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#PALAZZO LANA
syrahqueen · 2 years
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Berlucchi Franciacorta - Winery Of The Year
Berlucchi Franciacorta – Winery Of The Year
Sipping Franciacorta is like sipping centuries of history.  Historical documents suggest that wine has been produced in the region since the 8th century AD.  The bubbles of Franciacorta have ancient origins, it is known that fine sparkling white wines were being produced in the region as early as the thirteenth century.  It was not until 1961 that Guido Berlucchi bottled the first Franciacorta…
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tabathamodaedesign · 5 months
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Pantone del giorno 09/12 - Velvet Morning
Il Velvet Morning di Pantone è un bellissimo mix di blu e viola, che prende ispirazione dal colore del cielo nelle prime ore del mattino e che gli conferisce un’aura lussuosa. Perfetto per tutte le stagioni, il Velvet Morning è, per l’appunto, vellutato e polveroso, ottimo colore con cui sperimentare, soprattutto con altre tonalità scure come il blu navy o il nero: per esempio, una camicetta di…
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effyrosemary · 4 months
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A month ago I had a “book box exchange” with my friend, where you give each other a book and a box filled with stuff. So obviously I chose TVA (she has only read iwtv and a part of tvl), and this is what I gave her :3
Content includes: A little canvas, a brush and black ink, two postcards, fake tattoos of black wings, a little leather bag, a keychain with Lana del Rey as Jesus, several small golden frames with: Caravaggio’s Cupid (Amor Vincit Omnia), close-up’s of Botticelli’s Mercury in his La Primavera, Botticelli’s Birth of Venus and some Venetian Palazzo from one of Canaletto’s paintings. The golden wrapped present in the top right corner is a wooden 3D puzzle of a skeleton lol bc why not.
Also please don’t mind the surface underneath, it’s an old busted chest I use as a coffee table lol
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fashionbooksmilano · 2 years
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Lattuada Il segno elegante
Art direction Roberto Da Pozzo  Grafica Ciro Toscano Immagini Stefano Fiorio
con la collaborazione della Regione Lombardia e della Camera Nazionale della Moda Italiana
Catalogo della mostra "Alberto Lattuada - Il segno elegante", Fondazione Catella, Milano 2008
euro 110,00
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Stilista italiano nato a Caronno Pertusella (Varese). Lo hanno definito "uomo di stile"; le cronache lo fanno nascere professionalmente nel 1955 con i disegni per il quotidiano Women's Wear Daily, anche se già da qualche anno collaborava con Mamme e Bimbi di Silvana Bernasconi. Ha lavorato per numerosi periodici femminili (fra i quali Novità, Bellezza, Annabella e Marie Claire) Linea Italiana e Linea Uomo e per lungo tempo ha dedicato la sua attività pure all'I.W.S. (Segretariato Internazionale della Lana). Conosciuto per il suo spirito ironico, le battute corrosive e feroci, schivo e introverso pur dichiarandosi timido, è noto per le collezioni di abiti, maglieria, pellicceria, calzature e linee sportive d'avanguardia ("Ciò che preferisco è lo sport ad altissimo livello. E ritengo d'essere stato uno dei primi a imporre questo tipo di abbigliamento anche per sera"). Dal '73 al '90 ha creato album e colori per Pitti Filati e per la filatura Avia (poi per Zegna-Baruffa). Sempre fedele al suo personaggio e al suo stile, ha tutt'ora una mano felice e up-to-date. Ha insegnato per dodici anni al Polimoda di Firenze. Nel luglio 2003 alla Galleria del Costume di Palazzo Pitti, venne inaugurata "Alberto Lattuada: un maestro al Polimoda" articolata con termini dal "rural country western" alla "Manhattan Blues" alle deliziose "Victorian eccentrics". Un grande successo a sottolineare la straordinaria carriera dell'illustratore-stilista, protagonista di 50 anni di moda italiana. Di Alberto Lattuada è ben riconoscibile il tratto incisivo, il segno pittorico assolutamente originale, lo stile colto e raffinato con cui ha raccontato con sottile ironia e appasionato interesse il nascere e l'evolversi della moda italiana. Nel febbraio 2008 alla Fondazione Catella di Milano viene realizzata la mostra antologica "Alberto Lattuada - Il segno elegante".
13/10/22
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biancheriaecotone · 2 months
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Esplorando la Storia Tessile del Piemonte: Un Viaggio Attraverso il Tempo e lo Spazio
Il tessile nel Piemonte ha una storia ricca e affascinante che si estende per secoli, caratterizzata da un'importante produzione tessile che ha contribuito al patrimonio culturale e industriale della regione. In questo articolo, esploreremo le tappe salienti della storia tessile piemontese, dai fasti del Settecento fino ai giorni nostri.
Nel Settecento, Torino emerge come un centro di produzione tessile di rilievo, accanto a Napoli, producendo arazzi di grande valore artistico destinati a decorare il Palazzo Reale. Oggi, il percorso museale di Torino offre un'opportunità unica per ammirare questi arazzi, che raffigurano paesaggi rurali e scene tratte da opere letterarie celebri come il Don Chisciotte.
