Tumgik
#peggior fandom in cui sia stato
masakousuke · 8 months
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Aspetta che lo ripeto un attimo
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L M A O
Ok credo sia passato il messaggio.
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CONFRONTI
- Gente da ogni dove. Un sacco di stranieri. E non solo stranieri. Bizzarri, capito? C'e' un tipo che va in giro con un kilt ed un poncho. -
- Non dovrebbe? - chiese ansiosamente il signor Weasley.
- È come una specie di... non so ... come una specie di raduno - disse il signor Roberts - Hanno l'aria di conoscersi tutti.-
In quel momento, un mago con i pantaloni alla zuava apparve dal nulla vicino al signor Roberts.
- OBLIVION! - disse in tono secco, puntandogli contro la bacchetta. Immediatamente gli occhi del signor Roberts diventarono vacui, le sue sopracciglia si spianarono e uno sguardo di sognante indifferenza cadde sul suo viso. Harry riconobbe gli effetti dell'Incantesimo di Memoria.
( ...) Il mago con i pantaloni alla zuava (...) Sembrava sfinito (...) - Il signor Roberts mi sta dando un sacco di problemi. Ha bisogno di un Incantesimo di Memoria dieci volte al giorno per starsene tranquillo -
(Bagman e il signor Crouch, capitolo 7 di Il calice di fuoco.)
I babbani (persone senza poteri) sono succubi dei maghi. È in corso una colonizzazione vissuta senza dubbi, come normale amministrazione. La manipolazione di noi comuni mortali non e' in discussione, ma lo è che un mago abbia il permesso di farlo oppure no.
Siamo letteralmente trattati come animali.
< Piton aveva gia' puntato la bacchetta contro James: ne scaturi' un lampo di luce, e su una guancia di James comparve un taglio che gli schizzo' la veste di sangue. James ruoto' su se stesso, parti' un secondo lampo di luce e un attimo dopo Piton penzolava per aria all'ingiu', la veste che gli ricadeva sopra la testa mostrando le pallide gambe ossute e un paio di mutande grigiastre.
Un applauso si levo' dalla piccola folla; Sirius, James e Codaliscia si rotolavano dalle risate.
- Mettilo giu'! - grido' Lily. La sua espressione furiosa aveva per un momento ceduto il posto al sorriso.
(...)
- Non mi serve l'aiuto di una piccola schifosa sanguemarcio! - grido' Piton.
Lily trasali'.
- Molto bene. - replico' freddamente. - Vuol dire che in futuro non mi prendero' piu' la briga di aiutarti. E se fossi in te mi laverei le mutande, Pivellus. - >
(Il peggior ricordo di Piton, capitolo 28 di L'Ordine della Fenice).
Assistiamo a veri e propri episodi di bullismo e nonnismo, che pero' non sembrano toccare le ragazze. L'oltraggio, infatti, non e' che uno studente possa essere malmenato o umiliato, ma che lo si faccia alle studentesse.
Piton è stato coinvolto per ben due volte in fatti di questo tipo.
Non ha nessuna importanza che l'insulto sia frutto della concitazione del momento, che sia estorto. James ha ottenuto cio' che voleva. Dimostrare che Piton - brutto, timido e intelligente, nato povero - è inferiore anche moralmente.
Si noti che un'offesa di questo genere non avverra' mai da parte di uno studente della stessa classe sociale di James. Non con le stesse modalita' con cui è venuto da Piton. Sembra naturale per la Rowling immaginare che i poveri si danno al turpiloquio e sono razzisti. Anche se, di fatto, abbiamo visto uno studiato fenomeno di esclusione sociale di Piton da parte di James, il quale povero non e'.
Piu' o meno consapevolmente, l'autrice di Harry Potter descrive una forma di razzismo di classe, facendo in modo che lo status quo non venga mai modificato nella narrazione. Saranno i protagonisti stessi a difenderlo.
E non si puo' dire che lei si nasconda: questo è il mondo che lei vede. Se le piaccia, non lo sappiamo. È vero pero' che un certo fandom vede solo cio' che vuol vedere.
Disse Benjamin Disraeli:
"Due nazioni che non hanno reciproche relazioni e non provano reciproche simpatie. Ciascuna di esse ignora i pensieri e i sentimenti dell’altra, come se vivessero in diverse regioni o abitassero diversi pianeti: i ricchi e i poveri”.
Sybil, 1845.
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calimesblog · 3 years
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Vanity (Polin Week Day 2 - Prompt: Mirrors)
Fandom: Bridgerton Series - Julia Quinn Rating: T Relationship: Colin Bridgerton/Penelope Featherington Characters: Colin Bridgerton, Penelope Featherington Additional Tags: Fluff, Domestic Fluff, Slice of Life, Pregnancy, Mirrors, Married Couple, Married Life Notes: Ok, this is my first time writing Polin (and Bridgerton in general) so I'm a little bit nervous. But I really wanted to do something for Polin Week! I'm sorry 'cause it's in italian (I'm not so good or confident to write in english). Hope you enjoy it anyway ❤
Read on AO3
Penelope Featherington non aveva una particolare predilezione per gli specchi. Non li amava, non li odiava, li tollerava per via della loro utilità. Quelle superfici riflettenti erano necessarie per il solo fatto di poter apprezzare il lavoro delle domestiche e sincerarsi di persona come fosse stata addobbata per l’ennesimo evento mondano della società, se avesse avuto qualche ricciolo fuori posto, una piegatura errata nella stoffa o una sbavatura nel trucco. Non vi era nulla di peggiore che apparire trasandata, seppure quel puro impeto di orgoglio tutto femminile non le avrebbe fatto trovare più in fretta marito.
Gli specchi non erano neppure mai stati clementi nel loro verdetto, tristemente uguale di occasione in occasione: Penelope Featherington era paragonabile ad un agrume troppo maturo, con quei capelli rossicci, la carnagione spruzzata di lentiggini e le forme abbondanti strette in abiti dagli sgargianti e vivaci colori, tra i quali spiccavano brillanti gradazioni di giallo.
Poi, semplicemente, un giorno, era tornato Colin Bridgerton da uno dei suoi viaggi e non era più ripartito.
«Penelope?»
Colin si annunciò con un richiamo e un leggero bussare. Poi, in assenza di risposta, aprì e si affacciò dalla porta della loro camera da letto, sapendo esattamente dove posare lo sguardo. Oltre il letto, nell’angolo che la moglie aveva dedicato alla toelettatura, si trovava un meraviglioso specchio ovale, ormai diventato il posto preferito di lei, dopo le braccia di lui e la biblioteca.
Ed era proprio Penelope, la donna intenta a rimirare il proprio riflesso. Sorrideva con una complicità che solo lei poteva capire, lisciava la veste da camera contro le proprie forme per evidenziarle e capire se fossero mutate anche solo di qualche millimetro dal giorno precedente. Era una sorta di rito privato che, pur ritrovandosi spesso ad assistervi, Colin sapeva di non poter comprendere nella sua interezza.
Penelope non si era mai trovata oggettivamente bella, bella come lo erano le altre giovani, avvenenti e, all’apparenza, più promettenti debuttanti. Era, però, orgogliosa della donna che era diventata e delle conquiste che aveva ottenuto nelle vesti di Lady Whistledown ed altrettanto confidente nelle proprie qualità.
Tuttavia, le fondamenta su cui poggiavano quell’orgoglio e quella confidenza erano le molte, troppe, insicurezze causate da un passato di inaccettabile indifferenza da parte della società, famiglia Featherington e lui stesso compresi. Per questo e perché era incredibilmente e magnificamente pazzo di lei, Colin aveva deciso di seguire pedissequamente i voti nuziali, rispettandola ed amandola ogni giorno, e nondimeno si era prodigato nel dimostrarle quello che vedeva lui per mezzo di un uso meno convenzionale dello specchio che avevano a disposizione. Se, all’inizio dell’esperienza, Penelope ne era stata deliziata ed eccitata, a mano a mano che lui procedeva nello svelare ed esplorare in maniera più approfondita del solito quel corpo, che già conosceva, l’aveva sentita agitarsi, tremare e sfuggirgli. Le aveva anche sentito pronunciare parole terribili, che credeva di averle fatto dimenticare, come: «Non sono bella», e così ben volentieri si era occupato di mostrarle la menzogna di una tale atrocità ed assicurato che non le uscisse di bocca mai più. Se, all’inizio dell’esperienza, Penelope ne era stata deliziata ed eccitata, a mano a mano che lui procedeva nello svelare ed esplorare in maniera più approfondita del solito quel corpo, che già conosceva, l’aveva sentita agitarsi, tremare e sfuggirgli. Aveva anche udito parole terribili, come: «Non sono bella», una convinzione che lui credeva di aver già sradicato in lei, e così ben volentieri si era assicurato che un’atrocità del genere non le uscisse di bocca mai più.
Che quell’episodio potesse scatenare in Penelope vanità, non l’aveva lontanamente supposto e, la prima volta che l’aveva sorpresa ad osservarsi con interesse allo specchio, ne era rimasto colpito. Adesso che lei indugiava più di sovente in quell’attività, ne era intenerito e commosso.
Colin era fiero di essere suo marito. Nei suoi occhi, in cui si erano riflesse le molteplici e variegate bellezze del mondo, vi si era imposta la più stupefacente di tutte.
«Colin!» esclamò Penelope, voltandosi di scatto non appena ebbe scorto la figura di lui nello specchio.
Colin alzò un angolo delle labbra e, dalle spalle, la condusse nuovamente di fronte al riflesso. L’abbracciò da dietro, avvolgendola tra le braccia, e venne ripagato dalle sue guance che si colorano di apprezzamento e una punta di imbarazzo.
Penelope si vergognava di sé stessa per quella frivolezza che non le era mai appartenuta; Colin avrebbe forse pensato male di lei?
«Non ti ho sentito arrivare» sussurrò.
«Non volevo disturbarti» rispose lui, affondandole il viso tra i capelli.
Penelope, allora, si rilassò tra le sue braccia, beandosi di quel momento di strana intimità, diversa dai doveri coniugali che consumavano di notte. Colin era sereno e quella serenità permeava anche l’animo di lei, facendola sentire leggera ed ebbra al tempo stesso.
Colin si abbassò a posarle un bacio sul collo e portò le mani sopra il suo ventre teso e arrotondo. «Mi stavo chiedendo se dovessi morire di fame nell’attenderti».
Penelope coprì le sue mani con le proprie e appoggiò la nuca contro la sua spalla. Ruotò il collo verso di lui e naso e guancia sfregarono contro la sua camicia, pizzicandole la pelle con le briciole presenti e che lui non si era neppure curato di spazzare via per rendere più credibile quella recita. Sbuffò tra la rassegnazione e il divertimento e a Colin bastò un piccolo movimento per silenziare qualsiasi cosa lei stesse per dire, con un bacio al sapore di burro e marmellata.
«Bugiardo» soffiò lei contro le sue labbra.
Colin alzò entrambe le sopracciglia con l’aria insolente di un bambino. «Ho solo assaggiato qua e là per controllare che il cibo fosse buono abbastanza per voi due. È ancora tutto intatto a tavola».
«Davvero?» domandò lei con scetticismo. Conosceva la fame atavica di lui e non gli credeva.
Il marito la ricambiò con la stessa sagacia. «È il sarcasmo di Lady Whistledown quello che sento, tesoro?»
Penelope rise e si voltò completamente verso di lui che l’accolse con un sogghigno malandrino.
«Questa Autrice» attaccò lei tra il serio e il faceto, «riferisce di aver assistito con i propri occhi, più e più volte, al modo garbato, seppur nella mostruosità del suo appetito, con cui Colin Bridgerton spazzola interi piatti di leccornie a qualsiasi ballo della società sia stato invitato. Avesse preso coscienza di ciò prima della sua proposta di matrimonio, la sua amatissima signora Penelope Bridgerton avrebbe ponderato certamente con più attenzione la risposta da dare, in particolar modo adesso che deve mangiare per due». Prese un respiro per declamare con estrema pomposità: «Questa Autrice non vorrebbe essere nei panni della suddetta e neppure del bambino che potrebbe ereditare questo tratto del padre. Poveretto!»
Gli occhi di Colin si illuminarono vispi e con la fronte urtò giocosamente quella di lei. «Poveretto? Non dovremmo temere, al contrario, che diventi vanitoso come la madre?»
Penelope sussultò e distolse lo sguardo, imbarazzata dall’appunto. «Non sono vanitosa».
«No, ma non sono io quello che alla mattina ritarda la colazione per guardarsi allo specchio».
Lei avvampò. «È perché sono un disastro e non voglio che tu mi veda scarmigliata più del necessario».
Colin ridacchiò per l’assurdità di quella giustificazione; l’aveva vista più e più volte in disordine, bellissima, e tutte le volte lo era stata per i motivi più giusti.
Le alzò il mento per ritrovarsi nei suoi occhi e trasmetterle tutto l’amore che provava per lei. «Penelope, se sei scarmigliata è perché noi-».
«Colin!» lo interruppe lei con il volto in fiamme. Sgranò gli occhi e, contagiata dal suo divertimento, le labbra formicolarono per schiudersi in un sorriso. «Lo so, il perché!»
«Oh, peccato» s’imbronciò lui. «Sarebbe stato un vero piacere rinfrescarti la memoria» le sussurrò con voce roca e suadente.
