2017 nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza (RNF), comprese quelle insorte negli anni precedenti. "Con la pubblicazione del Rapporto 2017 l’AIFA prosegue nell'operazione di trasparenza già avviata fornendo dati e analisi rigorose da cui emerge ancora una volta che i vaccini sono tra i medicinali più controllati e sicuri. Dalla valutazione delle segnalazioni - afferma il Direttore Generale, Mario Melazzini - non emergono infatti problematiche di sicurezza che possano modificare il rapporto beneficio rischio dei vaccini utilizzati. Operatori sanitari e cittadini sono più propensi a segnalare possibili reazioni avverse attraverso la Rete Nazionale di Farmacovigilanza diffusa sul territorio nazionale, grazie a una crescente sensibilizzazione su questi temi. Tuttavia le segnalazioni prese in esame riguardano, nella maggior parte dei casi, reazioni note, non gravi, e comunque incluse tra i possibili effetti indesiderati dei fogli illustrativi di ciascun prodotto”. Circa l’80% delle segnalazioni insorte nel 2017 sono state classificate come “non gravi” in linea con gli anni precedenti. Le segnalazioni per vaccini (6.696) rappresentano il 16% delle segnalazioni totali per farmaci e vaccini inserite nel 2017 e provengono principalmente da personale sanitario non medico (57%). Seguono le segnalazioni dei  medici (21,4%) e dei cittadini/pazienti (13,2%). Le reazioni avverse più frequentemente descritte sono state: febbre, reazioni locali, reazioni cutanee generalizzate e iperpiressia. Meno comuni sono risultate le reazioni avverse agitazione/irritabilità, condizioni allergiche, vomito, dolore, pianto e cefalea, in genere riportate nel foglio illustrativo del prodotto. Le condizioni allergiche e le reazioni cutanee generalizzate sono state meno frequenti per i vaccini obbligatori. Le segnalazioni di sospette reazioni avverse considerate gravi sono state rare e nella maggior parte dei casi sono risultate a carattere transitorio, con risoluzione completa dell’evento segnalato e non correlabili alla vaccinazione. Va sottolineato che nella definizione di “reazione grave” rientrano anche il ricovero in ospedale, ogni evento clinico di rilievo e i casi di mancata efficacia. Read the full article
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paoloxl · 7 years
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Riprendiamo da Eco-Magazine un articolo di Giovanni Fazio, medico appartenente all’ISDE (Medici per l’Ambiente) e all’associazione CiLLSA, rispetto alle ultime evoluzioni sui PFAS in Veneto. L’articolo mette in rilievo, attraverso un’accurata analisi scientifica, la debolezza delle dichiarazioni della Giunta Regionale e dei dirigenti della Miteni, che in diverse occasioni hanno rassicurato i cittadini sul fatto che i pericoli per la salute e per l’ambiente fossero stati debellati. La Regione Veneto ha approvato in agosto, con un’apposita delibera della giunta, un progetto su larga scala che ha avuto inizio a partire dal 18 settembre 2017. Tale delibera prevede il trattamento (volontario), con la metodica della Plasmaferesi, di tutte le persone abitanti nella cosiddetta “Zona Rossa” in cui, dai test dello screening tuttora in atto, sono emersi valori di PFAS nel sangue dei residenti fra i 100 e 200 nanogrammi. Si tratta di una iniziativa, mai sperimentata per il caso specifico, che avrebbe lo scopo di abbassare i livelli di PFAS nel sangue dei cittadini contaminati dall’inquinamento delle acque causato dalla nota multinazionale Miteni di Trissino (VI). Proprio per la mancanza di una sperimentazione scientifica, espressa da ISS (Istituto Superiore di Sanità) e dal Ministero della Salute, tale progetto è stato recentemente sospeso. L’intervento del Ministero (corretto sotto il profilo scientifico) ha suscitato varie polemiche, pro e contro e rischia di essere strumentalizzato per spostare l’attenzione dei cittadini sul conflitto tra Regione e Stato. Per questo motivo è giusto riportare l’intera questione nell’ambito strettamente scientifico derubricando