Appena fuori da Torino, a Chieri, si trova l'Ecomuseo del Tessile, che racconta la storia tessile locale dal Medioevo alla fine dell'Ottocento. Questo complesso offre una panoramica completa della storia tessile chierese, con collezioni e strutture che permettono ai visitatori di immergersi nell'arte e nella tecnica del tessile.
Le Biennali d'Arte di Chieri promuovono la Fiber Art, un'espressione artistica che si distacca dai canoni convenzionali, dando vita a opere originali e suggestive. Il Museo del Tessile, con il ciclo di conferenze "Ars et Industria", approfondisce gli aspetti tradizionali e contemporanei del settore, offrendo una prospettiva ampia e approfondita sulla storia tessile piemontese.
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Biella, conosciuta come la "capitale del tessile", ha una storia tessile antica e gloriosa. Grazie alla sua posizione geografica ai piedi delle Alpi, Biella è stata un centro di produzione tessile fin dall'epoca pre-romana. Oggi, la provincia di Biella produce circa il 40% della stoffa pregiata nel mondo, confermandosi come un polo industriale di prim'ordine nel settore tessile.
Il DocBi e il Politecnico di Torino hanno creato l'itinerario "Strada della Lana", che porta i visitatori alla scoperta della nascita dell'industrializzazione tessile. Lungo questo percorso, è possibile visitare luoghi significativi come il lanificio fondato a Trivero nel 1910 da Ermenegildo Zegna. La Fondazione Zegna, erede di questo patrimonio tessile, promuove progetti artistici e ambientali che valorizzano il territorio e la sua storia.
Fino alla fine del 2021, Casa Zegna ospita l'installazione artistica di Laura Pugno "Fading Loss – Cronache dal Bosco", che esplora il rapporto tra uomo e natura. Tornati a Torino, consigliamo di esplorare Laborabilia, un atelier dedicato alla moda sostenibile, che rappresenta un ulteriore esempio di come la tradizione tessile si coniughi con l'innovazione e la sostenibilità.
In conclusione, la storia tessile del Piemonte è un viaggio affascinante attraverso il tempo e lo spazio, che testimonia la ricchezza e la diversità di questa regione e il suo contributo al patrimonio tessile mondiale.
ragncampagnin
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lamilanomagazine · 3 months
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Lecce: a Palazzo Carafa inaugurazione dell'opera d'arte donata dalla famiglia Gennari
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Lecce: a Palazzo Carafa inaugurazione dell'opera d'arte donata dalla famiglia Gennari. Giovedì 8 febbraio, alle ore 12, sarà inaugurata a Palazzo Carafa l'opera "Per ogni bambino prossimo a nascere sia piantato un ulivo" di Marcello Gennari, una delle personalità di spicco della scultura salentina, scomparso a quasi 90 anni nel 2022. L'opera, un pannello di 2x3 metri, è stata donata alla città per espresso desiderio della moglie e del figlio dell'artista ed è stata collocata sulla parete frontale lungo la scala monumentale che dall'atrio principale porta ai piani superiori di Palazzo Carafa. Il pannello fu commissionato da privati per l'installazione in un atrio di un condominio nel 1978. Il titolo e motivo ispiratore dell'opera, come riportato sul lavoro stesso, è "Per ogni bambino prossimo a nascere sia piantato un ulivo", un sentimento che univa la dolcezza di una nuova nascita alla necessità di preservare ed incrementare il nostro patrimonio territoriale di ulivi, in un'epoca ben lontana dai recenti drammi connessi alla Xylella. Il pannello fu realizzato con una tecnica innovativa, mai sperimentata prima da nessuno, estremamente complessa e difficile, ossia "spruzzare" metallo fuso (nel caso di specie ottone) all'interno della forma in gesso del lavoro, per poi rinforzarlo, sul retro, con resine e lana di vetro, che conferivano al tutto leggerezza e solidità. Tale tecnica di realizzazione è stata unica nel suo genere. Gennari si recò a Milano proprio per "studiare" l'utilizzo dei metalli fusi e delle resine di rinforzo. L'opera si aggiunge alle altre due sculture già presenti nel patrimonio comunale – San Francesco d'Assisi (1982) e Verso l'altro (2003) – entrambe collocate nelle stanze del Gabinetto del Sindaco. «Ringrazio la famiglia Gennari per aver voluto questa donazione – dichiara l'assessora alla Cultura Fabiana Cicirillo –che ci permette di acquisire un'altra opera del maestro al patrimonio comunale, insieme alle altre due già presenti. Gennari è stato un artista molto stimato, che ha legato gran parte della sua produzione alle opere in pietra leccese senza mai perdere però il piacere e la voglia di sperimentare, plasmare, modellare anche in altri materiali. Questa opera che invita a piantare un ulivo per ogni nuovo nato ha