Penelope premette i palmi contro il suo petto per allontanarlo e non cedere alla tentazione. «N-Non ce n’è bisogno». La colazione era pronta e lei era in ritardo. Non era proprio il caso di tergiversare ancora e così scivolò via dal suo abbraccio. «Adesso mi cambio e arrivo. Sto morendo di fame anch’io».
Colin le afferrò il polso fermandola mentre si dirigeva verso la toeletta. «Questo tuo rifiuto mi ferisce» sospirò drammaticamente, facendole un appassionato baciamano.
Lei rabbrividì, ma resistette con tenacia. «Dopo, sarò tutta tua» cedette, lusingata e desiderosa di averlo anche lei tutto per sé.
Il marito la lasciò andare. «E se la facessi portare qui?»
Penelope si sedette davanti al mobile e afferrò la spazzola per districare i nodi dei capelli – Colin amava passarci le dita attraverso e stringerli mentre facevano l’amore e, la mattina dopo, il risultato era un ammasso intricato di rovi.
«La colazione? Non siamo più novelli sposini» rispose, confusa.
Colin scrollò le spalle. «Che importa? Non ti senti bene e hai bisogno di essere imboccata». Le sue labbra si piegarono con malizia e i suoi occhi si scurirono di lussuria. «Da me».
Penelope esplose in una risata incredula, nonostante fosse evidente la serietà della sua proposta.
Colin corrugò la fronte. Non era possibile che lei ignorasse con così tanta disinvoltura i suoi molteplici e molto efficaci tentativi di seduzione. Forse era colpa della gravidanza e non provava più desiderio sessuale per lui? Eppure, la notte appena trascorsa lei non gli aveva dato quell’impressione.
Le si avvicinò, un po’ risentito. «Se non ti conoscessi e non fossimo sposati, potrei pensare che tu sia innamorata più del tuo riflesso che di me».
Penelope si mangiò un sorriso senza distogliere l’attenzione dal rettangolo posto sopra il mobile e che le mandava indietro il volto felice di una donna in cui riconosceva soltanto le fattezze: le gote tonde, le labbra piene, la curva del naso e il taglio e il colore degli occhi; il resto, il rossore, il sorriso e il luccichio, le appariva ancora deliziosamente estraneo, nonostante avesse avuto il tempo per abituarsi agli effetti che la vicinanza di Colin suscitavano in lei.
«È anche colpa tua, se passo così tanto tempo davanti allo specchio» lo rimproverò bonariamente.
Colin si appoggiò alla toeletta con un fianco, osservandola perdersi nella propria contemplazione. «Giuro che quella volta non era stata questa la mia intenzione».
«No». Penelope scosse la testa e appoggiò la spazzola sul ripiano per volgersi verso di lui.
Gli prese una mano tra le proprie e la accompagnò sopra lo stomaco, abbassando lo sguardo per contemplare il miracolo che avevano compiuto insieme. Colin mosse le dita procurandole impalpabili carezze che la fecero sentire amata, che fecero sentire entrambi amati.
«Mi sembra di vedere il nostro piccolo attraverso i cambiamenti del mio corpo» rivelò, emozionata.
Colin le spostò un ricciolo dietro l’orecchio, incorniciandole quel lato del viso con la mano libera. Appoggiò le labbra sulla sua fronte con dolcezza e le sorrise di cuore. «Anche io sono impaziente di incontrarlo».
Penelope si illuminò e si sporse chiedendogli silenziosamente un nuovo bacio a cui lui non si negò.
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[ARTICOLO] I BTS non sono i prossimi Beatles - sono i BTS
“È quasi impossibile non conoscere i BTS, il settetto coreano che ha ottenuto risultati notevoli in una carriera relativamente breve. Ma il loro viaggio non è stato facile.
Come sette individui provenienti dalla Corea del Sud, i BTS hanno iniziato la loro carriera da Big Hit Entertainment. Sette anni dopo, sono entrati nell'economia coreana per miliardi di dollari e sono ritenuti responsabili dell'afflusso di culture attraverso i confini.
I BTS hanno compiuto imprese straordinarie che persino i loro coetanei occidentali faticano a capire. Il loro ultimo singolo, ‘Dynamite’, si è posizionato per tre settimane al primo posto nella Billboard Hot 100 e non ha ancora lasciato la Top 20 nonostante siano passati mesi dalla sua uscita.
Non sorprende, tuttavia, che nonostante queste straordinarie imprese, molti si siano affrettati a chiedersi come i BTS abbiano avuto successo. Molti si sono chiesti se esista una formula e le aziende hanno cercato di replicarla. Dovrebbe essere ovvio che il successo dei BTS è dovuto principalmente alla loro perseveranza, duro lavoro e puro talento.
I BTS continuano a rimanere un fenomeno e oggetto di strano fascino nell'industria occidentale. Questo è chiaro. Quando nel 2017 i BTS hanno accumulato interesse in Occidente, dopo la pubblicazione di ‘Love Yourself: Her’, molti li hanno soprannominati ‘i prossimi One Direction’ o i ‘prossimi Jonas Brothers’. Anni dopo, la boyband coreana ha superato entrambi questi gruppi e ha ottenuto così tanto di più, che vediamo un altro confronto iniziare a crescere - i Beatles.
Nel 2019, i BTS hanno persino reso omaggio alla famosa band nello show di Stephen Colbert. Con un filtro bianco e nero, i ragazzi hanno eseguito i loro ultimi singoli con una band dal vivo, replicando il palco dove i Beatles si erano esibiti quasi cinquant'anni fa cambiando la storia.
L'inizio di questo confronto, ha sorpreso soprattutto quando ‘Map of the Soul: Persona’, alla sua uscita nel 2019 è salito al numero 1 della Billboard 200. I BTS sono diventati il ​​primo gruppo insieme ai Beatles a ottenere tre numeri uno in un solo anno. È importante notare che il record dei Beatles era di undici mesi e una settimana, ma i BTS hanno battuto il record in poco meno di 11 mesi.
Molti hanno soprannominato il settetto coreano come i prossimi Beatles. I membri della band lo hanno riconosciuto come un onore, ma hanno anche condiviso pensieri su come non siano per niente come i Beatles - come ha fatto RM nella loro recente intervista per WSJ Magazine, dove hanno vinto il premio per 2020 Music Innovator.
‘Non siamo mai stati come i Beatles o addirittura come loro, più di loro’, dice RM. ‘Siamo sette normali ragazzi che amano la musica, le performance e hanno un sogno, quello di dare speranza e amore’.
Qualcosa di interessante da capire è come i Beatles e i BTS non abbiano somiglianze tra loro. A parte il fatto che sono entrambi gruppi di ragazzi innovatori del loro tempo, le loro somiglianze sono inesistenti.
La loro forma di espressione, il loro linguaggio, il loro mezzo, il processo creativo e la demografia del fandom sono completamente diversi l'uno dall'altro. Allora perché esattamente continuano ad essere presentati come i prossimi Beatles?
Qualcosa a cui la maggior parte delle persone si è illusa, è come il successo dei BTS sia cambiato dall'oggi al domani. Che un giorno abbiano debuttato e il giorno successivo siano stati acclamati come il più grande gruppo di ragazzi al mondo. Questo non potrebbe essere più lontano della verità.
In una pandemia globale, che ha rovinato la vita di milioni di persone in tutto il mondo, abbiamo visto ondate costanti di xenofobia e razzismo scagliarsi contro gli asiatici orientali. Anche i BTS, sono stati soggetti a tanta crudeltà con centinaia di tweet che sono diventati virali. Ma le battute sul coronavirus, non sono nemmeno la parte peggiore.
I BTS sono stati soggetti a razzismo e xenofobia sin dall'inizio della loro carriera. RM, aveva persino ammesso apertamente di sentirsi come alieni, durante una recente intervista a Reuters, a cui molti fan si sono sentiti ripresi dalla sua onestà ma non sorpresi.
I BTS sono stati continuamente trattati come se fossero outsider, in un settore che monetizza la loro presenza e la loro musica. Sono stati trattati come se fossero degli artisti di passaggio e non come chi ha già creato un enorme impatto in Occidente. Sono stati bistrattati in premi e performance, nonostante avessero ottenuto più di quanto i loro coetanei occidentali potranno mai fare.
Il loro impatto è innegabile. Hanno cambiato vite e continuano a farlo, alterando per sempre il corso della storia. Hanno dato modo a più voci di essere ascoltate, sottolineando l'importanza delle arti.
Nel loro ultimo album, i BTS hanno lanciato mostre in cinque paesi con cui celebrare ventidue artisti in tutto il mondo, per ‘ridefinire il rapporto tra arte e musica’. Il loro prossimo album ‘BE’ che uscirà il 20 novembre sarà autogestito dal gruppo stesso. I membri del gruppo svolgono già ruoli incredibilmente cruciali nel processo dietro ogni album e tuttavia, sembrano essere stati ancora più assorbiti in ‘BE’.
L'impatto dei BTS in tutto il mondo ha avuto una profonda risonanza. Non stanno semplicemente creando la storia, stanno abbattendo barriere e creando un ambiente in cui le persone si sentono completamente comprese. Nonostante le differenze tra il loro fandom demografico e persino loro stessi, i BTS hanno creato con successo una piattaforma e un ambiente in cui le persone si sentono comprese.
Dire che sono i prossimi One Direction, i prossimi Jonas Brothers, i prossimi Beatles è un insulto a tutti gli artisti coinvolti. È un insulto fingere che il cammino e il viaggio dei BTS sia lo stesso dei loro colleghi bianchi. È offensivo fingere che i BTS non siano stati soggetti a ondate di razzismo, xenofobia e pregiudizi. Come se non lo fossero ancora.
È un insulto fingere che gli artisti bianchi non debbano parte del loro successo al loro privilegio bianco. È offensivo fingere che la loro abilità artistica assolva il loro candore. È offensivo fingere che agli artisti di colore venga dato il rispetto e il merito, per aver creato la musica così come la conosciamo. È un insulto fingere che gli artisti neri e gli artisti LGBTQ+ non abbiano definito la musica così come la conosciamo. È un insulto fingere che gli artisti bianchi siano i salvatori e i pionieri dell'industria musicale, quando sono tutt'altro.
Il confronto dei BTS con i Beatles è per lo più innocuo e lusinghiero. Ma bisogna chiedersi e capire esattamente il perché vengano confrontati, nonostante non abbiano praticamente alcuna somiglianza. I BTS non sono mai stati i prossimi One Direction o i prossimi Beatles, sono sempre stati i BTS”. 
Traduzione a cura di Bangtan Italian Channel Subs (©VRonnie) | ©fawzul
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doblondoro · 3 years
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Non so se la serie cerchi di deresponsabilizzare Niccolò (anche se comunque sia nella s2 che nella s4 a volte sembra che a sbagliare siano sempre Maddalena e Martino) ma di sicuro chi scrive fic lo fa 😂 La maggior parte ha una preferenza evidente per Niccolò e tende a giustificarlo, idealizzarlo e descriverlo meglio di ciò che è (e quando lo descrivono peggio trovano comunque il modo di giustificarlo) capisco l'affetto per il personaggio però non mi piace questa cosa che per renderlo più amabile si scarichi tutto su Martino o che lo si descriva come un mediocre qualunque per far brillare Niccolò
Non so, ho letto un sacco di fic dove Niccolò è un traditore seriale che molla Martino a caso salvo poi ripensarci e tornare a prenderselo. Che poi non sono un granché lusinghiere nemmeno per Martino 😅 (parlo di cose che ho visto perlopiù su wattpad)
Poi sicuramente quando una cosa stride con la nostra visione ci fa storcere la bocca.
Io per esempio amo tantissimo sia Martino che Niccolò, e non riesco mai a capire come la loro storia sia interpretata come una sorte di battaglia in cui si debba decidere da che parte stare.
Ma se qualcuno che "tifa" per Martino leggesse le mie fic probabilmente le interpreterebbe come una difesa a oltranza di Niccolò, quando la mia idea - che sicuramente non riesco a rendere come vorrei - è che abbiano dei modi molto diversi di affrontare le difficoltà, e che Marti sia più portato agli scatti e alle sparate (che non significa essere una persona peggiore) mentre Niccolò tenda a sigillare tutto e a fingere che i problemi non esistano.
Poi le interpretazioni diverse dei personaggi sono alla base del coinvolgimento nel fittizio, se ci pensi.
Però onestamente, riuscite o meno, credo che ci siano tante fic (cioè poche perché il fandom è piccolo, ma in proporzione tante) che esprimono amore per entrambi, e per la loro storia, senza voler villanizzare nessuno.
Il mio personale intento nello scrivere è sempre stato quello però può benissimo essere che non ci sia riuscita 😅
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giulia-liddell · 5 years
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Rimorsi
Parole: 3059
No beta, we die like men
Fandom: Sanremo RPF
Ship: Borgan (sì, davvero)
Avvertimenti: menzione di uso di droghe, lieve menzione di pensieri autolesionisti, fine di una relazione, meccanismi di coping non salutari, ANGST.
Note autore: Questa cosa è stata scritta per il Cenone di Natale AU del server di Discord, ma è tranquillamente comprensibile anche senza essere a conoscenza di tutto l’AU. 
È normale ad un certo punto della propria vita provare rimorsi. È una cosa completamente umana. Non tutto può andare come vorremmo ed inevitabilmente ci ritroviamo a sperare che forse in un altro universo gli eventi si possano essere evoluti in maniera differente.  
