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#lavoro non pagato
marcogiovenale · 11 months
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angeli a pordenone (come in tante altre città) - in difesa del lavoro salariato
Comunque questa pagina https://www.pordenonelegge.it/fondazione/angeli io per non saper né leggere né scrivere l’ho salvata nella Wayback Machine di archive.org, e più esattamente qui: https://web.archive.org/web/20230722084711/https://www.pordenonelegge.it/fondazione/angeli Una qualche memoria della concezione del lavoro in Italia deve rimanere anche per i posteri. Quando si dice “fare poesia…
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charliecuntcicle · 4 months
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penso che gli amministratori di qsmp meritino sicuramente un trattamento migliore non fraintendetemi ma credo che sia importante notare che si tratta di un progetto di volontariato. dovrebbero essere pagati un po' di più? probabilmente, si impegnano molto nel progetto. ma non avrebbero mai ottenuto il pagamento di un lavoro a tempo pieno o qualcosa del genere
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ilpianistasultetto · 3 months
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Tra i miei clienti ho un buon 30% di essi molto "urticante" alle tasse. Un 15% non paga perche' ha grossi problemi sanitari in famiglia e preferisce spendere quei soldi per curare i familiari che pagare le tasse. L'altro 15% non paga nulla per principio. Non vuole dare nemmeno un euro allo Stato. Nulla da' ma prende tutto, dai bonus ai fondi statali, regionali o europei alle imprese, alle scuole per i figli, le cure sanitararie, le strade, i ponti, i treni, la casa popolare ecc..ecc. quando gli fai presente che non avranno nemmeno uno straccio di pensione, visto che non pagano i contributi previdenziali, rispondono che avranno comunque i 600 euro della pensione sociale. A questa gente, il governo Meloni sta facendo l'ennesimo regalo: "stralcio di ogni tipo di cartella esattoriale non riscosso da Agenzia Entrate entro i 5anni". A questa gente, che ogni volta che viene presso lo Studio dove lavoro non perde occasione di rimarcare che tutti quelli che pagano le tasse sono degli emeriti coglioni. La cosa sorprendente e' che questa feccia di furbetti ha l'appoggio di milioni di lavoratori dipendenti, quelli che pagano le tasse direttamente in busta paga, visto che insieme battono le mani alla Meloni perche' fa "cose giuste".
Ps. Dimenticavo..i fratelli De Fico, due delle persone che non hanno mai pagato un euro, li ho contattati per le copie di corrispettivi 2024. Mi hanno risposto che si sarebbero fatti vivi al loro ritorno dal Brasile.. "Stiamo in vacanza, ci vediamo dopo Pasqua"... @ilpianistasultetto
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ambrenoir · 5 months
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Dopo 21 anni di matrimonio, mia moglie mi prese da parte per dirmi qualcosa di importante. Voleva che passassi del tempo con un’altra donna, la portassi al ristorante e poi al cinema. Mia moglie mi disse: “Ti amo, ma so che anche quest’altra donna ti ama, e voglio che tu trascorra del tempo con lei”.
Quest’altra donna era mia madre. Viveva da sola da 19 anni, dopo la morte di mio padre e a causa del mio lavoro e dei miei tre figli, potevo farle visita solo occasionalmente.
Così quella sera stessa ho fatto quello che mia moglie mi aveva chiesto. Ho invitato mia madre al ristorante e poi al cinema.
“Cosa sta succedendo?”, mi chiese la mamma: “Sei sicuro che vada tutto bene?”
“Ho pensato che sarebbe stata una buona idea trascorrere del tempo con te”, ho risposto. “Solo io e te”.
Mia madre, al telefono, restò in silenzio un momento, poi finalmente disse: “Mi piacerebbe davvero tanto”.
Poi il venerdì seguente, dopo il lavoro, sono andato a prenderla a casa. Ero un po’ nervoso, era passato tanto tempo… Si era fatta i capelli e indossava lo stesso vestito del suo ultimo anniversario di matrimonio. Il suo sorriso, raggiante di felicità, la faceva sembrare un piccolo angelo.
“Ho detto alle mie amiche che uscivo con mio figlio stasera e sono rimaste tutte molto colpite”, ha detto entrando in macchina. “Non vedono l’ora che racconti loro della nostra serata!”
