Tumgik
#biologo naturalista
veggiechannel · 5 months
Text
Un libro per riappropriaci della nostra integrità, un viaggio al contrario alla scoperta di noi stessi, un percorso per tornare alla luce. Scopriamo insieme a Daniel Lumera, biologo naturalista, il suo nuovo libro edito da Mondadori "Come se tutto fosse un miracolo. Un cammino per riconquistare leggerezza, felicità, meraviglia".
0 notes
lamilanomagazine · 10 months
Text
Verona, al museo di storia naturale si celebra il naturalista Alfred Russel Wallace
Tumblr media
Verona, al museo di storia naturale si celebra il naturalista Alfred Russel Wallace Venerdì 1° dicembre, in occasione dei 200 anni dalla nascita (8 gennaio 1823) del naturalista co-scopritore della teoria dell’evoluzione e padre della biogeografia, un’occasione di confronto sul ruolo dei Musei di Storia Naturale nella scoperta e nella conservazione della biodiversità e nella promozione della conoscenza scientifica. Alfred Russel Wallace è il naturalista, geografo, biologo ed esploratore britannico che formulò la teoria dell’evoluzione assieme a Charles Darwin. L’incontro scientifico, in programma venerdì 1° dicembre a partire dalle 9.30 alla sala “Sandro Ruffo”, ne celebra la figura e l’opera, ricordando uno dei più grandi scienziati del XIX secolo, pioniere della biogeografia e della zoologia, autore di iconici viaggi esplorativi in Sud America e nell'arcipelago malese. L’evento è organizzato dal Museo di Storia Naturale di Verona in collaborazione con il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino. L’appuntamento è anche l’occasione per fare il punto sui molti incontri che nell’arco dell’anno si sono susseguiti in vari musei naturalistici nell’ambito di #IniziativaWallace. Prendendo spunto dall’opera di Wallace, le cui collezioni sono conservate e tuttora studiate in importanti spazi espositivi, si parlerà dell’importanza dei musei di storia naturale e il loro ruolo nella scoperta e nella conservazione della biodiversità e nella promozione della conoscenza scientifica. I musei scientifici sono infatti depositari di un patrimonio straordinario di biodiversità e di reperti che documentano le grandi scoperte e le teorie scientifiche. Nel corso della giornata si susseguiranno interventi su vari aspetti, sia della biografia e dell’opera di Wallace, sia dell’uso e dell’importanza delle collezioni naturalistiche per lo studio e la valorizzazione della biodiversità, con particolare attenzione alle collezioni italiane. Fra gli appuntamenti anche la Lecture di George Beccaloni, alle 11.30, coordinatore del Wallace Correspondence Project, che interverrà all'incontro in collegamento da remoto. L'iniziativa è patrocinata da ANMS - Associazione Nazionale Musei Scientifici, Società Italiana di Storia della Scienza e Società Italiana di Biogeografia. La partecipazione alla giornata è libera fino a esaurimento dei posti disponibili in sala. Programma completo. Informazioni sul sito del Museo di storia Naturale.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
Le lettere di Charles Darwin esposte per la prima volta a New York
“Charles Darwin: A Life in Letters”. Questo il titolo della mostra presentata dalla New York Public Library, in collaborazione con la Cambridge University Library,  in cui saranno esposte, per la prima volta, tutte le lettere del biologo e naturalista inglese.  Un evento per celebrare il recente completamento del Darwin Correspondence Project, uno sforzo durato 45 anni per pubblicare tutte le…
View On WordPress
0 notes
biologosnarede · 5 years
Photo
Tumblr media
Camuflagem nível ninja... . #Repost @scienze.naturali • • • • • • Aguzzate la vista e... trovate il #science #scienzenaturali #scienze #naturalscience #nature #naturestyle #naturalist #naturalista #naturalistas #natura #naturalistlife #biologo #bio #biologosnarede #biology https://www.instagram.com/p/B4enkzFHkkw/?igshid=zn4rk8yx40p1
0 notes
firewalker · 4 years
Text
Di specie estinte e di come riportarle in vita. Oppure no.
Sono un grande appassionato di audiolibri, mi permettono di conoscere un’opera sfruttando momenti che normalmente non potrei dedicare alla lettura. Giorni fa cercavo qualcosa dai toni cupi, volevo un horror, ma Audible è colpevolmente povera di questo tipo di narrazione. Decido di sfogliare il catalogo cliccando sulle voci dei lettori, trovo Daniele Crasti, che ho conosciuto per Nevernight chronicles, un ciclo fantasy che consiglio a chiunque. Ricordo che mi piacque la sua interpretazione delle avventure di Mia Corvere e del suo gatto fatto d’ombra, Messer Cortese, così decido di vedere se ha letto qualcos’altro di interessante. Ed ecco che mi spunta davanti questo:
Tumblr media
La malinconia del mammut.
