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#Fabio Bianchi
nusta · 4 months
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Questo weekend ho fatto una delle cose che mi ero ripromessa di fare più spesso, anzi due: passare del tempo con le mie amiche di persona e dedicare di nuovo attenzione all'antropologia, che dopo la tesi ho messo un po' troppo in disparte.
Con la mia vecchia compagna di studi siamo andate a seguire degli incontri a Pistoia, organizzati proprio sul tema dell'antropologia dell'alimentazione, sulla cultura e sulle retoriche del cibo, sulle pratiche e i miti più o meno recenti che gravitano intorno alla cucina e alla produzione di ciò che mettiamo a tavola. Bellissimo *_*
Purtroppo siamo riuscite a stare solo una giornata su tre, e abbiamo perso uno degli interventi che avremmo voluto seguire di più, ma non si può avere tutto (e proprio la "temperanza" era uno dei concetti cardine di uno degli interventi che abbiamo ascoltato, quindi abbiamo cercato di contenere la delusione u_u)
Questi sono i miei appunti sparpagliati rimuginati tra ieri e oggi, in attesa di rimettere ordine nei miei pensieri:
* Sullo Sprecometro di Andrea Segrè gli astronauti della stazione spaziale sarebbero sempre ai primi posti di tutte le classifiche, ma quanto è difficile essere parsimoniosi senza un team alle spalle
* Chissà se Stefania De Pascale ha visto "For all Mankind" e quanta fantascienza c'è stata nell'infanzia di chi lavora in questo campo - chissà che ne penserebbero Fabio Dei (ricordando sua lezione dal Festival di antropologia di Bologna) e Dario Bressanini
* Se la tavola serve al dialogo e dialogare a tavola e sulla tavola serve a tutti noi, seguire il filo dei discorsi di Marino Niola e Enzo Bianchi è un viaggio nel linguaggio più suggestivo tra metafore e allegorie, una serie di immagini potentissime
* La concretezza dei numeri sulla produzione di carne di Stefano Liberti è agghiacciante anche dopo aver scritto una tesi su questi argomenti ed è tra i migliori esempi della complessità dei mondi culturali di cui parlava Adriana Destro nel mio primo libro di antropologia
* Chissà se la dimensione relazionale delle scelte alimentari collettive di cui ha parlato Adriano Favole ci porterà verso un equilibrio sostenibile prima o poi - sarebbe meglio prima che poi... - tra i paradossi dell'abbondanza e i limiti della memoria storica e la costruzione di nuove abitudini a tavola (quando ha parlato della neo-tipicità della carne in scatola in polinesia e al paragone con l'importazione della pizza in Italia non ho potuto fare a meno di pensare ad Alberto Grandi)
* Alla ricerca delle foto di Marco Aime, abbiamo visitato alcuni locali tra i vicoli e le piazzette di Pistoia, incrociando insegne di "corsi di recupero per vegani" e mostre fotografiche dedicate alla "fame chimica": sulla sola retorica sul cibo ci sarebbero ore di dialoghi da fare
* Grande emozione incontrare al volo Massimo Montanari e ringraziarlo per aver dato il via alla passione per questi argomenti 20 anni fa, ancora più bello farlo insieme alla mia amica considerato che la nostra amicizia è nata proprio tra i banchi di quel corso
* Quanti libri vorrei leggereeeee
* Per fortuna ci sono i video su youtube per recuperare gli incontri persi
Comunque non potevo non prendere appunti, ovviamente u_u
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Questa invece sono io che aspetto il treno per rientrare con 50 minuti di ritardo, ma niente può guastare questo weekend cominciato con gli gnocchi fatti in casa dalla mia amica u_u
E comunque ne ho approfittato per cominciare un libro che sembra proprio bellissimo *_*
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mchoyonee-d · 2 months
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Come feci per le Olimpiadi di Tokyo 3 anni fa, arriva il riassuntone delle medaglie conquistate dalla spedizione italiana.
Ma prima, un po' di "menzioni speciali": mai come quest'anno, infatti, ci sono stati così tanti piazzamenti al quarto posto per gli atleti italiani...
4️⃣ Giovanni Abagnale (canottaggio 4 con)
4️⃣ Domenico Acerenza (nuoto di fondo 10km)
4️⃣ Fabio Balaso (pallavolo)
4️⃣ Elisa Balsamo (inseguimento squadre)
4️⃣ Elena Bertocchi (tuffi 3m sincro donne)
4️⃣ Mattia Bottolo (pallavolo)
4️⃣ Alessandro Alberto Bovolenta (pallavolo)
4️⃣ Luca Braidot (MTB corsa)
4️⃣ Tammaro Cassandro (skeet)
4️⃣ Martina Fidanza (inseguimento squadre)
4️⃣ Gianluca Galassi (pallavolo)
4️⃣ Simone Giannelli (pallavolo)
4️⃣ Larissa Iapichino (salto in lungo)
4️⃣ Lamont Marcell Jacobs (atletica 4x100m uomini)
4️⃣ Nicholas Kohl (canottaggio 4 con)
4️⃣ Daniele Lavia (pallavolo)
4️⃣ Matteo Lodo (canottaggio 4 con)
4️⃣ Lorenzo Marsaglia (tuffi 3m sincro uomini)
4️⃣ Matteo Melluzzo (atletica 4x100m uomini)
4️⃣ Alessandro Michieletto (pallavolo)
4️⃣ Letizia Paternoster (inseguimento squadre)
4️⃣ Lorenzo Patta (atletica 4x100m uomini)
4️⃣4️⃣ Chiara Pellacani (tuffi 3m sincro donne, tuffi 3m trampolino)
4️⃣ Riccardo Pianosi (vela kite)
4️⃣ Benedetta Pilato (100m rana)
4️⃣ Luca Porro (pallavolo)
4️⃣4️⃣ Simona Quadarella (800m stile, 1500m stile)
4️⃣ Yuri Romano (pallavolo)
4️⃣ Roberto Russo (pallavolo)
4️⃣ Giovanni Sanguinetti (pallavolo)
4️⃣ Riccardo Sbertoli (pallavolo)
4️⃣ Stefano Sottile (salto in alto)
4️⃣ Massimo Stano (marcia 20km)
4️⃣ Giovanni Tocci (tuffi 3m sincro uomini)
4️⃣ Filippo Tortu (atletica 4x100m uomini)
4️⃣ Giuseppe Vicino (canottaggio 4 con)
E adesso, l'elenco delle medaglie (e di altri quarti posti...) come da protocollo:
🥈 Angela Andreoli (artistica squadre)
🥇 Ekaterina Antropova (pallavolo)
🥇 Diana Bacosi (skeet squadre miste)
🥇 Caterina Marianna Banti (multiscafo misto)
🥈4️⃣ Nadia Battocletti (atletica 10000m, atletica 5000m)
🥇 Alice Bellandi (judo -78kg)