Essere un artista che deve avere a che fare con numerosi rimorsi può avere i suoi vantaggi: non esaurisci mai materiale per scrivere nuove canzoni. Cristian ha passato gli ultimi anni a sprecare fiumi di inchiostro per i suoi testi, segretamente sperando che ogni singola goccia potesse modificare il passato. Ma ovviamente non è così che funziona, non è mai così che funziona.  
Ricordare è doloroso, ma Cristian non può fare a meno di perdersi nei ricordi, perché oltre al dolore, oltre alla rabbia, oltre ai rimpianti, ci sono stati tanti momenti felici. Si ricorda perfettamente di quando lui e Marco si sono conosciuti, di quando passavano notti insonni a parlare, di quando erano capaci di vagare senza meta per ore intere e divertirsi con nulla e di quando non riuscivano a stare lontani per più di due minuti. Certo, facevano un sacco di cazzate. Ma erano giovani. Erano ragazzini. Tutti a quell’età fanno cazzate. E in fondo il bello era anche quello, potevano fare di tutto insieme, potevano fare qualsiasi errore, potevano dire qualsiasi stronzata e sapevano perfettamente che l’altro non li avrebbe mai giudicati nemmeno per un secondo. Lui voleva fare il ribelle e fare casino e Morgan era con lui. Lui voleva essere indipendente e cavarsela senza la sua famiglia e Morgan era con lui. Che riuscisse ad ottenere risultati oppure no, Morgan era sempre con lui. 
Erano stati loro a darsi quei soprannomi. Si ricorda ancora del momento in cui aveva detto a Marco che aveva deciso di chiamarlo “Morgan”. Lui aveva fatto quella faccia confusa, ma ancora sorrideva perché non vedeva l’ora di sapere da cosa venisse quell’idea. Cristian aveva spiegato tutto timido che siccome era affascinato dalla pirateria, ci voleva un nome piratesco e quello secondo lui era perfetto. E lo era davvero. Cristian se lo sentiva. Marco ne era stato entusiasta ed aveva rilanciato con “Bugo”. La prima spiegazione era stata “perché… Non lo so, suona buffo… Però suona come te… Lascia perdere Cristian, non importa… Posso sempre chiamarti ‘Cri’…”, ma a Cristian era piaciuto davvero. Certo, suonava buffo, ma lo trovava perfetto. Quello era stato… forse un paio di settimane prima della proposta. Avevano a malapena vent’anni.  
Avevano preso a chiamarsi così spesso con quei soprannomi che ormai usare i loro veri nomi tra di loro gli sembrava strano. Era così facile al tempo abituarsi alle novità. Poi c’era stata una serata in cui erano usciti con amici perché nessuno aveva da lavorare ed avevano fatto baldoria fino alle quattro o alle cinque del mattino. I loro amici erano tornati a casa e loro avevano deciso di passeggiare un po’ perché non se la sentivano ancora di tornare. Quando iniziò a sorgere il sole, loro erano nella zona dei navigli a camminare vicino all’acqua e ormai avevano smaltito quasi del tutto l’alcol. C’era quella luce calda e morbida tipica dell’alba che faceva sembrare tutto sospeso nel tempo. Cristian si ricorda che si sentiva leggero in quel momento, come se avesse potuto camminare sull’acqua. E per un momento forse lo aveva immaginato, di prendere Marco per un braccio e ballare sopra l’acqua. Forse ci aveva riso su. Aveva decisamente riso perché Marco si era voltato verso di lui incuriosito e poi si era fermato a fissarlo. Nella confusione di quel momento Cristian aveva pensato che ci fosse qualcosa che non andava e si era preoccupato e Marco aveva semplicemente sussurrato “sposami.” Così senza preamboli, senza spiegazioni. Gli era sfuggito, più che altro. E Cristian si era dovuto aggrappare a lui per non cadere in acqua. Era rimasto stordito, ma non c’era nessuna sensazione che gli avesse detto che si trattava di qualcosa di sbagliato, anzi. Aveva senso, aveva perfettamente senso.  
Non era stato niente di elaborato, perché nessuno dei due voleva che fosse qualcosa di elaborato. Doveva essere una cosa solo per loro e così era stato. L’unica cosa su cui Morgan aveva insistito era che almeno entrambi si comprassero qualcosa apposta da mettere, dato che già non potevano avere un ricevimento e non potevano avere una luna di miele, almeno avrebbero avuto dei vestiti decenti e, beh, ovviamente delle fedi. La storia delle fedi era stata tutta un’altra cosa. Cristian non riesce più a ricordare i dettagli, ma… Un
paio di giorni dopo la proposta accidentale si erano ritrovati dentro al negozio di un tatuatore e avevano pensato “perché no?”, in fondo ormai la scelta era stata fatta. Così si erano ritrovati con il tatuaggio di un filo spinato intorno all’anulare. Cristian non può fare a meno di considerare quella scelta, fatta al tempo solo perché erano giovani e gli sembrava figo, come una premonizione che erano stati troppo ingenui per capire. Si odia profondamente per quel pensiero, perché sa perfettamente che è condizionato soltanto dalle esperienze successive e che il lui di allora non aveva assolutamente nessuna ragione di sospettare, nemmeno inconsciamente, che le cose non sarebbero andate bene. Perché allora, in quel momento sui navigli, nel negozio di quel tatuatore e poi nella sala del comune, non era nato ancora nessuno dei problemi che poi aveva portato alla loro separazione.  
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Morgan si pente di molte delle scelte che ha fatto nel corso della sua vita, anzi quasi di tutte. Ma non riesce mai a pentirsi di aver fatto quella proposta a Cristian. Perché al tempo era giusta. Cristian era davvero la persona che lo conosceva meglio al mondo, anzi lo è ancora. È lui che gli ha dato quel soprannome che lui sente più come il suo vero nome. Sì, in un certo senso è come se Cristian lo avesse battezzato una seconda volta, con qualcosa che sente davvero suo, che sente che lo rappresenta in tutto e per tutto. Si ritrova spesso a chiedersi come diavolo ha fatto a rovinare un rapporto così bello. E di solito si incolpa da solo. Perché è quello che ha fatto per tutta la sua vita: rovinare i suoi rapporti con gli altri, tagliare ponti, causare problemi. Forse se avesse detto tutto a Cristian allora, tutto quello che gli passava per la testa, forse le cose sarebbero andate diversamente. Forse Cristian non lo avrebbe voluto affatto: era quella la sua paura più grande al tempo, che Cristian lo rifiutasse.  
Sentiva il caos nella testa e lo voleva mettere a tacere. È tutto quello che si ricorda di quel periodo. Pensava che se non riusciva ad essere normale, doveva forzare la sua testa a spegnersi per poter mantenere i suoi rapporti con gli altri. Aveva paura. Con il suo modo di essere aveva già allontanato la sua famiglia e non voleva perdere anche la sua nuova famiglia, Bugo ed i loro amici. Cristian non gli aveva detto nulla all’inizio. Perché era normale in quegli anni che uscendo con gli amici qualcuno provasse qualcosa e poi Cristian beveva, quindi non si sentiva nella posizione di fare prediche. Poi le cose erano peggiorate. Volevano vivere per i fatti loro, come sembrava giusto per due persone sposate, ma soltanto Bugo aveva un lavoro ed era sempre stanco e stressato. Morgan lo guardava e si sentiva inutile. Insomma, lui stava a casa tutto il giorno a non fare niente e Cristian lavorava in un locale per notti intere per fare comunque fatica a pagare l’affitto. Vedeva Cristian trascinarsi dentro casa la mattina, quando lui si stava alzando e a malapena scambiavano due parole. Passavano qualche ora insieme la sera, quando Cristian si svegliava e poi doveva già tornare al lavoro. Era il loro primo anno di matrimonio e per la maggior parte del loro tempo a stento si vedevano in faccia.  
Morgan aveva giornate intere di vuoto, solo con i suoi pensieri. E si odiava. Si odiava così tanto. Quando aveva l’istinto di farsi del male optava per prendere qualsiasi cosa gli capitasse a tiro. Così in quelle rare occasioni in cui riusciva a trovare qualche lavoretto, non riusciva a tenerlo perché faceva fatica a capire dove si trovava o cosa stava davvero facendo. E Cristian non diceva nulla. O meglio, non si incazzava mai. Morgan avrebbe voluto che almeno una volta gli avesse detto chiaro e tondo quello che pensava, ma no. Cristian ingoiava il rospo, sorrideva e buttava fuori un “troverai qualcos’altro” o “andrà meglio la prossima volta”. Morgan sapeva benissimo che Cristian disapprovava di lui e delle sue abitudini, ma si ostinava a rispondergli sempre e solo con quella maledetta positività. E così lui continuava. Continuava a distruggersi in ogni modo possibile. 
Il problema è che a furia di tirare la corda si spezza. Morgan non si ricorda neanche di preciso quale sia stato il momento di rottura. Era così perso che avrebbe potuto confondere gli eventi di un mese intero per gli eventi di un giorno solo. Ma la loro situazione era diventata ingestibile. Si vedevano poco e quando stavano insieme facevano finta che andasse tutto bene anche se Morgan aveva abbastanza schifo nelle vene da non ricordarsi quasi il suo nome. E Cristian aveva bisogno di riposo e di affetto e di tutto quello che Marco in quelle condizioni non era in grado di dargli. Hanno avuto forse un paio di giorni di pace, in cui tutto sembrava risolto, come quando si erano appena sposati, prima di riprendere la loro routine e ritrovarsi ad esplodere.  
Morgan si ricorda perfettamente la sensazione di profonda solitudine di quei giorni, ma non molto di più. Cristian era arrivato al punto di piangere, finalmente dopo mesi, forse anche anni, Morgan non ne è sicuro, di completo nulla. Ogni emozione era scoppiata all’improvviso e per il cielo solo sa quanto non hanno fatto altro che piangere ed urlare e buttarsi addosso veleno. Perché nessuno dei due ce la faceva più a vivere così staccato dall’altro e dal resto del mondo allo stesso tempo. Erano da soli, ognuno nella loro bolla e continuavano ad allontanarsi sempre di più. Finché Cristian era rientrato dal lavoro un giorno ed aveva trovato Morgan mentre si preparava una dose. Era la prima volta in tutto quel tempo in cui lo vedeva con i suoi occhi e probabilmente non aveva retto. Si era affrettato a cacciare due cose essenziali in una borsa mentre Marco invece che scusarsi, come avrebbe voluto fare, non riusciva a far altro se non insultarlo perché le scuse gli morivano in gola. Non riesce a togliersi dalla testa il momento in cui ha visto il suo Bugo uscire dalla porta, quando si è voltato solo un attimo, con le lacrime che gli rigavano le guance e la sua voce è uscita fuori spezzata e soffocata per dire “Ti amo, Marco. Ma non così. Non posso.” 
Quelle parole sono il motivo per cui Morgan non è mai stato veramente incazzato con Cristian. Avrebbe potuto. Perché Cristian il lusso di tornare a casa dai suoi durante la separazione ce lo aveva, ma lui era completamente solo. Perché Cristian aveva fatto i suoi errori e non aveva parlato quando avrebbe dovuto e non aveva detto di star soffrendo anche lui quando avrebbe dovuto. Perché Cristian in fondo non aveva completamente il diritto di giudicarlo. Ma quelle parole. Quelle parole erano la dimostrazione, secondo Morgan, che Cristian si rendeva conto di tutto questo. Per quello non è mai stato veramente incazzato con lui. Neanche quando si sono urlati insulti per i mesi successivi, neanche quando hanno messo in mezzo gli avvocati per dividere quel poco che avevano, neanche quando Cristian gli ha lasciato gli ultimi regali che gli aveva fatto.  
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Il vero problema era che lontani loro non ci sapevano stare. Il loro matrimonio era stato affrettato e si era bruciato velocemente, ma loro continuavano a vedersi e a seppellire i loro sentimenti sotto una facciata di risentimento. Così Cristian si era ritrovato ad osservare Morgan nella sua strada verso l’autodistruzione e si era accorto degli errori che aveva fatto. Si era accorto di non averlo mai aiutato veramente, di aver solo ignorato il suo problema e quale che fosse la sua causa perché era più facile così. Si era accorto di non aver mai davvero permesso comunicazione tra di loro, perché se lui stesso non diceva di cosa gli pesava e cosa lo faceva stare meglio, come mai avrebbe potuto Morgan sentirsi in condizioni di farlo? Avevano deciso di avere una relazione adulta, senza prima essere diventati adulti loro stessi. Ovviamente non aveva funzionato. E Cristian si sentiva un idiota per questo. Era consapevole di aver buttato via la sua occasione con l’amore della sua vita. Perché nonostante tutto sapeva perfettamente che Marco era l’amore della sua vita.  