Conosco Massimo Sandal da anni, anche se solo virtualmente, è un biologo, ha due dottorati di ricerca e oggi fa il divulgatore scientifico dalla Germania. Trovato questo libro, ho deciso che l’horror poteva aspettare, avevo scelto. Lo stile è semplice, Massimo riesce a spiegare anche robe complicate con la dovuta precisione senza appesantire il discorso né essere troppo complicato, ma... man mano che mi addentravo nel libro, ho avuto l’impressione di aver comunque scelto un libro horror. L’argomento è l’estinzione: il prima di noi, il durante noi, il dopo noi. Un racconto terrificante, culminato in un epilogo senza via d’uscita per il nostro pianeta, capace di sconvolgermi come solo il miglior Stephen King ha potuto farlo. Con la differenza che qui, purtroppo, è tutto vero.
Mi ha anche fatto pensare. In un punto racconta l’ipotetica scena della morte dell’ultimo dodo sulla Terra, ripresa dalle parole del naturalista David Quammen (David Quammen, The Song of the Dodo, Simon & Schuster, New York 1996, p. 275.). Mi ha commosso, ma poi mi ha fatto pensare ad altre parti del libro. Massimo dice che abbiamo una sorta di sciovinismo tassonomico (i vertebrati valgono più degli altri esseri viventi) e che risulta difficile pensare all’estinzione come qualcosa di così importante, generalmente (già è difficile immaginare la morte, figuriamoci quanto sia difficile immaginare un processo che dura migliaia di anni e riguarda specie lontanissime da noi). Ed è vero: io non ero commosso perché quel dodo era l’ultimo della sua specie, lo ero perché era morto male, nel racconto di Quammen. E questo fatto, queste impostazioni mentali, sono un fatto naturale per la mente umana.
Siamo all’interno di una nuova estinzione di massa cominciata con la nascita dell’uomo e non ce ne rendiamo nemmeno conto, e chi se ne rende conto non ha alcun potere per cambiare le cose o far capire la questione a chi potrebbe avere un minimo di quel potere. Anche se, ovviamente... ma ha poi importanza la preservazione delle specie? Chiedetelo a Massimo, perché il libro parla pure di questo.
Vorrei possedere questo libro in italiano, in latino, in greco antico, in gaelico, in inglese, in tedesco, in cinese, in russo, in giapponese, in coreano, in swahili, in spagnolo, in polacco, in rumeno, in greco moderno, in esperanto per riempirci un’intera libreria (non in francese, non mi piace il francese). Spero venga tradotto e diffuso ai quattro angoli del globo, perché questo Horror vacui deve essere conosciuto da tutti.
27 notes · View notes
sombra-magnanima · 3 years
Text
Bueno acá hoz dejo una cosa que escribir para una mierda de marca personal, es muy personal, pero de eso se trata este blog, de dejar salir toda la bilis que llevo dentro, espero que de algo sirva. A mi me sirvio.
Querida persona que lees esto (Si es que que alguien lo lee), siento que tengas que leer toda esta mierda que estoy a punto de escribir, te estarás preguntando; ¿Por qué este inepto no hace lo que dice la guía?. Y la verdad es que ni yo lo se.
Llevo meses dándole vueltas a las cosas, perdiendo el tiempo y la vida mientras lloro y hago el imbécil viviendo de mi mamá. Y no se como acabe aquí, me refiero a este punto tan bajo de mi vida, en el que no me encuentro un lugar.
si me pongo a unir los puntos solo veo como error tras error, tras trauma estúpido y otro error mas, terminaron con un joven adulto, que de lo segundo tiene poco y no sabe como ganarse la vida y no ser una carga nunca mas.
Me cuesta encontrar empleo, porque la verdad. ¿Quién va a querer contratarme? Me veo inseguro, sin ganas de vivir todo el tiempo, es como si cada que me hablaran estuviese a punto de romper en llanto.
No lo se. Quizás estoy solo siendo sumamente negativo, acosado por todas esas ideas autodestructivas que yo mismo crie.
Mira lo voy a intentar, solo quería desahogarme un poco, me siento últimamente muy jodido.
Cuando era chico soñaba con ser biologo-naturalista, no sabia ni que significaba eso, pero me gustaba el cazador de cocodrilos y decidí que eso quería ser. Con el tiempo vas "madurando" te das cuenta que lo que de verdad se te da bien son las computadoras y los sistemas digitales
Y así fue, cuando termine mi tortuosa etapa escolar, gracias a una beca decidí ser ingeniero, pero al igual que estaba inseguro yo, escogí una carrera "insegura" y hoy ya soy ingeniero mecatrónico.
Durante la carrera aprendí muchas cosas: sobre la vida, fisica, sobre matemáticas, mecánica, materiales, procesos, etc. Pero lo que mas me impacto, fue el diseño, la programación y la inteligencia artificial.
La cosa es que por una serie de quizás "cuestionables" decisiones termine haciendo mi tesis sobre el diseño de un sistema SCADA para la industria y no pude seguir la lineal de la inteligencia artificial.
Ya terminada mi tesis, me puse a explorar ese mundo, y vi que tenia todavía mucho por aprender, pero también comprendí que quizás lo que me apasiona no es tanto el diseñar estos modelos de redes neuronales o funciones matemáticas, sino los posibles usos de estas tecnologías.
Luego de un tiempo dando tumbos entre empresas de industria trabajando como mecatrónico, decidí aceptar una propuesta para trabajar como desarrollador junior en un proyecto en base a ReactJS y NestJS.
Este ultimo trabajo me enseño el mundo del teletrabajo y el desarrollar software. Y me encanto, me puse a explorar el mercado, aprender cosas nuevas, pero llego un golpe de realidad.