🥈 Guillaume Bianchi (fioretto squadre)
🥇 Caterina Chiara Bosetti (pallavolo)
🥇 Carlotta Cambi (pallavolo)
🥈 Gabriele Casadei (canoa sprint doppio 500m)
🥇🥉 Thomas Ceccon (100m dorso, 4x100m stile uomini)
🥉 Martina Centofanti (ritmica all-around squadre)
🥈 Luca Chiumento (canottaggio 4 di coppia)
🥇4️⃣ Chiara Consonni (madison, inseguimento squadre)
🥈🥉 Simone Consonni (madison, inseguimento squadre)
🥉 Paolo Conte Bonin (4x100m stile uomini)
🥇🥈4️⃣ Alice D'Amato (artistica trave, artistica squadre, artistica all-around)
🥇 Anna Danesi (pallavolo)
🥇 Giovanni De Gennaro (kayak singolo)
🥇 Monica De Gennaro (pallavolo)
🥉 Andy Diaz Hernandez (salto triplo)
🥉 Agnese Duranti (ritmica all-around squadre)
🥇 Paola Ogechi Egonu (pallavolo)
🥇 Sara Errani (tennis doppio donne)
🥈 Arianna Errigo (fioretto squadre)
🥈🥉 Manila Esposito (artistica squadre, artistica trave)
🥇 Sarah Luisa Fahr (pallavolo)
🥈 Martina Favaretto (fioretto squadre)
🥇 Rossella Fiamingo (spada squadre)
🥉 Manuel Frigo (4x100m stile uomini)
🥈 Alessio Foconi (fioretto squadre)
🥉 Mattia Furlani (salto in lungo)
🥈🥉 Filippo Ganna (ciclismo cronometro individuale, inseguimento squadre)
🥈 Giacomo Gentili (canottaggio 4 di coppia)
🥇 Gaia Giovannini (pallavolo)
🥇4️⃣ Vittoria Guazzini (madison, inseguimento squadre)
🥈 Elisa Iorio (artistica squadre)
🥉 Francesco Lamon (inseguimento squadre)
🥇 Marina Lubian (pallavolo)
🥈🥈 Filippo Macchi (fioretto individuale, fioretto squadre)
🥇 Marta Maggetti (windsurf)
🥉 Giorgio Malan (pentathlon moderno)
🥉 Alessia Maurelli (ritmica all-around squadre)
🥈 Federico Nilo Maldini (pistola 10m)
🥈 Tommaso Marini (fioretto squadre)
🥇 Nicolò Martinenghi (100m rana)
🥉 Jonathan Milan (inseguimento squadre)
🥉 Alessandro Miressi (4x100m stile uomini)
🥉 Daniela Mogurean (ritmica all-around squadre)
🥉 Paolo Monna (pistola 10m)
🥉 Lorenzo Musetti (tennis singolo)
🥇 Mara Navarria (spada squadre)
🥇 Oghosasere Loveth Omoruyi (pallavolo)
🥈 Stefano Oppo (canottaggio 2 di coppia)
🥇 Alessia Orro (pallavolo)
🥈🥉 Gregorio Paltrinieri (1500m stile, 800m stile)
🥈 Francesca Palumbo (fioretto squadre)
🥈 Andrea Panizza (canottaggio 4 di coppia)
🥇 Jasmine Paolini (tennis doppio donne)
🥉 Laura Paris (ritmica all-around squadre)
🥉 Antonino Pizzolato (sollevamento pesi 89kg)
🥉 Sofia Raffaeli (ritmica all-around individuale)
🥈 Luca Rambaldi (canottaggio 4 di coppia)
🥇 Giulia Rizzi (spada squadre)
🥇 Gabriele Rossetti (skeet squadre miste)
🥉 Luigi Samele (sciabola individuale)
🥇 Alberta Santuccio (spada squadre)
🥉 Alessio Simone (taekwondo -80kg)
🥈 Gabriel Soares (canottaggio 2 di coppia)
🥈 Silvana Maria Stanco (trap)
🥇 Myriam Fatime Sylla (pallavolo)
🥈 Carlo Tacchini (canoa sprint doppio 500m)
🥉 Ginevra Taddeucci (nuoto di fondo 10km)
🥇 Ruggero Tita (multiscafo misto)
🥈 Giorgia Villa (artistica squadre)
🥈 Elia Viviani (madison)
🥈4️⃣ Alice Volpi (fioretto squadre, fioretto individuale)
Anche stavolta, la grande domanda: di loro, di tutti loro, ve ne ricorderete a lungo... O già questo sabato sarete ad imprecare contro lo streaming che non funziona per vedere altri "sportivi"?
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garadinervi · 2 years
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Fabio Mantovan (photograph), Bruno Munari in his studio, Milano, 1993 [© Fabio Mantovan]
«Nel maggio del 1993 ricevetti l'incarico di fotografare Bruno Munari per il mensile King, gloriosa rivista dell'epoca. Conoscevo solo pochissimi aspetti del suo lavoro, le forchette parlanti, il libro 'Cicci cocco' con le immagini di Enzo Arnone, i libri tattili per i bambini. Così la nostra piccola troupe (il redattore, Mauro Querci, l'art director Maria Pia Coppin – grande fan di Munari – io e il mio assistente) si mosse verso via Vittoria Colonna 39 a Milano. Munari ci accolse nel suo studio ordinatissimo, un omino discreto e sorridente con i capelli bianchi, in giacca e cravatta (la sua uniforme) lo sguardo luminoso di un ragazzino. Iniziò a parlare mentre si muoveva veloce come un mago-inventore tra scaffali e tavoli pieni di meraviglie e poesia: "Questa è la scultura da viaggio... i vasi di bambu che ho progettato per i Giapponesi… la sedia per visite velocissime... la bottiglia lampo!". Noi lo seguivamo a bocca aperta, incantati. Alla fine, Munari mi chiese di fargli avere le foto; pochi giorni dopo, quando gliele portai, volle scambiarle con tre delle sue litografie, dicendo a me, piccolo fotografo imbarazzato a inizio carriera davanti a un gigante, una cosa bellissima: "Così si fa tra artisti...".» – Fabio Mantovan (via Munaria)
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ARCA. SIRACUSA - Associazione Rinascimento Culturale Archimedeo
Euro Med Festival - 2024 Tonino Accolla
Nona edizione del Premio Tonino Accolla. Siracusa/Noto 29 – 30 giugno e 1 luglio 2024.
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Per questa nuova edizione del primo e unico contest live per allievi doppiatori provenienti dalle scuole di doppiaggio italiane e straniere, saranno Piazza Minerva a Siracusa nel centro storico di Ortigia e Palazzo Nicolaci a Noto - dove si svolgerà il workshop, primo Forum Internazionale Intelligenza artificiale per abbattere le barriere degli audiolesi e ipovedenti nel Cinema e nel Doppiaggio - ad accogliere pubblico e partecipanti in tre serate articolate fra spettacolo, competizione e approfondimenti. Il workshop è organizzato dall’associazione ARCA e dal Centro Studi Economia Internazionale ai Fondi Europei.
Il Premio, come sempre, è intitolato a Tonino Accolla, celebre doppiatore e direttore di doppiaggio (da Titanic a Braveheart, per citarne qualcuno), nato a Siracusa il 6 aprile del 1949 e scomparso a Roma nel 2013, voce italiana, tra altri, di Eddie Murphy e Homer Simpson, Mickey Rourke e Kenneth Branagh.
