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#scorrere la galleria
mynameis-gloria · 2 years
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Questa canzone la sento mia.
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Io sono il tempo, il tempo è in me. Capita che una mattina di inizio marzo ti alzi di mattina presto con un senso di angoscia, nostalgia ed inquietudine che negli ultimi tempi è qualcosa di normale amministrazione per te, ma lo stesso non capisci. Resti sveglia nel letto, ancora un po'; tiri su il piumone ti giri sul fianco e sbuffi. Piove. Ti rigiri nel letto, ti alzi, apri la finestra e resti ferma ad ascoltare lo scroscio dell'acqua. In questo momento fumeresti sicuramente volentieri una sigaretta, nel frattempo... ma sono mesi che tu non fumi più, e allora sbuffi, tiri un sospiro e per pigrizia lasci la finestra aperta ma ti rimetti sotto al piumone. Un gesto incoerente, come te, i tuoi sbalzi d'umore e le tue diverse personalità, come quello che dici e quello che fai. Ormai è tardi per tornare a dormire, quindi prendi il telefono, vai nella galleria ed inizi a scorrere vecchie foto. Scorrono ricordi, momenti, situazioni, persone, legàmi. Sbuffi e sospiri, di nuovo; oramai non piangi più perchè hai finito tutte le lacrime; tiri via il piumone, ti alzi dal letto, ti prepari. Trovi anche la forza di rifare il letto, che per te è un traguardo, perchè non è sempre facile, ma non tutti capiscono... ed esci a prendere una boccata di vita fuori da queste quattro mura della tua stanza nelle quali ormai vivi la maggior parte della tua giornata, chiusa dentro e con la persiana abbassata, da sola, con la luce spenta. Fuori c'è il mondo che ti aspetta, ci sono opportunità perse, cose da recuperare e tu sei stanca di farti scivolare addosso tutto, sei stanca di essere spettatrice della tua vita, quindi provi ad esserne protagonista, con forza di volontà, tra alti e bassi.
— Francesca M. Girone. | dispensatricediemozioni, on Tumblr. ©
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michelangelob · 11 months
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La Scultura del giorno: Ercole e Nesso con le integrazioni del Caccini
La scultura di cui voglio parlarvi oggi è l’Ercole e Nesso, l’opera romana restaurata in modo importante dal Caccini nel Cinquecento che accoglie i visitatori all’ingresso della Galleria degli Uffizi. Ora dovete sapere che quest’opera di epoca romana era stata talmente martoriata dallo scorrere del tempo che giunse al periodo rinascimentale in modo frammentario. Era rimasto solo il torso del…
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enkeynetwork · 8 days
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innamoratadellenuvole · 8 months
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Scorrere la galleria e rivedere le nostre vecchie foto chiedendomi se un giorno ne faremo altre...
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lamilanomagazine · 10 months
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Presentato l'evento "Caravaggio, Van Dyck, Sassolino. Tre capolavori a Vicenza".
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Presentato l'evento "Caravaggio, Van Dyck, Sassolino. Tre capolavori a Vicenza". Conoscenza e crescita s'intrecciano all'infinito nello scorrere del tempo, un moto circolare incessante in cui si alternano le fasi della vita di ogni essere umano. È questa la suggestione invisibile che percorre l'evento espositivo Tre capolavori a Vicenza, a cura di Guido Beltramini e Francesca Cappelletti, voluto dall'amministrazione comunale di Vicenza come omaggio alle cittadine e ai cittadini della città, ma non solo. Il percorso nella Basilica Palladiana verrà inaugurato il 16 dicembre alle 12 su invito. Dalle 14 dello stesso giorno il pubblico potrà ammirare il dialogo tra tre capolavori, ognuno espressione di un messaggio profondo: San Girolamo di Caravaggio, Le quattro età dell'uomo di Antoon Van Dyck e un inedito lavoro dell'artista contemporaneo vicentino Arcangelo Sassolino, No Memory Without Loss, realizzato appositamente per l'evento. Tra passato e presente l'implacabile scorrere del tempo, fissato dalle pennellate dei Maestri, riprende a fluire nelle forme mutevoli dell'arte contemporanea. L'evento espositivo, nato grazie alla co-organizzazione di Intesa Sanpaolo, è stato presentato martedì mattina a Palazzo Trissino dal sindaco Giacomo Possamai, dall'assessore alla cultura, al turismo e all'attrattività della città Ilaria Fantin, dall'Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo Michele Coppola e dai curatori Guido Beltramini, direttore del Palladio Museum, e Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese. «È un'iniziativa nuova per Vicenza, ma connotata da un forte senso territoriale: questa iniziativa è possibile grazie alla volontà di sostenerla da parte di Banca Intesa San Paolo e di alcune delle più importanti realtà imprenditoriali del vicentino che hanno già manifestato la loro disponibilità in questo senso» ha detto il sindaco Giacomo Possamai. «Come amministrazione ci siamo insediati a giugno, per cui non c'era il tempo tecnico per programmare una mostra tradizionale, ma volevamo comunque proporre qualcosa di importante per le feste natalizie e per i primi mesi dell'anno. Per cui più che una mostra nel senso classico del termine, sarà un evento espositivo che trasformerà la Basilica Palladiana in uno straordinario palcoscenico, teatro di un suggestivo dialogo tra tre capolavori, affiancato da una rassegna culturale sul senso del tempo. Un'opportunità che per i vicentini della città e della Provincia abbiamo voluto fosse gratuita, assumendoci la responsabilità, anche culturale, che ci deriva dall'essere il capoluogo». I vicentini della città e della provincia potranno dunque accedere all'evento espositivo gratuitamente, mentre per il resto dei visitatori l'ingresso rimane a un costo di 5 euro. Con il titolo di ingresso alla mostra si potrà inoltre accedere alle Gallerie d'Italia – Vicenza a tariffa ridotta. «Anche in questa occasione Intesa Sanpaolo affianca il Comune in una preziosa iniziativa che regalerà a Vicenza, nel periodo di Natale, grandi capolavori dell'arte» ha dichiarato Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo. «La nuova collaborazione conferma un impegno condiviso con le istituzioni pubbliche e volto ad accrescere, anche