Così siamo andati in un ristorante, non troppo elegante, ma abasstanza intimo e confortevole. Mia madre mi ha preso il braccio come se fosse la First Lady. Ci siamo seduti e le ho dovuto leggere il menù, dal momento che i suoi occhi riuscivano a leggere solo i caratteri più grandi. Appena finito di leggere le portate, ho girato gli occhi e ho visto che lei mi guardava con un sorriso carico di nostalgia. “Quando eri piccolo, ero io che dovevo leggerti il menù”, mi ha detto con semplicità. “Allora, è tempo che tu ti riposi un po’ e mi lasci restituire il favore”, ho risposto.
Abbiamo cenato e abbiamo parlato, niente di straordinario, abbiamo solo parlato delle novità nelle nostre rispettive vite. Alla fine, abbiamo parlato così tanto che ci siamo dimenticati del film. Ma in realtà, non ci è dispiaciuto averlo perso. Quando l’ho riaccompagnata a casa, mi ha detto che voleva uscire di nuovo, ma solo se le promettevo che l’avrei lasciata invitare me la prossima volta. Ho accettato.
“Come è andato il tuo appuntamento?”, mi chiese mia moglie quando rientrai a casa. “È andato davvero bene. Ancora meglio di come avrei mai immaginato”.
Non sono però stato in grado di mantenere la mia promessa e farmi invitare al ristorante. Pochi giorni dopo, mia madre è morta a causa di un problema cardiaco. È successo così velocemente che nessuno ha potuto fare niente per lei.
Sono passate alcune settimane e poi ho ricevuto una busta con una copia di un conto di un ristorante, lo stesso ristorante dove avevo portato mia madre. Insieme alla ricevuta, c’era una piccola nota che diceva: “Ho pagato questo conto in anticipo. Non ero sicura se avrei potuto esserci, ma in ogni caso, ho già pagato per due, per te e per tua moglie. Non sai quanto questa serata abbia significato per me. Ti amo, figlio mio”.
Quel giorno ho capito l’importanza di dire “ti amo”, e l’importanza di trascorrere del tempo con la propria famiglia e le persone che ci sono care. Niente, in verità, è più importante di quest’amore ❤️
Autore sconosciuto
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fridagentileschi · 5 months
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Malva Marina Reyes Hagenaar, la figlia abbandonata di Neruda
Il poeta cileno, Pablo Neruda,ha avuto un'unica figlia dalla prima moglie, María Antonia Hagenaar Vogelzang di origine ebraica che lui aveva ribattezzato ''Maruca''. La bambina nata a Madrid, al principio era stata accolta con gioia dal poeta..fino a quando non seppe che la bimba era affetta da idrocefalia, allora non ci pensera' due volte ad abbandonare mamma e figlia-
Tornera' in Cile a scrivere le sue poesie e a vivere nuove storie d'amore. La moglie che gli neghera' il divorzio provera' a chiedergli aiuto per la figlia che non puo' ne' parlare ne' camminare ma non ricevera' piu' nulla.
La moglie con l'aiuto di un amico andra' a vivere nella capitale olandese essendo lei di origine olandese.
Le difficoltà si susseguono. Maruca vive in pensioni , il denaro si esaurisce e sua figlia, con il cervello sempre più pieno di liquido, richiede molta più attenzione. Attraverso organizzazioni religiose come Christian Science, Maruca riesce a trovare una famiglia di olandesi residenti a Gouda. Hendrik Julsing e Gerdina Sierks che si accordano per prendersi cura della bambina mentre sua madre cerca lavoro a L'Aia, a meno di un'ora di auto. È trattata come una di famiglia fino alla sua morte, ad otto anni, il 2 marzo 1943. Assumono persino una babysitter, Nelly Leijis, per dedicarsi esclusivamente alla bimba.
Maruca, nel frattempo, non rifiuta nessun lavoro. Si offre di pulire i pavimenti, prendersi cura dei malati, qualunque cosa serva per aiutare la figlia indifesa.
Non ha piu' i genitori e sua figlia cammina verso una fine drammatica. Attraverso la mediazione trova finalmente lavoro, anche se non ben pagato, presso l'ambasciata spagnola a L'Aia. È sotto il comando di José María Semprún, padre dello scrittore Jorge Semprún, poi espulso nel 1964 dal Partito Comunista di Spagna (PCE), che Pablo Neruda ammirava così tanto. Ciò che questa donna deve ancora soffrire non lo immagina.