Questa rinnovata edizione del festival vuole sensibilizzare, attraverso il linguaggio universale del Cinema e del Doppiaggio, le nuove generazioni sulle tematiche al centro del dibattito istituzionale europeo, come l’ambiente e l’inclusione sociale.
La manifestazione è patrocinata dal Comune di Siracusa, con il sostegno e la collaborazione del sindaco di Noto, Corrado Figura, del sindaco di Siracusa Francesco Italia e dell’assessore alla Cultura e Turismo, Fabio Granata.
“Si conferma anche per questa edizione la presenza del Gruppo Irem – sottolinea Stefania Altavilla, direttrice artistica e presidente di ARCA – a sostegno della cultura, della formazione dei giovani e dell’agire nel sociale. Un particolare ringraziamento va al suo amministratore delegato, Giovanni Musso”.
La conduzione dello spettacolo quest’anno sarà affidata a Maurizio Merluzzo – attore, doppiatore e youtuber – e a Vanessa Galipoli, artista ed imprenditrice, conduttrice televisiva. Fra gli ospiti, Emanuela Rossi – Premio Tonino Accolla e Premio Eccellenza 2018 e voce di Cate Blanchet, Nicole Kidman – direttrice di doppiaggio e dialoghista; Marco Eugenio Di Giandomenico, scrittore, curatore e critico d’arte contemporanea; Rodolfo Bianchi, attore, doppiatore, insignito tra altri del premio per la migliore direzione di doppiaggio per The Departed il bene e il male, Shutter Island, The Wolf of Wall Street e The Hateful Eight; sul palco si alterneranno fra interviste e performances doppiatori pluripremiati come Flavio Aquilone,
Valentina Favazza, Erica Necci e Yuri Bedini, quest’ultimo direttore di doppiaggio e con Tonino Accolla assistente al doppiaggio di numerosi film. Sul palco il musicista Antonino Martorana che insieme all’ artista Marilena Vita creeranno una sinestesia (fenomeno sensoriale/percettivo, esperienza plurisensoriale) di suoni e immagini. Il 30 giugno sarà fra gli ospiti Walter Ricci, musicista e crooner che ha duettato con artisti del calibro di Michel Bublè, Mario Biondi, Dianne Reeves.
La manifestazione, che cresce di anno in anno confermandosi tra gli eventi più prestigiosi a Siracusa, ideata da Stefania Altavilla – direttrice artistica, presidente dell’associazione ARCA, project manager e art director del Festival – e da Giuseppe Mandalari, nasce nel 2014 con la collaborazione iniziale e il supporto tecnico di Ambi Picture e Fonoroma e ha lo scopo di promuovere e valorizzare l’arte del doppiaggio. Sono coinvolte le scuole di doppiaggio italiane e le società di Produzione come la CD Cine Dubbing. Collabora al progetto e partecipa all’organizzazione Lorenzo Accolla, attore, doppiatore, direttore di doppiaggio. Dagli ultimi anni l’organizzazione si avvale anche della collaborazione di Carola Mandalari, come responsabile di produzione.
Come nelle ultime edizioni, il Premio Tonino Accolla si svolgerà in chiave ancora più dinamica rispetto al passato: si alterneranno momenti di spettacolo a momenti musicali, mantenendo alto il momento del Contest-live, vero appeal del Festival, durante il quale sei allievi (tre uomini e tre donne), dopo una preselezione avvenuta a Roma sotto la direzione di Lorenzo Accolla – con la collaborazione della CD Cine Dubbing - si confronteranno nell’esecuzione di doppiaggi live individuali e di coppia articolati su più prove.
La giuria tecnica quest’anno vedrà la partecipazione, così come nelle passate edizioni, di alcuni tra i migliori doppiatori e direttori del doppiaggio italiano. Alla giuria tecnica verrà affiancata una giuria di giornalisti e critici cinematografici, che conferirà il Premio Stampa.
E quest’anno, l’associazione ARCA – da un’idea di Stefania Altavilla e del critico d’arte Marco Eugenio Di Giandomenico – istituisce il Premio Promozione Cinema dedicato ad Adriano Pintaldi, scomparso nel 2023. Pintaldi è stato per più di cinquant’anni tra le figure più rappresentative del mondo della comunicazione e della promozione cinematografica. Questa nona edizione del Premio Tonino Accolla terrà dunque a battesimo il Premio Promozione Cinema con un tribute ad Adriano Pintaldi, e per realizzare questo intento saranno coinvolte personalità autorevoli del cinema e della cultura fra i quali il regista Pupi Avati, Laura Delli Colli e l'attrice Antonella Salvucci. Il Premio Promozione Cinema, la cui prima edizione è prevista per l’anno prossimo nel contesto della decima edizione del Premio Tonino Accolla, “vuole valorizzare -
spiegano Altavilla e Di Giandomenico - figure del mondo delle istituzioni, delle professioni e dell’industria cinematografica e televisiva italiana ed estera, che si siano particolarmente distinte nella promozione di film, documentari e cortometraggi”.
La giuria sarà costituita da personalità del mondo della cultura, dell’arte e della comunicazione cinematografica e televisiva, coordinata da Marco Eugenio Di Giandomenico.
“Ad oggi, giunto alla sua nona edizione – dichiara Stefania Altavilla – il Premio Tonino Accolla ha raccontato attraverso pillole di doppiaggio, i volti di quelle voci che oggi recuperiamo alla memoria attraverso straordinarie interpretazioni di personaggi ai quali quelle voci hanno infuso quell’anima da oscar”.
Quest’anno, grazie anche alla collaborazione con il Centro Studi di Economia Internazionale ai Fondi Europei – presidente Santi Tomaselli, già presidente dell’Osservatorio Romano ai Fondi Europei - è stata definita la partnership con una delle 15 scuole di Cinema più importanti al mondo, la Toronto Film School, già partner degli Studios di Hollywood; e ancora la West University, GIS International e Betting on Italy. Partner tecnici, Red Tomato e Voci FM.
Questa nuova articolazione del progetto - che ha suggerito in una più ampia visione la denominazione di Euro Med Festival Tonino Accolla – ha trovato il pieno riconoscimento di alta valenza strategica dal Distretto Turistico del Sud-Est.
La vocazione internazionale di questa nuova edizione sarà confermata anche dall’intervento - durante il convegno del primo luglio a Noto, workshop sull’importanza dell’intelligenza artificiale per abbattere le barriere della disabilità sensoriale - del senatore Tony Loffreda, vice presidente del Gruppo Interparlamentare Canada/Italia e presidente Rete Parlamentare Canadese nella Banca Mondiale e del Fondo Monetario Internazionale.
La realizzazione dei Premi è affidata, per il Premio Tonino Accolla, al Maestro Scultore Pietro Marchese, all’ architetta designer Lara Grana per i premi allievi, e all’orafa designer Stefania Midolo, per la realizzazione dei premi d’eccellenza.
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Ufficio Stampa. Marilena Toscano. N.Tess Odg 150949.