grazie al lavoro di Gallerie d'Italia, l'offerta espositiva e la bellezza artistica della città». L'evento espositivo darà la possibilità a tutti di ammirare da vicino opere di straordinaria bellezza e di partecipare alle numerose attività collaterali in calendario, dai concerti di Natale e di Capodanno agli incontri con personalità di spicco del mondo della filosofia, dell'arte e della scienza. Dopo aver ospitato celebri dipinti provenienti dai principali musei nazionali e internazionali, per la prima volta a Vicenza, nella Basilica Palladiana, verrà esposto uno dei quadri più importanti al mondo, il San Girolamo di Michelangelo Merisi, detto Caravaggio, realizzato nel 1606 e custodito nella celebre Galleria Borghese a Roma. Nel dipinto San Girolamo è raffigurato come uomo di studi dedito alla conoscenza. I toni freddi e caldi della tela evocano il rincorrersi degli opposti, la vita e la morte, il passato e il futuro e, in generale, lo scorrere inesorabile del tempo. Il moto ciclico del tempo torna anche in una delle opere più importanti dei Musei Civici di Vicenza, Le quattro età dell'uomo di Antoon Van Dyck che racconta le stagioni dell'esistenza: l'infanzia, la maturità e la vecchiaia. Il dialogo tra i due maestri viene arricchito dalla presenza del contemporaneo Arcangelo Sassolino, già presente alla Biennale di Arte del 2022 per il Padiglione di Malta con un lavoro riferito proprio al Caravaggio, La Decollazione di San Giovanni Battista. In quel caso il dialogo tra Sassolino e Caravaggio era a distanza. Qui invece l'artista si misura fisicamente con la materialità del quadro presente in Basilica Palladiana. Tutti e tre i capolavori catturano il visitatore nella dimensione misteriosa e onirica del tempo. L'evento è ideato e promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con Intesa Sanpaolo. Il progetto è curato da Musei Civici Vicenza, Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio con il supporto di Marsilio Arte. L'iniziativa è stata possibile grazie alla sponsorizzazione di Confindustria Vicenza, Cereal Docks, Gemmo, Beltrame, Melegatti e LD 72 e alla partnership con Art Bonus con Relazionésimo e amer group. INFORMAZIONI Basilica Palladiana, da lunedì a domenica dalle 10 alle 18. In concomitanza con gli eventi della rassegna la mostra è aperta fino alle 20 Aperture straordinarie: 25 dicembre e 1° gennaio dalle 15 alle 20 L'accesso all'esposizione sarà così regolato: Ingresso gratuito per i residenti di Vicenza e provincia, scuole primarie e secondarie Per i non residenti a Vicenza e provincia è incluso nel biglietto di ingresso alla Basilica Palladiana: 5 euro intero, 2 euro ridotto Riduzioni valide per: studenti fino ai 25 anni muniti di libretto o tesserino universitario, soci FAI con tesserino, soci Touring Club Italiano con tesserino, soci Isic con tesserino, soci Ctg con tesserino, Vi-University card per studenti del polo universitario di Vicenza e per studenti residenti in città e provincia e iscritti in altre sedi universitarie: un ingresso gratuito all'anno in ciascuna sede del circuito museale cittadino Ogni informazione è consultabile nel sito www.mostreinbasilica.it EVENTI ATTORNO AL TEMA DEL TEMPO Gli eventi culturali organizzati durante l'apertura della mostra sono gratuiti e compresi nel biglietto di ingresso alla Basilica Palladiana Sabato 23 dicembre ore 18 Concerto di Natale attorno ai tre capolavori Musiche di Amy Beach, Hugo Distler, Franz Gruber Gruppo vocale Libera Cantoria Pisani Filippo Furlan direzione Sabato 30 dicembre ore 18 Il tempo, lo sbaglio, lo spazio: poetiche del corpo e dei sentimenti nell'arte. Stefania Portinari storica dell'arte - Università Ca' Foscari Venezia Lunedì 1 gennaio ore 18 Concerto di Capodanno – 29ma edizione Da Caravaggio a Tiepolo: musiche di Gabrieli, Castello, Corelli, Vivaldi Ensemble I musicali affetti Fabio Missaggia violino e direzione Sabato 6 gennaio ore 18 Epifania, la luce delle donne: sette storie di vicentine straordinarie e sconosciute Antonio Di Lorenzo giornalista Domenica 7 gennaio ore 18 Tempi moderni: Darwin e la crisi della biodiversità Andrea Pilastro Centro nazionale della biodiversità - Università di Padova Sabato 13 gennaio ore 18 Tempi e memorie: un percorso tra psicoanalisi e filosofia Raffaella Corrà filosofa Guido Savio psicoanalista Domenica 14 gennaio ore 18 L'eternità nel tempo. Esistenza, impermanenza, contemplazione Marcello Ghirardi filosofo - Università di Padova Sabato 20 gennaio ore 18 Questione di tempo: dialogo intorno a tre diversi modi di fruire un'immagine Marco Zorzanello fotografo documentarista Alberto Sinigaglia fotografo e visual artist Sebastian Arthur Hau book expert & festival organizer Domenica 21 gennaio ore 18 Nata per morire: la musica e l'arte della memoria Stefano Lorenzetti direttore del Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza Giovedì 25 gennaio ore 18 Uccidere il tempo Guido Tonelli fisico al CERN di Ginevra e professore Università di Pisa Introduce Fortunato D'Amico architetto. In collaborazione con Relazionésimo Sabato 27 gennaio ore 18 Cronos e Bios: la nuova concezione del tempo nelle scienze della vita Roberto Manfredini professore di Medicina interna all'Università di Ferrara In collaborazione con Fondazione Zoé Domenica 28 gennaio ore 18 Forme nel tempo Guido Beltramini curatore della mostra Luca Illetterati filosofo Arcangelo Sassolino artista Giovedì 1 febbraio ore 18 Leonardo Da Vinci e il Rinascimento, l'arte strumento per la scienza e i suoi esiti in Caravaggio Gaetano Thiene dell'università di Padova e Rolando Bellini professore emerito dell'Accademia di Brera di Milano In collaborazione con Relazionésimo Sabato 3 febbraio ore 18 La danza delle ore: balletto dal repertorio classico Allievi Scuola Danza Grazia Paulon diretti da Noemi De Grandi... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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drheinreichvolmer · 11 months
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Capitolo 11 [Prima Parte]
