Tumgik
#DiGa Studios
darkmovies · 1 year
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Andrew Scott, Dakota Fanning, Steven Zaillian and Ripley are nominated for a number of awards from TCA (Television Critics Association, July 12) and the Astras (presented by the Hollywood Creative Alliance, August 18). I'm going to squish them all into this post so it's going to be long, but hey, that's what cut tags are for.
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Also, side note, Congrats to Maurizio Lombardi for his recent wins in Italy, recognizing his excellent performance as Inspector Ravini!
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The Television Critics Association winners will be announced at an exclusive ceremony held in-person at The Langham Huntington in Pasadena, CA on Friday, July 12.
TCA Nominees
Program of the Year
“Baby Reindeer” - Netflix
“The Bear” - FX
‘Hacks” - HBO | Max
“Reservation Dogs” - FX
“Ripley” - Netflix
“Shōgun” - FX
Outstanding Achievement in Drama
“Baby Reindeer” - Netflix
“Fallout” - Prime Video
“Fargo” - FX
“Ripley” - Netflix
“Shōgun” - FX
“True Detective: Night Country” - HBO | Max
Outstanding Achievement in Movies, Miniseries or Specials
“Baby Reindeer” - Netflix
“The Fall of the House of Usher” - Netflix
“Fargo” - FX
“Fellow Travelers” - Showtime
“Ripley” - Netflix
“The Sympathizer” - HBO | Max
Individual Achievement in Drama
Jodie Foster, “True Detective: Night Country” - HBO | Max
Richard Gadd, “Baby Reindeer” - Netflix
Hiroyuki Sanada, ”Shōgun” - FX
Anna Sawai, “Shōgun” - FX
Andrew Scott, “Ripley” - Netflix
Juno Temple, “Fargo” - FX
The 2024 Astra TV Awards will stream live from the Avalon Hollywood on Sunday, August 18, 2024. The ceremony will be produced by DIGA Studios and Content.23 Media and can be watched worldwide on the official Astra Awards YouTube channel and KNEKT Television Network.
2024 Astra TV Awards Nominees
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burlveneer-music · 11 months
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Domenico Lancellotti - sramba
Tom Zé, Faust and João Gilberto collide in Domenico Lancellotti’s “machine samba” It’s midwinter in Lisbon and Domenico Lancellotti has invited Ricardo Dias Gomes to stay for a while. They waste no time in doing what they always do, heading down to their underground studio, appropriately nicknamed The Cave, to make music. The fact that Ricardo had just been sent a bunch of Russian-designed synths and was eager to try them out, instantly signalled a direction for the album. “Ricardo had his instruments, modular machines” remembers Domenico, “and I had my guitar, some percussion instruments. On the first day we started making sounds and recording them, and songs started to appear, sambas started to appear.” In just a couple of months the duo recorded the majority of what would become SRAMBA, an album that reaches back to the roots of samba, but does so whilst completely revamping its blueprint, indoctrinating guitar and percussion-led rhythms with analogue synthesisers, Ricardo’s beloved machines. Domenico and Ricardo instantly saw how the synthesisers were not at odds with the sambas they were playing, instead they had a similar sound to its typical percussion instruments (ganza, repinique, surdo, tarol). What’s more, they saw a connection with roots samba, the samba that existed before bossa nova and samba jazz came along. This was rhythmic samba, with grooves that could go on ad infinitum. “It’s samba de clave, geometrically structured” says Domenico. “It’s ostinato samba”, adds Ricardo. Both Domenico Lancellotti and Ricardo Dias Gomes are revered names within Brazilian music over the past 20 years. As a member of the +2’s, with Moreno Veloso and Kassin, Domenico released a trio of albums on Luaka Bop in the early 00s that pioneered a new Rio samba sound with elements of funk and psychedelia. With Veloso and Kassin he would later form Orquestra Imperial, a big band intent on reviving ballroom (gafieira) samba, and that has worked with guest vocalists such as Seu Jorge, Elza Soares and Ed Motta. SRAMBA is his fourth solo album. Multi-instrumentalist Ricardo Dias Gomes first came to notice as a member of Caetano Veloso’s band Cê which helped reinvigorate Caetano’s career with a sound influenced by British new wave. As well as collaborations with Lucas Santtana, Negro Leo and Thiago Nassif, and work with his own group Do Amor, he has released a series of acclaimed solo albums that reveal a restless music-maker. Domenico- guitarras, voz, mpc-1000, bateria eletrônica, caxixi Ricardo- baixo, bateria eletrônica, rodhes Aquiles Morais-trompete Everson Morais- trombone Arranjo de metais- Aquiles Morais
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filorunsultra · 6 months
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Syrah quel che Syrah
Cortona è nota per un codice musicale del Duecento conosciuto come Laudario di Cortona Ms. 91 e conservato all'Accademia Etrusca. È un laudario, cioè un libro che contiene delle laude, canzoni a tema sacro con testo in volgare e di uso non liturgico. Il repertorio laudistico del Duecento ci è arrivato principalmente grazie a due codici: il Magliabechiano Banco Rari 18 di Firenze, che ha delle bellissime miniature ma è pieno di errori di notazione, e il Laudario di Cortona. Mi trovo con Raffaele in un'auto a noleggio sulla Modena-Brennero quando chiamo la bibliotecaria dell'Accademia Etrusca per vedere il codice: mi dice che non è visionabile, cioè, non oggi, forse se arrivassimo prima dell'una, d'altronde ogni giorno qualcuno chiede di vederlo, poi c'è il figlio da prendere a scuola, magari scrivendo per e-mail, o presentandoci come piccolo gruppo... comunque sarebbe meglio rimandare. Dopo quindici minuti di conversazione circolare riaggancio il telefono. Stiamo andando in Toscana per un convegno sul Syrah coordinato da Raffaele, a cui mi ha chiesto di accompagnarlo non so bene perché. La scusa del Laudario era stata buona fino all'uscita dell’autostrada di Affi, poi anche quella era crollata e di lì in poi mi sarebbero aspettati soltanto tre giorni di chilometri di corsa, vino biodinamico e cene a base di chianina (oltre a essere vegetariano, Chiani è il cognome di mia mamma e solo l'idea di mangiare una così bella mucca, che per di più porta il nome di mia madre, mi provoca orribili dolori enterici).
