Tumgik
#sottopagato
medicomunicare · 10 months
Text
Lavoro sottopagato, salute ed economia: cosa si cerca di fare per cambiare da welfare a impiego necessario
Una nuova analisi della Health Foundation rivela che 3,7 milioni di persone (il 12% della popolazione in età lavorativa) sono attualmente al lavoro e riferiscono una condizione di salute “limitante il lavoro” che limita il tipo o la quantità di lavoro che possono svolgere. Questo numero è aumentato di 1,4 milioni negli ultimi dieci anni e corrisponde quasi al numero di persone con condizioni…
View On WordPress
0 notes
marcogiovenale · 1 year
Text
angeli a pordenone (come in tante altre città) - in difesa del lavoro salariato
Comunque questa pagina https://www.pordenonelegge.it/fondazione/angeli io per non saper né leggere né scrivere l’ho salvata nella Wayback Machine di archive.org, e più esattamente qui: https://web.archive.org/web/20230722084711/https://www.pordenonelegge.it/fondazione/angeli Una qualche memoria della concezione del lavoro in Italia deve rimanere anche per i posteri. Quando si dice “fare poesia…
Tumblr media
View On WordPress
0 notes
ricorditempestosi · 7 months
Text
"in Italia il lavoro c'è"
in nero
sottopagato
schiavizzato
ma c'è.
107 notes · View notes
ah-buh · 2 months
Text
Comincio a capire le persone che vendono le foto dei loro piedi visto che in Italia con due lauree un lavoro non lo trovi e se lo trovi è sottopagato
27 notes · View notes
ninfettin · 2 months
Text
sono tornata dopo tre giorni in Germania. sono stata bene, ma sono stanchissima sia di fisico che di batteria sociale. sempre la solita storia: cazzo fanno le persone a fare ste cose? la mia amica sta facendo il dottorato lontano da famiglia e amici in mezzo a gente che non parla la sua lingua madre e neppure l'inglese eppure lei riesce e fa anche amicizia.
ho dormito tutto il giorno anche per questo. ho avuto anche il pensiero di abbuffarmi. non capitava da tanto. però non l'ho fatto, la me più giovane piangerebbe dalla gioia. quindi qualcosa per cui essere orgogliosa devo avercela
mi avrebbero preso per lo stage in farmacia ma per l'appunto è uno stage sottopagato. quindi ho rifiutato. spero di fare le scelte giuste, spero di accettarmi per il poco che sono
26 notes · View notes
ilfascinodelvago · 10 months
Text
Il lavoro è così sottopagato che il nuovo slogan della Lega è “Gli immigrati vengono qui a rubarci il posto alla Caritas”.
Francesca Fornario
38 notes · View notes
tettine · 27 days
Text
La scelta è questa: essere sottopagata per sei mesi in cui lavorerò full-time pagata un terzo (anche meno) del resto del personale che fa la mia stessa mansione per riuscire ad uscire dal mondo dell'istruzione
Continuare a fare psicologa scolastica/educatrice e altre cose che si fanno con i bambini e adolescenti e rimanere in questo ambiente sottopagato ma meglio pagato rispetto alla prima opzione, ma la prima opzione mi permetterebbe di lavorare con esseri umani senzienti
12 notes · View notes
astra-zioni · 1 month
Text
Nel mondo che vorrei tutti saremmo infatti autistici e disagiati. Non ci sarebbe alcuna convenzione, alcun obbligo, alcun valore assoluto.
“Ciao Maria, non ti chiedo come stai perché oggi non me ne frega un cazzo, a malapena capisco come sto io, ma tranquilla che appena ricalibro le mie energie sarò in grado di potermi dedicare completamente a te!”
“Ciao Giuseppe non preoccuparti, figurati, manco a me interessa come sto, perché dovrebbe interessare te, che peraltro t’ho visto di striscio a una festa vent’anni fa. A presto!”
“Ciao cliente ennesima della giornata, facciamo che mentre ti faccio la piega non interagirò con te facendo finta che mi interessi della tua esistenza, anzi magari mi metterò anche le cuffie per ascoltare la musica perché dopo dieci ore di lavoro sfiancante e sottopagato non c’ho sbatti di sentire pure le tue vicende amorose col tuo vicino di casa ché tanto vanno sempre a finire di merda”
“Ma figurati Gianfranco, io volevo proprio precipitare nell’horror vacui pensando ai cazzi miei mentre mi dai il phon ai capelli - ho un paio di cuffie, tieni!”