La cena stava proseguendo gradevolmente, nonostante il medico avesse notato i numerosi sguardi che gli altri ospiti della struttura alberghiera riservavano a lui e alla sua giovane figlia. Non si era lasciato andare ad effusioni o strani atteggiamenti in pubblico, ma si immaginava già cosa passasse per la mente di quelle persone. Sicuramente pensavano si trattasse di una delle classiche coppie dove l'uomo è assai più anziano della giovane compagna, la quale è in realtà una delle solite arrampicatrici sociali. Il barone si domandò tra sé e sé come mai nessuno potesse semplicemente vedere la scena come un padre che stava cenando con la propria figlia. Si rese poi conto con che sguardo la stesse osservando, e che Hanna gli stava facendo piedino sotto al tavolo. Sicuramente nelle famiglie normali certe scene tra padre e figlia non erano comuni. Al termine della cena, la coppia fece ritorno nella propria suite per mettersi eleganti per la loro serata a teatro. Per l'occasione Hanna indossò un tubino nero aderente lungo fino alle ginocchia. La scollatura sarebbe stata più sostenuta se la ragazza avesse avuto un seno più abbandonante, ma poco le importava visto che il suo uomo non si era mai lamentato. Heinreich scelse uno dei suoi numerosi completi eleganti, quello grigio chiaro per l'esattezza. Si mise la giacca e sistemò la cravatta azzurro chiaro, completando poi il tutto con qualche goccia di profumo. Raggiunsero il teatro Brancaccio, e alla biglietteria il medico richiese due biglietti per l'opera shakespeariana Macbeth. Tra le opere dell’autore inglese, era una delle sue preferite, forse perché in cuor suo si sentiva un po' simile al re scozzese. Mentre stava pagando, l'uomo venne avvicinato da un gruppo di giovani ammiratori che lo aveva riconosciuto. Il gruppo voleva scambiare col medico qualche parola e magari scattarsi una foto insieme, ma Hanna prontamente allontanò la comitiva, invitandoli a presentarsi il giorno seguente al suo seminario, dove l'uomo sarebbe stato ben disposto a tutte le loro curiosità e fotografie. Poco dopo, la coppia era seduta nella balconata della prima galleria, da lì potevano ammirare lo spettacolo da una splendida angolazione. Tutto sembrava scorrere piacevolmente; entrambi avevano particolarmente apprezzato l’interpretazione dei vari attori, soprattutto della donna che aveva interpretato Lady Macbeth. Tuttavia, durante la conclusione dello spettacolo accadde qualcosa di inaspettato. Heinreich si stava godendo la rappresentazione, sul palco erano ormai giunti alla battaglia finale, quando ad un tratto qualcosa scattò nella mente del medico. Quella scena lo riportò a ventitré anni prima, alla notte della tragedia. Hanna rivolse lo sguardo verso il padre, quando lo sentì iniziare a respirare affannosamente. Purtroppo, quello era solo il principio. Di lì a poco, l'uomo si accasciò a terra, cercando riparo dietro la grande tenda rossa che oscurava la postazione. Hanna, confusa, cercava di capire cosa stesse prendendo a suo padre, quando ad un tratto l'uomo cominciò a delirare afferrandola per il braccio. Gridò: << Hans fa qualcosa! Hans devi fare qualcosa! Qualcuno faccia qualcosa! >>, senza riprendere fiato, mentre scuoteva la giovane figlia. La bionda iniziò ad essere spaventata da quella situazione anomala, non aveva mai visto suo padre in quello stato.
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tecnowiz · 1 year
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Tutti i trucchi e segreti per utilizzare al meglio Snapchat
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In un mondo dominato da social media come Instagram e Facebook, Snapchat continua a mantenere una solida base di utenti, grazie alla sua interfaccia unica e divertente. In questo articolo, ti sveleremo tutti i trucchi Snapchat che potrebbero trasformare la tua esperienza di utilizzo dell'app.
Scopri i migliori trucchi Snapchat per migliorare le tue Storie, personalizzare i tuoi Snap con filtri unici, ottimizzare la tua chat e proteggere la tua privacy
Snapchat è un'app di social media che consente agli utenti di condividere foto e video temporanei, noti come "Snap". Questi Snap possono essere personalizzati con testo, adesivi, filtri e altro ancora. Ma Snapchat offre molto di più di quanto si veda a prima vista. Se sei pronto a scoprire alcuni trucchi nascosti di Snapchat, continua a leggere!
Trucchi Snapchat per le Storie
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Le Storie di Snapchat sono una raccolta di Snap che rimangono visibili per 24 ore. Ecco alcuni trucchi per migliorare le tue Storie: - Crea una Storia Geolocalizzata: Puoi creare una Storia visibile solo in una specifica area geografica. Questa è una funzione perfetta per eventi o raduni. - Aggiungi Musica alle tue Storie: Prima di registrare un video, avvia la tua musica preferita sul tuo dispositivo. Snapchat catturerà l'audio e lo incorporerà nel tuo Snap. - Usa le Storie in Gruppo: Questo è un ottimo trucco Snapchat per condividere momenti con un gruppo di amici. Puoi creare una Storia che solo persone specifiche possono vedere e a cui possono contribuire.
Trucchi Snapchat per i Filtri
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I filtri di Snapchat sono un modo divertente per personalizzare i tuoi Snap. Ecco alcuni trucchi: - Usa più filtri contemporaneamente: Dopo aver scattato una foto, scorri a destra o a sinistra per applicare un filtro. Poi, tieni premuto lo schermo con un dito e continua a scorrere per aggiungere un altro filtro. - Crea il tuo filtro: Snapchat ti permette di creare i tuoi filtri personalizzati. Puoi farlo direttamente dall'app sotto l'opzione "Crea il tuo filtro".
Trucchi Snapchat per la Chat
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Snapchat non è solo per le foto e i video; puoi anche utilizzarlo per chattare con i tuoi amici. Ecco alcuni trucchi per la chat: - Salva i messaggi importanti: Tocca un messaggio nella chat per salvarlo. Questo impedirà che il messaggio scompaia dopo che lo hai visto. - Cambia lo stile del testo: Puoi rendere il tuo testo grassetto, corsivo o sottolineato. Basta toccare il pulsante "T" nella parte superiore dello schermo dopo aver inserito il tuo testo.
Trucchi Snapchat per la Privacy
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Mantenere la tua privacy è importante, soprattutto quando si tratta di social media. Ecco alcuni trucchi Snapchat per la privacy: - Imposta chi può vedere la tua Storia: Nelle impostazioni, puoi scegliere chi può vedere la tua Storia. Puoi scegliere tra "i miei amici", "personalizzato" o "tutti". - Imposta chi può inviarti Snap: Puoi anche scegliere chi può inviarti Snap. Questo può essere utile per evitare Snap indesiderati.