Avevano ancora amici in comune e per forza di cose finivano negli stessi giri. Cristian continuava a guardare Morgan ogni volta sempre messo peggio, che si faceva accompagnare ogni sera da una persona diversa e doveva trattenere sempre l’istinto di vomitare. Non sapeva nemmeno lui perché. E forse per ripicca anche lui aveva iniziato ad uscire con diversa gente, perché voleva liberarsi di quella voglia di continuare a tornare da Morgan. Ma alla fine da Morgan ci tornava lo stesso. Dopo ogni rottura, dopo ogni relazione finita prima ancora di nascere, Cristian andava sempre a bussare alla sua porta, che era stata la loro porta una volta, e si buttava tra le sue braccia, a volte da sobrio a volte no. Si risvegliava al mattino confuso e per un istante, un singolo meraviglioso istante, non si ricordava della separazione e del divorzio. Era appena un secondo in cui nella sua testa si svegliava semplicemente accanto a suo marito, nel loro appartamento e poteva godersi il suo calore. Era esattamente come i primi tempi quando potevano ritagliarsi un momento solo per loro e riuscivano a stare vicini e bastava solo quello. Poi la realtà gli crollava addosso come un macigno e allora fuggiva via, spesso prima che Morgan potesse anche solo accorgersene. Andava a cercare qualcun altro con cui uscire, solo per poi rifinire punto e a capo nella stessa situazione ogni singola volta. Perché non importava con chi uscisse, non era mai la stessa cosa, non era mai Morgan. 
Erano riusciti in un qualche modo anche a chiudere quel capitolo. Cristian era riuscito a trovarsi in un paio di relazioni stabili e non era più finito periodicamente nel letto Morgan. Così semplicemente non si erano quasi più visti. Forse un paio di volte per qualche incontro familiare, ma nulla di più. Non era una distanza che bastava a dimenticarsi però. Per quello anche senza essersi visti o sentiti per mesi, quando Cristian aveva visto di avere una chiamata in arrivo da parte di Morgan aveva risposto subito, senza neanche pensarci. Perché per loro era naturale così. E quella chiamata lo aveva portato a andare a trovare Marco, ricoverato in terapia intensiva per un mix sbagliato.  
Era stato vederlo in quelle condizioni e sentire una morsa che gli si stringeva intorno al cuore che gli aveva fatto capire di amarlo ancora. Non era assolutamente cambiato niente da quando erano ragazzini, avrebbe ancora voluto essere suo marito. Per quello gli era rimasto accanto, gli aveva letto libri, gli aveva fatto ascoltare musica e gli aveva parlato per ore di nulla in particolare. Per quello aveva pianto di sincera commozione quando finalmente Morgan era stato in grado di rispondergli e stringere anche solo leggermente le sue dita. Ed in quel momento presi dell’euforia di essersi in un qualche modo ritrovati avevano fatto promesse che in fondo sapevano di non poter mantenere. Morgan sapeva di non riuscire a ripulirsi senza un aiuto professionale e Bugo sapeva di non riuscire a stare con Morgan senza discutere di quello che avevano passato. 
Così erano caduti di nuovo in quel limbo di nulla e di emozioni represse che nel giro di mesi aveva portato una seconda esplosione. Questa volta, forse, più dolorosa della precedente, perché carica della consapevolezza di non aver imparato dai loro errori.
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La seconda separazione fu più definitiva. C’era del risentimento e dell’astio che non potevano essere dimenticati facilmente. C’era la credenza, da parte di entrambi, che un cambiamento fosse impossibile. Però Morgan sperava davvero di poter fare di meglio. Sapeva esattamente per quali motivi aveva perso Bugo e sapeva che qualsiasi altra relazione che avrebbe potuto provare ad avere non avrebbe funzionato per quegli stessi identici motivi. Per quello era riuscito più o meno e ripulirsi. Che nel suo caso voleva dire che era riuscito a passare a sostanze meno pesanti, cose che potevano essere più socialmente accettabili, anche se di poco.  
Manteneva i suoi momenti di maggiore sobrietà, che comunque per una persona normale non sarebbe stata affatto accettabile, per gli incontri familiari. Perché per uno strano scherzo del destino lui e Cristian si erano ritrovati a far parte della stessa famiglia e non era possibile rifiutare di partecipare alle riunioni familiari. Ma dopo tutto quel tempo e con tutte quelle ferite sulle spalle rivedersi in quelle condizioni non era facile. Per quanto Marco si fosse ripromesso di mantenersi sobrio almeno per le cene di famiglia, continuava a buttare lo sguardo verso Cristian di tanto in tanto e la testa gli si riempiva di pensieri e di ricordi e l’unico modo che conosceva per affrontare il problema era mettere a tacere la sua mente. Tanto se qualcuno si ubriaca ad una cena di famiglia non è esattamente un evento straordinario.  
Ad ogni bicchiere Morgan riusciva a sentire sempre di più lo sguardo di Cristian addosso a lui e soprattutto il suo disappunto che portava alla necessità di altri bicchieri. A nulla servivano consigli di vari parenti sul bisogno di parlare tra di loro. Morgan voleva solo arrivare alla fine di quelle cene e poi correre a casa a distruggere più che poteva il ricordo degli sguardi di Cristian e della curva delle sue labbra e della presa delle sue mani intorno al bicchiere e degli abbracci che aveva dato agli altri parenti e del sorriso che aveva fatto quando era arrivato e del suono della sua voce e della risata che gli era sfuggita alle battute più inappropriate. 
Ma ogni anno, suo malgrado, continuava a venire invitato e così anche Cristian ed ogni anno, suo malgrado, non poteva fare a meno di presentarsi.
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ili91-efp · 5 years
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Quiz da 45 domande sui drama del 2019
In risposta al tag di @dilebe06​
Ringrazio dilebe06 per il tag che sarà molto divertente da fare, ma anche l’app di mydramalist che è tanto gentile anche da indicare il mese in cui ho finito un determinato drama, aiutando la mia memoria barbina. 
P.S. Se alcune frasi vi sembrano familiari, è perché in alcuni punti mi sono autocitata prendendo commenti che avevo fatto scrivendo i miei Say Yes To The Drama su ParolePelate. 
Drama conclusi nel 2019 divisi per paese (sì, sono talmente tanti che devo pure suddividerli!):   Corea del Sud (18): Weightlifting Fairy Kim Bok Joo, Memories of the Alhambra, Chicago Typewriter, The Last Empress, The Crowned Clown, Angry Mom, Touch Your Heart, The Master’s Sun, Confession, Her Private Life, Imaginary Cat, Angel’s Last Mission, Abyss, Jealousy Incarnate, Hotel Del Luna, Queen For Seven Days, The Tale of Nokdu, Melting Me Softly    Taiwan (3): Prince of Wolf, Refresh Man, HIStory 3: Trapped,  Cina (7): Ever Night, Well Intended Love, Put Your Head on My Shoulder, The Eternal Love, The Untamed, The Love By Hypnotic, The Eternal Love 2,    Giappone (4): Good Doctor, Tomodachi Game, 3 Nen A Gumi, What Did You Eat Yesterday?   Thailandia (7): 2 Moons The Series, Sotus: The Series, Make It Right: The Series, What The Duck: The Series, Bpoop Phaeh Saniwaat, Bai Mai Tee Plid Plew, 2 Moons 2: The Series. 
Per un totale di... 39 drama! E l’anno non è ancora finito...
1. Serie tv preferita: The Untamed  
Ero indecisa tra Jealousy Incarnate, The Untamed e 3 Nen A Gumi (e a malincuore tra la scelta finale ho dovuto escludere anche Chicago Typewriter e The Crowned Clown), ma alla fine ha prevalso The Untamed, perché comunque vada, è un drama che mi è rimasto profondamente nel cuore. Lui, i suoi personaggi, la sua storia, il loro mondo, sia con i suoi momenti di gioia sia con i suoi momenti di dolore. Sono arrivata a ordinare su internet i nendoroid di Wei Wuxian e Lan Wangji, da mettere sopra la mia mensola degli oggetti particolari o da fandom e stanno lì, in tutto il loro splendore, con i mano i loro strumenti, come se ancora stessero suonando insieme WangXian.   
2.  Serie Tv che ti è piaciuta meno: What Did You Eat Yesterday?
L’ho iniziato perché pensavo fosse uno slice of life carino, piacevole. Non dev’esserci per forza una storia da cardiopalma perché un drama mi interessi, o una storia super mega romantica... anche qualcosa di semplice va più che bene (per esempio, Imaginary Cat mi è piaciuto, e mi ha coinvolto abbastanza da farmi piangere alla fine... prevedibile con un animale di mezzo, mi sono tirata proprio la zappa sui piedi da sola, in quel caso).  Ma qui no. Noia. Noia. Noia. Dato che era super breve (dieci episodi da circa 20 minuti, se non sbaglio), l’ho portato a termine, ma avrei potuto non farlo e non sarebbe cambiato niente. Perché questo ho provato guardandolo: niente. Ho visto drama qualitativamente parlando più brutti di questo, ma la noia è il peggior peccato di una serie per quanto mi riguarda, peggio che se ti faccia arrabbiare.   
3. Protagonista maschile preferito: The Untamed
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(originarialmente postato da edwinalric)
Giuro che questo non sta diventato un post “quanto amo The Untamed”, ma Wei Wuxian doveva vincere per forza (ha avuto un buon avversario, però, il prof  Hiragi Ibuki di 3 Nen A Gumi).  Io mi sono innamorata di Wei Wuxian al primo episodio. Era comparso da tipo un quarto d’ora (mi sto dando delle arie, forse erano passati solo cinque minuti) e già ero persa per lui.  E’ intelligente (ho un debole per i personaggi intelligenti, sue me!), carismatico, ha un animo puro, così pieno di sacrificio per le persone che ama... come potevo non perderci la testa? Ha avuto i suoi momenti no nel corso della serie, ma è bello che questo sia stato causato principalmente dal voler fare la cosa giusta (e da una buona dose di arroganza, ma nessuno è perfetto!). Poi adoro che nonostante i guai che ha passato, il dolore che ha subito, non si sia mai abbattuto e sia sempre andato avanti con i suoi principi per la sua strada, ha una forza mentale davvero ammirevole.   
4. Protagonista femminile preferita: Hotel Del Luna
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(originariamente postata da dramaintherain)
Mi stavo segnando qualche nome, quando poi mi ha colpito come un fulmine, lei: Jang Man Wol, di Hotel Del Luna. Posso mettere solo lei come miglior personaggio femminile.  La proprietaria del lussuoso Hotel Del Luna, dove i morti alloggiano prima di passare oltre, è una donna che ne ha passate tante, come tanto è il tempo in cui ha vissuto. Man Wol è una donna forte, super badass e con un passato straziante e ingiusto che l’ha resa quella che è. L’ho adorata come personaggio a tutto tondo, anche per il suo lato spendaccione e l’atteggiamento controverso che aveva, oltre per i suoi outfit da sballo (ma di questo ne parliamo dopo *wink*).
5.Miglior Coppia: The Untamed
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(Originariamente postata da oldlace)
Questo NON sta diventando un post pro The Untamed. PROMETTO.  “Ma, Ilaria, Wei Ying e Lan Zhan non si mettono insieme nel drama!”, direte voi.  E quindi?! Sto un po’ barando in questo campo, forse, ma se devo scegliere la mia coppia preferita tra i drama visti quest’anno, WangXian vince la corsa come se si trovasse già di fronte al traguardo ancora prima di partire.  E poi, parliamoci chiaro, a quanti amici andate a dire che li vedete come i vostri soulmate (anima gemella)? Ci sono tantissime cose di loro che mi resteranno impresse, tipo Lan Zhan che con il braccio insanguinato riacchiappa Wei Ying, il sorriso di Wei Ying a Lan Zhan nell’ultimo episodio, i WangXian che combattono insieme con Lan Zhan che protegge Wei Ying mentre quest’ultimo suona, i conigli, l’aver aspettato Wei Ying per sedici anni (16!), e tanto tanto altro. T_T  
6. Miglior Scena d’azione: Ever Night
Qui non ci sono stata nemmeno a pensare. Una delle cose che più mi è piaciuto e che prima di tutte mi ha colpito di Ever Night, sono le sue scene d’azione. Sono tutte veramente incredibili, molto sceniche e anche allo stesso tempo molto reali. La regista è stata veramente grandissima ed è una vera fortuna che il budget fosse sufficientemente generoso da permettere tutto questo. Una delle mie scene d’azione preferite di questo drama è quella che Ning Que, il nostro lead, ha in una specie di locanda con uno dei suoi nemici. Veramente qualcosa di spettacolare. Tra l’altro Ever Night ha il pregio di avere scene d’azione che sono prive dei movimenti eleganti e svolazzanti che hanno molte serie storiche fantasy cinesi (The Untamed, per dirne uno). Mi auguro che anche la seconda stagione sia sullo stesso livello su questo campo.   
7. Miglior momento comico: Master’s Sun
https://www.youtube.com/watch?v=QdD0noO9EdI
Ve lo linko direttamente. Enjoy!  Rido ancora se ripenso a Tae Gong Shil ubriaca che veniva posseduta da vari fantasmi. Le mie possessioni preferite sono il cane, il gatto e la parigina!  Adoro quell’attrice, è formidabile. 
8. Miglior bacio: Angel’s Last Mission: Love
Che è più o meno come chiedere a una madre di tanti figli: qual è il tuo preferito? E meno male che ho dovuto scegliere solo tra quelli nati visti nel 2019. E’ stata una dura lotta. Ho dovuto escludere Jealousy Incarnate e Chicago Typewriter, ma Angel’s Last Mission: Love e il suo bacio sotto la pioggia non poteva fare a meno di vincere. Indimenticabile.  Poi è una scena molto sentita, perché è un piccolo momento di gioia per i protagonisti dopo tante tribolazioni (peccato che dopo di esso abbiano dovuto soffrire ancora un po’...).   