totalmente le speculazioni politiche del caso. Molti di coloro che sono stati ammessi al trattamento si sono chiesti se fosse o meno il caso di sottoporvisi, anche perché fino ad ora nessuno è stato in grado di documentare sulla base della letteratura scientifica quali siano i vantaggi e i rischi eventualmente connessi allo stesso. Per questo motivo, già nel mese di agosto di quest’anno, ho ritenuto giusto pubblicare nel mio blog  alcune informazioni sul trattamento stesso, le sue reali indicazioni e le reazioni avverse fino ad ora riscontratesi. Premetto che la plasmaferesi non ha niente a che vedere con la donazione di plasma, tirata in ballo da Mantoan per garantirne la assoluta innocuità. Infatti è scorretto paragonare una semplice donazione con una pratica che non si limita ad estrarre il sangue ma lo reintroduce con l’aggiunta di altro plasma o di albumina. Che cos’è il plasma? Il plasma è la parte “liquida” del sangue che contiene proteine, elettroliti, ormoni e molte altre sostanze. I PFAS si legano alle proteine del plasma ma non alla parte corpuscolata del sangue per cui si è pensato di eliminare gradualmente il plasma contenete i PFAS e sostituirlo con altro indenne o con albumina. Cosa è la plasmaferesi?E’ una procedura extracorporea mediante la quale il plasma è separato dal sangue intero, all’interno di una macchina, per essere rimosso e sostituito, oppure per essere successivamente trattato per la rimozione selettiva di una o più sostanze. La plasmaferesi si ottiene attraverso la centrifugazione del sangue che si separa in due componenti: il plasma, appunto e la parte corpuscolata che contiene prevalentemente cellule (globuli rossi, piastrine, globuli bianchi) oppure attraverso filtrazione effettuata da particolari membrane. Questo secondo metodo è più sicuro e crea meno problemi tuttavia si tratta di un trattamento molto costoso e quindi è meno usato. Il plasma sottratto con la plasmaferesi deve essere sostituito con altre soluzioni. Soluzioni di reinfusione: Nell’aferesi terapeutica (il termine aferesi indica un gruppo di tecniche per rimuovere dal sangue una o più delle sue componenti, restituendo al soggetto trattato la quota che non s’intende trattenere.), plasmaexchange (scambio di plasma) in particolare, il controllo dei volumi rimossi è di fondamentale importanza, e richiede un rimpiazzo quantitativamente e qualitativamente adeguato: albumina e plasma fresco congelato sono le reinfusioni più utilizzate. E’ possibile anche, almeno in parte, l’impiego di frazioni proteiche (gelatine) o di destrani ad alto peso molecolare. Le soluzioni di albumina (al 4-5% in soluzione fisiologica o soluzioni poli saline) garantiscono un rischio minimo di reazioni anafilattiche/allergiche, e l’assenza di trasmissioni virali, ma comportano la possibilità di una coagulopatia da deplezione ed una perdita netta di immunoglobuline. Il plasma fresco congelato aumenta notevolmente la possibilità di un rischio infettivo e di reazioni allergiche: ha quindi indicazione molto ristretta, in particolare nella terapia di alcune malattie gravi che non possono essere trattate diversamente. Esiste anche una tecnica di adsorbimento selettivo per cui solo alcune sostanze contenute nel plasma vengono eliminate dalla macchina, ma non ne parliamo perché questa tecnica non è applicabile al nostro caso. Complicazioni della procedura di aferesiI problemi riportati con maggiore frequenza in aferesi terapeutica sono le ipotensioni da ipovolemia relativa, le parestesie da ipocalcemia indotta da citrato, i crampi muscolari e l’orticaria. In letteratura, la frequenza di complicanze è riportata maggiormente con l’uso di plasma fresco congelato che di albumina (20 contro 1,4%), e oltre alle ipocalcemie, comprende le infezioni, la trasmissione di virus e le reazioni allergiche. Le complicanze più serie, come le reazioni anafilattiche, sono quasi esclusivamente legate all’uso di plasma fresco, congelato o di sue frazioni. Anomalie della coagulazione ed aritmie da ipokaliemia sono