Come inviare foto e video su Snapchat
Snapchat è famosa per essere l’app che ti permette di inviare foto e video che si cancellano dopo pochi secondi. Ma come si fa a scattare e inviare questi snap? Ecco i passaggi da seguire: Apri l’app Snapchat e accedi al tuo account (se non ne hai uno, puoi crearlo facilmente seguendo le istruzioni sullo schermo). Tocca il pulsante circolare in basso al centro per scattare una foto o tienilo premuto per registrare un video. Puoi anche toccare il pulsante in alto a sinistra per accedere alla galleria del tuo smartphone e scegliere una foto o un video già esistente. Una volta scattata o registrata la tua immagine o il tuo video, puoi personalizzarla con testo, emoji, adesivi, disegni, lenti e filtri. Per accedere a queste opzioni, basta toccare i pulsanti in alto a destra o scorrere lo schermo verso destra o verso sinistra. Per inviare il tuo snap, tocca il pulsante in basso a destra con la freccia e scegli i contatti a cui vuoi mandarlo. Puoi anche creare una storia con il tuo snap, toccando il pulsante in basso a sinistra con il simbolo +. Le storie sono raccolte di snap che restano visibili per 24 ore e che possono essere viste da tutti i tuoi amici o solo da quelli che scegli tu. Per impostare il tempo di visualizzazione del tuo snap, tocca il pulsante in basso a sinistra con il numero e scegli tra 1 e 10 secondi. Ricorda che dopo questo tempo il tuo snap si cancellerà automaticamente dal dispositivo del destinatario (a meno che non faccia uno screenshot).
Come scoprire le ultime novità dal mondo su Snapchat
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Snapchat non è solo un’app per inviare foto e video divertenti ai tuoi amici, ma anche un modo per rimanere aggiornato sulle ultime novità dal mondo. Infatti, nella sezione Discover puoi trovare una selezione di contenuti provenienti da fonti diverse, come giornali, riviste, siti web, canali TV e influencer. Per accedere alla sezione Discover, basta scorrere lo schermo verso destra dalla schermata principale dell’app. Qui potrai vedere una serie di icone che rappresentano le varie fonti di contenuti. Toccando su una di esse, potrai visualizzare le storie relative a quella fonte, composte da immagini, video, testi e link. Puoi anche scorrere verso l’alto per approfondire un argomento o verso il basso per tornare alla schermata precedente. Se vuoi seguire una fonte in particolare, puoi toccare il pulsante in alto a destra con il simbolo + e aggiungerla ai tuoi preferiti. In questo modo, potrai trovare facilmente i suoi contenuti nella sezione Discover o nella sezione Storie.
Come creare le tue storie personalizzate su Snapchat
Le storie sono una delle funzioni più interessanti di Snapchat, perché ti permettono di creare delle raccolte di snap che raccontano la tua giornata, le tue esperienze o i tuoi interessi. Le storie possono essere viste da tutti i tuoi amici o solo da quelli che scegli tu e restano visibili per 24 ore. Per creare una storia, puoi seguire questi passaggi: Scatta o registra un snap come spiegato nella sezione precedente. Tocca il pulsante in basso a sinistra con il simbolo + per aggiungere il tuo snap alla tua storia. Ripeti i passaggi 1 e 2 per aggiungere altri snap alla tua storia. Puoi anche modificare l’ordine dei tuoi snap toccando il pulsante in alto a destra con le tre linee e trascinando i tuoi snap nella posizione desiderata. Per impostare la privacy della tua storia, tocca il pulsante in alto a sinistra con il simbolo di un occhio e scegli tra le opzioni disponibili. Puoi scegliere se rendere la tua storia pubblica (visibile da tutti i tuoi amici), privata (visibile solo da te) o personalizzata (visibile solo da alcuni amici che selezioni tu). Per visualizzare la tua storia, torna alla schermata principale dell’app e scorri verso sinistra. Qui potrai vedere la tua storia e quelle dei tuoi amici. Toccando sulla tua storia, potrai vedere quanti e quali amici l’hanno vista e se hanno fatto degli screenshot. Toccando sulle storie dei tuoi amici, potrai vederle e commentarle.
Come divertirti con le lenti e i filtri su Snapchat
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Le lenti e i filtri sono delle funzioni che ti permettono di modificare il tuo aspetto o quello del tuo ambiente in modo divertente e originale. Le lenti sono delle maschere che si applicano al tuo viso o a quello dei tuoi amici e che cambiano in base ai tuoi movimenti o alle tue espressioni. I filtri sono degli effetti che si applicano alla tua foto o al tuo video e che cambiano in base alla tua posizione, all’ora, alla temperatura o ad altri fattori. Per usare le lenti e i filtri, puoi seguire questi passaggi: Scatta o registra un snap come spiegato nella sezione precedente. Per usare le lenti, tocca il tuo viso o quello dei tuoi amici sullo schermo e scegli tra le opzioni che appaiono in basso. Puoi anche scorrere verso destra o verso sinistra per cambiare lente. Alcune lenti richiedono di aprire la bocca, alzare le sopracciglia o fare altre azioni per attivarle. Puoi anche creare le tue lenti personalizzate toccando il pulsante in alto a destra con il simbolo di una matita e seguendo le istruzioni sullo schermo. Per usare i filtri, scorri verso destra o verso sinistra sullo schermo e scegli tra le opzioni che appaiono. Puoi anche combinare più filtri insieme tenendo premuto uno schermo con un dito e scorrendo con un altro. Puoi anche creare i tuoi filtri personalizzati toccando il pulsante in alto a destra con il simbolo di una matita e seguendo le istruzioni sullo schermo.
Conclusioni
Snapchat è un’app divertente e creativa che ti permette di comunicare con i tuoi amici in modo originale e di scoprire le ultime novità dal mondo. In questo articolo ti abbiamo mostrato tutti i trucchi e i segreti per utilizzare al meglio Snapchat, ma ci sono ancora molte altre funzioni da scoprire. Ti invitiamo quindi a esplorare l’app e a sperimentare con le sue possibilità.
