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#tanatosi
raffaellacoreggioli · 2 years
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Ringrazio un iscritto del sito JUZAPHOTO per avermi avvisato che sul libro di scienze del figlio c'era la mia foto del Martin pescatore in tanatosi, anche se non c'è il nome dell'autrice è una bella soddisfazione! 😊 #igglobalclub #exclusive_animals #ig_mood #ig_captures #  #igs_world #anmlsworld #nikontop #earthfocus #scienze #martinpescatore # #nikon #mynikonlife #tanatosi #hot_shotz #natgeoanml #nature #nikonitalia #fioregiallo🌻 #Pro_IG #allnatureshots #nikonsti #nikonreflex #InstaNatureFriends #DiscoverWildlife  #iamdifferent #iamnikon #tanatosi #NatGeoWildlife #your_best_birds https://www.instagram.com/p/CgWGdlSqBy3/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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losdibujitos · 10 months
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Tres tlacuachitos en tanatosis 💛
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papesatan · 7 months
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Un insetto capovolto si trascina a fatica fuori della mia finestra. L’osservo un po’, ma penso a me. Alla rabbia che sento, quella che mi fa urlare pazzo invasato, quando mi mancano di rispetto, pretendendo tutto senza dare niente. Una volta ho spaccato una sedia per questo. Un bambino pestifero di nome Dachi aveva preso a infastidire una compagna, tirandole grumetti di colla nei capelli. Ripreso più volte, il birbone aveva continuato le sue pratiche vessatorie, ghignando strafottente, come se nulla fosse. All’ennesimo reclamo della povera Carlotta, mia intoccabile protetta, mi alzo, bollendo di sangue demonio e, raggiunto il banco a balzi, sferro un tracotante calcione all’incolpevole sedia accanto a Dachi, disintegrandola completamente. “La prossima volta al posto della sedia ci sarà la tua testa!” urlo odiandomi fuori di me. Dachi mi fissa morto in volto, silenzio ovunque intorno, ne godo la pace per un istante, sentendomi a pezzi come la sedia, so d’aver esagerato, fa sempre male cavar fuori il lupo. A fine serata, mi siedo accanto a Dachi e dico: “Mi dispiace per quello che è successo. Perché fai sempre il monello e mi fai arrabbiare? Ciò che è successo è una cosa brutta, te ne rendi conto, vero?” “Sì… le sedie costano” “Ma no, non c’entra la sedia, quella si ricompra. Usare la violenza non è mai bello. Non è una soluzione, capisci? Credi mi diverta spaccare sedie? Non serve a niente e fa solo male. Ed io non ti farei mai del male, lo sai, vero?” annuisce “Mi prometti che d’ora in poi mi ascolterai e farai il bravo?” annuisce ancora, prima di lasciarsi andare a un ghigno birichino. Una causa persa, ma rido anch’io, carezzandogli i capelli. La sedia avrei dovuto incorniciarla a monito perenne, invece ahimè, l'ho buttata.
Guardo fuori della finestra: l’insetto arranca ancora a testa in giù, verso la cieca sopravvivenza. Non posso fare nulla per salvarlo, mi dico, non sono Dio e non mi piace quando l’uomo interferisce con la natura, anche se a fin di bene, giocando alla somma divinità. Applico il distacco e penso alle guerre, Russia, Ucraina, Palestina, non posso farci niente, non è affar mio. Torno ai fatti miei, ai miei lividi, al lupo e alla rabbia, alle catene e alle ferite autoinflitte, mi perdo nel dolore, dopo qualche minuto torno alla finestra: arranca ancora, sempre più stanco, resiste ancora. Niente, basta, apro la finestra e con la punta di una matita m’avvento a raddrizzarlo, ma mentre lo volto smette di muoversi. Lo fisso per un po’, aspettandomi qualcosa, un movimento, la vita. Niente, lui resta lì, morto. Getto la matita e piango di sconforto, inutile, mi son deciso troppo tardi... Mi volgo alla finestra. Non c’è più. Se lo sarà portato, funebre, il vento? O m’ha preso in giro per furba tanatosi?
Spero la seconda, sarebbe più facile perdonarmi. 