9. Miglior Villain: The Tale of Nokdu
In realtà non lo posso dire, perché è un grosso spoiler, ma vi basti sapere che il villain di The Tale of Nokdu ha vinto a mani basse questa competizione. Parte come il solito tipico personaggio, poi ti rendi conto che nasconde molto di più, e arriva il plot twist che ti cambia la visione da così a così.  Pazzo, senza scrupoli e con un bel proposito in mente, ma comunque anche con delle debolezze, in particolare una che gli ha quasi rovinato la partita. Tra l’altro, mi è piaciuto molto anche il suo finale. 
10. Miglior Ost: The Eternal Love 1 e 2
Qui è stata dura, perché ho un debole per le ost dei drama. Dato che è praticamente impossibile per me scegliere, ho deciso di premiare il drama di cui ost sto ascoltando in questo istante mentre scrivo. (No, sul serio, avrei potuto citare almeno un terzo dei drama elencati sopra, troppo difficile...) 
11. Miglior ambientazione/location: Memories of the Alhambra
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(Originariamente postato da  baek1nho)
Avrei potuto scegliere tra i mondi fantastici creati dai drama storici/fantasy cinesi, ma la meravigliosa ambientazione spagnola di Memories of the Alhambra mi rubò il cuore quando vidi il drama ed è giusto premiarlo per questo. Il drama vince anche solo per questo (no, non è vero, anche la trama era veramente qualcosa di formidabile, mi ha tenuta incollata tutto il tempo con i suoi molteplici plot twist). 
 12. Miglior scena WTF?! : The Tale of Nodku
Ero indecisa tra Angry Mom, The Tale of Nodku e Well Intended Love e sono tutti WTF diversi! Il primo è un WTF disperato da “oddio, no, che tragedia!”, il secondo eccitato da “oh, wow, e chi se lo aspettava!” e il terzo infuriato da “sei proprio un maledetto bastardo, Ling!”. Alla fine ho scelto The Tale of Nokdu, perché sono davvero entusiasta che, una volta tanto, SPOILER non si sia rivelato un semplice SPOILER, ma un villain folle e intelligente.  Bonus: Però rimarrà sempre un momento WTF immenso anche Xia che scopre che, ops, non aveva la leucemia come suo marito le aveva fatto credere, ma una semplice anemia (come diavolo hai fatto a non renderti conto di non aver subito un intervento?!!).   
13. Personaggio più intelligente: 3 Nen A Gumi
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(Originariamente postata da wooyoungbby)
Se ve lo state chiedendo... sì, ho quasi rimesso un’altra Wei Wuxian, perché comunque stiamo parlando di un uomo che ha perso il suo nucleo dorato (cosa che io non ho ancora superato) ed è comunque riuscito a diventare più potente di tutti diventando il patriarca di Yiling (oltre che a creare un sacco di invenzioni utili ed essere l’unico a scoprire chi li stesse manovrando come marionette).  Ma dato che questo non è un post su The Untamed, puntiamo i riflettori su Hiragi Ibuki che, nonostante non stesse bene, è riuscito a mettere su un piano per scoprire chi avesse portato una sua studentessa al suicidio, piazzando bombe e imprigionando la sua classe, la 3A. E il tutto per... insegnare una lezione. Un piano studiato nei minimi dettagli per mesi, fino al suo compimento. 
14. Personaggio meno intelligente: The Love By Hypnotic 
Qiao Hui Xin, ripeti con me: Il principe Li Qian non mi ama e non lo farà mai.  Non ho mai visto una second lead più stupida.  Vedete, Li Qian non è il lead che lascia che la second lead di turno fraintenda la situazione o che tenga un po’ il piede in due scarpe. Lui, molto correttamente, l’ha rifiutata 4 volte. 4 VOLTE! Lei non ha mai recepito il messaggio.  La prima volta, le ha detto che la vedeva come una sorella. Poi l’ha rifiutata altre 3 volte, sempre in modo chiaro e man mano un pochino più duramente. Nonostante tutto, lei non demordeva, aggrappandosi al fatto che era colpa della protagonista se lui stava così, perché aveva usato i suoi poteri ipnotici su di lui.  Non contenta di essere una rottura di scatole, finisce pure per diventare il villain principale! Complimenti, non ne hai combinata una buona in 36 episodi!     
15. Miglior Personaggio Comico: The Crowned Clown
Indimenticabile il matematico di The Crowned Clown e la spaventosa cotta che aveva per il nostro protagonista, il Re Buffone.  Mi viene ancora da ridere se ripenso al modo in cui lo guardava sognante per il modo in cui era stato gentile con lui e gli aveva fatto rivalutare le persone potenti.  
16. Miglior Second Lead: Queen For Seven Days
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(Originariamente postata da leo-princeofdarkness)
Sì, il Re di Queen For Seven Days. Per quanto per chi l’ha visto possa sembrare incredibile, ho davvero amato il Re di Queen For Seven Days, pure se era spesso fuori come un balcone e particolarmente crudele, ci sono stati momenti in cui l’ho preferito al lead, in cui l’ho pure shippato con la protagonista, pure se io non soffro affatto della sindrome da second lead.  Resta un personaggio davvero affascinante e sicuramente ha aiutato che fosse interpretato in modo eccelso da Lee Dong Gun. 
17. Miglior momento triste: 
Su 39 drama... avete almeno una minima idea di quanti momenti tristi io abbia dovuto superare? No, non posso scegliere! Citerò velocemente le cose più indimenticabili (altrimenti detto: i traumi che mi porterò dietro):
a) Memories of the Alhambra: La morte del segretario sulla stazione. Io che urlo: no, no, non colpitelo! Scappa! 
b) Imaginary Cat: Tutta la serie insistono sul fatto che la gatta è anziana. Indovinate un po’ qual è il momento triste? 
c) Angel’s Last Mission: Ci sono due personaggi secondari, quasi due comparse, che compaiono per tipo dieci minuti complessivi e hanno la storia più tragica di sempre, crudele da matti. 
d) The Tale of Nokdu: L’assalto del villaggio. Una roba strizza-stomaco (parola inventata al momento).
e) The Untamed: Tipo tutti gli episodi da quando Wei Wuxian perde il nucleo dorato fino alla sua morte. E peggiorava di minuto in minuto. E’ stato un sollievo arrivare all’episodio 34.  
f) Good Doctor: Raga... il protagonista è un dottore in un ospedale in un reparto di bambini. Ho detto tutto.
18. Miglior finale: The Tale of Nokdu
Credo sia uno dei pochissimi finali che mi abbia fatto pensare: mi sento completamente soddisfatta. Non c’era nulla che avrei cambiato del finale, nemmeno una virgola, sia per i buoni, sia per i cattivi.  Era semplicemente il finale perfetto. 
19. Miglior Outfit: Hotel Del Luna
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(Originariamente postata da dazzlingkai)
Ammetto che all’inizio, quando ho letto le varie domande a cui rispondere, quando sono arrivata a questa, ho pensato a The Love By Hypnotic, perché gli outfit erano proprio di buona fattura, mi piacevano molto le stoffe usate, ma... solo Hotel Del Luna poteva essere il vero prescelto. La protagonista, Man Wol, cambia abito tipo 4-5 volte a episodio (la pettinatura, pure!) e sono tutti meravigliosi esempi di sartoria, talmente belli che gliene avrei volentieri rubati almeno almeno la metà. 
20. Miglior Bromance: The Eternal Love 2
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(Originariamente postata da thingskateknows)
La bromance che nessun’altro potrà replicare, perché il protagonista diventa amico con... il se stesso del passato, mentre indossa una maschera di carne che gli dà un viso diverso. E’ un rapporto davvero particolare, perché i due si aiutano a vicenda (voglio dire, non aiuteresti te stesso?), ma allo stesso tempo sono gelosi l’uno dell’altro perché bramano la stessa ragazza (beh... hanno ovviamente gli stessi gusti!) e arrivano a sacrificarsi a vicenda, in un certo senso (si può considerare come tale, se sei sempre tu...?).  
21. Personaggio più odiato: Hotel Del Luna
Può sembrare strano, ma io ho odiato profondamente il second lead di Hotel Del Luna. Non perché diventi il villain a un certo punto della storia, assolutamente no, second lead era e second lead rimane, ma... È stato una marionetta in vita e responsabile della dura punizione di Man-wol dopo essere morto. Era partito tutto figo per poi rivelarsi tutto fumo e niente arrosto. Non aveva alcuna spina dorsale e mai ho capito l’amore che il fandom aveva per lui. Nel corso della serie, mi è diventato così antipatico che lo trovo l’unico punto meh del drama, che per il resto è veramente bellissimo.
22. Personaggio più amato: The Untamed
D’altronde ho detto che mi sono innamorata di Wei Wuxian dopo cinque minuti che era apparso nel primo episodio, chi mai altro avrei potuto scegliere?! 
23. Peggior finale: Memories of the Alhambra
Non è che abbia propriamente odiato questo finale, ma tra tutti quelli in lista è quello su cui ho più rimostranze in quanto è incompleto.  Nel senso... lascia molti punti oscuri, non spiega le cose e siamo quasi sul livello del buco di trama. Il drama mi è piaciuto molto, ma il finale si poteva fare mille volte meglio, sarebbe bastato poco, uno o due episodi in più per spiegare meglio perché la cosa si è risolta in un certo modo e magari allungare giusto un pelo la scena finale per non lasciarla così monca. Insomma, bene ma non benissimo. 
24. Miglior Attore: Queen For Seven Days
Sarebbe stato molto, molto semplice premiare Xiao Zhan (Wei Wuxian in The Untamed) e basta, ma credo che quello che meriti di più, in questo caso, sia Lee Dong Gun per il suo Re in Queen For Seven Days. Mi ha colpito troppo.  Il Re era un po’ innamorato, un po’ crudele, un po’ folle, un po’ coraggioso e tanto altro. Era un personaggio così sfaccettato che sarebbe stato semplice relegarlo al ruolo di semplice second lead cattivo, ma il Re era molto più di questo, o non avrei passato il tempo a odiarlo e amarlo, saltando da una sensazione all’altra mentre seguivo il drama. E il merito non è solo dello script, ma della meravigliosa interpretazione di Lee Dong Gun (che, tra l’altro, per quanto lì il personaggio mi sia stato antipatico e basta, ha dato ottima prova di sé anche nel più recente Angel’s Last Mission).  
25. Miglior Attrice: Hotel Del Luna
Anche qui sono stata profondamente indecisa. Ho un debole sia per Shin Hye Sun sia per Gong Hyo Jin, perché sono molto brave e scelgono drama belli, ma mi sento di premiare la suprema interpretazione di IU in Hotel Del Luna. Era il primo drama che vedevo con lei, ma nonostante le critiche che ha ricevuto per sue precedenti interpretazioni, in Hotel Del Luna ha dominato la scena e io l’ho adorata nel suo ruolo. 
26. Miglior cast: Queen For Seven Days
Queen For Seven Days ha il difetto che va piuttosto contro i miei gusti perché è davvero pesante da vedere. Non hai il tempo di sfiatare tra un scena triste e l’altra, la narrazione non fa altro che farti provare sempre più dolore e arrivi alla fine che cominci a perdere la favella un po’ come il Re (può testimoniare l’amica che me l’ha consigliato che nell’audio commento finale che le ho mandato ridevo e piangevo insieme...).  Però tutto questo turbinio di emozioni, di un drama che comunque mi è piaciuto, è anche merito del cast, in particolare dei tre protagonisti. 
27. Quale personaggio avresti voluto essere e quale non avresti voluto essere: Memories of the Alhambra e Well Intended Love
Sicuramente non avrei voluto essere Xia di Well Intended Love perché io a Ling avrei cambiato i connotati e poi probabilmente sarei finita in carcere per questo. Mentre per chi avrei voluto essere... è difficile perché ogni personaggio affronta le peggio sfighe, però diciamo uno dei personaggi che hanno avuto la possibilità di provare il gioco presente in Memories, magari senza le sue spaventose conseguenze. 
28. Di quale serie vorresti un seguito: Hotel Del Luna
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(Originariamente postata da belsmultifandommess)
Premettendo che a me non piacciono i sequel (se la storia è finita), perché 9 volte su 10 la serie sequel non sarà affatto all’altezza della precedente (fun fact: The Eternal Love 2 è mille volte meglio di The Eternal Love), mi piacerebbe tanto un sequel di Hotel Del Luna, soprattutto perché un po’ questa cosa ce l’hanno accennata mostrandoci il successivo proprietario del Hotel, che anche se è comparso per tipo 2 minuti mi ha fatto subito una buona impressione, quindi mi piacerebbe che la storia proseguisse con lui, nuovi personaggi e almeno un cameo di quelli vecchi.  
29. Quale Ship ti è piaciuta di meno? What The Duck: The Series
Passiamo almeno una volta in Thailandia (che, a onor del vero, ho preso in considerazione per il “miglior attrice” grazie a Baifern e il suo ruolo in Bai Mai Tee Plid Plew) per la ship peggiore.  Io sono una delle poche persone al mondo ad aver odiato profondamente Rambo e Pree (mi spiace Mew, però ti sto amando in TharnType) e il motivo è uno solo: ERANO UNA LAGNA!  Non me ne frega niente se le loro scene passionali fossero belle e ci fosse chimica, quando parlavano non facevano altro che lagnarsi e comportarsi da idioti e ho finito per odiarli così tanto che ho cominciato a skippare parte delle loro scene perché non li sopportavo più. Se la scena si fosse concentrata solo su Oat e Pop sarei stata molto, molto più contenta. 
