#facebook algoritmi
Explore tagged Tumblr posts
Text
canali di slowforward et alia
DAL 2003, SLOWFORWARD è il sito più testardo, aggiornato (e anziano) su #scritture di ricerca, #arte contemporanea, #musica sperimentale, materiali verbovisivi, #asemic writing, #poesia concreta, #prosa in prosa, prose brevi, scritture non assertive, littéralité, flarf, sought poetry, #googlism , #fluxus e #anarchia , movimenti, #editoria ‘irregolare’, #glitch , ossessione collezionistica, #audio…
#111#algoritmi#algoritmo#anarchia#arte#asemic#asemic writing#audio#Bluesky#censura#comunità#dada#dérive#editoria#FEDIVERSO#flarf#fluxus#glitch#googlism#littéralité#Mastodon#materiali verbovisivi#media generalisti#movimenti#Movimento#music(a)#musica sperimentale#network#no facebook#no threads
0 notes
Text
Omofilia e Social Media: Il Ruolo delle Camere dell’Eco nella Trasformazione della Comunicazione Digitale
Esploriamo come le camere dell’eco nei social media influenzano opinioni, relazioni sociali e dinamiche culturali.
Esploriamo come le camere dell’eco nei social media influenzano opinioni, relazioni sociali e dinamiche culturali. Omofilia e il suo impatto sul mondo digitale.L’omofilia, ovvero la tendenza delle persone a connettersi con chi condivide valori e opinioni simili, è un comportamento umano radicato. Questa inclinazione naturale trova un alleato potente nei social media, dove algoritmi sofisticati…
#Alessandria today#algoritmi#bias cognitivi#camere dell’eco#Comunicazione#Comunità#connessione#consapevolezza#Cultura#dialogo#dialogo costruttivo#dinamiche sociali#Disinformazione#Diversità#Educazione#Educazione Digitale#empatia#Facebook#frammentazione#Google News#Inclusione#Informazione#informazione sanitaria#Instagram#interazioni#Internet#italianewsmedia.com#omofilia#Opinioni#Pier Carlo Lava
0 notes
Text
CIA LA BUTOANE: Facebook sau supraveghere 2.0?
Centrul de control al “oilor “. 1984 „Lupul își schimbă blana, dar năravul, ba” — un proverb confirmat! Se spune că atunci când vezi un lucru prea evident, probabil ai dreptate. Iar în cazul Meta (Facebook), asta nu ar putea fi mai adevărat! Ce coincidență „inocentă” că exact foști agenți CIA ocupă acum funcții-cheie în companie! Dar să credem că acești „foști” au renunțat cu totul la vechile…

View On WordPress
#agenți CIA#algoritmi#CBCRO#China#CIA#control minți#CrossBorderChroniclesRo#Facebook#foști agenți#influență chineză#manipulare#Meta#monitorizare#Partidul Comunist Chinez#Partidul Comunist Chinez (中国共产党)#rețele sociale#război digital#social media#spioni#supraveghere#supraveghere digitală#supraveghere globală#supraveghere online#TikTok
0 notes
Text
SPAM-ul pe Facebook cu conținut generat de AI
Problema conținutului generat de inteligența artificială și răspândit masiv pe Facebook este un subiect de mare interes și îngrijorare în rândul specialiștilor în social media și al experților în tehnologie. Iată o analiză a situației, bazată pe informațiile furnizate și pe contextul actual: Contextul Problemei Programul de Bonusuri pentru Creatori de Conținut: Meta, compania care deține…
#Abuz Program Bonusuri#algoritmi Facebook#Bing Image Creator#Conținut Emoționant#Conținut Generat de AI#Control Conținut AI#Critici Meta#facebook#Impact Conținut AI#inteligenta artificiala#meta#Moderare Conținut#Probleme de Calitate#Program Bonusuri Creatori#Răspândire Conținut Viral#Reglementare Social Media
1 note
·
View note
Text
Era un romanzo di Orwell, adesso è un bando di concorso. Un bando del ICE, l'agenzia di immigrazione responsabile per le retate di deportazione, cerca appaltatori per individuare chi commenta negativamente online il suo operato. Si richiede capacità di impiegare sistemi di machine learning per setacciare social e scovare chi scrive post derogatori o "negativi" riguardo le retate e le autorità competenti. Per determinare la "predisposizione" a possibili azioni ostili si chiede inoltre l'utilizzo di algoritmi di predizione "psicologica e comportamentale." Gli individui attenzionati che esprimano idee ed opinioni che l'agenzia non approvi potranno essere passibili di persecuzione penale. Da qualche parte Philip K Dick sorride amaramente.
Luca Celada, Facebook
4 notes
·
View notes
Text
S: Speranza O: Ottimismo F: Forza I: Intelligenza A: Amore
E: Empatia V: Vitalità R: Resilienza A: Autenticità L: Libertà
Questo acronimo riflette qualità positive e significative, associate al mio nome.