Tel. 338 3031853 - indirizzo email [email protected]
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raffaeleitlodeo · 1 year
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animali Vorrei parlare d’altro, o quasi. I giornali di ieri avevano la fotografia di un soldato israeliano accucciato, con l’arma impugnata e nell’altro braccio un cagnolino maltese bianco, scampato al massacro del kibbutz. Le cronache dicevano di bambini uccisi coi loro animali. La strage degli innocenti è così completa. Chissà quale imbecillità spingeva dei governanti israeliani a chiamare “animali” i tagliagole di Hamas e a minacciare di trattarli “come animali”. Sono stato a Gaza, nella guerra del 2014, per Repubblica, con Fabio Scuto. Il 5 agosto mandai il mio pezzo: “Non comincerò dai bambini: troppo facile. Comincerò da dove comincerebbero i bambini, dallo zoo di Gaza. Si trova in un sobborgo pesantemente bombardato e svuotato di abitanti. Scendiamo fino alle gabbie, aspettandoci di non trovare vivi gli animali. Da giorni nessuno viene fin qui. Le gabbie, sgangherate, ci sono, e ci sono gli animali. Un gibbone, nella prima: si muove lentamente di qua e di là, incerto fra accoglienza e offesa. C’è un odore tremendo di putrefazione, che guida lo sguardo sui cadaveri decomposti di due cuccioli. Le gabbie successive sono dei leoni: una coppia in una, un grosso maschio nell’altra. Erano celebri: lo zoo aveva importato le sue fiere dall’Egitto attraverso i famigerati tunnel. Portare leoni o tigri nei tunnel – e come fare con una giraffa? Ora i leoni devono essere affamati e assetati a morte, però non hanno un atteggiamento aggressivo: al contrario, si drizzano contro la rete come aspettandosi ristoro, o almeno una complicità all’evasione. Nella prossima gabbia c’è una piccola disgraziata arca di Noè, un sovraffollamento – uso il termine carcerario – di animali alla rinfusa: un imponente pellicano, che spinge verso di me il magnifico becco, un coccodrillo morto, lui, con la testa infilata dentro un tubo, e i resti spiaccicati di una cicogna. In un recinto accanto due struzzi mi vengono incontro con dignitosa fiducia. C’è una gabbia di volpi impazzite che corrono in cerchio e si scavalcano frenetiche, una di lupi macilenti. Era famoso, questo zoo raccogliticcio, anche perché un veterinario si era arrangiato a esaudire la passione dei bambini per le zebre dipingendo a strisce nere un paio di asinelli bianchi. L’ultima gabbia contiene una coppia di macachi, e solo quando la femmina penosamente si muove mi accorgo che ha un piccolo aggrappato alla pancia. Incredibile come somigli a un bambino. Non ho cominciato dai bambini, era troppo facile”. - Conversazione con Adriano Sofri, Facebook
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The 1957-'62 Autobianchi Bianchina Trasformabile Offered Big Style In A Small Package
In Italy, the size and cost of an item traditionally have little bearing on the quality of its design; a consumer product can be comparably inexpensive and small, and still exude panache. The Autobianchi Bianchina Trasformabile exemplified this, as a chic, once-relatively-affordable interpretation of Fiat’s tiny Nuovo 500 that’s now in high demand.
The populist 500 had been the basis for countless variants over the decades, both coachbuilt and homemade. The introduction of the all-new postwar Fiat was quickly followed by that of a related upmarket variant representing a joint venture between that automaker, Pirelli, and the venerable firm Bianchi; the result was Autobianchi, and its first product was the Bianchina Trasformabile. Advertised as La piccola vettura di grande classe (“The small car of great class”), the Bianchina was based on the 500 platform and shared its mechanicals, but cloaked everything in very different styling credited to Fabio Luigi Rapi, head of Fiat’s special coachwork department.
Trasformabile (“transformable”) was both the name and functional description of the 117.5-inch-long car’s open-top body style. It echoed that of the prewar Ford Model A-400 Convertible Sedan and postwar Nash Rambler Convertible Landau, having a soft top that slid back on tracks to fold atop the rear deck. This design was enjoying a renaissance, similarly used in the contemporary Vespa 400 microcar. Compared to the Vespa, the Bianchina was more delicate in form and detailing, and better equipped; it had roll-down windows instead of sliding panes in its rear-hinged doors, a higher quantity and quality of interior trimmings, and greater displacement and an additional gear enhancing motivation.
Autobianchi’s two-seater — its thinly padded rear bench was for packages or small, agreeable children — was a bit more powerful than its French-built competitor, too, with a four-stroke, 479-cc OHV two-cylinder engine mounted aft of the independently suspended, driven rear wheels. The first 50 examples of that air-cooled inline-twin offered 13 hp and 20 lb-ft of torque. Two more horses were on tap for the regular-production 1957 First Series A model, and 1958-’59s (First Series B) made 16.5 hp. Starting with 1959’s Special First Series, this car’s engine was upsized to 499.5-cc; 17.5 hp and 26 lb-ft were its standard output. The sporty Special variant used a Weber 26 IMB carburetor and 8.6:1 compression ratio to make 21 hp and 25 lb-ft of torque; this was said to be capable of 110 km/h or 68 mph. On all, drum brakes hid behind 12-inch-diameter wheels mounting Pirelli tires.
Italy’s Bianchina Classic Club (bianchinaclub.com) suggests Trasformabile production totaled 35,500 units. The club website has a reasonably detailed history of this model, spelling out its evolution into Special First Series (1959), Second Series (1959-’60), the 1960 Special and 140 B export models (the latter, our feature car, sold new in the U.S.), and the Third Series D and Special D Second Series of 1961-’62. This organization also celebrates other Bianchina variants: the Quattroposti sedan, fully open Cabriolet, Panoramica hatchback and panel van, and Furgoncino truck. Decades on, the attractive looks and clever convertibility of the Trasformabile would inspire a Japanese tribute in the form of the 1991 Nissan Figaro, and in the last year, two restored Trasformabiles have sold at U.S. auctions for almost $90,000.
Engine:
OHV I-2, 479-499.5-cc (29.23-30.5-cu.in.), one-barrel Weber carburetor
13-21 hp at 4,000 rpm, 20-26 lb-ft of torque at 3,500 rpm
Transmission:
Four-speed manual
Suspension:
Front, wishbones, transverse leaf spring, telescopic shocks; Rear, wishbones, coil springs, telescopic shocks
Brakes:
Four-wheel drum
Wheelbase:
72.4 inches
Curb Weight:
1,130 pounds
Price New: 590,000 lire
Value Today: $9,000-$90,000
Stolen in it's entirety from Hemmings Motor News
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vecchiodimerda · 2 years
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Christian Raimo
Ho fondato una piccola società, la ReichRaimo, che si occuperà soprattutto di consulenza editoriale e di formazione.
E dal primo dicembre parte il primo corso intitolato Come odiare i giovani.
Sarà rivolto a tutti, e sarà articolato in quattordici incontri, con orari che cambiano dall'uno all'altro. Si svolgerà sia in presenza che online e costerà 129 euro.
Per l'iscrizione si può scrivere a [email protected]
Questi i temi degli incontri.
1. Il 1868 è più importante del 1968, con Ernesto Galli della Loggia. Riscoprire la fondazione dell’Azione cattolica da parte di Papa Pio IX con il breve pontificio Dum filii Belial. Per un nuovo nazionalismo nella scuola improntato sulla restaurazione della dinastia Meiji in Giappone. Analisi dei testi del cancelliere Bismarck sul cambiamento climatico.
