Tumgik
#spiriti affini
reginarix · 1 year
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Esercizio: punto di vista interno all'azione ma esterno a tutti i personaggi che intervengono.
Spiriti Affini
Salone del Libro, New York
La presentazione del libro del rinomato poeta Moltheni stava terminando, qualche giornalista si stava già alzando, venne scattata la foto di rito accanto al cartonato dell’evento e un gruppo di ammiratrici si mise in fila per salutare l’autore e chiedere un autografo. Una giornalista però alzò la voce sopra il brusio, la vidi alzarsi in piedi per attirare l’attenzione:
- Mr. Moltheni, un’altra domanda prego!
L’agente intervenne prontamente, al suo assistito non piaceva essere al centro dell’attenzione, si vedeva che era davvero una sofferenza per lui parlare in pubblico:
- Miss Print, la prego, la poesia non ha bisogno di tutte queste spiegazioni!
Lui guardò comunque verso il poeta, l’interesse dei giornali era sempre una buona pubblicità e ci contava molto: così Moltheni, con un sorrisino rassegnato, accettò di rispondere a questa ultima domanda. Tutti si sedettero di nuovo e la giornalista proseguì:
- La domanda che ancora non ha risposta è: cosa è successo? Cosa è cambiato? Dopo il boom di qualche anno fa lei è rimasto inattivo per molto tempo, ora torna con questo nuovo lavoro del tutto diverso. Qual è l’ispirazione adesso?
“Bella domanda” pensai, valeva davvero la pena fermare tutto per ascoltare una risposta.
Moltheni si prese il suo tempo per rispondere: aggrottò le sopracciglia, fissò lo sguardo in un punto indefinito e notai come si afflosciò un po’ sulla sedia. Stava decidendo se dire la verità? Stava scegliendo quale parte raccontare? O se raccontarla? Infine lo vidi riprendere forma e sostanza: si sistemò composto, bevve un sorso d’acqua e iniziò.
- L’ispirazione è un mondo parallelo. Non intendo dire che sia un luogo di fantasia, è un mondo che esiste davvero e che mi coinvolge totalmente. Solo resta accanto al mio. E talvolta io ho la necessità di portare qui qualcosa di ciò che provo laggiù. L’arte rende reali anche qui quelle emozioni e sensazioni. L’ispirazione dei miei primi lavori era un mondo piuttosto caotico, di prati falciati e spiagge, sole, pioggia e specchi neri, dove però trovava posto ogni parola, ogni musica ne rappresentava una parte. Ci ho vissuto per anni e non mi sono mai sentito solo. Ma diventa logorante dividersi su due piani così a lungo: alla fine bisogna sempre scegliere se lasciare andare quel mondo oppure realizzarlo in questo. Quando si torna ad un’unica realtà ci si trova cambiati: si notano più cose, si cerca di essere più presenti, si dà un significato profondo ai particolari. Ci vuole tempo per ricrearsi e tempo per affidarsi un'altra volta ad un mondo nuovo. Adesso mi trovo a scrivere di una nuova ispirazione, un nuovo universo parallelo: secondo me più ricco, più intimo, perché contiene tutto quello che sono, compreso tutto quel mondo che avevo lasciato. Un’ispirazione che posso condividere qui (e mi piace farlo, o non ne scriverei affatto) ma che vivo nella piena libertà del mio io.
Non sono capace a scrivere della mia vita, posso solo parlare di quello che sento, ecco qual è la mia ispirazione.
Si appoggiò di nuovo allo schienale e tutti restarono in silenzio qualche istante a cercare di capire queste sue parole. L’impressione generale era che avesse parlato in codice, ma che loro non ne avessero la chiave. Potere della poesia!
La giornalista aveva l’aria perplessa, si aspettava qualcosa di diverso: chissà, magari voleva sentire un cenno sulla famiglia del poeta, oppure l’idea di una musa ispiratrice… invece niente, era così geloso della sua privacy! La vidi abbassare lo sguardo delusa.
- Grazie, mr. Moltheni. – mormorò.
A questo punto l’agente a fianco dell’autore si alzò, chiese se c’erano altre domande e mise fine alla conferenza stampa, stavolta davvero.
Subito si formò la fila per chiedere gli autografi. Ci pensai un po’, poi decisi di fermarmi anche io: valeva la pena salutare un collega che a qualunque domanda rispondeva in poesia. Quando il suo agente mi riconobbe nella fila gli brillavano gli occhi! Stava di sicuro già pensando a future collaborazioni, eventi, pubblicazioni… Mi venne male quando mi corse incontro e mi trascinò via. Io e Moltheni ci scambiammo uno sguardo pieno di comprensione mentre venivamo presentati.