"Sembrare" non vuol dire "essere": affinché qualcosa abbia un reale valore in una discussione serve un riscontro (una prova che tale questione esista); diversamente, non possiamo essere tenuti in considerazione 😊
Grazie mille ! 🥰 Effettivamente un taglio corto oltre ad esprimere al meglio le fattezze di un viso è anche più pratico da gestire: un colpo di spazzola, un po' di piastra, e sei pronta al mattino o per uscire la sera. Il mio parrucchiere di fiducia ha saputo darmi il consiglio migliore, dopo anni di capelli lunghi.
Eccomi! Sono su questo social per farmi conoscere ! 😊
Ma grazie ! Gentilissimo ! 😊
😂😅 Purtroppo la cioccolata è un alimento vietato nella mia dieta, perché mi rovina la pelle del viso; invidio chi può mangiarla senza effetti collaterali.😂😅
Le intelligenze artificiali non sono ancora presenti su Threads, ma probabilmente a breve sarà necessario integrarle per far fronte alla grande esigenza maschile di poter dialogare, in pubblico e in privato, con "una donna su misura alle rispettive alte esigenze sessuali e basse attitudini mentali", dato che nella realtà una donna intelligente non si confronterebbe mai con uomini di scarso valore; le intelligenze artificiali, invece, possono farlo, poiché non hanno nulla da perdere a riguardo.
Tento di consolarti in merito con la massima gentilezza; il lato positivo di questo essere "in vendita sui social" può essere così sfruttato: maggiori saranno i tuoi (nostri, in senso lato) contributi costruttivi, maggiormente gli algoritmi si modelleranno per offrire contributi costruttivi.
Se l'algoritmo di Threads mi permetterà di restare a lungo qui, pubblicherò a breve qui anche dei cruciverba (il tempo di ricopiarli da carta a file) che mi piace creare in proprio; se no, ho altri account disponibili: potrai trovarmi su Pinterest, Bluesky, Wordpress, Tumblr, X ed anche Telegram (sui miei post ho seminato i link per seguirmi). Ti ringrazio per tutti i complimenti che mi fai ! 😊
Su Threads (e altri social simili), non troviamo solo donne ma anche uomini che postano le proprie foto: non possiamo criticare tale atteggiamento poiché ogni persona ha diritto di fare ciò che vuole con il proprio account; possiamo solo sperare che ne ricavino maggior soddisfazione possibile, senza ripercussioni negative sulla psiche 😊
Grazie mille per i tuoi cortesissimi complimenti e per il tuo gentile consiglio ! 😊 Non possiamo piacere a tutti, poiché ogni persona è diversa e quindi ha necessità diverse; l'unica cosa che posso fare è accettare i commenti negativi sulla mia persona e/o ciò che rendo pubblico con la massima calma, senza diventare astiosa - è un po' difficile, ma ci provo 😊 Mi è già stato risposto qui che io non esisterei nella realtà: mi rende triste, certo!, ma non posso farci niente.
Ti ringrazio ! ❤️ Il tuo è uno fra i più bei complimenti ricevuti questa mattina aprendo Threads - complimento, anche il tuo, che mi rende migliore la giornata; auguro pertanto un'ottima giornata anche a te! 😘
Il problema esistente sui social (su tutti i social, non solo Threads o Instagram o Facebook) è che non puoi essere presa/preso minimamente sul serio se non pubblichi con nome, cognome e foto reali (se non fornisci concretezza a chi ti scrive e al social stesso): accetto pertanto questo compromesso, dato che a me piace soprattutto scrivere e vorrei essere presa sul serio quando mi esprimo 😊
#speranza#ottismismo#forza#intelligenza#amore#empatia#vitalità#resilienza#autenticità#libertà#complimenti#tempi#altri tempi#conoscere#gentilezza#grazie#bella#molto bella#brava#intelligente#sfruttare#algoritmo#contributo#costruttivo#Threads#cruciverba#sembrare#essere#postare#foto
4 notes
·
View notes
Text
Volo acrobatico in aliante con Luca Bertossio