Poco prima della fine della seconda guerra mondiale, María Antonia fu arrestata dai nazisti - non per essere ebrea, ma per avere un passaporto cileno - e internata nello stesso campo di concentramento dove si trovava Anna Frank. Da Westerbork, progettato per ospitare 107.000 prigionieri, di cui circa 60.000 morti, per lo più ebrei e zingari ai crematori e alle camere a gas di Auschwitz e Treblinka, in Polonia. Maruca vi trascorre un mese tra filo spinato, soldati delle SS e cani addestrati a uccidere. Ma questa volta la fortuna non le avrebbe voltato le spalle. Quando il campo fu rilasciato (15 aprile 1945) dalle truppe canadesi, trovarono vivi solo 876 prigionieri. E tra questi, la moglie abbandonata di Neruda. Nove giorni prima dell'apertura delle porte dell'inferno, Anna Frank, la sua vicina di campo, morì lì.
Non è rimasto nulla di Maria Antonia Hagenaar. Non una lapide che indica la fine del suo percorso . Tre anni dopo il suo rilascio, si reca in Cile per cessare il doloroso capitolo nerudiano. Nel novembre del 1948 firmò il divorzio e un accordo finanziario. Gli ci voleva ancora per tornare in Olanda. Dicono che sia diventata dipendente dall'oppio. Fino a che un cancro la uccise, nel 1965, a L'Aia,ha chiesto di essere seppellita non lontano dalla tomba dove sono i resti della sua amata Malva Marina, che non smise di visitare fino alla fine dei suoi giorni.
L'esistenza di queste due creature e' stata ignorata fino ad ora e sfido a trovarne traccia nella patria di Neruda, il poeta che canto' l'amore come pochi...ma come tanti non seppe amare mai.
Incredibile come nella storia dei comunisti non si trovi un solo essere degno di essere chiamato umano!
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yomersapiens · 8 months
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I dolori del giovane (ahahah) YOMER
Esco dalla pizzeria con un cartone contenente una pizza bucata. A casa lo apro e guardo. In realtà è metà pizza, neanche una intera, ci sta me l'abbiano regalata. Un po' per pena un po' perché ho portato un mio libro dicendo "facciamo che mi paghi la prossima volta dai, che adesso c'è troppa gente". Ho ottenuto metà cena grazie a un libro. Ora devo calcolare tutta la mia vita così, finché non esaurirò le copie. Vorrei tu fossi a casa mia per togliere la mozzarella di bufala (ho fatto bingo cazzo è una margherita con bufala questa sta almeno a 17€ qua a Vienna quasi 2€ in più del mio libro! che guadagno!) (ah no, non tantissimo siccome è metà pizza, vabbè) dicevo, toglierei la mozzarella perché tu non la mangi e ti direi che questo è come verrà pagato il mio lavoro d'ora in avanti. Secondo me il baratto deve tornare a comandare ogni trattativa sul pianeta. Mi sono stancato dei soldi, così come sono stanco del sesso (non è ironico il fatto che ci stanchiamo più facilmente proprio di quello che non abbiamo?) (bugia).
Sto girando porta a porta, persona a persona, a cercare di vendere le copie del mio libro. Per cosa poi? Per raggiungere una ristampa? O forse solo perché non ho nulla da fare e quando le persone scoprono che hai scritto un libro ti guardano con quello sguardo un po' di ammirazione e un altro po' (un altro bel po') di domande tipo "Tu? Tu, hai scritto un libro? Tu, con quella faccia e quegli occhi, hai qualcosa da dire?". Non hai idea di quante cose ho da dire. La mia testa è un via vai continuo di storie e idee e desiderio di silenzio. Ora come non mai odio dover parlare, spiegare la storia, spiegare perché devi acquistare il mio libro oppure darmi una mezza margherita di bufala in cambio. Ho bisogno di silenzio per riprendermi dalle fatiche del sorridere e parlare davanti a un pubblico. Adoro parlare di quello che ho scritto ma vorrei che i personaggi che ho inventato parlassero da soli. È brutto quando chiedo di abbassare la voce, o di lasciarmi stare per un po', ma per me è tutto troppo.
Quando sali in alto e raggiungi quello che sognavi di raggiungere c'è chi si adagia sugli allori e si gira e rigira tra le fronde degli arbusti da laurea mentre io so, che se mi viene dato quello che voglio, è perché mi aspetta dietro l'angolo il conto. Che sarà salatissimo. Hai ottenuto quello che desideravi? Beccati sta fattura, paghi contanti o pezzi della tua salute?