Este es un mercado competitivo, y yo no estaba preparado. Esto sumado a que personalmente entre en una profunda depresión. Me derrumbo, y desde entonces estoy tratando de pararme nuevamente.
He estado analizando lo que quiero hacer realmente con mi vida, pues como habrás notado lector, nunca me he centrado ni obsesionado con nada, yo simplemente disfruto de aprender, pero nunca fui consiente de que necesitaría especializarme para competir.
Haciendo este curso, creo que he dado don lo que de verdad quiero hacer y que me llevara al anciano que algún día quiero poder ser. Y es el diseño de experiencias de usuario y video juegos. Creo que en este mercado puedo hacer cosas que de verdad disfrute y combine todo lo que amo aprender.
Ufff, mucho texto, ahora es momento de empezar mi marca personal como Game Designer y UX Designer. Y re encaminar mi vida para lograr todo lo que quiero ser, como una barbie girl.
3 notes · View notes
paneliquido · 5 years
Text
L'Amazzonia l'ossigeno se lo tiene. Tutto
Studi scientifici alla mano, la casa non sta bruciando e l'Amazzonia nemmeno. L'Amazzonia peraltro non è affatto il polmone verde del Pianeta, ed è falso che dire che produca il 20 per cento dell'ossigeno: in linea puramente teorica produrrebbe venti volte il fabbisogno dell'intera umanità, ma è ossigeno che la foresta pluviale produce e consuma interamente. 
Neanche un centimetro cubo lascia l'Amazzonia, che pure è grande sedici volte l'Italia.
Per quanto riguarda gli incendi di questi giorni, i media di tutto il mondo hanno fatto vedere le immagini del cielo grigio sopra San Paolo: ma è stato appurato che trattasi del fumo di incendi che ci sono nel vicino Paraguay, mentre la foto con un incendio amazzonico che Emmanuel Macron ha postato su Twitter risala addirittura al 1989.
Ognuno spara dati e cazzate, ma sui dati non si può barare più di tanto: i fuochi amazzonici, che ci sono ogni anno, soprattutto nella stagione secca, sono monitorati dai satelliti della Nasa e dal programma Copernicus dell’Unione Europea, non soltanto dall’Istituto di ricerche spaziali del Brasile di Jair Bolsonaro. Tutti hanno scritto che da gennaio ci sono stati 74mila incendi, ma è un numero che si riferisce all’intero Brasile: in Amazzonia sono stati 39mila.
Chissà se nel G7 di questi giorni discuteranno dell'allarmismo catastrofista di cui si sta rendendo epicentro soprattutto Macron, che ha scritto delle cretinate colossali per ragioni politiche sue: «La nostra casa sta bruciando. Letteralmente. La foresta pluviale amazzonica - il polmone che produce il 20% dell'ossigeno del nostro pianeta - è in fiamme. È una crisi internazionale. Membri del vertice del G7, discutiamo di questa emergenza tra due giorni! #ActForTheAmazon».
Allora ricominciamo dalle basi, come qualsiasi biologo, astronomo o naturalista potrebbe confermarvi: il monitoraggio satellitare dell'atmosfera, in Amazzonia e in tutto il Pianeta, mostra che i polmoni del mondo (intesi come aree di grande produzione di ossigeno) sono notoriamente gli oceani, inparticolare vicino all'Artico e all'Antartide. In Amazzonia, come detto, la produzione di ossigeno è equivalente al consumo, essenzialmente per la traspirazione della vegetazione: un contributo dinamico pari a zero. Il ruolo di quell'enorme e preziosa foresta pluviale è un altro, e per ora non risulta in pericolo: è quello di fungere da condizionatore d'aria del Pianeta e di inviare cioè costantemente umidità e calore alle alte latitudini (tanto che dallo spazio è difficilissimo fotografare quella zona) secondo un meccanismo che, anche qui, non scopriamo certo noi.
La maggior parte dell'ossigeno (99,5 per cento) si trova nella crosta terrestre e nel cosiddetto mantello. Solo una piccola porzione si trova nell'atmosfera: lo 0,36 per cento. Volendo restare all'Amazzonia e utilizzandola come esempio, ogni anno 27 milioni di tonnellate di polveri provenienti dai deserti salati africani (tempeste ben visibili dallo spazio) si riversano su questa foresta brasiliana (ma non solo brasiliana) e fanno da fertilizzante per flora e alberi che trasformano l'anidride carbonica in ossigeno: ciascun albero nella sua vita ne produrrebbe una quantità sufficiente a due persone, e, come pure detto, l'intera Amazzonia venti volte quello che l'umanità potrebbe consumare. Ma non un solo alito di ossigeno lascia l'immensa foresta, che consuma tutto quello che produce.