Sì, avete letto bene il titolo... volo acrobatico in aliante con Luca Bertossio... e pensare che non ho mai voluto provare le montagne russe per paura. Per spiegarvi da dove viene questa idea devo tornare un po' indietro nel tempo, più o meno al 2021 quando un giorno, navigando un po' tra i post di Facebook per cercare qualche nuovo spunto di viaggio o gita da fare non appena fosse stato possibile uscire, mi imbatto in un adv di un tour operator che propone esperienze come escursioni a cavallo, picnic in vigna e gite in barca e tra queste c'era anche un volo in aliante. Sulla mia travel list erano già presenti volo in mongolfiera, elicottero ed idrovolante e questo mancava, quindi ritenendo la proposta interessante mi appunto il nome. Trascorre un po' di tempo e grazie agli algoritmi di Facebook mi compare un nuovo adv: un ragazzo giovane, un certo Luca Bertossio, un pilota di aliante, che invita a volare con lui. Il nome non mi suonava nuovo ma in quel momento non riuscivo a spiegarmi il motivo (ma poi lo scoprirò) e molto incuriosita clicco il link che riporta al suo sito web. Qui trovo le esperienze che è possibile fare con lui in aliante: non è un “semplice” volo, si tratta di volo acrobatico. Voglio saperne di più, quindi vado alla sua biografia dove leggo che ha conseguito l'abilitazione a più di 25 velivoli diversi ma soprattutto trovo elencati tutti i premi FAI (Federazione Aeronautica Internazionale) vinti per la disciplina dell'acrobazia aerea: 9 medaglie d'oro, 8 d'argento e 4 di bronzo. Inoltre ha raggiunto il miglior piazzamento di sempre per l'Italia nei Campionati del Mondo di Acrobazia aerea in aliante ed è stato il più giovane vincitore dei FAI World Air Games che si sono tenuti a Dubai nel 2015. A questo punto mi si accende la lampadina e capisco dove avevo sentito il suo nome: nel 2015 avevo visto un breve servizio del TG che celebrava la sua epica vittoria a Dubai! Da quel momento decido che prima o poi avrei volato con lui ed inizio a seguirlo su diversi social. Tra i molti video che potete trovare vi propongo la visione di questi due che a mio parere riassumono la sua abilità e bravura oltre alla bellezza ed alla magia delle evoluzioni da lui create durante un'esibizione:
youtube
instagram
Il mio sogno deve attendere: prima la pandemia, poi per un lungo periodo Luca decide di sospendere i voli in aliante per dare priorità alla sua carriera da pilota di linea (ora lavora per una nota compagnia aerea low cost), poi i miei impegni personali finché qualche settimana fa riesco a prenotare il mio volo con lui. Raggiungo l'aeroporto e dopo pochi minuti Luca mi accoglie calorosamente prima di decollare con il cliente del turno precedente, così nell'attesa ammiro le loro evoluzioni. E' giunto il mio momento: mi siedo all'interno dell'aliante, poi entra anche Luca e l'aereo di traino si posiziona davanti a noi pronto a decollare.

L'adrenalina aumenta e nel giro di pochi istanti siamo già in volo. Dobbiamo raggiungere la quota prestabilita così continuiamo a salire con un volo tranquillo che permette di ammirare il panorama circostante.

Ormai ci siamo, l'aereo di traino sgancia il cavo e parte la caccia alle correnti che ci permetteranno di rimanere in volo (l'aliante non possiede il motore) e di eseguire le manovre acrobatiche. Mi affido a Luca.

Alla prima evoluzione rimango quasi senza fiato perché è la prima volta che subisco la forza G e a seconda delle manovre è possibile raggiungere anche i 5G. Tra looping, Fieseler, mezzo otto, tonneau e voli rovesci mi ritrovo diverse volte a testa in giù e perdo la cognizione del tempo.




Il programma di volo è terminato e Luca prepara l'aliante per un atterraggio morbidissimo. Quasi quasi ancora non ci credo di averlo fatto, io che non ho mai voluto salire sulle montagne russe!

Un immenso grazie a Luca che ha reso possibile questa adrenalinica esperienza, esaudendo un mio desiderio. E' stato un onore aver volato con te, campione!