Gli occhi sono tornati a peggiorare. Lo stanno facendo da un po' ma io ho volutamente ignorato tutti i segnali e sono tornato a calare chili di farmaci che comprometteranno la mia situazione. Neanche questa terapia funziona. Eppure ci avevo creduto tanto. Come ogni volta, ma questo giro un po' di più. Con che coraggio, in queste condizioni, potrei permettere a qualcuno di amarmi? Mi sento come una mela in esposizione da un fruttivendolo che ha deciso appositamente che lato del frutto mostrare ai possibili acquirenti e non concede di fare un giro attorno o di toccarla, perché altrimenti ci si accorgerebbe della quantità di vermi che la stanno divorando, delle muffe, parti molli, chiazze marroni e crateri necrotizzati. Non sto bene e so di meritarmelo, perché sono felice.
È una stupida regola che non ho inventato io eh, per carità, sicuramente l'ha fatto qualcun altro. Ma nella mia testa regna questo calcolo: se 1 cosa va bene 7 andranno storto. Le sto contando, secondo me arrivo alla dozzina ma solo perché mi piace piangermi addosso.
Qualcuno ha già finito di leggere il mio libro e stanno arrivando i primi insulti, al momento solo carini. Ora si tratta di superare la soglia delle persone che mi vogliono bene e subentrare nella zona delle persone a cui non frega un cazzo di chi sono e che vogliono solo leggere una storia sperando sia decente.
Invitami a pranzo, ti darò in cambio un libro. Fammi una torta, riceverai un libro. Passiamo un pomeriggio assieme a insultare quelli a cui piacciono le castagne, non solo ricevi un libro ma anche una medaglia al valore.
La libreria durante la presentazione era piena, vorrei fosse sempre così. Esaurire le copie, rispondere a domande sensate. Vorrei iniziare a parlare verso le 17:30 e alle 21 essere già a letto. Vorrei che il letto mi venisse offerto in cambio di un libro. Però, come con la pizza, sicuro sarebbe mezzo letto. O un letto con un buco al centro ma dato che tu sei minuscola spazio ne abbiamo a sufficienza. Vorrei non far stare sempre male chi mi circonda. Vorrei non avere l'arroganza di quegli scrittori che non fanno altro che ricordare a tutti di aver scritto un libro. Vorrei non farti piangere mai e non essere l'idiota egocentrico che sono.
Il mese prossimo faccio quarantanni. Manca pochissimo. Sarò ufficialmente uno di quei vecchi che non ne vuole sapere di accettare l'età che ha. Un po' di tempo fa almeno potevo dire di non dimostrarli ma se mi vedeste sta sera, come sono messo, circondato da coperte, con sempre meno followers tra i capelli, un occhio gonfio, il gatto che mi snobba, la mezza pizza che mi guarda dal cartone, quel buco nella pizza che rappresenta perfettamente il vuoto che sto provando ora che ho raggiunto un traguardo. Non è pessimisimo, è l'aver scalato una vetta e ora cercare un nuovo obbiettivo. Fare meno schifo, ecco quello è un grande obbiettivo che vorrei raggiungere un giorno ma non so, penso sia più facile scrivere altri dodici libri invece di questo. Sto invecchiando e sono tornato a collezionare carte Pokémon, lo faccio senza vergogna. Apro i pacchetti e annuso le carte e poi mi incazzo se non trovo una full art olografica. Tengo le carte vicino al libro così quando uno pensa io sia davvero intelligente poi posso aggiungere "E non solo, guarda come brilla il mio Gyarados!".
Dico sempre che Vienna mi serve per bilanciare l'Italia. Il tanto agognato silenzio dopo il maremoto di parole che subisco quando varco il confine. Questo bisogno sta cambiando, ho imparato che si può stare bene, in silenzio, anche non proprio obbligatoriamente da soli. In questo mi ha aiutato molto Ernesto, il mio gatto, non ci fosse stato lui ad addomesticarmi alla presenza di un altro essere vivente, forse non sarei stato in grado di aprirmi e accettare, ad esempio, l'esistenza di un altro essere umano. Anche se poi devo rovinare tutto, ma quella è la mia natura. Come la natura di Ernesto è ignorarmi, anche se in cambio gli offro un libro. Con lui non funziona, o un pochino sì dai, ha fatto mezze fusa e il solito vomitino serale ha un piccolo buco al centro.
Una copia alla volta, farò leggere il mio libro. Dovesse costarmi la salute fisica e mentale o una cena quotidiana a base di mezzi pasti donati, ci riuscirò.