30. Una frase che ricordi o che ti è rimasta impressa? 3 Nen A Gumi
“Let’s think!” Questa domanda è un colpo basso per me visto che la memoria non è la mia migliore qualità, quindi mi limito a dire quelle due parole, che hanno un significato molto più profondo di quello che possa sembrare, oppure tutto il monologo del prof sul tetto che è davvero troppo lungo per poterlo riportare qui.  
31. La serie di cui faresti un rewatch adesso? The Untamed
Non mi piacciono i rewatch in generale, perché il mare è pieno di pesci (drama) e io voglio pescare il più possibile, ma... a parte il fatto che in realtà non mi dispiace affatto vedere varie versioni di una stessa storia (tipo, ho visto tutte le versioni esistenti di Itazura Na Kiss e buona parte di quelle di Hanayori Dango), penso che l’unico di cui farei un rewatch sarebbe The Untamed. 
32. I tre uomini e le tre donne più belle delle serie che hai visto? 
Ahahahahahahhaha! Solo tre? Forse dovrei già ringraziare che non ne chieda uno solo... Uomini: L (Angel’s Last Mission), Ji Chang Wook (Melting Me Softly), Mew Suppasit Jongcheveevat (What The Duck: The Series)  Gli esclusi: Yoo Ah In (Chicago Typewriter, che ha delle labbra fantastiche), Yeo Jin Goo (Hotel Del Luna, The Crowned Clown, che è semplicemente bellissimo), Kang Tae Oh (The Tale of Nokdu, che ha un sorriso che potrebbe sciogliere il sole)
Donne: Baifern Pimchanok Luevisadpaibul (Bai Mai Tee Plid Plew, che inferno i nomi thailandesi, raga...), Zoey Meng (The Untamed), IU (Hotel Del Luna) 
33.  A quale personaggio assomigli? 2 Moons 2 The Series
Non sono brava con questo tipo di domanda, quindi diciamo un po’ la fangirl di 2 Moons 2. I feel you, girl. 
34. Serie tv per riflettere? 3 Nen A Gumi
Trattando nel modo migliore molteplici temi con il suicidio e il cyber-bullismo, 3 Nen A Gumi insegna lezioni molto importanti e oltre a essere una serie che intrattiene, ti fa pensare, al punto che batte mille a zero il tentativo di 13 Reasons Why di fare altrettanto.  
35. Peggior outfit? The Eternal Love
Erano talmente brutti i vestiti e le pettinature che addirittura nell’impalcatura di alcune pettinature si vedeva lo scotch. Il peggior outfit in assoluto lo aveva il Principe 14 che era talmente brutto e con accostamenti di colore orrendi che ti faceva provare pena per lui. A loro discolpa, il budget della prima serie era talmente basso che hanno dovuto risparmiare su tutto, compreso il prato, che era di plastica.  Però, sorprendentemente, la serie ha avuto talmente successo che hanno dato al drama una seconda stagione, The Eternal Love 2, e molti più soldi, riuscendo a rimediare su questo punto. 
36. Peggior attrice?  The Eternal Love
Liang Jie, nella prima stagione di The Eternal Love, era piuttosto terribile. Nella seconda è migliorata un po’, ma la sua interpretazione non è decisamente uno dei motivi per cui mi è piaciuto il drama. 
37. Peggior attore? Make It Right: The Series
Non metterò alcun nome, tutto il cast è pieno di cani paurosi.  I due protagonisti erano i peggiori, era un continuo fare sorrisi idioti, soprattutto l’interprete di Fuse, sguardi vuoti e il feeling tra i due era inesistente e anche piuttosto imbarazzante da guardare. Gli attori di Book e Frame erano leggermente meglio, mentre anche gli attori secondari e le varie comparse erano qualcosa di terrificante, nessuno che riuscisse a sembrare un minimo naturale. Chi diavolo ha fatto i casting!? Com’è possibile che tra tutti quelli che si saranno presentati non ci fosse niente di meglio!? Cos’è, “buona la prima”? 
38.  Qual è il tuo genere di serie tv preferito?
Il mio genere preferito è quello che contiene un po’ di thriller, fantasy e romance. Se ci sono tutti e tre questi generi, si ottiene il connubio perfetto per farmi felice. 
39. Preferisci le storie fantastiche o realistiche?
Decisamente fantastiche. Il realismo non deve assolutamente mancare, non siamo alla fiera dell’assurdo, ma adoro il fantasy e le opportunità di trama che offre. 
40. Una coppia fittizia che non ha alcuna possibilità di concretizzarsi ma che tu shippi comunque? The Prince of Wolf
In un’occasione più unica che rara, per buona parte del drama ho shippato in modo spettacolare il lead con la second lead. Penso abbia aiutato un po’ non solo il fatto che la lead fosse piuttosto insopportabile molte volte e che gli attori che interpretavano il lead e la second lead stessero insieme in quel periodo (la chimica bucava lo schermo, voi non potete capire!), ma ho seriamente desiderato che lui si dimenticasse della lead e si mettesse con l’altra. Sarebbe stato bello. 
41. Una serie che, secondo te, merita di essere più conosciuta? 3 Nen A Gumi
Se fosse coreana avrebbe vita facile, ma essendo giapponese 3 Nen A Gumi finisce per essere poco conosciuta ed è un vero peccato perché merita molto. 
42. Se dovessi uscire con un personaggio di una serie tv chi sarebbe? Hotel Del Luna
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(Originariamente postata da ebjkk)
Perché uno? Non posso avere un harem?  Comunque sia... mi è piaciuto veramente un sacco il lead di Hotel Del Luna, interpretato dal bravissimo Yeo Jin Goo, al contrario del sopracitato e odiatissimo second lead, perché era una persona, benché giovane, su cui si può contare, a cui daresti fiducia e per Man Wol era un amore profondo e maturo che non si può che ammirare, quel tipo di amore che invecchia bene e dura tutta la vita. 
43. Se potessi far resuscitare un personaggio morto in una serie tv chi sarebbe? HIStory 3: Make Our Days Count
Ssssh! Lo so che non dovrebbe essere in lista perché mi mancano due episodi e quindi tecnicamente non l’ho finito, ma può essere solo lui, okay?!  Dato che però è spoiler e non dovrei dirlo, diciamo solo che nel drama muore qualcuno che non doveva assolutamente morire.  MOSTRI! VI ODIO! Ne aveva già passate di tutti i colori, non si meritava tutto questo! T_T T_T T_T
44. Se potessi eliminare un personaggio in una serie tv chi sarebbe? Queen For Seven Days
Credetemi, senza la second lead di Queen For Seven Days il drama ne avrebbe guadagnato. Odiosa, infame, insopportabile e lagnosa.  L’attrice carinissima e aveva un outfit che adoravo, ma volevo prenderla a calci a ogni scena. Ho continuato a sperare che morisse soffrendo in modo da poterla far risorgere e ucciderla di nuovo a ripetizione per almeno una cinquantina di volte, ma... non sono mai stata accontentata.  
45. Se potessi vivere con un personaggio di una serie tv chi sarebbe? The Tale of Nokdu
Sarebbe sicuramente spassosissimo vivere con il gruppo di amici dei protagonisti di The Tale of Nokdu, che sono diventati una famiglia particolare e piena di elementi simpatici. 
Ho adorato fare questo post! Ho potuto tornare a rimembrare il mio 2019 televisivo e le molteplici cose belle che ho visto. <3
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Capitolo 357 - Ritorno Trionfale All'Alba - Analisi Era scritto da qualche giorno ma per problemi di tempo posto quello che ho preparato già da scan inglesi. Al solito gli impegni. Trovate il capitolo in italiano, già uscito su mangadex, gli altri due siti che di solito inseriamo non li ho ancora controllati, per vedere se l'altro gruppo ha tradotto per leggere le due versioni. Spero che quanto ho preparato sia interessante -Beppo Il capitolo riparte con Griffith che osserva l'ormai defunto e sconfitto Re dei troll e giganti (o alcuni lo chiamano il boss), dopo un ultimo affondo. Rimane ad osservare gli apostoli intorno a lui e interessante è la frase "Spianando la via per poter avanzare...". Gli apostoli portano a compimento lo sterminio dei nemici e Griffith telepaticametne parla con Sonia, chiedendole di far vedere tramite le sue capacità a tutti quanti quel che è accade visto dai suoi occhi sul campo di battaglia. Tutti quindi si accargono che il loro generale ha posto fine velocemente alla questione, lasciando i pesci piccoli, ma nonostante questo la battaglia è già terminata. Griffith quindi torna sul cavallo e, dopo la pulizia, resta solo il mare di sangue a fare da panorama. Griffith richiama a sè gli spiriti dei caduti e questo lascia stupiti, nonostante non sia la prima volta, tutti i presenti, compreso Mule. Viene riproposto il concetto che le anime di coloro che muoio per Griffith possono salutare un'ultima volta le persone care e questo pone centinaia di punti a favore del Falco, come innegiano tutti. NOn solo, Mule conferma il fatto che Griffith sta ripulendo zone intorno al suo regno da esseri oscuri ma cè ancora molto da estirpare e questo comunque indica che sono tutti felici anche di questo. Pulizia, protezione e garanzia per gli umano di tornare a vivere senza rischi. Sonia termina il suo lavoro, ben accolta da griffith (tra l'altro la faccia del falco accanto a Sonia ha fatto storcere il naso a molti per come è presentato, ben diverso dall'inizio di Falconia) e si presenta un nuovo elemento che pare chiave. Una pietra che risolverà molti loro problemi. A vedere la tavola dopo, si notano elemetni simili allo Stoneange. Grunbleld esegue l'ordine di griffith, riportare le rovine a come erano originariamente e questo porta i presenti ad ammirare l'apostolo non timorosi come all'inizio ma anzi, sopresi e felici delle capacità. Unire il fatto delle anime che possono salutare prima di andar via e apostoli che fanno queste cose non ha reso felici i fan che leggevano sapendo la verità dell'eclisse, però noi possiamo dire che abbiamo un dubbio. Ma ne parliamo dopo... Adesso per gli umani, gli apostoli sono i nuovi fidati compagni che rischiano la vita per loro e al loro fianco. I vecchi falchi cosa avrebbero da dire al tal proposito? Certo, direte voi, nessuno sa nulla ma anche questa parte la completiamo dopo su SOnia... Una volta terminata la sistemazione delle pietre, Griffith annuncia che andrà bene per l'utilizzo che ne buole fare, ordina di prepararsi ad andare, includendo gli apostoli in forma umana. Interessante è il commento di Sonia dopo, dove afferma che in forma completa di apostolo potrebbe restare bloccati se avanzano così... Incerti, i falchi però eseguono e Sonia pone gli ultimi avvisi, finchè non avviene qualcosa. Mule e Laban si accorgono che qualcosa sta accadendo, stanno volando ocn tutti i cavalli. Griffith e Sonia davanti e le formazioni dei gruppi dietro in file ordinate. Sonia presenta quindi quello che molti chiamavo level up di Griffith (ma sicuro solo per lui?) dove afferma che quello che stanno usando è un modo di viaggiare, stanno attraversando i rami dell'albero del mondo. In pratica quello che sembra riuscire a fare il bambino della luna. Velocemente quindi giungono a Falconia, con stupore di tutti, che non credono di aver percorso quella distanza in così oco tempo. Ecco che per tutti il Falco ha compiuto un miracolo, portandolo ad essere considerato ancora maggiormente. Il falco ha creato una nuova leggenda, loro ne sono testimoni e compiranno imprese a suo nome. SOlo da Mule e Laban notiamo come , anche dagli occhi quando parlano di lui, ammirazione e fiducia sono al massimo e Sonia afferma che il sol fatto di servirlo, significa vivere una leggenda mai vista. Mule afferma che ora, con a disposizione le vie dell'albero, in un istante potranno fare grandi cose ma Sonia lo calma. Solo lei stessa e Griffith possono orientarsi tra i rami. Solo chi ha speciali qualità come loro possono usufruirne, perchè ci si può perdere nel peggiore dei modi. Griffith fa parecchi completi a SOnia avvicinandosi, affermando che grazie alle qualità della Sacerdotessa Sonia non ci saranno problemi e lei felice di tutto, conferma l'idea di molti che per lui è pronta a tutto. Il capitolo termina con i falchi che tornano tronfi fi orgoglio per la vittoria mentre il sole si innalza all'alba. COnsiderazioni: Innanzitutto sembra che la parte riguardante le imprese di griffith come salvatore e Falco di Luce siano terminate e che l'ultima tavola preannunci il matrimonio e l'incoronazione. Si presume, ovvio, ma sembra il modo migliore per presentare l'ultimo elemento che consacra Griffith come semi divinità per le sue abilità e capacità, Re e imperatore supermo ammirato e considerato da tutti. L'idea della fine di questo capitolo è che, come per la guerra dei cento anni, una parata di vittoria come a Wyandam sia il preludio di una investitura gloriosa per lui. E sappiamo come Miura reinserisca elementi già presenti in altre saghe per inserire nuovi elementi. La scena dove gli apostoli combattono e poi eseguono gli ordini di Griffith e sembrano 'amici' degli umani. Questa parte sta dividendo il fandom. Nel senso che per alcuni è solo una facciata perchè di certo, si pensa, devono mangiare e saziare la loro fame di umani... e che griffith e Falconia nascondano ben peggio che molti intorno a lui non vedono. Una sorta di Shilat che scopre la parte oscura del'imperatore, ricordate? Poi... Non è che Griffith sta usando gli apostoli e le loro capacità portando una sorta di "bene" che cerca di requilibrare il malefatto di tutti loro prima della sua rinascita? Ma da lui? COlui che ha devastato i falchi corpo e spirito per il suo sogno, facendoli morire nel modo peggiore con anime a lui sacrificate e tutto? E apostoli che ora servono e proteggono gli umani? Certo, molti di loro hanno ancora una parte umana, o meglio quello che con Sonia è stato intravisto, ma cosa porterà davvero per questi apostoli, servire Griffith così fedelmente e cancellando, mettiamola così, la loro natura prima? Mi chiedo dove siano ora i limiti di Griffith. Ce ne sono? Rickert li aveva mostrati senza saperlo per altri e per Grif stesso? Tutto quanto visto finora e sopratutto in questo capitolo è la chiave del fatto che stiamo vedendo come sta costruendo attivamente un regno fortemente (e sempre di più) leale nei suoi confronti. Per il resto del mondo Guts sarà il cattivo perchè vuole affrontare il Falco e forse i lvecchio concetto della Chiesa, Il falco delle tenebre, tornerà contro Guts. Falco nero e falco bianco. Il popolo di Falconia vede Griffith come un dio e un eroe. Li ha salvati e ha unito il mondo. Non sanno, pensano molti fan, che in realtà è un dio demone e quando muoiono vanno all'inferno. Stanno sul lato di Griffiths perché non sanno la verità, si può dire come i falchi originali che rispetto a Guts e Casca, vedevano solo quello che Grif voleva far vedere. Sonia è lì, portavoce delle parole del falco e spronatrice delle masse, la gente di falconia ceh crede che quel posto sia il paradiso illuminato da un nuovo Dio. Sono completamente devoti a Griffith, ma vedranno mai la verità? Griffith sembra che stia riportando a splendore le rovine di 1000 anni passati, ridisegnando l'intero Midland nel regno di Falconia. A questo punto è lecito chiederci se sta preparando l'umanità per una fine ancora più devastante come sacrifici per il suo sogno da portare in eterno (tipo tutti apostoli come si pensa da un pò). Ha ri-eretto le rovine, le ha trasformate in Falconia, costruito e popolato il suo regno con tutti gli umani sopravvissuti e senza dubbio sacrificherà ogni singolo abitante per ancora più potere o sudditi eterni. Ha la sua lealtà, ammirazione e abbastanza apostoli per mantenere il regno ed evitare problemi tipo Rickert. A questo punto Guts, Rickert e chiunque altro potranno fare qualcosa? Elfhelm sarà la prossima tappaa attraverso i portali? Potrebbe essere un buon modo per far uscire anche la banda dall'isola. Forse Sonia condurrà alcuni falchi lì per Grif o da sola e apprenderà la verità, e potenzialmente porterà il gruppo di nuovo sulla terraferma. Un portale per Elfhelm cè? Guts attraverserà i portali, magari con la guida di Schierke? Anche se li fa impensierire, gli abitanti di Skelling non sembrano davvero troppo preoccupati di Grif, e questo pone due domande. 