Cortona si trova su una collina affacciata sulla Val di Chiana, più o meno ad equa distanza tra Siena, Arezzo e Perugia. È un classico borgo medievale da "Borgo più bello d'Italia" (ogni borgo italiano è "il più bello d'Italia"). Una rocca sulla cima, qualche chiesa, dei cipressi, un grazioso cimitero e tutte quelle cose inequivocabilmente italiane: l'alimentari, l'enoteca, il bar (da leggersi i' barre, con raddoppiamento sintattico). Turismo, a marzo, poco, e comunque tutto anglofono e interessato solo a due cose: Cortona DOP (principalmente Syrah e Merlot, e in minor parte Sangiovese) e tagliata di chianina. La campagna sotto alla città e la strada regionale che porta in Umbria sono misurate dalle insegne delle centinaia di cantine e dai cartelli con gli orari delle degustazioni. Da Trento a Cortona si impiegano circa quattro ore e così, svincolati anche da quell'unica incombenza presso la Biblioteca Etrusca, a circa metà strada usciamo a Castiglione dei Pepoli, sull'Appennino Bolognese, in cerca di un piatto di fettuccine.
Il lago Brasimone è un bacino artificiale costruito nel 1911. Dal lago attinge acqua una delle uniche due centrali nucleari attive in Italia. Leggendo dal sito ufficiale dell'ENEA: "Il Centro del Brasimone è uno dei maggiori centri di ricerca a livello nazionale e internazionale dedicato allo studio e allo sviluppo delle tecnologie nei settori della fissione di quarta generazione e fusione nucleare a confinamento magnetico. Rilevanti sono le competenze disponibili sulla tecnologia dei metalli liquidi, sui materiali innovativi per applicazioni in ambienti severi, sulla prototipazione di sistemi e componenti per applicazioni ai sistemi energetici anche nucleari." Attraversando in auto la diga, verso la trattoria, Raffaele mi racconta che il referendum sul nucleare del 1987 bloccò la produzione di energia nucleare ma non la ricerca. La centrale nucleare del Brasimone (anche se non è una vera centrale) ricorda vagamente Chernobyl: il camino bianco e rosso, la cupola di cemento del reattore e i boschi tutto attorno, non ci sono invece i classici camini di raffreddamento, dandole un'aria più domestica. Accanto al lago c'è una trattoria sgarrupata per gli operai della centrale. Come in tutte le bettole per operai e camionisti, si mangia divinamente ma non leggero, segno premonitore dell'imminente cena.
L'albergo a Cortona è un quattro stelle e per aperitivo ci offrono cantucci e Vin Santo. Le quattro sciure che ci lavorano sono fin troppo disponibili e ci ammorbano parlandoci dei biscotti. Una volta arrivati in albergo io e il Raffa facciamo una corsa di acclimatamento attorno al paese che mi apre una voragine in pancia, rendendomi sempre più insofferente per quella cena. Restiamo per un po' nella hall dell'albergo ad aspettare Giorgia, una delle relatrici del convegno. Ho l'impressione di essere lì da delle mezzore quando finalmente Giorgia scende dalla camera.
La cena è alla Marelli, una cascina in mattoni rossi di proprietà della famiglia Marelli della famosa Magneti Marelli, e per metà affidata a Stefano Amerighi Vignaiolo in Cortona (da leggersi tutto insieme, di fila, senza virgola), amico e cliente di Raffaele e organizzatore del convegno. Mi aspetto una cena formale in cui mantenere un contegno istituzionale ma si tratta di tutt'altro. La tavola non è apparecchiata e anzi la stanza è alta e semivuota. Ci sono un grande caminetto al centro, un divano, due poltrone, una grande credenza piena di bottiglie vuote di Syrah francese e nient'altro. Siamo in dodici a cena ma arriviamo presto e ci sono ancora solo tre vignaioli francesi già piuttosto avanti col vino e coi trigliceridi, un broker di borsa collezionista di bottiglie d'annata e Francesco, un dipendente di Stefano. Come me, neanche Giorgia conosce nessuno e mi sento meno solo, inoltre lei è un'ingegnere: di vino ne sa più di me ma è comunque fuori contesto. Così ci mettiamo in fondo alla tavola, separati dagli altri commensali da Raffaele, che emana sapienza anche per noi. Il broker stappa una magnum di Champagne e così inizia una serata destinata a durare ore e inframmezzata da un'innumerabile sequela di portate e bottiglie di vino (in realtà, per scopi puramente antropologici, le ho contate: undici, di cui una magnum). L’ospite arriva solo al terzo bicchiere di Champagne: Stefano è sulla cinquantina, capelli e barba brizzolati e occhiali da vista Celine con montatura nera. Neri anche il maglione, i pantaloni e le scarpe. Sulla credenza ci sono dischi di Paolo Conte e qualche cd generico di musica classica, di quelli che si trovavano una volta in edicola e che contenevano qualche grande classico come Tchaikovsky e Beethoven, più qualche russo un po' più ricercato ma meno sofisticato, che ne so, Mussorgsky. Stefano è un melomane, ha scoperto l’opera da adolescente col Così Fan Tutte e poi da Mozart è arrivato a Verdi. Da giovane frequentava il Regio di Parma, che dice fosse il suo teatro preferito (mah), apprezzava anche l’orchestra del Maggio mentre non trovava nulla di eccezionale nella Scala (ancora: mah). Era talmente appassionato d’opera che chiese a sua moglie di sposarlo durante una Boheme, che però raccontandolo attribuisce erroneamente a Verdi. Io mi irrigidisco ma evito di farlo notare, i lapsus capitano a tutti e io non voglio fare quello che alza il ditino per correggere il padrone di casa, così annuisco e continuo ad ascoltarlo. Insieme a lui arrivano anche altri tre vignaioli biodinamici siciliani. Il più anziano, un distinto signore sulla settantina (che avrei scoperto essere l'unico altro vegetariano nella stanza) e i suoi due collaboratori, non molto raffinati in realtà. Alla terza bottiglia di bianco sono iniziati i rossi e, insieme ad essi, un simpatico giochetto in cui gli ospiti dovevano indovinare il vino. Raffale sembrava particolarmente bravo a questo gioco e per un po' ho avuto l'impressione che i due siciliani non facessero che ripetere quello che diceva lui. Anche il broker sapeva il fatto suo e la cosa aveva iniziato a prendere una piega deliziosa. In queste cene, mi ha spiegato Raffaele, ognuno porta qualche bottiglia e il cibo diventa più che altro un modo per continuare a bere. Dividendo una bottiglia in tanti, nessuno riesce a bere più di un paio di dita di ogni bottiglia, per cui il tasso alcolemico, una volta raggiunta una certa soglia, non si alza ulteriormente ma resta più che altro stazionario per tutta la durata della cena, facendo più che altro i suoi peggiori effetti il giorno dopo.