Forse non eravamo solo colleghi. Piuttosto spiriti affini.
"È una questione di qualità La tua presenza Rassicurante e ipnotica Mi affascina"
G.
SGN, 04/05/2023, 10:14
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Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare.
Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell’altro.
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Banana Yoshimoto
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alonewolfr · 14 days
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Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare. Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell'altro.
|| Banana Yoshimoto
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my-lady-galadriel · 2 months
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Due anni di ESTEL... 💚💙
Ad aprile, precisamente il 28, il mio forum ESTEL – Evviva Scrivere Trame E Leggere! ha compiuto due anni.
(Non so di preciso perché lo sto scrivendo qui adesso... Mi ronzava per la testa da mesi di fare una sorta di post "commemorativo", ma finora ho avuto altre cose a cui pensare, perciò non ero mai riuscita a scriverlo e non ero nemmeno sicura di volerlo mettere su Tumblr 😅.)
Sono stati due anni interessanti e formativi. Ho conosciuto persone capaci di creare una comunità di lettori e scrittori, andando oltre la malsana mentalità social (di cui ho già abbondantemente parlato) che trasforma tutto in numeri, visualizzazioni e "mi piace". Ho conosciuto persone pronte a mettersi in gioco per organizzare iniziative di scrittura amichevoli, senza competizione, ma solo per amore verso la scrittura e sano desiderio di condividere qualcosa.
Soprattutto, però, ho conosciuto persone disposte a mettersi in ascolto e a dedicare una piccola parte del loro tempo a qualcun altro.
Questa è la cosa più bella, la cosa che più mi rende felice.
Non dirò che è tutto rose e fiori, che ogni dettaglio funziona alla perfezione e che non ho mai avuto momenti di scoraggiamento o difficoltà, perché sarebbe falso. Gestire un forum non è una passeggiata – e la mia tendenza a prendere tutto seriamente, forse con eccessiva sensibilità e pignoleria, non mi facilita di certo le cose. Ciononostante, sarei una sciocca a non riconoscere di aver trovato utenti che hanno tanta buona volontà, che si leggono di buon grado a vicenda, che capiscono l'importanza di lasciare commenti sinceri e sentiti dopo aver letto un racconto o un capitolo di una storia.
Diciamocelo chiaro, rispetto alle mie precedenti esperienze c'è un abisso di differenza.
Quando ero su Wattpad mi sentivo sola e frustrata nove volte su dieci, odiavo il sistema delle classifiche e non trovavo quasi mai storie interessanti da leggere. Su ESTEL, al confronto, c'è una scelta di letture ridottissima, eppure mi sono imbattuta in diverse storie che hanno saputo incuriosirmi, affascinarmi, intrattenermi, emozionarmi.
Sono tornata a leggere online per il piacere di farlo, dopo più di tre anni in cui mi preoccupavo principalmente di leggere qualcosa nella speranza che qualcuno s'interessasse a quello che scrivevo e interagisse un po' con me. Perché su Wattpad – inutile negarlo – era così: io leggo te, tu leggi me, ci mettiamo stelline (ovvero "mi piace") a vicenda e finisce lì. Cerchiamo tutti di emergere anche se nessuno sa bene come funzionino le classifiche. Ah, e ovviamente i followers sono tali per modo di dire: quasi nessuno degli utenti che ti segue poi ti legge davvero. Insomma, uno scambio limitato e fondato su rapporti virtuali puramente utilitaristici.
Per me un sito di scrittura dev'essere tutt'altro. Non dev'essere un social network, non deve basarsi su stelline, cuoricini o "mi piace", tanto meno su assurde classifiche gestite da un algoritmo.
Semplicemente non dev'essere un luogo in cui ciascuno si pone su un piedistallo e crea la sua vetrina aspettando di essere notato dagli altri.
La scrittura e la lettura, a mio parere, servono per costruire un dialogo. Per mettersi in relazione con le persone, aprirsi a una socialità sana, conoscere degli spiriti affini. È questo ciò in cui credo profondamente e che mi ha portata a fondare ESTEL, che non a caso è un forum, non certo un social network.
Il numero di partecipanti è ridotto e ho ragione di credere che non aumenterà, ma in fin dei conti non ha importanza: la disponibilità e il sostegno delle utenti più attive sono molto preziosi, e mi aiuteranno ad andare avanti 💖
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poetry-lair · 5 months
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Lascio alle mie spalle
le mie catene
e i miei timori.