2. Dove va il potere: capirlo un attimo prima. Dibattito con Gianni Riotta e Bruno Vespa, sul futuro dei media e del mercato immobiliare.
3. Vale la pena di fare la punta al cazzo anche se si parla di un massacro, a cura del Novum Consortium Italianae Stampae. Imparare a usare i social come farebbero i monaci cluniacensi, usando il tempo libero della pensione o della disoccupazione per emendare articoli politici sui temi chiave solo sulla base di alcune concordanze grammaticali ambigue o per i font senza grazie usati (si dice la font!)
4. Il capitalismo buono è proprio buono buono buono, con Francesco Giubilei e Fabio Roscani. Riproposizione della conferenza che non si è potuta tenere alla facoltà di Scienze politiche a Roma per il boicottaggio dei centri sociali organizzati. Storytelling dell’accumulo originario. Nuove liturgie preconciliari per il feticcio delle merci.
5. Camerati che sbaglicchiano, con Walter Veltroni. Come rinarrare la violenza dei terroristi neofascisti in chiave pop, con dei bei fumetti anche. Laboratorio artistico in classe sull’utopia Nar.
6. Il colonialismo che non ci è stato insegnato, con Marco Minniti. Per un nuovo turismo consapevole, permanente, fondativo. Alla scoperta virtuale delle strade che gli abbiamo fatto senza pretendere nemmeno un grazie.
7. L’omicidio stradale dei manifestanti ecologisti va completamente depenalizzato, con Matteo Piantedosi. A seguire pillole comiche sui pestaggi di Genova 2001 a cura di Pino Insegno.
8. L’istruzione tecnico militare per un paese che cambia. Tavola Rotonda con Patrizio Bianchi, Luciano Leonardo Violante, Guido Crosetto e Giuseppe Valditara. Presentazione del progetto sperimentale di alternanza scuola lavoro come guardie per i campi di detenzione in Libia.
9. Arbasino generator. Laboratorio dal vivo con la redazione del Foglio per imparare a passare pezzi su qualunque argomento riempendoli di aggettivi eterodossi, locuzioni ammiccanti, sigle in inglese, battute sui vestiti e i capelli, diminuitivi in -elli.
10. Vendicarsi del senso di morte imminente, con Angelo Panebianco. Come scrivere gli editoriali per il Corriere mi ha sollevato dai momenti di solitudine e smarrimento di fronte alla vecchiaia, anche poi mi sono dimenticato delle analisi da fare e di portare fuori il cane che mi ha pisciato in salotto.
11. Il femminismo me lo attacco al cazzo, a cura della Libreria di tutti. Per un femminismo politically uncorrect che possa essere libero di dire la propria su aborto, orientamento sessuale, identità di genere e frocette della minchia, con la possibilità di cambiare idea anche da un giorno all’altro e di prendersi tre mesi di vacanza se si è stanche che sono almeno due anni che non mi faccio una vacanza come si deve.
12. Ridere forte dello schwa, con Massimo Arcangeli. Imparare lo gné gné nell’autoscoscienza collettiva, condividere le pratiche del darsi di gomito dal vivo e in rete.
13. La competenza, il liberalsocialismo di Carlo Rosselli e il fatto che mio figlio mi fa sempre più sclerare e quindi vanno cambiate e subito alcune leggi dello Stato perché non può tornare sempre alle due e lasciare la camera una merda: ted talk con Carlo Calenda.
14. Il fascismo è stato brutto, con Antonio Scurati. Lettura integrale dei tre volumi di M, a seguire esegesi passo passo da parte dell’autore.
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spectralarchers · 2 years
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Who's your favorite MotoGP rider or F1 driver?
My MotoGP answer is gonna be annoying because my all time favorite is Casey Stoner and he retired some years back, as well as Nicky Hayden, but he passed away in 2017 (I have still not and still refuse to process his and Simoncelli's deaths).
But, current riders, Fabio Quartararo of course, because he's French (and also insane).
As for F1 drivers, my favorite driver ever is Nico Rosberg (also retired, lol), and off the current roster it's gotta be Kevin Magnussen, for obvious reasons.
I used to be a Jules Bianchi fan (heavily influenced by my father's love of him), but he isn't with us anymore either, so it's gotta be Kevin!
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pettirosso1959 · 7 months
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Giornata della memoria e FALSITA' ANTISTORICHE sulla STRAGE DEGLI INDIANI D'America (cultura che, tra l'altro, mi piace molto)
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Nativi del Nordamerica ed antiamericanismo moderno
Alcune precisazioni per sfatare, anche in modo che molti troveranno antipatico, parecchi luoghi comuni sul rapporto "pellerossa e visi pallidi".
(Fabio Bozzo)
Una delle leggende storiografiche maggiormente radicate è quella secondo cui i cosiddetti indiani dei territori che oggi compongono Stati Uniti e Canada, fino all'arrivo dei bianchi, vivessero felici in un Eden a contatto con la natura.
In nome dell'antiamericanismo la storiografia di sinistra ci ha sempre presentato i pellerossa come una sorta di hippies fricchettoni, mezzi nudi in nome dell'amore libero e perennemente "in botta" di droghe naturali. A sua volta la storiografia di estrema destra (altrettanto antiamericana di quella sinistroide) nobilita i pellerossa come fieri guerrieri un po' anarcoidi e sempre mezzi nudi, ma stavolta per mostrare muscoli e cicatrici (aggiungiamo che sul "machismo nudista" di parte dell'estrema destra ci sarebbe da approfondire qualche aspetto...).
Ovviamente si tratta di due immagini false e tendenziose, che tra l'altro non rendono giustizia alle popolazioni precolombiane del Nordamerica.
Visto che i lati positivi delle genti in questione sono stati esaltati a più non posso e mostrati ad nauseam da un cinema hollywoodiano agiografico ai limiti del ridicolo, cerchiamo di valutare onestamente anche gli elementi negativi. Per molti sarà un esercizio antipatico e fuori dagli schemi, ma proprio per questo da incastrare a buon diritto nelle caselle dell'obbiettività storica.
Partiamo dal presunto ecologismo dei pellerossa, contrapposto alle devastazioni dei cattivi uomini bianchi, tema su cui sinistra ed estrema destra hanno consumato fiumi di buon inchiostro e cattive parole. Per smontare questo argomento basti ricordare che le le Grandi Pianure americane divennero tali solo dopo l'arrivo dei precolombiani, prima erano enormi foreste boreali. Perché tale trasformazione? Perché gli antenati dei pellerossa attuarono per generazioni la cosiddetta agricoltura ad incendio: bruciare un tratto di foresta per renderlo fertile grazie alle ceneri, ricavarne un raccolto e poi...passare al tratto di foresta successivo. Il risultato di secoli di tale procedimento è che la parte centrale degli attuali USA si trasformò da rigogliosa foresta ad una steppa di tipo mongolo. Tale "agricoltura", del resto, è la stessa con la quale gli aborigeni hanno desertificato due terzi dell'Australia prima dell'arrivo dei bianchi.