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astra-zioni · 1 year
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Abbiamo 3 possibilità: immobilismo (tanatosi), fuga o aggressività. Per questo non temo la tua aggressività quando leggo parole di rabbia. Infatti molte volte scorgo tanta sensibilità.
Ci ho messo un po’ per rispondere a questo ask. Mi ha spiazzata.
Ancora non so cosa dire. Ti abbraccio, chiunque tu sia.
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ninfettin · 2 years
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Ognuno reagisce agli aventi a suo modo. La mia tecnica è la tanatosi
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jcplana · 1 year
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Imaginen … la tanatosis. CXXIII.
Capitellum, has girado la aguja en la rosa para nombrar tu parque. Por la nostalgia devorado porque temes al tiempo. Y por la cobardía.
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scienza-magia · 1 year
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Catalessi sessuale del ragno dei cunicoli
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La curiosa strategia della femmina di ragno che si finge morta per fare sesso. Le femmine di ragno dei cunicoli hanno inventato una macabra strategia per non far preoccupare troppo i maschi e convincerli quindi ad accoppiarsi: quella di fingersi morte. Se leggete le parole "cannibalismo sessuale" è probabile che la prima cosa che vi verrà in mente siano le mantidi: le femmine di questi insetti sono note per divorare la testa del maschio dopo il sesso. La pratica, però, è più diffusa di quanto si creda tra gli artropodi: la mettono in atto anche molti ragni, tra cui diverse specie di ragno dei cunicoli (famosi per le loro ragnatele a forma di imbuto). E in almeno una di queste, le femmine hanno dovuto inventare una strategia per non far preoccupare troppo i maschi e convincerli quindi ad accoppiarsi: quella di fingersi morte. Lo dice uno studio condotto sulla specie Aterigena aculeata e pubblicato su Current Zoology.
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Un ragno dei cunicoli Macrothele calpeiana. Sarah2 / Shutterstock Morta o dormiente? La pratica di fingersi morte durante il sesso, sdraiandosi a pancia in su e raccogliendo le zampe intorno al petto, si chiama catalessi sessuale. In una specie come Aterigena aculeata (il soggetto dello studio), nella quale può capitare che le femmine si nutrano del maschio subito dopo l'accoppiamento, lo scopo di questo comportamento è evidente: un ragno morto non è pericoloso, e un finto cadavere è dunque un incoraggiamento verso il maschio, che può consumare l'atto senza paura di finire divorato. Osservazioni in natura e in laboratorio hanno poi dimostrato che non sempre le femmine si fingono morte: quando vengono approcciate da un maschio che ritengono non all'altezza scattano sull'attenti e lo attaccano, allontanandolo. Non è chiaro però chi sia il responsabile di questo meccanismo: è la femmina stessa che sceglie di farlo, oppure è il maschio che la induce a fingersi morta tramite segnali chimici? Autoanestesia Per scoprirlo, il team della Jinggangshan University di Jiangxi, in Cina, ha analizzato il profilo chimico di alcune femmine in tre situazioni diverse: la "naturale" catalessi sessuale, la cosiddetta tanatosi (fingersi morte per scoraggiare i predatori) e uno stato di anestesia indotto farmacologicamente con sostanze simili a quelle potenzialmente usate dai maschi. Il confronto ha rivelato che le femmine in catalessi sessuale e quelle in tanatosi producono sostanze chimiche molto simili, il che suggerisce che lo stato di morte apparente durante il sesso sia controllato dalle femmine, e che i maschi si limitino ad approfittarne. In altre parole, se la femmina non vuole fingere di morire, il maschio può scordarsi di accoppiarsi. Il dettaglio più divertente è il fatto che, subito dopo il sesso, le femmine "morte" ritornano istantaneamente in vita e si allontanano dal maschio – che a quel punto non può fare altro che guardarle stupito. Read the full article
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lamilanomagazine · 1 year
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Savona: "Darwin inconsolabile, un pezzo per anime in pena" di Lucia Calamaro al Chiabrera