Quando chiedo a Raffaele se in quell'ambiente ci siano problemi di alcolismo, lui mi risponde che "da un punto di vista patologico, probabilmente no, o almeno non diffusamente, ma in una forma latente sì. Tra cene, presentazioni e fiere, i vignaioli bevono tutti i giorni. Inoltre, durante le cene come questa, si è diffusa sempre di più l'abitudine di aprire la bottiglia tanto per aprirla, spesso finendola in fretta per passare a quella dopo, o buttandone via metà, nella sputacchiera, passata di mano in mano con la scusa di gettare i fondi, e per far spazio alla bottiglia appena aperta. Così non ci si prende il tempo per lasciar evolvere il vino e per vedere come cambia nel corso della sera. È un atteggiamento bulimico e anche poco rispettoso nei confronti di una bottiglia che un povero vignaiolo ha impiegato un anno per produrre. Ogni volta che qualcuno prova a parlare di alcolismo in questo ambiente il gelo tronca ogni possibile discorso, e d'altronde nessuno è interessato a farlo, perché vorrebbe dire mettere in discussione l'intera economia del settore: quando dieci anni fa crollò definitivamente l'idea del vino come alimento centrale per la dieta mediterranea e si capì finalmente che berlo fa male, la comunicazione dell'industria vitivinicola si spostò sul suo valore culturale. Cosa di per sé anche vera, se non che la cultura del vino non sta nella bottiglia ma nel territorio; mentre l'esperienza enologica si ferma sempre alla degustazione e non si spinge mai alla vera scoperta del territorio e della sua storia, soprattutto in Italia." Insomma, quello che dovrebbe essere il pretesto diventa lo scopo.
Durante la cena apriamo una bottiglia di Cornas del 2006, l'ultima annata del vignaiolo che l’ha prodotta, un tale Robert Michel, prima che andasse in pensione. Raffaele mostrandomi la bottiglia mi fa notare che la parola più grande sull'etichetta non è il nome del vignaiolo, che invece è scritto piccolo in un angolo, né dell'uva, Syrah, anche questa scritta in piccolo, ma il nome del vitigno, cioè il posto in cui è stato fatto. Ed è scritto al centro, a caratteri cubitali: Cornas. In Francia il brand non è il nome di fantasia dato al vino dal vignaiolo, ma il nome del posto. Questo fa sì che le denominazioni siano molto più piccole e controllate che in Italia, e che attorno a queste denominazioni si costruisca un'identità più profonda. Lungo il Rodano francese, ad esempio, si trova questo paese, Cornas, dove si coltiva solo Syrah. Il cliente finale sa in partenza che non sta comprando tanto una cantina, ma un territorio, e una storia. Dopo il Cornas, aprono una bottiglia di Pinot Nero del 1959 (puoi avere il palato di una pecora come il sottoscritto, ma l'idea di bere un intruglio fermo in una cantina da 65 anni esalterebbe chiunque). Beviamo qualche altra bottiglia di Syrah di Stefano e in fine un Marsala perpetuo prodotto secondo il metodo tradizionale di produzione del Marsala, prima che gli inglesi lo trasformassero in una specie di liquore aggiungendoci alcol e zucchero per farlo arrivare sano in patria, e che viene prodotto con un sistema che ricorda quello del lievito madre.
Sopravvissuti alla cena, verso le 2 rientriamo in albergo per cercare di dormire prima del giorno successivo. Come accade le rare volte che bevo, il sabato mi alzo prima della sveglia. Devo rendermi presentabile per il convegno, a cui Raffaele mi ha incaricato di registrare gli accrediti per giustificare la mia presenza in albergo. Il convegno si tiene in una bella sala del Museo Etrusco di Cortona in cui sono conservate cose random: sarcofagi egizi, spade rinascimentali, accrocchi di porcellana settecenteschi di rara inutilità, collezioni numismatiche, mappamondi e altre cose. Una volta assolto il mio unico dovere, ritorno in albergo e mi cambio, metto le scarpe da corsa e imbocco la provinciale che porta al Lago Trasimeno.
Micky mi ha programmato un weekend di carico con un lungo lento il sabato e una gara la domenica (vero motivo della trasferta) che farò con Raffaele a Reggio Emilia. Si chiama Mimosa Cross ma non si tratta di un vero cross, è più che altro una 10 chilometri su asfalto, seguita da una salita sterrata sui colli di 500 metri di dislivello e da un'ultima discesa in picchiata stile Passatore. 23 chilometri scarsi e 500 metri di dislivello. Tornando da Cortona, il pomeriggio del sabato, passiamo per Firenze ad accompagnare un’oratrice del convegno, e per uno sperduto paesino sui colli bolognesi per accompagnare Giorgia, che sospettiamo ancora in hangover dalla sera prima. Infine: Reggio nell'Emilia. A cena io e Raffaele riusciamo comunque a bere una birra.
La mattina dopo diluvia, a Reggio fa freddo e tira vento. Albinea, da cui parte la gara, è invasa di persone e dimostra l'indomito podismo di queste lande. Dopo aver tergiversato per qualche quarto d'ora in macchina, per cercare di digerire una brioches troppo dolce, decidiamo finalmente di scaldarci. Poi partiamo: primo chilometro 3'41'', secondo chilometro 3'40''. Passo al quinto chilometro 40 secondi più lento del mio personale sulla distanza, ma non sto malaccio. Poi la strada gira e inizia a salire. La pendenza è impercettibile alla vista ma il passo crolla di 30'' al chilometro. Sono isolato e quelli davanti a me prendono qualche metro, sono attorno alla quindicesima posizione. Inizio a cercare scuse: sono alla fine di una settimana di carico, ho il lungo del giorno prima sulle gambe e il Cornas del 2006 sullo stomaco, poi inizia la salita. Quando inizia lo sterrato cambio gesto e inizio a rosicchiare metri a quelli davanti: via uno, via un altro, come saltano gli altarini, bastardi. In salita un tale dietro di me inizia a urlare grida di dolore, la prima volta fa ridere ma poi inizia a diventare fastidioso, così lo stacco per non sentirlo più. Il maledetto in discesa mi riprende e rinizio a raccontarmi scuse. Valuto seriamente di fermarmi al ristoro per aspettare Raffaele e penso ad altre cose ridicole a cui generalmente mi aggrappo quando mi trovo in una zona di effort in cui non sono abituato a stare. Ragiono sul fatto che è la prima volta che faccio una gara sull'ora e mezza: le campestri sono simili come tipo di sforzo ma sono molto più corte. Nel frattempo i chilometri passano e finalmente inizio a vedere il paese. Sull'ultimo strappo riprendo un tipo e lo stacco sul rettilineo finale. Traguardo, fine, casa.