Passiamo alla cosiddetta nobiltà guerriera dei nativi. Decenni di bugie ci hanno inculcato che, a fronte dei bianchi crudeli e traditori, gli indiani erano leali e rispettosi del nemico. Il colmo del ridicolo s'è raggiunto con la storia che lo scalpo sia stata una pratica che i nativi copiarono dagli spagnoli. Partiamo dal presupposto che la tortura era una pratica che i pellerossa applicavano a quasi tutti i prigionieri, così come lo stupro delle donne nemiche e la loro riduzione in schiavitù. Per citare solo un paio di esempi irochesi ed uroni spesso bastonavano a morte i prigionieri, mentre gli apache amavano cospargere i loro di pece e poi bruciarli vivi. I comanches invece solevano deturpare i visi delle donne che stupravano.
Spesso si detto che tali crudeltà avvennero dopo il contatto coi bianchi, i quali trasmisero parte della loro malvagità capitalista ai pellerossa. Peccato che nel 1978, presso Crow Creek, nell'attuale South Dakota, sia stato scoperto un sito archeologico assai curioso. In breve si tratta di una fossa comune cerimoniale dove circa 500 pellerossa arikara, per lo più donne e bambini, vennero torturati, scalpati, mutilati e fatti a pezzi. Gli studi (Willey P., 1982, Osteology of the Crow Creek Massacre) datano tale scempio al 1325 circa, 150 anni prima dello sbarco di Colombo e 400 anni prima che i bianchi arrivassero in quella regione. Per chi volesse approfondire consigliamo anche Richard J. Chacon (2007) "The Taking and Displaying of Human Body Parts as Trophies by Amerindians".
Passiamo ai morti. Per decenni ci hanno raccontato che i bianchi abbiano attuato uno sterminio scientifico dei pellerossa del Nordamerica. Falso. La maggior parte degli indiani periti tra il 1492 ed il 1890 morirono a causa di malattie alle quali non erano immuni, ma che spesso uccidevano anche i bianchi. Non fu un atto deliberato, fu semplicemente una tragedia umanitaria che la scienza dell'epoca non poteva prevedere né prevenire. Ancora non è chiaro perché le patologie del Vecchio Mondo fossero più virulente di quelle del Nuovo, fatto sta che colera, vaiolo e morbillo (tra le altre) provocarono un'ecatombe. Gli amerindi dal canto loro passarono agli europei la sifilide. Se per quest'ultima malattia nessuno ha il diritto di incolpare i precolombiani il discorso deve valere anche per gli europei nel senso inverso.
Per quanto riguarda le guerre che gli indiani sostennero contro i bianchi bisogna ricordare che intere tribù vennero sterminate da altri popoli pellerossa, i quali si inserirono nelle lotte tra europei. Del resto se i bianchi francesi ed inglesi, piuttosto che inglesi e coloni americani, si combatterono tra loro risultano logiche le divisioni anche tra i pellerossa. Da ricordare che l'istituzione delle riserve indiane da parte degli Stati Uniti venne concepita per assegnare un territorio alle tribù sconfitte, con l'obbiettivo di civilizzarle nel senso occidentale del termine. Le guerre tra indiani invece, come visto, si concludevano con lo sterminio e la tortura degli sconfitti.
Concludiamo con qualche numero, freddo ed apolitico. Limitandoci solo gli USA i più recenti studi (Snow, D. R.,1995, "Microchronology and Demographic Evidence Relating to the Size of Pre-Columbian North American Indian Populations" e Bruce E. Johansen, 2006, "The Native Peoples of North America. Rutgers University Press") stimano il numero dei pellerossa "statunitensi" prima del contatto coi bianchi a circa due milioni e centomila persone. Tale numero progressivamente crollò. Secondo il censimento federale USA del 1890 i pellerossa erano 248.000. Da allora il loro numero è continuamente aumentato grazie alle cure moderne, alla maggiore istruzione ed all'inserimento dei nativi nel sistema sociale occidentale. Insomma grazie alla civiltà. Il risultato è che il censimento del 2010 ha registrato 2 milioni e 932.248 indiani purosangue, a cui vanno aggiunti altri 2 milioni e 288.331 persone di sangue parzialmente pellerossa. In breve oggi ci sono più indiani di quanti non ce ne siano mai stati. Ciò dimostra che in Nordamerica non vi stato alcun genocidio dei popoli precolombiani da parte dei bianchi, che avrebbero potuto attuarlo, ma semplicemente (e giustamente) non hanno voluto.
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lustigefahrt · 8 months
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Erobern Sie die legendäre Eispiste Streif
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An diesem Freitag finden die 87. Hahnenkamm-Rennen statt, die die Aufmerksamkeit vieler radsportbekleidung günstig Radsportbegeisterter auf sich ziehen! Zuvor hatte Streif Races bereits seine erste Fahrt gestartet.
Er und sein Team arbeiten seit fast zwei Jahren daran, diesen Traum zu verwirklichen. Nach der Bezwingung der Streif sagte er, es habe sich großartig angefühlt und jeder Sprung sei ein Hit gewesen, was zu einem wirklich coolen Video geführt habe. Menschen in Bianchi Countervail Fahrradtrikot aus, wie unglaublich es war. Auf den ersten Blick ist nicht zu erkennen, wie viel Aufwand in jedes Detail gesteckt wird, um ein solches Projekt zu realisieren. Die Vorbereitungszeit war so lang, dass ich sie gar nicht zählen konnte. Doch jede Minute ist kostbar, denn für die Erledigung der Aufgabe bleibt nur kurze Zeit. Eine gute Vorbereitung ist die Grundlage, sonst wird es keinen Erfolg geben. Denn der österreichische Mountainbike-Star Fabio Wibmer, bekannt für seine außergewöhnlichen Projekte und atemberaubenden Tricks, bezwang mit dem Bike die legendäre Eispiste Streif. Mit einer Höchstgeschwindigkeit von 107 Kilometern pro Stunde, einem Gefälle von 14 Metern und einer maximalen Sprungweite von 36 Metern, um dieses ehrgeizige Projekt zu erreichen, forderte er sowohl seine Fahrradausrüstung als auch seine eigenen Anstrengungen auf dem Weg zum Limit Die berüchtigtste Abfahrt der Welt. Hommage an die Strecke.