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mermaidemilystuff · 5 months
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Breve storia amara, dove se c'è una morale è per i boomer e sarebbe: pagatemi visto che quello che faccio forse iniziate a capire che voi proprio non siete capaci diocristo siete inutili.
Persona boomer per cui lavoro: La libreria x (gestita da altri boomer) ha fatto un post per pubblicizzarci! Hai visto qualcosa?
Io: no guarda a me non è arrivato nulla fammi vedere. (Vado sulla loro pagina trovo un post del 30 dicembre orribile, un blocco di testo senza senso, non ci hanno manco taggati) Guarda io vedo solo questo.
Boomer: no no dicono che ne hanno fatto uno giusto ieri, in cooperativa con un giro di città x, y
Io: boh davvero io non trovo nulla
Boomer: ah no hanno detto che hanno pagato l'inserzione per quel post e che coprirà le città di x, y! È una cosa bella vero???
Io: eh guarda, insomma cioè carinissimi e grazie ma è fatta un po' a cazzo sta cosa: hanno pagato l'inserzione per un post in cui non siamo nemmeno taggati, vecchio quasi di un mese, fatto per un'altra cosa..
Boomer: ah... possiamo fare qualcosa per renderlo più efficace?
Io: ...
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fiorescente · 5 months
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G. in questi giorni mi ha accompagnato ed è stato tutta la notte con me in ospedale ad aspettare che mi visitassero al pronto soccorso, arrivando tardi a lavoro; ha pagato lui una prima caparra per poter fare una proposta a una casa che ci piace (poi mio padre pagherebbe il resto, ma non volevo farlo allarmare perché poteva dirmi di no a tutto); quando può sta con me che mi riposo tutto il giorno perché dopo l'ospedale sono tanto stanca e devo recuperare un po'
Io mi chiedo: si può essere più legati e più stretti di così? L'amore è nel vivere insieme ogni cosa come nostra e non come mia o tua, la vita è la nostra vita insieme
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accidentiaituoiocchi · 6 months
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Sono profondamente sconfortata.
Ho tante spese, vivere da sola costa e qualunque cosa costa, so di non dire nulla di nuovo.
Ho bisogno di guadagnare di più, ho un part time che mi prende più tempo di quello pagato, ho una scuola di specialità che mi prende un sacco di tempo e non mi dà 1€,ma ok è per la mia formazione e il mio futuro quindi va bene.
Ma non va bene comunque perché sta diventando insostenibili tutto e faccio stronzate come prenotare viaggi in super offerta quando non ho soldi sul conto.
E M. è stupendo e vuole aiutarmi ma io non voglio chiedere aiuto e voglio farcela da sola.
La soluzione è trovare altro lavoro che però non è così semplice dati i limiti del primo lavoro.
Poi ci sono altri progetti in partenza ok, ma ci sono anche contratti che finiscono e non si sa quando riprendano.
Lo so lo so, è un vomitare parole senza un senso. Uno di quei casi in cui mi lamento e non voglio né pacche sulla spalla nè soluzioni.
Ho solo bisogno di scrivere le mie ansie perché ho avuto un attacco di panico a caso, perché mi viene da piangere, perché non riesco a essere positiva per nulla.
Vorrei solo che aver studiato mille anni e studiare ancora per specializzarmi mi aiutasse anche a guadagnare qualcosa. Mi aiutasse a fare meno fatica.
Mi ripeto che andrà meglio ma inizio a fare fatica a crederci
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der-papero · 6 months
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Ma 1 con le tue competenze non trovava lavoro in Italia? Mi pare impossibile
Io ho cambiato 6 volte lavoro in Italia, di lavori ne trovavo quanti ne volevo.
Tutti però avevano due problemi di fondo:
La paga
I diritti
Quello che ho trovato in Germania, soprattutto in una realtà come SAP, sono cose impensabili, ma proprio fuori dalla logica italiana. Ti basti solo pensare che, quando mi sono trasferito, a parte che mi hanno pagato ogni spesa sostenuta al colloquio, incluso aereo, albergo e altri cazzi, anche se avessi detto di NO, mi hanno dato talmente di quei soldi e coperto tante di quelle spese da averci guadagnato già al primo giorno di lavoro. E in tanti anni ho avuto aumenti con la pala, lavorando mooooolto meno del culo che mi facevo in Italia, visto che nella patria del sugo mi toccava lavorare pure i weekend e i festivi per una manciata di spiccioli. Ho avuto una carriera in 5 anni che, per farne meno della metà in 10 anni in Italia, ho dovuto minacciare ogni santa volta le dimissioni.