Quando racconto al Micky che un paio di persone mi hanno superato in discesa mi dice che dobbiamo diminuire il volume e aumentare la forza: mi dimostro poco interessato alla cosa. Cerco di spiegargli che la priorità non sempre è migliorare e che non a tutti i problemi bisogna cercare delle soluzioni, e che preferisco divertirmi e godermi il processo senza chiedere di più alla corsa. Roby allora mi ha chiesto a cosa serva un allenatore: a migliorare, certo, ma non significa che questa sia la priorità. Non sono disposto a togliere tempo alla cosa che mi piace fare di più, e cioè correre, per fare degli esercizi orribili solo per non farmi superare da due stronzi in discesa o per correre in un'ora in meno la 100 miglia "X". Cerco di fare del mio meglio ma senza bruciare il percorso. Ho sentito spesso amici fare frasi del tipo "quest'anno voglio dare tutto quello che riesco a dare". No, non me ne potrebbe fregare di meno; preferisco arrivare tra 20 anni ancora con la voglia di correre e con qualcosa da scoprire. Non vincerò mai una 100 miglia e non sarò mai un campione, e questo è uno dei più grandi regali che il destino potesse farmi. Non devo impegnarmi a vincere niente perché semplicemente non posso farlo, così posso godermi il processo senza riempirmi la testa di aspettative e di puttanate, senza fare un wannabe e senza dover attendere le aspettative di nessuno. Posso semplicemente dare quello che ho voglia di dare nel momento in cui voglio darlo. Al 13 marzo 2024, nel TRC, sono quello che ha corso più chilometri di tutti, e forse sono l'unico che non ha ancora deciso che gara fare quest'anno. Perché non ha importanza, l'unica cosa che conta è uscire a correre, per il resto, Syrah quel che Syrah.
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blogskm · 7 months
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SOUND OF FREEDOM
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SONIDOS DE LIBERTAD una película dirigida por el director Eduardo Verástegui, basada en hecho reales, se ha convertido en la película mas controversial de los primeros 8 meses del 2023, que para muchos es un extraordinario cortometraje con 131 minutos mientras que para otros simplemente fue una cinta dirigida con mas drama que la propia película, fue terminada en el 2018 pero finalmente fue publicada el 04 de julio del 2023 en Estados Unidos, actualmente es la película #1 en Latinoamérica desde el 31 de agosto del 2023.
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“Los hijos de Dios no están a la venta”.Tim Ballard
Seguramente habrás visto y escuchado acerca de temas controversiales en la sociedad, como es el caso de la corrupción, el narcotráfico, drogas, alcoholismo pero jamás sobre la explotación sexual infantil, esto es SONIDOS DE LIBERTAD, una película controversial que habla acerca de la trata de niños que son utilizados para el negocio de pedófilos en Colombia, que si bien es cierto existen personas que para sentirse superiores llegan a cometer atrocidades para lo cual dichos inocentes no tienen ni voz ni voto para poder defender su vida. La cinta de esta película explica los eventos que llevaron a Tim a dejar la comodidad de su trabajo como agente especial de la Oficina de Investigación de Seguridad Nacional de los Estados Unidos, con el fin de ir a salvar la vida de aquellos niños que habían sido negociados, y de esta manera terminar con la organización de trata de personas, específicamente con el abuso sexual infantil
Tim Ballard se embarcó con éxito en esta misión, convencido de que Dios quería que él la hiciera. Tim dijo: «Los hijos de Dios no están a la venta». Luego de salvar a algunos niños, uno de los compañeros de Tim expresó su opinión y dijo que el sonido de estos niños cantando y aplaudiendo es el sonido de la libertad. A lo que Tim respondió: «Amén», por lo tanto el desea con todo su corazón que esto sea diferente. Esta no es una película fácil de contenerse al ver la cruda realidad por la que pasan aquellos inocentes, observar el infierno que viven esos niños, que atraviesan por abusos y que así transmiten la urgencia de ser rescatados de esos lugares.
Tim después de rescatar a un niño de aquellos traficantes de personas, descubre que la hermana (Gardy Mardy) del niño todavía está encarcelada y decide embarcarse en una peligrosa misión para rescatarla. Presionado por el tiempo, lo deja y se aventura en lo profundo de la selva colombiana, arriesgando su vida para rescatarla y traerla a casa.
El propósito de esta película es educarnos sobre el delicado tema de la trata de personas, especialmente la trata de niños. También intenta hacernos enfrentarnos a este tipo de esclavitud después de que la veamos. No quiero alarmar o sonar dramáticamente exagerada, pero simplemente es un tema que se tiene que tratar con mucha urgencia y no dejar que pase por alto, SONIDOS DE LIBERTAD verdaderamente ha conmovido nuestros corazones y así también nuestra manera de ver la vida, ya que muchas veces se quiere hacer justicia por aquellas situaciones pero simplemente se quedan en silencio por el simple hecho de tener miedo a enfrentarse antes esas personas despiadadas que solo velan por su bienestar económico terminando con la libertad de otro.
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HAZ ALGO
Angel Studios escribió en su blog sobre cómo podemos unirnos para luchar contra la trata de niños: educarnos, ayudar a las organizaciones que luchan contra la trata de personas o apoyar a las víctimas de la trata de personas, entre otras acciones.