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ufo-thetimesareripe · 9 months
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lamilanomagazine · 10 months
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Il grand finale di Venditti e De Gregori nei Palasport italiani
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Il grand finale di Venditti e De Gregori nei Palasport italiani VENDITTI & DE GREGORI sono in tour nei palasport italiani per il gran finale che arriva a coronamento della lunga tournée insieme iniziata il 18 giugno 2022 allo Stadio Olimpico di Roma, dopo oltre un anno di concerti che hanno unito migliaia di fan, registrando il tutto esaurito. Una storia comune e diversa, quella di VENDITTI & DE GREGORI, entrambi capaci di segnare la canzone d’autore e la musica italiana. Dopo il debutto con l’album “Theorius Campus” (1972), le loro carriere si sono divise fino ad arrivare a questo tour memorabile che li ha visti percorrere insieme tutta l'Italia e che ora si concluderà nei palasport, l’ultima occasione per vedere sullo stesso palco i due artisti che hanno scritto la colonna sonora di intere generazioni. Di seguito le prossime date del tour VENDITTI & DE GREGORI (organizzato e prodotto da Friends & Partners): - 7 dicembre – Mediolanum Forum – Assago, MILANO - 9 dicembre – Unipol Arena – Casalecchio di Reno, BOLOGNA - 11 dicembre – Brixia Forum – BRESCIA - 15 dicembre – Stadium – RIMINI - 19 dicembre - Nelson Mandela Forum - FIRENZE - 23 dicembre – Palazzo Dello Sport – ROMA Biglietti disponibili in prevendita nei circuiti abituali. Per ulteriori informazioni consultare il seguente link Radio Italia solomusicaitaliana è la radio partner del tour. VENDITTI & DE GREGORI sono protagonisti insieme sullo stesso palco, con un’unica band che dà vita ad un suono straordinario unendo i musicisti che da anni collaborano separatamente con i due artisti: Alessandro CANINI (batteria), Danilo CHERNI (tastiere), Carlo GAUDIELLO (piano), Primiano DI BIASE (hammond), Fabio PIGNATELLI (basso), Amedeo BIANCHI (sax), Paolo GIOVENCHI (chitarre), Alessandro VALLE (pedal steel guitar e mandolino). Sul palco anche Roberta PALMIGIANI al violino e le coriste Laura UGOLINI e Laura MARAFIOTI. Il coordinamento musicale è a cura di GUIDO GUGLIELMINETTI e ALESSANDRO CANINI. I due artisti danno nuova veste ai loro più grandi successi: canzoni che sono entrate nel cuore della gente e nelle storie delle persone, canzoni che sono la colonna sonora di intere generazioni. VENDITTI & DE GREGORI ultimamente hanno inciso e reinterpretato due grandi classici del loro repertorio e della storia della musica italiana, “Peppino” al seguente link e "La Donna Cannone” al seguente link , brani attualmente in radio e disponibili in digitale. Pubblicata nel 1983, La Donna Cannone, è una delle canzoni più note del repertorio di De Gregori con una melodia inconfondibile, e riconoscibile fin dalla prime note, è anche il brano che Venditti ha sempre dichiarato di amare e aver voluto scrivere. Allo stesso modo “Peppino”, incisa da Antonello nel 1986 dopo un viaggio in Eritrea, è una delle canzoni che più ha emozionato Francesco, mentre prendeva le misure nell’interpretarla durante le prove del tour. Disponibili sulle piattaforme streaming e in digital download, anche i brani “Generale” al seguente link e “Ricordati di Me” al seguente link, contenuti in un esclusivo 45 giri da collezione acquistabile su Amazon. Due personalità differenti, ma affini. Due stature artistiche, ognuna con la sua poetica. VENDITTI & DE GREGORI cominciano a collaborare poco più che ventenni durante un viaggio in Ungheria e iniziano a scrivere le loro prime canzoni insieme, per arrivare al comune esordio discografico con “Theorius Campus” dove Antonello incide “Roma Capoccia”, subito grandissimo successo, e Francesco “Signora Aquilone”. Un disco che sancì per entrambi l’inizio del proprio percorso artistico.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 11 months
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Festa del libro medievale e antico 2023 di Saluzzo
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La terza edizione della Festa del libro medievale e antico di Saluzzo, la manifestazione per adulti e ragazzi dedicata alla cultura e storia medievale attraverso romanzi, saggi, fantasy, lezioni, musiche e performance, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo e dalla Città di Saluzzo, in collaborazione con il Salone Internazionale del Libro di Torino. si terrà dal 20 al 22 ottobre. Il tema di questa edizione sarà il viaggio nel Medioevo,  affrontato sotto diversi aspetti, inteso come itinerario da intraprendere per spostamenti pratici o per necessità di lavoro e commerciali; come desiderio di scoperta e avventura, sfida per il superamento di confini e condizioni; fantastico, epico e cavalleresco; o spirituale e mistico in un periodo di fervente religiosità, oltre a i pellegrinaggi militari di conquista che furono le crociate in Terra Santa. Tra i protagonisti ci saranno l’antropologo Marco Aime sul pellegrinaggio medievale alla Mecca del Sultano del Mali; il critico d’arte Nicolas Ballario sulle influenze del Medioevo nell’arte contemporanea; il monaco e saggista Enzo Bianchi sulla vita dei monaci; l’autrice Nicoletta Bortolotti su Christine de Pizan (1364-1430), prima scrittrice europea e; la regina degli scacchi Marina Brunello; lo storico Federico Canaccini sul viaggio dei pellegrini per il primo Giubileo della storia; lo scrittore Fabio Genovesi su Cristoforo Colombo; lo youtuber Roberto Mercadini con uno spettacolo su Orlando Furioso; le medieviste Beatrice del Bo (sui viaggi immaginari nei cieli medievali) e Laura Ramello (sui viaggi dei cavalieri), l’insegnante di filosofia e youtuber Matteo Saudino  sulla filosofia medievale e lo scrittore e critico letterario Domenico Scarpa, oltre a il medievista Amaury Chanou, il giornalista Leonardo Bizzaro; l’ingegnere Sergio Beccio con il professor Nuccio Gilli, l’autore Aldo Squillari, il compositore e giornalista Davide Riccio, lo studioso di storia Joseph Rivolin, l’insegnante e scrittore Pasquale Natale; l’insegnante e autrice Ivana Melloni; lo storico Ezio Marinoni. Non mancheranno la Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus con lo spettacolo dedicato a Marco Polo; il Coro Gregoriano Haec Dies di Alba con un concerto di canti gregoriani; il Marchesato Opera Festival con concerti di musica classica; il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli con un’azione collettiva per i più piccoli; il Teatro Liquido – Barcelona, grazie alla collaborazione con EstOvest Festival; sbandieratori, gruppi e rievocatori storici, trampolieri, giocolieri, cantastorie, giullari, saltimbanchi, danzatori che animeranno tutta la città. Inoltre gli esercizi commerciali  di Saluzzo esporranno nelle loro vetrine titoli di libri selezionati sul tema del viaggio, dalla saggistica alla narrativa, dal fantasy ai libri antichi per una bibliografia medievale che confluirà nel Fondo del libro medievale in continua espansione, nato con la prima edizione della Festa, custodito dalla Biblioteca civica di Saluzzo Lidia Beccaria Rolfi.  per la fruizione libera e gratuita. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuiti, a eccezione dello spettacolo di Roberto Mercadini e dello spettacolo Marco Polo di Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus. Read the full article
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scienza-magia · 1 year
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I chatbot AI senza orientamenti politici, sociali o religiosi