1. Ci sarano come si ipotizza level up anche per Guts da Danaan? L'idea che , tra gli altri anche noi, Guts abbia già ricevuto aiuto o cure particolari da affievolire gli effetti dell'armatura, riportandolo a come era per la saga dei bambini perduti, è vero? 2. Verrà inserita l'idea dei rami e dei portali per far viaggiare Guts più velocemente? Uno dei problemi indicati da Sonia è che possono entrare tutto il gruppo o solo Guts, con una guida, ma potrebbero finire per andare su strade completamente diverse da quelle di Grif e allungare il brodo. Questo non vuol dire che sarà un giro tipo quello visto in questi anni, perché Sonia ha la capacità di rilevare mentalmente entità viventi da una certa distanza, quindi potrebbero... incontrarsi?!?... ma sono teorie! E poi volete mettere il cavalluccio marino volante... che spettacolo! Ciò però apre anche la possibilità a Griffith di lanciare un attacco militare praticamente da qualsiasi luogo in cui possano costruire quei "stargate" e questo pone altre domande. Anche se Griffith pianifica chiaramente di bonificare più terre per il suo regno, sappiamo che non sarà mai abbastanza veloce se Rickert o Guts stanno pianificando una sorta di insurrezione. E bisogna vedere quanti nemici di griffith ci sono ancora. E poi, Guts può teletrasportarsi a falconia senza che Griffith se ne accorga? Sonia lo noterebbe? Per quanto riguarda le porte cè da dire una cosa. Questi sono santuari per creature astrali, luoghi positivi. Probabilmente non dissimili dal santuario della Dea delle Acque di Enoch, prima che costruissero un tempio della Santa Sede sopra di esso. E sì, il fatto che Griffith fa uso di questi è piuttosto agghiacciante visto che positivo non è, ma questo è permesso perchè fa parte della Mano di Dio, o cè dell'altro? In particolare cè da sommare dei punti, la proiezione di Sonia al Jotunn che già è una qualità spirituale e il portale di Stonehenge, che porta a una incognita che sta girando. Perchè mai griffith avrebbe bisogno di Sonia, essendo quel che è...? Secondo molti fan prima, accedere all'albero o fare come il bambino della luna implicava il beherit come chiave o l'essere qualcosa di spirituale per accedervi, ma questo episodio mostra che ci sono più metodi per accedere ai rami, anche con corpi fisici, quindi ce ne sono altri oppure maghi, streghe e elfi come Danaan possono utilizzarli? E sarebbe al di là delle capacità di Schierke oppure lei è in grado, per fare da guida tipo Sonia? Quindi, Griffith e il suo esercito possono coprire rapidamente lunghe distanze usando questo metodo. E' probabilmente che i circoli di pietre esistenti in questo mondo di berserk, sono tutti attivabili. Essere in grado di usare queste strutture dove vuoi sarebbe estremamente utile sopratutto quando il mondo è pieno di apostoli e membri della Mano che fanno come vogliono e tu, come Guts, vorresti trovarli tutti. Ma possono esserne creati di nuovi? Le vecchie reliquie sono state costruite dagli umani per rendere omaggio e connettersi alla dimensione metafisica del mondo astrale e alle forze della natura che racchiude. Ora che questa dimensione è stata accorpata nel reale, sembra improbabile che il tipo di potere spirituale necessario per santificare questi monumenti sia presente in qualsiasi comunità umana allo stesso modo... o si? I Falchi sembrano tornare a Falconia attraverso i rami dell'albero, non diversamente dal bambino della luna, l'ultima volta che l'abbiamo visto e questo apre ancora un altro interrogativo. Berserk è una marea di interrogativi :D Potrebbe essere un altro indizio pensato da molti, che Griffith e il bambino siano la stessa cosa? Può essere che no sia il figlio di Casca ma una parte di Grif? Ma ne parliamo in un post apposito. Secondo Puck nel volume 7 collection, queste strutture simili a Stonehenge servivano come santuari agli Elfi e Guts li usava per rifugiarsi dagli spettri e dagli incubi per poter riposare prima di riprendere. Una specie di porto sicuro come la miniera di Godor ma a cielo aperto. Griffith è una mano divina, appropriarsene per i suoi scopi è ... pericoloso o qualcosa di positivo come detto sopra?. Noi come altri presumiamo che ci sia importanza per queste pietre, una sorta di "struttura" e installazione spiriturale come una forma di trasporto che sta cambiando le cose sul piano fisico. Ma può uno come Grif usarle senza problemi o è solo per Sonia e cosa è rispetto a Grif che lui può usufruirene? E quindi è felice di averla con sè per questo? perchè molte cose per la sua natura oscura non può fare? I viaggi veloci e Gut. Cosa potrebbe quindi accadere se li usa lui? Hanabufuku o Danaan e il CAvaliere sono a conoscenza di questi passaggi? Secondo noi ni, nel senso che lui ha la sua spada particolare che fa qualcosa di diciamo simile, se prima dell'albero fosse stato possibile probabilmente come per Danaan quando ne parla, lui lo avrebbe detto al suo lottatore. Se non era possibile intendiamo. Elfhelm ha alcune di queste pietre? Una cosa importante di questi portali o porte dovremmo dirla, visto che noi abbiamo letto l'opera e ne siamo fan. Questo concetto della 'porta delle vie', una serie di passaggi in un livello distante da quello reale, con veri e propri portali, pericolosi, dove è possibile perdersi senza una guida noi l'abbiamo vista in una opera fanstasy più belle che conosciamo. Il concetto infatti secondo noi è una via di mezzo dalla serie Wheel of Time di Robert Jordan, un riferimento a Yggdrasil nella mitologia norrena, è l'albero cosmico, l'albero del mondo. E allo Stargate del famoso film anni '90. Il viaggio di questo corridoio tipo Stonehenge è stato davvero bello, cè da dirlo. Quando il sentiero si snoda prima di arrivare ai rami dell'albero a spirale del mondo, sembrava come per i volumi 2 e 3, un omaggio nuovamente a Escher. Griffith sta usando Sonia per rintracciare le creature astrali navigando attraverso l'albero a spirale del mondo? E, in tal caso, quali sono le possibilità di trovare Skellig così?. Ad ogni modo questo capitolo pone le basi per tantissime cose, tantissimi accadimenti e ci conferma che Griffith ha le maree della causalità e le gira come vuole. Non so, molti hanno avuto l'impressione che forse Grif non stia seguendo la casualità ma stia cercando di rigirarla diciamo contro Idea. E questo riporta al fatto che forse Grif sta agendo contro di lui e contro la Mano ma ne avevamo parlato in un altro post ma potremmo anche riprenderlo. Guts e Griffith comunque, sfidano la causalità, ma non significa che uno dei due quindi sia intoccabile. Griffith sembra più simpatico ... E' vero. Griffith tratta i suoi attuali seguaci come se trattasse la Banda del falco nei tempi antichi. È carino e mostra loro rispetto, e riceve in cambio la loro adorazione. Sicuramente sembra molto meno "inumano" di prima, guidato dagli obiettivi e solo quelli, ed è più vicino a come era durante l'età dell'oro. Potrebbe essere che stia ritornando a essere presentato come il carismatico Falco positivo anche per i fan e che potrebbe finire per sopravvivere e diventare un personaggio neutrale alla fine della storia? Finendo per confermare che il suo fandom meritava si supportarlo? C'è un cambiamento molto deliberato nella personalità di Griffith in questo capitolo. È sottile, ma si comporta in modo più umano, come il suo vecchio sé. Non è involontario. Mi chiedo se il fatto di essere in un corpo umano per così tanto tempo stia iniziando a influenzarlo, riportando lentamente la sua umanità contro il suo controllo, forse non se ne accorge ancora. Inoltre cè da dire che il bambino della luna, se è davvero il fetus, o il feto solo non abbiano influenzato Grif dopo aver visto i genitori e come sono. Forse non se ne accorgerà fino a quando non rivedrà Guts e Casca di nuovo, e si rende conto che la sua vulnerabilità è tornata. Questo potrebbe essere un suggerimento alla sua eventuale rovina. E' interessante invece il fatto che Sonia fosse usata per trasmettere visivamente la morte delboss dei giganti sul campo di battaglia... ma a tutti, anche i giganti potevano vedere la proiezione? Se è così, è un'azione molto demoralizzante per i giganti, soprattutto perché sono stati tutti uccisi in seguito in malo modo. Ebbene sì, credo che il vero scopo di mandare quell'immagine del Re morto è stato quello di demoralizzare le sue truppe e terminarle. Senza dubbio ha contribuito a ridurre le perdite sul lato di Falconia. Per la fine.... Comunque, la chiusura di questo capitolo significa che o andremo a vedere che cosa è successo a Rickert o torneremo a Elfheim, altrimenti una parata trionfale per il falco e matrimonio annesso. Ciò giustifica davvero la citazione del "nulla è cambiato" di Griffith a Gutse dell'arco del falco millenario. Il capitolo rispecchia il griffith dell'età d'oro e il suo rapporto con la banda del falco prima. Vergognoso, ma è Grif. Ora che si ha accesso al viaggio veloce attraverso i rami dell'Albero del Mondo, potrebbe significare che la fine è più vicina di quanto pensassimo, se decidessero di portare la battaglia su Elfhelm?. Il nemico potrebbe letteralmente cadere dal cielo per Grif o Guts, per una gita in barca da parte di Guts finendo tra le braccia di grif, oppure il falco fa la sua apparizione tipo i sogni di Casca contro Skellig. Il discorso riguardantee le apparenze di cui parlavamo sopra per Guts e Griffith ma qui per gli apostoli. La gente era spaventata da queste figure mostruose e secondo Laban lo sono ancora, ma Sonia ha s ottolineato che, nonostante sembrano malvagi, stano combattendo contro il nemico con e per gli umani e che avrebbero dovuto seguire Griffith nonostante avesse questi demoni di guerra. Vedere Grunbeld lavorare come un amichevole gigante buono potrebbe essere solo un temporanei specchietto per le allodole... il giusto tempo di cuocere tutti gli umani a puntino ed ecco che la parte di grif reale arriva. Laddove altre persone vedevano i demoni, Sonia vedeva alleati come lei, schierarsi con Griffith è una forza per il bene dice. Non è chiaro se Sonia è completamente infatuata di Griffith e dice questo per lui, o semplicemente perchè è lei, accetta di avere demoni e simili perchè non ci vede neinte di male. O Perché sa cosa è veramente Griffith e quindi li accomuna? Non penso che questo fondamentalmente cambi le possibilità per la progressione della storia. Forse è un dato di fatto che non avremmo visto un lungo viaggio di ritorno in nave come si teneva e altri venti anni ad attendere. Si presumevano viaggi via mare, oppure avrebbero approfittato dellaspada beherit del Cavaliere in una delle sue apparizioni per tornare istantaneamente.O Danann conquelche sue magia. Viaggiare usando l'albero è una terza possibilità, e sebbene sia stato effettivamente introdotto da poco con il bambino della luna, crea un maggior impatto per cosa significa per tutti i giocatori in campo nel manga. Una struttura simile a Stonehenge per questo tipo di viaggio etereo porta anche un'altra questione. Guts sta sempre di più avvicinandosi alla magia e spiritualità per divenire qualcosa di oltre l'umano come Griffith? Già essendo nel baratro lo è, ma sarebbe questo il level up?. Questo episodio si impegna per mostrare l'estensione della strategia di Griffith e cosa potrebbe comportare. Abbiamo sempre saputo che ha in programma di governare letteralmente il mondo, un impero. Questo tipo di strategia meticolosa è anche molto simile al Griffith che abbiamo sempre conosciuto ma, come molti lo accusano, è riuscito solo tramite dei trucchi vergognosi che superano il griffith precedente in tutti i sensi in senso negativo. Conquistare il mondo, le persone, le storie... è quello che è bravo a fare, quello che ha sempre desiderato, quale è stato il suo ruolo da sempre. Mi ha sorpreso la rapidità di Griffith, ha già spazzato via la maggior parte delle creature astrali nell'est del suo territorio, altri prima e sicuramente dopo... Cosa ne pensano gli apostoli di questo? Le missioni contro i Kushan sono una cosa, ma combattere la popolazione di creature mitiche e spirituali è un'altra, e se si imbattessero in una creatura al livello del Dio del Mare o di Kundalini... ? Certo, con Ganishka è stato diciamo facile per Griffith, ma è vero che lui sta decimando creature lo stesso, no fratelli degli apostoli ma chi lo dice se non ragiona come prima e per lui son come i falchi originalI, da sterminare apostoli contro apostoli? Eppure, questa è una strategia magistrale, inondando il mondo di mostri e sterminandoli, usando al contempo apostoli sanguinari spacciandoli per amici, gli permette di annettere moralmente il mondo intero venerandolo come qualcuno di luce. Mi chiedo anche se ci siano delle realtà che alterano le conseguenze a quello che sta facendo... i piani astrali a livello esistenziale saranno influenzati dall'avere spazzato via interi mondi o no?, Una sovrabbondanza degli spiriti maligni e dell'energia negativa, cosa sta portando in questo nuovo mondo no nacnora visto? In ogni caso questa sarebbe un'opportunità interessante per espandersi in altri paesi, magari vedere luoghi del passato di Guts, Casca e Grif (la famiglia di Casca e le sue origini, molto dibattuto) e Guts e Grif non possono non incontrarsi e, se si pensa che stia giungendo la fine, la battaglia o meno finale.