qualcosa di profetico, se pensiamo alla situazione drammatica attuale degli ulivi vittime della Xylella. Per questo l'abbiamo ancora di più apprezzata collocandola nella casa comunale». All'inaugurazione, insieme all'assessora Cicirillo e alla famiglia Gennari, sarà presente anche il sindaco Carlo Salvemini. Note biografiche (dal sito ufficiale dell'artista): É una delle personalità di spicco della cultura salentina. È nato a Manduria (Taranto) nel 1933. La sua formazione avvenne a Lecce presso l'Istituto Statale D'Arte "G. Pellegrino" sotto la sapiente guida dello scultore Guido Gremigni. Dopo il trasferimento del maestro fu lui ad occupare la cattedra di scultura, sempre nello stesso Istituto, dal 1952 al 1992. Gennari è un artista sensibile e tecnicamente consapevole delle infinite potenzialità espressive della pietra che costruisce sapientemente solcandola con un grafismo quasi pittorico. Questa tecnica gli permette di creare delle strutture eleganti, ma nello stesso tempo fortemente plastiche, che captano la luce e la rifrangono nei sottili effetti chiaroscurali. Le sue opere emanano una profonda spiritualità, è come se lo scultore avesse cavato dalla pietra, pazientemente, con lo scalpello e il palmo calloso delle mani, la luce dell'anima. Marcello Gennari è il poeta del fervore e della speranza, ma anche della malinconia. Non ha cercato nelle sue strutture compiacimenti estetizzanti né artificiosità intellettualistiche, ma profonda adesione ad un'intima realtà. La sua grandezza sta proprio in questo, nell'essere riuscito ad ottenere e a risolvere, con tutta umiltà, ma con la tenacia della propria fede, uno dei problemi essenziali della creatività artistica quello di identità tra vita ed arte. Le sue opere provano che nella scultura c'è posto per la mano e per la mente, per la narrazione e per l'evocazione, per la realtà e la favola, per la razionalità e il sogno. La sua produzione è sparsa tra musei e città italiane e straniere ma è doveroso sottolineare che ha lavorato molto per la sua Lecce, città da lui molto amata ed interiorizzata. Ricordiamo solo alcune tra le sue opere che gli hanno procurato successo e fama: la struttura che si trova nella sede della Radio Vaticana a Roma, una grande scultura che simboleggia il mondo e le onde dell'etere che gli gravitano intorno; un altorilievo (6 m x 25 m) per la chiesa dei Salesiani, la statua della Madonna alta quasi cinque metri e tutto l'arredo per la chiesa di san Domenico Savio a Brindisi. Ha ricevuto numerosi premi ed attestazioni per la sua indiscussa bravura.  ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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nicole-folklore · 4 months
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🖤
Sala dei Giganti, Palazzo Te, Mantova
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"Le Tre Grazie" (dettaglio), Paul Rubens
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personal-reporter · 1 year
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Fare Uno a Roma
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La Galleria Erica Ravenna di Roma fino al 15 luglio 2023 presenta la mostra collettiva  dal titolo Fare Uno, dalla Parola al Segno un dialogo possibile, una selezione di opere di Carla Accardi, Tomaso Binga, Mirella Bentivoglio, Simona Weller, Vincenzo Agnetti, Alighiero Boetti, Jannis Kounellis e Gino Marotta, proseguendo così, a pochi mesi dalla personale di Tomaso Binga “Scrivo di proprio pugno di settembre – dicembre 2022, il programma espositivo con una riflessione sugli intrecci tra linguaggio e immagine e sulle poetiche che hanno accomunato una linea di ricerca dell’arte contemporanea, dalle prime avanguardie del Novecento e fino ai giorni nostri. Nella mostra una selezione di opere di artisti che hanno attraversato la seconda metà del Novecento da Carla Accardi a Tomaso Binga, da Mirella Bentivoglio e Simona Weller a Vincenzo Agnetti, da Alighiero Boetti a Jannis Kounellis e Gino Marotta, evidenzia il sentire comune nell’ambito della ricerca artistica che ha caratterizzato il boom economico e allo stesso tempo, in un momento storico di grande attenzione e riscoperta dell’arte al femminile, pone la questione di un confronto tra le “due metà dell’avanguardia”. ll richiamo all’assunto lacaniano della (im)possibilità di fare Uno, accompagna quindi tale riflessione attraverso un dialogo a più voci nel quale protagonista è la Parola come fondamento dell’immagine in cui l’essere si riconoscerà e attraverso la quale riconoscerà gli altri. Carla Accardi (Trapani 1924 - Roma 2014), iniziò la sua carriera a Roma, dove conosce gli artisti con i quali darà vita al Gruppo Forma, movimento programmatico dell'arte astratta in Italia. Tra il 1969 