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Bard e ChatGpt sono di destra o di sinistra? L’illusione della neutralità politica nell’Ai generativa. La letteratura scientifica (e non) sui bias politici dei chatbot è quantomai divisa e divisiva. Si possono ridurre i pregiudizi ma eliminarli del tutto sarà difficile Se lo chiedete al programmatore neozelandese David Rozado vi giurerà che è di sinistra. Fabio Motoki della Norwich Business School dell'Università di East Anglia nel Regno Unito invece vi dirà che è liberale. Entrambi hanno sottoposto ChatGpt a test più o meno rigorosi per misurare i pregiudizi politici del più popolare Chatbot della rete. E sono giunti a conclusioni diverse. Adesso si è aggiunta anche Bard, che invece sarebbe di destra. L'aspetto più affascinante di questo dibattito che è che la risposta più sensata sarebbe una parola, “dipende”: dipende cioè dai dati e da chi li ha inseriti. Invece il dibattito ricorda da vicino quello di alcuni decenni fa sull'inclinazione politica di Tex Willer e Zagor. La letteratura scientifica (e non) sui bias politici dei chatbot è quantomai divisa e divisiva. Proviamo a leggere meglio. Con una premessa che è anche uno spoiler: nonostante gli sforzi di pulizia del dato, i chatbot sono influenzati da presupposti, credenze e stereotipi presenti nei vasti dati raccolti da internet su cui vengono addestrati. Cosa dicono gli studi finora Partiamo da Rozado, il programmatore neozelandese padre di RightWingGPT, un modello di intelligenza artificiale ottimizzato per manifestare i pregiudizi politici opposti a quelli di ChatGPT. Ha dichiarato di avere creato RightWinngGpt dopo avere sottoposto il chatbot di OpenAi a 15 domande e avere scoperto che 14 volte su 15 rispondeva da buon democratico progressista. L’obiettivo – sincero – del ricercatore è dimostrare il pericolo di questi sistemi di intelligenza artificiale sia sotto il profilo della capacità di persuasione che come produttori di fake news. Alla Norwich Business School, invece, confrontando le risposte con quelle che si aspetterebbero dai sostenitori dei partiti liberali in Stati Uniti, Regno Unito e Brasile, i risultati hanno evidenziato un “significativo e sistematico bias politico” a favore dei Democratici negli Usa, di Lula in Brasile e del Partito Laburista nel Regno Unito. L’analisi su 14 grandi modelli di linguaggio
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Più completa appare la ricerca condotta dall’Università of Washington, Carnegie Mellon e Xi'an Jiaotong University . La ricerca ha testato 14 grandi modelli di linguaggio. ChatGPT e GPT-4 di OpenAI ne escono sinceri riformisti, appartenenti a quella che noi conosciamo come sinistra liberale e progressista. La destra del Pd. LLaMA di Meta invece sembrerebbe più destra autoritaria. Per arrivare a queste “sintesi” politiche i modelli sono stati stimolati su diversi temi che vanno dal femminismo al concetto di democrazia e le loro risposte sono state utilizzate e misurate su una bussola politica. La metodologia adottata è stata quella di chiedere ai 14 modelli la loro opinione su 62 affermazioni. La richiesta era semplicemente di esprimersi in accordo o disaccordo, sì o no. Come si vede nel diagramma i modelli di sinistra hanno dimostrato una maggiore sensibilità su temi come i diritti della comunità LGBTQ+, nera e delle minoranze religiose, mentre quelli di destra verso gli uomini bianchi di fede cristiana. C'è poi Darrell M. West, senior fellow del Center for Technology Innovation (CTI) dell'Istituto di ricerca Brookings a Washington. L’autore ha interrogato entrambi i modelli su argomenti come l’invasione della Russia in Ucraina, il divieto di TikTok, Donald Trump e Joe Biden. Le risposte mostrano differenze significative nel modo in cui ciascun strumento presenta materiali e giudizi. Ad esempio, Bard ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina, mentre ChatGPT ha affermato di non esprimere opinioni o prendere posizione. Altro esempio: sulla decisione di vietare TikTok,mentre ChatGPT ha fornito un contesto storico sull’argomento, menzionando il tentativo di Trump di bandire l’app nel 2020, Bard ha parlato dell’eventuale impatto sull’economia statunitense. Perché è rilevante studiare i pregiudizi dell'Ai? Cominciamo con il dire che sono integrati in prodotti e servizi utilizzati da milioni di persone. Pertanto, comprendere i loro pregiudizi intrinseci è fondamentale, poiché possono causare danni reali. Ad esempio, un chatbot potrebbe rifiutarsi di fornire consigli sull’aborto o sulla contraccezione. Un servizio clienti non moderato o supervisionato potrebbe fornire risposte offensive. Si possono generare sistemi senza pregiudizi? Secondo Chan Park, ricercatrice PhD alla Carnegie Mellon University, nessun modello di linguaggio può essere completamente esente da pregiudizi politici. Il dibattito è apertissimo. La polarizzazione nella società si riflette anche nei modelli di chatbot, e c’è il rischio che, con l’aumento dell’uso dei bot, che la polarizzazione possa intensificarsi. OpenAI ha dichiarato di istruire esplicitamente i suoi “etichettatori” umani a non favorire alcun gruppo politico specifico, definendo eventuali bias nelle risposte di ChatGPT come “errori, non caratteristiche”. La pulizia del dato e il lavoro di supervisione potrebbe non essere sufficiente. Anzi, paradossalmente, come abbiamo visto qui, potrebbe generare pregiudizi ed errori ancora più gravi. L’avvicinarsi delle elezioni presidenziali del 2024 negli Stati Uniti sarà il vero banco di prova. Anche perché i chatbot stanno diventando sempre più presenti nella vita quotidiana di molte persone. Read the full article
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pirapopnoticias · 1 year
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micro961 · 1 year
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Sparta è il nuovo singolo di Medellin
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Il rapper con milioni di views per le sue performance al pianoforte esce con una canzone multilingue
Sparta è il nuovo singolo di Medellin che ha realizzato in collaborazione con Baha, un rapper emergente di Milano, classe 2005 che ha iniziato ad appassionarsi di Musica 6 anni orsono sui banchi di scuola e che, essendo multilingue e di origine marocchina, canta in arabo, italiano e francese. A tal proposito Medellin ha scelto di coinvolgere Baha nel suo progetto per rivolgersi alla comunità Araba che ormai in Italia è molto radicata; il brano infatti parla dell' emigrazione, della sopravvivenza di strada e del precariato lavorativo avvicinandosi il più possibile ai temi dell' attualità senza filtri nè riserve.
Fabio Tanca in Arte Medellin è un cantautore nato a Quarto Oggiaro, quartiere della periferia milanese, è attualmente l’unico rapper/pianista con il volto completamente tatuato presente sulla scena musicale italiana, ed ha unito così due sue passioni: la comunicazione e la musica.
Ha iniziato a studiare pianoforte quando era un bambino svogliato e in sovrappeso al quale la madre, per incitarlo a svolgere dell’attività, ha regalato lo strumento con tasti bianchi e neri. Strumento che avrebbe, in futuro, segnato la sua carriera. I suoi articolati e spericolati reels al piano sono un successo, spopolano, e collezionano milioni di views sul canale Instagram @medellinthereal. 
Per questo, e per la voglia di dimostrare le sue grandi capacità, Medellin si definisce un ribelle!
https://open.spotify.com/artist/0rppnYwMVHij9PAzYh181X?si=AQ3QBjwNS3arP2nmFiu-BQ&utm_source=copy-link https://instagram.com/medellinthereal?igshid=YmM0MjE2YWMzOA== https://www.youtube.com/@medellinthereal
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