Note finali
E siamo arrivati alle note finali di questa guida. Tutti i trucchi e segreti per utilizzare al meglio Snapchat. Ma prima di salutare volevo informarti che mi trovi anche sui Social Network, Per entrarci clicca sulle icone appropriate che trovi nella Home di questo blog, inoltre se la guida ti è piaciuta condividila pure attraverso i pulsanti social di Facebook, Twitter, Pinterest e Tumblr, per far conoscere il blog anche ai tuoi amici, ecco con questo è tutto Wiz ti saluta. Read the full article
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ufficiosinistri · 1 year
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Pivato - Marchesini - "Tifo, la passione sportiva in Italia"
Da dove deriva la parola “tifo”? Ci possiamo rifare al termine greco “thyphos”, cioè “fumo”, in quanto sappiamo che i primi sostenitori erano soliti raggrupparsi per festeggiare gli eventi sportivi attorno a un falò, oppure dobbiamo collegarci alla febbre tifoide e alla sua letale contagiosità tra gli esseri umani? Marchesini e Pivato, due importantissimi accademici, partono dal ‘500, per raccontarci il tifo e le sue origini storico-culturali. Per arrivare nell’ottocento, epoca in cui vengono eretti i primi sferisteri e la gente li affolla, per poi abbandonarli nei primi anni del secolo scorso, trasportandoci poi sino al fatidico dopoguerra, quando le rivalità tra le nazioni si acuiscono a causa del cessato conflitto mondiale e persino i ciclisti italiani al Tour de France vengono inseguiti e presi a sassate. Perché, paradossalmente, gli sport nei quali il contatto fisico è più lieve, o addirittura inesistente, vantano i tifosi più violenti e maggiormente attaccati al culto dell’atleta. Il libro può considerarsi come diviso in due parti. La prima parla delle gesta dei campioni di diversi sport, dei gossip che li hanno riguardati durante le loro carriere e delle reazioni del pubblico alle loro imprese. Viene raccontata così la morte di Fausto Coppi, vero e proprio eroe mitologico le cui gesta sportive divennero un vero e proprio atto di rivincita italiana nel dopoguerra. La sua morte può così essere considerata come l’evento spartiacque, in ambito sportivo, tra l’epoca della bicicletta e quella dell’automobile, che acquisì sempre più maggiore importanza con gli anni, ovviamente, del cosiddetto boom economico degli anni ’60, nonostante le imprese a cavallo tra le due guerre di Tazio Nuvolari e Achille Varzi.
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La seconda sezione del volume, invece, si concentra sul vero e proprio ruolo dei sostenitori e dei luoghi in cui essi agiscono. L’analisi si sposta così sugli stadi e sulle arene, sulla loro (spesso pericolosa ) conformazione ed infine sulla loro responsabilità nel modificare inesorabilmente il paesaggio cittadino, isolando il pubblico dagli oneri e dalle preoccupazioni della vita quotidiana e “inscatolandoli” in un ambiente in cui, secondo la concezione propriamente baktiniana della fruibilità del divertimento, tutto viene concesso. Ci si ritrova infatti in veri e propri luoghi di culto, dove la fanno da padrone campanilismi e senso di appartenenza comunitario, principali cause delle contrapposizioni, spesso violente, con i sostenitori della squadra avversaria. Invasioni di campo, insulti nei confronti di arbitri e deputati al rispetto delle regole diventano sempre più frequenti sino allo sfociare, come tutti sappiamo, con i terribili fatti di Viareggio, nel 1920, quando la polizia uccise il guardalinee Augusto Morganti. Si tratta di un volume storico che scaccia qualsiasi fatalismo dalle odierne speculazioni sportive. Dalla boxe al ciclismo, dal calcio alla pallavolo, dall’epoca fascista sino al ’68 e all’epoca Berlusconi, lo sport viene raccontato con una lucida disanima sociale e culturale, che abbraccio i tifosi, sì, ma anche pubblico e opinione pubblica. Nonostante la gradevolezza e l’efficacia di questa seconda parte, però, “Tifo. La passione sportiva in Italia”, appare, in alcuni passaggi, come un semplice elenco di date, avvenimenti e luoghi, descritti per dare al lettore il più alto numero possibile di informazioni nel tempo più breve possibile: ecco quindi una densa galleria fotografica che riporta i luoghi d’interessa citati durante lo scorrere dei capitoli, e una bibliografia precisa e puntuale che scorre tra l’origini delle fonti citate. Marchesini e Pivato, infine, ci danno un affresco importante e accademico di ciò che, nel gergo comune, possiamo chiamare “tifo”, ma che al suo interno comporta uno studio che non può non essere profondo e disinteressato. “La passione del gioco nell’ottocento assume proporzioni tali che non sempre il diritto riesce a regolamentare. E quando i luoghi deputati dalla consuetudine ad accogliere il gioco si rivelano insufficienti o inadatti, i giocatori non esitano a sfidare le norme di polizia per appropriarsi di nuovi spazi . Le diatribe che sorgono fra le autorità pubbliche aiutano a capire la funzione sociale del gioco nelle comunità in cui avevano origine i conflitti. I documenti di polizia delle varie autorità governative palesano in realtà il timore che la proibizione del gioco potesse dare origine a disordini e tumulti. Di qui le preoccupazioni he le autorità centrali esprimono a quelle comunali, invitandole a riflettere in quanto <<la privazione degli antichi giochi potrebbe far nascere anche gravi lagnanze, e forse ancora qualche tumulto>>.”