Volgendomi
alla pallida luna,
fluttuo
nel cielo notturno
per ricongiungermi
con i miei compagni
e spiriti affini.
“Walpurgis Night (From Goethe’s Faust)” (C): Albert Zimmermann
“Walpurgis Night ” (C): Constantine Nepo
“Nymphs Dancing to Pan’s Flute” (C): Joseph Tomanek
“Walpurgis Night (The Departure of the Witches)” (C): Luis Ricardo Falero
Poem (C): Me
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prisonerinthedark · 6 months
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Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare. Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell’altro.
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thebestofyourgirls · 2 years
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nella sua camera tutto sembrava convincermi che eravamo due spiriti fin troppo affini. mi girai e gli vidi la schiena spoglia, non troppo muscolosa. subito lo fissai e poi ritornai a guardare la stanza chiedendogli cosa stesse facendo. mi rispose che la maglia si era macchiata; sapevo però che era solo un pretesto per mettere alla prova il mio auto controllo. lo sentii avvicinarsi e appoggiò il suo petto alla mia schiena, mi girai di scatto e ammirai un torace poco definito, era così che mi piacevano. iniziò a giocare con i miei capelli facendoli roteare tra le dita. si fermò a fissarmi le labbra dicendomi quanto in quei mesi le avesse ammirate e desiderate.
come avrei potuto smettere di pensare a lui?volevo sperimentarlo solo una volta. in realtà, sapevo che la sua poca esperienza mi avrebbe sicuramente indotta a desiderarlo ancora di più.
tornai ad essere la persona peggiore che fossi mai stata, mi lasciai trasportare dalla voglia di “sporcare un innocente” e in meno di cinque minuti, ecco, stavo già approfittando di lui.
-hsox
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alite-pinguin · 19 days
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JDate: Spiriti affini si nascondono tra i profili incentrati sulla cultura ebraica?
La ricerca dell’amore è un viaggio che ognuno intraprende a modo suo. Nell’era digitale sono emerse molte piattaforme di incontri che offrono opportunità uniche per trovare l’anima gemella. Tra queste piattaforme, JData si distingue per il suo approccio unico, incentrato sulla cultura ebraica. Ma davvero le anime gemelle si nascondono tra i profili di questa piattaforma? Diamo uno sguardo più da…
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oldscreen · 4 months
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Credo che io e te potremmo essere spiriti affini.
cosa te lo fa pensare cara faccina grigia
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randomness-unicorn · 11 months
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❝Spiriti affini,
l’arte e l’anima
vivono eterne.❞
[ Haiku by Laurin_Nobilis]
#aesthetic #collage #haiku #writing #writer #poesia #scrittura #scrittore #nanowrimo2023 #nanowrimo #inspirationalquotes #scrivere #writingaesthetic #cats #writeeveryday
instagram
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Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare.
Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell'altro.
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Banana Yoshimoto
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alonewolfr · 19 days
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Anche in mezzo ad una folla, gli spiriti affini riescono a comunicare. Si riconoscono tra la folla per qualcosa di familiare, di intimo, che ognuno dei due ritrova nell'altro.
|| Banana Yoshimoto
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leonorafaposca · 1 year
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Welcome!
Sono molto felice di essere qui, con voi! Io sono Leo e sono una scrittrice. Dopo molte prove e parecchi insuccessi ho capito che amo creare storie horror e di suspence. Mi piace tutto ciò che ruota intorno al mistero e all'insondabile. Spero di condividere il mio viaggio creativo con spiriti affini!
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micro961 · 1 year
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Roberto Grossi - Ma quando vieni al mare?
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lI primo singolo che anticipa l’uscita dell’album d’esordio del cantautore ligure
L'amicizia e la solidarietà come risposte al disagio e allo smarrimento di una quotidianità fatta di routine.
 “Ma quando vieni al mare?” racconta quello che Eugenio Montale ha definito come “Il male di vivere”.