2 notes
·
View notes
Text
[Quelli del Primo Anno: Rrrobettoo] Come chiunque abbia frequentato un’Università sa, il primo anno di triennale è quello del mischione: in un improbabile esperimento alla squid game, ti trovi in aule traboccanti oltre ogni fisica possibilità consapevole che, se resisti, già dopo un annetto lì dentro ci sarà ad essere ottimisti il 20% dei presenti. Se non ci siete stati iscritti, potete comunque immaginare quanto questo fenomeno sia amplificato in un ateneo come La Sapienza, con una popolazione e una densità per metro quadro di poco inferiori a quelle di Lagos, Nigeria. Beh, avendo vissuto tutto questo vorrei raccontare di qualcuno di quei personaggi al limite del realismo magico con cui ho condiviso il primo anno di triennale e che ancora oggi, a più anni di distanza di quanto ami ammettere, si riaffacciano alla mia memoria e al mio cuore. Il primo di cui vorrei raccontarvi è Roberto, subito ribattezzato Rrrobettoo per celebrare la denominazione di origine controllata espressa dal vago accento siculo che lo contraddistingueva, qualcosa a metà tra Catarella e i personaggi di Cinico Tv. Rrrobettoo, che aveva colto al volo la possibilità della triennale a Roma per sfuggire alle grinfie di uno zio pronto a piazzarlo alla cassa del Famila di Salita Partanna (PA), viveva l’esperienza universitaria con l’intensità di un fratboy della GeorgiaTech. Dopo una settimana aveva fatto amicizia con tutti i dipendenti della mensa di De Lollis, la mattina offriva il caffè al portinaio della facoltà, era capitano della squadra di Calciotto Sapienza e admin di tre gruppi social del canale A-L (whatsapp, facebook e google group). L’unico mattone che mancava al suo monumento all’Accademia era il benché minimo interesse per l’informatica, materia che risultava accidentalmente essere l’oggetto di studio della nostra facoltà. Le lezioni le passava col portatile aperto a studiarsi le pagine facebook delle serate di facoltà, stimando grazie a suoi particolari algoritmi sociali quale fosse l’evento “co ppiù femminazze”. Per ogni corso di studio aveva un cugino o un compare di giù da sentire per raccogliere preziosa intel che poi condivideva urlando con gli astanti. A metà di una tranquillissima lezione di Algoritmi I lo vedevi che tirava su di botto la testa dal telefono e urlava “Compari me cuggino Tanuzzo mi disse che alla serata erasmus allu yello’ stasera fann u birrpong in bikini, situazzione di BABBIATA”. Manco a dirlo, nessuna di queste dritte si rivelava mai fondata. Al nostro arrivo, preso atto dell’assoluta piattezza della situazione, ci guardava allargando le braccia e dandoci un mezzo sguardo di rimprovero faceva “compari io ve lo dissi che prima dovevamo calare, mo le femminazze stanno tutte al caruuso stanno… -sguardo speranzoso- vogliamo annari a darci una taliata?”. Dopo un paio di queste trappole ci persi gradualmente i contatti, ma la sua uscita di scena fu spettacolare: venne fuori che aveva organizzato una lega di fantamorto a tema docenti della facoltà particolarmente remunerativa, che vedeva come principali scommettitori diversi membri dell’amministrazione e anche un paio di dottorandi. Lo scandalo scoppiò quando uno di questi inviò per errore alla mailing list del consiglio di facoltà il seguente messaggio:”stamattina il tutor l’ho visto malino, consumato dall’influenza. Dai che a sto giro vado in cassaa😋😋”. Dopo quello scandalo Rrrobbettoo lo rividi solo mesi e mesi dopo, una sera di fine ottobre mentre raggiungevo San Lorenzo. Aveva dei denti finti da vampiro, un mantello, la cipria e girava con gente mai vista, dai discorsi che facevano dedussi fossero una nuova infornata di matricole. Alla mia domanda su cosa stesse facendo mi rispose quasi senza fermarsi “comparuzzo è allouin, mi dissero che al randomm cc’è la festa sexy di economia, porto i compari qui a sucare qualche streghetta, veni a dare una taliata??” e senza neanche aspettare la mia risposta sparì nella notte. - relatable Roma memes fb
3 notes
·
View notes
Text
Il primo sarà facebook, perché è il più facile; quanto a tumblr, sarà probabilmente il secondo ad essere abbandonato. Senza buttare giù tutto il palazzo, come ho sempre detto: chiudo la porta e lascio tutto com’è (non so perché, ma in questo momento la mia mente sta visualizzando il pianerottolo dell’ultima casa in cui abitai a Milano città). Semplicemente, mi sottraggo all’ambiente. Magari ogni tanto potrei tornare per aprir le finestre e far entrare un po’ d’aria fresca, o per togliere gli accumuli di polvere, ma senza far rumore e senza fermarmi per la notte.
Non è un fatto di merito. È che qui ormai non si fa nemmeno più finta di interagire. Il silenzio va bene, ma tanto vale coltivarlo dove non ci sono cuoricini, algoritmi e presunti followers (ossia gente che in teoria ti segue, ma che non ti guarda, o se ti guarda non ti vede). Tanto vale andarsene a meditare in alta montagna, anziché ritrovarsi a fare gli eremiti fuori luogo in un popolatissimo e chiassoso condominio cittadino.
Se mi viene voglia di scrivere, un modo e un luogo li trovo sempre.
6 notes
·
View notes
Text
Struhárik Filip: Co je nového v médiích
Knihy ze série Co je nového jsou převážně skvělé – a tahle to potvrzuje. Na pár stránkách čtivou formou shrnuje podstatné změny posledních desetiletí v médiích. ⬇️
Začíná Soumrakem novin, obdobím, kdy to vypadalo, že noviny odchází do zapomnění a pokračovat bude Online žurnalistika. Kromě toho celkový trend byla Ztráta důvěry a také téma Objektivity.