Ahora quiero invitarte a unirte a esta lucha con otra acción, ¡no mires pornografía, dejar de ver pornografía es una de las cosas que puedes hacer para luchar contra la trata de personas. Por que es contradictorio que digas en publico que no lo debes hacer, cuando lo practicas en privado.
SONIDOS DE LIBERTAD nos enseña la desesperación que pasan varias familias , al perder a sus hijos sin saber dónde están o adónde se los llevaron o simplemente el pensar en que momento volverán a escuchar su voz , está película enseña como hay gente que no les importa la inocencia de niños y están dispuestos a hacer que ellos pasen un verdadero infierno, como es la trata y que de esta manera abusen de ellos , pero también nos enseña que hay personas que están dispuestos a hacer todo con tal de rescatarlos y no dejar que vivan un infierno para que puedan volver a sus hogares con sus familias. ¿Así que, estarías dispuesto a construir un mundo mejor con menos niños comercializados?
Título original: Sound of Freedom.
Director: Alejandro Monteverde.
Guion: Rood Barr y Alejandro Monteverde.
Música: Javier Navarrete.
Fotografía: Gorka Gómez Andreu.
Reparto: Jim Caviezel, Mira Sorvino, Bill Camp, Eduardo Verástegui, Javier Godino, José Zúñiga, Kurt Fuller, Gary Basaraba, Gerardo Taracena, Scott Haze, Gustavo Sánchez Parra, Yessica Borroto y Kris Avedisian.
Género: Drama | Acción | Thriller.
Distribuidora: Angel Studios.
Estreno: 31 de agosto de 2023
Autoria:Camila Ayala- Melany Calero
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my-chaos-radio · 10 months
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youtube
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Release: May 19, 2023
Lyrics:
Face in to creation
Imagination will release your soul as it
Fades out when you're too down
Getting wasted, lost in worlds of doubt
Never be led down a path you don't choose
I'll say it again 'til I'm turning blue, no, no regrets
Gotta make the moves that feel right for you
Yeah, give it up, give it up
It's time to start believing in you, star
Everybody holds you down
Nobody wants your star to flourish too far
Singing it, singing it now
Never pretend you're less than perfect
Face in to creation
Imagination will release your soul as it
Fades out when you're too down
Getting wasted, lost in worlds of doubt
Shimmering golden, dream life all night
Seventeen open doors to insight
Stereo, five times, five minds aglow
Thunder cat godlike friend of mine
Don't see the magic design
She's alright, trippin' out cold
It's time to start believing in you, star
Everybody holds you down
Nobody wants your star to flourish too far
Singing it, singing it now
Never pretend you're less than perfect
Face in to creation
Imagination will release your soul as it
Fades out when you're too down
Getting wasted, lost in worlds of doubt
Que nadie te diga
Lo que tú no puede' hacer
Siempre encontramo' la salida
A lo que nos puede joder
Vive como si mañana es el último día
Como que ere' la útlima cerveza bien fría
Yo me voy a beber, so quiero
Songwriter:
Face in to creation
Imagination will release your soul as it
Fades out when you're too down
Getting wasted, lost in worlds of doubt (so quiero)
Face in to creation (eh, eh, so quiero, eh, eh, so quiero)
Imagination will release your soul as it (oh, oh, woh, so quiero)
Fades out when you're too down (eh, eh so quiero, ah, ah, so quiero, jaja)
Getting wasted, lost in worlds of doubt (Ozuna)
Bleta Rexha / Jan Carlos Ozuna Rosado / Janee Millicent Lucy Bennett / Nicholas George Littlemore / Peter Bruce Mayes / Samuel David Littlemore / Yazid Rivera
SongFacts:
"Stars" is a song by Australian electronic trio Pnau and American singer Bebe Rexha and Puerto Rican rapper Ozuna, released on May 19, 2023 via Etcetc. On the same day, an AI-generated music video directed by creative studio Melt was released.
Speaking about the collaboration, Nick Littlemore from Pnau said: “Music has the ultimate power to heal and bring out the energy that lies within each and every one of you. 'Stars' is about finding that inner light and letting it shine for the whole world to see." See. The song is the culmination of magical beings working together. Not even in our wildest dreams could we have imagined working with Bebe Rexha and Ozuna in 2023. Bebe Rexha said: “When Pnau played 'Stars' for me for the first time, it catapulted me to another planet. The disco elements and concept made me feel like I was floating. I loved collaborating with Pnau and Ozuna, they are both so talented and unique and I'm so happy for the world to hear this collaboration. Ozuna said: "I've been a fan of Bebe Rexha and Pnau's music for some time, so this is a dream collaboration in both English and Spanish that feels like a global track."
Directed by Kuba Matyka and Kamila Staszczyszyn, the video, which premiered on May 19, 2023, features Rexha and Ozuna in a psychedelic, dream-like, space-themed futuristic world.
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iviaggisulcomo · 1 year
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“Perché sempre si oppone? Si erge come diga. Perché non si fa vicina? Come tutte le madri, o almeno la madre che io vorrei, e non bacia, non accarezza, non pettina i capelli, non rassicura, non incoraggia, ma solo giudica e pretende, ma solo mortifica con parole e accuse, e sottolinea la fine dei sogni e delle speranze. Mi fa sentire molto da meno, un fallimento, una caduta, un ingranaggio spezzato, un pendolo fermo alle sei del mattino quando ormai è notte fonda: fuori fase, balorda, non so dove cercherò, non so a chi chiederò, come mi arrangerò, perché non so arrangiarmi, io so attendere che mia madre arrangi. Mi tornano in mente con chiarezza le caramelle che succhiava la mia professoressa di italiano, l’odore d’anice e i consigli per trovare lavoro, perché a quello dovevo mirare, invece di perdere tempo e farfugliare e scimmiottare una vita non mia, una carriera intoccabile, che miserevole, che poverina, senza borse di studio, senza sostentamenti, senza artifici resto solo io che valgo assai poco. Mi guardo intorno e voglio esplodere, fare boom: i quaderni, le fotocopie, i libri, gli schemi, i riassunti, gli appunti, i calendari, le date, le scadenze, i moduli di richiesta, il mio nome ritagliato e appeso all’armadio – un nome che non mi si addice, che detesto venga detto ad alta voce – l’universalismo delle differenze, la retorica del riconoscimento, il libro gamma di Aristotele, la biopolitica, il messianesimo, la secolarizzazione, il Leviatano, il secondo sesso, l’io nomade, lo scetticismo, la redenzione, la soglia urbana, lo spettro dei colori, il linguaggio egocentrico, il sadismo, la nausea di Sartre, tiro giù ogni cosa dalle mensole e dal muro, tutto viene colpito e squadernato, tutto finisce a terra e io lo calpesto. Poi lo vedo, è dritto e robusto, il mio dizionario, se ne sta lì placido, non teme giudizi o cattiverie, allora lo assalto, perché è stato lui il primo a mentirmi, a farmi credere che con le parole avrei cambiato la mia vita, l’avrei riscritta, narrata in prima persona e invece no, sono sempre gli altri a raccontarci, sono loro che trovano le nostre definizioni, le nostre parentesi quadre, le radici da cui proveniamo.”