Tuttavia il bacino amazzonico è sempre ricoperto di nuvole, e questo fiume di nuvole galleggia sopra tutto il Sudamerica sinché si scontra per esempio con i 7000 chilometri di cordigliera delle Ande e ricade sotto forma di pioggia equatoriale nel bacino amazzonico, e attraverso i corsi d'acqua giunge sino al mare dopo aver eroso roccia e sedimenti. Ed è qui che compaiono le vere artefici dell'ossigenazione del Pianeta: le diatomee, organismi quattro volte più sottili di un capello che attuano la fotosintesi producendo ossigeno. Dai satelliti, guardando gli oceani, s'intravedono delle correnti azzurrine o verdognole: sono loro, le diatomee, che insieme ad altri organismi formano il plancton e ci tengono in vita. Amano nutrirsi dei sedimenti celati nei ghiacciai che si sciolgono o che, ai poli, crollano spettacolarmente coi loro seracchi: per questo la produzione mondiale di ossigeno è concentrata in Artide e Antartide. Ma, anche quando muoiono, le diatomee fanno la loro parte; ricadono sul fondo dell'oceano come neve marina e, in milioni di anni, quando le terre riemergono e ridivengono deserti, compongono la polvere – milioni di gusci di diatomee – che le tempeste spingono tra l'altro in Amazzonia. E il ciclo ricomincia.
L'ossigeno prodotto dalle foreste (che se lo tengono, assorbendolo soprattutto a causa della decomposizione degli organismi vegetali) ) e l'ossigeno prodotto dagli oceani, in una parola, nasce per fotosintesi: ma è anche lo stesso ossigeno che è è chimicamente responsabile della proliferazione degli incendi. L'aumento dei livelli di ossigeno ha minacciato più volte la vita sulla Terra: sino a 300 milioni di anni fa il nostro Pianeta bruciava, e autentiche catastrofi dell'ossigeno estinsero le primitive forme di vita anaerobica durante il periodo Proterozoico. Ma si fa complicata.
Tornando all'Amazzonia e al cretinismo catastrofista, non v'è dubbio che la foresta costituisca comunque uno degli ecosistemi più importanti per la vita sulla Terra e che la deforestazione lo metta a rischio: ma il fenomeno risale a secoli fa e il peggio agli anni Ottanta e Novanta, poi bloccato con la legislazione più restrittiva che esista in materia. Ma gli incendi c'entrano poco.
Non si può confondere l’incendio con il fuoco controllato: in Brasile c'è un sistema di monitoraggio orbitale dei fuochi controllati i cui risultati sono disponibili su Internet, caso unico a livello mondiale. Gli incendi calano e con la deforestazione c'entrano relativamente, ma sono scesi in piazza persino i vescovi brasiliani e c'è chi discute addirittura di dichiarare guerra a Jair Bolsonaro, ritenuto in qualche modo corresponsabile degli incendi: la rivista Foreign Policy si è chiesta se altri paesi potranno permettersi di restare a guardare, sapendo che la fine della foresta avrebbe conseguenze disastrose in tutto il mondo. Questo, nonostante i paesi che hanno maggiore impatto sul clima mondiale non sono quelli come il Brasile, ma quelli più ricchi e militarmente potenti: Cina, Stati Uniti, India e Russia, che tra l'altro sono le principali produttrici di gas serra al mondo. Saremmo alla prima guerra ecologica mondiale.
Filippo Facci
100 notes · View notes
Text
La lunga vita della “teoria” che ha cambiato  la visione del mondo
“Per un biologo l’alternativa a non pensare in termini evolutivi è non pensare del tutto .”
Peter Brian Medawar, Nobel 1960 per la medicina.
Tumblr media
La storia del libro, che probabilmente più di ogni altro, ha radicalmente cambiato il nostro modo di vedere il mondo inizia alle ore 14 di un freddo giorno d’inverno del 27 dicembre 1831. In quel momento dal porto di Plymouth salpa per una missione quinquennale il brigantino HMS_Beagle. Tra gli oltre settanta membri dell’equipaggio c’è anche il giovane naturalista Charles Darwin, imbarcato con il compito di raccogliere e trasmettere all’Ammiragliato, i dati derivanti dalla analisi comparata (geologica, biologica e paleontologica) che effettuerà su piante, animali e fossili dei luoghi in cui il veliero farà tappa..
Dall'Inghilterra il vascello fa vela a sud-ovest verso le isole di Capo Verde e  Madeira per poi dirigersi a occidente attraverso l'Atlantico in direzione del Brasile. Spostandosi lungo la costa del sud  America, il Beagle da prima esplora le coste di Uruguay e Argentina fermandosi alle Falkland poi, superato Cape Horn, la costa pacifica dell'America Latina fino a raggiungere le Isole Galapagos. In questo minuscolo arcipelago la spedizione si ferma  poco meno di cinque settimane, che però sono sufficienti, grazie alla singolarità della flora e della fauna locali, per fornire a Darwin gli indizi che porteranno alla formazione della sua Teoria.
Tumblr media
Tornato a casa inizierà subito a lavorare ai suoi appunti, pubblicherà tra il 1839 e il 1843 cinque volumi dal titolo “Zoologia del viaggio della H.M.S. Beagle” e il libro “Viaggio di un naturalista intorno al mondo”, ma dovranno passare ventidue anni prima che si decida a presentare nel 1958 il proprio lavoro alla Linnean Society di Londra. L’anno successivo, il 24 novembre 1859 finalmente “On the origin of species by means of natural selection, or the preservation of favoured races in the struggle for life”  vede la luce.