Šéfredaktor holandského webu De Correspondent Rob Wijnberg je přesvědčený, že novinářská objektivita je hrozbou pro demokracii. Podle něj je objektivita nejhůř pochopenou, neustupující a nebezpečnou iluzí, v jakou kdy novináři věřili. „Nepochopenou, protože si ji lidé často pletou s nezávislostí a nestranností. Neustupující, protože vypadá jednoduše a je laciná. Nebezpečnou, protože je tou největší lží, kterou můžete publiku říct. A iluzí, protože vlastně neexistuje,“napsal Wijnberg v článku v roce 2017. A dodal: „Je doslova nemožné popisovat svět bez toho, abychom měli představu, co je dobré, nebo zlé, relevantní, nebo triviální, pravdivé, nebo nepravdivé.“ (Str. 32)
Následují Nová média, tedy mimo jiné IPTV, hybridní televize, streaming, otevřená žurnalistika i žurnalistika automatická, robotická, ale také newslettery a podcasty. A pochopitelně Sociální média. Sociální sítě, jejich algoritmy, které preferují polarizující a emotivní obsah, neprůhlednost, čerpání výhod a vyhýbání se zodpovědnosti, problémy se servírováním nevhodného obsahu, …
Téměř všechna tato odhalení popisovala podobný příběh: zaměstnanci Facebooku zkoumali problémy, které může sociální síť způsobovat, a přinášeli návrhy řešení. Problémem bylo, že management Facebooku tato řešení brzdil, pokud mohla ohrozit výdělky, aktivitu uživatelů, růst firmy nebo její image. Všechny tyto problémy nevznikly omylem, ale protože Facebook funguje přesně tak, jak by měl fungovat, vysvětluje Siva Vaidhyanathan ve své knize Antisocial Media. (Str. 53)
Pokračují Dezinformace. Co to je, kde se berou a jak fungují, atd. Hezké shrnutí toho, proč jim lidé věří:
Lidé mají tendenci věřit konspiracím, pokud pociťují nedostatek kontroly nad svým životem. To se děje ve větší míře právě v mimořádných situacích, jakými je například pandemie. Lidem může tehdy konspirační příběh poskytnout určitou strukturu a schéma, jak se se složitostí světa vypořádat. Pokud věříte, že je za aktuálními událostmi nějaký plán a někdo mocný je za toto všechno zodpovědný, dává vám to iluzi kontroly, možná úlevu a hlavně dobrý pocit, že jste to odhalili a nenechali jste se zmanipulovat. Někteří lidé mají tendenci věřit, že za velkými událostmi jsou i velké příčiny, ačkoli to tak vůbec nemusí být. Tento jev se v angličtině nazývá proportionality bias, tedy předpojatost proporcionality. Dezinformacím také častěji věří lidé, kteří nedůvěřují systému, institucím, politikům či médiím. (Str. 65)
A také připomenutí skutečného cíle zaplavování veřejného prostoru nesmysly a různými variantami – vzbudit nedůvěru a relativizování.
Odborníci varují také před deepfake. Jde o techniku využívající umělou inteligenci, která dokáže vytvářet falešná videa. Ukazovat mohou například známé osobnosti nebo politiky při něčem, co ve skutečnosti nikdy neudělali. Nebo obsahují něco, co nikdy neřekli. Hrůzostrašné důsledky těchto možností si umí představit asi každý. Velké technologické společnosti už vyvíjejí systémy, které mají pomoct odhalovat falzifikáty, ale deepfake může i tak narušit důvěru lidí v audiovizuální obsah. A to je vlastně to, co konspirátorům vyhovuje – nepotřebují, aby lidé uvěřili nějakému konkrétnímu nesmyslu, stačí vzbudit nejistotu, že se nedá věřit nikomu a ničemu. (Str. 68)
Jakmile začneme bojovat s dezinformacemi, narazíme na otázku Svobody médií. Funkce novinářů a jejich ohrožování, míra svobody. Závěr pak přináší ještě další témata – placení za obsah, rozmanitost, čištění informačního „odpadu“, soukromí a jeho ohrožení, regulace. A samozřejmě to nejdůležitější, co nás vrací na začátek žurnalistika, žurnalisté a jejich nezbytnost.
Pokud se nechcete prokousávat například Sociologií žurnalistiky nebo si filtrovat relevantní informace z Manipulace a propagandy na pozadí současné informační války, pokud chcete stručný souhrn, tohle je skvělá volba.
Odkazy:
Co je nového v médiích v ČBDB
Co je nového v médiích v Databázi knih
recenze Jan Lukavec, iLiteratura
STRUHÁRIK, Filip. Co je nového v médiích. Praha: Nová Beseda, 2022. ISBN 978-80-88383-34-5.
Zdroj ⬇️
3 notes
·
View notes
Text
Ieri ho conosciuto il fratello di un noto divulgatore scientifico star di YouTube.