“Amore mio, scusami se ora vado in un’altra stanza ma mi sento sovrastimolato e devo processare il fatto stesso di stare provando amore per te, quindi tranquilla, non è che non ti ami, è che lo devo processare secondo le mie categorie mentali in solitudine”
“Ma certo amore mio, vai pure, anzi, mi stavi pure rompendo i coglioni dopo tutti questi giorni assieme!”
Quanto sarebbe bello. Naturale. Spontaneo. Liberatorio. E invece…
12 notes · View notes
abr · 3 months
Text
Tumblr media
Quando i giornalai restano sul vago riguardo ai criminali si tradiscono da soli, si capisce che c'è qualcosa che per ordini mai espliciti ma notori è necessario COPRIRE, altrimenti salta l'incarico a cottimo e pure sottopagato.
Come nel fascismo i treni dovevano arrivare sempre in orario, oggi le RISORSE son qui solo per fare i lavori che non vogliamo più fare e per ricordarci il debito che avremmo (?) nei confronti degli sfruttati.
Ogni tanto però qualcosa sfugge. Qui han messo le foto del rapinatore violentatore, un non meglio specificato "operaio" (elitari classisti!): parrebbe nironiro ma è sicuramente il mio pregiudizio a colorare quelle gambe e arricciare quei peli in testa. Del resto, vien da dire: E' NORMALE sia stato una "risorsa", non fa più notizia.
9 notes · View notes
forzadiavoloale · 4 months
Text
@ stagista sottopagato che segnala i blog a tumblr, ormai hai partecipato ad un evento storico del tumblrcalcio quale l'esonero di macs, smettila di segnalarci e unisciti a noi
17 notes · View notes
accidentiaituoiocchi · 3 months
Text
Ma chi me l'ha fatto fare di prendere così tanto lavoro (sottopagato) e fare la scuola di specialità con tanto di laboratori e congressi con articoli e poster da fare, e il tirocinio e lo studio collaterale per continuare a formarsi e la progettazione delle sedute
E l'ambiente di lavoro tossico
E non ce la faccio più. Sono tanto stanca.
13 notes · View notes
t4merici · 4 months
Text
Quest'anno mi mancherà particolarmente la vacanza in Trentino (che ormai salta da qualche anno), ma spero che per lo meno, mentre i miei passeggiano tra verdi paesaggi, io sarò a fare quello stage sottopagato in quella casa editrice che "ci aggiorniamo questa settimana".
14 notes · View notes
Text
amici vi ricordate quando i vostri genitori vi cacavano il cazzo dicendovi "studia matematica" ma voi no voi volevate diventare scrittori e adesso non solo non sapete neanche la tabellina del 4, ma avete perseguito la vostra "carriera" nelle materie umanistiche e vi ritrovate a fare un lavoro del cazzo, sottopagato, con gente di merda per il quale dovete svegliarvi alle 5 quando, invece, potevate semplicemente iscrivervi ad ingegneria?
13 notes · View notes
imponderabile · 4 days
Text
non riesco a dormire. sto provando a tenere lontani i pensieri negativi sul mio corpo, sulla mia vita, sul mio lavoro e sulla solitudine che provo in momenti come questi. lui è con me nel letto adesso, dorme tranquillo, non so spiegarmi perché questo mi faccia sentire sola. mi muovo piano e non faccio rumore per non svegliarlo. mi fumo anche una sigaretta di nascosto. perché mi sento così onestamente proprio non lo so. penso ad ottobre che dovrei laurearmi finalmente ma questo non mi consola affatto. non mi sento mai abbastanza e qualsiasi cosa io faccia non è mai all’altezza delle mie aspettative. ma una cosa la so, ho paura. ho paura di non riuscire a realizzare quello che voglio, paura di rimanere intrappolata in un lavoro sottopagato che non mi piace, paura forse di trovarne un altro che sia altrettanto insoddisfacente, paura di deludere lui, paura di non riuscire a trovare una casa insieme a lui solo perché non ho un contratto indeterminato. ho paura di essere una palla al piede, mi sento un ostacolo perfino per me stessa, figuriamoci per lui. ho paura dell’arrivo dell’inverno e ho paura che la depressione sia di nuovo lì, dentro l’angolo ad aspettarmi cheta e paziente. adesso sono le tre di notte, sono sola e ho paura.
4 notes · View notes
a-tarassia · 1 year
Text
11 giungo 2011
I nomi degli artisti che si sono esibiti al gay pride di Milano non me li ricordo. È una grossa differenza con l’ultimo gay pride a cui sono stata nel lontano 2011, anno in cui io stavo per compierne 30 e decisi di andare da sola a percorrermi l’ultimo tratto perché volevo, anche, sentire Lady Gaga al circo massimo. Sì perché nel 2011 vivevo a Roma e adesso, 2023, vivo a Milano, o quasi.