In questo enorme e dettagliatissimo lavoro, Darwin non inventa e non “scopre” l'evoluzione, concetto già noto all’epoca, ma propone per spiegarne il funzionamento, un meccanismo coerente come la selezione naturale, supportato da fatti, osservazioni e soprattutto esperimenti di altri naturalisti di tutto il globo.
Tumblr media
I lavori di Darwin suscitarono da subito grande interesse nella comunità scientifica, ma anche molto scalpore e critiche nella società che vedeva sconvolti i modelli dominanti dell’epoca profondamente radicati nel creazionismo, senza dimenticare inoltre che erano in profondo disaccordo con la concezione dell’uomo “vittoriano”, per il quale coscienza e morale sono il faro indicatore dell’esistenza, lasciando ben poco spazio alla biologia.
Anche ai nostri giorni esistono tentativi di screditare le idee di Darwin da parte dei neo-creazionisti , che non solo vorrebbero far passare quella dell'evoluzione come una teoria controversa, a cui sarebbe giusto contrapporre, anche in sede di insegnamento, le concezioni che la negano, ma cercando di focalizzare le critiche sulla passività di una visione acritica e meramente meccanica di cambiamenti organici imposti esclusivamente da fattori ambientali, a questo si potrebbe controbattere citando un secolo e mezzo di risultanze in ambito biologico, chimico, medico, genetico, antropologico ecc ecc... ma  più modestamente ci permettiamo di citare lo stesso Darwin nella prefazione alla seconda edizione de “On the origin…”,
“(Colgo) l’occasione per far notare che i miei critici suppongono spesso che io attribuisca tutti i cambiamenti della struttura corporea e delle capacità mentali esclusivamente alla selezione naturale di quelle variazioni che si usano chiamare spontanee, quando già nella prima edizione de L’origine delle specie ho affermato chiaramente che si deve attribuire un grande peso agli effetti ereditati dell’uso e del disuso, rispetto sia al corpo sia alla mente”.
Tumblr media
Oggi non vogliamo soffermarci sulle diatribe pro o contro l’evoluzionismo, ma solamente consigliarvi qualche risorsa per rinverdire la conoscenza con zio Charles. Partiamo da Darwin OnLine che dal 2002 contiene tutte le pubblicazioni delle sue opere, liberamente consultabili sia in originale che nelle edizioni delle più diffuse lingue mondiali.
Oltre a tutte le opere stampate è presente la più completa raccolta di manoscritti e testi annotati.
Tumblr media
"La prima bozza, a matita, della teoria delle specie", così si legge (è la scrittura di Darwin) su questo foglio. Siamo nel 1842, e questa è la prima pagina del primo manoscritto sull'Origine delle Specie.
Tumblr media
Altro interessante sito da segnalare è il ”Darwin Correspondence Project” dell’Università di Cambrige, che oltre ad aver digitalizzato e indicizzato tutte le lettere ad oggi conosciute, più di 15.000 missive scambiate con quasi 2000 corrispondenti in tutto il mondo tra il 1821 e la morte avvenuta nel 1882, ha anche elaborato una lista di risorse audio, video e testuali suddivise per frequentazione scolastica, dalle elementari all’università.
Tra i molteplici materiali sono disponibili anche i quaderni originali del 1833 con gli schizzi di Conrad Martens e le notazioni di Darwin.
Tumblr media
Se volete leggere qualche opera in italiano vi consigliamo la biblioteca digitale di Liber Liber, dove non solo troviamo “Sulla origine delle specie per elezione naturale”, ma anche una discreta scelta di altri scritti darwiniani, come “Diario di un naturalista giramondo” un buon connubio tra un emozionante libro di viaggio e un taccuino di notazioni scientifiche.
Tumblr media
Per finire una nota di costume: per misurare l’impatto culturale di un uomo e delle sue idee cosa c’è di meglio che calcolare quanti francobolli gli sono stati dedicati? Se volete provarci, andate a contarli uno ad uno su stampworld.
Tumblr media
Prima di lasciarvi tre consigli di lettura: iniziamo visitando il piccolo villaggio di Down dove, attraverso il romanzo “Il giardiniere del signor Darwin” di Kristina Carlson, possiamo farci un’idea di cosa voleva dire abbracciare le nuove idee evoluzionistiche nella società britannica della seconda meta dell’800, per poi passare alle minuziose ed esaustive pagine di  “Darwin” la “definitiva” biografia di Janet Browne, per concludere con “L’origine delle specie” interessante testo illustrato per ragazzi a cura di Sabina Radeva.
Tumblr media
Buona lettura.