(G. Caminito)
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cffabioblog · 9 months
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Viaje al Pasado: Noche Vieja en "VIDEO-TAPE"
Advertencia. es muy larga. Por su atención gracias.
En La Capital...
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En la residencia del Ministro De Información Y Turismo, Don Manuel Fuentes Fraga Iribarne, junto con el Presidente Freí, invitan a S.M. Simba a presenciar por televisión a través de la ORTF Primera
Cadena y Canal 13 UC.
Nota:
Fuimos a rescatar este especial por dos razones: Se destaca en lo artístico por la calidad musical y de sketches, y en especial en lo técnico, en este ultimo, desde el 97, se incorpora al país la tecnología de animación 2D, en jerga el "Video-tape" en animación.
Hasta ese entonces, solamente se usaba, solo para programas de entretenimiento, de hasta 100 minutos, en aventuras, hasta 45 minutos, y de forma indefinida, solo, en materias de "Televisión Educativa e Universitaria" por Decreto Ley.
Este especial, es el primero, por su duración (aprox. 3 Horas), grabado en partes por video en Los viejos estudios de Lira 46, como en Mammouth Studios, Na Lumiar.
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Simba © Disney. All Rights Reserved.
Ref. © RAI.
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Y La imagen
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Con la supervisión del padre de Mendelsohn, Miriam, frente a la cámara, da el anuncio de la transmisión del especial de Nochevieja en Video-tape.
Para el anuncio de la transmisión del programa especial de fin de año, en tiempo récord,  Mir, como decían sus amistades y conocidos, leyó y frente a las cámaras del Estudio B de Calle Lira 46 (Viejos Estudios de La Animated Televisión o mas bien "El Viejo CANAL 13 DE CALLE LIRA", Dio, las palabras de tal anuncio, ante todo el nervio del personal del estudio, de atrás, los técnicos, y sumando su padre, por miedo a que ella haga tonterías o payasadas frente a las cámaras y el director del programa. Sin que las autoridades de la época (El Franquismo), Incluyendo al director de la emisora, el Sr. Tironi.
En ese anuncio, de 2 tomas, Mendelsohn tenia que anunciar en forma separada, por tomas, los anuncios tales, de la presentación del especial de fin de año, como el de cierre de transmisiones.
Uno de los técnicos en el estudio, pidió a Míriam, que por favor no quite su gorro, porque interfiere buena parte de la cámara, como el registro en Video tape.
He aquí el anuncio.
- A continuación señoras y señores, a través del Canal 13 De La Pontificia Universidad Católica De Chile y La  La première chaîne de l'ORTF, Presentaremos desde varios estudios de l'ORTF, el programa especial de Noche Vieja, presentada por el cómico y vulgar actor Johnny Che Copete. Ademas, en este programa, trasmitiremos en directo el gran sorteo que ofrece la red de hipermercados Scala Sociedad Anónima en el estudio.
Que tengan un buen entretenimiento...
...Luego Del Programa... (toma 2)
- Muy bien, Señoras y Señores Telespectadores, al terminar este especial de fin de año o noche vieja, y con las palabras del Director General del Servicio, como de Las Cadenas y De La l'ORTF. Con estas imágenes, registradas en video, en jerga del mundo de la industria de la  animación, en 2D. Finalizamos las transmisiones correspondientes por hoy 31 de Diciembre.
Al igual que todo el personal, les deseamos ante ustedes una muy buenas noches y buen  feliz año"
Muy Buenas Noches....
Y así, con el clásico ident del canal junto con el Himno, cerraba las transmisiones de aquel alocada 31 de diciembre.
Ya al terminar esas palabras, todos en el estudio, ademas de aplaudir y felicitarla, quedaron tranquilos y seguros, por miedo que diga algo de allá.
Como otra nota, las autoridades de la Embajada Y Consulado de Canadá, Incluyendo al embajador, como al cónsul, y de visita, la gobernadora de la Provincia de Ontario, a enterarse del comportamiento de esta adolescente en un acto serio, frente al país, y mas encima, el canal mas visto y la hora de mas audiencia, todos muy preocupados y nerviosos Durante la grabación de aquellas tomas.
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Miriam © Pixar / Domee Shi. All Rights Reserved
Y en el estudio:
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Con Che Copete de presentador principal, desde el Foro 2 de Los Mammouth Studios, na Lumiar, presenta el programa...
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Che Copete © E. Belloni. All Rights Reserved.
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Con un musical sobre la importancia del GAS PROPANO, Belle y Hank actúan y cantan La marca del galón, es del PJ (Partido Justicia lista de los tiempos de Peron)
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Belle © Disney. All Rights Reserved.
Hank Hill © Disney / FOX / Micke J. All Rights Reserved.
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En el Foro 1, na Lumiar, Con Jody Irwin en el saxofón, vestida de vikingo, El grupo proveniente de Valparaíso Los Tigres Cantan. La escenografía, recrea una parte del patio de la casa de Jody
Las Canciones:
Noche De Luna
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Embustera
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Yo Sé
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Canciones
© EMI Odeon Chilena S.A. / Universal Music Group / Omar Arraigada / Raúl Vera Chacon. All Rights Reserved.
Jody Irwin © Cartoon Network / WarnerMedia / Judd Winnick. All Rights Reserved
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En el Foro 2, Che Copete, recibe a Ami y Yumi, y cantan un mini recital para el especial.
Las cámaras son Modelo RCA TK 60
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Series Hi Hi Puffy Ami Yumi © Cartoon Network / WarnerMedia. All Rights Reserved.