e il 1971 creò il suo capolavoro Triplice Tenda, dove il rapporto tra l'opera d'arte e il suo ambiente raggiunge un traguardo significativo, allestendo una struttura abitabile che l'osservatore stesso poteva percorrere. Le sue opere sono presenti in importanti collezioni museali, tra cui la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, il Castello di Rivoli, le Gallerie Civiche di Modena e Bologna, il Palazzo Reale di Milano e il Museo Civico di Torino. Vincenzo Agnetti (Milano 1926 – 1981) diplomato all’Accademia di Brera, esordiscì verso la fine degli anni Cinquanta affiancando alla pittura in ambito informale l’attività di critico, saggista e teorico. Nel 1968 ideò la celebre Macchina Drogata, una calcolatrice Divisumma 14 Olivetti i cui numeri erano sostituiti da lettere dell’alfabeto, di modo che le parole divenissero frutto di operazioni matematiche e ha parteciò a importanti rassegne, tra cui Vitalità del negativo (1970) numerose edizioni della Biennale di Venezia, Documenta 5, (1972), la Quadriennale di Roma (1972), la Biennale di S. Paolo (1973) e la mostra retrospettiva al Mart di Rovereto (2008). Mirella Bentivoglio (Klagenfurt 1922 - Roma 2017), artista, poetessa e performer italiana, si è contraddistintò nell'ambito delle poetiche verbo-visuali e nell’interesse per l’uso congiunto del linguaggio verbale e dell’immagine. Se Tomaso Binga (Salerno 1931), nome d’arte di Bianca Pucciarelli Menna, artista, poetessa e performer, ha ideato una sperimentazione artistica e poetica incentrata sulla scrittura verbo-visuale e Alighiero Boetti (Torino 1940 – Roma 1994) all’inizio degli anni ’70 avviò in Afghanistan  un progetto che realizzano ricamatrici locali: orditi di lettere e parole o mappe in cui è raffigurato il planisfero del mondo, con le singole nazioni tessute con i colori delle rispettive bandiere. Jannis Kounellis (Atene, 1939 – Roma, 2017), pittore e scultore greco naturalizzato italiano, si trasferisce a Roma nel 1956, dove s’iscrive all’Accademia di  Belle Arti e nel suo lavoro usò materiali quali sacchi di juta, lana, oro, terra, fuoco - e in alcuni casi piante e animali vivi, mentre Gino Marotta (Campobasso, 1935 – Roma, 2012), pittore e scultore italiano, dopo un primo periodo di originale superamento dell’Informale, avviò una ricerca sulla sintesi dinamica tra figurazione, linguaggio e codici; successivamente mostra un’attenzione sempre più marcata per i nuovi materiali chimici/industriali e, nello specifico, per il metacrilato. Infine Simona Weller (Roma 1940) diplomata all’Accademia di Roma, dopo lunghi soggiorni di studio in Oriente (da Bangkok al Cairo), nel 1973 s’impose all’attenzione della critica alla X Quadriennale di Roma con grandi tele astratte, dove la pittura si mescola a lettere e scrittura. Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero, tra cui la Biennale di Venezia del 1978, la Biennale di San Paolo del Brasile e, nel 2022, la mostra Ri-materializzazione del linguaggio presso la Fondazione Antonio Dalle Nogare di Bolzano. In occasione della presentazione del catalogo, nel mese di maggio, si svolgerà un Talking  nella Galleria. Read the full article
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jacopocioni · 1 year
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Come nasce il colore VIOLA.
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Palazzo Rucellai Piazzetta de’ Rucellai si trova proprio a metà di Via della Vigna Nuova, dove sorge il famoso Palazzo Rucellai ideato da Leon Battista Alberti ed iniziato da Bernardo Rossellino nel 1446. I componenti di questa casata erano iscritti sia all’Arte della Lana che a quella della Seta ed è a dir poco singolare il motivo che li ha fatti diventare membri di una delle più ricche e potenti famiglie della Firenze rinascimentale. Si narra, infatti, che un antenato, certo Alemanno del Giunta, durante uno dei periodici viaggi in oriente, scese da cavallo per un normale bisogno fisiologico e notò che, al contatto dell’orina, un’erba selvatica assumeva un particolare ed intenso colore violaceo. La macerazione nell’orina per colorare le stoffe era già conosciuta fin dai tempi dei romani, ma Alemanno aveva osservato qualcosa di veramente particolare: il colore che nasceva da quella fusione di erba e orina assumeva una gradazione di un viola carico e deciso, un’assoluta novità per i mercati italiani ed europei dell’epoca. Alemanno portò a Firenze una grande quantità di quell’erba che, proprio per la sua caratteristica, prese il nome di “oricella” e venne utilizzata in larga misura per la tinteggiatura di stoffe e panni. L’erba Oricella venne coltivata in larga scala in una zona estesa della città che proprio per questo motivo prese il nome di “orti oricellari”.