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levysoft · 5 years
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Con la sua ottava e ultima stagione, era inevitabile che Game of Thronesattirasse sia consensi che critiche. Nelle settimane trascorse dalla messa in onda di The Iron Throne, finale di serie, ci sono state moltissime risposte polemiche da parte sia dei fan sia dei critici del settore, e persino una petizione per il remake dell’intera stagione, che ha collezionato oltre 1,5 milioni di firme.
Insomma, la delusione di una buona porzione del fandom è palpabile. Molti hanno espresso il loro disappunto per la scelta di sviluppo della trama e dei personaggi nell’arco della stagione finale, e un fan di Game of Thrones è arrivato al punto di scrivere quella che ritiene essere una conclusione del tutto migliore della serie.
La riscrittura fan-made della stagione da parte dello sceneggiatore Daniel Whidden è ora diventata virale su YouTube; ecco il video, assieme a un riassunto dei punti salienti di questa versione piuttosto diversa da quella consegnataci da David Benioff e D.B. Weiss. La riscrittura è pensata per adattarsi ai limiti di tempo effettivi della stagione 8: sei episodi, senza estensioni o stagioni extra, solo un uso diverso del tempo.
Uno dei momenti più sconvolgenti per i fan di Game of Thrones è stato l’episodio The Long Night, che ha raccontato la Battaglia di Grande Inverno tra gli eserciti di Jon Snow (Kit Harington) e Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) contro gli Estranei guidati dal Re della Notte (Vladimir Furdik). I fan hanno aspramente criticato l’opinabile decisione di far rifugiare i civili di Grande Inverno in una cripta dove il Re della Notte poteva ovviamente resuscitare i morti.
Whidden ha quindi riscritto l’episodio, facendo radunare i civili nella Sala Grande della fortezza, per poi costringerli a rifugiarsi nelle cripte solo quando Grande Inverno viene invaso dagli Estranei. Tyrion e Sansa sarebbero stati presentati come figure coraggiose, in grado di guidare e difendere i civili, sapendo che i morti li avrebbero aspettati nelle cripte.
Come molti fan, Whidden non era soddisfatto dal modo in cui si è svolta la battaglia con il Re della Notte – specialmente dato che Jon Snow non si è rivelato una figura chiave nella vittoria.
Nella riscrittura, Jon Snow sarebbe stato attirato in diretto conflitto con il Re della Notte, temendo per la sicurezza dei suoi uomini. Jon si sarebbe presentato nella radura del Parco degli Dèi dove Theon sarebbe stato ucciso dal Re della Notte, e Jon e il villain avrebbero ingaggiato un epico duello di spada. La svolta sarebbe arrivata quando Jon alla fine avrebbe pugnalato il Re della Notte con il vetro di drago, solo per scoprire che non avrebbe avuto alcun effetto sul nemico!
Il ruolo ricoperto dai draghi sono è stato una grande delusione per molti fan di Game of Thrones, che stavano aspettando dalla fine della stagione 1 di vedere le bestie crescere fino alla piena potenza e ribaltare le sorti della battaglia per Westeros. Alla fine, due dei draghi sono morti senza uno scopo significativo, mentre il drago finale ha attirato polemiche per aver bruciato Approdo del Re e esser volato via con il cadavere di Daenerys.
Nella versione di Whidden, il drago-zombi Viserion avrebbe svolto un ruolo più fondamentale nella battaglia di Grande Inverno, con Bran (Isaac Hempstead-Wright) che avrebbe usato i suoi poteri per possederlo, solo per scoprire che la sua fiamma blu non poteva distruggere il Re della Notte. Il capo degli Estranei avrebbe quindi usato una lancia vetro di drago per pugnalare Viserion, intrappolando Bran in uno stato catatonico, incapace di essere risvegliato.
Molti fan hanno pensato che l’ultima stagione sia stata molto frettolosa nel lasso di tempo tra la Battaglia di Grande Inverno alla caduta di Approdo del Re. Di tanto in tanto, si sentono critiche su quanto poco sviluppo ci sia stato tra le due battaglie, facendoci ritrovare con una Daenerys impazzita da un momento all’altro.
Whidden ha concluso la battaglia di Grande Inverno con la sconfitta degli umani, che avrebbe costretto Jon, Daenerys, Bran e ciò che restava del loro esercito a dirigersi ad Approdo del Re in cerca di rifugio e rinforzi. Jaime Lannister, (Nikolaj Coster-Waldau) avrebbe svolto un ruolo chiave nel convincere Cersei (Lena Headey) a lasciare entrare i rifugiati, mentre Cersei avrebbe sfruttato l’occasione per costringere Dany a inginocchiarsi. Dany avrebbe quindi inghiottito il suo orgoglio per salvare la sua gente.
La maggior parte dei fan delusi identificano l’episodio 5 come il momento peggiore della serie. La caduta di Approdo del Re ha visto Daenerys intraprendere una svolta drammaticamente malvagia, rifiutando la pace e bruciando il dominio di Cersei, con una mostruosa quantità di vittime innocenti.
Nella versione di Whidden, Approdo del Re sarebbe stato sede della battaglia tra i protagonisti e il Re della Notte con il suo esercito. Sarebbe stato uno scontro epico, ma l’umanità sarebbe caduta di nuovo vittima della potenza dei morti. Ma proprio quando tutto sembrava perduto, Bran si sarebbe finalmente risvegliato dal suo stato catatonico.
Molti fan di Game of Thrones sono stati delusi dall’arco di Bran come corvo a tre occhi, proprio come dall’arco dei tre draghi di Daenerys. Questi elementi mistici della serie sembravano molto importanti all’inizio (e specialmente nelle stagioni successive), ma alla fine non si sono rivelati neppure lontanamente cruciali.
La riscrittura avrebbe visto Bran emergere dalla sua catatonia con una nuova consapevolezza: il Re della Notte è stato creato in un albero-diga nel lago Occhio di Dio, che si trova nella parte centrale di Westeros (a sud-est di Delta delle Acque). Per uccidere il Re della Notte, avrebbero dovuto bruciare l’albero-diga con il fuoco del drago; ma poiché il Re della Notte e Bran sono collegati, il malvagio avrebbe saputo il piano, dando vita a una corsa contro il tempo per arrivare a questo importantissimo MacGuffin. Inoltre, distruggere l’albero avrebbe comportato l’annientamento di tutta la magia in Westeros – inclusa la magia del Signore della Luce, che aveva riportato Jon Snow in vita. Si sarebbe poi scoperto che Daenerys era incinta del figlio di Jon.
Grande delusione ha suscitato l’arco di Daenerys Targaryen, passata dall’eroismo a un’improvvisa spirale di crudeltà e malvagità. Bene, il finale fan-made ha una soluzione anche per questo:
Nello scontro finale con il Re della Notte presso Occio di Dio, Daenerys sarebbe finita a terra di fronte al grande nemico in battaglia. Il suo ultimo drago, Drogon, avrebbe quindi scatenato il suo fuoco sull’albero-diga che aveva creato il Re della Notte, con Dany e l’avversario avvolti entrambi dalle fiamme. L’albero incendiato avrebbe lasciato il Re della Notte abbastanza vulnerabile da consentire a Dany di colpirlo al cuore con una spada di acciaio di Valyria, distruggendo infine il suo potere. Il Re della Notte si sarebbe dissolto, l’albero-diga sarebbe bruciato, ma Dany sarebbe uscita dalle fiamme per la terza volta nella serie, tenendo fede al suo soprannome di Non Bruciata. Jon sarebbe morto sacrificandosi per il bene superiore, con Dany che avrebbe portato avanti la sua eredità nella forma del loro bambino.
I fan di Game of Thrones sono rimasti sconvolti dal destino incontrato da più o meno tutti i personaggi, dai protagonisti fino ai secondari. Bene, il finale fan-made ha immaginato varianti interessanti di quanto visto sul piccolo schermo:
Nella versione di Whidden, personaggi secondari come Euron Greyjoy (Pilou Asbæk) sarebbero morti durante la battaglia di Approdo del Re; i Clegane si sarebbero comunque scontrati, e Arya si sarebbe travestita da Jaime Lannister [incontrando non poche difficoltà, essendo Jaime ancora in vita e di statura piuttosto diversa da Arya… come la mettiamo, caro Whidden?] e avrebbe tentato di assassinare Cersei, venendo però ostacolata da Ellaria Sand (Indira Varma), che sarebbe scappata dalla prigione durante la battaglia per uccidere ella stessa Cersei. Arya sarebbe stata quindi liberata dal ciclo di vendetta, proprio come accaduto nella serie.
Dopo i vari tentativi di assassinio ai suoi danni, Cersei avrebbe chiesto la morte di ogni singola persona fedele a Daenerys come un modo per aggrapparsi al suo potere, e confrontandosi con Jaime avrebbe ammesso di aver simulato la propria gravidanza per controllarlo. Jaime avrebbe cercato di proteggere la gente dalla follia di Cersei, uccidendola infine come fatto col re folle Aerys Targaryen, realizzando sia la profezia che Cersei temeva da anni, sia l’arco di Jaime come sterminatore di sovrani. Daenerys sarebbe tornato al King’s Landing malconcia ed emotivamente ferita, ma avrebbe trovato la forza per prendere il suo posto sul Trono di Spade.
L’epilogo di Game of Thrones è stato un’esperienza dolceamara, che ha visto alcuni personaggi assumere nuovi ruoli di potere (Bran è re, Tyrion è il suo consigliere, Brienne capo della Guardia Reale), ma ha dimostrato che le ruote della politica continuano a muoversi in modi spesso discutibili. Jon Snow torna alla Barriera e vaga oltre di essa assieme ai Bruti, non godendo dell’onore e del potere né di casa Stark né di casa Targaryen dopo aver assassinato Daenerys.
Nella riscrittura, Jon sarebbe invece morto da eroe, e una scena di epilogo lo avrebbe mostrato sepolto nelle cripte di Grande Inverno accanto a Ned Stark. Un’ultima scena, ambientata 5 anni più tardi, avrebbe visto Daenerys visitare la tomba di Jon con il figlio avuto da lui (anch’egli chiamato Jon) e il metalupo Spettro al seguito.
La serie si è conclusa il 19 maggio 2019 con il sesto episodio dell’ottava stagione.
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