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Savona: "Darwin inconsolabile, un pezzo per anime in pena" di Lucia Calamaro. Il 28, 29 e 30 marzo andrà in scena al Chiabrera, alle ore 21.00, "Darwin inconsolabile - un pezzo per anime in pena". "Darwin inconsolabile - un pezzo per anime in pena, che ci racconta con lucida ironia le nevrosi e i ritmi frenetici delle nostre vite, perfetta sintesi tra ambientalismo e relazioni umane. Lucia Calamaro, regista e drammaturga vincitrice di prestigiosi premi, Premio Ubu e Premio Hystrio per citarne alcuni, presenta il suo ultimo progetto che ha debuttato al Festival dei Due Mondi di Spoleto......Rajeev Badhan, Direttore del Teatro Chiabrera.” C’è una madre anziana, artista performativa, che si dice ex fluxus, che si finge morta per ricevere un po’ di attenzione dai tre figli, così occupati, così distratti, così disamorati, aggressivi, assenti. Simula la morte come certi animali: Maria Grazia pratica la tanatosi, molto diffusa tra certe specie che per scampare all’aggressione del predatore “fanno il morto.” Il suo potrebbe essere un monito, un richiamo, un avvertimento, una richiesta, o semplicemente una performance. C’è una figlia ostetrica, schiacciata dalla preoccupazione per le nuove generazioni, ambientalista imbranata: Simona. Un figlio maestro elementare, buonissimo, che ha per le mani il futuro e si imbatte in un fumoso testo inedito de “l’origine della specie”, citato da Borges in un’intervista a Bioy Casares: Riccardo. Una figlia in simbiosi con la madre, perfomer-artista plastica, che indaga il prospettivismo amazzonico e le teorie dell’interspecie, sentendosi più vicina al mondo vegetale che all’animale: Gioia. Per informazioni e prenotazioni: tel. 019. 820409, e-mail: [email protected] I Biglietti possono essere acquistati on-line sul sito http://www.teatrochiabrera.it... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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ideeperscrittori · 6 years
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È detto "tanatosi" (dal greco "thanatos", che significa "morte") il meccanismo difensivo di alcuni animali che si fingono morti per sfuggire a predatori e situazioni di pericolo. Tra gli esseri umani questo comportamento è stato osservato in Giuseppe Conte.
— L’Ideota
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medicomunicare · 3 years
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Le esperienze pre-morte: un probabile meccanismo evolutivo di sopravvivenza
Le esperienze pre-morte: un probabile meccanismo evolutivo di sopravvivenza
Le esperienze di pre-morte possono essere definite come esperienze percettive coscienti, comprese le esperienze emotive, auto-correlate, spirituali e mistiche, che si verificano in una persona vicina alla morte o in situazioni di imminente minaccia fisica o emotiva. I resoconti di esperienze di pre-morte includono, ma non sono limitati a, aumento della velocità dei pensieri, distorsione della…
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exninfettina · 2 years
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Ecco le mie amiche hanno proposto di vedersi prima di Natale. Io in tanatosi fino al 2022
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pensierifolli · 3 years
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Ad un certo punto entra in gioco un meccanismo di difesa particolare: ci si inizia ad immobilizzare, come opossum davanti ad uccelli rapaci o come cerbiatti all'ascolto. Ci si immobilizza, e per un po' l'unica mossa possibile è sperare che il mondo faccia la sua parte: un rumore abbastanza forte, una morte abbastanza cieca. Tanatosi, fingere di morire per sopravvivere.
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malossuenoss · 4 years
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Tanatosis.
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libero-de-mente · 5 years
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Ferragosto culinario.
15 agosto 2019, i miei figli stanno trascorrendo le vacanze in Puglia. Ore 17:30 mi squilla il telefono:
- Pronto Daniele ciao amore mio, come va? - Papà... il fatto che siamo "mezzi terroni" mi sta devastando, la "metà polentona" si ribella. - Che succede? - Papà cibo, cibo ovunque. - Il pranzo è stato lungo? - Papà il pranzo non è ancora finito, ora arrivano i secondi! - Alle 17:30?! Ma a che ora vi siete seduti? - Dalle 14:00... sto soffrendo, sono strapieno e la nonna mi dice "meh emmangia che devi crescere". - Sei alto 1,85 dove ti vuole fare arrivare? Comunque caro figliolo questo è il sud, per qualsiasi cosa o evenienza non ti fermare mai nel mangiare. Sarebbe un reato contro il patrimonio culinario del sud Italia. - Papà, mi è uscito un pezzo di spigola dall'orecchio... che faccio, vado avanti? - Si - con tono grave e imperioso - si figlio mio devi! Passami Gabriele per favore. - Dorme sul tavolo, ha avuto un primo cedimento tra i panzerotti e le orecchiette, poi si è ripreso con il fritto misto. Ma ora è crollato con la bavetta alla bocca.