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La famiglia divenne dunque ricca grazie all’abilità commerciale di suoi membri ma anche grazie a questa erba miracolosa per cui assunse il nome di Oricellari, poi ingentilito in Rucellai. Lo splendido palazzo quattrocentesco in Via della Vigna Nuova venne costruito grazie allo strano connubio tra l’erba e l’orina. Il VIOLA divenne fin da allora un colore "caratteristico e identificativo" della nostra città, al punto che nel 1929 il marchese Luigi Ridolfi, grande studioso della storia di Firenze, decise di cambiare l'originario bianco-rosso delle maglie della Fiorentina nell'attuale colore VIOLA. (da "IL CANTO DEI BISCHERI" di Franco Ciarleglio, Sarnus Editore)
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Franco Ciarleglio Read the full article
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storiearcheostorie · 1 year
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ANTEPRIME / Sete impalpabili, preziosi filati e morbidi velluti: a Torino torna esposta la straordinaria collezione di tessuti antichi. Con alcuni rari pezzi medievali e rinascimentali
#ANTEPRIME #MOSTRE Sete impalpabili, preziosi filati e morbidi velluti: a #Torino torna esposta la straordinaria collezione di #tessuti antichi. Con alcuni rari pezzi medievali e rinascimentali Dettagli e foto su Storie & Archeostorie @palazzomadamato
Frammento di tessuto copto. Egitto, Antinoe, VI-VIII secolo. Filo di lana lavorato ad arazzo. Dono Emile Etienne Guimet, 1902. Torino, Palazzo Madama Dal 21 dicembre 2022 più di 50 opere della collezione di tessuti e moda di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, che comprende circa 4.000 manufatti ed è tra le più importanti in Italia, tornano a essere esposte nella sala a esse dedicata al…
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Nugnes & Stella McCartney: Eva Geraldine Fontanelli, venerdì 20 maggio a Palazzo Pugliese per un Talk sulla sostenibilità della moda
Intercettare l'evoluzione del territorio verso prospettive contemporanee per un pubblico sempre più consapevole è ciò che fa di Palazzo Pugliese un tempio della moda e della cultura, luogo di visioni e contenitore esperienziale, anche per le grandi maison internazionali.
Venerdì 20 maggio dalle ore 18.00 il Palazzo in corso Vittorio Emanuele diventa teatro di un talk sulle nuove frontiere dell'ecosostenibile nella moda. Ancora una volta Nugnes si conferma ambasciatore di brand internazionali per il proprio spirito inclusivo ed eclettico, in un'ottica curatoriale, che si nutre delle ispirazioni sofisticate e colte della sua terra, la Puglia.
Per celebrare la collezione Summer 2022 e le qualità dei funghi, Palazzo Pugliese ospiterà un evento esclusivo in collaborazione con Stella McCartney durante il quale Eva Geraldine Fontanelli, fondatrice di gOOOders, racconterà la visione della maison ed esplorerà le qualità di questi organismi e il loro potenziale illimitato. L'eco-imprenditrice milanese, già collaboratrice con le Nazioni unite per progetti sulla sostenibilità, interprete e portavoce del brand Stella McCartney, con il quale condivide sensibilità e valori, dialogherà con gli ospiti di sostenibilità che non rinuncia all'estetica e di ricerca e studio delle nuove frontiere nel modo della moda. «I brand che ce la faranno – sostiene la Fontanelli - saranno quelli che saranno in grado di accostare alla moda una filosofia di vita, una missione».
La collezione Summer 2022 di Stella McCartney evoca una femminilità sensuale attraverso un racconto visivo che invita le 'donne Stella' a ridefinire la bellezza attraverso la leggerezza e la delicatezza. I capi rispecchiano la semplicità caratteristica del brand, traendo ispirazioni inaspettate dall'esplorazione e dall'approfondimento della sostenibilità. Stella si è ispirata alle qualità trascendentali e trasformatrici dei funghi viste in Fantastic Fungi, il documentario che esplora il potenziale illimitato di questi incredibili organismi. Si tratta di un viaggio psichedelico nella natura basato sull'idea che i funghi siano un elemento fondamentale di connessione nel mondo. Il micologo britannico e autore di Entangled Life, Merlin Sheldrake, contribuisce a raccontare la storia che uni- sce i funghi all'umanità, collegando il passato delle nostre specie e infondendo ottimismo sul futuro del nostro pianeta.
I funghi rappresentano anche una speranza per l'innovazione sostenibile della moda già esplorata con la nuova borsa Frayme MyloTM , realizzata in micelio vegano ricavato dalle radici dei funghi e presentata durante la sfilata Summer 2022 lo scorso ottobre. Creata in collaborazione con Bolt Threads, è la prima borsa al mondo di un brand di lusso ricavata da questo materiale e sarà disponibile nei prossimi mesi in edizione limitata.
Nella collezione Summer 2022 di Stella McCartney frange ondeggianti donano movimento a pantaloni, gilet e abiti con stampe di funghi disegnate a mano su organza leggera, con scolli strutturati. Tagli biofilici riconnettono i capi con Madre Natura negli abiti aderenti e nei top in maglia, indossati sotto dei capi sartoriali. La palette colori della collezione, prendendo spunto dalla base organica, si ispira a tinte presenti in natura e mescola la luminosità con la naturalezza.
Come sempre, la collezione non prevede l'uso di pelle, piume e pellicce e presenta poliestere ed elastan riciclati, nylon rigenerato, cotone e lino biologici, viscosa rispettosa delle foreste, lana responsabile e tracciabile proveniente da allevamenti rigenerativi, pelle premium artigianale senza solventi, Alter Mat, jersey realizzato con fibre di indumenti riciclati RefibraTM, cupro, tintura Recycrom, utilizzando rifiuti tessili riciclati su denim di cotone biologico e altro ancora.