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En el Foro 1, Spongebob y Frankie Foster, presentan con la Orquesta de Al Tontinni a Palito Ortega cantando en vivo unas canciones. Ungenio de Condorito como camarógrafo leyendo Orgullo y Prejuicio.
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Ungenio © WorldEditords S.A. / Pepo. All Rights Reserved.
Spongebob © Nickelodeon / Steven H. All Rights Reserved.
Frankie Foster © Cartoon Netwock / Craig Mc. All Rights Reserved.
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En el set, Palito ortega Canta las Siguientes Canciones:
Ayudame A Creer
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Un Mañana
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Por Sobre Todas Las Miserias
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Nota:
Al otro lado del estudio, Frankie y Bob observan. Ademas, Dukey (Johnny Test) afirma las partituras de Valentín Trujillo.
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Canciones © Palito Ortega / RCA / Sony Music. All Rights Reserved.
Frankie Foster © Cartoon Network. All Rights Reserved.
Spongebob © Nickelodeon / Steven H. All Rights Reserved.
Dukey © WB / Scott Fellows. All Rights reserved.
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Con Skye, Carl y C2, Hacen una demostración de skateboard en el estudio.
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Carl Squared © Portfolio E. / Almos. All Rights Reserved.
Notas: Imagen de referencia. © Biblioteca Nacional De Chile
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Cameras RCA TK60
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Después de que Carl sufriera una caída y Skye le ayudaba, actúan el grupo uruguayo Los Iracundos Cantando unos éxitos, al final, junto con el Italiano Bobby Solo, cantan en español "Si Lloras, Si Ríes".
Calla
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Cara Miá
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Si Lloras, Si Ríes
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Se Piangi, Se Ridi (Canción y versión Original)
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Canciones
© Solo / Franco / Valdez / RCA / CBS / Sony Music. All RIghts Reserved.
Fin Primera Parte....
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castellonarrieta · 5 days
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Registro del Open Studio - Festival LaValle
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Cuando la tierra diga su nombre
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Italia
2023
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deadlinecom · 25 days
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universomovie · 2 months
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Whole Studios estreia em óculos
by Gabriel Córdoba Acosta Whole Studios O verão é a melhor época para estrear óculos e, se isso não bastasse, diga isso a uma marca com sede em Los Angeles fundada na Nova Zelândia por Dylan Richards e Sebastian Hunt, Whole Studios , que fez exatamente isso. A primeira coleção lançada é composta por três estilos de óculos de sol, todos unissex e de estilo vanguardista/futurista, que prometem…
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chaienes · 2 months
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Lee la historia de cienciaficcion con novela policíaca. #ElOtroLado del autor latino #ChaieneSantos.
XX - VENGANZA
EXTRACTO
En el gabinete del político, el asesor entró sin llamar a la puerta:
— ¡Senador Barroso!
— ¿Qué pasa, mentecato? ¿No debías llamar antes de entrar? ¿Y si yo estuviera en alguna reunión importante?
— Señor, no le va a gustar nada lo que le voy a decir.
— Hoy no me está gustando nada todo lo que veo, desembucha...
— Limpiaron sus cuentas y vendieron sus inmuebles. Usted está a dos velas.
— ¡No digas idioteces, Arnaldo!
— Es en serio, senador Barroso. Déjeme mostrárselo en su ordenador holográfico.
Cuando el jefe de la cuadrilla en Brasil vio la cuenta vacía, tuvo un patatús. Sintió un dolor en el pecho que fue irradiando hacia el brazo izquierdo, empalideció, el sudor resbaló por su piel alba y el hombre se desmayó, con el corazón totalmente fuera del compás.
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newsnoshonline · 4 months
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L’acqua calda dell’oceano scorre sotto il “Ghiacciaio dell’Apocalisse” dell’Antartide, rendendo più probabile il suo collasso Il Ghiacciaio dell’Apocalisse dell’Antartide si sta sciogliendo più velocemente a causa dell’acqua calda degli oceani Un recente studio ha rilevato che il ghiacciaio Thwaites, noto come il Ghiacciaio dell’Apocalisse, si sta sciogliendo rapidamente a causa dell’acqua calda proveniente dagli oceani. Situato nell’Antartide occidentale, questo ghiacciaio è di dimensioni paragonabili alla Florida. Impatti del Ghiacciaio Thwaites sulla crescita del livello del mare Con il suo potenziale di aumento massiccio del livello del mare, il Thwaites ha un impatto significativo sulla crescita complessiva del livello del mare. Il ghiacciaio funge da diga naturale, impedendo al ghiaccio circostante di riversarsi nell’oceano. Se dovesse
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zenopagliai · 7 months
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AFFIDATI AD UN DENTISTA CHE SIA CAPACE DI PRATICARE TUTTE LE BRANCHE DELLA MODERNA ODONTOIATRIA !
A un paziente che cerca un dentista professionalmente capace di spaziare a 360° lungo l'intero arco dell'odontoiatria, consiglio di seguire questi passaggi:
☝️☝️Prima di tutto si deve scegliere un dentista che abbia un età superiore ai 50 anni, perchè solo in quella età egli avrà sicuramente acquisito una grande esperienza.