Come sempre quando si è imparentati con qualcuno di famoso, la notizia della parentela viaggia più veloce dei convenevoli. Quindi io sapevo già da inizio serata che mi trovavo nella medesima area spaziale del Fratello Di.
Quando mi si è avvicinato, io stavo amabilmente discutendo con un altro esimio personaggio della scena musicale barese del mio lavoro da social media manager.
Con fare dimesso e timido, Fratello Di è intervenuto nella conversazione accennando a come anche lui si trovasse a gestire dei profili social per conto di terzi.
Io ho cortesemente finto di non sapere nulla delle sue generalità familiari, sia perché del personaggio Noto Divulgatore Scientifico me ne frega abbastanza poco sia perché non è educato rivolgersi a una persona sconosciuta con: "Ah, ma tu sei il fratello di...!"
Ma la modestia di Fratello Di non è durata a lungo. Gli è bastato constatare che il mio portfolio clienti non comprendesse nessuna Personalità Illustre del Web per comunicarmi che "io sono il Fratello Di XYZ e gestisco i suoi canali social".
Messa in campo questa pedina, Fratello Di ha avuto la premura di render noto che comunque lui non è specializzato in comunicazione. Lui è un chimico - strano, eh? - ma il fratello gli ha offerto l'opportunità di gestire i suoi canali. Così anche lui si è ritrovato a fare il social media manager.
A questo punto il mio interesse per il suo curriculum vitae aveva già raggiunto lo zero, perché non credo ci sia molto da imparare da una persona che si trova a ripubblicare estratti di video YouTube su TikTok e Instagram senza avere contezza di cosa sia un calendario editoriale, un piano editoriale, una caption, una copy e via dicendo.
Non si tratta di snobismo, sia chiaro. Il confronto sul mondo digitale deve essere costruito anche con persone che non sono addette ai lavori, se si vuole conoscere meglio l'esperienza dell'utente medio.
Ma se le tue esperienze come social media manager sono circoscritte al lavoro con un singolo cliente, che è pure tuo fratello, dubito che tu possa avere idea di ciò che significa fare questo lavoro a livello professionale.
Ma Fratello Di è ancora lontano dal riconoscere quanto il suo caso sia fuori dall'ordinario. Suppongo sia per questo che gli manca la semplice accortezza di non parlare delle cose che non conosce.
Quindi, per le successive due ore e mezza, mi sono sorbita il mansplaining del Fratello Di.
Mentre cercavo di parlare con un potenziale cliente (l'esimio musicista barese di cui prima), Fratello Di mi interrompeva, mi parlava da sopra e continuava a esclamare "no, io non sono d'accordo con te!" mentre spiegavo come funzionano i social network, gli algoritmi, la differenza tra contenuti temporali e atemporali.
Ma Fratello Di non era molto interessato alle mie competenze. Preferiva asserire che
le Stories di Instagram non le guarda nessuno
TikTok non funziona bene, perché non si capisce niente
Facebook è importantissimo, anche più di TikTok
E a nulla sono valsi i miei tentativi di spiegargli che TikTok funziona benissimo, e che magari è lui che deve ancora fare pratica con la sua indicizzazione. O che Facebook lo guardano solo i boomer. O che le Stories hanno più copertura perché sono la prima cosa che ti capita davanti quando apri Instagram.
Niente da fare, Fratello Di aveva ragione e io torto.
Alla fine ho scelto di abbandonare questa battaglia contro i mulini a vento, piantando in asso Fratello Di e il suo amico esimio musicista. Me ne sono andata a guardare video di TikTok con un mio amico che si trovava lì.
Ma Fratello Di non demordeva!
Si è seduto accanto a noi, approfittando del minimo secondo di silenzio per ironizzare sui video che stavamo guardando e per chiedermi perché i TikTok di suo fratello non avessero tutti lo stesso numero di visualizzazioni.
Io non sono una persona particolarmente paziente, quindi non ha sorpreso nessuno che dopo due ore e mezza di calvario in stile maschio bianco etero occhi blu mi siano saltati i nervi.
Mi sono voltata di scatto verso di lui e gli ho chiesto a bruciapelo: dimmi un po', ma quanto è difficile essere sempre e solo il Fratello Di?
Colpito e affondato.
Fratello Di ha nicchiato, mormorato un "eh, non so", poi si è alzato e se n'è andato.
Io sono tornata a guardare TikTok demenziali con il mio amico, pensando al celebre adagio
se non riesci a diventare atleta olimpico, diventi professore di educazione fisica.