Dalle ore 19.00 il Mushroom cocktail party anima la Sala delle danze e le terrazze di Palazzo Pugliese allestite con i visual di Stella McCartney. Mentre i ritmi della serata saranno scanditi dalla music designer Miss Pia, gli ospiti saranno deliziati dalle proposte veggy di food & beverage, a cura di Alegra hospitality group, in cui viene esaltata l'anima mediterranea e vegetale della Puglia. Acque infusionate, in pieno stile healthy, un tributo alle qualità organolettiche dei funghi, si accosteranno allo special drink della serata, il Margarita realizzato con la ricetta di Paul McCartney, padre di Stella.
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tarditardi · 2 years
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Nugnes & Stella McCartney: Eva Geraldine Fontanelli, venerdì 20 maggio 2022 a Palazzo Pugliese per un Talk sulla sostenibilità della moda
Intercettare l'evoluzione del territorio verso prospettive contemporanee per un pubblico sempre più consapevole è ciò che fa di Palazzo Pugliese un tempio della moda e della cultura, luogo di visioni e contenitore esperienziale, anche per le grandi maison internazionali.
Venerdì 20 maggio dalle ore 18.00 il Palazzo in corso Vittorio Emanuele diventa teatro di un talk sulle nuove frontiere dell'ecosostenibile nella moda. Ancora una volta Nugnes si conferma ambasciatore di brand internazionali per il proprio spirito inclusivo ed eclettico, in un'ottica curatoriale, che si nutre delle ispirazioni sofisticate e colte della sua terra, la Puglia.
Per celebrare la collezione Summer 2022 e le qualità dei funghi, Palazzo Pugliese ospiterà un evento esclusivo in collaborazione con Stella McCartney durante il quale Eva Geraldine Fontanelli, fondatrice di gOOOders, racconterà la visione della maison ed esplorerà le qualità di questi organismi e il loro potenziale illimitato. L'eco-imprenditrice milanese, già collaboratrice con le Nazioni unite per progetti sulla sostenibilità, interprete e portavoce del brand Stella McCartney, con il quale condivide sensibilità e valori, dialogherà con gli ospiti di sostenibilità che non rinuncia all'estetica e di ricerca e studio delle nuove frontiere nel modo della moda. «I brand che ce la faranno – sostiene la Fontanelli - saranno quelli che saranno in grado di accostare alla moda una filosofia di vita, una missione».
La collezione Summer 2022 di Stella McCartney evoca una femminilità sensuale attraverso un racconto visivo che invita le 'donne Stella' a ridefinire la bellezza attraverso la leggerezza e la delicatezza. I capi rispecchiano la semplicità caratteristica del brand, traendo ispirazioni inaspettate dall'esplorazione e dall'approfondimento della sostenibilità. Stella si è ispirata alle qualità trascendentali e trasformatrici dei funghi viste in Fantastic Fungi, il documentario che esplora il potenziale illimitato di questi incredibili organismi. Si tratta di un viaggio psichedelico nella natura basato sull'idea che i funghi siano un elemento fondamentale di connessione nel mondo. Il micologo britannico e autore di Entangled Life, Merlin Sheldrake, contribuisce a raccontare la storia che uni- sce i funghi all'umanità, collegando il passato delle nostre specie e infondendo ottimismo sul futuro del nostro pianeta.
I funghi rappresentano anche una speranza per l'innovazione sostenibile della moda già esplorata con la nuova borsa Frayme MyloTM , realizzata in micelio vegano ricavato dalle radici dei funghi e presentata durante la sfilata Summer 2022 lo scorso ottobre. Creata in collaborazione con Bolt Threads, è la prima borsa al mondo di un brand di lusso ricavata da questo materiale e sarà disponibile nei prossimi mesi in edizione limitata.
Nella collezione Summer 2022 di Stella McCartney frange ondeggianti donano movimento a pantaloni, gilet e abiti con stampe di funghi disegnate a mano su organza leggera, con scolli strutturati. Tagli biofilici riconnettono i capi con Madre Natura negli abiti aderenti e nei top in maglia, indossati sotto dei capi sartoriali. La palette colori della collezione, prendendo spunto dalla base organica, si ispira a tinte presenti in natura e mescola la luminosità con la naturalezza.
Come sempre, la collezione non prevede l'uso di pelle, piume e pellicce e presenta poliestere ed elastan riciclati, nylon rigenerato, cotone e lino biologici, viscosa rispettosa delle foreste, lana responsabile e tracciabile proveniente da allevamenti rigenerativi, pelle premium artigianale senza solventi, Alter Mat, jersey realizzato con fibre di indumenti riciclati RefibraTM, cupro, tintura Recycrom, utilizzando rifiuti tessili riciclati su denim di cotone biologico e altro ancora.