state descritte dopo trattamenti in cui è stata usata albumina come reinfusione. Lo scambio di un volume plasmatico aumenta il tempo di protrombina all’incirca del 30%, ma nella maggior parte dei casi, si ritorna ai livelli normali entro 4 ore. Ipotensione, dispnea e dolori toracici sono stati osservati come conseguenza di una reazione di bio incompatibilità alla membrana di tipo complemento-mediata, o di sensibilizzazione all’ossido di etilene usato come agente sterilizzante. L’incidenza globale di mortalità è stata stimata tra lo 0,03 e lo 0,05% delle procedure. Attualmente non sappiamo se e come, con quali ritmi e con quante sedute la plasmaferesi si sarà in grado di raggiungere risultati accettabili poiché non è stata mai usata per questo scopo in sperimentazioni ufficiali. Non sappiamo nemmeno se il rischio di ammalarsi è proporzionale alla quantità e a quale quantità di perfluorati nel sangue. In sostanza non sappiamo niente sulla reale efficacia di tale metodo profilattico. Questo è un motivo fondato per chiedere che prima di lanciare una campagna al trattamento su vasta scala si faccia una sperimentazione su un campione più piccolo. Sulla base di quanto sopra esposto, sottoporre alle eventuali reazioni avverse provocate dalla plasmaferesi soggetti sani e asintomatici ci sembra inopportuno. Un altro metodo sperimentato con discreto successo in Canada e in Australia per abbassare la concentrazione di PFAS nel sangue è la salasso terapia. Questa pratica, infatti, ha dimostrato efficacia quando eseguita al ritmo di un salasso ogni due mesi in una famiglia canadese con valori altissimi. Si arrivò a togliere circa 120 litri di sangue nel padre nell’arco di 5 anni.La media di PFHxS e PFOS scese di 6-7 volte, quella del PFOA di 4. All’inizio, gli autori avevano proposto anche la plasmaferesi che fu rifiutata da tutti perché giudicata troppo invasiva. Anche gli autori la consideravano una seconda scelta per lo stesso motivo e per il rischio di infondere altri interferenti contenuti nelle flebo e nei tubi del separatore cellulare (Genuis et al, 2012). In uno studio australiano del 2011, (Lorber et Thompson) hanno confrontato le concentrazioni di varie PFAS nel sangue di soggetti sottoposti a salassi (qualcuno probabilmente anche a plasmaferesi) per varie condizioni mediche, confrontandole con le concentrazioni di un gruppo di controllo. Gli autori affermano che “in generale, i soggetti nel gruppo salassi avevano livelli di PFAS del 30-50% inferiori rispetto ad un gruppo di controllo della popolazione generale”. Questi studi, seppur limitati ci fanno propendere per la salasso terapia, effettuabile iscrivendosi al gruppo di donatori di sangue nell’ULSS di appartenenza. I vantaggi sono: 1) L’assoluta sicurezza del trattamento 2) Il contributo che tale trattamento darebbe indirettamente alla banca del sangue 3) La grande economicità. Purtroppo non siamo di fronte ad una panacea. Si tratta in ogni caso di trattamenti lunghi, della durata di molti anni e efficaci, forse, solo entro certi limiti. Per questo va bandito ogni trionfalismo, come quello espresso dal Giornale di Vicenza all’annuncio della notizia del trattamento. Nessuno si faccia propaganda politica sulla sofferenza dei ragazzi, delle loro madri e delle persone colpite dalla contaminazione, soprattutto quando ancora chi avrebbe dovuto non ha provveduto a fermare la fonte dell’inquinamento. Detto ciò aggiungiamo che, ovviamente, qualunque trattamento diventerebbe inutile qualora gli interessati continuassero ad assumere alimenti o acqua contaminata da PFAS, come è molto probabile che succeda, considerando i nuovi ritrovamenti di altissime percentuali di perfluorati in maiali, bovini, uova, mais e altri alimenti prodotti nel Veneto. Non risulta che siano stati censiti i produttori né i luoghi in cui tali reperti sono stati trovati né che ne sia stata vietata la vendita e l’immissione in commercio. Pertanto, a titolo precauzionale, coloro che già presentano alti livelli di PFAS nel sangue, ma anche coloro che