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chez-mimich · 1 year
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DARA BIRNBAUM: REVOLUTIONARY ACTS
Definire Dara Birnbaum, una fotografa è certamente riduttivo, definirla una filmaker, anche; mi piacerebbe definirla una conservatrice di immagini, ma anche questa definizione non sarebbe esatta. Forse è una “turbatrice di immagini”. Ammetto che non si tratti di una bella definizione, ma credo si avvicini al modus operandi dell’artista statunitense, della quale l’Osservatorio Prada di Milano in Galleria a Milano offre, fino alla fine di settembre, una significativa mostra intitolata “Atti rivoluzionari”, curata da Brabara London con Valentino Catricalà ed Eva Fabbris, aperta fino al prossimo 25 settembre. Nella fascinosissima sede dell’Osservatorio sono in visione una serie di video monocanale, audio, installazioni multicanale, fotografie e qualche stampa in 3D che danno bene l’idea della complessità concettuale che ha guidato l’artista dagli anni Settanta ad oggi. Se volessimo trovare, ed è molto difficile farlo, un filo conduttore dell’opera della Birnbaum, questo potrebbe essere ritrovato nel distacco del corpo dalla sua rappresentazione. Ciò avviene soprattutto attraverso la proposta di consuete e qualche volta ossessive, immagini televisive. È per esempio il caso di “Six Movements: Chaired Anxieties: Abandoned” del 1975, ispirato ad un video di Vito Acconci. Si tratta di meditazioni visive spesso di difficile interpretazione e di una voluta ambiguità, ma si tratta di immagini fondamentali per meditare sulla capacità/incapacità del mezzo televisivo verso la “comunicazione”. Provocatorio e sanamente sconcertante, in un mondo, quello degli anni Ottanta, dove tutto vorrebbe essere il contrario, è “Pop-Pop Video: General Hospital/Olympic Women Speed Skating” del 1980, lavoro partorito durante una residenza artistica su influenza di una pellicola di Jean-Luc-Godard per la televisione. Immagini di pattinatrici olimpioniche che si avvicendano sulla pista tornando sempre alla linea di partenza, alternate a quelle di una soap-opera dove medico e paziente tentano di ricomporre un conflitto. Qui è la meditazione su quella che l’artista chiama il “trattamento televisivo”, ad essere scomposto ed analizzato. Guardando queste immagini la riflessione corre a ciò che siamo noi, meglio a ciò che siamo diventati dopo anni di “trattamenti televisivi”. La lente di ingrandimento “femminista” è più che evidente nei lavori della Birnbaum. Esemplare in questo caso è “Damnation of Faust Trilogy” un’opera video sviluppata tra il 1983 e il 1987, una versione dell’opera ambientata a Soho (Nyc) tra famiglie di italiani e portoghesi, dove la conflittualità per l’affermazione della propria identità (anche sessuale), risulta particolarmente accesa. Del 1981 è il possente “New Music Short” video analogico impregnato delle atmosfere della scena post-punk newyorkese composto con riprese del concerto dei Radio Fire Fight al Mudd Club e con le immagini del compositore Glenn Branca che esegue lo sua inascoltabile “Symphony No. 1” al Performing Garage di Soho, piccolo teatro alternativo newyorkese di quegli anni. Tra le immagini della mostra anche un (doveroso) tributo alle “anime” con “Quiet Disaster” dove la Birnbaum mostra tre personaggi in pericolo, stampati su dischi di plexiglas che enfatizzano l’estrapolazione dei ritratti dai loro contesti originali, mettendo in mostra come l’operazione ne accentui isolamento e drammaticità iconica come accade alle immagini proposte dai media. Ma il pezzo forte della mostra è certamente “Trasmission Tower: Sentinel” del 1992, un’installazione video a 8 canali, imponente opera video-scultorea presentata a Documenta 9 dove otto monitor sospesi fanno scorrere a cascata le immagini di un reading del 1988 del poeta Allen Ginsberg mentre legge una versione rivisitata della poesia “Hum Bom!” (1971); nei video scorre anche, come un’insinuante minaccia, una piccola immagine di George Bush mentre tiene il suo discorso di accettazione alla Convention Repubblicana del 1988. Molte, ma non troppe, le opera esposte all’Osservatorio di questa artista troppo spesso trascurata.
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1pensri9 · 2 years
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Da sempre, quando stavamo insieme e litigavamo, qualcosa mi portava a scorrere le nostre foto in galleria, e date le nostre innumerevoli liti, la cosa accadeva alquanto spesso, non ne sò bene il motivo, ma mi faceva stare bene, scorrere quei momenti dove siamo stati veramente felici, e pensare con quanta leggerezza vivessi all'ora, purtroppo questa abitudine non l'ho mai accantonata, e da quando te ne sei andato non è passato un singolo giorno senza, però ad oggi ci�� che provo è abbastanza confuso ma per certo non prevale più tutto quel positivo, quella felicità.
A dire il vero non ricordo nemmeno come si è felici, non ricordo l'ultima risata sincera che ho fatto, non ricordo come ci si alza la mattina con la voglia di arrivare alla sera perché solo li avrai un pò di pace, non ricordo nemmeno quanto possa sembrare "casa" un abbraccio, e non ricordo neppure cosa significhi dormire bene da quando non dormo sul tuo petto, in realtà ricordo davvero ben poco di quando ero felice, di quando stavo bene, mi domando però se ricorderò mai come ci si senta, se otterrò mai quello che più semplice chiedevo ovvero solo di essere felice. Ma per la gente è sempre stato troppo, qualcosa di irrealizzabile, o addirittura banale, quel mio chiedere di stare bene
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altabattery00 · 2 years
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Come fare uno screenshot sul Samsung Galaxy S22 e S21, comprese le opzioni di selezione intelligente
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Da quando Samsung ha rimosso il tasto home fisico sui suoi telefoni - molto tempo fa quando è stato lanciato l'S8 - il metodo per acquisire uno screenshot è cambiato. E con un moderno dispositivo Samsung Galaxy S, come la serie S22, potresti finire per avviare Bixby o caricare invece la schermata di spegnimento.
Quindi, come fai uno screenshot sul tuo Galaxy S21 o S22 (o, in effetti, su un dispositivo più vecchio come Galaxy S9, Galaxy S10, Galaxy S20)? Esistono diverse opzioni, con alcune aggiunte Samsung per renderlo più utile del tuo dispositivo Android medio. Ecco come.
Schermata del Galaxy S21 o S22 utilizzando i pulsanti Samsung supporta il metodo Android convenzionale di acquisire uno screenshot premendo i pulsanti: Assicurati che il contenuto che desideri acquisire sia visualizzato sullo schermo. Premi contemporaneamente il pulsante di riduzione del volume e il pulsante di standby/accensione sul lato destro, ma solo brevemente, non troppo a lungo. Lo schermo verrà catturato, lampeggiante e salvato nell'album/cartella "screenshots" nella galleria. Se utilizzi hardware molto più vecchio, dal Galaxy S7 o precedente, tali dispositivi utilizzano invece una combinazione del pulsante standby e del pulsante home.