L’11 giugno del 2011 abbiamo festeggiato i 30 anni del mio migliore amico in campagna dai suoi, a Rieti. Bellissimo posto, bellissima cascina, bellissima compagnia. Eravamo già abbastanza grandi da essere ognuno in un posto diverso del mondo, infatti Nando era tornato da Grenoble, Manu dalla Svizzera, Tommaso da Berlino, Riccardo da Cambridge e io stavo per andare via, dopo 13 anni di vita, dalla città che mi aveva cresciuto. Il 2011, io ero già alla terza o quarta vita, avevo già vecchi amici che non avrei più rivisto, avevo cambiato già 15 case, due continenti, diversi paesi e stavo per compiere 30 anni, non ero felice. L’11 giugno del 2011 non avevo una casa in cui tornare a dormire, ero una vagabonda, tre anni di convivenza finiti, lavoro precario, sottopagato e frustrante, una vita sessuale randagia, poligamica e insoddisfacente. Finita la festa me ne sono andata al pride, volevo sentire Lady Gaga, presentava il suo secondo album e mi sa che cantò The edge of Glory? Possibile, ho questo ricordo, il circo massimo era stracolmo e i carri del sound erano quelli dei centri sociali e delle organizzazioni non profit sul territorio, qualche partito esponente dei diritti umani. Io ero da sola e fu un momento catartico. Quella sera, me ne andai dal circo massimo e mi chiamò Nando che era in giro, ci trovammo a Monti a bere birra, ad un certo punto ci raggiunsero anche Riccardo e Tommaso e Daria e ce ne siamo andati in giro a bere birra dei bangla e sederci sui gradini per il rione, una calda sera quasi estiva a Roma ho deciso di mollare tutto a andarmene da quella città soffocante e decadente, lontana e diversa da quella che mi aveva accolto. Quella notte restammo con Nando ad aspettare il bus con cui tornava a casa e poi a Grenoble, non l’ho più rivisto, se non in video call. Adesso vive negli USA. Riccardo era andato via poco prima. L’ho rivisto al concerto di Manuchao, qui a Monza, qualche anno fa. È tornato a Roma adesso. Tommaso, Daria ed io passammo la notte insieme, a casa di Daria, in tre nello stesso letto. La mattina prestissimo (poche ore dopo esser tornati) prima di partire per Berlino, lui ci diede un bacio sulla guancia ad entrambe, con delicatezza per non svegliarci e se ne andò in silenzio. Lo ricordo ancora adesso. Lui non è più a Berlino, fino prima della guerra credo fosse in Russia, adeso non saprei. Non l‘ho più rivisto. Io avrei lasciato Roma da lì a poco.
Sabato scorso sono stata al gay pride di Milano, dodici anni dopo.
Sono andata con i mio compagno, una coppia di amici e il loro bambino. Non avevo un goccio di alcol in corpo e nemmeno della droga leggera. Pulita. Ero comunque vestita da zoccola.
I carri col sound non erano più quelli dei centri sociali e delle organizzazioni, ma c’erano quelli degli sponsor, senza i quali oggi la parata sarebbe impossibile, c’era quello della CocaCola, che ai miei tempi si boicottava perché ammazza(va) i sindacalisti in Colombia, c’erano le banche e le corporation.
È anche perché, a scopo di marketing, queste realtà si espongono che la comunità LGBTQI+ ha una voce con una cassa di risonanza, come dice un mio amico.
È anche perché il mercato si è accorto di “loro” che le cose sono cambiate e stanno cambiando in meglio per “loro”, anche, non solo.
Mi da fastidio vedere il carro della CocaCola? All’inizio ero perplessa, ma poi ho pensato che ognuno ha le proprie lotte da vincere, avremo sempre delle lotte da vincere, perderemo dei pezzi, non sapremo a volte quando un saluto è stato effettivamente l’ultimo saluto, cambieremo pelle e chissà se la vita dei sindacalisti ammazzati non sia valsa un passo in più nella lotta, io non posso sapere tutto, non voglio sapere tutto.
Ogni processo tende a complicarsi, se il flusso porta miglioramento allora credere nel flusso.
Devo per forza credere nel flusso.
16 notes · View notes
ninfettin · 1 year
Text
alla fine sono mangiata dal capitalismo come tutti: faccio un lavoro sottopagato e che mi causa crisi di pianto e lo faccio solo per sentirmi un membro attivo della società. e per sopperire a tutta questa tristezza mi compro cose inutili
35 notes · View notes