Dalle ore 19.00 il Mushroom cocktail party anima la Sala delle danze e le terrazze di Palazzo Pugliese allestite con i visual di Stella McCartney. Mentre i ritmi della serata saranno scanditi dalla music designer Miss Pia, gli ospiti saranno deliziati dalle proposte veggy di food & beverage, a cura di Alegra hospitality group, in cui viene esaltata l'anima mediterranea e vegetale della Puglia. Acque infusionate, in pieno stile healthy, un tributo alle qualità organolettiche dei funghi, si accosteranno allo special drink della serata, il Margarita realizzato con la ricetta di Paul McCartney, padre di Stella.
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fashionbooksmilano · 2 years
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Franco Grignani  Alterazioni ottico mentali 1929-1999
A cura di Manuela Grignani, Cristina Quadrio Curzio e Leo Guerra
testi di Giovanni Anceschi, Gillo Dorfles
Umberto Allemandi, Torino 2014, 160 pagine, 22x30cm., ill.b/n e a colori, ISBN 978-88-422-2299-6
euro 30,00
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Fondazione Gruppo Credito Valtellinese,Mostra Palazzo delle Stelline, Milano 23 gennaio 15 marzo 2014
L’obiettivo della mostra  è quello di restituire a Grignani la sua complessità d'artista. Egli si è espresso come artista, architetto, fotografo, graphic designer, art director. Ed è di tutte queste sfaccettature, che la retrospettiva intende dar conto, documentando peculiarità e competenze diverse ma tutte strettamente riconducibili alla ricerca di Grignani sulla percezione visiva, ricerca cui restò fedele per l'intera vita. Per il grande pubblico la figura di Grignani è riconducibile ad un marchio, quello della Pura Lana Vergine da lui creato nel 1964, forse il più noto e universale nella storia della comunicazione della seconda metà del secolo scorso. Ma quel marchio, pur fortunato, è solo uno dei tanti da lui creati, frutto di una specializzazione tra le diverse di Grignani, artista ed intellettuale che non ha mai perso alcuna occasione per approfondire la percezione dell'immagine e le "regole" che ad essa sono sottese, convinto che "l'immagine raggiunge la sua dinamica unità per mezzo di vari livelli di integrazione: tensione, ritmo, armonia matematica.
16/11/21
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minaslittleone · 3 years
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I've really been enjoying all the tagging games going around so I thought I'd make one for the Sarahs (there certainly are enough of them). Feel free to pass around or just use to introduce yourself 😘
💙 Billie Dean Howard: 4/15 Long flowing skirts | Floral prints | Champagne | Sweet smelling perfume | Spring mornings | Fresh floral arrangements | Acrylic nails | Dusty pink | Pearls | Loose curls | The Bangles | Sweet talker | Long, tight hugs | Sharing dessert | Fresh linen
🧡 Lana Winters: 6/15 Flared jeans | Scotch on the rocks | Dreary winter afternoons by the fireside | The smell of old books | Dark, cosy corners | Modern classics | Ink-stained fingers | Statement jewelry | Burnt orange | Lana Del Ray | ABBA | Corduroy | Favourite blankets | Earl Grey tea | Holding hands under the table
💚 Cordelia Goode: 8/15 Plants as decoration | Silk blouses | White wine | Petrichor: the smell of dust after rain | The first light of daybreak | Herbal tea | Veritable drugstore in your handbag | Minimalist tattoos | Forest Green | Fleetwood Mac | Florence and the Machine | Palazzo pants | Scalp massages | Secret notes | Star gazing
🤍 Bette and Dot Tattler: 4/15 Drive in movies | Freshly baked cookies | Snuggling up in bed on a cold morning | The Beatles | Ribbons in your hair | Daisy chains | Hand written letters | Virgin cocktails | Hot chocolate | Bullet journaling | A-line dresses | Hopeless romantic | Musical theatre | Old, worn photographs | Not giving up on your dreams
🖤 Sally McKenna: 3/15 Neon signs | Vodka neat | The Cranberries | Chokers | Chipped nail polish | Vintage clothing | Vinyls | Friendship bracelets | Nirvana | Dark, rainy nights | Dive bars | Open mic night | Ripped jeans | Dark lipstick | Animal print
💛 Audrey Tindall: 9/15 Lace trim | Fruity cocktails | Lazy summer afternoons | The smell of the ocean | Chunky knit cardigans | Always barefoot | Messy buns | Taylor Swift | Kissing in the rain | Pinkie rings | Buttercup yellow | Cindy Lauper | Overalls | Drunken Karaoke | Laughing until your sides hurt
❤️ Ally Mayfair-Richards: 7/15 Skinny jeans with oversized sweaters | Red wine | Vanilla scented candles | Late night conversations with close friends | Bubble baths | Tattoos in hidden places | Mulberry red | Rolling Stones | Tracing messages on bare skin | Fresh fruit | Power suits | Queen | Ankle bracelets | Protective mumma bear
💜 Wilhemina Venable: 7/15 Stilettos | Espresso Martinis | Minimalism | The peaceful silence at 3 am | Wide belts | Classical music | Lavender | Slick ponytails | Poetry | Indigo | Kate Bush | Intertwined pinkies | Classic literature | Fierce love | Shy smiles