Dovrai assicurarti che si tratti di una rapida pressione dei due pulsanti, qualunque sia il dispositivo che possiedi, perché una pressione prolungata avvierà la schermata di controllo dell'alimentazione. Screenshot del Galaxy S21 o S22 utilizzando la barra degli strumenti di acquisizione intelligente/screenshot La prossima cosa da sapere sullo screenshot su una serie Galaxy S è che l'acquisizione intelligente, che ora è chiamata barra degli strumenti dello screenshot, farà molto di più per te. Questo è qualcosa di abbastanza unico per Samsung e ti consente di fare istantaneamente cose sul tuo screenshot, piuttosto che dover andare ad aprirlo nella tua galleria. Assicurati che la barra degli strumenti sia attivata in impostazioni > funzioni avanzate > screenshot e registratore dello schermo. Sarà attivo per impostazione predefinita; l'impostazione si chiama 'Mostra barra degli strumenti dopo l'acquisizione'. Quando esegui lo screenshot (utilizzando i pulsanti o il tocco del palmo, quest'ultimo descritto di seguito), otterrai opzioni aggiuntive nella parte inferiore della pagina in un banner (come mostrato sopra). Puoi disegnare, ritagliare o condividere, ma il più utile è l'acquisizione a scorrimento, contrassegnata dalle frecce rivolte verso il basso. Tocca l'acquisizione dello scorrimento per includere parti del display che puoi vedere, ad esempio su una lunga pagina Web: è davvero utile. Vuoi che lo screenshot originale venga eliminato dopo la condivisione dalla barra degli strumenti? Questo può anche essere selezionato da impostazioni> funzioni avanzate> screenshot e registratore dello schermo> 'Elimina dopo la condivisione dalla barra degli strumenti'. Screenshot del Galaxy S21 o S22 utilizzando il gesto di scorrimento del palmo Un metodo alternativo offerto da Samsung è quello disponibile da alcune generazioni della serie S, utilizzando un controllo gestuale. Ecco come farlo funzionare.
Vai in impostazioni> funzioni avanzate> movimenti e gesti> "Scorri il palmo per acquisire". Con questa opzione attivata, fai scorrere il lato della mano sul display. Puoi scorrere verso sinistra o verso destra, entrambi funzionano. Lo schermo verrà catturato, lampeggiante e salvato nell'album/cartella "screenshots" nella galleria. Nota che se hai imparato a premere il pulsante e non vuoi scorrere per catturare, puoi disattivare lo scorrimento del palmo in modo che non accada mai, anche per caso.
Screenshot del Galaxy S21 o S22 utilizzando la selezione intelligente Questo terzo metodo non è uno screenshot completo, ma è un modo molto utile per acquisire informazioni presenti sul display, utilizzando una funzione chiamata selezione intelligente. Se sei stato un utente di Note in passato, alcune di queste potrebbero sembrare familiari. Vai in impostazioni> display> 'Pannelli perimetrali' e assicurati che sia attivato. Fai clic su questo menu e puoi abilitare il pannello smart select edge: seleziona "Pannelli", quindi scorri verso destra per selezionarlo. Puoi abilitare più tipi di pannello, come anche le app. Quindi vai alla pagina da cui vuoi catturare. Apri il pannello laterale con un colpo dal lato dello schermo. Questo potrebbe richiedere più passaggi se hai abilitato più pannelli. Scegli la forma o il tipo di selezione che desideri effettuare: rettangolo, ovale, appunta sullo schermo o (soprattutto) crea una gif tramite "Animazione". Tornerai alla pagina di acquisizione con una cornice per effettuare quella selezione. Ridimensiona o riposiziona la cornice e premi fatto. Se crei una gif, premi record, quindi fermati quando hai finito. Ti verrà quindi mostrato ciò che hai catturato, con la possibilità di disegnare, condividere, salvare e, nel caso del testo, estrarlo in modo da poterlo incollare altrove. Se fissi una selezione, la selezione acquisita passerà sopra tutto fino a quando non la chiudi. È davvero utile per le informazioni a cui vuoi fare riferimento, come un indirizzo o un numero di riferimento.
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editorialstaff2020 · 2 years
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“L’Era dell’Arte coreana Jinkyung, The Eternal” del pittore Park Dae-sung, celebre per la pittura a inchiostro e acqua
In mostra fino al prossimo 2 Dicembre nella sede dell’istituto Culturale Coreano – Via Nomentana, 12 – le opere del pittore coreano Park Dae-sung (in arte “Sosan” che significa piccolo monte) con una mostra d’eccezione: “L’Era dell’Arte Coreana Jinkyung: The Eternal”.
Per la prima volta in Italia si possono ammirare i “Sansuhwa” (arte orientale che ritrae paesaggi di “acque e monti”) del celebre artista, famoso per il “Sumukhwa”, ossia la pittura a inchiostro e acqua, tecnica pittorica monocromatica tipica dell’Estremo Oriente.
     “Sono onorato di poter presentare per la prima volta al pubblico italiano la pittura tradizionale coreana. Più che esibire le mie opere il mio scopo è quello di diffondere, in quanto rappresentante dell’organizzazione di pittura coreana, la grandezza e la bellezza tipica della nostra pittura tradizionale la cui particolarità risiede nelle linee audaci ma al contempo delicate e nell’atmosfera semplice e nobile dei paesaggi coreani ma la cui vera essenza consiste soprattutto nello spirito coreano infuso al suo interno, capace di carpire il cuore degli spettatori” ha dichiarato Park Dae-sung. “Siamo nell’era del hallyu, il pensiero di poter continuare anche in futuro a presentarvi la nostra cultura ricca e svariata e di approfondire al contempo la conoscenza della cultura italiana mi rende immensamente felice. Tramite questi scambi culturali sono certo che saremo in grado di rafforzare e portare avanti i rapporti tra i nostri due paesi” conclude il celebre artista Park Dae-sung
La mostra “L’era dell’arte coreana, Jinkyung: The Eternal”, è organizzata dall’Istituto Culturale Coreano in collaborazione con Gana Art, galleria d’arte fondata a Seoul nel 1983, una delle più prestigiose e influenti gallerie d’arte nel mondo. La mostra è una personale che riunisce in un solo luogo tutti i capolavori del maestro Sosan in cui sarà quindi possibile ammirare non solo le sue opere paesaggistiche ma anche le sue più recenti nature morte. Nel caso delle opere di paesaggistica ad attirare l’attenzione dello spettatore è prima di tutto la particolare struttura che il maestro ha conferito ai suoi dipinti ma anche lo spirito che egli ha infuso in essi a far sì che il pubblico ne rimanga catturato. Questo spirito che si esprime nel rispetto della natura che circonda l’uomo e nell’essenza del “regno di Silla” (Silla fu uno dei Tre regni di Corea. Esso venne fondato dal sovrano Park Hyeokgeose all'interno della confederazione denominata Samhan. Alleatosi con la Cina, il regno di Silla conquistò gli altri due regni, Baekje nel 660 e Goguryeo nel 668) fonda le sue radici nella tradizione della pittura paesaggistica Jinkyung che ritrae la natura carpendone però la sostanza, dipingendo quindi la vera essenza delle cose. Anche la serie di opere “Bellezza Arcaica” (Gomi), perpetua l’essenza dell’arte Jinkyung in quanto attenta analisi del mondo e dell’uomo raffigurata metaforicamente tramite oggetti antichi. Nelle scalfiture di questi oggetti, che sembrano riportare i segni delle difficoltà subite nel corso del tempo, il maestro vede la bellezza. Queste opere dunque sono gli elogi dell’artista nei confronti delle cose semplici che maturano con lo scorrere del tempo.