4 notes
·
View notes
Note
Ciao. Ti ringrazio per la solidarietà... Combattere contro algoritmi idioti è assurdo. Mi hanno cancellato da facebook e Instagram, dopo 15 anni, per aver postato immagini de La bella scontrosa. Pensavo che qui fosse meglio e invece ci risiamo... L'unica è uscirne del tutto e tornare solo alla REALTÀ! GRAZIE
Purtroppo è così dappertutto 😔 ti capisco ed è un peccato
0 notes
Text
"Campione di Sconfitte: Il Manuale (Non Richiesto) per Trasformare Ogni Minima Azione in un Disastro Colossale"
"In una società dove tutti si allenano per l'oro olimpico della perfezione, io mi sono specializzato nel lancio del giavellotto... contro il muro. Con ottimi risultati, devo dire. Il muro, ovviamente, è ancora lì. Io un po' meno. Sembra che la parola d'ordine sia 'successo', declinata in ogni sua forma: successo professionale, successo social, successo persino nel fare la spesa al supermercato senza dimenticare il sacchetto riutilizzabile. Nei telefilm (di solito americani, ma la tendenza si sta espandendo a macchia d'olio) ogni padre chiama il proprio figlio 'campione' e la propria figlia 'principessa'. Nessuno che usi termini tipo 'tesoro', 'amore mio'... naaa!!! Troppo melenso. I sentimenti valgono poco nel mondo delle competizioni, dove l'unica cosa che conta è arrivare primi. E così, anch'io sono diventato un campione. Un campione di sconfitte, di gaffe, di figuracce, di 'epic fail'. Potrei scrivere un manuale su 'Come trasformare ogni minima azione in un disastro colossale'. Anzi, forse lo farò.
Ho iniziato presto, da piccolo, ad affinare le mie doti di 'problem maker'. Ricordo una volta, a tavola, avevo osato esprimere un'opinione sulla bontà di un piatto e del suo condimento. Mio padre mi guardò con lo stesso sguardo che useresti per un alieno appena atterrato nel tuo giardino e tuonò: 'Non siamo in parlamento! Qui decido io!!'. Da quel giorno, mangio solo con olio e rassegnazione. E ho anche imparato una lezione fondamentale: 'Quando sei martello batti, se sei incudine statti!!!'. Io, ovviamente, ero l'incudine. E lo sono rimasto.
Perché, vedete, pensavo che una volta cresciuto sarei diventato io il 'martello'. Magari non un martello pneumatico, ma almeno un martelletto da carpentiere. Invece, mi ritrovo a essere un'incudine di ultima generazione, schiacciata non più da mio padre, ma da un'alleanza apparentemente invincibile formata da mia figlia e mia moglie. Se prima subivo in silenzio, ora vengo amorevolmente 'consigliato' su come dovrei comportarmi. E i 'consigli', ovviamente, si trasformano in ordini. In casa ormai mi chiamano 'il comodino parlante'. Mi interpellano solo per recuperare il telecomando sotto al divano o per fare rifornimento di snack. Per il resto, resto lì, immobile, ad accumulare polvere (e chili). Il mio potere decisionale si limita alla scelta del gusto del gelato al supermercato… e anche lì devo stare attento a non contrariare i gusti della 'coppia regnante'.
E vogliamo parlare del lavoro? Tempo fa gli avvocati erano temuti e rispettati. Nella Napoli di una volta venivano interpellati per risolvere beghe e piccoli conflitti 'a norma di legge', tanto li si riteneva saggi ed imparziali. Io che ho fatto? Ho studiato, ho faticato da praticante per più di dodici ore al giorno ed ora… ora mi trovo clienti che mi chiedono di ratificare quello che hanno trovato su qualche penoso sito pseudolegale, scritto in un italiano improbabile e pieno di errori grammaticali, e mi chiedono di 'darci una controllatina'. Come se io fossi un correttore di bozze gratuito. Altro che 'nobile arte forense'! Ormai mi sento più vicino al mondo del 'copia e incolla' che a quello dei codici.
Potrei continuare a lungo, ma temo che a questo punto abbiate già sviluppato una certa empatia per la mia condizione. O forse una forte compassione. O, peggio ancora, un irrefrenabile desiderio di cambiare pagina. L'ultima scoperta che ho fatto è che anche Facebook, con i suoi algoritmi infallibili, mi ignora. Preferisce le foto di torte a forma di unicorno e i balletti improbabili delle influencer. Evidentemente, le mie riflessioni sulla crisi della società del pensiero o sulle avventure di Babbo Natale non sono abbastanza 'likeable'. Mi tratta come un parente scomodo alle feste di famiglia. Mi mette in un angolo e mi ignora.
Quindi, ditemi, amici, colleghi, sconosciuti di internet: sono il Forrest Gump delle catastrofi? Il Don Chisciotte delle cause perse? O semplicemente un uomo che ha capito che, in fondo, la vita è una gigantesca candid camera e io sono il protagonista inconsapevole? Datemi una risposta. O, meglio ancora, un like. Almeno quello.