🍑 Mildred Ratched: 8/15 The smell of freshly brewed coffee | Tailored clothing | Slow dancing in the living room | Breakfast in bed | Jewel tones | Mulled wine | Michael Bublé | Dimples | Sharing your deepest fears in the safety of the moonlight | Practical heels | Dextrous fingers | Irrepressible sweet tooth | Rosé | Making funny faces at babies | Eggshell Blue
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lamilanomagazine · 3 months
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Modena, San Geminiano, al museo civico per conoscere il Patrono
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Modena, San Geminiano, al museo civico per conoscere il Patrono Visite guidate al Museo Civico per conoscere o riscoprire San Geminiano e il suo rapporto con la città e la visita "combo" alla Ghirlandina e alle sale storiche del Palazzo Comunale, come sempre in programma nei giorni di festa, sono i due appuntamenti con la tradizione, la storia e la cultura di Modena in programma mercoledì 31 gennaio, festa del Patrono. Per l'occasione, tutti i luoghi del sito Unesco di Modena con la Torre civica e Palazzo comunale sono a ingresso gratuito. Il Museo Civico propone tre visite guidate dedicate alla figura di San Geminiano per scoprire anche aspetti meno conosciuti della millenaria vitalità del culto del Patrono. Le visite, a cura di Mediagroup98, sono alle 10.30, alle 16 e alle 17.30; per partecipare non occorre la prenotazione, la visita è gratuita ed è sufficiente recarsi alla reception del Museo al terzo piano del Palazzo dei Musei. Vescovo di Modena nel IV secolo e patrono fin da epoca altomedievale, Geminiano è stato nei secoli punto di riferimento non solo per la Chiesa locale, ma anche per il Governo cittadino, al punto che la sua figura è divenuta in diverse occasioni strumento di aggregazione della comunità locale e simbolo della città. I reperti e le opere d'arte, fra tardo antico e barocco, presentate nelle visite sono scelte con l'intento di creare un percorso che riunisce le testimonianze del contesto tardo antico in cui visse il santo, la tradizione agiografica, il rapporto tra il santo e la città, e le forme della devozione. In occasione della festa del Patrono, mercoledì 31 gennaio, alle 17, si svolge anche la visita "combo" alla Ghirlandina e alle sale storiche di Palazzo comunale La visita guidata inizia alle 17; per partecipare è necessario prenotarsi sul sito  (al link). L'appuntamento è a cura di Archeosistemi in collaborazione con il Servizio Promozione della città e turismo del Comune di Modena. La visita guidata dura circa un'ora e prevede la salita in Torre, con sosta nella sala della Secchia rapita e degli strumenti scientifici, sino ad arrivare, dopo duecento scalini, nella sala dei Torresani da dove si potrà ammirare il panorama cittadino e osservare i tetti del centro storico. Di seguito, il gruppo sarà accompagnato nelle sale storiche del Palazzo Comunale, arricchite dalle splendide decorazioni pittoriche di artisti come Nicolò dell'Abate, Ludovico Lana, autore di "La Madonna del Rosario e San Geminiano", Ercole dell'Abate, Bartolomeo Schedoni, Francesco Vellani, Girolamo Vannulli, Francesco Vaccari e Adeodato Malatesta.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ninoelesirene · 3 years
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Ho preso un appunto sul telefono. Riguarda la compagna di un amico che vedo poco, ma amo molto. È morta due anni fa, letteralmente da un momento all'altro. Ha lasciato lui e la figlia di un anno e mezzo. Erano tutti insieme quando è accaduto. Non mi era simpatica. Non la trovavo interessante né mi pareva molto dotata sotto il profilo umano, al contrario di lui. Non l'ho frequentata. L'ho solo vista. Eppure, per qualche ragione, alcuni brevi momenti che abbiamo condiviso sono dentro di me. Ogni volta che passo davanti al Colosseo, in via Celio Vibenna, guardo quel palazzo tutto arancione, secondo lei "magnificamente ristrutturato", e penso al giorno in cui lo abbiamo commentato dall'auto, diretti in stazione. Se cammino in via Urbana, non posso fare a meno di ricordare una sera in cui, per compiacerla, sottolineai che sentivo odore di shampoo nell'aria e mi rispose asettica che non poteva essere lei, perché non amava i saponi profumati. Dopo tanti traslochi è riemerso il suo libro di preparazione per l'esame Toefl, che non le ho più restituito e sta là che mi guarda. Quando metto la cravatta di lana rossa e nera che ho comprato a New York, la sento dire al mio amico "dovresti comprartene una", con il suo accento del nord, una sera di fine dicembre. Siamo "un milione di piccoli pezzi", spesso custoditi da chi ci conosce poco, non ci ha amato o ha solo incrociato il nostro cammino per sbaglio. Siamo frammenti inaspettati, segreti e, spesso, sepolti per sempre. Da qualche parte c'è qualcuno che si ricorda di noi, di un soffio di voce, di uno sguardo diagonale, di un avambraccio pallido, mosso con lentezza. È già molto, è già qualcosa. L'appunto l'ho preso di fretta, con una mano sola. Ho digitato "Sandra", ma il telefono ha scritto "s'andrà".
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