Se poi tutta questa zuppa sia valsa la pena di vivere con questa gente, questo devo ancora capirlo.
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idettaglihere · 17 days
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Devo metterlo per iscritto perché non saprei a chi dirlo senza risultare una pazza stupida. Lunedì mattina a lavoro ho conosciuto un ragazzo che ha pagato alla mia cassa. Aveva tanta spesa quindi abbiamo avuto occasione di parlare per qualche minuto e da quel momento non riesco a togliermelo dalla testa. Sono anche uscita dalla mia comfort zone facendogli domande ed esponendomi parlando di me e sembrava di conoscerlo da una vita, oltre al fatto che avrei voluto parlarci per altre ore ed ore, e questa cosa mi capita molto raramente. In quasi 3 anni che lavoro lì non l'ho mai visto, quindi dubito lo rivedrò di nuovo e questa cosa mi rattrista molto. So il suo nome ma presumo non abbia alcun social e nonostante abiti due paesini dopo il mio non ci vedremo mai al di fuori perché lui lavora di notte e mi ha detto che il tempo libero lo passa dormendo oppure dedicandosi ai suoi hobby. Non so perché mi ha colpito così tanto... chissà se sarà destino rivederlo.
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haiku--di--aliantis · 5 months
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Ti devi fidare. Ora ti benderò e a breve sentirai un uomo entrare in te. Non immagineresti mai chi è. Ti desidera da tanto tempo. Ti vuole, ti adora. Gli parli quasi ogni giorno e lui è di una cortesia estrema, con te.
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Mi ha addirittura pagato, per poterti amare. Era quello che volevi, no? Era il tuo segreto sogno, quello di essere una puttana. Almeno per una volta. Stasera s'avvera. Tranquilla: è un gentiluomo e non lo rivelerà mai. Adesso rilassati e preparati a riceverlo.
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Ma t'avverto: è molto dotato... Ah: vedo che sorridi maliziosa! Sei già bagnata. Ti accompagno in camera. No, non dovrai mai togliere né la maschera né il guinzaglio: lui si vergognerebbe troppo. Vuole continuare a essere un tuo segreto ammiratore e a poterti parlare, offrire il caffè ogni tanto.
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Si: lo incontri per motivi di lavoro. Ma non ti dirò nulla di più. Ecco, sta suonando. Stenditi sul letto a pancia in sotto. Cuscino sotto i fianchi. Si: vuole il tuo culo come prima cosa. Sii pronta ad accoglierlo. Ti piacerà. E vorrai rifarlo, lo so già...
Aliantis
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Enjoy the silence (Depeche Mode)
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gcorvetti · 7 months
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Che dire.
Oggi ho fatto un giro delle cose che vengono scritte online, non le chiamo notizie perché il giornalismo è bello che deceduto come lavoro, a parte qualcuno che ancora fa come insegnano nella scuola di giornalismo cioè va sul posto e fa domande o si reca nei luoghi appositi e prende informazioni. Si parla ancora dell'ultimo femminicidio (termine che per quanto non concordo oramai è nel vocabolario) anche se a quanto ho capito dopo ce n'è stato un altro, passato quasi inosservato avvenuto a Fano due giorni dopo quello di Giulia, questioni mediatiche. Leggo che il tipo che l'ha uccisa è stato prelevato in aeroporto da uno stuolo di forze dell'ordine, peccato che quando la vittima ha chiamato non c'era un poliziotto, un carabiniere o un finanziere disponibile ad accertarsi che nulla accadesse, perché viviamo nella società che cerca la cura e non la prevenzione, infatti leggo anche che il tizio verrà messo in un carcere speciale isolato dai malviventi comuni, perché un assassino non lo è? Però lui è di buona famiglia, quel coglione di salvini (come fate a sopportare così tale ignoranza e stupidità lo sapete voi) scrive "SE" è colpevole, cioè scusa mattè fammi capire, cosa non ti è chiaro del fatto che ha ucciso la sua ex? A propaganda live giustamente ci ridono nel rispetto del caso