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#ilmioannoriverso
virgoleacolazione · 3 years
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è domenica, ma mi piace pensare siano i miei blocchi di partenza. Controllo la mia motivazione (c’è, ed è tanta); la mia paura (c’è, ma equivale al mio coraggio); la mia disciplina (c’è ed è pronta a dimostrarmi che, questa volta, ce la faremo).
La mia challenge, di 10 settimane, consisterà in:
1. Mangiare sano, limitando la fame nervosa
2. Allenarsi 5 volte a settimana, ma essere attiva tutti i giorni
3. Chiudere le storie in sospeso, senza aprire nulla di nuovo. Mi spiego: ho libri che devo finire da circa 2 anni, progetti da concludere, cose che ho procrastinato all’inverosimile. Voglio mettere ordine.
4. Guardare la vita con occhi diversi. Curiosi, eccitati, sorpresi. Essere una donna che corre con i lupi.
5. Scrivere, scrivere, scrivere.
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virgoleacolazione · 3 years
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Tana per me.
di quando ho deciso di farmi avanti.
Pensavo alle infinite volte, in cui ho permesso a me stessa di scendere a patti. A tutte le mie idee buone, gli slanci di creatività, i moti di interessi e passioni. A volte li lasciavo andare, a volte li vendevo al migliore offerente per dargli una vita migliore, a volte li snaturavo - pur di tenerli ancora un po' con me.
Portiamo avanti quello che è concesso. Da chi?
Accettiamo quello che è accettabile. Per chi?
Dopo quattro anni di stesura, dopo giorni in cui avrei voluto eliminarne ogni traccia, momenti in cui mi vergognavo di me stessa, mi davo della puerile, della sciocca, e casi in cui mi dicevo di sì, dai, continua... ho quasi finito di scrivere il mio primo romance.
Imperfetto. Perchè so che è imperfetto. E allora, per non cadere nel limbo infinito del cancello - riscrivo - elimino - aggiungo, decido di pubblicarlo e basta. Sotto un altro nome. Sotto mentite spoglie.
Nessuno sa che sto scrivendo un libro, se non due o tre persone a me vicine. Non i miei parenti, non i miei genitori, a cui mento dicendo che sto studiando, e no, non sia mai che io stia scrivendo.
Avevo deciso di vendere il frutto del mio compagno di una vita, il mio frutto. Per non essere ferita, per paura di non riuscire a difenderlo come meriterebbe. Non ho paura dei commenti, delle critiche, delle review. Ho paura che confermi quello che mi hanno sempre detto i miei genitori. Che sono brava a scrivere, sì. Bravissima a comporre un biglietto di auguri.
Ma non posso essere una ghostwriter. Non posso usare uno pseudonimo. Non so ancora chi sono, ma so che amo scrivere e che scrivere è stata e forse sempre sarà la mia salvezza. Non può appartenere ad un altro nome, che non sia il mio.
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virgoleacolazione · 3 years
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vademecum su come amarsi intensamente, con devozione e cura.
parte #1 esprimi - vomita tutte le tue emozioni su carta, su tela, su note.
Io l'avevo dimenticato quanto fosse curativo. Scrivere, scegliere le parole, rileggere, le dita che si muovono, le mani che si affaticano. È catartico, ci vuole tempo ed è giusto così, attimi lunghi da dedicare a te stessə, ai tuoi pensieri, al tuo sangue che scorre, al tuo flusso creativo o distruttivo. È il mio elemento. Forse perchè è silenzioso e discreto, due caratteristiche a cui ho sempre dovuto protendere, per sopravvivere alla mia famiglia. Quindi ho sempre scritto, anche quando i termini facevano male, le definizioni tremavano, e le etichette che mi urlava mia madre sembravano precetti e dogmi inscalfibili, soprattutto se stese in righe. Scrivere è stato antidoto e cura per tanto tempo, salasso di lacrime e lugubre presagio. Mi ha salvato, e continua a farlo. L'arte – l'espressione artistica, ci sottrae alla morte, ci mette in salvo dalla pazzia un attimo prima di perdercisi dentro, ci strappa al pericolo di abbandonarsi nei recessi più bui dell'esistenza umana. Anche quella volta in cui sembrava tutto perduto, o tutto già scritto.
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virgoleacolazione · 3 years
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Mi piace pensare che non ho fallito, che non ho perso tempo. Che gli anni non sono semplicemente trascorsi, scivolati tra le dita, senza che rimanesse nulla. Se non insoddisfazione, certo. L’insoddisfazione è vischiosa, e non ti lascia. Ammanta di grigio i tuoi passi e i tuoi sguardi, fin quando sporca anche le cose più semplici e belle. Tra qualche giorno sarà il mio compleanno, e mi ritrovo qui, dopo anni. O t t o anni, Santo Iddio! Che diavolo ho combinato, non ve lo saprei proprio dire. E a volte credo che la mia vita sarà proprio così. Un attimo, un baleno e sono in una casa di riposo a chiedermi che cazzo ho fatto, se quei chili alla fine li ho persi, se ho avuto il coraggio di mandare a fanculo le persone che mi avevano ferito, se ho lottato per me stessa e scavato per trovare il mio vero io. Ho paura, ho paura di chiudere gli occhi e trovarmi lì, con le mani rugose e ricordi insignificanti e sbiaditi, che neanche vale la pena di ripescare. Quindi sono qui, ancora una volta, con un manifesto: questo sarà il mio anno riverso. Costi quel che costi stravolgerò la mia vita e darò l’anima per raggiungere i miei obiettivi. Questa volta, non mollo, lo giuro. Ogni cambiamento, ogni passo, sarà aggiornato in questo blog - se volete condividere qualsiasi vostro cambiamento per il 2022, usate come hashtag #ilmioannoriverso - piccoli passi, grandi traguardi ✨
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