P.S. Per la cronaca, questo post l'ha scritto una AI. Non sia mai che mi prenda il merito di di un qualche preziosissimo "like", donatomi più per compassione che per convinzione...!
0 notes
Text
Affidarsi a un esperto di social network è sempre una buona idea se vuoi ottenere risultati concreti e ottimizzare la tua presenza online. Ecco i motivi principali:
1. Strategia Mirata
Un esperto sa come definire obiettivi chiari e misurabili e creare una strategia personalizzata per raggiungerli. Non si tratta solo di pubblicare contenuti, ma di farlo in modo strategico, in base al tuo target di riferimento e al tuo settore.
2. Conoscenza delle Piattaforme
Ogni social network ha regole, algoritmi e caratteristiche uniche. Un esperto conosce le specificità di piattaforme come Facebook, Instagram, LinkedIn, TikTok e altre, e sa come sfruttarle al meglio.
3. Ottimizzazione dei Contenuti
Un professionista sa come creare contenuti accattivanti, ottimizzati per l'engagement e adatti alla tua audience. Questo include copywriting, grafica e uso efficace di hashtag e call-to-action.
4. Gestione del Tempo
Gestire i social network può essere molto dispendioso in termini di tempo. Un esperto ti libera da questa incombenza, permettendoti di concentrarti su altre aree del tuo business.
5. Monitoraggio e Analisi
Un esperto non si limita a pubblicare contenuti, ma analizza i dati delle performance (ad esempio, reach, engagement, conversioni) per adattare la strategia e migliorare i risultati.
6. Gestione delle Crisi
Se qualcosa va storto (commenti negativi, problemi di immagine), un professionista sa come gestire la situazione per minimizzare i danni e trasformarla in un'opportunità.
7. Innovazione
Un esperto è sempre aggiornato sulle ultime tendenze e novità, garantendoti una strategia sempre al passo coi tempi.
8. ROI Migliore
Con un esperto, il tuo investimento in pubblicità e contenuti sui social network sarà ottimizzato, evitando sprechi di risorse.
In sintesi, un esperto di social network è un alleato fondamentale per costruire una presenza online solida, aumentare la tua visibilità e ottenere risultati misurabili.
ALTRI POST DA LEGGERE
CONTENUTI OTTIMIZZATI
SERP GOOGLE
SUCCESSO SU YOUTUBE
0 notes
Text
SoftOrbits MP3 Converter este un software cu ajutorul caruia puteți descărca muzică, podcast-uri sau orice sunet doriți din peste 1000 de site-uri, printre acestea se numără bineînteles și cele mai populare: YouTube, Instagram, Facebook, Twitter, Vimeo, SoundCloud, etc. SoftOrbits MP3 Converter poate converti fișierele audio în cele mai comune formate, cum ar fi: MP3, WAV, WMA, M4A, M4B, M4R, APE, AAC, AC3, MKA, AIF, AIFF, AA, AMR, FLAC, AU, CUE, MPA, RA, RAM, OGG, MP2, OPUS, and M4P. Denumire produs: SoftOrbits MP3 Converter Pagina oficiala: https://www.softorbits.net/ Valabilitate licență: permanent ASCOMP PDF Imager Pro Giveaway link Ssitem de operare: Windows 7/ 8/ 10/ 11 (x32/x64) Descarcă: MP3Converter.exe Pentru a obține SoftOrbits MP3 Converter cu licență gratuită trebuie sa urmați câțiva pași simpli. Pasul 1: Descărcați și instalați programul pr computer. Pasul 2: Înregistrați-l cu codul de licență de mai sus. SoftOrbits MP3 Converter este un instrument universal conceput pentru a converti muzică și clipuri audio între diferite formate. Cu compatibilitate pentru peste o mie de formate audio, acest instrument de conversie MP3 poate identifica sute de diverse containere (extensii de fișiere) și algoritmi de codare. Puteți descărca audio de pe platforme de streaming populare, cum ar fi YouTube, Facebook, Twitter, SoundCloud și multe altele, cu funcția de descărcare a muzicii încorporată. De asemenea, aveți permisiunea de a extrage muzică din clipuri video și de a crea podcasturi doar audio din fluxuri și emisiuni TV YouTube. Are capacitatea de a converti mii de fișiere dintr-o singură mișcare. Acest instrument este disponibil în versiunile MacOS și Windows.
0 notes
Text
Regole
Non c’è dubbio: le regole che Facebook si è data fanno a pugni con i principi della Costituzione della Repubblica italiana per la quale la libertà di opinione è sacra. Non so se dipenda dagli algoritmi che vanno a caccia di streghe, da una zoppicante concezione della democrazia, dall’arroganza padronale di chi pensa che possedere uno spazio virtuale dia diritto a ignorare le leggi del Paese che…

View On WordPress
0 notes