e mostrano un tweet di un pò di tempo fa dove l'assassino era uno di colore e per il ministro (che a chiamarlo così è un insulto alla politica) è colpevole al 100%, quindi poi hanno mostrato il meme di Peter Griffin con il pantone del colore della pelle, come per dire c'è del razzismo tra le istituzioni ma non è grave, non poco direi. Poi va bè ognuno dice la sua, ma in un trafiletto leggo che le bollette aumenteranno da dicembre, quindi tutto per sviare da uno dei problemi attuali, non tanto le bollette in se, ma il fatto che oramai ci si è dimenticati della guerra in ucraina, eh già, che fine hanno fatto i cattivoni russi, che naturalmente spariscono davanti ai buoni israeliani che massacrano i palestinesi, anche questo è distrazione di massa? Che quella ucraina era una guerra per punire l'europa si sapeva, e che a nessuno è venuto in mente di dire no per evitare crisi economiche e rincari vari, mancu ppo cazz. Dopo aver letto il libro di Mark Fisher devo dire che tutto ha assunto più che una direzione e chiarezza, anche se naturalmente ci sono svariate zone d'ombra che non è compito mio indagare ma che mi fanno pensare a quello che stiamo vivendo, dalle tensioni spesso create ad hoc mediaticamente a quelle reali per via di un sistema oramai collaudato dove a finire sul tritacarne non sono i colpevoli materiali ma il sistema stesso, vedere la crisi 2008/2009 delle banche dove nessun banchiere ha pagato e il tutto è ricaduto come sempre sulle persone attraverso l'aumento delle tasse perché per salvare le banche private sono stati usati soldi pubblici, nessuno ha chiesto di fare un referendum per vedere cosa ne pensano le persone direttamente interessate, chissenefrega delle persone, al dolore ci si abitua, come ad una droga e ci vuole più dolore, come se bastonando un cane ripetutamente e tutti i giorni quel cane per quanto buono un giorno ti sbranerà.
Andiamo oltre che la situazione è già una merda e non ci vuole l'apporto del Corvaccio per puntualizzare che siamo nella merda, ma secondo me si può uscire dalla merda in cui ci troviamo, semplicemente combattendo il sistema dove gli fa più male, il denaro, sarebbe bello vedere almeno la metà della popolazione mondiale non acquistare più niente, non usare più l'automobile, non comprare più nessuno tipo di droga legale (alcol, sigarette e farmaci), non andare più a spendere i pochi soldi che restano in tasca pagati i conti regalandoli alle multinazionali che per fare profitto distruggono il pianeta, così facciamo anche contenta Greta. Utopia, il mio mondo ideale è utopico, dove tutti hanno il posto che si meritano per quello che sanno fare, senza distinzione di sesso, religione anzi nel mio mondo non ci sarebbero religioni, colore, nazionalità ecc ecc, un mondo dove tutti si prendono cura del prossimo perché siamo tutti nella stessa barca e se uno va a fondo si tira dietro tutti, dove nessuno resti senza cibo o un posto dove dormire al caldo, dove tutti sono allo stesso livello e nessuno percepisce stipendi da nababbi solo perché è tal dei tali messo li da pinco pallino. Penso che solo così possiamo salvaguardare il genere umano, si forse un pò troppo apocalittico, ma stando all'andazzo del periodo storico che viviamo si può benissimo dire "A me che me frega, io tanto fra 20 anni vi saluto se mi va bene, se mi va male anche prima e per quello che mi resta vi vengo in Q", l'egoismo odierno è diventato un arma contro le bugie e le ingiustizie del sistema, girarsi dall'altra parte ti fa solo aggirare l'ostacolo, prima o poi il problema ti si rinfaccia e non avendo una cultura della responsabilità ti si ritorcerà contro perché non hai gli strumenti per risolvere il problema, e il sistema non è da meno, Fisher dice che non ha nessuna importanza cambiare tutte le persone che lavorano in un dato settore, perché anche quelle nuove saranno infettate dal sistema e di conseguenza agirebbero come quelle precedenti. Concludo, che mi sono allungato, con la frase di inizio del libro "E' più facile pensare alla fine del mondo che a quella del capitalismo".