☝️Come seconda condizione Informarsi se usa la Diga di protezione in lattice. Vedi questo link per sapere cosa sia e quale fondamentale importanza abbia il suo uso: https://www.pittografica.it/diga-di-lattice/
**1. Richiedere consigli a persone di fiducia.*** Chiedere a familiari, amici, colleghi o al proprio medico di famiglia se possono consigliare un dentista di fiducia.*
Le persone che conosciamo possono aver avuto esperienze positive con un dentista e possono quindi fornirci un parere affidabile.**
2. Consultare le recensioni online non è bene perchè possono essere false.* Esistono numerosi siti web e portali dove i pazienti possono lasciare recensioni sui dentisti della loro zona.* Le recensioni online possono essere un buon punto di partenza per la ricerca di un dentista, ma è importante leggerle con attenzione e non basare la propria scelta solo su di esse.**
3. Verificare le qualifiche del dentista.*** È importante assicurarsi che il dentista sia iscritto all'Albo degli Odontoiatri e che abbia le competenze necessarie per eseguire i trattamenti di cui si ha bisogno.* È possibile verificare le qualifiche del dentista sul sito web dell'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della propria provincia.**
4. Contattare lo studio dentistico e fissare un appuntamento.*** Una volta individuati alcuni dentisti che potrebbero essere adatti, è consigliabile contattare il loro studio dentistico per fissare un appuntamento conoscitivo.* Durante questo appuntamento, il paziente potrà conoscere il dentista, valutare la sua professionalità e fare tutte le domande che ha.**
5. Prestare attenzione ad alcuni aspetti durante la visita.*** Durante la visita, è importante prestare attenzione ad alcuni aspetti, come: La pulizia e l'igiene dello studio dentistico. La cordialità e la professionalità del dentista e del suo staff. La chiarezza e la completezza delle informazioni fornite dal dentista. Il tempo dedicato alla visita e all'ascolto del paziente.**
6. Non aver paura di chiedere un secondo parere.*** Se il paziente non si sente sicuro della propria scelta, non ha paura di chiedere un secondo parere a un altro dentista.* Questo può essere utile per avere una maggiore tranquillità e per prendere una decisione consapevole.**In aggiunta a questi consigli, è importante ricordare che la scelta del dentista è una decisione personale.*** Il paziente deve sentirsi a proprio agio con il dentista e avere fiducia nella sua professionalità.* È quindi importante instaurare un buon rapporto di comunicazione con il dentista, in modo da potersi esprimere liberamente e sentirsi ascoltati.**Infine, è importante sottolineare che la salute dei denti è importante e non va trascurata.***
È quindi consigliabile sottoporsi a regolari visite di controllo dal dentista, anche in assenza di problemi specifici
👍👍👍Se non ne trovi uno che ti soddisfi e abiti a Roma e dintorni, CONTATTAMI privatamente ti dirò io da chi recarti a mio nome :-)
dr. Zeno Pagliai. [email protected]
www.pittografica.it Il Mondo Multidisciplinare www.facebook.com/pittografica
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gazeta24br · 1 year
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O cantor e compositor baiano Luís Martins comemora um mês do lançamento do single “Mulher”, disponível em todas as plataformas digitais, e que veio acompanhado do primeiro videoclipe da sua carreira musical. A canção é um samba autoral e estará no seu próximo álbum de inéditas, “Caminhos”, o quinto trabalho a ser lançado em outubro, pela produtora Arroz de Hauçá. Neste álbum, Luís se juntou a um time de músicos de primeira linha da MPB. O pianista Cristóvão Bastos assina a direção musical e participaram também Jamil Joanes (baixo), Jurim Moreira (bateria), João Lyra (violão) Rui Alvim(clarinete), Armando Marçal (percussão) e Dirceu Leite (flauta), entre outros que fazem história em gravações clássicas da MPB. Inspirado nos clássicos da MPB, este single “Mulher” conta também, entre estas feras da música brasileira, com a participação nos vocais de Cynara, do Quarteto em CY, grupo vocal brasileiro formado em 1964, considerado o maior quarteto vocal feminino do Brasil, além de o mais antigo, que participou dos áureos tempos da Bossa Nova e da MPB. Este, inclusive, foi o último registro, em estúdio, da cantora que morreu em abril deste ano. Ouça aqui: https://found.ee/mulher-luis-martins Clipe aqui: https://youtu.be/Uz6hk799FJ4 Gravado em Salvador, na Bahia, o videoclipe também foi produzido pela Arroz de Hauçá e contou com a direção, roteiro e atuação de Luísa Martins, filha do artista. “Esta gravação foi diferente, porque tem a minha filha como diretora; isso me inspirou mais ainda. Eu divido e contraceno com ela. Vivo cercado por mulheres e é sobre isso que a música fala, a mulher pode, deve e tem que conseguir seu espaço. Foi muito gostoso”, observa Luís. Sobre este novo trabalho, Cristóvão Bastos conta. “Gravar esse álbum com Luís Martins foi extremamente prazeroso, numa convivência boa com grandes músicos no estúdio e um profissionalismo impressionante. E na faixa “Mulher”, particularmente, a gente teve no coro a presença da Cynara, do Quarteto em Cy - uma das últimas coisas que ela gravou. É um registro importantíssimo”. Luís Martins já tem quatro álbuns gravados: “Sou Músico” (2018), “Seis Meses” (2019), “Sonho Live” (2020) e o Projeto “Studio Session: Luís Martins” (2023), todos já disponíveis nas plataformas digitais.  Natural de Salvador, filho de sanfoneiro – teve o pai como principal responsável por aproximá-lo da música – Luís é empreendedor, músico, compositor, poeta, escritor e cantor. Empresário de sucesso no ramo de tecnologia há mais de 25 anos, em 2018 iniciou sua carreira musical, quando então criou a sua própria produtora e editora musical, a Arroz de Hauçá, para gerenciar sua carreira e novos projetos de entretenimento. É também apresentador e entrevistador em mais um de seus projetos, o programa “Fortuna Crítica”, onde extrai de maneira leve e descontraída histórias divertidas dos seus convidados. Redes do artista: @luismartinsoficial https://www.youtube.com/@LuisMartinsOficial https://wwiw.youtube.com/@ArrozdeHaucaProdutora/videos Letra “Mulher” - Luís Martins Mulher ou mulher Diga o que preciso saber Diga o que devo entender Mulher ou mulher Com os seus devaneios Entender os anseios Não tarda a surtar De fúria ou de amar Vida louca, vida louca, mulher Boa pra sorrir e viver Como é fácil de entender, ou mulher! Mulher ou mulher Diga o que preciso saber Diga o que devo entender Mulher ou mulher Esperar de quem és bela Ofegante e sincera Quem sabe sussurrar O que gosto de escutar Vida louca, vida louca, mulher Boa pra sorrir e viver Como é fácil de entender, ou mulher! Mulher ou mulher Diga o que preciso saber Diga o que devo entender Mulher ou mulher Mulher ou mulher Realização: Arroz de Hauçá Produtora Direção Executiva: Soraia Neri Martins Tânia Voss: https://images.app.goo.gl/D3TqUfeJRR8wrG8Q9
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wieqo · 1 year
Note
Oioi, você pode fazer alguns users com filmes ou personagens do studio ghibli, por favor? Agradeço desde já! ♥︎
fiz apenas com filmes porque personagens são muitos e gostaria que se vc quisesse dos tais, diga pra mim quais personagens vc quer, tá? espero que goste 🤍
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