3 notes · View notes
Text
La mente meditante
Tumblr media
La mente meditante: un progetto di ricerca che diventa una performance artistica. Un'iniziativa che unisce tre linguaggi universali come arte, scienza e meditazione e getta un ponte tra antiche pratiche millenarie e le più avanzate scoperte delle neuroscienze. È il progetto La mente meditante. Art, Science, and an Enlightened Mind, sperimentale e all’avanguardia, al MAXXI a Roma dal 20 al 24 settembre 2022, chenasce dall’inedita cordata tra MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo guidato da Giovanna Melandri; Istituto di Neuroscienze del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), con il professor Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio e il suo team di ricercatori; Daniel Lumera, biologo naturalista, autore di best seller e riferimento internazionale nelle scienze del benessere e nella pratica della meditazione. In collaborazione con Henesis Srl. Il progetto, unico nel panorama europeo, vedrà Daniel Lumera proporre una inconsueta performance, una meditazione di 7 ore al giorno per 5 giorni, di volta in volta con ospiti del mondo dell’arte, della musica, dello spettacolo, della scienza, ma anche con il pubblico del museo, ancora una volta protagonista. Grazie alla scienza e alle più avanzate tecnologie di monitoraggio neuronale, l’invisibile diventerà visibile: le attività neurali di un cervello meditante e gli aspetti neurofisiologici su cui la meditazione impatta si sveleranno, visualizzati in tempo reale su un grande schermo sottoforma di colori (dal blu al rosso, dal freddo al caldo) e divenendo essi stessi opera d’arte. Nel contempo, vedere che cosa succede al cervello durante la meditazione contribuisce a studiarne l’efficacia per il benessere fisico e mentale. Hanno collaborato al progetto i ricercatori di IN-CNR Pietro Avanzini, Maddalena Fabbri Destro e Giovanni Vecchiato, con Henesis Srl e il suo Chief Technology Officer Luca Ascari. Read the full article
0 notes
calopepe · 3 years
Text
Charles Darwin
Charles Darwin Charles Darwin Charles Robert Darwin è stato un biologo, naturalista, antropologo, geologo ed esploratore britannico, celebre per aver formulato la teoria dell’evoluzione delle specie animali e vegetali per selezione naturale, agente sulla variabilità dei caratteri ereditari, e della loro diversificazione e moltiplicazione per discendenza da un antenato comune. Pubblicò la sua…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
guya18 · 3 years
Text
Le Galápagos
Perché le 17 Isole delle Galápagos sono così belle e conosciute? Innanzitutto è qui che Charles Darwin: biologo, naturalista, antropologo, geologo ed esploratore britannico ha sviluppato la sua teoria dell’evoluzione basata sulla selezione naturale. In secondo piano abbiamo bellissimi animali che hanno uno stile di vita diverso dal solito. Per rendermi più chiara: le iguane nuotano, i cormorani…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
lamilanomagazine · 2 years
Text
Milano, la forza della natura raccontata attraverso i 100 scatti vincitori del Wildlife Photographer of The Year.
Tumblr media
Milano, la forza della natura raccontata attraverso i 100 scatti vincitori del Wildlife Photographer of The Year. Sarà Milano, presso il Palazzo Francesco Turati di via Meravigli 7 (zona Cordusio) dal 30 settembre al 31 dicembre 2022, a ospitare la celebre mostra fotografica Wildlife Photographer of the Year. È la decima edizione nel capoluogo lombardo, organizzata da Radiceunopercento, l’Associazione culturale con la collaborazione del Comune di Milano. 100 sono gli scatti premiati ed esposti , sui 50.000 inviati, alla 57ªedizione del concorso fotografico indetto dal Natural History Museum di Londra. 96 sono i paesi da cui provengono le fotografie scattate da fotografi professionisti e dilettanti. Una giuria internazionale di esperti hanno, sui criteri di creatività, valore artistico e complessità tecnica, selezionato le foto finaliste al termine dell’anno scorso; si tratta di fotografie che mostrano specie animali in vie di estinzione, habitat sconosciuti e comportamenti non visibili quotidianamente e paesaggi provenienti da tutto il mondo. È la natura, con la sua potenza e la sua fragilità la protagonista dell’esibizione. È il biologo francese, nonché fotografo subacqueo Laurent Ballesta, con Creation, ad aver vinto il titolo di Wildlife Photographer of the Year 2021. Lo scatto raffigura un trio di cernie in una nuvola di uova e sperma, un gioco di movimenti ottenuto dopo 5 anni di lavoro diurno e notturno a Fakarava, nella Polinesia francese; l’evento raro perché presente solo una volta all’anno è sempre più unico per via della specie in via di estinzione minacciata dalla pesca intensiva, la laguna polinesiana è uno degli ultimi posti in cui questi pesci possono vivere ancora liberi, perché è una riserva. Vidyun R.Hebbar è il giovane indiano vincitore del Young Wildlife Photographer of the Year 2021 insieme alla sua Dome home, foto che illustra un ragno all’interno di una fessura di un muro. Tra i vincitori di categoria l’aostano Stefano Unterthiner, con lo scatto Head to head (Comportamento dei mammiferi). Sono quattro i giovani fotografi italiani ad aver ricevuto una menzione speciale: Mattia Terreo, con Little grebe art (Under 10anni) e Giacomo Redaelli, con Ibex at ease (15-17 anni)),oltre a Georg Kantioler ,con Spot of bother (Urban