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francescosatanassi · 4 months
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SALTANO LA FILA
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Ci risiamo. Il Comune fa chiudere per 10 giorni un altro locale in centro perché “ritrovo abituale di persone già note alle forze dell’ordine”, come se il compito del gestore fosse quello di conoscere la fedina penale degli avventori. Un’altra saracinesca che si abbassa e un’altra esultanza per il vicesindaco Mezzacapo (ma non aveva promesso di rilanciare il centro? Ah già, solo per le attività gestite da italiani). A Forlì siamo già nel futuro, tra cani-robot che disattivano bombe, app che segnalano scritte sui muri, telecamere e droni contro chi si siede in piazza con una lattina di Premium-Cola, in centro c’è più “intelligenza” artificiale che negozi aperti. Intanto, un’altra persona resta senza lavoro. Sarà fortunata come i soldati di stanza in città? Me lo chiedo perché 6 alloggi delle case popolari sono stati appena assegnati all’esercito “per la promozione dei valori di legalità e il radicamento militare.” Il vicesindaco si esalta: “avere un vicino di casa nell’esercito dà sicurezza”, confermando con le sue parole non una sicurezza reale ma solo una percezione della stessa. Francesco Lasaponara, il consigliere comunale che invocò pubblicamente la morte per Covid ai reduci partigiani forlivesi, dice che i poveri militari sono “giovani provenienti da altre parti d’Italia, che si trovano in situazioni di difficoltà abitativa per il basso reddito e per la necessità di integrarsi in un territorio diverso da quello originario”. È la condizione di tutti gli stranieri, ma gli altri hanno un fucile e la toppa tricolore, perciò saltano la fila. Ah, per essere precisi, lo stipendio di un militare, nel 2021, era di 1300 euro al mese (più del mio), al quale vanno aggiunti sconti e agevolazioni per ogni cosa: mutuo, acquisto dell’auto, assicurazioni, trasporto pubblico (in alcune regioni è gratis, io sono pendolare e pago tutto), e poi l’ingresso a cinema, teatri, musei... senza contare buoni pasto e caffè offerti. Funziona così perché è più facile rubare ai poveri per dare tutto agli altri, e alla fine non si da più la casa a chi non ce l’ha, ma la si regala a chi sceglie, volontariamente, di essere addestrato e pagato per uccidere altre persone. Saluti.
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turuin · 4 months
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quando il capo è un imbecille, ci sono due strade possibili: incazzarsi perché si è costretti a sottostare ad un imbecille che viene pagato molto più di te e va in giro con i macchinoni, oppure sfruttare l'imbecillità del capo per lavorare il meno possibile, portarsi a casa la pagnotta e godersi la vita alla faccia sua. Bisogna essere bravi, quindi ricordate: mai mai MAI fare MEZZA virgola più del dovuto, attenersi ALLA LETTERA all'incarico e alle mansioni, persino quando la nostra intelligenza ci dice che potremmo fare meglio o essere più efficienti o aiutare l'azienda a guadagnare di più - non ne avremo nulla in cambio se non rotture di cazzo e disprezzo. Diceva uno dei miei ex colleghi preferiti: "io vengo qui e lavoro da sei e mezzo" e quanta ragione c'avevi Tommà. Quanta ragione.
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b0ringasfuck · 2 months
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Meritocrazia dell'eccellenza lombarda
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Che uno dirà... non abbiamo pagato la loro sanità, la loro scuola, la loro formazione, che uno non può manco dire che ci stanno rubando qualche cosa e poi ci si stupisce perchè cerchiamo sempre di essere "competitivi" sui salari e finiamo per essere competitivi su un cazzo.
In Argentina, ad esempio, l’ambasciatore mi ha riferito che vivono 1.800.000 argentini che hanno anche passaporto italiano.
WTF... quindi un 20enne di origini ganiane che ha studiato qua, è meno "italiano" di un'argentino che l'Italia magari non la ha mai vista e che evidentemente, visto che ha il passaporto italiano, manco è interessato a vederla?
Questi sono quelli della famiglia tradizionale... ma degli altri.
Sono anche quelli de "porti chiusi" e della "Bossi Fini"... la legge che sostanzialmente rende difficile emigrare in Italia in maniera legale.
Non c'niente di sbagliato a cercare manodopera all'estero... ma in questo modo è proprio da stronzi.
Però abbiamo della gente che è convinta di essere a vari livelli degli aspiranti Marchesi del Grillo e mentre si fa mettere al culo un dildo di 60cm è contenta di aspirare a cercare di metterlo al culo a qualcun'altro... perchè cerco ministri ma la priorità ai cognati... e intanto le cosa vanno sempre più di merda.
Egonu vince... ma non rappresenta l'italianità.
Quando le retribuzioni fanno cagare, la sanità viene smontata, il lavoro è precario... sognate di vincere perchè siete speciali, come nei film della Marvel che ormai hanno cagato anche un po' il cazzo.
Poi però si fa appello alla "meritocrazia" per giustificare che se state di merda è perchè non vi siete scannati abbastanza tra pari.
E guai a sindacalizzarvi...
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