fino ad ora sono stati risparmiati dalla contaminazione, faranno bene a procurarsi il cibo da zone di filiera alimentare documentata e sicura. Ci auguriamo che al più presto si provveda 1) alla proibizione immediata della produzione di perfluorati, 2) al bando di strumenti di cottura contenenti pellicole antiadesive prodotte con molecole florurate, 3)  alle dovute bonifiche del territorio a spese degli inquinatori, 4)  alla immediata distribuzione ai cittadini di acqua totalmente priva di perfluorati anche con autobotti, come è stato fatto negli USA, 5) alla progettazione e rapida realizzazione di acquedotti senza inquinanti di alcun genere, 6) alla comprensione da parte di tutti che non esistono limiti di tolleranza accettabili per le sostanze velenose nell’acqua e negli alimenti poiché tali sostanze non devono far parte della nostra dieta per nessun motivo, nemmeno in minima quantità. 7) Alla punizione severa degli inquinatori e dei loro complici, in qualunque modo tale complicità sia stata effettuata, 8) Al risarcimento del danno da parte di chi lo ha provocato, secondo il principio “chi inquina paga”. La vita, la salute e le persone vengono prima del commercio e degli affari. Bisogna invertire il paradigma con cui è stata governata da sempre questa regione e restituire a tutti i cittadini i diritti di cui sono stati espropriati, primo fra tutti, la salute. *Nota: parte delle informazioni che abbiamo cercato di riportare in forma comprensibile anche per chi non sia un esperto della materia sono tratte da uno studio della Società Italiana di Nefrologia: Coordinatore dott. Giovanni Sparano, Ospedale Cardarelli, Campobasso • Past Coordinatore: prof. Giorgio Splendiani, Università di Tor Vergata, Roma • Consiglieri: dott. Ghil Busnach, Ospedale Niguarda Ca Granda, Milano dott. Luigi Moriconi, Ospedale Santa Chiara, Pisa dott. Massimo Morosetti, Università Tor Vergata, Roma dott. Gabriele Liuzzo, Ospedale S. Luigi, Catania • Segretario: dott. Stefano Passalacqua, C.I.Columbus-Università Cattolica, Roma.
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wdonnait · 2 years
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Blefarospasmo , contrazioni dei muscoli oculari : cause e soluzioni
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Blefarospasmo , contrazioni dei muscoli oculari : cause e soluzioni
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Il blefarospasmo è una condizione caratterizzata da contrazioni involontarie e spasmodiche dei muscoli oculari, che causano una chiusura involontaria degli occhi. Questo può essere fastidioso e può interferire con la visione.
Il blefarospasmo può essere causato da diverse condizioni, come lo stress, la stanchezza oculare, le malattie della tiroide o la degenerazione dei nervi oculari. In alcuni casi, la causa esatta del blefarospasmo non è nota. I sintomi possono variare da lievi a gravi e possono includere contrazioni involontarie degli occhi, difficoltà a mantenere gli occhi aperti, lacrimazione eccessiva, dolore agli occhi, visione offuscata o doppia e sensibilità alla luce.
Il trattamento del blefarospasmo dipende dalla gravità della condizione e può includere terapie farmacologiche, terapia fisica, chirurgia o iniezioni di botulino.
Le terapie farmacologiche possono includere farmaci per dilatare le pupille o per rilassare i muscoli oculari, mentre la terapia fisica può includere esercizi per rafforzare i muscoli oculari o massaggi per rilassare i muscoli. In alcuni casi, può essere necessaria una chirurgia per rimuovere i muscoli oculari o per rimodellare i tessuti oculari.
Il botulino è un farmaco che viene utilizzato per trattare il blefarospasmo iniettandolo nei muscoli oculari, causando la temporanea paralisi dei muscoli e riducendo le contrazioni spasmodiche. Le iniezioni di botulino sono generalmente indolori e possono essere eseguite in ambulatorio.
I risultati del trattamento con botulino durano per circa 3-4 mesi, dopodiché è necessario ripetere il trattamento per mantenere i risultati.