Wildlife)e Bruno D'Amicis, con Endangered trinkets (Fotogiornalismo). Il noto naturalista e pluripremiato fotografo al Wildlife Marco Colombo, sarà a disposizione per visite guidate alla mostra a Palazzo Francesco Turati, ogni venerdì (tre turni a partire dalle18:30 su prenotazione-acquistabili anche on demand). Inoltre, tre giovedì saranno dedicati a speciali visite guidate tematiche con esperti fotografi naturalisti: il 10 novembre (h 19:30 e 20:30) Luca Eberle racconterà i Predatori e il 17 novembre, gli Uccelli, l’8 e il 22 dicembre (h 19:30) Francesco Tomasinelli approfondirà il Mimetismo. Il Wildlife Photographer of the Year a Milano non è solo una mostra, ma anche un grande evento celebrante la natura. L’Associazione culturale Radicediunopercento organizza serate gratuite per approfondire e presentare libri con noti fotografi di natura e divulgatori scientifici che avranno luogo presso la Casa della Cultura il sabato, dalle 21 in via Borgogna 3 a Milano (zona San Babila). Saranno ospiti il 22 ottobre Bruno D’Amicis, che ha ricevuto una menzione speciale nella sezione Premio storia fotogiornalistica al Wildlife 57, con l’incontro Polimitas, le chiocciole più belle del Mondo, il 19 novembre Ugo Mellone, fotografo natura lista già premiato al Wildlife, con Il deserto del Sahara: biodiversità al limite, il 3 dicembre i celebri fotografi Francesco Tomasinelli e Marco Colombo che insieme a Chiara Borelli di Focus Wild parleranno di Evoluzione e animali incredibili, e il 17 dicembre Alex Mustard, noto fotografo subacqueo inglese che parlerà di Fauna selvatica subacquea. Sono organizzati dall’Associazione Culturale Radicediunopercento, per i più appassionati e per chi vuole saperne di più, durante il periodo della mostra, corsi teorici di Fotografia, Seminari di Scienze Naturali online e Workshop pratici in natura, con noti divulgatori scientifici e fotografi naturalisti di gran fama. Percorso espositivo: Oltre ai due massimi riconoscimenti Wild life Photographer off the Year 2021eYoung Wildlife Photographer of the Year 2021, la mostra riporta tutte immagini vincitrici e finaliste divise in categorie: Anfibi e rettili, Animali nel loro ambiente, L'arte della natura, Natura urbana, Invertebrati, Mammiferi, Oceani: la visione d’insieme, Piante e funghi, Ritratti Animali, Subacquee, Uccelli, Zone umide: la visione d’insieme, oltre alle tre sezioni dedicate ai più giovani:finoa10 anni,11-14 anni,15-17 anni. Ulteriori sezioni importanti sono le categorie documentarie: Premio per il miglior portfolio, Premio storia fotogiornalistica, Premio portfolio astro nascente, Fotogiornalismo. Le didascalie e i testi raccontano sia i requisiti tecnici della fotografia sia la storia e le emozioni che hanno motivato l'autore nella realizzazione dello scatto, insieme a dati di carattere scientifico sulle specie fotografate. Adisposizione al bookshop il catalogo della mostra con tutte le immagini premiate, il Wildlife Photographer of the Year Portfolio 31 pubblicato dal Natural History Museum e redatto da Rosamund Kidman Cox. INFO +39 3482506498/ [email protected] www.radicediunopercento.it ORARI Lunedì chiuso Martedì, mercoledì, sabato, domenica h 10-20/ giovedì e venerdì h10-22, 1°novembre, 7 e 8 dicembre h 10-20 24, 26, 31 dicembre h 10-19 ( 25 dicembre chiuso) con chiusura biglietteria 30 minuti prima. BIGLIETTI Tessere associativa € 1 (dai 18 anni) SABATO, DOMENICA E FESTIVI intero € 13/ridotto € 11 (14-17 anni, over 65 e studenti universitari muniti di tesserino valido)/€ 7 (giornalisti non accreditati disabili) INFRASETTIMANALI Intero € 11/ridotto € 9( 14-17 anni, over 65 e studenti universitari muniti di tesserino valido)/€ 5 (giornalisti non accreditati e disabili) PROMOZIONE FAMIGLIE: 1 o 2 genitori o adulti+1 o 2 bambini ( 6-13 anni) adulti € 11 / bambini € 7 Gratuito 0-5 anni VISITE GUIDATE CON MARCO COLOMBO Ogni venerdì tre turni, a partire dalle h 18:30 (su prenotazione).Le visite guidate si possono anche acquistare on demand VISITE GUIDATE A TEMA Giovedì 10 novembre h 19:30 e 20:30-Luca Eberle, Predatori Giovedì 17 novembre h 19:30 e 20:30-Luca Eberle, Uccelli Giovedì 8 e 22 dicembre h 19:30 -Francesco Tomasinelli, Mimetismo Visite guidate € 7 INCONTRI CON I FOTOGRAFI Casa della Cultura, sabato h 21 (via Borgogna 3- Zona San Babila) 22 ottobre-Bruno D’Amicis, Polimitas, le chiocciole più belle del Mondo 19 novembre-Ugo Mellone, Il deserto del Sahara: biodiversità al limite 3 dicembre-Marco Colombo, Francesco Tomasinelli, Chiara Borelli, Evoluzione animali incredibili 17 dicembre-Alex Mustard, Fauna selvatica subacquea Ingresso libero acquistando il biglietto di mostra SEMINARI DI SCIENZE NATURALI E CORSI DI FOTOGRAFIA Corsi teorici di Fotografi e Seminari di Scienze Naturali online  https://www.radicediunopercento.it/corsi-in-partenza/ WORKSHOP PRATICI IN NATURA Corsi pratici in natura https://www.radicediunopercento.it/event_type/workshop/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
0 notes
24t24-blog · 5 years
Text
Ураган, з-за якога Трамп не паляцеў у Польшчу, набліжаецца да ўзбярэжжа ЗША
Ураган, з-за якога Трамп не паляцеў у Польшчу, набліжаецца да ўзбярэжжа ЗША
Tumblr media
Ураган, з-за якога Трамп не паляцеў у Польшчу, набліжаецца да ўзбярэжжа ЗША | Translate
Ураган «Дор'ян» у Мексіканскай затоцы ўзмацніўся да максімуму. Як паведамляе Associated Press, хуткасць ветру ў яго цэнтры дасягае 260 кіламетраў на гадзіну.