Nel frattempo sento la voce della loro nonna che intima: "Gabriele, meh svegliati cheddevimagiare", già immagino il mio secondogenito nell'antica arte della tanatosi, ovvero fingere la morte come gli opossum, pur di evitare di trangugiare cibo.
- Va bene Daniele, lascialo nel suo coma alimentare, lo conosco e non ha mai avuto un grande appetito. Poverino. - Papà arrivano i secondi, ho paura! - Tranquillo figlio mio, un passo all... cioè, un boccone alla volta e vedrai che ce la farai. Al massimo buttati per terra in ginocchio e di che ti è apparso Padre Pio intimandoti il digiuno... lì funziona. Credo. - Papà ricordati che ti voglio bene. - Anche io Daniele, vi voglio bene e sono lì con voi. - Con il cuore papà? - No, con lo stomaco figliolo, con lo stomaco e la panza (magari!). - A più tardi - rutto - papà - altro mezzo rutto. - A dopo.
Mi è venuta fame.... vado a farmi uno spuntino pre cena.
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sengirkiss · 5 years
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Tanatosi
Una tanatosi fluida, quella della selva oscura che ferma le iridi, le sinapsi e i gesti ma che culla il pensiero.
Il vento nel deserto è un gesto folle, un soffio granitico che risveglia tizzoni dormienti, una foresta al chiuso è un gesto incosciente, una volta lieve che regala strascichi di profumo al prezzo dell’anima.
La tanatosi è però un rito sublime, è l’orpello di uno spirito che perde difese, è quasi una condizione ultima, è il protrarsi dello stupore, l’anticamera della sublimazione dell’essenza. È vinta.
La vince la luce e il suono armonioso di risa copiose, la vince l’audacia di una cascata di onde del mare corvino, la vince la sua causa stessa. È il risveglio dal sonno indotto, è il delizioso amplesso di un sorriso in mezzo a tanti, troppi, singhiozzi stanchi.
È una folgore silente, lo sciabordio dei pensieri che riscalda gli umori, la spada di Damocle dell’anemia di poetica. Senza contatto di mucosa, vince la fonetica delle notti caldi, si posa il rumore dei suoni e lì, tra una risacca e un campanile, mi infetto di te, dell’idea dell’anima che naviga quel mare corvino e di quelle labbra che fiere sigillano il tuo spirito.
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alescarpo · 3 years
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TANATOSI
Cerco il risvolto comico, il lato ridicolo di questo nodo della vita in cui mi ritrovo avvinghiata fino a soffocare, ma non lo trovo. Vedo solo il tragico, il lato drammatico… poi mi dico che no, non può essere drammatico, c’è sempre una vastità incredibile di posto per il peggio in questo mondo e allora niente dramma. Godiamo di quello spazio che il peggio ha lasciato vuoto, sperando che duri a lungo così. Però non ce la faccio più a non ascoltare questo grido che viene da dentro, questo rumore sordo che mi batte in testa, questa sensazione di scoppiare ovunque senza scoppiare mai. Ci provo, fingo di spegnermi, ma è fuoco ovunque. E in questo nodo che si stringe non riesco a capire se è più forte la mia malattia fisica condita dagli odiosi effetti collaterali delle terapie o la mia sofferenza dell’anima, quel dolore profondo misto ad amarezza che invade ogni millimetro dei miei pensieri e ogni istante della mia vita di questo paradossale periodo. Esagero, forse sono io che esagero, che penso troppo, che guardo troppo avanti, che guardo troppo in faccia la verità fino a vederla negli occhi.
Dovrei riuscire a raggiungere la tanatosi del cuore e dell’anima. Ci provo… ma ha più il senso del soffocamento. Soffoco senza pietà pensieri e paure fino a metterli a tacere. Nel silenzio dell’anima, torno a sentire il fuoco tutto attorno, quella continua esplosione che implode. Ed è ancora lunga la notte.
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