«Una canzone nata da una serie di conversazioni post pandemia fatte con un amico, nelle quali ci si confrontava su queste difficili sensazioni. Ogni volta questi dialoghi finivano con l’invito a venirmi a trovare (io abito in Liguria, lui in Lombardia), spesso proprio con la frase che da il titolo a questo brano. La canzone quindi contrappone a questa sofferenza interiore la solidarietà e l’amicizia, lo scambio emotivo visto come unico sollievo e possibilità di via d’uscita. Ma racconta anche di come il mare stesso ha di per se un effetto terapeutico, con il suo potere di amplificare le nostre emozioni e di essere lo sfondo ideale per condividerle con spiriti affini». Roberto Grossi
Gli arrangiamenti, come accade anche per il resto del disco di cui farà parte, nascono dall’incontro con la producer e cantautrice bolognese Helle, al secolo Lisa Brunetti, che ha curato la produzione artistica facendo ampio uso di sperimentazioni elettroniche. Queste atmosfere di  sintetizzatori e drum machines sono a loro volta avvolte dal calore delle chitarre acustiche di Marco Carusino (chitarrista tra gli altri di Mauro Ermanno Giovanardi, Morgan, Gianna Nannini) e dal basso di Roberto Rosa, oltre che dalla stessa voce di Helle ai cori. La pre produzione è stata affidata ad Alessandro Mazzitelli, mentre i mixaggi e il mastering sono stati realizzati da Marco Barusso.
Etichetta: Volume! 
Radio date singolo: 16 giugno 2023
Architetto, organizzatore e direttore artistico di eventi culturali, Roberto Grossi ha militato come cantante e autore di musiche e testi nella band Subbuglio! con cui ha realizzato un album e alcuni singoli, numerosi concerti e spettacoli teatrali. A settembre 2023 è prevista l’uscita del suo primo album come cantautore, nato dall’incontro con la producer e cantautrice bolognese Helle, che ne ha curato gli arrangiamenti. L’album è preceduto dal singolo “Ma quando vieni al mare?”.
SOCIAL Instagram: https://shorturl.at/kmvD8 Facebook: https://shorturl.at/hiJL5
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lestreghedifenix · 1 year
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Responsi
1
Ricchezza, prosperità, beni terreni spesso legati a una ricca e potente famiglia.
In senso simbolico, la strada per il successo materiale che il 10 di Denari insegna si costruisce nel tempo attraverso l'intrecciarsi di vincoli con persone affini.
Questa comunanza di spiriti è la vera famiglia: essa dà origine a un luogo sicuro e accogliente in cui dimorare, una 'casa' in cui crescere con l'aiuto e il sostegno degli altri.
Alla prosperità materiale si aggiunge dunque un'abbondanza di affetti e valori condivisi.
2
La carta dei Tarocchi dell’Otto di Coppe indica che è giunto il momento di chiedersi cosa può fare per raggiungere quelle soddisfazioni e quelle gioie più profonde, quelle che vanno oltre l'ovvio perseguimento della soddisfazione materiale o del piacere fisico. Stai cercando un significato più profondo alla vita concentrandoti sulla tua verità personale. Vuoi sfuggire alle cose più banali per perseguire in questo momento obiettivi più profondi e più spirituali. Sei disposto a lasciare i tuoi beni materiali a favore di qualcosa di più significativo.
Questo Arcano riflette spesso l’avvio di un viaggio, di scoperta, soprattutto a livello spirituale. L'Otto Coppe presagisce anche la delusione che sta dietro la scelta di volersi allontanare da tutto quello che si è costruito finora. Potrebbe indicare una delusione d'amore o un’insoddisfazione nel successo materiale. Potrebbe anche indicare che il tuo bisogno emotivo ha bisogno di spazi più ampi. Anche se hai sempre raggiunto gli obiettivi stabiliti, tu senti che non puoi più andare avanti così e la tua unica scelta è quella di allontanarsi dalla situazione attuale.
3
Questo Arcano Minore è uno dei più difficili da affrontare: rappresenta una situazione di sconfitta o fallimento, spesso dovuti alla propria vigliaccheria oppure alla cattiveria di un altro individuo.
A seconda di come si è verificata la sconfitta e della tua tenuta interiore, potresti provare emozioni come vergogna, rancore, depressione, umiliazione.Il Cinque di Spade è una carta dalla quale devi uscire al più presto. Non perdere tempo nell'autocommiserazione o a preoccuparti del giudizio degli altri, ma rialzati più in fretta che puoi. Rimedia ai guasti oppure allontanati e trova un altro ambiente in cui ricominciare da capo.
In alcuni casi potresti essere tu colui che infligge una sconfitta a un avversario. Se così fosse fai attenzione a non provare un orgoglio inutile e a non infierire, perché in tal caso il successo esterno si trasformerebbe in fallimento interiore.
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Edi 3477556815
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emilianobertelli · 2 years
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