Sun, 01 Sep 2019 14:46:38 +0000
Ураган, з-за якога Трамп не паляцеў у Польшчу, набліжаецца да ўзбярэжжа ЗША
Sheet Music 0 | Sheet Music u 5
PERFUME
Bernardo e Luisa, la coppia  che salva gli orsi bruni|Foto
Bernardo e Luisa, la coppia  che salva gli orsi bruni|Foto | Translate
Tumblr media
Il biologo naturalista Bernardo Pedroni e la moglie, Luisa Meregalli, in un parco in Valtellina hanno accolto i due esemplari, Buya e Medo, dalla Bulgaria: «Erano reclusi, non potevano neanche fare il bagno»
Sun, 1 Sep 2019 23:03:14 +0200
Bernardo e Luisa, la coppia  che salva gli orsi bruni|Foto
Sheet Music 4 d 5 k f r | Sheet Music p v g m s t 7 m 2 k s
COSMETICS
El fin de semana de la 'Operación retorno' deja ocho muertos y siete heridos por ocho accidentes en carreteras
El fin de semana de la 'Operación retorno' deja ocho muertos y siete heridos por ocho accidentes en carreteras | Translate
El fin de semana, que coincide con la 'Operación retorno', ha terminado con ocho fallecidos y siete heridos en las carreteras españolas, en un total de ocho accidentes de tráfico, según fuentes de la Dirección General de Tráfico (DGT), consultado por Europa Press.
Sun, 01 Sep 2019 18:51:53 GMT
El fin de semana de la 'Operación retorno' deja ocho muertos y siete heridos por ocho accidentes en carreteras
Sheet Music y w s 3 b r e 4 b 1 | Sheet Music k r 0 9
MAKE-UP
e-Commerce: Network Performance for e-Commerce and Connectivity in a Digitized Economy
BEAUTY
Social News
PARFUMURI - COSMETICE
0 notes
foxpapa · 5 years
Photo
Tumblr media
Monte dei diavoli di Manduria, a due passi dal mar Ionio 
Il nome incute timore, ma nasconde meraviglia: il Monte dei diavoli (o del diavolo) si trova in agro di Manduria, in provincia di Taranto, ed è in realtà uno scrigno di macchia mediterranea, che ancora prolifera nell'alto Salento
Un luogo speciale, poco distante dal mare Ionio, che spesso è meta di escursioni. Ce ne sono un paio in programma ad agosto, il 19 e il 28 (alle 17,30): gli esperti Ileana Tedesco (guida ambientale escursionistia Aigae) e Luigi De Vivo (biologo e fotografo naturalista) accompagnano i partecipanti alla scoperta dell'area, partendo dal bosco Cuturi (un prezioso custode di lecci monumentali) e muovendosi nelle riserve naturali del litorale tarantino orientale. Altro elemento che rende peculiare la zona è il fatto che sia la culla del vino primitivo, che proprio a Manduria lega il suo nome. "Il panorama vi lascerà senza fiato - assicurano gli organizzatori - si potranno ammirare lussureggianti coltivi, fra cui uliveti e vigneti, e le pajare, tipiche costruzioni rurali salentine". La sommità del Monte dei diavoli si raggiungerà al tramonto, e lo spettacolo - con il blu del mare a fare da sfondo - è assicurato
info 335.822.78.45; 329.264.89.19
di ANNA PURICELLA
0 notes
biologosnarede · 6 years
Photo
Tumblr media
Aniversário do mestre... Charles Robert Darwin; nascido em 12 de fevereiro de 1809, e falecido em 19 de abril de 1882. Darwin foi um naturalista britânico que alcançou fama ao convencer a comunidade científica da ocorrência da evolução  e propor uma teoria para explicar como ela se dá por meio da seleção natural e sexual. #Aniversário #darwin #mestre #bio #biology #biologo https://www.instagram.com/p/Btx1l6bHSSe/?utm_source=ig_tumblr_share&igshid=5cg9mtmtzuce
0 notes
elabrelatas · 7 years
Photo
Tumblr media
Y después de daros la turra durante dos meses con #MurderTypes es hora de cambiar el cuento y disfrutar de @principia_io 😍😍 #infografia #diseño #editorial #ilustracion #viaje #naturalista #biologo #botanico #explorador #cientifico #especies And two months after start to explain about #MurderTypes project it is time to change this theme and enjoy with the new @principia_io number where publishing two of my #infographics #design #illustration #editorial #travel #trip #naturalist #biologist #botanic #explorer #science
0 notes