     La mostra è al pubblico, con ingresso gratuito, fino al 2 Dicembre 2022
            Park Dae-sung
     Nato nel 1945, Park Daesung “Sosan” ha cominciato ad attirare l’attenzione del panorama artistico coreano vincendo, nel 1979 il primo premio della seconda edizione del Joongang Fine Arts Prize con l’opera “Sunglim”. In seguito a questo successo l’artista ha continuato a presentare al pubblico nuove opere allestendo mostre personali e partecipando a mostre su invito. Approcciatosi al mondo della pittura all’età di 5 anni, viene elogiato per aver, durante i suoi 70 anni di lavoro, dato vita al modernismo della pittura tradizionale coreana passando dalla pittura paesaggistica tradizionale alla paesaggistica Euikyung, perfezionata tramite uno stile e una prospettiva unici. Recentemente si sta cimentando in dipinti di nature morte realizzati con calligrafie peculiari e, anche se ormai quasi ottantenne, non cessa mai le sue sperimentazioni artistiche. Il percorso artistico di Sosan si fonda sul suo imperterrito studio da autodidatta e sulla perseveranza nel dedicare “25 ore della sua giornata” alla pittura, i capolavori ottenuti sulla base di questi due pilastri hanno fatto del maestro l’illustre artista che è oggi. Nel 2022 Park Dae-sung ha allestito mostre personali presso l’Istituto Culturale Coreano Tedesco, il Museum of Arts of the Republic of Kazakhstan, il LACMA, il Korean Institute-Harvard University e il Hood Museum of Art. L’anno prossimo, invece, si appresta ad esporre le sue opere presso la Stony Brook University e la University of Mary Washington. Attualmente sono in esposizione altre mostre dell’artista presso la prestigiosa “Los Angeles County Museum of Art”, la “Korea Center” presso l’Università di Harvard e il “Hood Museum of Art” alla Dartmouth College.
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enkeynetwork · 1 year
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gue-suita · 3 years
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mamma smettila di scorrere la galleria mentre ti faccio vedere una foto, per caso vuoi vedere tuo figlio nudo?
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lamilanomagazine · 1 year
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"Caos": la mostra personale di Mark Cattaneo
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"Caos": la mostra personale di Mark Cattaneo. Padova, promossa dall’assessorato alla cultura, l’esposizione si compone di circa cinquanta opere materiche che sposano l’utilizzo di resine, legno, ferro, sacchi e altro con la tecnica dell’ossidazione e corrosione di metalli provocata con acidi. Peculiare del percorso creativo di Cattaneo, che si colloca al centro di “Caos” è il tempo che caratterizza il processo di realizzazione delle opere esposte, che varia da 30 giorni per arrivare fino a 18 mesi. “La condizione umana è immersa in uno stato di meraviglioso equilibrio asimmetrico. In questo caos primordiale, dove il caos non è sinonimo di caotico ma di questo equilibrio asimmetrico, ogni scelta o accadimento, costituisce una variazione, che offre nuova linfa vitale in forma, non di risposte certe, bensì di altri punti di domanda che diventano il motore propulsore e per chi recepisce, momenti di silenzio - spiega l’artista - Nelle opere, moti inattesi. Partecipare ad un frammento di memoria esperienziale che ogni soggetto-oggetto conserva nelle proprie fibre, nelle superfici lavorate nel tempo, nelle pieghe nascoste dei gesti. Nel caos una visione. Una immagine ricca delle evoluzioni, nello spazio, nell’imprevedibile. In un informale astratto. Nel presente.” La mostra resterà aperta da sabato 23 settembre a domenica 5 novembre, ingresso gratuito. INFO: Caos - Personale di Mark Cattaneo Galleria Cavour di Piazza Cavour Dal 23 settembre al 5 novembre 2023 Orari: Me-Gio-Ve: h. 16-21, Sa e Do 10-13 e 15-22 . Chiuso lunedi’ e martedi’ Ingresso libero BIOGRAFIA DELL’ARTISTA: Mark Cattaneo, artista di origine padovana, diplomato in tecniche lignee all’Istituto D’Arte Corradini di Este, ha perfezionato la propria formazione attraverso la frequentazione di laboratori e botteghe per la lavorazione ed il restauro della pietra, dell’immagine visiva e fotografica nell’editoria, dell’illustrazione per l’infanzia, della lavorazione dei metalli preziosi e della tecnica della ceramica Raku. Costante del suo percorso di ricerca è la sperimentazione diretta di tecniche e materiali. A partire dal 2010 la sua produzione si colloca principalmente tra pittura materica, scultura e fotografia attraverso l’uso di metalli, resine, terracotta e legno, focalizzata in un processo di astrazione del soggetto, ricollocato ora in una dimensione di isolamento in cui le peculiari qualità esteriori rivelano le verità interiori della condizione terrena. Nel 2017, con la locuzione “artista abusivo”, inizia il ciclo di abbandono di opere, con la Serie 7, realizzate in ceramica raku con l'integrazione di legno, ferro e diversi filamenti, disseminandole tra gli spazi preposti all'arte nel contesto della Biennale di Venezia, oltre che sparsi lungo le calli della stessa città, liberandole a ignoto destino. Seguono altre versioni evolute come Serie 8 Venezia, Serie 9 Roma, Serie 1196 Veneto. In questi anni prende il via l'indagine ancora in corso sulla memoria esperienziale della materia attraverso l’intervento nel metallo, l'applicazione di objets trouvés o il loro spontaneo inglobamento, l'aggiunta di acrilici e terre e lo scorrere del tempo, in stratificazioni successive fino ai 18 mesi per le più materiche, unitamente alle interessanti condizioni atmosferiche del luogo di evoluzione. Ispirato dalla concezione fotografica di Mario Lasalandra, si approccia alla fotografia come progetto visivo. Ha esposto in numerose mostre, sia collettive che personali, a Padova ma anche a Venezia, Ferrara, Bienno (BS), Firenze, Roma, Sorrento, Palermo. Ha realizzato installazioni e murales a Udine, Padova e Trento.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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