Come con qualsiasi procedura medica, ci sono sempre dei rischi associati al trattamento del blefarospasmo con il botulino. Questi possono includere reazioni allergiche al farmaco, l’insorgenza di lividi o gonfiori nell’area di iniezione, l’insorgenza di mal di testa e l’incapacità di espressione facciale. È importante parlare con il proprio medico o oculista per discutere dei possibili rischi e benefici del trattamento con il botulino.
In conclusione, il blefarospasmo è una condizione caratterizzata da contrazioni involontarie e spasmodiche.
Esercizi per rafforzare i muscoli oculari
Ecco alcuni esercizi che possono aiutare a rafforzare i muscoli oculari:
Esercizio di sguardo: sedetevi davanti a un orologio e spostate lo sguardo da un numero all’altro, poi da un quadrante all’altro, facendo movimenti rapidi e precisi.
Esercizio di movimento laterale: sedetevi davanti a un oggetto, come una penna, e spostatelo lentamente da destra a sinistra e viceversa, seguendolo con lo sguardo.
Esercizio di rotazione: sedetevi davanti a un oggetto, come una penna, e ruotatelo in senso orario e antiorario, seguendolo con lo sguardo.
Esercizio di convergenza: sedetevi davanti a un oggetto, come una penna, e spostatelo lentamente verso di voi, seguendolo con lo sguardo finché non “converge” su un punto vicino al naso.
Esercizio di visione a distanza: sedetevi davanti a una finestra o a una parete lontana e fissate un punto lontano per qualche secondo, poi guardate qualcosa di vicino per qualche secondo. Ripetete questo esercizio per alcuni minuti.
È importante eseguire questi esercizi lentamente e con precisione, e fare una pausa se si avverte stanchezza o dolore agli occhi. Si consiglia di parlare con il proprio medico o oculista prima di iniziare qualsiasi programma di esercizi oculari.
Blefarospasmo tiroideo
Il blefarospasmo tiroideo è una patologia che si manifesta con spasmi involontari dei muscoli che controllano il movimento delle palpebre. Si verifica quando i muscoli responsabili dell’apertura e chiusura delle palpebre si contraggono in modo incontrollato, causando la chiusura improvvisa e involontaria delle palpebre.
Questa condizione può essere causata da una malattia della tiroide, una ghiandola endocrina situata nella parte anteriore del collo. La tiroide produce ormoni che regolano il metabolismo del corpo e il funzionamento di molti organi. Una tiroide iperattiva o ipertiroidea può causare sintomi come tachicardia, sudorazione eccessiva e difficoltà a dormire, oltre ai spasmi palpebrali.
Il trattamento del blefarospasmo tiroideo dipende dalla causa sottostante. Se è causato da una malattia tiroidea, il trattamento potrebbe includere farmaci per regolare la produzione di ormoni tiroidei o una procedura chirurgica per rimuovere parte o tutta la tiroide. In alcuni casi, il blefarospasmo può essere trattato con iniezioni di botulino o con una terapia fisica per rilassare i muscoli palpebrali.
Blefarospasmo chirurgia estetica
Il blefarospasmo può essere trattato con la chirurgia estetica solo se è causato da una distorsione della struttura delle palpebre o da altre anomalie della regione oculare. Se il blefarospasmo è causato da una malattia della tiroide o da altri problemi di salute, la chirurgia estetica non è il trattamento appropriato.
La chirurgia estetica per il blefarospasmo può includere la rimozione del tessuto in eccesso delle palpebre superiori o inferiori, il riposizionamento dei muscoli palpebrali o la rimozione di depositi di grasso che causano il gonfiore delle palpebre. Queste procedure possono essere eseguite in anestesia locale o generale e richiedono solitamente solo poche ore di riposo post-operatorio.
Se il blefarospasmo è causato da una patologia sottostante, è importante che venga trattata prima di considerare la chirurgia estetica. Inoltre, è importante parlare con un medico oculista o un chirurgo plastico esperto per valutare se la chirurgia estetica è l’opzione di trattamento più adeguata per il proprio caso specifico.
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